Gardasil, Sospensione Iniettabile In Siringa Preriempita
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

GARDASIL, SOSPENSIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

1 dose (0,5 ml) contiene circa:

Proteina², ³ L1 Tipo 6 di Papillomavirus Umano¹ 20 mcg

Proteina², ³ L1 Tipo 11 di Papillomavirus Umano¹ 40 mcg

Proteina², ³ L1 Tipo 16 di Papillomavirus Umano¹ 40 mcg

Proteina², ³ L1 Tipo 18 di Papillomavirus Umano¹ 20 mcg

¹ Papillomavirus Umano = HPV.

² proteina L1 sotto forma di particelle simili al virus prodotte da cellule di lievito (Saccharomyces cerevisiae CANADE 3C-5 (Ceppo 1895)) mediante tecnologia da DNA ricombinante.

³ adsorbita su adiuvante alluminio idrossifosfato solfato amorfo (225 mcg di Al).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Sospensione iniettabile in siringa preriempita.

Prima di agitare, Gardasil può presentarsi come un liquido limpido con un precipitato bianco. Dopo essere stato accuratamente agitato si presenta come un liquido bianco, opalescente.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Gardasil è un vaccino indicato per l’impiego a partire dai 9 anni di età per la prevenzione di:

- lesioni genitali precancerose (del collo dell’utero, della vulva e della vagina) e cancro del collo dell’utero causati da vari tipi oncogenici di Papillomavirus Umano (HPV)

- lesioni genitali esterne (condilomi acuminati) causate da tipi specifici di HPV

Vedere i paragrafi 4.4 e 5.1 per informazioni importanti inerenti i dati di supporto alle indicazioni terapeutiche.

L’utilizzo del Gardasil deve essere stabilito in accordo con le raccomandazioni ufficiali.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

La vaccinazione primaria consiste di 3 dosi distinte da 0,5 ml, somministrate in accordo con la seguente schedula: 0, 2, 6 mesi.

Ove sia necessaria una schedula vaccinale alternativa, la seconda dose deve essere somministrata almeno 1 mese dopo la prima dose, e la terza dose almeno 3 mesi dopo la seconda dose. Tutte e tre le dosi devono essere somministrate entro il periodo di 1 anno.

Non è stata stabilita la necessità di una dose di richiamo.

Popolazione pediatrica: non c’è esperienza circa l’impiego di Gardasil in bambini di età inferiore ai 9 anni (vedere paragrafo 5.1).

Il vaccino deve essere somministrato per iniezione intramuscolare. Il sito preferito è la regione deltoidea del braccio o l’area anterolaterale superiore della coscia.

Gardasil non deve essere iniettato per via intravascolare. La somministrazione per via sottocutanea e quella per via intradermica non sono state studiate. Questi modi di somministrazione non sono raccomandati (vedere paragrafo 6.6).

Si raccomanda che gli individui che hanno ricevuto una prima dose di Gardasil completino la schedula vaccinale a 3 dosi con Gardasil (vedere paragrafo 4.4).


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Gli individui che sviluppano sintomi indicativi di ipersensibilità dopo aver ricevuto una dose di Gardasil non devono ricevere dosi ulteriori di Gardasil.

La somministrazione di Gardasil deve essere rimandata negli individuisoggetti affetti da malattie febbrili gravi in fase acuta. Tuttavia la presenza di un’infezione minore, come una lieve infezione del tratto respiratorio superiore o un lieve rialzo febbrile, non rappresenta una controindicazione all’immunizzazione.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

La decisione di vaccinare un dato soggetto donna deve tenere in considerazione il suo rischio di precedente esposizione all’HPV ed il beneficio potenziale della vaccinazione per la donna stessa.

Come per tutti i vaccini iniettabili, un adeguato trattamento medico deve essere sempre prontamente disponibile in caso di una rara reazione anafilattica a seguito della somministrazione del vaccino.

Episodi di sincope (svenimento) possono avvenire a seguito di qualsiasi vaccinazione, specialmente negli adolescenti e nei giovani adulti. Episodi di sincope, talvolta associati a cadute, sono stati osservati dopo la vaccinazione con Gardasil (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, i soggetti vaccinati devono essere mantenuti per circa 15 minuti sotto attenta osservazione a seguito della somministrazione di Gardasil.

Come con qualsiasi altro vaccino, la vaccinazione con Gardasil potrebbe non assicurare la protezione di tutti i soggetti vaccinati.

Gardasil proteggerà unicamente dalle patologie causate da HPV tipi 6, 11, 16 e 18, ed in misura limitata dalle patologie causate da alcuni tipi di HPV correlati (vedere paragrafo 5.1). Pertanto, devono continuare ad essere seguite precauzioni appropriate contro le malattie sessualmente trasmesse.

Gardasil è indicato solamente per uso profilattico e non ha effetto su infezioni attive o accertate patologie cliniche da HPV. Gardasil non ha mostrato di avere effetto terapeutico. Il vaccino non è pertanto indicato per il trattamento del cancro del collo dell’utero, delle lesioni displastiche di alto grado del collo dell’utero, della vulva e della vagina, o dei condilomi genitali. Il vaccino non è altresì indicato per prevenire la progressione di altre lesioni già esistenti correlate con il Papillomavirus Umano.

Gardasil non previene lesioni dovute ad un tipo di HPV vaccinale in donne infette dal quel tipo di HPV al momento della vaccinazione (vedere paragrafo 5.1).

Per l’impiego di Gardasil in donne adulte si deve tenere in considerazione la variabilità della prevalenza dei tipi di HPV nelle differenti aree geografiche.

La vaccinazione non sostituisce l’abituale screening del collo dell’utero. Poiché nessun vaccino è al 100% efficace e poiché Gardasil non protegge contro ogni tipo di HPV nè contro infezioni preesistenti da HPV, l’abituale screening del collo dell’utero mantiene importanza critica e deve essere effettuato in accordo con le raccomandazioni locali.

Non vi sono dati disponibili circa l’impiego di Gardasil in individui con una risposta immunitaria ridotta. I soggetti con una risposta immunitaria ridotta, dovuta all’impiego di una forte terapia immunosoppressiva, ad un difetto genetico, ad infezione da Virus dell’Immunodeficienza Umana (HIV), o ad altre cause, possono non rispondere al vaccino.

Questo vaccino deve essere somministrato con cautela nei individui affetti da trombocitopenia o da ogni altro disturbo della coagulazione poichè in questi soggetti può verificarsi un sanguinamento a seguito della somministrazione per via intramuscolare.

La durata della protezione conferita non è attualmente nota. Una efficacia protettiva prolungata è stata osservata per un periodo di 4 anni e mezzo dopo il completamento del ciclo di 3 dosi. Sono in corso studi di follow-up a più lungo termine (vedere paragrafo 5.1).

Non sono disponibili dati di sicurezza, immunogenicità o efficacia, che supportino l’interscambiabilità di Gardasil con altri vaccini HPV.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

In tutti gli studi clinici sono stati esclusi soggetti che avevano ricevuto immunoglobuline o prodotti derivati dal sangue umano nei 6 mesi precedenti la prima dose di vaccino.

Uso con altri vaccini

La somministrazione concomitante (tuttavia, in siti diversi di iniezione per i vaccini iniettabili) di Gardasil con il vaccino dell’epatite B (ricombinante) non interferisce con la risposta immunitaria ai tipi di HPV. I tassi di sieroprotezione (proporzione di individui che raggiungono un livello sieroprotettivo anti-HBs ≥ 10 mUI/ml) non hanno subito modifiche (96,5% per la vaccinazione concomitante e 97,5% per il vaccino dell’epatite B somministrato da solo).

I titoli geometrici medi anticorpali anti-HBs sono risultati ridotti in co-somministrazione, tuttavia il significato clinico di questa osservazione non è stato stabilito.

Gardasil può essere somministrato in concomitanza con un vaccino di richiamo combinato contenente la difterite (d) ed il tetano (T) insieme con la pertosse [componente acellulare] (ap) e/o la poliomielite [inattivata] (IPV) (vaccini dTap, dT-IPV, dTap-IPV) senza interferire in alcun modo con la risposta immunitaria verso i differenti componenti di ciascun vaccino. Tuttavia, un andamento più basso dei livelli di GMT anti-HPV è stato osservato nel gruppo di pazienti che hanno ricevuto la co-somministrazione. Il significato clinico di questa osservazione non è noto. Tali dati si basano sui risultati osservati nel corso di uno studio clinico condotto somministrando un vaccino combinato dTap-IPV in concomitanza con la prima dose di Gardasil (vedere paragrafo 4.8).

La somministrazione concomitante di Gardasil con vaccini differenti da quelli sopra menzionati non è stata studiata.

Uso con i contraccettivi ormonali

Nel corso degli studi clinici, il 57,5% delle donne di età compresa tra 16 e 26 anni ed il 31,2% delle donne di età compresa tra 24 e 45 anni che hanno ricevuto Gardasil faceva uso di contraccettivi ormonali durante il periodo della vaccinazione. L’uso di contraccettivi ormonali non sembra abbia influenzato la risposta immunitaria a Gardasil.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Non sono stati effettuati studi specifici sul vaccino in donne in stato di gravidanza. Durante il programma di sviluppo clinico, 3.819 donne (di cui 1.894 avevano ricevuto il vaccino e 1.925 il placebo) hanno presentato almeno una gravidanza. Non sono state riportate differenze significative nella tipologia di anomalie o nella proporzione di gravidanze con esito negativo nelle donne che avevano ricevuto Gardasil ed in quelle che avevano ricevuto il placebo.

Gli studi sugli animali non indicano effetti pericolosi diretti o indiretti nei confronti della gravidanza, dello sviluppo embrionale/fetale, del parto o dello sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).

I dati sulla somministrazione di Gardasil durante la gravidanza non hanno fornito alcuna segnalazione relativamente alla sicurezza di impiego. Tuttavia, tali dati sono insufficienti per raccomandare l’uso di Gardasil durante la gravidanza. La vaccinazione deve, pertanto, essere rimandata sino al completamento della gravidanza.

Nelle madri in allattamento che avevano ricevuto Gardasil o placebo durante il periodo di vaccinazione degli studi clinici, l’incidenza di reazioni avverse nelle madri e nei lattanti è stata paragonabile tra il gruppo che aveva ricevuto il vaccino e quello che aveva ricevuto placebo. Inoltre, l’immunogenicità del vaccino è stata paragonabile tra le madri in allattamento e le donne che non erano in allattamento durante la somministrazione del vaccino.

Pertanto Gardasil può essere somministrato a donne in allattamento.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Non sono stati effettuati studi riguardanti gli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Nel corso di 6 studi clinici (di cui 5 controllati con placebo), gli individui arruolati hanno ricevuto Gardasil o placebo nel giorno dell’arruolamento e dopo circa 2 e 6 mesi dall’arruolamento. Pochi individui (0,2%) hanno interrotto la sperimentazione a causa di reazioni avverse. La sicurezza è stata valutata, sia per l’intera popolazione in studio (5 studi) che per un sottogruppo predefinito della popolazione in studio (1 studio), sulla base della sorveglianza effettuata tramite la scheda di vaccinazione (VRC - vaccination report card), nei 14 giorni successivi ad ogni iniezione di Gardasil o di placebo. Gli individui che sono stati monitorati sulla base della sorveglianza effettuata tramite la scheda di vaccinazione VRC includevano 8.068 individui che avevano ricevuto Gardasil (di cui 6.996 donne di età compresa tra 9 e 45 anni e 1.072 maschi di età compresa tra 9 e 15 anni, al momento dell’arruolamento) e 5.966 individui che avevano ricevuto placebo.

Le seguenti reazioni avverse correlate al vaccino sono state osservate nei soggetti che hanno ricevuto Gardasil con una frequenza almeno pari all’1,0% e inoltre con una frequenza maggiore rispetto a quella osservata nei soggetti che hanno ricevuto placebo. Le reazioni sono state raggruppate per frequenza in accordo alla seguente convenzione:

[Molto Comuni (≥ 1/10); Comuni (≥ 1/100, < 1/10); Non comuni (≥ 1/1.000, <1/100); Rari (≥ 1/10.000, < 1/1.000); Molto rari (< 1/10.000), inclusi rapporti isolati]

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Comune: dolore alle estremità.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Molto comune: piressia.

Molto comune: al sito di iniezione: eritema, dolore e gonfiore.

Comune: al sito di iniezione: formazione di ecchimosi, prurito.

Inoltre, nel corso degli studi clinici, sono state osservate, con una frequenza inferiore all’1%, reazioni avverse che sono state ritenute correlate al vaccino o al placebo dagli sperimentatori:

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Molto raro: broncospasmo.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Rari: orticaria.

Nove casi (0,07%) di orticaria sono stati riportati nel gruppo Gardasil e 16 casi (0,14%) sono stati osservati nel gruppo placebo contenente l’adiuvante.

Nel corso degli studi clinici, gli individui facenti parte della popolazione valutata per la sicurezza di impiego hanno segnalato qualunque nuova condizione medica durante il periodo di follow-up sino 4 anni. Nell’ambito di 13.686 individui che hanno ricevuto Gardasil e 11.588 individui che hanno ricevuto placebo, sono stati riportati 38 casi di artrite/artropatia non specifica, di cui 24 nel gruppo Gardasil e 14 nel gruppo placebo.

Nel corso di uno studio clinico condotto su 843 adolescenti sani (maschi e femmine) di 11-17 anni di età, la somministrazione della prima dose di Gardasil in concomitanza con un vaccino di richiamo combinato della difterite, del tetano, della pertosse [componente acellulare] e della poliomielite [inattivata], ha mostrato che gonfiore al sito di iniezione e cefalea erano riportati con una frequenza maggiore a seguito della co-somministrazione. Le differenze osservate erano < 10% e nella maggior parte dei soggetti gli eventi avversi osservati erano riportati con un’intensità da lieve a moderata.

Esperienza post-marketing

Durante la sorveglianza post-marketing sono stati segnalati spontaneamente per Gardasil eventi avversi che non sono sopra elencati.

Poichè questi eventi sono stati segnalati volontariamente da parte di una popolazione di dimensione non conosciuta, non è possibile stimare in modo attendibile la loro frequenza o stabilire, per tutti gli eventi, una relazione causale con la somministrazione del vaccino.

Patologie del sistema emolinfopoietico: porpora trombocitopenica idiopatica, linfoadenopatia

Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità che comprendono reazioni anafilattiche/anafilattoidi.

Patologie del sistema nervoso: sindrome di Guillain-Barré, capogiri, cefalea, sincope talvolta accompagnata da movimenti tonico-clonici.

Patologie gastrointestinali: nausea, vomito.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: artralgia, mialgia.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: astenia, brividi, affaticamento, malessere.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Sono stati riportati casi di somministrazione di dosi di Gardasil superiori a quelle raccomandate.

In generale, il profilo degli eventi avversi riportato in caso di sovradosaggio è risultato paragonabile a quello delle singole dosi raccomandate di Gardasil.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: Vaccino virale, codice ATC: J07BM01

Meccanismo di azione

Gardasil è un vaccino quadrivalente ricombinante non infettante adiuvato preparato da particelle simili al virus (VLPs) dalla proteina capsidica maggiore L1 dell’HPV tipi 6, 11, 16 e 18 altamente purificate. Le VLPs non contengono DNA virale, non possono infettare le cellule, riprodursi o causare malattia. L’HPV infetta soltanto l’uomo, ma gli studi sugli animali con papillomavirus analoghi suggeriscono che l’efficacia dei vaccini L1 VLP sia mediata dallo sviluppo di una risposta immune di tipo umorale.

Si stima che l’HPV 16 e l’HPV 18 siano responsabili di circa il 70% dei casi di cancro del collo dell’utero; dell’80% degli adenocarcinoma in situ (AIS); del 45-70% delle neoplasie intraepiteliali di alto grado del collo dell’utero (CIN 2/3); del 25% delle neoplasie intraepiteliali di basso grado del collo dell’utero (CIN 1); di circail 70% delle neoplasie intraepiteliali di alto grado correlate all’HPV della vulva (VIN 2/3) e della vagina (VaIN 2/3).

Gli HPV 6 e 11 sono responsabili di circa il 90% dei condilomi genitali e del 10% delle neoplasie intraepiteliali di basso grado del collo dell’utero (CIN 1). CIN 3 e AIS sono stati considerati come precursori diretti del carcinoma invasivo del collo dell’utero.

L’espressione “lesioni genitali precancerose” riportata al paragrafo 4.1 identifica la neoplasia intraepiteliale di alto grado del collo dell’utero (CIN 2/3), la neoplasia intraepiteliale di alto grado della vulva (VIN 2/3) e la neoplasia intraepiteliale di alto grado della vagina (VaIN 2/3).

L’indicazione è basata sulla dimostrazione di efficacia di Gardasil in donne di età compresa tra 16 e 45 anni e sulla dimostrazione dell’immunogenicità di Gardasil in bambini ed adolescenti di età compresa tra 9 e 15 anni.

Studi clinici

Efficacia in donne di età compresa tra 16 e 26 anni

L’efficacia di Gardasil in donne di età compresa tra 16 e 26 anni è stata valutata in 4 studi clinici di Fase II e III, randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo che includevano un totale di 20.541 donne che sono state arruolate e vaccinate senza effettuare uno screening preliminare per la presenza di una infezione da HPV.

Gli endpoints primari di efficacia includevano le lesioni della vulva e della vagina (condilomi genitali, VIN, VaIN) e il CIN di qualunque grado ed i cancri del collo dell’utero correlati all’HPV tipi 6, 11, 16 o 18 (Protocollo 013, FUTURE I), il CIN 2/3 e l’adenocarcinoma in situ (AIS) ed i cancri del collo dell’utero correlati all’HPV tipi 16 o 18 (Protocollo 015, FUTURE II), l’infezione persistente e le patologie correlate all’HPV tipi 6, 11, 16 o 18 (Protocollo 007), e l’infezione persistente correlata all’HPV tipo 16 (Protocollo 005).

I risultati di efficacia vengono presentati sulla base dell’analisi combinata dei diversi protocolli di studio. L’efficacia per CIN 2/3 o AIS correlati ad HPV 16/18 si basa sui dati estratti dai protocolli 005 (solo endpoints correlati al tipo 16), 007, 013 e 015. L’efficacia per tutti gli altri endpoints è basata sui protocolli 007, 013 e 015. La durata mediana del periodo di follow-up per questi studi di cui ai protocolli 005, 007, 013 e 015 è stata rispettivamente di 4, 3, 3 e 3 anni. La durata mediana di follow-up per i protocolli combinati (005, 007, 013 e 015) è stata di 3,6 anni. I risultati dei singoli studi supportano i risultati delle analisi combinate. Gardasil si è dimostrato efficace contro le patologie da HPV causate da ciascuno dei quattro tipi di HPV contenuti nel vaccino. Al termine dello studio, gli individui arruolati nei due studi di Fase III (Protocollo 013 e Protocollo 015) sono stati seguiti per un periodo fino a 4 anni (mediana 3,7 anni).

La neoplasia intraepiteliale cervicale (CIN) di grado 2/3 (displasia di grado da moderato a severo) e l’adenocarcinoma in situ (AIS) sono stati utilizzati negli studi clinici come marker clinico surrogato del cancro del collo dell’utero.

Efficacia in donne naïve ai tipi di HPV contenuti nel vaccino

Le analisi primarie di efficacia, rispetto ai tipi di HPV contenuti nel vaccino (HPV 6, 11, 16 e 18), sono state effettuate nella popolazione per protocollo (PPE Per-protocol Efficacy) (per es. tutte e 3 le vaccinazioni entro 1 anno dall’arruolamento, nessuna deviazione maggiore dal protocollo di studio e naïve nei confronti dei relativi tipi di HPV prima della dose 1 e fino ad 1 mese dopo la dose 3 (Mese 7)). L’efficacia è stata misurata a partire dalla visita al mese 7. Complessivamente il 73% delle donne era naïve (negative alla PCR e sieronegative) per tutti e 4 i tipi di HPV.

Nella Tabella 1 vengono presentati i risultati di efficacia sui relativi endpoints analizzati a 2 anni dall’arruolamento ed al termine dello studio (durata mediana di follow-up = 3,6 anni) nella popolazione per protocollo.

In un’analisi supplementare, l’efficacia di Gardasil è stata valutata verso CIN 3 e AIS correlati ad HPV 16/18.

Tabella 1: Analisi di efficacia di Gardasil verso le lesioni di alto grado del collo dell’utero nella popolazione PPE

  Gardasil Placebo % di efficacia a 2 anni (95% IC) Gardasil Placebo % di efficacia***al termine dello studio (95% IC
Numero di casi Numero di casi Numero di casi Numero di casi
Numero di individui* Numero di individui* Numero di individui* Numero di individui *
CIN 2/3 o AIS correlati ad HPV 16/18 0 53 100,0 (92,9 - 100,0) 2** 112 98,2 (93,5 – 99,8)
8487 8460 8493 8464
CIN 3 correlate ad HPV 16/18 0 29 100 (86,5 - 100,0) 2** 64 96,9 (88,4 – 99,6)
8487 8460 8493 8464
AIS correlati ad HPV 16/18 0 6 100 (14,8 - 100,0) 0 7 100 (30,6 - 100,0)
8487 8460 8493 8464

*Numero di individui con almeno una visita di follow-up dopo il 7° mese

**sulla base dell’evidenza virologica, il primo caso di CIN 3 in una paziente cronicamente infetta con HPV 52 è probabile sia correlato causalmente all’HPV 52. Solamente in 1 degli 11 campioni è stato riscontrato HPV 16 (al mese 32,5) e non è stato rilevato nel tessuto raccolto ed esaminato durante la LEEP (Loop Electro-Excision Procedure). Nel secondo caso di CIN3 osservato in una paziente infettata da HPV 51 al giorno 1 (in 2 su 9 campioni), l’HPV 16 è stato riscontrato in una biopsia al Mese 51 (in 1 su 9 campioni) e l’HPV 56 è stato rilevato in 3 su 9 campioni al Mese 52 su tessuto raccolto ed esaminato durante la LEEP.

***I pazienti sono stati seguiti per un periodo sino a 4 anni (mediana 3,6 anni)

Nota: I valori percentuali e gli intervalli di confidenza sono stati normalizzati rispetto al tempo di follow-up per persona.

Al termine dello studio e nei protocolli combinati,

l’efficacia di Gardasil verso CIN 1 correlate a HPV 6, 11, 16, 18, è stata del 95,9% (95% IC: 91,4-98,4)

l’efficacia di Gardasil verso CIN (1, 2, 3) o AIS correlati a HPV 6, 11, 16, 18, è stata del 96,0% (95% IC: 92,3-98,2)

l’efficacia di Gardasil verso VIN2/3 e VaIN 2/3 correlate a HPV 6, 11, 16, 18, è stata rispettivamente del 100 % (95% IC: 67,2-100) e del 100% (95% IC: 55,4-100)

l’efficacia di Gardasil verso i condilomi genitali correlati a HPV 6, 11, 16, 18, è stata del 99,0% (95% IC: 96,2-99,9).

Nel protocollo 012, l’efficacia di Gardasil verso la definizione a 6 mesi di infezione persistente [campioni positivi su due o più visite consecutive effettuate a distanza di 6 mesi (± 1 mese) o più] è stata del 98,7 % (95% IC: 95,1 – 99,8) per HPV 16 e del 100,0% (95% IC: 93,2 – 100,0) per HPV 18, dopo un follow-up sino a 4 anni (valore medio di 3,6 anni). Per la definizione a 12 mesi di infezione persistente, l’efficacia è stata del 100,0 % (95% IC: 93,9 – 100,0) verso HPV 16 e del 100,0 % (95% IC: 79,9 – 100,0) verso HPV 18.

Efficacia in donnecon evidenza di infezione o patologia da HPV6, 11, 16 o 18, al giorno 1

Non vi è stata evidenza di protezione dalla patologia causata dai tipi di HPV contenuti nel vaccino per i quali le donne erano positive alla PCR al giorno 1. Le donne che erano state già infettate con uno o più tipi di HPV contenuti nel vaccino prima della vaccinazione sono risultate protette dalla patologia clinica causata dagli altri tipi di HPV contenuti nel vaccino.

Efficacia in donne con e senza infezione o patologia da HPV6, 11, 16 o 18

La popolazione intention to treat modificata (ITT) includeva donne che avevano ricevuto almeno una vaccinazione, indipendentemente dallo stato basale HPV al giorno 1 e per le quali il conteggio dei casi è iniziato a partire dal 1° mese dopo la dose 1. Questa popolazione è simile alla popolazione generale femminile rispetto alla prevalenza dell’infezione o della patologia da HPV al momento dell’arruolamento. I risultati sono mostrati nella Tabella 2.

Tabella 2: Efficacia di Gardasil verso le lesioni di alto grado del collo dell’utero nella popolazione ITT modificata che includeva donne indipendentemente dallo stato per HPV al basale

  Gardasil Placebo % di efficacia** a 2 anni (95% IC) Gardasil Placebo % di efficacia** al termine dello studio (95% IC)
Numero di casi Numero di casi Numero di casi Numero di casi
Numero di individui* Numero di individui* Numero di individui* Numero di individui *
CIN 2/3 o AIS correlati ad HPV 16 o HPV 18 122 201 39,0 (23,3 - 51,7) 146 303 51,8 (41,1 – 60,7)
9831 9896 9836 9904
CIN 3 correlate ad HPV 16/18 83 127 34,3 (12,7 - 50,8) 103 191 46,0 (31,0 – 57,9)
9831 9896 9836 9904
AIS correlati ad HPV 16/18 5 11 54,3 (< 0 - 87,6) 6 15 60,0 (< 0 – 87,3)
9831 9896 9836 9904

*Numero di individui con almeno una visita di follow-up dopo 30 giorni dal Giorno 1

**La percentuale di efficacia è calcolata sulla base dei protocolli combinati. L’efficacia per CIN 2/3 o AIS correlati ad HPV 16/18 si basa sui dati estratti dai protocolli 005 (solo endpoints correlati al tipo 16), 007, 013 e 015. I pazienti sono stati seguiti per un periodo fino a 4 anni (mediana 3,6 anni).

Nota: i valori percentuali e gli intervalli di confidenza sono stati normalizzati rispetto al tempo di follow-up per persona.

L’efficacia verso VIN 2/3 correlate a HPV 6, 11, 16, 18, è stata del 73,3% (95% IC: 40,3 – 89,4), verso VaIN 2/3 correlate a HPV 6, 11, 16, 18, è stata dell’85,7% (95% IC: 37,6 – 98,4), e verso i condilomi genitali correlati a HPV 6, 11, 16, 18, è stata dell’80,3% (95% IC: 73,9 – 85,3) nei protocolli combinati al termine dello studio.

Complessivamente, il 12% della popolazione di studio combinata aveva un Pap test anormale indicativo di CIN al giorno 1. Nell’ambito delle donne con Pap test anormale al giorno 1, che erano naïve ai tipi HPV contenuti nel vaccino al giorno 1, l’efficacia del vaccino è rimasta alta. Non è stata osservata efficacia del vaccino nell’ambito delle donne con Pap test anormale al giorno 1 che erano state già infettate dai tipi HPV contenuti nel vaccino.

Protezione verso l’impatto complessivo delle patologie del collo dell’utero da HPV in giovani donne di età compresa tra i 16 ed i 26 anni

L’impatto di Gardasil nei confronti del rischio complessivo di patologie del collo dell’utero da HPV (ad es. patologie causate da ogni tipo di HPV) è stato valutato a partire da 30 giorni dopo la prima dose in 17.599 individui arruolati nei due studi di efficacia di fase III (Protocolli 013 e 015). Tra le donneche erano naïve ai 14 tipi comuni di HPV e che avevano un Pap test negativo al Giorno 1, la somministrazione di Gardasil ha ridotto l’incidenza di CIN 2/3 o AIS correlati a tipi di HPV contenuti o meno nel vaccino, del 42,7% (95% IC: 23,7 – 57,3) e l’incidenza dei condilomi genitali dell’82,8% (95% IC: 74,3 - 88,8) al termine dello studio.

Nella popolazione ITT modificata il beneficio del vaccino rispetto all’incidenza complessiva di CIN 2/3 o AIS (causati da ogni tipo di HPV) e dei condilomi genitali è risultato molto inferiore, con una riduzione rispettivamente del 18,4% (95% IC: 7,0 – 28,4) e del 62,5% (95% IC: 54,0 – 69,5), poichè Gardasil non ha influenza sul decorso dell’infezione o delle malattie già presenti all’inizio della vaccinazione.

Impatto sulle procedure terapeutiche cervicali conclusive

L’impatto di Gardasil sul tasso di impiego delle procedure terapeutiche cervicali conclusive, indipendentemente dai tipi di HPV che abbiano causato l’infezione, è stato valutato in 18.150 individui arruolati nei Protocolli 007, 013 e 015. Nella popolazione HPV-naïve (intesa come naïve ai 14 tipi di HPV più comuni e con Pap test negativo al giorno 1), Gardasil ha ridotto la percentuale di donne che hanno sperimentato una procedura terapeutica cervicale conclusiva (Loop Electro-Excision Procedure o Conizzazione a lama fredda) del 41,9% (95% IC: 27,7 – 53,5) al termine dello studio. Nella popolazione ITT la corrispondente riduzione è stata del 23,9% (95% IC: 15,2– 31,7).

Efficacia su cross-protezione

L’efficacia di Gardasil verso CIN (ogni grado) e CIN 2/3 o AIS causati da 10 tipi di HPV non contenuti nel vaccino (HPV 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59), strutturalmente correlati all’HPV 16 o HPV 18, è stata valutata sulla base dei dati combinati di efficacia di Fase III (N = 17.599) dopo un follow-up mediano di 3,7 anni (al termine dello studio). L’efficacia è stata valutata rispetto ad endpoint quali patologie causate da tipi di HPV non contenuti nel vaccino in combinazioni pre-specificate. Gli studi non sono stati predisposti per valutare l’efficacia verso patologie causate da singoli tipi di HPV.

L’analisi primaria è stata eseguita in popolazioni tipo-specifiche, ossia in donne sieronegative al tipo di HPV analizzato ma che potevano essere sieropositive per altri tipi di HPV (96% della popolazione complessiva). Dopo 3 anni, al primo intervallo temporale, l’analisi primaria non ha raggiunto la significatività statistica per tutti gli endpoint pre-specificati. I risultati finali al termine dello studio sull’incidenza combinata di CIN 2/3 o AIS in questa popolazione dopo un follow-up mediano di 3,7 anni sono mostrati in Tabella 3. Per gli endpoint composti, un’efficacia statisticamente significativa verso patologie da HPV è stata dimostrata contro tipi di HPV filogeneticamente correlati ad HPV 16 (soprattutto HPV 31), mentre un’efficacia non statisticamente significativa è stata osservata per tipi di HPV filogeneticamente correlati ad HPV 18 (incluso HPV 45). Relativamente ai 10 tipi singoli di HPV, la significatività statistica è stata ottenuta solo per HPV 31.

Tabella 3: Risultati per CIN 2/3 o AIS in individui naïve a tipi specifici di HPV (risultati al termine dello studio)

Naïve a ≥ 1 tipo di HPV
Endpoint composto Gardasil ® Placebo % Efficacia 95% IC
casi casi
(HPV 31/45) 34 60 43,2% 12,1 - 63,9
(HPV 31/33/45/52/58) § 111 150 25,8% 4,6 - 42,5
10 tipi di HPV non contenuti nel vaccino 162 211 23,0% 5,1 - 37,7
Tipi correlati ad HPV-16 (specie A9) 111 157 29,1% 9,1 - 44,9
HPV 31 23 52 55,6% 26,2 - 74,1
HPV 33 29 36 19,1% < 0 - 52,1
HPV 35 13 15 13,0% < 0 - 61,9
HPV 52 44 52 14,7% < 0 - 44,2
HPV 58 24 35 31,5% < 0 - 61,0
Tipi correlati ad HPV-18 (specie A7) 34 46 25,9% < 0 - 53,9
HPV 39 15 24 37,5% < 0 - 69,5
HPV 45 11 11 0,0% < 0 - 60,7
HPV 59 9 15 39,9% < 0 - 76,8
Specie A5 (HPV 51) 34 41 16,3% < 0 - 48,5
Specie A6 (HPV 56) 34 30 -13,7% < 0 - 32,5
Gli studi non sono stati predisposti per valutare l’efficacia contro patologie causate da singoli tipi di HPV
Efficacia basata sulla riduzione di CIN 2/3 o AIS correlati ad HPV 31
§ Efficacia basata sulla riduzione di CIN 2/3 o AIS correlati ad HPV 31, 33, 52 e 58
Include i tipi di HPV 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58 e 59 non contenuti nel vaccino, identificati con saggio

Efficacia in donne di età compresa tra 24 e 45 anni

L’efficacia di Gardasil in donne dai 24 ai 45 anni di età è stata valutata in uno studio clinico di Fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo (Protocollo 019, FUTURE III), che includeva un totale di 3.817 donne che sono state arruolate e vaccinate senza effettuare uno screening preliminare per la presenza di un’infezione da HPV.

Gli endpoints primari di efficacia includevano l’incidenza combinata di infezione persistente (definizione a 6 mesi), condilomi genitali, lesioni della vulva e della vagina, CIN di qualunque grado, AIS, e cancri del collo dell’utero, correlati all’HPV tipi 6, 11, 16 o 18, e correlati all’HPV tipi 16 o 18. La durata mediana del follow-up per questo studio è stata di 4,0 anni.

Efficacia in donne naïve ai tipi di HPV contenuti nel vaccino

Le analisi primarie di efficacia sono state effettuate nella popolazione per protocollo (PPE) (cioè tutte e 3 le vaccinazioni entro 1 anno dall’arruolamento, nessuna deviazione maggiore dal protocollo di studio e naïve nei confronti dei relativi tipi di HPV prima della dose 1 e fino ad 1 mese dopo la dose 3 (Mese 7)). L’efficacia è stata misurata a partire dalla visita al mese 7. Complessivamente il 67% delle donne era naïve (negative alla PCR e sieronegative) per tutti e 4 i tipi di HPV all’arruolamento.

L’efficacia di Gardasil verso l’incidenza combinata di infezione persistente, condilomi genitali, lesioni della vulva e della vagina, CIN di qualunque grado, AIS, e cancri del collo dell’utero, correlati all’HPV tipi 6, 11, 16 o 18, è stata dell’88,7% (95% IC: 78,1 – 94,8).

L’efficacia di Gardasil verso l’incidenza combinata di infezione persistente, condilomi genitali, lesioni della vulva e della vagina, CIN di qualunque grado, AIS, e cancri del collo dell’utero, correlati all’HPV tipi 16 o 18 è stata dell’84,7% (95% IC: 67,5 – 93,7).

Efficacia in donne con e senza infezione o patologia da HPV6, 11, 16 o 18

La popolazione in analisi full set (anche nota come popolazione ITT) includeva donne che avevano ricevuto almeno una vaccinazione, indipendentemente dallo stato basale HPV al giorno 1, e per le quali il conteggio dei casi è iniziato a partire dal giorno 1. Questa popolazione è simile alla popolazione generale femminile rispetto alla prevalenza dell’infezione o della patologia da HPV al momento dell’arruolamento.

L’efficacia di Gardasil verso l’incidenza combinata di infezione persistente, condilomi genitali, lesioni della vulva e della vagina, CIN di qualunque grado, AIS, e cancri del collo dell’utero, correlati all’HPV tipi 6, 11, 16 o 18, è stata del 47,2% (95% IC: 33,5 – 58,2).

L’efficacia di Gardasil verso l’incidenza combinata di infezione persistente, condilomi genitali, lesioni della vulva e della vagina, CIN di qualunque grado, AIS, e cancri del collo dell’utero correlati all’HPV tipi 16 o 18, è stata del 41,6% (95% IC: 24,3 – 55,2).

Efficacia nelle donne (da 16 a 45 anni) con evidenza di infezione pregressa con un tipo di HPV vaccinale (sieropositive) che non era più rilevabile all’inizio della vaccinazione (negative alla PCR)

Nelle analisi post hoc dei soggetti (che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino) con evidenza di infezione pregressa con un tipo di HPV vaccinale (sieropositivi) che non era più rilevabile (negativi alla PCR) all’inizio della vaccinazione, l’efficacia di Gardasil nella prevenzione di condizioni dovute alla ricorrenza dello stesso tipo di HPV era del 100% (95% IC: 62,8 - 100,0; 0 vs. 12 casi [n = 2.572 soggetti dagli studi combinati condotti in donne giovani]) nei confronti delle lesioni CIN 2/3, VIN 2/3, VaIN 2/3 e condilomi genitali correlati ad HPV 6, 11, 16 e 18 in donne di età da 16 a 26 anni. L’efficacia era del 68,2% (95% IC: 17,9 - 89,5; 6 vs. 20 casi [n= 832 soggetti dagli studi condotti in donne giovani ed adulte combinate]) nei confronti delle infezioni persistenti correlate ad HPV 16 e 18 in donne di età da 16 a 45 anni.

Immunogenicità

Test per misurare la risposta immunitaria

Per i vaccini HPV non è stato identificato un livello minimo anticorpale associato alla protezione.

L’immunogenicità di Gardasil è stata valutata in 20.132 ragazze e donne di età compresa tra 9 e 26 anni (Gardasil n = 10.723; placebo n = 9.409), in 1.346 ragazzi di età compresa tra 9 e 15 anni (Gardasil n = 1.071; placebo n = 275), ed in 3.819 donne di età compresa tra 24 e 45 anni (Gardasil n = 1.911; placebo n = 1.908).

Per valutare l’immunogenicità a ciascun tipo contenuto nel vaccino, sono stati utilizzati saggi immunologici tipo-specifici, in particolare il saggio competitivo basato sulla tecnologia Luminex (cLIA) con standard tipo-specifici. Questo saggio misura gli anticorpi contro un singolo epitopo neutralizzante per ciascun tipo specifico di HPV.

Risposte immunitarie a Gardasil ad 1 mese dopo la dose 3

Nel corso degli studi clinici condotti in donne di età compresa tra 16 e 26 anni, il 99,8%, 99,8%, 99,8%, e 99,5% degli individui che avevano ricevuto Gardasil hanno mostrato la sieropositività rispettivamente all’anti-HPV 6, anti-HPV 11, anti-HPV 16 e anti-HPV 18, entro 1 mese dopo la dose 3. Nel corso dello studio clinico condotto in donne di età compresa tra 24 e 45 anni, il 98,4%, 98,1%, 98,8%, e 97,4% degli individui che avevano ricevuto Gardasil hanno mostrato la sieropositività rispettivamente all’anti-HPV 6, anti-HPV 11, anti-HPV 16 e anti-HPV 18, entro 1 mese dopo la dose 3. Gardasil ha indotto un’elevata media geometrica di titoli anticorpali (GMTs) anti-HPV 1 mese dopo la dose 3 in tutti i gruppi di età valutati.

Come atteso per le donne di età compresa tra 24 e 45 anni (Protocollo 019) i titoli anticorpali erano più bassi rispetto a quanto osservato nelle giovani donne di età compresa tra 16 e 26 anni.

I livelli anti-HPV negli individui del gruppo placebo che avevano superato un’infezione da HPV (sieropositivi e PCR negativi) sono risultati sostanzialmente inferiori ai livelli indotti dal vaccino. Inoltre i livelli anti-HPV (GMTs) negli individui vaccinati sono rimasti al valore del cut-off sierico o superiore durante il follow-up a lungo termine degli studi di Fase III (riferirsi al paragrafo sulla Persistenza della risposta immunitaria di Gardasil negli studi clinici).

“Bridging” di efficacia di Gardasil tra giovani donne adulte e giovani adolescenti

Uno studio clinico (Protocollo 016) ha confrontato l’immunogenicità di Gardasil in ragazzi e ragazze di età compresa tra 10 e 15 anni con quella osservata in adolescenti e giovani donne di età compresa tra 16 e 23 anni. Nel gruppo vaccino, una quota variabile dal 99,1 al 100% ha mostrato la sieropositività a tutti i sierotipi contenuti nel vaccino nell’arco di 1 mese dalla dose 3.

La Tabella 4 fornisce un confronto tra le GMTs anti HPV 6, 11, 16 e 18 osservate 1 mese dopo la dose 3 in ragazzi e ragazze di età compresa tra 9 e 15 anni rispetto a quelle osservate in donne giovani di età compresa tra 16 e 26 anni.

Tabella 4: Bridging di immunogenicità tra individui maschi e femmine di età compresa tra 9 e 15 anni e donne adulte di età compresa tra 16 e 26 anni (popolazione per-protocol)basato sui titoli misurati con il metodo cLIA

  Maschi di età compresa tra 9 e 15 anni (Protocolli 016 e 018) Femmine di età compresa tra 9 e 15 anni (Protocolli 016 e 018) Femmine di età compresa tra 16 e 26 anni (Protocolli 013 e 015)
n GMT (95% IC) n GMT (95% IC) n GMT (95% IC)
HPV 6 883 1038 (975 - 1106) 915 929 (874 - 987) 2631 543 (526 - 560)
HPV 11 884 1387 (1299 - 1481) 915 1303 (1223 - 1388) 2655 762 (735 - 789)
HPV 16 881 6053 (5599 - 6543) 913 4909 (4548 - 5300) 2570 2294 (2185 - 2408)
HPV 18 886 1356 (1253 - 1469) 920 1040 (965 - 1120) 2796 462 (444 - 480)
GMT - titolo geometrico medio in mMU/ml (mMU= unità milli-Merck)

Le risposte anti-HPV al 7° mese nei ragazzi e ragazze di età compresa tra 9 e 15 anni non erano inferiori alle risposte anti-HPV nelle giovani donne di età compresa tra 16 e 26 anni per le quali l’efficacia era stata definita negli studi di fase III. L’immunogenicità risultava relativa all’età, e al Mese 7 i livelli anti-HPV erano significativamente più alti negli individui più giovani di età inferiore a 12 anni rispetto a quelli di età superiore.

Sulla base di tale bridging di immunogenicità, è estrapolata l’efficacia di Gardasil nelle ragazze di età compresa tra 9 e 15 anni.

L’immunogenicità e la sicurezza di impiego di Gardasil è stata dimostrata nei ragazzi di età compresa tra 9 e 15 anni. L’efficacia protettiva nei maschi di età piu avanzata non è stata valutata.

Persistenza della risposta immunitaria di Gardasil negli studi clinici

Per le donne di età compresa tra 16 e 26 anni, il più lungo follow-up di immunogenicità è stato nel Protocollo 007 dove sono stati osservati picchi GMTs anti-HPV 6, anti-HPV 11, anti-HPV 16, anti-HPV 18, al mese 7. Le GMTs sono diminuite fino al Mese 24 e quindi si sono stabilizzate almeno fino al Mese 60. La durata esatta dell’immunità a seguito di una schedula a 3 dosi non è stata stabilita.

Negli studi di fase III in donne dai 16 ai 26 anni di età, al termine dello studio, il 90%, 95%, 98% e 60% degli individui che avevano ricevuto Gardasil nella popolazione per-protocollo valutata per l’immunogenicità erano rispettivamente anti-HPV 6, anti-HPV 11, anti-HPV 16 e anti HPV 18 sieropositivi con il test cLIA.

Nello studio di fase III in donne di età compresa tra 24 e 45 anni, dopo un follow-up mediano di 4,0 anni, il 91,5%, 92,0%, 97,4% e 47,9% degli individui che avevano ricevuto Gardasil nella popolazione per-protocollo valutata per l’immunogenicità erano rispettivamente anti-HPV 6, anti-HPV 11, anti-HPV 16 e anti HPV 18 sieropositivi con il test cLIA.

Nel follow-up a più lungo termine nelle donne di età compresa tra 16 e 45 anni, i soggetti che erano sieronegativi per anti-HPV 6, anti-HPV 11, anti-HPV 16, anti-HPV 18 misurati con il test cLIA, al termine dello studio, erano ancora protetti contro le manifestazioni cliniche della malattia.

Evidenza di risposte anamnestiche (memoria immunitaria)

L’evidenza di una risposta anamnestica è stata osservata in donne vaccinate che erano sieropositive ai relativi tipi di HPV prima della vaccinazione. Inoltre, un sottogruppo di donne vaccinate che ha ricevuto una dose addizionale di Gardasil 5 anni dopo l’inizio del ciclo di vaccinazione, ha mostrato una rapida e forte risposta anamnestica con livelli di GMTs anti-HPV superiori a quelli osservati un mese dopo la dose 3.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

La valutazione di studi farmacocinetici non è richiesta per i vaccini.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Gli studi di tossicità in dose singola e dose-ripetuta e gli studi di tolleranza locale non hanno evidenziato rischi particolari per l’uomo.

Gardasil ha indotto in ratti in gravidanza risposte anticorpali specifiche contro HPV tipi 6, 11, 16 e 18, a seguito di singole o multiple iniezioni intramuscolari. Anticorpi contro tutti e quattro i tipi di HPV sono stati trasmessi alla progenie durante la gestazione e probabilmente durante l’allattamento. Non ci sono stati effetti correlati al trattamento sui parametri dello sviluppo, sul comportamento, sulla capacità riproduttiva o sulla fertilità della progenie.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Sodio cloruro

L-istidina

Polisorbato 80

Sodio borato

Acqua per preparazioni iniettabili

Per l’adiuvante, vedere paragrafo 2.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

3 anni.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare in frigorifero (2°C – 8°C).

Non congelare. Conservare la siringa preriempita nell’astuccio esterno per proteggerla dalla luce.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

0,5 ml di sospensione in siringa preriempita (vetro di Tipo 1) con guarnizione del pistone (elastomero bromobutile rivestito con FluroTec siliconizzato o elastomero clorobutile non rivestito) e cappuccio (bromobutile), con dispositivo di protezione (di sicurezza) dell’ago, senza ago o con 1 o 2 aghi separati – confezione da 1, 10 o 20 dosi.

0,5 ml di sospensione in siringa preriempita (vetro di Tipo 1) con guarnizione del pistone (elastomero bromobutile rivestito con FluroTec siliconizzato o elastomero clorobutile non rivestito) e cappuccio (bromobutile), senza dispositivo di protezione (di sicurezza) dell’ago, senza ago o con 1 o 2 aghi separati – confezione da 1, 10 o 20 dosi.

E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Gardasil è fornito in una siringa preriempita pronta per l’uso, per la somministrazione per iniezione intramuscolare (i.m.) da effettuare preferibilmente nella regione deltoidea del braccio.

Nel caso in cui vengano forniti nella confezione 2 aghi di misure differenti, scegliere l’ago appropriato per eseguire la somministrazione i.m. in base alla corporatura ed al peso del paziente.

I prodotti medicinali da somministrare per via parenterale devono essere ispezionati visivamente per escludere la presenza di materiale particolato e alterazione del colore prima della somministrazione. Non impiegare il medicinale in presenza di particolato o se il colore appare alterato. Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

Uso della siringa preriempita con dispositivo di protezione (di sicurezza) dell’ago

Il dispositivo di protezione (di sicurezza) dell’ago consiste in un cilindro di plastica (protezione dell’ago) che, prima dell'effettuazione dell’iniezione, copre il corpo della siringa. Il dispositivo di protezione dell’ago va a ricoprire l’ago al completamento dell’iniezione in modo tale da prevenire il rischio di puntura da ago. Terminata l’iniezione, il pistone, spinto completamente fino a toccare il fondo della siringa, innescherà le clips di attivazione. Nel momento in cui il pistone verrà rilasciato, il cilindro di plastica andrà rapidamente a ricoprire l’ago. Nel caso in cui nella confezione non venga fornito nessun ago, impiegare un ago che sia lungo al massimo 25 mm affinché possa essere completamente coperto dal dispositivo di protezione (di sicurezza) dell’ago.

Avvertenza: prima che sia completata l’iniezione, non toccare le clips di attivazione del dispositivo (indicate con gli asterischi * nella prima figura) per evitare che il dispositivo si attivi prematuramente andando a coprire l’ago.

NOTA: assicurarsi di aver rimosso eventuali bolle d’aria prima di effettuare l’iniezione. Le etichette interne della siringa potranno essere rimosse solo dopo aver effettuato l’iniezione e dopo che il dispositivo di protezione dell’ago avrà ricoperto l’ago.

Agitare accuratamente prima dell’uso. Rimuovere il tappo della siringa ed il tappo posto alla base dell’ago. Inserire l’ago sul cilindro della siringa ruotandolo in direzione oraria e tenendo premuti i due bottoncini in plastica in rilievo per tenere saldamente bloccato l’ago.

Rimuovere il cappuccio copriago. Iniettare l’intera dose spingendo lentamente il pistone fino a toccare il fondo della siringa.

Nota: non rilasciare la pressione sul pistone.

Mantenendo premuto il pistone, rimuovere la siringa dal sito di iniezione.

Rilasciare lentamente il pistone. Il dispositivo di protezione dell’ago andrà rapidamente a coprire l’ago.

Per rimuovere le etichette staccabili, ruotare il pistone fino a trovare la linguetta colorata. Tirare la linguetta colorata continuando a ruotare il pistone fin dove necessario.

Uso della siringa preriempita senza dispositivo di protezione (di sicurezza) dell’ago

Agitare accuratamente prima dell’uso. Inserire l’ago ruotandolo in direzione oraria fino a che non si sia saldamente fissato alla siringa. Somministrare l’intera dose come abitualmente.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Sanofi Pasteur MSD SNC, 8 rue Jonas Salk, F-69007 Lyon, Francia


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

EU/1/06/357/003

037311038

EU/1/06/357/004

037311040

EU/1/06/357/005

037311053

EU/1/06/357/006

037311065

EU/1/06/357/007

037311077

EU/1/06/357/008

037311089

EU/1/06/357/009

037311091

EU/1/06/357/010

037311103

EU/1/06/357/011

037311115

EU/1/06/357/012

037311127

EU/1/06/357/013

037311139

EU/1/06/357/014

037311141

EU/1/06/357/015

037311154

EU/1/06/357/016

037311166

EU/1/06/357/017

037311178

EU/1/06/357/019

EU/1/06/357/020

EU/1/06/357/021


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

20/09/2006


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

08/2010