Heparinum 5.000 U.I./0,2 Ml Soluzione Iniettabile
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

HEPARINUM 5.000 U.I./0,2 ml soluzione iniettabile

HEPARINUM 12.500 U.I./0,5 ml soluzione iniettabile


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Siringa preriempita 5.000 U.I./0,2 ml

Ogni siringa preriempita contiene:

Principio attivo

Eparina calcica (purificata da EDTA)   5.000 U.I.

Siringa preriempita 12.500 U.I./0,5 ml

Ogni siringa preriempita contiene:

Principio attivo

Eparina calcica (purificata da EDTA)   12.500 U.I.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Soluzione iniettabile per uso sottocutaneo


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa e arteriosa.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Secondo prescrizione medica.

Modalità dell’iniezione

L’iniezione deve essere praticata nel tessuto sottocutaneo, preferibilmente nei glutei o all’altezza della cresta iliaca sinistra o destra.

L’ago deve essere introdotto interamente, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore della plica cutanea che si forma tra pollice e indice. La plica deve essere mantenuta per tutta la durata dell’iniezione.

E’ bene sospendere l’iniezione se l’introduzione dell’ago ha provocato un dolore vivo; ciò significa che si è prodotta la lesione di un vaso.

In questo caso ritirare l’ago e praticare l’iniezione dalla parte opposta.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Malattie emorragiche (tranne che nella fase iniziale delle coagulopatie da consumo).

Periodo di attività terapeutica delle antivitamine K.

Ipertensione grave.

Lesioni emorragipare: ulcera peptica, retinopatie, sindromi emorroidarie, traumi recenti specialmente a carico del S.N.C., minaccia d’aborto.

Ipersensibilità all’eparina o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Data la natura stessa del farmaco, il rischio di emorragia va sempre considerato nei pazienti in terapia con eparina, tenendo conto che la complicazione è dovuta per lo più a sovradosaggio o all’eventuale presenza di fattori predisponesti (vedi controindicazioni). Il trattamento di persone anziane, di soggetti con allergia, con una insufficienza epatica o renale, dei pazienti con catetere a permanenza, richiede una sorveglianza particolare. Nei pazienti con precedenti anamnestici di reazioni allergiche è consigliabile saggiare la reattività del soggetto, iniettando una dose test di 1.000 U.I. di eparina. Tale precauzione è raccomandata anche nei pazienti con infarto miocardio acuto in terapia concomitante con HEPARINUM e acido acetilsalicilico.

Prima di utilizzare HEPARINUM insieme ad altri farmaci disciolti nello stesso liquido per infusione, verificarne la compatibilità (vedi avvertenze).

Miscele di HEPARINUM con soluzioni di altri farmaci possono dar luogo a precipitati e a perdite di attività.

L’eparina non va somministrata nelle stesse fiasche da infusione contenenti antibiotici tipo penicillina, tetraciclina, eritromicina; né sostanze psicotrope tipo clordiazepossido o clorpromazina; né emulsioni di grasso.

Tenere fuori dalla portata dei bambini.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

E’ stata descritta una resistenza all’effetto dell’eparina durante infusione, in unità coronaria, di nitroglicerina (diminuzione dell’effetto sul test di coagulazione di circa il 50%).

L’uso associato di eparina e farmaci agenti sulla aggregazione piastrinica (soprattutto aspirina e ticlopidina) deve essere attuato solo con molte cautele.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Il prodotto non oltrepassa la barriera placentare e non viene escreto ne latte materno.

HEPARINUM deve essere usato con cautela durante la gravidanza specialmente nell’ultimo trimestre e nell’immediato post-partum.

Il suo uso è controindicato nella minaccia di aborto.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Il farmaco non riduce la concentrazione né provoca sonnolenza nei pazienti in trattamento.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Emorragia (dovuta per lo più a sovradosaggio o all’eventuale presenza di fattori predisponesti; vedi controindicazioni).

In caso di fenomeni emorragici somministrare immediatamente solfato di portamina (vedi sovradosaggio). Nel punto dell’iniezione si possono verificare: irritazione locale, leggero dolore, formazione di ematoma o reazioni istamino simili.

Altri effetti legati a trattamenti prolungati con alte dosi del farmaco, sono: osteoporosi, necrosi cutanea (sia nella sede di somministrazione che in sedi distanti da questa), inibizione della produzione di aldosterone (a dosi di 20.000 U.I. giornaliere o più) e iperkaliemia (possibile anche con dosi modeste), aumento reversibile delle aminotransferasi seriche e delle gamma-GT, alopecia transitoria, priapismo, iperlipemia reattiva, trombocitopenia (sia immediata che tardiva) reversibile.

In soggetti ipersensibili possono verificarsi eruzioni orticarioidi, febbre, asma, rinite, lacrimazione e segni di anafilassi.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

In caso di sovradosaggio può verificarsi un incidente emorragico.

Se questo si verifica entro 6 ore dall’ultima iniezione di HEPARINUM, occorre iniettare endovena 3 ml di solfato di portamina allo 1% (pari a 30 mg). Poiché esso neutralizza solo l’eparina circolante e non quella depositata in sede di iniezione, sarà opportuno ripetere l’iniezione endovena di 2 ml fra la 8° e la 12° ora.

Se l’incidente emorragico si verifica dopo la 6° ora dall’iniezione di HEPARINUM è sufficiente iniettare endovena 2 ml di solfato di protamina allo 1% (pari a 20 mg).


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

L’eparina è uno dei glucosaminoglicani sintetizzati dall’organismo umano e immagazzinati nei granuli basofili delle mastecellule, specie a livello del fegato, dei polmoni e dell’intestino.

Gli effetti anticoagulanti (prolungamento dei “tempi di coagulazione”, valutati in vitro come tempo di protrombina parziale attivata – TPPa-) e antitrombotici (riduzione del peso del coagulo o ritardo nella formazione di un trombo) tipici dell’eparina, sono generalmente ricondotti al legame dell’eparina con l’ATIII (antitrombina III o cofattore eparina). Il complesso eparina ATIII inibisce alcune tappe della cascata coagulativa, in cui, come è noto, il fattore X attivato (Xa) e la trombina (fattore Iia) sono i principali responsabili della formazione del coagulo. Dal punto di vista clinico, si ritiene che l’effetto terapeutico sia raggiunto quando si sia ottenuto il prolungamento dei tempi di protrombina parziale attivata (TPPa) di base, pari almeno al 100%.

E’ stato infatti osservato sia con l’impiego sottocutaneo che endovenoso dell’eparina, che un TPPa meno di 1,5 volte superiore ai valori basali, si accompagna, in numerose condizioni, ad una ricomparsa dei fenomeni tromboembolici.

Il sale di calcio dell’eparina risulta particolarmente vantaggioso nel trattamento per via sottocutanea: infatti, essendo già satura di calcio, non sposta lo ione calcio dai vasi, per cui, iniettata sotto cute, rispetta l’integrità dei capillari e consente un riassorbimento graduale, lento, determinando una eparinemia durevole ed efficace senza picchi eccessivi o flessioni improvvise.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

L’eparina non si assorbe (o si assorbe in minima quantità per dosi superiori a quelle “terapeutiche”) ad opera del tratto gastrointestinale; la somministrazione di eparina per uso i.m. pur in grado di indurre effetti, non è impiegata per il rischio di emorragie intratessutali.

L’uso è pertanto limitato alle vie e.v. e s.c.

Dopo somministrazione s.c di eparina, dal 22% al 40% della dose viene assorbita sistematicamente e le concentrazioni raggiungono un plateau tra la 4° e la 10° ora.

Dopo somministrazione s.c di una dose di 15.000 U.I. si raggiungono tassi ematici di eparina intorno a valori di 0,2 U.I./ml entro i primi 10-30 minuti. Il picco di concentrazione ematica si ottiene intorno alla 3° ora, con valori di circa 0,5 U.I./ml che si mantengono a plateau fino alla 7° ora circa; alla 12° ora è ancora rilevabile, con tassi intorno allo 0,15 U.I./ml, ancora efficaci.

Esiste comunque una notevole variabilità interindividuale nelle risposte all’eparina, riguardo al volume di distribuzione, assorbimento ed eliminazione del farmaco. L’eparina esogena si distribuisce nel compartimento intravascolare, diffondendo in misura molto modesta in altri tessuti. E’ probabile un legame alle cellule endoteliali. L’eparina non frazionata non attraversa la placenta.

Una insufficienza renale terminale induce valori di 1-½ più protratti rispetto al soggetto normale.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

La tossicità dell’eparina è scarsa. La DL50 nel topo è di 255.100 U.I./kg e 338.600 U.I./kg, rispettivamente per via e.v. e i.p.; nel ratto è di 240.000 U.I./kg e.v. e 264.200 U.I./kg i.p. .

Prove di tossicità subacuta (28 giorni) nel coniglio, hanno dimostrato la buona tollerabilità dell’eparina calcica fino a dosi di 3.000 U.I./kg per via e.v.; prove di tossicità cronica (180 giorni, 500 – 1500 U.I./kg s.c nel ratto) non hanno evidenziato sintomi di intolleranza rispetto ai controlli; dosi pari a 2.000 U.I./kg s.c nel coniglio non hanno mostrato effetti sulla gravidanza né sul prodotto del concepimento.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Nelle siringhe preriempite è contenuto il solo principio attivo disciolto in acqua per preparazioni iniettabili.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Miscele di HEPARINUM con soluzioni di altri farmaci possono dar luogo a precipitati e a perdite di attività.

L’eparina non va somministrata nelle stesse fiasche da infusione contenenti antibiotici tipo penicillina, tetraciclina, eritromicina; né sostanze psicotrope tipo clordiazepossido o clorpromazina; né emulsioni di grasso.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

A confezionamento integro 5 anni.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Nessuna.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Astuccio di cartone litografato contenente 10 siringhe preriempite da 0,2 ml (5.00 U.I.)

Astuccio di cartone litografato contenente 10 siringhe preriempite da 0,5 ml (12.500 U.I.)


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Non sono necessarie particolari istruzioni per l’uso.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

BIOOS Italia srl – Contrada Molino 17 – Montegiorgio (AP).


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

10 siringhe preriempite da 0,2 ml 5.000 U.I. AIC 033859012

10 siringhe preriempite da 0,5 ml 12.500 U.I. AIC 033859024


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

6 Dicembre 1999


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

6 Dicembre 1999