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LEUTROL 15 – 15 mg supposte
Una supposta contiene: Principio attivo: meloxicam 15 mg
Per gli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
Supposte
(Supposte verdi-giallognole)
Trattamento sintomatico a lungo termine dell'artrite reumatoide (poliartrite cronica).
Trattamento sintomatico della spondilite anchilosante.
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Artrite reumatoide: una supposta al giorno (15 mg/die)
Nei pazienti anziani con artrite reumatoide la dose consigliata nel trattamento a lungo termine è di 7,5 mg/die. Nei pazienti ad alto rischio per gli effetti indesiderati, iniziare il trattamento con posologia di 7,5 mg/die. Leutrol supposte 15 mg non è adatto per iniziare il trattamento.
Spondilite anchilosante: una supposta al giorno (15 mg/die).
Non superare la dose di 15 mg AL GIORNO
Per pazienti dializzati affetti da grave insufficienza renale, la posologia è 7,5 mg/die.
La sicurezza e l’efficacia di Leutrol non sono state stabilite in bambini di età inferiore a 15 anni.
La somministrazione per via rettale deve essere utilizzata per il minor tempo possibile, considerando il rischio di tossicità locale oltre ai rischi della somministrazione orale.
Questo medicinale è controindicato nei seguenti casi:
- Gravidanza ed allattamento (vedere paragrafo “Gravidanza ed allattamento”);
- Ipersensibilità a meloxicam o ad uno degli eccipienti o a sostanze con meccanismo di azione simile, come ad esempio gli antinfimmatori non steroidei (FANS) e l’acido acetilsalicilico. La somministrazione di Leutrol è controindicata nei pazienti che, in seguito all'assunzione di acido acetilsalicilico o di FANS, hanno manifestato asma, edema angioneurotico, orticaria o in presenza di polipi nasali.
- Ulcera gastroduodenale attiva o precedenti episodi di ulcera gastroduodenale ricorrente;
- Grave alterazione della funzionalità epatica;
- Pazienti con grave insufficienza renale non sottoposti a dialisi;
- Precedente proctite o sanguinamento rettale;
- Sanguinamento del tratto gastrointestinale, emorragia cerebrovascolare o altri episodi di sanguinamento.
Prima di iniziare il trattamento con meloxicam va valutata l'eventuale storia di esofagite, gastrite e/o ulcera gastroduodenale e accertata la relativa guarigione.
Occorre controllare abitualmente la possibile insorgenza di recidive in seguito a trattamento con meloxicam in pazienti con tali precedenti.
Pazienti con sintomi gastrointestinali o storia di malattie gastrointestinali devono essere attentamente monitorati al fine di evidenziare la possibile insorgenza di disturbi gastrointestinali, in particolare, di episodi di sanguinamento.
Come con altri FANS, anche durante il trattamento con meloxicam si possono verificare, in qualsiasi momento, episodi di sanguinamento o ulcerazione/perforazione, raramente fatali, accompagnati o non da sintomi prodromi, o da una pregressa storia di disturbi gastrici gravi. Tali episodi hanno in generale conseguenze più gravi nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.8).
Nella eventualità di un sanguinamento del tratto gastroenterico o di un'ulcerazione in pazienti che assumono meloxicam, il trattamento con meloxicam deve essere interrotto.
Nel caso in cui si manifestino effetti indesiderati a livello di cute e/o mucose è consigliata l'interruzione del trattamento con meloxicam. E’ nota la possibilità che si possano verificare gravi reazioni cutanee e reazioni di ipersensibilità pericolose per la vita durante il trattamento con i FANS, inclusi gli oxicam.
In rari casi i FANS possono causare nefrite interstiziale, glomerulonefrite, necrosi della midollare renale e sindrome nefrotica.
Come per la maggior parte dei FANS, sono stati occasionalmente osservati aumenti dei valori delle transaminasi sieriche, della bilirubina sierica o di altri parametri di funzionalità epatica, così come aumenti della creatinina sierica e della concentrazione ematica di azoto ureico e di altri parametri di laboratorio. Nella maggior parte dei casi si è trattato di alterazioni lievi e transitorie. In caso di alterazioni significative o persistenti, occorre interrompere il trattamento con meloxicam e prescrivere esami appropriati.
Durante il trattamento con FANS si possono verificare induzione alla ritenzione di sodio, potassio ed idrica. I FANS interferiscono con gli effetti natriuretici dei diuretici e, di conseguenza, possono peggiorare le condizioni dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca o ipertensione.
Questo medicinale è disponibile in altri dosaggi che possono essere più indicati.
I FANS inibiscono la sintesi delle prostaglandine renali implicate nel mantenimento della perfusione renale nei pazienti con volume plasmatico e perfusione renale ridotti. In questi pazienti, la somministrazione di FANS può indurre un'insufficienza renale latente e scompensare. La funzione renale ritorna tuttavia allo stato iniziale in seguito all'interruzione del trattamento.
Tale rischio è esteso a tutti i pazienti anziani, ai pazienti affetti da insufficienza cardiaca congestizia, cirrosi epatica, sindrome nefrotica e insufficienza renale, e ai pazienti in trattamento con diuretici o che abbiano subito un intervento chirurgico maggiore che abbia prodotto ipovolemia. In tali pazienti si deve controllare attentamente la diuresi e la funzionalità renale durante il trattamento.
Gli effetti indesiderati sono spesso meno tollerati da pazienti anziani, deboli o debilitati, che dovranno quindi essere mantenuti sotto stretto controllo. Come per gli altri FANS, è necessaria la massima prudenza nel trattamento di pazienti anziani, che spesso presentano alterazioni della funzionalità renale, epatica e cardiaca.
In caso di un insufficiente effetto terapeutico, si raccomanda di non superare la dose massima giornaliera consigliata, si deve inoltre evitare di assumere in aggiunta un altro FANS, in quanto ciò potrebbe creare problemi di aumento della tossicità, senza peraltro alcun vantaggio terapeutico dimostrato.
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La somministrazione contemporanea di meloxicam con le seguenti sostanze richiede un attento monitoraggio sia dello stato clinico del paziente che dei suoi esami di laboratorio.
Associazioni sconsigliate:
- Anticoagulanti orali, eparina parenterale e ticlopidina: il rischio di fenomeni emorragici aumenta per effetto dell'inibizione della funzione piastrinica e del danno della mucosa gastroduodenale.
Nei casi in cui non è possibile evitare l'associazione, è indispensabile uno stretto monitoraggio degli effetti degli anticoagulanti.
-Altri FANS, compresi salicilati ad alte dosi: a causa di un potenziale effetto sinergico la contemporanea somministrazione di diversi FANS può aumentare il rischio di ulcere e di fenomeni emorragici gastrointestinali.
-Litio (riportata con numerosi FANS): i FANS possono provocare una diminuzione dell'escrezione renale del litio aumentandone il livello plasmatico, che può raggiungere livelli di tossicità. Il livello plasmatico del litio dovrà essere regolarmente controllato all'inizio del trattamento, ogni qualvolta la posologia venga modificata e all'interruzione del trattamento con meloxicam.
- Methotrexate, somministrato ad alte dosi 15 mg/settimana o più: in generale gli antinfiammatori aumentano la tossicità del methotrexate a livello ematologico riducendone la clearance renale. (Per dosi inferiori si vedano le "associazioni che necessitano di precauzioni").
È stato riportato un caso di agranulocitosi in un paziente trattato con meloxicam e methotrexate. Non è stata stabilita una relazione causale dell'evento con la somministrazione di meloxicam, in ogni caso è necessaria la massima prudenza nell'associazione dei due farmaci. In caso di associazione, si raccomanda uno stretto controllo della crasi ematica.
Associazioni che necessitano di precauzioni
- Ciclosporina: la tossicità renale della ciclosporina può essere aumentata dai FANS attraverso un effetto mediato dalle prostaglandine renali. Durante un trattamento in associazione si deve controllare la funzione renale.
- Diuretici: il trattamento con FANS è associato al rischio di insufficienza renale acuta in pazienti disidratati, a causa della riduzione della filtrazione glomerulare per diminuzione della sintesi delle prostaglandine renali. In caso di associazione di meloxicam a un diuretico, è necessario assicurare una corretta idratazione del paziente e controllare la funzionalità renale all'inizio del trattamento.
- Methotrexate, somministrato a basse dosi inferiori a 15 mg/settimana: in generale gli antinfiammatori aumentano la tossicità del methotrexate a livello ematologico, poiché ne riducono la clearance renale. Durante le prime settimane di somministrazione contemporanea, si raccomanda un controllo settimanale della crasi ematica ed un controllo più attento in presenza di compromissione renale anche lieve e nei pazienti anziani.
- Pentossifillina: aumento del rischio di emorragie. Si consiglia di intensificare il monitoraggio e di controllare più frequentemente il tempo di sanguinamento.
Zidovudina: una settimana dopo l'inizio del trattamento con FANS, si può verificare un'aumentata tossicità a livello dei reticolociti con conseguente grave anemia. Controllare la conta di globuli rossi e reticolociti entro 1 o 2 settimane dall'inizio del trattamento con FANS.
Associazione da valutare con attenzione
- Antipertensivi, ß-bloccanti, ACE inibitori, diuretici(per estrapolazione dai dati sull'indometacina): il trattamento con FANS può ridurre l'effetto antipertensivo per effetto dell'inibizione della sintesi delle prostaglandine.
- Dispositivi contraccettivi intrauterini: possibile rischio di efficacia ridotta.
- Trombolitici: aumento del rischio di emorragie.
- Altri:
La somministrazione concomitante di meloxicam ed antiacidi, cimetidina, -acetyl-digossina e di furosemide non ha prodotto interazioni farmacocinetiche di rilievo.
La colestiramina provoca una più rapida eliminazione di meloxicam legandosi ad esso nel tratto digestivo.
Non sono da escludere possibili interazioni con anti-diabetici orali.
Gravidanza: nell'animale sono stati riportati effetti letali sull'embrione a dosi superiori rispetto a quelle utilizzate nell'uomo.
Si sconsiglia la somministrazione di meloxicam durante la gravidanza.
Nel terzo trimestre di gravidanza tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a tossicità a livello cardiopolmonare (ipertensione polmonare con chiusura prematura del dotto arterioso) e renale o inibire la contrazione uterina. Nell'animale questo effetto sull'utero è stato associato ad un aumento dell'incidenza della distocia e ad un ritardo nel parto. Per tale ragione tutti i FANS sono assolutamente controindicati negli ultimi tre mesi di gravidanza.
Allattamento
I FANS sono escreti nel latte materno. Meloxicam non deve essere somministrato durante l'allattamento.
Non sono stati effettuati studi specifici in tal senso. Qualora si verifichino disturbi visivi o stato di torpore, vertigini o altri disturbi del sistema nervoso centrale, astenersi da guidare veicoli e usare macchinari.
- Apparato digerente: dispepsia, nausea, vomito, dolori addominali, stipsi, flatulenza, diarrea, stomatiti, esofagiti. Raramente si possono riscontrare ulcera peptica, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, che talvolta possono essere gravi, specialmente nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4). Raramente sono stati riportati casi di gastrite e colite.
- Effetti indesiderati a livello ematologico: nei pazienti trattati con meloxicam sono state descritte alterazioni della crasi ematica, quali anemia, leucopenia e trombocitopenia. Alcuni di questi eventi sono stati attribuiti all'assunzione del farmaco. Sono stati riportati casi isolati di agranulocitosi in pazienti trattati contemporaneamente con meloxicam e altri farmaci potenzialmente mielotossici.
- Reazioni a livello della cute: sono stati riportati prurito, rash cutaneo, orticaria e reazioni di fotosensibilizzazione. Molto raramente si possono sviluppare reazioni bollose, quali eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica.
Reazioni di ipersensibilità:
generali: raramente sono state riportate reazioni anafilattiche/anafilattoidi ed angioedema.
- Apparato respiratorio: in alcuni pazienti allergici all'acido acetilsalicilico o ad altri FANS si sono manifestati attacchi d'asma.
- Sistema nervoso centrale: è possibile la comparsa di ebbrezza, cefalea, vertigini, ronzii e torpore. Raramente sono stati riportati confusione, alterazione dell'umore, insonnia ed incubi.
Disturbi visivi:raramente sono stati riportati disturbi visivi, compresa la visione offuscata.
- Apparato cardiovascolare: durante il trattamento si possono verificare edema, edema degli arti inferiori, aumento della pressione sanguigna (vedere paragrafo 4.4.), palpitazioni, flushing.
- Apparato urogenitale: si possono verificare alterazioni dei valori dei parametri di laboratorio relativi alla funzione renale (aumento dei valori di creatinina o urea sierica).
- Funzionalità epatica: sono stati osservati casi di aumenti transitori dei valori di transaminasi e/o bilirubina. Raramente sono stati riportati casi di epatite.
- Effetti indesiderati connessi alla via di somministrazione: il rischio di tossicità locale aumenta, per frequenza e gravità, con il protrarsi del trattamento e con l'aumentare delle dosi e del dosaggio giornaliero.
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In caso di sovradosaggio, è necessario instaurare una terapia sintomatica, in quanto non si conosce alcun antidoto specifico. Uno studio clinico ha dimostrato che la colestiramina accelera l'eliminazione di meloxicam. Gravi lesioni gastrointestinali possono essere trattate con antiacidi e con farmaci antagonisti dei recettori H2.
Categoria farmacoterapuetica: Farmaci antinfiammatori non steroidei – Codice ATC: M 01AC06
Meloxicam è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) della famiglia degli oxicam, che possiede attività antinfiammatorie, analgesiche ed antipiretiche.
L'attività antinfiammatoria di meloxicam è stata dimostrata nei modelli classici dell'infiammazione. Come per gli altri FANS, non è noto il preciso meccanismo di azione. Tuttavia, c’è almeno un comune meccanismo d’azione condiviso da tutti i FANS (incluso meloxicam): l’inibizione della sintesi delle prostaglandine, noti mediatori dell'infiammazione.
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La biodisponibilità di meloxicam dopo somministrazione orale è pari all'89%.
In seguito a somministrazione di 7,5 mg e di 15 mg, le concentrazioni plasmatiche sono risultate proporzionali alla dose: esse hanno raggiunto livelli compresi tra 0,4 e 1,0 mg/l con la somministrazione di 7,5 mg, e 0,8 - 2 mg/l con la somministrazione di 15 mg (Cmin e Cmax allo steady state).
Meloxicam si lega fortemente alle proteine plasmatiche, essenzialmente all'albumina (99%).
Meloxicam è estensivamente metabolizzato, principalmente per ossidazione del radicale metile legato all'anello tiazolico. Il 3% della dose è eliminato in forma immodificata. Il 50% del prodotto è eliminato con le urine, l'altra metà con le feci.
L'emivita media di eliminazione è dell'ordine di 20 ore.
Lo steady state è raggiunto in 5 giorni.
La clearance plasmatica è in media di 8 ml/min. Nel soggetto anziano la clearance è diminuita. Il volume di distribuzione è basso, in media 11 litri. La variazione interindividuale è nell'ordine del 30-40%.
Nell'insufficienza renale terminale il volume di distribuzione è aumentato, pertanto la posologia giornaliera di 7,5 mg non deve essere superata.
Negli studi preclinici il profilo tossicologico di meloxicam è risultato identico a quello degli altri FANS: negli studi di tossicità cronica, ulcere, erosioni gastrointestinali e necrosi delle papille renali sono comparse a dosi elevate in due specie di animali.
A seconda della specie animale studiata, le dosi senza effetti tossici sono da 3 a 10 volte superiori a quelle utilizzate nell'uomo.
Negli studi di tossicità riproduttiva, effetti letali sull'embrione sono stati osservati a dosi molto superiori a quelle utilizzate nell'uomo. Come per tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine, sono stati descritti effetti fetotossici al termine della gestazione.
Non è stato evidenziato alcun effetto mutageno, nè in vitro nè in vivo.
Nel ratto e nel topo, cui sono state somministrate dosi molto superiori a quelle utilizzate nell'uomo, non è stato evidenziato alcun effetto cancerogeno.
Esteri gliceridi di acidi grassi, olio di ricino idrogenato poliossietilenato
Non pertinente.
3 anni
Conservare a temperatura inferiore a 30°C.
Strip termoformati in alluminio.
Nessuna in particolare.
Istituto De Angeli PH S.p.A.
Via Lorenzini, 8 - Milano
6 supposte AIC n° 034280077
12 supposte AIC n° 034280089
17.03.1999 / 8.05.2000.
Gennaio 2004