Keraflox
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

KERAFLOX


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Ogni compressa rivestita con film contiene prulifloxacina 600 mg.

Per gli eccipienti vedere 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Compresse rivestite con film.

Compresse oblunghe, di color giallo, rivestite con film.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Keraflox è indicato per il trattamento di infezioni sostenute da germi sensibili, nelle seguenti condizioni:

- infezioni acute non complicate delle basse vie urinarie (cistite semplice);

- infezioni complicate delle basse vie urinarie;

- riacutizzazione di bronchite cronica.

Nel trattamento di pazienti con malattie infettive, si deve tener conto delle caratteristiche locali relative alla sensibilità agli antibiotici



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Limitatamente agli adulti, la posologia indicativa è la seguente:

- pazienti con infezioni acute non complicate delle basse vie urinarie (cistite semplice): è sufficiente una sola compressa da 600 mg;

- pazienti con infezioni complicate delle basse vie urinarie: una compressa da 600 mg una volta al giorno fino ad un massimo di 10 giorni di trattamento.

- pazienti con riacutizzazione di bronchite: una compressa da 600 mg una volta al giorno fino ad un massimo di 10 giorni di trattamento.

In caso di infezioni complicate delle basse vie urinarie e riacutizzazione di bronchite cronica, la durata del trattamento dipende dalla gravità della malattia e dal decorso clinico del paziente e deve comunque proseguire per almeno 48-72 ore dalla remissione/scomparsa dei sintomi.

Le compresse di Keraflox devono essere deglutite intere con acqua e devono essere assunte tenendo conto dell’assunzione di cibo (vedi Paragrafo 4.5).

Per la mancanza di studi specifici non è possibile determinare la posologia in pazienti con insufficienza renale (pazienti con clearance della creatinina < 60 ml/min) ed in pazienti con insufficienza epatica. Pertanto, in questi pazienti il monitoraggio dei livelli plasmatici del farmaco costituisce il metodo più affidabile per l’adattamento del dosaggio.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

- Ipersensibilità alla prulifloxacina, ad altri antibatterici chinolonici o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

- Bambini prima dell’età puberale o ragazzi al di sotto dei 18 anni con incompleto sviluppo scheletrico.

- Pazienti con anamnesi di affezioni tendinee correlate alla somministrazione di chinoloni.

- Gravidanza e allattamento (vedi sezione 4.6).


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Come per gli altri chinolonici, Keraflox deve essere usato con cautela in pazienti con disturbi del SNC che possano predisporre alle convulsioni o abbassare la soglia convulsiva.

Gli studi preclinici non hanno mostrato alcun effetto di prulifloxacina sull’intervallo QTc. Tuttavia tale possibilità non può essere esclusa, in quanto questo effetto è stato osservato con farmaci della stessa classe. Pertanto, nei pazienti con ipokaliemia ed ipocalcemia o in pazienti che manifestano disturbi del ritmo l’impiego dei chinoloni deve essere attentamente valutato, eventualmente associando un monitoraggio dell’intervallo QTc.

Come a seguito della somministrazione di altri farmaci della stessa classe, la tendinite si manifesta raramente. Più frequentemente interessa il tendine di Achille e può portare fino alla sua rottura. Il rischio di tendinite e di rotture tendinee è aumentato nei pazienti anziani e nei pazienti in trattamento con corticosteroidi.

I pazienti devono essere informati che, in caso di comparsa di segni di infiammazione tendinea, mialgia, dolore o infiammazione a livello articolare, si consiglia l’interruzione del trattamento e di mantenere a riposo l’arto o gli arti interessati sino a che la diagnosi di tendinite non sia stata esclusa.

Il trattamento con antimicrobici, inclusi i chinoloni, può determinare la comparsa di colite pseudomembranosa. Pertanto, in caso di diarrea successiva alla somministrazione di antimicrobici è importante considerare tale possibilità.

L’esposizione al sole o a raggi ultravioletti può causare la comparsa di fototossicità in pazienti in trattamento con prulifloxacina, così come con altri chinoloni. Durante il trattamento con Keraflox l’eccessiva esposizione al sole o a raggi ultravioletti deve essere evitata; in caso di comparsa di fototossicità, il trattamento deve essere interrotto.

I pazienti con difetti latenti o accertati per l’attività della glucoso-6-fosfato deidrogenasi, sono predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni e per tale ragione Keraflox deve essere usato con cautela.

Come riportato per altri chinoloni, possono raramente presentarsi fenomeni di rabdomiolisi, caratterizzati da mialgia, astenia, incremento dei valori plasmatici di CPK e mioglobina, e rapido deterioramento della funzionalità renale. In questi casi, il paziente deve essere attentamente controllato e devono essere intraprese adeguate misure correttive, compresa l’eventuale interruzione del trattamento.

L’uso dei chinoloni è talvolta correlato alla comparsa di cristalluria; i pazienti in trattamento con questa classe di prodotti devono mantenere un adeguato bilancio idrico al fine di evitare la concentrazione delle urine.

La tollerabilità e l’efficacia di Keraflox nei pazienti con insufficienza epatica non è stata valutata.

Nel prescrivere una terapia antibiotica dovrebbero essere considerate le linee guida locali e/o nazionali sull’uso appropriato degli antibatterici.

Il medicinale contiene lattosio; pertanto i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, con deficit di lattasi di Lapp o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere il medicinale.

Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Il trattamento concomitante con cimetidina, antiacidi contenenti Al e Mg o preparazioni contenenti ferro e calcio riduce l’assorbimento di Keraflox; di conseguenza Keraflox dovrebbe essere somministrato 2 ore prima od almeno 4 ore dopo l’assunzione di questi preparati.

L’assunzione contemporanea di prulifloxacina e latte determina un decremento dell’area sotto la curva di concentrazione/tempo (AUC) e riduce l’eliminazione urinaria della prulifloxacina, mentre l’ingestione di cibo rallenta e riduce i livelli di picco.

L’escrezione urinaria di prulifloxacina diminuisce quando somministrata insieme al probenecid. La somministrazione concomitante di fenbufen con alcuni chinoloni può provocare un aumento del rischio di convulsioni; di conseguenza la somministrazione di Keraflox e fenbufen deve essere attentamente valutata.

I chinoloni possono determinare ipoglicemia in pazienti diabetici che assumono farmaci ipoglicemizzanti.

La somministrazione concomitante di Keraflox e teofillina può causare una lieve diminuzione della clearance della teofillina che non dovrebbe avere alcuna rilevanza clinica. Tuttavia, come per gli altri chinoloni, è consigliabile il monitoraggio dei livelli plasmatici di teofillina nei pazienti con disordini metabolici o che presentino fattori di rischio.

I chinoloni possono incrementare gli effetti degli anticoagulanti orali come la warfarina ed i suoi derivati; qualora questi prodotti siano somministrati insieme ad Keraflox si raccomanda uno stretto monitoraggio con il test di protrombina o con altri affidabili test della coagulazione.

Dati preclinici hanno dimostrato che la nicardipina può potenziare la fototossicità della prulifloxacina.

Nessuna interazione clinicamente significativa è stata osservata nel corso dello sviluppo clinico di Keraflox a seguito della somministrazione concomitante con gli altri medicinali comunemente impiegati nel trattamento di pazienti affetti dalle patologie riportate alla sezione 4.1.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Non sono disponibili dati clinici relativi all’impiego di prulifloxacina durante la gravidanza accertata.

Studi sugli animali non hanno indicato teratogenicità. Altri effetti tossici sulla riproduzione sono stati rilevati soltanto in caso di tossicità materna (vedi sezione 5.3). Tuttavia, nel ratto, si è osservato che la prulifloxacina attraversa la barriera placentare e passa in gran quantità nel latte materno. Come per altri chinoloni, è stato dimostrato che prulifloxacina determina artropatie negli animali giovani, e pertanto il suo uso durante la gravidanza e l’allattamento è controindicato.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

I chinoloni possono causare vertigini e stato di confusione, pertanto, il paziente deve sapere come risponde al trattamento prima di guidare o usare macchinari o iniziare attività che richiedano vigilanza e coordinazione.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Gli effetti indesiderati di seguito riportati sono riconducibili agli studi clinici effettuati con Keraflox. La maggior parte degli eventi avversi è stata di intensità lieve o moderata.

Sono stati utilizzati i seguenti valori di frequenza: molto comuni (≥ 10%), comuni (da 1% a 10%), non comuni (da 0,1% a 1%), rari (da 0,01% a 0,1%) e molto rari (< 0,01% comprese segnalazioni isolate).

Disturbi generali e stato del sito di somministrazione

Rari: febbre.

Disturbi del sistema nervoso

Non comuni: cefalea, vertigini.

Rari: alterazioni del gusto.

Disturbi psichiatrici

Rari: disturbi del sonno, sonnolenza, confusione.

Disturbi dell’orecchio e del labirinto

Rari: riduzione dell’udito.

Disturbi oculari

Rari: iperemia oculare.

Disturbi gastrointestinali

Comuni (solo in caso di trattamento prolungato): epigastralgia, nausea.

Non comuni: diarrea, epigastralgia, nausea, gastrite e vomito.

Rari: dolori addominali, disturbi gastrointestinali, stomatite angolare, dispepsia, flatulenza, indigestione,  disturbi del cavo orale, moniliasi orale, glossite, dilatazione gastrica. La frequenza di epigastralgia e nausea può essere maggiore in caso di trattamenti prolungati.

Disturbi dei tessuti muscoloscheletrico e connettivo

Rari: spasmi muscolari, rabdomiolisi.

Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo

Non comuni: prurito, rash cutaneo.

Rari: eczema del viso, fototossicità ed orticaria.

Disturbi vascolari

Rari: vampate di calore.

Analisi di laboratorio

Rari: aumento delle γ GT, aumento della bilirubina.

Disturbi metabolici e nutrizionali

Non comuni: anoressia.

Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate molto raramente (< 0,01%): reazione anafilattica/anafilattoide, sindrome di Steven Johnson, ipoglicemia, ipoestesia, dermatite da farmaci.

Il trattamento con Keraflox può essere associato a cristalluria asintomatica senza variazione dei livelli di creatinina, ad alterazioni dei parametri di funzionalità epatica ed eosinofilia. Nei casi osservati, tali modificazioni sono state asintomatiche e transitorie.

Durante il trattamento con Keraflox non può essere esclusa la comparsa di reazioni avverse e alterazioni dei parametri di laboratorio sopra non citate, ma riportate per gli altri chinoloni.

Dati di farmacovigilanza relativi a prulifloxacina e successivi all’immissione in commercio, mostrano sporadiche segnalazioni di tendinopatia (vedi 4.4. Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso).


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

La somministrazione orale nel topo, ratto e cane (maschi e femmine) di dosi singole sino a 5000 mg/kg non ha avuto effetti letali.

Non sono disponibili informazioni sul sovradosaggio nell’uomo; Keraflox è stato somministrato sino alla dose di 1200 mg/die per 12 giorni in volontari sani mostrando nel complesso una buona tollerabilità.

Nel caso di sovradosaggio in acuto, lo stomaco deve essere svuotato provocando vomito o praticando un lavaggio gastrico, il paziente deve essere attentamente seguito e trattato con terapia sintomatica.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: fluorochinoloni.

Codice ATC: J01MA17

Prulifloxacina è un antibatterico appartenente alla classe dei fluorochinoloni dotato di ampio spettro di azione e di elevata efficacia. Dopo somministrazione orale prulifloxacina viene assorbita dal tratto gastrointestinale ed immediatamente trasformata in ulifloxacina, suo metabolita attivo (vedi sezione 5.2).

Meccanismo d’azione

Keraflox si è dimostrato attivo in vitro, nei confronti di una ampia gamma di patogeni Gram-positivi e Gram-negativi. Prulifloxacina esercita la sua azione antibatterica inibendo selettivamente la DNA-girasi, un enzima vitale presente nei batteri, che è coinvolto nella duplicazione, trascrizione e riparazione del DNA.

Meccanismo di resistenza

L’insorgenza di antibiotico-resistenza alla prulifloxacina (così come agli altri fluorochinoloni) è generalmente dovuta a mutazioni spontanee nell’ambito della girasi del DNA batterico. In vitro, è stata osservata resistenza crociata con altri fluorochinoloni.

Per i particolari meccanismi di insorgenza di resistenza ai fluorochinoloni, non vi è resistenza crociata tra prulifloxacina ed antibiotici di classi diverse, quindi Keraflox può risultare efficace anche in presenza di ceppi batterici resistenti ad aminoglicosidi, penicilline, cefalosporine e tetracicline.

Intervalli di inibizione

Sono stati definiti sulla base dei dati di attività antibatterica NCCLS e dei parametri farmacocinetici del prodotto. Si suggeriscono i seguenti intervalli di inibizione: Sensibili: MIC ≤ 1 mcg/ml, Intermedi: MIC>1 fino a < 4 mcg/ml, Resistenti: MIC  ≥ 4 mcg/ml.

Spettro antibatterico

Occorre considerare che la prevalenza di resistenza acquisita per le specie selezionate può variare geograficamente e con il tempo, pertanto è auspicabile la disponibilità di informazioni locali sulla resistenza, particolarmente quando si trattano infezioni gravi. Se necessario, e qualora la prevalenza locale di resistenze possa rendere discutibile l’utilità del farmaco, si consiglia di richiedere un parere ad un esperto.

I dati riportati nella tabella che segue indicano lo spettro antibatterico della prulifloxacina:

  Microrganismo
  Sensibile Intermedio Resistente
Aerobi gram-positivi Staphylococcus aureus (meticillino-sensibile), Staphylococcus epidermidis, Streptococcus agalactiae, Streptococcus pyogenes Enterococcus avium, Enterococcus faecalis, Enterococcus faecium, Streptococcus pneumoniae Enterococcus vancomicina-resistente, Staphylococcus aureus meticillino-resistante
Aerobi gram-negativi Campylobacter jejuni, Citrobacter freundii, Citrobacter koserii, Enterobacter aerogenes, Enterobacter cloacae, Escherichia coli (compresi ceppi enteroemorragici ed enterotossici), Haemophilus influenzae, Klebsiella oxytoca, Klebsiella pneumoniae, Legionella pneumophila, Moraxella catarrhalis, Morganella morganii, Neisseria gonorrhoeae, Proteus mirabilisv Proteus vulgaris, Providencia rettgeri, Pseudomonas aeruginosa, Salmonella sp., Shigella sp. (comprese S. flexneri e S. sonnei) Acinetobacter calcoaceticus, Serratia marcescens Providencia stuartii,
Anaerobi: Clostridium perfringens, Peptostreptococcus sp., Porphyromonas gingivalis, Prevotella intermedia   Bacteroides sp., Clostridium difficile

Altre informazioni

Negli studi in vitro l’azione antibatterica di prulifloxacina è stata caratterizzata da una penetrazione batterica migliore e da un effetto post-antibiotico più prolungato rispetto ai fluorochinoloni di riferimento.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

a) Caratteristiche generali

Prulifloxacina è il profarmaco del metabolita attivo, ulifloxacina.

Assorbimento - Nell’uomo prulifloxacina è rapidamente assorbita (Tmax = circa 1h) e trasformata in ulifloxacina; dopo somministrazione singola di 600 mg il picco plasmatico medio di ulifloxacina è di 1,6 mcg/ml e la AUC è di 7,3 mcg·h/ml. Allo steady-state, che si raggiunge entro 2 giorni dall’inizio del trattamento con somministrazione unica giornaliera, il Cmax e l’AUC sono di 2,0 mcg/ml e di 7,6 mcg·h/ml, rispettivamente.

Il cibo ritarda e riduce leggermente la concentrazione al picco plasmatico di ulifloxacina, ma non modifica la AUC.

Distribuzione - Nell’uomo, il rapporto polmone/plasma della concentrazione media di Keraflox aumenta nel tempo e, dopo 24 ore, il metabolita attivo ulifloxacina mantiene concentrazioni tissutali medie di 5 volte superiori a quelle del plasma, confermando i risultati ottenuti nell’animale, dove le concentrazioni di ulifloxacina nel polmone e nel rene sono risultate più alte di quelle plasmatiche (1,2 - 2,8 volte e 3 - 8 volte, rispettivamente).

Il legame proteico nell’uomo, valutato sia in vitro che ex vivo, è pari a circa il 50%, indipendentemente dalla concentrazione del farmaco.

La scarsa concentrazione di ulifloxacina riscontrata nel liquido cerebro-spinale dopo somministrazione i.v. nel cane e somministrazione ripetuta p.o. nell’uomo, indica che ulifloxacina difficilmente supera la barriera emato-encefalica.

Biotrasformazione - Il profilo metabolico di prulifloxacina nell’animale e nell’uomo è comparabile. Gli studi nell’animale hanno dimostrato che il metabolismo di prulifloxacina inizia durante l’assorbimento intestinale e si completa con il suo passaggio nel fegato.

Oltre alla trasformazione in ulifloxacina, sono stati identificati altri metaboliti minori, quali la forma diolica ed alcuni derivati come glucuronide, oxo-derivato e etilen-diammino derivati, la cui concentrazione ed attività è trascurabile rispetto al principio attivo.

Negli studi in vitro non sono state osservate interazioni significative con gli isoenzimi del citocromo P-450, a parte una lieve inibizione del CYP1A1/2 che corrisponde ad una debole diminuzione della clearance di teofillina. Poiché le metilxantine, ed in particolare teofillina, costituiscono il substrato principale per l’isoenzima CYP1A1/2, il grado d’interazione con altri substrati dell’isoenzima (vedi warfarina) può considerarsi solo inferiore.

Eliminazione - L’emivita del metabolita attivo, ulilfoxacina, è di circa 10 ore, sia dopo somministrazione singola che ripetuta allo steady-state nell’uomo, mentre negli animali (ratti, cani e scimmie) varia tra le 2 e le 12 ore.

Studi con il prodotto marcato nell’uomo hanno dimostrato che l’eliminazione avviene prevalentemente per via fecale. Dopo somministrazione orale di 600 mg, la radioattività ritrovata nelle urine e nelle feci ammonta in totale approssimativamente al 95%. Tali risultati confermano quanto evidenziato in precedenti studi effettuati sugli animali (ratti, cani e scimmie).

La quantità di ulifloxacina escreta con le urine è il 16,7 % della dose somministrata su base molare e la clearance renale di ulifloxacina è di circa 170 ml/min.

L’eliminazione renale di ulifloxacina avviene per filtrazione glomerulare e per secrezione attiva.

b) Caratteristiche nei pazienti

Il profilo farmacocinetico di prulifloxacina negli anziani si è dimostrato simile a quello degli adulti, senza variazioni in funzione dell’età, e pertanto non sono ritenute necessarie modifiche del dosaggio nei pazienti anziani.

In pazienti con insufficienza renale lieve o moderata, dopo somministrazione orale di Keraflox 600 mg, il picco plasmatico medio di ulifloxacina raggiunge valori tra 1,30 e 1,62 mcg/ml. I valori di AUC variano tra 13,71 e 23,33 mcg·h/ml e l’emivita tra 12,3 e 32,4 ore. La clearance renale di ulifloxacina diminuisce rispetto ai volontari sani in funzione del grado di insufficienza.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Tossicità ripetuta

In studi di tossicità con somministrazione ripetuta, cartilagini articolari, reni, apparato gastrointestinale e fegato sono risultati i principali organi bersaglio. Con dosi fino a 3 volte più alte rispetto a quelle terapeutiche non sono stati osservati effetti tossici sulle cartilagini articolari (cani giovani); con dosi fino a 6, 10 e 12 volte più alte di quelle terapeutiche non sono stati osservati effetti tossici nel fegato (cani) e rene (cani e ratti).

Il farmaco non prolunga l’intervallo QT in vivo e non dimostra effetti inibenti sulla corrente di potassio a rettificazione ritardata (HERG) in vitro.

Tossicità riproduttiva

Gli studi di tossicità riproduttiva non hanno evidenziato teratogenicità. Effetti sulla fertilità o sullo sviluppo embrionale e fetale sono stati osservati soltanto in caso di tossicità materna.

Mutagenicità

I saggi standard di genotossicità hanno evidenziato effetti positivi in alcuni test in vitro effettuati con prulifloxacina su colture di cellule di mammifero, ma sono risultati negativi in vivo e nei batteri. Si ritiene che tali effetti siano associati all’inibizione di topoisomerasi II in presenza di alte concentrazioni di prulifloxacina.

Potenziale carcinogeno

La prulifloxacina non si è dimostrata cancerogena in un modello sperimentale di iniziazione-promozione a medio termine. Non sono state effettuate prove di carcinogenesi a lungo termine.

Antigenicità

La prulifloxacina è risultata priva di effetti antigenici.

Fototossicità

La prulifloxacina ha indotto reazioni fototossiche, sebbene in studi comparativi nell’animale abbia mostrato di possedere una attività fototossica minore rispetto a quella degli altri fluorochinoloni impiegati (ofloxacina, enoxacina, pefloxacina, acido nalidixico e lomefloxacina). Molti chinoloni sono anche fotomutageni/fotocarcinogenici, la possibilità che anche la prulifloxacina abbia tali effetti non può essere esclusa.

Nefrotossicità

Dopo somministrazione ripetuta per via orale di 3000 mg/kg/die nel ratto, un dosaggio molto superiore alla dose terapeutica nell’uomo, la prulifloxacina ha causato cristalluria per precipitazione di ulifloxacina.

Cardiotossicità

Studi condotti nel cane hanno mostrato che prulifloxacina non provoca modificazioni di rilievo nell’elettrocardiogramma. In particolare, non è stato osservato alcun cambiamento del QTc nè dopo singola sommistrazione endovenosa nel cane anestetizzato, nè dopo somministrazione orale per 6 mesi nel cane conscio, a tutte le dosi somministrate. Studi in vitro hanno confermato l’assenza di effetti inibenti sulle correnti rettificatrici ritardate del potassio (HERG).

Tossicità articolare

La prulifloxacina, similmente agli altri fluorochinoloni, ha causato artropatia solo negli animali giovani.

Tossicità oculare

Dosi orali di 26,4 o 58,2 mg/kg/die di prulifloxacina una volta al giorno per 52 settimane nella scimmia non hanno causato effetti avversi correlati al trattamento sulla funzionalità o morfologia oculare.

Effetto rabdomiolitico

Dosi fino a 10 mg/kg/die di ulifloxacina somministrate per via intravenosa una volta al giorno per 14 giorni consecutivi non hanno indotto rabdomiolisi nel coniglio.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Nucleo

- Lattosio monoidrato

- Cellulosa microcristallina

- Croscarmellosa sodica

- Povidone

- Silice colloidale anidra

- Magnesio stearato

Rivestimento

- Ipromellosa

- Glicole propilenico

- Titanio diossido (E171)

- Talco

- Ossido ferrico (E172)


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non pertinente.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

2 anni, a confezionamento integro.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

Conservare nella confezione originale.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Astuccio di cartone contenente 1 blister da 1, 2, 5 compresse rivestite con film o 2 blister da 5 compresse rivestite con film.

Blister in materiale accoppiato (Poliammide/alluminio/PVC) termosaldato con materiale ricoprente (alluminio/PVC).

È possibile che non tutte le confezioni siano in commercio.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Nessuna.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco A.C.R.A.F. S.p.A. - Viale Amelia, 70 - 00181 ROMA (Italia).


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Scatola 1 compressa rivestita con film da 600 mg - A.I.C. n. 035680014

Scatola 2 compresse rivestite con film da 600 mg - A.I.C. n. 035680026

Scatola 5 compresse rivestite con film da 600 mg - A.I.C. n. 035680038

Scatola 10 compresse rivestite con film da 600 mg - A.I.C. n. 035680040


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

21 Giugno 2004


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

30 Settembre 2008