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GLAUTIMOL
Composizione:
Flacone polvere: Principio attivo: Aceclidina cloridrato mg 100.
Flacone solvente ml 5: Principio attivo: Timololo maleato mg 34,2 pari a Timololo mg 25.
Collirio ricostituito - 5 ml contengono:
Principi attivi: Aceclidina cloridrato mg 100; Timololo maleato mg 34,2 pari a Timololo mg 25.
Eccipienti: Glicina; Sodio fosfato tribasico; Benzalconio cloruro; Acqua per preparazioni iniettabili.
Collirio, polvere e solvente per soluzione
Ipertensione oculare. Glaucoma cronico ad angolo aperto. Glaucoma con angolo iridocorneale stretto o con blocco d'angolo. Glaucoma in pazienti afachici. Glaucomi scarsamente controllati dalla monoterapia sia con betabloccante o con miotico. Intolleranza o ipersensibilità alla Pilocarpina. Glaucomi in pazienti con camera anteriore bassa. Glaucoma nei soggetti miopi e/o giovani.
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Una goccia nel sacco congiuntivale ogni 12 ore, salvo diversa prescrizione medica.
Ipersensibilità individuale accertata verso qualsiasi componente del prodotto. Broncospasmo; asma bronchiale in atto o pregressa; iriti ed iridocicliti; insufficienza cardiaca manifesta; shock cardiogeno; bradicardia sinusale; blocco atrioventricolare di II e III grado.
GLAUTIMOL può essere assorbito sistemicamente e dar luogo alle stesse reazioni indesiderate della somministrazione sistemica di beta-bloccanti.
In pazienti in trattamento con un beta-bloccante per via orale devono essere tenuti sotto controllo medico, in quanto potrebbe verificarsi un aumento dell'attività a causa di un potenziale effetto additivo per assorbimento attraverso la congiuntiva. Lo scompenso cardiaco deve essere adeguatamente controllato prima di iniziare la terapia con GLAUTIMOL collirio.
In pazienti con una anamnesi positiva per insufficienza cardiaca, i segni di scompenso cardiaco e la frequenza del polso devono essere attentamente sorvegliati. Sono state riportate, in seguito alla somministrazione di timololo in collirio, reazioni respiratorie e cardiache, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti con asma bronchiale e raramente, morte in associazione a scompenso cardiaco.
Il farmaco va impiegato con cautela nei pazienti diabetici trattati con insulina o ipoglicemizzanti orali, in quanto potrebbe mascherare i sintomi di una ipoglicemia acuta. I sintomi di ipertiroidismo potrebbero essere mascherati dai beta-bloccanti.
Tenere il medicinale fuori della portata dei bambini
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Possono verificarsi effetti additivi ed insorgenza di ipotensione e/o bradicardia quando il farmaco è somministrato contemporaneamente ad altri agenti beta-bloccanti orali, a calcio-antagonisti, o a farmaci depletanti le catecolamine.
Non sono stati condotti studi con GLAUTIMOL nelle donne in stato di gravidanza, pertanto la somministrazione del GLAUTIMOL richiede un'attenta valutazione dei benefici e dei possibili rischi.
In caso di allattamento il medico deve decidere se sospendere il farmaco o l'allattamento, a causa delle possibili ripercussioni negative sul bambino.
Per la miosi conseguente all'impiego di GLAUTIMOL può causare difficoltà alla guida notturna o ad altre attività svolte in condizioni di scarsa illuminazione.
Con l'instillazione del GLAUTIMOL collirio può verificarsi una transitoria sensazione di lieve bruciore o di puntura.
Altri potenziali effetti collaterali oculari:
segni e sintomi di irritazione oculare (congiuntivite, blefarite, cheratite, diminuita sensibilità corneale). Disturbi della visione, diplopia e ptosi palpebrale. A livello cutaneo possono manifestarsi reazioni di ipersensibilità con rash localizzati o generalizzati, e orticaria.
Effetti cardiovascolari e respiratori: bradicardia, palpitazioni, aritmia, arresto cardiaco, ipotensione, lipotimia, scompenso cardiaco; asma bronchiale (soprattutto in pazienti con preesistente malattia broncospastica), dispnea e insufficienza respiratoria.
Ed inoltre: cefalea, astenia, nausea, vertigini, sedazione ed altri segni a carico del Sistema Nervoso Centrale (ad es. affaticamento, cambiamenti comportamentali ecc.), fenomeno di Raynaud, aumento della sintomatologia della miastenia grave.
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Non sono noti dati sul sovradosaggio di GLAUTIMOL e pertanto debbono essere presi in considerazione quelli relativi ai singoli componenti.
Risultano estremamente rari gli effetti da sovradosaggio di aceclidina (attività colinergica) che sono antagonizzati elettivamente dalla atropina.
Per l'ingestione accidentale di alte dosi di GLAUTIMOL il quadro clinico prevedibile è quello determinato da iperdosaggio con un farmaco beta-bloccante per via sistemica, che si presenta con spiccata bradicardia, ipotensione, broncospasmo e insufficienza cardiaca acuta.
Bradicardia: il trattamento d'urgenza consiste nella rimozione della noxa e somministrazione per via intramuscolare o endovenosa di atropina solfato alla dose di 0,25-2 mg: in caso di insuccesso si consiglia di impiegare betamimetici (isoprenalina). Ipotensione: somministrare simpaticomimetici. Broncospasmo: ß2-stimolanti e/o aminofillina.
L'instillazione di GLAUTIMOL collirio ha determinato nell'occhio del cane dove viene instillato una diminuzione della pressione oculare con una assai lieve riduzione del diametro pupillare che per intensità e durata è risultata proporzionale alla dose.
Per ripetute somministrazioni quotidiane di 10 giorni l'effetto ipotensivo oculare del GLAUTIMOL non è risultato modificato.
I risultati conseguiti in questi test hanno documentato che GLAUTIMOL collirio ha determinato nell'occhio di coniglio dove è stato instillato, una significativa riduzione della ipertensione oculare da beta-metasone e da Ó-chimotripsina. Tale effetto è apparso dose-dipendente per intensità e durata ed è dovuto ai due principi attivi che sinergizzano positivamente i loro effetti.
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Le caratteristiche farmacocinetiche del GLAUTIMOL dopo instillazione congiuntivale nel coniglio sono state esaminate in alcuni studi.
- I livelli di concentrazione di timololo in umor acqueo dopo instillazione nel sacco congiuntivale del colliriodi timololo allo 0,5% sono risultati del tutto sovrapponibili a quelli ottenuti dopo instillazione di GLAUTIMOL collirio.
- Le risposte pupillari all'aceclidina dopo instillazione nel sacco congiuntivale di coniglio di Glautimol collirio (aceclidina 2%) sono apparse del tutto sovrapponibili a quelle ottenute dopo instillazione di GLAUTIMOL collirio.
In accordo a quanto suggerito in letteratura, la biodisponibilità dell'aceclidina è stata valutata mediante l'azione pupillare poichè non sono disponibili procedure analitiche sufficientemente sensibili e ripetibili per l'estrazione e l'analisi quantitativa dell'aceclidina in umor acqueo.
GLAUTIMOL ha presentato buona tollerabilità locale dopo prolungata somministrazione per instillazione nel sacco congiuntivale del coniglio.
I risultati degli studi sperimentali hanno portato inoltre ad escludere per GLAUTIMOL fenomeni di tossicità da accumulo, tolleranza, dipendenza o astinenza.
Flacone polvere: Glicina.
Flacone solvente: Sodio fosfato tribasico; Benzalconio cloruro; Acqua per preparazioni iniettabili.
GLAUTIMOL non presenta incompatibilità nota verso altri farmaci di comune impiego.
3 anni a confezionamento integro.
Collirio ricostituito: 28 giorni
Non è necessaria alcuna precauzione.
1 flacone in vetro contenente mg 100 di Aceclidina cloridrato liofilizzata + 1 flacone solvente da 5 ml in politene contenente mg 25 di Timololo.
Ricostituire il collirio sciogliendo il liofilizzato con il proprio solvente. Aspirare la soluzione ottenuta nel flacone di plastica per l'uso previsto.
FARMIGEA SpA - Via Carmignani 2 - PISA
A.I.C. n. 033035015
In commercio da : Novembre 2000
29.03.2000
Gennaio 2000