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GRANISETRON B. BRAUN
1 ml di concentrato per soluzione iniettabile o per infusione contiene 1,12 mg di granisetron cloridrato, corrispondente a 1 mg di granisetron
3 ml di concentrato per soluzione iniettabile o per infusione contiene 3,36 mg granisetron cloridrato, corrispondente a 3 mg di granisetron
Eccipienti:
Fino a 4,5 mg di sodio per 1 ml di soluzione.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
Concentrato per soluzione iniettabile o per infusione.
Il prodotto è una soluzione limpida e incolore. Il valore del PH della soluzione è regolato a 5 (intervallo nominale: 4-6), la sua osmolalità è 318 mOsmol/Kg.
Granisetron B. Braun è indicato per la prevenzione o per il trattamento di nausea e vomito indotti da chemioterapia o radioterapia in adulti e bambini di età pari o superiore ai 2 anni.
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Granisetron B. Braun può essere somministrato solo per via endovenosa.
Adulti la dose può essere somministrata come un bolo endovenoso nell’arco di non meno di 30 secondi, diluito con un liquido compatibile per infusione. Il contenuto di una fiala da 1 ml può essere diluito a un volume di 5 ml; il contenuto di una fiala da 3 ml può essere diluito a un volume di 15 ml.
Granisetron B. Braun può anche essere diluito in 20 - 50 ml di un liquido per infusione e poi somministrato nell’arco di cinque minuti.
Per ulteriori istruzioni relative alla preparazione, vedere il paragrafo 6.6.
Prevenzione
La dose consigliata di Granisetron B. Braun è di 1 mg o di 3 mg in base al potenziale emetogenico della chemioterapia o radioterapia. Negli studi clinici, per la maggioranza dei pazienti è stata necessaria solo una dose singola di Granisetron B. Braun per controllare nausea e vomito nell’arco di 24 ore.
Nell’ambito di studi clinici i pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera per un periodo fino a cinque giorni consecutivi in un ciclo di trattamento.
Si raccomanda di somministrare la dose non più di 30 minuti prima dell’inizio della terapia citostatica. La somministrazione profilattica di Granisetron B. Braun deve essere completata prima dell’inizio della terapia citostatica.
Trattamento
La medesima dose di granisetron somministrata a scopo di prevenzione dovrà essere usata per il trattamento. Le dosi aggiuntive devono essere somministrate a distanza di almeno 10 minuti l’una dall’altra.
Dose massima giornaliera
In un periodo di 24 ore possono essere somministrate fino a tre dosi da 3 mg di Granisetron B. Braun. La dose massima di Granisetron B. Braun da somministrare nell’arco di 24 ore non deve essere superiore ai 9 mg.
Impiego concomitante di corticosteroidi
L’efficacia del granisetron può essere incrementata con l’aggiunta di desametasone (8-20 mg) o metilprednisolone (250mg).
Bambini di età pari o superiore ai 2 anni
Prevenzione
Un’unica dose di Granisetron B. Braun di 20-40 mcg/kg per peso corporeo (fino a 3 mg) deve essere somministrata per infusione endovenosa, diluita in 10 ml - 30 ml in un liquido compatibile per infusione e somministrata nell’arco di 5 minuti.
Per ulteriori istruzioni relative alla preparazione, vedere il paragrafo 6.6.
La somministrazione deve essere completata prima dell’inizio della terapia citostatica.
Trattamento
La medesima dose di granisetron somministrata a scopo di prevenzione dovrà essere usata per il trattamento.
Una dose aggiuntiva di 40 mcg/kg (fino a 3 mg) può essere somministrata nell’arco delle 24 ore in un’unica dose o in due dosi. Questa dose aggiuntiva deve essere somministrata a distanza di almeno 10 minuti dall’altra.
Non sono stati condotti studi sufficienti sui pazienti pediatrici di età inferiore a 2 anni. Pertanto, Granisetron B. Braun non deve essere usato in bambini di età inferiore a 2 anni.
Pazienti anziani
Non vi sono indicazioni particolari per i pazienti anziani.
Pazienti con insufficienza renale o epatica
Non vi sono indicazioni particolari per i pazienti con insufficienza renale o epatica.
Ipersensibilità al granisetron, a sostanze correlate (per esempio, ondansetron) o a uno qualsiasi degli eccipienti di Granisetron B. Braun (vedere il paragrafo 6.1).
Il granisetron può ridurre la motilità intestinale. I pazienti che mostrano sintomi di ostruzione intestinale subacuta dopo la somministrazione di Granisetron B. Braun devono essere tenuti sotto stretto controllo.
Non sono richieste precauzioni particolari per i pazienti anziani o con insufficienza renale e/o epatica. Anche se fino ad oggi non sono stati osservati segni di una aumentata incidenza di eventi avversi in pazienti con insufficienza epatica, deve essere usata una certa cautela nella somministrazione del granisetron a questa categoria di pazienti, a causa delle caratteristiche cinetiche del medicinale.
Antagonisti 5-HT3 come il granisetron possono essere associati con aritmie o anomalie del ECG. Questo potenzialmente può avere rilevanza clinica in pazienti con aritmie pre-esistenti o disturbi cardiaci della conduzione o in pazienti che sono trattati con agenti antiaritmici o beta-bloccanti.
Questo farmaco contiene fino a 4,5 mg di sodio per 1 ml di soluzione. Ciò deve essere tenuto in considerazione per i pazienti che seguono una dieta ad apporto di sodio controllato.
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Non sono stati condotti studi di interazione clinica.
Il granisetron è metabolizzato principalmente dagli enzimi CYP3A e non provoca induzione o inibizione di altri enzimi CYP. In vitro, è stato possibile dimostrare che il metabolismo del granisetron è inibito dal ketoconazolo, un potente inibitore di CYP3A. La somministrazione concomitante di granisetron e ketoconazolo a livello sistemico, pertanto, può incrementare l’emivita di eliminazione del granisetron. Nei soggetti umani, l’induzione di enzimi epatici con il fenobarbital ha determinato un incremento della clearance plasmatica totale del granisetron circa del 25%. La rilevanza clinica di questo cambiamento non è conosciuta.
Le iniezioni di granisetron sono state somministrate con sicurezza in pazienti trattati con benzodiazepine, neurolettici e farmaci antiulcera e sono comunemente prescritte in concomitanza a trattamenti antiemetici. Le iniezioni di granisetron non hanno evidenziato apparente interazione farmacologica con chemioterapie antitumorali emetogene. Non sono stati condotti studi di interazione sui pazienti anestetizzati, ma le iniezioni di granisetron sono state somministrate con sicurezza in concomitanza con gli anestetici e gli agenti analgesici comunemente usati.
Gravidanza
Mentre gli studi condotti sugli animali non hanno dimostrato effetti teratogenici, non c’è esperienza dell’uso di Granisetron B. Braun nella gravidanza umana.
Quindi, Granisetron B. Braun non deve essere somministrato a donne in gravidanza se non per ragioni cliniche impellenti.
Allattamento
Non ci sono dati sulla secrezione di Granisetron B. Braun nel latte materno. L’allattamento deve quindi essere interrotto durante la terapia.
La sonnolenza è un effetto collaterale comune osservato in seguito al trattamento con il granisetron. In base alla reazione individuale del paziente questo potrebbe compromettere la sua capacità di guidare, di usare macchinari o di lavorare ad altitudini elevate. Se il paziente avverte sonnolenza in seguito al trattamento con Granisetron B. Braun dovrà essergli raccomandato di non mettersi alla guida, di non usare macchinari e non svolgere alcun lavoro che richieda un saldo equilibrio.
L’effetto avverso più frequente è la cefalea che ricorre nel 14% dei pazienti. Altri effetti indesiderati comuni associati alla somministrazione di granisetron includono reazioni da ipersensibilità (per esempio anafilassi), stipsi, diarrea, astenia e sonnolenza.
L’incidenza degli effetti indesiderati è classificata in base alle seguenti categorie:
Molto comuni | ≥1/10 |
Comuni | ≥1/100, <1/10 |
Non comuni | ≥1/1000, <1/100 |
Rari | ≥/10.000, <1/1000 |
Molto rari | < 1/10.000, non noti (non possono essere valutati in base ai dati disponibili) |
Incidenza e gravità sono indicate nella tabella che segue:
Patologie cardiache | Rari: aritmie come bradicardia sinusale, fibrillazione atriale, diversi gradi di blocco AV, ectopia ventricolare (inclusa tachicardia non sostenuta), anomalie rilevate all’ECG |
Patologie del sistema nervoso | Molto comuni: cefalea |
Comuni: sonnolenza, agitazione, ansia, insonnia, alterazione del senso del gusto |
Rari: distonia e discinesia sono stati riportati con medicinali della classe dei 5-HT3 antagonisti |
Patologie dell’occhio | Non comuni: anomalie visive |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Comuni: capogiri |
Patologie gastrointestinali | Comuni: diarrea, stipsi, anoressia |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comuni: eruzioni cutanee |
Patologie vascolari | Comuni: ipertensione |
Rari: ipotensione |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comuni: febbre, astenia |
Rari: irritazioni locali nel sito di applicazione dopo somministrazione endovenosa ripetuta |
Disturbi del sistema immunitario | Rari: reazioni di ipersensibilità, a volte gravi (per esempio anafilassi, mancanza di respiro, ipotensione, orticaria); |
Molto rare: edema (incluso edema facciale) |
Patologie epatobilari | Rari: funzione epatica anormale, elevati livelli di transaminasi |
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&Eagrave; stato segnalato un sovradosaggio fino a 30 mg di iniezione di granisetron (10 volte la dose consigliata) in assenza di sintomi, o con la sola insorgenza di lieve cefalea. Non si conosce alcun antidoto specifico per il sovradosaggio da granisetron. In caso di sovradosaggio è opportuno somministrare un trattamento sintomatico.
Categoria farmacoterapeutica (codice ATC): Antagonisti della Serotonina (5-HT3)/A04AA02
Granisetron B. Braun è un potente e selettivo antagonista del recettore della 5-idrossitriptamina. Studi di binding recettoriale con radioligandi hanno dimostrato che Granisetron B. Braun ha una affinità irrilevante per altri tipi di recettori, inclusi i siti di legame per 5 HT e per la dopamina D2.
Granisetron B. Braun è efficace per via endovenosa, sia per la prevenzione che per il trattamento, annullando i conati di vomito provocati dalla somministrazione di farmaci citotossici o dall’irradiazione del corpo ai raggi X.
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Caratteristiche generali
Assorbimento
In seguito a dosi endovenose comprese nell’intervallo di 20-160 mcg/kg, generalmente, la farmacocinetica plasmatica (Cmax e AUC) risulta essere proporzionale alla dose, sia in soggetti sani che in pazienti sottoposti a chemioterapia.
L’emivita plasmatici media era di 5,2 h nei soggetti sani e di 8,7 h nei pazienti sottoposti a chemioterapia.
Distribuzione
Il granisetron si diffonde in modo esteso, con un volume medio di distribuzione di circa 3 L/kg; il legame con le proteine plasmatiche è circa del 65%.
Trasformazione biologica
I percorsi di biotrasformazione coinvolgono la N-demetilazione e l’ossidazione dell’anello aromatico, seguite da coniugazione.
Eliminazione
La clearance avviene prevalentemente attraverso il metabolismo epatico. L’escrezione urinaria del granisetron in forma invariata è in media il 12% della dose, mentre quella dei metaboliti ammonta circa al 47% della dose.
Il rimanente è escreto nelle feci in forma di metaboliti. L’emivita plasmatici media nei pazienti è di circa nove ore con un’ampia variabilità intersoggettiva.
Caratteristiche nei pazienti
La concentrazione plasmatica di granisetron non è chiaramente correlata all’efficacia antiemetica. I benefici clinici possono essere raggiunti perfino quando il granisetron non è distinguibile nel plasma.
Nei soggetti anziani dopo una sola dose endovenosa, i parametri farmacocinetici rientravano nell’intervallo trovato per i soggetti non anziani. Nei pazienti con grave insufficienza renale, i dati indicano che i parametri farmacocinetici dopo una sola dose endovenosa sono generalmente simili a quelli dei soggetti normali. Nei pazienti con insufficienza epatica dovuta a complicazioni del fegato neoplastico, la clearance totale del plasma di una dose endovenosa era approssimativamente dimezzata in confronto a quella dei pazienti senza complicazioni epatiche. Nonostante questi cambiamenti, non è necessaria alcuna variazione della dose.
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per gli esseri umani sulla base degli studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità di dosi ripetute, carcinogenesi, tossicità riproduttiva e genotossicità.
Uno studio sui canali ionici cardiaci clonati umani ha dimostrato che il granisetron potenzialmente può influenzare la ripolarizzazione cardiaca attraverso il blocco dei canali del potassio HERG.
Granisteron ha dimostrato di bloccare sia i canali del potassio che quelli del sodio, che potenzialmente influenzano sia la depolarizzazione che la ripolarizzazione attraverso il prolungamento degli intervalli di PR, QRS e QT. Se ricorrono dei cambiamenti, sono generalmente senza rilevanza clinica. Questi dati aiutano a chiarire i meccanismi molecolari attraverso cui avvengono alcuni cambiamenti dell’ECG (in particolare il prolungamento QT e QRS) associati a questa classe di agenti. In ogni caso, non c’è modifica della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna o del tracciato ECG.
Cloruro di sodio
Acido citrico monoidrato
Sodio idrossido (per la correzione del pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
Questo prodotto medicinale non deve essere mescolato con altri prodotti medicinali, eccetto quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
30 mesi.
Il prodotto deve essere somministrato immediatamente dopo l’apertura della fiala. È solo monouso. Eliminare qualsiasi scarto.
Dopo la diluizione:
è stato dimostrato che la stabilità chimica e fisica può essere mantenuta per 24 ore a 25°C in condizioni di normale illuminazione interna e lontano dai raggi diretti del sole.
Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se stoccato, le diluizioni devono essere preparate in condizioni asettiche appropriate.
Non conservare a temperature superiori a 25°C.
Non congelare.
Conservare le fiale nell’astuccio esterno per proteggerle dalla luce.
Per la conservazione del prodotto medicinale diluito, vedere il paragrafo 6.3.
Fiale incolori da 1 e 3 ml
Scatole da 5 e 10 fiale da 1 ml ciascuna.
Scatole da 5 e 10 fiale da 3 ml ciascuna.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Preparazione dell’infusione
Adulti: Il contenuto di una fiala da 1 ml può essere diluita a un volume di 5 ml; il contenuto di una fiala da 3 ml può essere diluita a un volume di 15 ml.
Granisetron B. Braun può anche essere diluito in 20 - 50 ml di un liquido compatibile per l’infusione e poi somministrato nell’arco di cinque minuti tramite infusione in una qualsiasi delle seguenti soluzioni:
0,9% w/v sodio cloruro iniettabile
0,18% w/v sodio cloruro e 4% di glucosio iniettabile
5% w/v glucosio iniettabile
Soluzione di Hartmann
1,87% w/v sodio lattato iniettabile
10% mannitolo iniettabile
1,4% w/v sodio idrogenocarbonato iniettabile
2,74% w/v sodio idrogenocarbonato iniettabile
4,2% sodio idrogenocarbonato iniettabile
Non devono essere usati altri diluenti.
Bambini di età pari o superiore ai 2 anni: Per preparare la dose di 2040 mcg/kg, il volume appropriato è prelevato e diluito con un liquido per infusione (come per gli adulti) fino al volume totale di 10-30 ml.
Come precauzione generale, Granisetron B. Braun non deve essere miscelato in soluzione con altri farmaci.
Qualsiasi prodotto non utilizzato o materiale di rifiuto deve essere smaltito in accordo alle normative locali.
B. BRAUN MELSUNGEN AG
Carl Braun Strasse, 1
34212 Melsungen
Germania
1 mg/ml 5 fiale da 1 ml A.I.C. n. 038513014/M;
1 mg/ml 10 fiale da 1 ml A.I.C. n. 038513026/M;
1 mg/ml 5 fiale da 3 ml A.I.C. n. 038513038/M;
1 mg/ml 10 fiale da 3 ml A.I.C. n. 038513040/M.
14/05/2009
14/05/2009