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IOMERON SOLUZIONE INIETTABILE
IOMERON 150 mg/ml soluzione iniettabile
100 ml di soluzione contengono:
Principio attivo: Iomeprolo 30,62 g
IOMERON 200 mg/ml soluzione iniettabile
100 ml di soluzione contengono:
Principio attivo: Iomeprolo 40,82 g
IOMERON 250 mg/ml soluzione iniettabile
100 ml di soluzione contengono:
Principio attivo: Iomeprolo 51,03 g
IOMERON 300 mg/ml soluzione iniettabile
100 ml di soluzione contengono:
Principio attivo: Iomeprolo 61,24 g
IOMERON 350 mg/ml soluzione iniettabile
100 ml di soluzione contengono:
Principio attivo: Iomeprolo 71,44 g
IOMERON 400 mg/ml soluzione iniettabile
100 ml di soluzione contengono:
Principio attivo: Iomeprolo 81,65 g
Per gli eccipienti vedere 6.1.
Soluzione iniettabile dalle seguenti caratteristiche chimico fisiche alle concentrazioni sottoindicate:
Concentrazione di iodio mg/ml | Osmolalità mosmol/kg acqua (x ± s.t95) * | Viscosità mPa.s (x ± s.t95) |
| 37°C | 20°C | 37° C |
150 | 301 ± 14 | 2,0 ± 0,2 | 1,4 ± 0,1 |
200 | 362 ± 17 | 3,1 ± 0,2 | 2,0 ± 0,2 |
250 | 435 ± 20 | 4,9 ± 0,4 | 2,9 ± 0,3 |
300 | 521 ± 24 | 8,1 ± 0,7 | 4,5 ± 0,4 |
350 | 618 ± 29 | 14,5 ± 1,1 | 7,5 ± 0,6 |
400 | 726 ± 34 | 27,5 ± 2,3 | 12,6 ± 1,1 |
| * Metodo a tensione di vapore |
Medicinale solo per uso diagnostico
IOMERON 150 mg/ml soluzione iniettabile
Urografia infusionale, flebografia a sottrazione digitale, TC (cranio e corpo), cavernosografia, DSA endovenosa ed intraarteriosa, ERCP, MCU, MCU in pediatria.
IOMERON 200 mg/ml soluzione iniettabile
Flebografia periferica e a sottrazione digitale, TC (cranio e corpo), cavernosografia, DSA endovenosa e intraarteriosa, ERCP, artrografia, isterosalpingografia, colangiografia, uretrografia e pielo-ureterografia retrograde, mielografia.
IOMERON 250 mg/ml soluzione iniettabile
Urografia endovenosa, flebografia periferica, TC (cranio e corpo), DSA endovenosa e intraarteriosa, mielografia.
IOMERON 300 mg/ml soluzione iniettabile
Urografia endovenosa (in adulti e in pediatria), flebografia periferica, TC (cranio e corpo), cavernosografia, DSA endovenosa, angiografia convenzionale, DSA intraarteriosa, cardioangiografia (in adulti e in pediatria), coronarografia convenzionale selettiva, coronarografia intervenzionale, ERCP, artrografia, isterosalpingografia, fistolografia, discografia, galattografia, colangiografia, dacriocistografia, scialografia, uretrografia e pieloureterografia retrograde, mielografia
IOMERON 350 mg/ml soluzione iniettabile
Urografia endovenosa (in adulti e in pediatria), TC (corpo), DSA endovenosa, angiografia convenzionale, DSA intraarteriosa, cardioangiografia(in adulti e in pediatria), coronarografia convenzionale selettiva, coronarografia intervenzionale, artrografia, isterosalpingografia, fistolografia, galattografia, colangiografia retrograda, dacriocistografia e scialografia
IOMERON 400 mg/ml soluzione iniettabile
Urografia endovenosa (adulti anche con insufficienza renale o diabete), TC (corpo), angiografia convenzionale, DSA intraarteriosa, cardioangiografia (in adulti e in pediatria), coronarografia convenzionale selettiva, coronarografia intervenzionale, fistolografia, galattografia, dacriocistografia e scialografia.
TC: Tomografia Computerizzata
DSA: Angiografia digitale a sottrazione di immagine
ERCP: Colangio-pancreatografia retrograda per via endoscopica
MCU: Cistouretrografia menzionale
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Istruzioni per l'uso
Il dosaggio e la velocità di somministrazione possono variare dal quesito clinico, dalla tecnica, dall’area da visualizzare, dal tipo di apparecchiatura come pure dall’età, dal peso, dalla gettata cardiaca e dalle condizioni generali del paziente.
Indicazione | Formulazione mg (iodio)/ml | Dosaggi consigliati |
Urografia endovenosa | 250, 300,350,400 | Adulti: 50 - 150 ml |
Neonati: 3 - 4,8 ml/kg |
Bambini: <1 anno: 2,5 - 4 ml/kg |
>1 anno: 1 - 2,5 ml/kg |
Urografia infusionale | 150 | Adulti: 250 ml Bambini a) |
Flebografia periferica | 200,250,300 | Adulti: 10 - 100 ml, ripetere se necessario b) (10 - 50 ml arti sup.; 50 - 100 ml arti inf.) |
Flebografia in DS | 150,200 | Adulti: 10 - 100 ml, ripetere se necessario b) (10 - 50 ml arti sup.; 50 - 100 ml arti inf.) |
TC cranio | 150,200,250,300 | Adulti: 50 - 200 ml Bambini a) |
TC corpo | 150, 200,250,300, 350,400 | Adulti: 100 - 200 ml Bambini a) |
Cavernosografia | 150, 200,300 | Adulti: fino a 100 ml |
DSA endovenosa | 250, 300,350,400 | Adulti:100 - 250 ml Bambini a) |
Angiografia convenzionale |
Arteriografia arti superiori | 300, 350 | Adulti b) |
Arteriografia pelvica e arti inf. | 300, 350, 400 | Adulti b) |
Arteriografia addominale | 300, 350, 400 | Adulti b) |
Arteriografia aorta discendente | 300,350 | Adulti b) |
Angiografia polmonare | 300,350,400 | Adulti: fino a 170 ml |
Angiografia cerebrale | 300,350 | Adulti: fino a 100 ml |
Arteriografia pediatrica | 300 | Fino a 130 ml a) |
Intervenzionale | 300,350,400 | Adulti b) Bambini a) |
DSA intraarteriosa |
Cerebrale | 150,200,300,350 | Adulti: 30 - 60 ml per iniezioni panoramiche, 5 - 10 ml per iniezioni selettive Bambini a) |
Toracica | 200,300 | Adulti b): 20-25 ml (aorta), ripetere se necessario, 20 ml (arterie bronchiali) |
Arco aortico | 150,200,300,350 | Adulti c) |
Addome | 150,200,250,300 | Adulti c) |
Aortografia | 150,200,300,350 | Adulti c) |
Aortografia translombare | 150,200,300 | Adulti b) |
Arteriografia periferica | 150,200,250,300 | Adulti:5-10 ml per iniezioni selettive fino a un totale di 250 ml Bambini a) |
Intervenzionale | 150,200,300 | Adulti: 10-30 ml per iniezioni selettive fino a un totale di 250 ml Bambini a) |
Cardioangiografia | 300,350,400 | Adulti b) Bambini: 3-5 ml/kg |
Coronarografia convenzionale selettiva | 300,350,400 | Adulti: 4-10 ml per arteria, ripetere se necessario |
Coronarografia intervenzionale | 300,350,400 | Adulti: 4-10 ml per arteria, ripetere se necessario |
ERCP | 150,200,300 | Adulti: fino a 100 ml |
Artrografia | 200,300,350 | Adulti: fino a 10 ml per iniezione |
Isterosalpingografia | 200,300,350 | Adulti: fino a 35 ml |
Fistolografia | 300,350,400 | Adulti: fino a 100 ml totali |
Discografia | 300 | Adulti: fino a 4 ml |
Galattografia | 300,350,400 | Adulti: 0,15 - 1,2 ml per iniezione |
Dacriocistografia | 300,350,400 | Adulti: 2,5 - 8 ml per iniezione |
Scialografia | 300,350,400 | Adulti: 1 - 3 ml per iniezione |
Cistouretrografia minzionale | 150 | Adulti: 100 - 250 ml |
Cistouretrografia minzionale pediatrica | 150 | 40 - 210 ml a) |
Colangiografia | 200,300,350 | Adulti: fino a 60 ml |
Uretrografia retrograda | 200,300 | Adulti: 20 - 100 ml |
Pielografia retrograda | 200,300 | Adulti: 10 - 20 ml per iniezione |
Mielografia | | Adulti: |
200 | 13 - 22 ml |
250 | 10 - 18 ml |
300 | 8 - 15 ml |
Secondo il peso corporeo e l'età |
Di norma non superare i 250 ml. Il volume di ogni singola iniezione dipende dal distretto da esaminare |
Di norma non superare i 350 ml |
La soluzione di mezzo di contrasto per uso intravascolare ed intratecale deve essere riscaldata a temperatura corporea.
Prima dell’uso, esaminare il prodotto per assicurarsi che il contenitore e la chiusura non siano stati danneggiati. Il prelievo della soluzione di mezzo di contrasto dal flacone deve avvenire in condizioni di asepsi e con l’impiego di siringhe sterili.
La somministrazione intravascolare, intratecale e/o con cateteri e guide deve osservare la massima asepsi.
Se non viene usata strumentazione monouso, particolare attenzione deve essere posta per evitare residue contaminazioni con tracce di sostanze detergenti.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Somministrazione intravascolare
Non esistono controindicazioni precise ed assolute all'impiego dei mezzi di contrasto uro-angiografici non ionici.
Le indagini dell'apparato genitale femminile sono controindicate in caso di gravidanza accertata o presunta e in caso di flogosi acuta.
Somministrazione Intratecale
La concomitante somministrazione intratecale di corticosteroidi con Iomeprolo è controindicata ( vedere 4.5 ).
Per la possibilità di sovradosaggio, è controindicata l’immediata ripetizione dell’esame mielografico non andato a buon fine per problemi tecnici.
Avvertenze speciali
Comuni a tutte le somministrazioni:
tenuto conto dei possibili gravi effetti collaterali l'impiego dei mezzi di contrasto organoiodati deve essere limitato a quei casi in cui esiste una precisa indicazione clinica all'esame contrastografico, indicazione che dovrà essere valutata in rapporto alla situazione clinica del soggetto, in particolare in relazione a stati morbosi a carico dell'apparato cardiocircolatorio, urinario ed epatobiliare, eventualmente noti.
L'utilizzo deve essere evitato in caso di paraproteinemia di Waldenström, di mieloma multiplo e di gravi stati di sofferenza epatica e renale.
L'impiego dei prodotti per indagini cardioangiografiche può aver luogo esclusivamente in Cliniche, Ospedali o Case di cura ove è assicurata l'immediata disponibilità delle necessarie attrezzature di rianimazione e del personale competente ad utilizzarle. Per gli altri esami contrastografici di più comune pratica diagnostica è necessario che nei reparti radiologici, siano essi pubblici o privati, siano presenti e disponibili immediatamente quei presidi e medicamenti che l'esperienza ha dimostrato idonei (pallone Ambu, ossigeno, antiistaminici, vasocostrittori, cortisonici, ecc.).
Si dovrà porre particolare attenzione in pazienti con sospetta trombosi, flebite, grave ischemia, infezione locale od ostruzione artero-venosa.
Uso in.
Neonati, bambini: i bambini di età inferiore a un anno e soprattutto i neonati sono particolarmente suscettibili a squilibri elettrolitici e ad alterazioni emodinamiche. Occorre prestare attenzione al dosaggio da usare; alla tecnica della procedura; alle condizioni del paziente.
Anziani: i pazienti anziani sono da considerare a rischio di reazioni dovute ad un dosaggio troppo elevato del mezzo di contrasto. Essi con maggior frequenza presentano ischemia miocardica, aritmie gravi ed extrasistoli. La non rara concomitanza di affezioni neurologiche e di vasculopatie gravi costituisce un particolare fattore aggravante. In questi soggetti aumenta anche la probabilità di insufficienza renale acuta.
Donne fertili:
opportune indagini e misure devono essere prese quando si espongono donne in età fertile ad esami ai raggi x, con o senza mezzo di contrasto.
Uso in pazienti con particolari condizioni patologiche.
Ipersensibilità a mezzi di contrasto iodati: l'ipersensibilità o precedenti reazioni a mezzi di contrasto iodati aumentano il rischio di ricorrenza di una reazione anche con mezzi di contrasto non ionici.
Predisposizione allergica: e' noto che reazioni avverse a mezzi di contrasto iodati sono più comuni in pazienti che hanno precedenti di allergia: febbre da fieno, orticaria e allergie alimentari.
Soggetti asmatici: in questi soggetti è più elevato il rischio di episodi di broncospasmo dopo somministrazione dei mezzi di contrasto.
Ipertiroidismo, gozzo nodulare: nei mezzi di contrasto possono essere presenti tracce di ioduro inorganico in grado di interferire con la funzionalità tiroidea specie in pazienti portatori di ipertiroidismo o gozzo associato a tireotossicosi. Sono state descritte crisi tireotossiche da mezzi di contrasto ionici tradizionali.
Somministrazioni intraarteriosa e intravenosa.
Uso in pazienti in particolari condizioni patologiche
Insufficienza renale: nei soggetti con funzione renale compromessa, la somministrazione di mezzi di contrasto può provocare episodi di insufficienza renale. Le misure di prevenzione includono: identificare i pazienti ad alto rischio; garantire un'adeguata idratazione prima della somministrazione del mezzo di contrasto; preferibilmente mantenendo l'infusione intravenosa prima e durante la procedura, fino a che il mezzo di contrasto non è stato eliminato dai reni; evitare, se possibile, la somministrazione di farmaci nefrotossici o di sottoporre il paziente ad interventi chirurgici importanti o procedure quali angioplastica renale, fino a che il mezzo di contrasto non è stato completamente eliminato dai reni; rinviare un nuovo esame con mezzo di contrasto fino al ritorno della funzionalità renale ai livelli pre-esame.
I pazienti in trattamento dialitico possono ricevere mezzi di contrasto, come Iomeprolo, che sono dializzabili senza difficoltà.
Diabete mellito: la nefropatia diabetica può predisporre a insufficienza renale in seguito alla somministrazione di MdC per via intravascolare. La somministrazione intravascolare di MdC può far insorgere acidosi lattica nei pazienti in terapia con biguanidi.
Quale precauzione si consiglia la sospensione della eventuale terapia con biguanidi 48 ore prima dell'esame con MdC.
La ripresa della terapia antidiabetica con biguanidi è consigliata solo dopo aver controllato che la funzionalità renale sia rientrata nei valori precedenti all'indagine.
Mieloma multiplo, paraproteinemia: l'uso del prodotto è in linea di massima controindicato, si tenga presente comunque che la presenza di mielomatosi o paraproteinemia è un fattore che predispone ai danni renali da somministrazione di mezzi di contrasto. Si raccomanda di idratare opportunatamente il paziente.
Feocromocitoma: questi pazienti possono sviluppare gravi crisi ipertensive (rare volte incontrollabili) durante procedure con mezzi di contrasto.
Anemia falciforme:
i mezzi di contrasto potrebbero scatenare un episodio di drepanocitosi negli individui omozigoti per l’anemia falciforme. E’ raccomandata un’adeguata idratazione.
Miastenia Grave:
la somministrazione di mezzi di contrasto organo-iodati potrebbe aggravare i segni e sintomi di miastenia.
Gravi disfunzioni epatiche e renali: l'uso del prodotto è in linea di massima controindicato, si tenga presente comunque che la combinazione di disfunzioni renali ed epatiche gravi può ritardare l'escrezione di mezzo di contrasto e pertanto facilitare la comparsa di reazioni indesiderate.
Gravi malattie cardiovascolari: esiste un elevato rischio di reazioni gravi in individui con seria patologia cardiovascolare, particolarmente in quelli con insufficienza cardiaca ed arteriopatie coronariche.
L'iniezione intravascolare di mezzi di contrasto può provocare edema polmonare in pazienti con scompenso cardiaco conclamato od incipiente mentre l'esistenza di ipertensione polmonare e di valvulopatie può favorire marcate alterazioni emodinamiche.
La comparsa di segni di ischemia nell'ECG e di aritmie è più comune nei pazienti più anziani e in quelli con preesistenti cardiopatie: la loro frequenza e gravità appaiono correlate alla gravità della patologia cardiaca.
L'ipertensione cronica grave può aumentare il rischio di danno renale conseguente alla somministrazione di mezzo di contrasto ed aumentare i rischi associati alle procedure di cateterizzazione.
Disordini del SNC: particolare attenzione deve essere prestata in pazienti con infarto od emorragia cerebrali acuti, e quando vi siano danni alla barriera emato-encefalica, edema cerebrale e demielinizzazione acuta. La presenza di tumori intracranici primitivi o secondari e precedenti episodi di epilessia aumentano la probabilità di comparsa di attacchi convulsivi.
Sintomi neurologici dovuti a patologie cerebrovascolari degenerative, infiammatorie o neoplastiche possono venire acuiti dalla somministrazione di mezzi di contrasto.
Fenomeni di vasospasmo e conseguenti episodi di ischemia cerebrale possono essere causati da iniezioni intravascolari di mezzo di contrasto.
Nei pazienti con malattie cerebrovascolari sintomatiche, infarto recente, o TIA (attacchi ischemici transitori) frequenti vi è un maggior rischio di complicazioni neurologiche transitorie.
Alcoolismo: e' stato dimostrato, sia sperimentalmente che clinicamente, che l'alcoolismo acuto o cronico aumenta la permeabilità della barriera ematoencefalica. Questo facilita il
passaggio di agenti iodati nel tessuto cerebrale con possibili disturbi del SNC. Occorre tener presente un possibile abbassamento della soglia epilettogena.
Tossicodipendenze: anche in questi pazienti occorre considerare un possibile abbassamento della soglia epilettogena.
Speciali precauzioni d'uso.
In relazione al paziente:
Idratazione: correggere eventuali alterazioni dell'equilibrio idro-elettrolitico. Prima dell'esame assicurare un'idratazione adeguata soprattutto in pazienti con mieloma multiplo, diabete mellito, poliuria, oliguria, iperuricemia nonché nei neonati, bambini ed anziani.
Suggerimenti dietetici: se non altrimenti specificato dal medico curante, il giorno dell'esame può essere seguita una dieta normale, con un'adeguata assunzione di liquidi. Tuttavia il paziente dovrebbe astenersi dall'assumere cibo nelle due ore precedenti l'esame.
Premedicazione: in pazienti con feocromocitoma, considerato il rischio di crisi ipertensive, è raccomandata la premedicazione con alfa-bloccanti.
Ipersensibilità: in pazienti con predisposizione alle allergie, ipersensibilità nota verso mezzi di contrasto iodati e/o un'anamnesi positiva per l'asma, la premedicazione con antiistaminici e/o corticosteroidi può essere presa in considerazione per prevenire eventuali reazioni di tipo anafilattoide.
Ansia: evidenti stati di eccitazione, ansia e malessere possono essere la causa di effetti collaterali o possono intensificare reazioni legate al mezzo di contrasto. In questi casi può essere somministrato un sedativo.
Trattamenti concomitanti: la somministrazione di neurolettici, antidepressivi, analgesici, antiemetici e derivati fenotiazinici dovrebbe essere sospesa 48 h prima dell'esame, in quanto queste sostanze abbassano la soglia epilettogena. Si consiglia di riprendere il trattamento non prima che siano trascorse 24 h dall'esame.
Non interrompere terapie con farmaci anticonvulsivanti ed assicurarsi che siano somministrati in dosaggio ottimale.
In relazione alla procedura.
Coagulazione, tecniche di cateterizzazione: una proprietà dei mezzi di contrasto non ionici è la scarsa interferenza con le normali funzioni fisiologiche.
I mezzi di contrasto non ionici hanno perciò in vitro un'attività anticoagulante inferiore a quella dei mezzi di contrasto ionici.
Il personale medico e paramedico che esegua procedure di cateterizzazione vascolare deve esserne messo a conoscenza e prestare particolare attenzione alla tecnica angiografica e al lavaggio del catetere con soluzione fisiologica salina (se necessario con aggiunta di eparina), così da ridurre i rischi di tromboembolie legate alla procedura.
Osservazione del paziente:
la somministrazione intravascolaredei mezzi dei contrasto dovrebbe avvenire, se possibile, con il paziente in posizione sdraiata. Tenere il paziente in osservazione per almeno 30 min dopo la somministrazione.
Somministrazione intratecale:
dopo il completamento di esami nei distretti cervicali o lombo cervicali:
alzare l’estremità del tavolo con un’angolazione di circa 45° per circa 2 minuti per far defluire il mezzo di contrasto a livello caudale;
alzare l’estremità della barella a livello della testa del paziente ad almeno 30° prima di deporvi il paziente;
evitare movimenti o stiramenti del paziente eccessivi e particolarmente attivi;
mantenere il paziente sotto stretta osservazione, calmo e con la testa sollevata specialmente nelle primissime ore successive all’esame;
il paziente deve rimanere supino e allettato durante questo periodo;
incoraggiare l’assunzione di liquidi per via orale e una dieta, se tollerata.
Test di sensibilità: non esistono tests di sensibilità con valore predittivo per le reazioni avverse da mezzi di contrasto.
Stravaso
Durante l’iniezione del mezzo di contrasto è necessaria estrema attenzione per evitare stravaso del mezzo di contrasto. Ciò è particolarmente importante nei pazienti con gravi patologie artero-venose.
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L’aracnoidite è stata segnalata dopo mielografia con mezzi di contrasto ionici ma non con quelli non ionici, quali iomeprolo. E’ tuttavia controindicata la somministrazione intraspinale di iomeprolo e corticosteroidi in quanto questi ultimi potrebbero promuovere l’aracnoidite. (vedere 4.3).
Test di funzionalità tiroidea. Dopo la somministrazione di mezzi di contrasto iodati, la capacità del tessuto tiroideo di captare radioisotopi per la diagnosi di malattie della tiroide viene ridotta per periodi fino a due settimane, o anche più.
Gli esami della funzionalità tiroidea eseguiti con “legame dello iodio alla proteina” e con “captazione dello iodio radioattivo, possono non riflettere la reale funzionalità tiroidea nelle 2 settimane successive alla somministrazione dei mezzi di contrasto iodati. In tal caso è consigliabile utilizzare test di funzionalità tiroidea quali “T3 su resina” e “della tiroxina totale o libera ( T4)”.
Colecistografici orali. Studi recenti non hanno messo in evidenza interazioni dei mezzi di contrasto escreti per via renale con i colecistografici orali.
Test di laboratorio. Alte concentrazioni di mezzi di contrasto nel siero e nelle urine possono alterare i risultati dei test di laboratorio di bilirubina, proteine e sostanze inorganiche (es.: ferro, rame, calcio, fosfati).
Studi nell'animale non hanno dimostrato effetti teratogeni o fetotossici da somministrazione di iomeprolo. Analogamente ad altri mezzi di contrasto non ionici, mancano studi controllati in donne in gravidanza atti a confermare l'innocuità anche nella specie umana. Dove possibile, le radiazioni dovrebbero in ogni caso essere evitate durante la gravidanza e la reale necessità di un esame radiologico, con o senza mezzo di contrasto, va per questa ragione accuratamente valutata in rapporto al possibile rischio. I mezzi di contrasto vengono scarsamente escreti nel latte umano, e dall'esperienza acquisita, risulta che probabilmente il lattante non ne riporta alcun danno.
Tuttavia, come misura cautelativa, l’allattamento deve essere sospeso prima della somministrazione di iomeprolo e non deve essere ripreso fino ad almeno 24 ore dopo la somministrazione dell’agente di contrasto.
Nessun dato è disponibile ma, poichè, sia pur raramente, possono verificarsi reazioni ritardate da mezzi di contrasto iodati, la guida o le attività su macchinari sono sconsigliate nelle 24 h successive alla somministrazione.
L'uso di mezzi iodati può causare effetti collaterali in genere lievi o moderati oppure reazioni più gravi, come shock di tipo anafilattoide, con possibile esito fatale.
La maggior parte degli incidenti compare nei primi minuti dalla somministrazione, ma talvolta anche più tardi fino alle 24 ore dopo l’iniezione a seconda della via di somministrazione.
Anafilassi (reazioni anafilattoidi/ipersensibilità) potrebbe manifestarsi con diversi sintomi e solo in qualche paziente si manifesta con l’intera gamma dei sintomi. Tipicamente, da 1 a 15 minuti (ma raramente dopo 2 ore) il paziente si sente inquieto, diventa agitato e accaldato, si lamenta di una sensazione generalizzata di calore, di sudorazione, di vertigine, di lacrimazione, di rinite, di palpitazioni, di parestesia, di prurito, di pulsazione nelle orecchie, di dolore e tensione in gola, di disfagia, di tosse, di starnuti, di orticaria, di eritema, di leggeri edemi localizzati o di più diffusi angioedemi, di difficoltà nella respirazione dovuto ad edema laringeo e della lingua e/o a spasmo che si manifesta con affanno e broncospasmo.
Nausea, vomito, dolore addominale e diarrea sono meno comuni. Queste reazioni, che possono accadere indipendentemente dalla dose somministrata o dalla modalità di somministrazione, possono rappresentare il primo segnale di collasso cardiovascolare.
La somministrazione del mezzo di contrasto deve essere sospesa immediatamente e se necessario, deve essere intrapreso urgentemente per via venosa un appropriato e specifico trattamento.
Severe reazioni anafilattiche che riguardano il sistema cardiovascolare, e sono rappresentate da vasodilatazione periferica con pronunciata ipotensione, tachicardia riflessa, dispnea, agitazione, cianosi e perdita di coscienza in seguito all’arresto respiratorio e/o cardiaco che potrebbe condurre a morte.
Questi eventi possono accadere rapidamente e richiedere manovre di rianimazione cardiopolmonare. Collasso cardiovascolare primitivo può manifestarsi come sola e/o iniziale manifestazione senza sintomi respiratori o senza gli altri segnali o sintomi sopra indicati.
Studi clinici
Le reazioni avverse riportate dai pazienti trattati con Iomeprolo durante gli studi clinici sono qui di seguito elencate:
| Comune ≥1/100 <1/10 | Non comune ≥1/1000 ≤1/100 | Raro ≥1/10000 ≤1/1000 |
cardiovascolare (soprattutto dopo procedure/interventi cardiovascolari): | | bradicardia, tachicardia, ipertensione, ipotensione, | vasodilatazione periferica, cianosi, collasso circolatorio |
sistema nervoso | astenia, svenimento, mal di testa | vertigine, paralisi, agitazione, | tremore, spasmi muscolari, confusione mentale, perdita di coscienza, disturbi al campo visivo, paralisi muscolare, afasia, convulsioni, coma, |
apparato digestivo: | nausea, | vomito, | |
apparato respiratorio: | dispnea, congestione nasale ed edema laringeo, | | |
cute ed annessi: | | pomfi e prurito, rash, eritema molto esteso, | |
generale: | sensazione di caldo e di dolore nel sito di iniezione, pallore, | dolore alla schiena, dolore al petto, sensazioni di freddo, emoraggia, febbre, sudorazione, | reazioni anafilattoidi (caratterizzate da sintomi cardiovascolari, respiratori e cutanei) |
urogenitale: | | | disfunzione renale, oliguria e proteinuria, aumento della creatinina sierica. |
Alcuni di questi eventi potrebbero essere conseguenza delle manovre radiologiche e procedurali.
Farmacovigilanza
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati durante il periodo post-registrativo. Gli eventi si sono verificati tutti con una frequenza <3/10.000 pazienti.
Somministrazione intravascolare e intratecale:
Generale: shock, malessere, stanchezza, vampate di calore, arrossamenti del viso, sudore freddo, sensazione locale di freddo, gusto alterato, sete, reazione al sito di iniezione;
Sistema nervoso: ipercinesia, encefalopatia, paralisi, paralisi al nervo oculomotore, parestesia, disartria, sensazione di instabilità, disfonia, incontinenza fecale, edema cerebrale;
Cardiovascolare: arresto cardiaco, infarto del miocardio, angina pectoris, extrasistoli, aritmia, fibrillazione ventricolare o atriale, tachicardia, palpitazione, blocco atrioventricolare, ECG alterato, sovraslivellamento ST;
Respiratorio: arresto respiratorio, edema polmonare, sindrome da insufficienza respiratori acuta dell’adulto (ARDS), broncospasmo, asma, edema faringeo, stridore laringeo, rinite, tosse, iperventilazione, ipossia, anomala sensazione laringofaringea;
Cute ed annessi: angioedema, eczema, orticaria, vescicole;
Vascolare (extracardiaco): disturbo cerebrovascolare, attacco ischemico transitorio;
Disturbi gastrointestinali: pancreatite acuta, ileo, diarrea, dolore addominale, salivazione, disfagia;
Urogenitale: incontinenza urinaria, aumento dell’azotemia;
Organi di senso: parosmia
Vista: perdita corticale transitoria della vista, disturbi alla vista, congiuntivite, lacrimazione, fotopsia, sensazione fotofobia;
Muscolo scheletrico: artralgia, rigidità muscolare
Disturbi psichiatrici: amnesia, anoressia, ansietà, sonnolenza;
Fegato e apparato biliare: test di funzionalità epatica alterati
Piastrine, sanguinamento e coagulazione: trombocitopenia
Somministrazione intracavitaria
Leggero aumento dei livelli di amilasi è comune in seguito ad ERCP (colangiopancreatografia retrograda endoscopica).
Sono stati descritti rari casi di pancreatite.
Le reazioni segnalate nei casi di artrografia e fistulografia sono in genere da porre in relazione a manifestazioni irritative in corso di patologie infiammatorie.
Reazioni sistemiche di ipersensibilità sono rare, in genere lievi e prevalentemente di tipo cutaneo. Va comunque considerata la possibilità di severe reazioni anafilattoidi (vedi inizio capitolo “Effetti indesiderati”).
Come con altri mezzi di contrasto iodati, dolore pelvico e malessere potrebbero presentarsi dopo isterosalpingografia.
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Il sovradosaggio può portare a gravi reazioni avverse principalmente con effetti sul sistema cardiovascolare e polmonare. Il trattamento di un sovradosaggio è diretto verso il mantenimento di tutte le funzioni vitali e prevede la pronta istituzione di una terapia sintomatica. Iomeprolo non si lega a proteine plasmatiche o sieriche ed è perciò dializzabile.
Se necessario, iomeprolo può essere eliminato tramite emodialisi.
In caso di passaggio di mezzo di contrasto a livello intracranico, si consiglia di instaurare trattamento profilattico anticonvulsivante con diazepam o barbiturici per via orale per 24-48 ore.
Categoria farmacoterapeutica: Mezzi di contrasto radiologici, idrosolubili, nefrotropici, a bassa osmolarità.
Codice ATC: V08AB10
Iomeprolo, N,N'-bis(2,3-diidrossipropil)-5-[(idrossiacetil)-metilamino]-2,4,6-triiodo-1,3-benzendicarbossamide, principio attivo di Iomeron, è un agente di contrasto triiodato, non ionico, idrosolubile, con un peso molecolare di 777,09, utilizzato per esami ai raggi X.
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Somministrazione intravascolare
La farmacocinetica, la tollerabilità, e l'efficacia dello iomeprolo in soluzioni contenenti fino a 400 mg di iodio/ml sono state valutate in volontari sani e in pazienti sottoposti a esami urografici, angiografici, tomografia computerizzata (TC) e ad esami delle cavità corporee.
Non si sono osservate alterazioni clinicamente significative dei valori dei test di laboratorio e dei parametri vitali.
La farmacocinetica di iomeprolo, somministrato per via intravascolare, descritta da un modello a due compartimenti, mostra una fase rapida di distribuzione del farmaco e una fase più lenta per l'eliminazione del prodotto. In 18 volontari sani l'emivita media delle fasi di distribuzione e di eliminazione di iomeprolo è stata calcolata rispettivamente di circa 23 ± 14 (s) min e 109 ± 20 (s).
Iomeprolo è escreto prevalentemente per via renale. In assenza di alterata funzionalità renale, l’escrezione urinaria cumulativa di Iomeprolo, espressa come percentuale di dose intravenosa somministrata, è approssimativamente dal 24% al 34% a 60 minuti, del 84% a 8 ore, del 87% a 12 ore e del 95% nel periodo dalle 24 alle 96 ore dopo somministrazione.
Insufficienza renale
In pazienti con insufficienza renale, l’emivita di eliminazione è prolungata in funzione del grado di insufficienza renale.
Iomeprolo non si lega alle proteine del siero o del plasma.
Somministrazione Intratecale
La farmacocinetica di Iomeprolo dopo somministrazione intratecale mostra che Iomeprolo è completamente assorbito nel liquido cerebrospinale fra le 3 e 6 ore dopo la somministrazione
L’emivita di eliminazione è compresa tra le 8 e le 11 ore ed è indipendente dalla dose. Concentrazioni plasmatiche misurabili sono state osservate fino a 24 ore nel 93% dei pazienti. È escreto attraverso i reni come Iomeprolo immodificato.
La maggior parte dell’eliminazione urinaria avviene nelle prime 24 ore post dose, con minima percentuale escreta tra le 24-38 ore.
Dati preclinici di sicurezza, di tossicità a dosi ripetute, genotossicità e riproduzione non rivelano particolare pericolo per l’uomo.
Effetti preclinici sono stati osservati solo per esposizioni considerate di gran lunga superiori rispetto alla massima dose somministrabile nell’uomo, quindi di scarsa rilevanza per l’uso clinico.
I risultati ottenuti da studi condotti su ratti, topi e cani dimostrano che iomeprolo possiede una tossicità acuta, dopo somministrazione unica intraarteriosa ed intravenosa, paragonabile o inferiore a quella di altri mezzi di contrasto non ionici, così come una buona tollerabilità sistemica nei ratti e nei cani dopo somministrazioni ripetute.
I valori di DL50 di iomeprolo in g (iodio)/kg ed i rispettivi limiti fiduciali al 95% negli animali sono:
Per somministrazione
endovenosa:
19,9 (19,3 - 20,5) (topo)
14,5 (13,2 - 16,0) (ratto)
>12,5 (cane)
- intraperitoneale:
26,1 (23,3 - 29,2) (topo)
10 (8,9 - 11,3) (ratto)
- intracerebroventricolare:
1,4 (1,3 - 1,6) (topo)
- intracisternale:
>1,2 (ratto)
- intracarotidea:
5,8 (4,64 - 7,25) (ratto)
Eccipienti: trometamolo, acido cloridrico (d=1,18), acqua per preparazioni iniettabili.
I mezzi di contrasto non devono essere miscelati con altri farmaci per evitare eventuali incompatibilità.
Cinque anni
Iomeron 400 mg/ml soluzione iniettabile – Flacone da 500 ml: 3anni
Tenere al riparo dalla luce. Sebbene la sensibilità di iomeprolo ai raggi X sia bassa, è consigliabile conservare il prodotto al riparo da radiazioni ionizzanti.
I prodotti per uso parenterale devono essere esaminati per tracce di particelle sospese e di scolorimento prima della somministrazione, ogni volta che la soluzione e il contenitore lo permettono.
Non usare la soluzione se ha cambiato colore o se sono presenti particelle sospese.
IOMERON 150 mg/ml soluzione iniettabile
Flaconi 50 ml
Flaconi 75 ml
Flaconi 100 ml
Flaconi 150 ml
Flaconi 200 ml
Flaconi 250 ml
IOMERON 200 mg/ml soluzione iniettabile
Flaconi 50 ml
Flaconi 75 ml
Flaconi 100 ml
Flaconi 150 ml
Flaconi 200 ml
Flaconi 250 ml
IOMERON 250 mg/ml soluzione iniettabile
Fiale 10 ml
Flaconi 50 ml
Flaconi 75 ml
Flaconi 100 ml
Flaconi 150 ml
Flaconi 200 ml
Flaconi 250 ml
IOMERON 300 mg/ml soluzione iniettabile
Fiale 10 ml
Fiale 20 ml
Flaconi 30 ml
Flaconi 50 ml
Flaconi 75 ml
Flaconi 100 ml
Flaconi 150 ml
Flaconi 200 ml
Flaconi 250 ml
Flaconi 500 ml
IOMERON 350 mg/ml soluzione iniettabile
Fiale 20 ml
Flaconi 30 ml
Flaconi 50 ml
Flaconi 75 ml
Flaconi 100 ml
Flaconi 150 ml
Flaconi 200 ml
Flaconi 250 ml
Flaconi 500 ml
IOMERON 400 mg/ml soluzione iniettabile
Flaconi 30 ml
Flaconi 50 ml
Flaconi 75 ml
Flaconi 100 ml
Flaconi 150 ml
Flaconi 200 ml
Flaconi 250 ml
Flaconi 500 ml
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
I flaconi possono essere di vetro Tipo I o vetro Tipo II .
I flaconi sono chiusi con tappi di alobutile e con un sigillo modellato in alluminio.
Da una confezione di mezzo di contrasto non debbono essere prelevate più dosi. Il tappo di gomma non dovrebbe essere mai forato più di una volta. Si raccomanda di usare una apposita ago-cannula per bucare il tappo e aspirare il mezzo di contrasto. Il mezzo di contrasto deve essere aspirato nella siringa immediatamente prima dell'uso e non deve essere diluito. La quantità residua non utilizzata in un esame deve essere scartata insieme ai tubi di connessione.
Qualunque residuo del mezzo di contrasto nella siringa deve essere scartato.
Lo smaltimento deve avvenire in conformità ai requisiti di legge.
Per l’impiego dei flaconi da 500 ml si consiglia di osservare le seguenti norme. La soluzione di mezzo di contrasto deve essere somministrata per mezzo di un iniettore automatico. Il tubo che collega l’iniettore al paziente ( tubo del paziente ) deve essere sostituito dopo ogni esame perché potrebbe essere contaminato dal sangue. La soluzione di mezzo di contrasto non utilizzata e presente nel flacone, nei tubi di connessione ed in qualsiasi parte dell’iniettore deve essere scartata alla fine della giornata d’esame.
Attenersi inoltre a qualunque ulteriore istruzione riportata dal produttore del sistema di iniezione o della strumentazione.
BRACCO Imaging Italia s.r.l. - Via E.Folli 50 – Milano
IOMERON 150 mg/ml soluzione iniettabile
Flaconi 50 ml vetro tipo I AIC: 028282085
Flaconi 50 ml vetro tipo II AIC: 028282489 (sospeso)
Flaconi 75 ml vetro tipo I AIC: 028282147 (sospeso)
Flaconi 75 ml vetro tipo II AIC: 028282491 (sospeso)
Flaconi 100 ml vetro tipo I AIC: 028282200
Flaconi 100 ml vetro tipo II AIC: 028282503 (sospeso)
Flaconi 150 ml vetro tipo I AIC: 028282263 (sospeso)
Flaconi 150 ml vetro tipo II AIC: 028282515 (sospeso)
Flaconi 200 ml vetro tipo I AIC: 028282325 (sospeso)
Flaconi 200 ml vetro tipo II AIC: 028282527 (sospeso)
Flaconi 250 ml vetro tipo I AIC: 028282388 (sospeso)
Flaconi 250 ml vetro tipo II AIC: 028282539 (sospeso)
IOMERON 200 mg/ml soluzione iniettabile
Flaconi 50 ml vetro tipo I AIC: 028282097
Flaconi 50 ml vetro tipo II AIC: 028282541 (sospeso)
Flaconi 75 ml vetro tipo I AIC: 028282150
Flaconi 75 ml vetro tipo II AIC: 028282554 (sospeso)
Flaconi 100 ml vetro tipo I AIC: 028282212
Flaconi 100 ml vetro tipo II AIC: 028282566 (sospeso)
Flaconi 150 ml vetro tipo I AIC: 028282275
Flaconi 150 ml vetro tipo II AIC: 028282578 (sospeso)
Flaconi 200 ml vetro tipo I AIC: 028282337
Flaconi 200 ml vetro tipo II AIC: 028282580 (sospeso)
Flaconi 250 ml vetro tipo I AIC: 028282390 (sospeso)
Flaconi 250 ml vetro tipo II AIC: 028282592 (sospeso)
IOMERON 250 mg/ml soluzione iniettabile
Fiale 10 ml vetro tipo I AIC: 028282010 (sospeso)
Flaconi 50 ml vetro tipo I AIC: 028282109
Flaconi 50 ml vetro tipo II AIC: 028282604 (sospeso)
Flaconi 75 ml vetro tipo I AIC: 028282162 (sospeso)
Flaconi 75 ml vetro tipo II AIC: 028282616 (sospeso)
Flaconi 100 ml vetro tipo I AIC: 028282224
Flaconi 100 ml vetro tipo II AIC: 028282628 (sospeso)
Flaconi 150 ml vetro tipo I AIC: 028282287
Flaconi 150 ml vetro tipo II AIC: 028282630 (sospeso)
Flaconi 200 ml vetro tipo I AIC: 028282349
Flaconi 200 ml vetro tipo II AIC: 028282642 (sospeso)
Flaconi 250 ml vetro tipo I AIC: 028282402
Flaconi 250 ml vetro tipo II AIC: 028282655 (sospeso)
IOMERON 300 mg/ml soluzione iniettabile
Fiale 10 ml vetro tipo I AIC: 028282022 (sospeso)
Fiale 20 ml vetro tipo I AIC: 028282034
Flaconi 30 ml vetro tipo I AIC: 028282059 (sospeso)
Flaconi 30 ml vetro tipo II AIC: 028282667 (sospeso)
Flaconi 50 ml vetro tipo I AIC: 028282111
Flaconi 50 ml vetro tipo II AIC: 028282679 (sospeso)
Flaconi 75 ml vetro tipo I AIC: 028282174
Flaconi 75 ml vetro tipo II AIC: 028282681 (sospeso)
Flaconi 100 ml vetro tipo I AIC: 028282236
Flaconi 100 ml vetro tipo II AIC: 028282693 (sospeso)
Flaconi 150 ml vetro tipo I AIC: 028282299
Flaconi 150 ml vetro tipo II AIC: 028282705 (sospeso)
Flaconi 200 ml vetro tipo I AIC: 028282352
Flaconi 200 ml vetro tipo II AIC: 028282717
Flaconi 250 ml vetro tipo I AIC: 028282414 (sospeso)
Flaconi 250 ml vetro tipo II AIC: 028282729 (sospeso)
Flaconi 500 ml vetro tipo I AIC: 028282465
IOMERON 350 mg/ml soluzione iniettabile
Fiale 20 ml vetro tipo I AIC: 028282046
Flaconi 30 ml vetro tipo I AIC: 028282061 (sospeso)
Flaconi 30 ml vetro tipo II AIC: 028282731 (sospeso)
Flaconi 50 ml vetro tipo I AIC: 028282123
Flaconi 50 ml vetro tipo II AIC: 028282743 (sospeso)
Flaconi 75 ml vetro tipo I AIC: 028282186 (sospeso)
Flaconi 75 ml vetro tipo II AIC: 028282756 (sospeso)
Flaconi 100 ml vetro tipo I AIC: 028282248
Flaconi 100 ml vetro tipo II AIC: 028282768 (sospeso)
Flaconi 150 ml vetro tipo I AIC: 028282301
Flaconi 150 ml vetro tipo II AIC: 028282770 (sospeso)
Flaconi 200 ml vetro tipo I AIC: 028282364
Flaconi 200 ml vetro tipo II AIC: 028282782
Flaconi 250 ml vetro tipo I AIC: 028282426
Flaconi 250 ml vetro tipo II AIC: 028282794 (sospeso)
Flaconi 500 ml vetro tipo I AIC: 028282477
IOMERON 400 mg/ml soluzione iniettabile
Flaconi 30 ml vetro tipo I AIC: 028282073 (sospeso)
Flaconi 30 ml vetro tipo II AIC: 028282806 (sospeso)
Flaconi 50 ml vetro tipo I AIC: 028282135
Flaconi 50 ml vetro tipo II AIC: 028282818 (sospeso)
Flaconi 75 ml vetro tipo I AIC: 028282198
Flaconi 75 ml vetro tipo II AIC: 028282820 (sospeso)
Flaconi 100 ml vetro tipo I AIC: 028282251
Flaconi 100 ml vetro tipo II AIC: 028282832 (sospeso)
Flaconi 150 ml vetro tipo I AIC: 028282313
Flaconi 150 ml vetro tipo II AIC: 028282844 (sospeso)
Flaconi 200 ml vetro tipo I AIC: 028282376
Flaconi 200 ml vetro tipo II AIC: 028282857 (sospeso)
Flaconi 250 ml vetro tipo I AIC: 028282438
Flaconi 250 ml vetro tipo II AIC: 028282869 (sospeso)
Flaconi 500 ml vetro tipo I AIC: 028282871
10/05/1993 / 10/05/2003 / 30/06/2007
Luglio 2008