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ILARIS 150 MG POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Dopo la ricostituzione, ogni ml di soluzione contiene 150 mg di canakinumab.
* anticorpo monoclonale completamente umano prodotto in cellule di topo ibridoma Sp2/0 mediante tecnologia di DNA ricombinante
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Polvere per soluzione iniettabile.
La polvere è di colore bianco.
Ilaris è indicato per il trattamento delle Sindromi Periodiche Associate a Criopirina (CAPS) in adulti, adolescenti e bambini a partire dai 4 anni di età con peso corporeo superiore a 15 kg, comprese:
− Sindrome di Muckle-Wells (MWS),
− Malattia infiammatoria multisistemica ad esordio neonatale (NOMID) / Sindrome cronica infantile neurologica, cutanea, articolare (CINCA),
− Gravi forme di sindrome familiare autoinfiammatoria da freddo (FCAS) / orticaria familiare da freddo (FCU) che si manifestano con segni e sintomi oltre a rash cutaneo orticarioide indotto da freddo.
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Il trattamento deve essere iniziato e supervisionato da un medico specialista esperto nella diagnosi e nel trattamento delle CAPS.
Dopo un adeguato addestramento sulla corretta tecnica di iniezione, i pazienti possono autoiniettarsi Ilaris, se il medico lo ritiene opportuno e con un follow-up medico, se necessario.
Adulti, adolescenti e bambini dai 4 anni di età
La dose raccomandata di Ilaris è 150 mg per pazienti con CAPS di peso corporeo > 40 kg e 2 mg/kg per pazienti con CAPS di peso corporeo ≥ 15 kg e ≤ 40 kg. Questa viene somministrata ogni otto settimane in dose singola mediante iniezione sottocutanea.
Se dopo 7 giorni dall’inizio del trattamento non si raggiunge una risposta clinica soddisfacente (risoluzione dell’eruzione cutanea e di altri sintomi infiammatori generali), si può prendere in considerazione una seconda dose di Ilaris da 150 mg o 2 mg/kg. Se in seguito si raggiunge una risposta completa al trattamento si deve mantenere il regime di dosaggio intensificato di 300 mg e 4 mg/kg. Non vi è esperienza con dosi > 600 mg ogni 8 settimane. L’esperienza clinica con somministrazioni ad intervalli inferiori a 4 settimane è limitata.
Popolazioni speciali
Popolazione pediatrica
L’uso di Ilaris non è raccomandato nei bambini al di sotto di 4 anni o con peso corporeo al di sotto di 15 kg a causa della mancanza di dati clinici.
Anziani
L’esperienza clinica nei pazienti di età superiore a 65 anni è limitata, pertanto si raccomanda cautela.
Insufficienza epatica
Ilaris non è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica.
Insufficienza renale
Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale. Tuttavia l’esperienza clinica in questi pazienti è limitata.
Per istruzioni sull’uso e la manipolazione della soluzione ricostituita, vedere paragrafo 6.6.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Infezioni gravi in fase attiva (vedere paragrafo 4.4).
Infezioni gravi
Ilaris può essere associato ad un aumento dell’incidenza di infezioni gravi. Pertanto i pazienti devono essere attentamente monitorati per segni e sintomi di infezioni durante e dopo il trattamento con Ilaris. I medici devono prestare cautela quando Ilaris è somministrato a pazienti con infezioni, con storia di infezioni ricorrenti o condizioni sottostanti che possono predisporli a infezioni. Non si deve continuare o iniziare il trattamento con Ilaris in pazienti con gravi infezioni che necessitano dell’intervento del medico.
Sono state riportate infezioni, principalmente del tratto respiratorio superiore, in alcuni casi gravi, più frequentemente con Ilaris rispetto al placebo. Tutte le infezioni hanno risposto alla terapia standard. Nei pazienti trattati con canakinumab con infezioni gravi e sistemiche è stata mantenuta una risposta infiammatoria fisiologica, come evidenziato da concomitante aumento della proteina C reattiva (PCR) e febbre. Non si può escludere una riduzione della risposta infiammatoria alle infezioni e pertanto si raccomanda un’aumentata vigilanza. Non sono state riportate infezioni insolite o opportunistiche con Ilaris.
Non è raccomandato l’uso concomitante di Ilaris e di inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNF) in quanto può aumentare il rischio di infezioni gravi (vedere paragrafo 4.5).
Test cutaneo PPD (derivato proteico purificato)
Negli studi clinici in circa il 12% dei pazienti con CAPS sottoposti al test cutaneo PPD, esami di follow-up hanno prodotto un risultato positivo del test mentre erano trattati con Ilaris senza evidenza clinica di un’infezione tubercolare latente e attiva. Prima di iniziare la terapia, tutti i pazienti devono essere valutati per l’infezione tubercolare sia attiva che latente. In particolare nei pazienti adulti questa valutazione deve comprendere una storia medica dettagliata e esami di screening appropriati. I pazienti devono essere monitorati attentamente per segni e sintomi di tubercolosi durante e dopo il trattamento con Ilaris. Nel caso di conversione del test PPD da negativo a positivo, in particolare nei pazienti ad alto rischio, devono essere valutari mezzi alternativi di screening per l’infezione tubercolare.
Neutropenia
La neutropenia (conta assoluta dei neutrofili [ANC] < 1,5 x 109/l) è stata osservata comunemente con un altro medicinale inibitore dell’IL-1 utilizzato in una popolazione di pazienti (artrite reumatoide) diversa dalle CAPS. La neutropenia è stata osservata comunemente in pazienti con artrite reumatoide (indicazione non approvata) ai quali Ilaris è stato somministrato per via sottocutanea negli studi clinici. Il trattamento con Ilaris non deve essere iniziato nei pazienti con neutropenia. Si raccomanda di valutare la conta dei neutrofili prima di iniziare il trattamento, dopo 1-2 mesi, e, in seguito, periodicamente durante il trattamento con Ilaris. Se un paziente diventa neutropenico, l’ANC deve essere tenuta sotto attenta osservazione e deve essere considerata l’interruzione del trattamento.
Tumori
Il rischio di sviluppare tumori con la terapia con anti-interleuchina (IL)-1 non è noto. Non si può escludere un rischio potenziale nei pazienti trattati con Ilaris.
Reazioni di ipersensibilità
Negli studi clinici sono stati riportati casi indicativi di reazioni di ipersensibilità con la terapia con Ilaris. La maggioranza di questi eventi è stata di entità lieve. Non sono state riportate reazioni anafilattoidi o anafilattiche. Tuttavia non può essere escluso il rischio di gravi reazioni di ipersensibilità che non è infrequente per le proteine iniettabili (vedere paragrafo 4.3).
Funzionalità epatica
Negli studi clinici sono stati riportati rari, lievi, transitori e asintomatici casi di innalzamento delle transaminasi sieriche o della bilirubina.
Vaccinazioni
Non vi sono dati disponibili sul rischio di trasmissione secondaria di infezioni mediante vaccini vivi (attenuati) nei pazienti in trattamento con Ilaris. Pertanto i vaccini vivi non devono essere somministrati in concomitanza con Ilaris a meno che i benefici siano chiaramente superiori ai rischi (vedere paragrafo 4.5).
Prima di iniziare la terapia con Ilaris, ai pazienti adulti e pediatrici devono essere somministrate tutte le vaccinazioni raccomandate, come appropriato, compresi il vaccino pneumococcico e il vaccino inattivato dell’influenza.
Mutazione del gene NLRP3
L’esperienza clinica in pazienti senza una mutazione confermata del gene NLRP3 è limitata.
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Non sono state studiate le interazioni di Ilaris con altri medicinali in studi formali.
Un aumento dell’incidenza di infezioni gravi è stato associato alla somministrazione di un altro bloccante dell’IL-1 in combinazione con inibitori del TNF. Non è raccomandato l’uso di Ilaris con inibitori del TNF in quanto può aumentare il rischio di infezioni gravi.
L’espressione degli enzimi epatici CYP450 può essere soppressa dalle citochine che stimolano l’infiammazione cronica, come l’IL-1 beta. Pertanto l’espressione del CYP450 può essere invertita quando si somministra una potente terapia con inibitori della citochina, come canakinumab. Ciò è di rilevanza clinica per i substrati del CYP450 con uno stretto indice terapeutico dove il dosaggio è aggiustato individualmente. All’inizio del trattamento con canakinumab nei pazienti in terapia con questo tipo di medicinale, si deve effettuare il monitoraggio terapeutico dell’effetto o della concentrazione del principio attivo e si deve aggiustare, come necessario, la dose individuale del medicinale.
Non sono disponibili dati sugli effetti di vaccini vivi o sulla trasmissione secondaria di infezioni da vaccini vivi in pazienti in trattamento con Ilaris. Pertanto i vaccini vivi non devono essere somministrati in concomitanza con Ilaris a meno che i benefici siano chiaramente superiori ai rischi.
Se la vaccinazione con vaccini vivi è necessaria dopo l’inizio del trattamento con Ilaris, la raccomandazione è di attendere almeno 3 mesi dopo l’ultima iniezione di Ilaris e prima della successiva (vedere paragrafo 4.4).
Gravidanza
Ci sono dati limitati sull’uso di canakinumab in donne in gravidanza. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio per il feto/la madre non è noto. Le donne devono usare contraccettivi efficaci durante il trattamento con Ilaris e fino a 3 mesi dopo l’ultima dose. Pertanto le donne in gravidanza o che desiderano diventarlo devono essere trattate solo dopo una valutazione approfondita del beneficio-rischio.
Allattamento
Non è noto se canakinumab è escreto nel latte materno. Pertanto la decisione di allattare durante la terapia con Ilaris deve essere presa solo dopo una valutazione approfondita del beneficio-rischio.
Studi su animali hanno mostrato che un anticorpo IL-1 beta di origine murina anti murino non ha avuto effetti indesiderati sullo sviluppo in cuccioli di topo allattati e che l’anticorpo era trasferito ad essi (vedere paragrafo 5.3).
Fertilità
Non sono stati condotti studi formali per valutare l’effetto potenziale di Ilaris sulla fertlità umana.
Canakinumab non ha avuto effetti sui parametri della fertilità maschile nei marmoset (C. jacchus).Un anticorpo IL-1 beta di origine murina anti murino non ha avuto effetti indesiderati sulla fertilità nel topo maschio e femmina (vedere paragrafo 5.3).
La capacità di guidare veicoli e di usare macchinari può essere compromessa da alcuni sintomi associati alle CAPS. I pazienti che manifestano vertigini durante il trattamento con Ilaris devono aspettare che si risolvano completamente prima di guidare veicoli o usare macchinari.
Riassunto del profilo di sicurezza
Negli studi clinici in cieco ed in aperto, condotti in pazienti con CAPS, con altre malattie e in volontari sani, sono stati trattati con Ilaris circa 830 soggetti. Sono disponibili dati di sicurezza su 104 pazienti con CAPS. Durante il programma di sviluppo clinico nelle CAPS sono state riportate in totale 10 reazioni avverse gravi considerate dallo sperimentatore correlate al trattamento, di cui infezioni (3) e vertigini (2) sono stati gli eventi più frequenti. Gli eventi avversi riportati più frequentemente tra tutti gli studi nelle CAPS comprendono infezioni del tratto respiratorio superiore e nasofaringite. La dose e la durata del trattamento non hanno avuto impatto sul tipo o sulla frequenza degli eventi avversi.
Negli studi clinici un totale di 104 pazienti adulti e pediatrici con CAPS (comprese FCAS/FCU, MWS e NOMID/CINCA) sono stati trattati con Ilaris. La sicurezza di canakinumab rispetto al placebo è stata esaminata in uno studio pivotal di fase III costituito da un periodo in aperto di 8 settimane (Parte I), un periodo di sospensione, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo di 24 settimane (Parte II) e un periodo in aperto con canakinumab di 16 settimane (Parte III). Tutti i pazienti sono stati trattati con Ilaris 150 mg per via sottocutanea o 2 mg/kg se il peso corporeo era ≥ 15 kg e ≤ 40 kg.
Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e la classe di frequenza. Le classi di frequenza sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1 Tabella riassuntiva delle reazioni avverse al farmaco segnalate nello studio clinico pivotale nelle CAPS
| Parte I | Parte II | Parte III |
canakinumab n=35 | canakinumab n=15 | placebo n=16 | canakinumag n=31 |
Infezioni ed infestazioni |
Molto comune | Nasofaringite | 4 (11,4%) | 5 (33,3%) | 3 (18,8%) | 4 (12,9%) |
Comune | Infezione del tratto urinario | 0 | 2 (13,3%) | 0 | 1 (3,2%) |
Infezione del tratto respiratorio superiore | 1 (2,9%) | 1 (6,7%) | 1 (6,3%) | 1 (3,2%) |
Infezione virale | 3 (8,6%) | 2 (13,3%) | 3 (18,8%) | 1 (3,2%) |
Patologie dell’orecchio e del labirinto |
Molto comune | Vertigini* | 2 (5,8%) | 0 | 0 | 3 (9,7%) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Molto comune | Reazione al sito di iniezione# | 3 (8,6%) | 2 (13,3%) | 1 (6,3%) | 1 (3,2%) |
# Sollecitato mediante questionari per il medico |
* Tutti gli eventi si sono risolti nonostante la continuazione del trattamento con Ilaris |
Negli studi clinici in pazienti trattati con canakinumab sono stati riportati casi indicativi di reazioni di ipersensibilità con la terapia con Ilaris. La maggioranza di questi eventi è stata di entità lieve. Non sono state riportate reazioni anafilattoidi o anafilattiche.
Durante gli studi clinici con canakinumab è stato osservato un aumento dei valori medi dell’emoglobina e una diminuzione dei valori medi dei globuli bianchi, neutrofili e piastrine. Queste modifiche erano state potenzialmente causate da una diminuzione dell’infiammazione e non considerate di rilevanza clinica.
Nei pazienti con CAPS sono stati osservati raramente aumenti di transaminasi.
Aumenti asintomatici e lievi della bilirubina sierica sono stati osservati in pazienti con CAPS trattati con canakinumab senza aumenti concomitanti delle transaminasi.
Popolazione pediatrica
In ventitre pazienti pediatrici con CAPS (4-17 anni di età) efficacia e sicurezza si sono dimostrate simili a quelle dei pazienti adulti. In particolare la frequenza complessiva e la gravità di episodi infettivi in pazienti pediatrici è stata paragonabile a quella della popolazione adulta. L’infezione del tratto respiratorio superiore è stata l’infezione riportata più frequentemente.
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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.
In caso di sovradosaggio, si raccomanda che il paziente sia monitorato per qualsiasi segno o sintomo di reazioni avverse e che sia subito istituito un appropriato trattamento sintomatico.
Categoria farmacoterapeutica: Inibitori dell’interleuchina, codice ATC: L04AC08
Questo medicinale è stato autorizzato in “circostanze eccezionali”. Ciò significa che data la rarità della malattia non è stato possibile ottenere informazioni complete su questo medicinale. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) esaminerà annualmente qualsiasi nuova informazione che si renderà disponibile sul medicinale e questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) sarà aggiornato, se necessario.
Meccanismo d’azione
Canakinumab è un anticorpo monoclonale completamente umano anti-interleuchina 1 beta (IL-1 beta) umana delle IgG1 isotopo κ. Canakinumab si lega con alta affinità in modo specifico all’IL-1 beta umana e neutralizza l’attività biologica dell’IL-1 beta umana mediante il blocco delle sue interazioni con i recettori IL-1, prevenendo pertanto l’attivazione del gene induttore dell’IL-1 beta e la produzione dei mediatori infiammatori.
Effetti farmacodinamici
Negli studi clinici, i pazienti con CAPS che avevano una produzione eccessiva non controllata di IL-1 beta hanno mostrato una risposta rapida alla terapia con canakinumab, per es. parametri di laboratorio come proteina C reattiva (PCR) alta e amiloide sierica A (ASA), conta alta dei neutrofili e delle piastrine e leucocitosi sono ritornati rapidamente ai valori normali.
Dati clinici
L’efficacia e la sicurezza di canakinumab sono state dimostrate in pazienti con diversi gradi di gravità della malattia e diversi fenotipi di CAPS (compresi FCAS/FCU, MWS, e NOMID/CINCA). Nello studio pivotal sono stati inclusi solo pazienti con la mutazione NLRP3 confermata.
Nello studio di fase I/II, il trattamento con canakinumab ha avuto una rapida insorgenza d’azione con scomparsa o significativo miglioramento clinico dei sintomi in un giorno dalla somministrazione. I parametri di laboratorio come PCR e ASA elevate, neutrofili e conta piastrinica alti si sono normalizzati rapidamente nel giro di giorni dall’iniezione di canakinumab.
Lo studio pivotal era multicentrico suddiviso in tre parti della durata di 48 settimane, cioè un periodo in aperto di 8 settimane (Parte I), un periodo di randomizzazione, in doppio cieco controllato verso placebo di 24 settimane (Parte II), seguito da un periodo in aperto di 16 settimane (Parte III). Lo scopo dello studio era la valutazione dell’efficacia, sicurezza e tollerabilità di canakinumab (150 mg o 2 mg/kg ogni 8 settimane) in pazienti con CAPS.
− Parte I: E’ stata osservata una risposta clinica completa e dei marcatori biologici a canakinumab (composta dalla valutazione medica globale della malattia autoinfiammatoria e della malattia cutanea ≤ minimo e dai valori di PCR o ASA < 10 mg/litro) nel 97% dei pazienti e si manifestava entro 7 giorni dall’inizio del trattamento. Nella valutazione clinica del medico dell’attività autoinfiammatoria della malattia sono stati osservati significativi miglioramenti: valutazione globale dell’attività autoinfiammatoria della malattia, valutazione della malattia cutanea (rash cutaneo orticarioide), artralgia, mialgia, cefalea/emicrania, congiuntivite, stanchezza/malessere, valutazione di altri sintomi correlati e valutazione dei sintomi da parte del paziente.
− Parte II: In questa parte (periodo di sospensione) dello studio pivotal, l’obiettivo primario è stato definito come la proporzione di pazienti con una recidiva della malattia/riacutizzazione: nessuno (0%) dei pazienti randomizzati a canakinumab ha avuto riacutizzazioni, rispetto all’81% dei pazienti randomizzati al placebo.
− Parte III: I pazienti trattati con placebo nella Parte II che avevano manifestato riacutizzazioni hanno recuperato e mantenuto la risposta clinica e sierologia dopo l’inserimento nella fase di estensione in aperto con canakinumab.
Tabella 2 Tabella riassuntiva dell’efficacia nello studio pivotal di Fase III, periodo controllato verso placebo (Parte II)
Studio pivotale di fase III trial, periodo controllato verso placebo (Parte II) |
| Canakinumab n=15 | Placebo n=16 | p-value |
Endpoint primario (riacutizzazione) |
Proporzione di pazienti con malattia recidivante nella Parte II | 0 (0%) | 13 (81%) | <0,001 |
Marcatori dell’infiammazione* |
Proteina C reattiva, mg/l | 1,10 (0,40) | 19,93 (10,50) | &llt;0,001 |
Amiloide sierica A, mg/l | 2,27 (-0,20) | 71,09 (14,35) | 0,002 |
* modifica media (mediana) dall’inizio della Parte II |
Nei primi quattro pazienti con somministrazione continua di canakinumab è stato osservato un mantenimento dell’efficacia per più di 3 anni.
Nei pazienti con CAPS trattati con canakinumab non sono stati identificati anticorpi anti canakinumab.
Popolazione pediatrica
Gli studi nelle CAPS con canakinumab hanno compreso un totale di 23 pazienti pediatrici in un intervallo di età da 4 a 17 anni (di questi circa la metà è stata trattata su base di mg/kg). Complessivamente, il profilo di efficacia, sicurezza e di tollerabilità di canakinumab nei pazienti pediatrici è stato paragonabile a quello dei pazienti adulti.
L’Agenzia Europea dei Medicinali ha differito l’obbligo di presentare i risultati di studi con Ilaris nelle Sindromi Periodiche Associate a Criopirina (CAPS) in una o più sottopopolazioni della popolazione pediatrica. Vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico.
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La concentrazione sierica di picco di canakinumab (Cmax) si manifestava dopo circa 7 giorni dalla somministrazione singola sottocutanea di 150 mg in pazienti adulti con CAPS. L’emivita terminale media è stata di 26 giorni. Sulla base dell’analisi farmacocinetica della popolazione, si stima che la biodisponibilità assoluta di canakinumab per via sottocutanea sia del 70%. La clearance (CL) e il volume di distribuzione (Vss) di canakinumab variavano in funzione del peso corporeo e si stima che in un paziente tipico con CAPS di 70 kg siano rispettivamente di 0,174 l/die e 6,01 litri. Il rapporto previsto di accumulo è stato di 1,3 volte dopo un periodo di 6 mesi di somministrazione sottocutanea di 150 mg di canakinumab ogni 8 settimane. I parametri sull’esposizione (come AUC e Cmax) aumentavano proporzionalmente a dosi sopra l’intervallo di dosaggio da 0,30 a 10,0 mg/kg somministrato per infusione endovenosa o da 150 a 300 mg come iniezione sottocutanea. Non c’è stata indicazione di clearance accelerata o di modifica in funzione del tempo delle proprietà farmacocinetiche di canakinumab a seguito di somministrazioni ripetute. Non sono state osservate differenze di farmacocinetica relative al sesso e all’età dopo la correzione per il peso corporeo.
Popolazione pediatrica
Le concentrazioni di picco di canakinumab si manifestavano tra 2 e 7 giorni dopo la somministrazione singola per via sottocutanea di canakinumab 150 mg o 2 mg/kg in pazienti pediatrici. L’emivita terminale variava da 22,9 a 25,7 giorni, analogamente alle proprietà farmacocinetiche osservate negli adulti.
I dati non clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi di reattività crociata, tossicità a dosi ripetute, immunotossicità, tossicità riproduttiva e tossicità giovanile effettuati con canakinumab o con anticorpi IL-1 beta di origine murina anti-murini.
Poichè canakinumab si lega alla IL-1 beta dei marmoset (C. jacchus) e dell’uomo con un’affinità simile, la sicurezza di canakinumab è stata studiata nei marmoset. Non sono stati osservati effetti indesiderati di canakinumab dopo la somministrazione due volte alla settimana in marmoset fino a 26 settimane o in uno studio di tossicità sullo sviluppo embrio/fetale in marmoset gravide a esposizioni eccedenti i livelli clinici umani. Inoltre in questi studi non sono stati rilevati anticorpi anti canakinumab. Non è stata dimostrata alcuna reattività crociata di tipo tissutale non specifico quando canakinumab è stato applicato a tessuti umani normali.
Non sono stati condotti studi formali di cancerogenicità con canakinumab.
In uno studio sullo sviluppo embrio/fetale nel marmoset, canakinumab non ha mostrato tossicità per la madre, embriotossicità o teratogenicità quando somministrato per il periodo dell’organogenesi.
Non sono stati osservati effetti indesiderati dell’anticorpo IL-1 beta di origine murina anti-murino in una batteria completa di studi riproduttivi e giovanili nel topo. L’IL-1 beta anti-murino non ha prodotto eventi avversi sulla crescita fetale o neonatale quando somministrato durante la fase avanzata della gravidanza., il parto e l’allattamento (vedere paragrafo 4.6). L’alta dose utilizzata in questi studi era in eccesso rispetto alla dose massima efficace in termini di soppressione e attività dell’IL-1 beta.
Uno studio immunotossicologico con l’anticorpo IL-1 beta di origine murina anti-murino nel topo ha mostrato che la neutralizzazione dell’IL-1 beta non ha effetti sui parametri immunitari e non ha compromesso la funzione immunitaria nel topo.
Saccarosio
Istidina
Istidina cloridrato monoidrato
Polisorbato 80
In assenza di studi di incompatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti.
2 anni
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente dopo la ricostituzione. Se non utilizzato immediatamente, i tempi di utilizzo durante l’uso e le condizioni prima dell’uso sono responsabilità dell’utilizzatore e di solito non devono essere superiori a 24 ore a 2°C - 8°C.
Conservare in frigorifero (2°C – 8°C).
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito, vedere paragrafo 6.3.
150 mg di polvere per soluzione iniettabile in un flaconcino (vetro di tipo I) con un tappo (rivestito di gomma clorobutilica) e ghiera a strappo (alluminio).
Confezioni contenenti 1 flaconcino o confezioni multiple contenenti 4 (4x1) flaconcini.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Istruzioni per la ricostituzione
Utilizzando una tecnica asettica ricostituire ogni flaconcino di Ilaris a temperatura ambiente mediante l’iniezione lenta di 1,0 ml di acqua per iniezioni con una siringa da 1 ml e un ago da 18 G x 2 inch (50 mm). Far girare il flaconcino lentamente con un angolo di circa 45° per circa 1 minuto e lasciar riposare per circa 5 minuti. Quindi capovolgere delicatamente il flaconcino dall’alto verso il basso e viceversa ancora per dieci volte. Se possibile, evitare di toccare con le dita il tappo di gomma. Lasciare riposare a temperatura ambiente per circa 15 minuti per ottenere una soluzione da limpida a opalescente. Non agitare. Non usare se nella soluzione sono presenti particelle.
Picchiettare il lato del flaconcino per rimuovere qualsiasi liquido residuo dal tappo. La soluzione deve essere senza particelle visibili e da limpida a opalescente. La soluzione deve essere incolore o può avere una lieve colorazione giallo brunastra. La soluzione non deve essere utilizzata nel caso manifesti una colorazione chiaramente marrone. Se non è utilizzata immediatamente dopo la ricostituzione, la soluzione deve essere tenuta a 2°C - 8°C e utilizzata entro le24 ore.
Istruzioni per la somministrazione
Prelevare con attenzione il volume richiesto in funzione della dose da somministrare (da 0,2 ml a 1,0 ml) e iniettare per via sottocutanea mediante un ago da 27 G x 0,5 inch (13 mm).
Siti di iniezione adeguati sono i seguenti: parte superiore della coscia, addome, parte superiore del braccio o glutei. Devono essere evitate la cute con lesioni e le aree che sono contuse o che presentano eruzione cutanea. Deve essere evitata l’iniezione nel tessuto cicatriziale in quanto può comportare una insufficiente esposizione a Ilaris.
I flaconcini di Ilaris sono solo monouso.
Smaltimento
I pazienti o il personale sanitario devono essere istruiti sulle procedure appropriate per lo smaltimento dei flaconcini, siringhe e aghi in conformità alla normativa locale vigente
Novartis Europharm Limited
Wimblehurst Road
Horsham
West Sussex, RH12 5AB
Regno Unito
EU/1/09/564/001-002
039472016
039472028
23.10.2009