Levemir 100 U/Ml, Soluzione Iniettabile In Penna Preriempita
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

LEVEMIR 100 U/ml, soluzione iniettabile in penna preriempita


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

1 ml contiene 100 U di insulina detemir (prodotta da Saccharomyces cerevisiae con la tecnologia del  DNA ricombinante).

1 penna preriempita contiene 3 ml equivalenti a 300 U.

Una unità di insulina detemir contiene 0,142 mg di insulina detemir anidra senza aggiunta di sale. Una  unità (U) di insulina detemir equivale ad una UI di insulina umana.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Soluzione iniettabile in penna preriempita. InnoLet

Soluzione limpida, incolore, neutra.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Terapia del diabete mellito.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Levemir è un analogo dell’insulina ad azione prolungata usato come insulina basale.

Dosaggio:

In combinazione con agenti antidiabetici orali, si raccomanda di iniziare il trattamento con Levemir  con una sola somministrazione giornaliera di 10 U o 0,1-0,2 U/kg. Il dosaggio di Levemir deve essere  determinato sulla base delle necessità individuali dei pazienti.

Sulla base dei risultati degli studi, si raccomanda la seguente linea guida di aggiustamento della dose:

Media dei valori di glicemia (controllo Aggiustamento della dose di Levemir
domiciliare) a digiuno
> 10,0 mmol/l (180 mg/dl) + 8
9,1-10,0 mmol/l (163-180 mg/dl) + 6
8,1-9,0 mmol/l (145-162 mg/dl) + 4
7,1-8,0 mmol/l (127-144 mg/dl) + 2
6,1-7,0 mmol/l (109-126 mg/dl) + 2
Se un valore di glicemia a digiuno è:
3,1-4,0 mmol/l (56-72 mg/dl) - 2
<3,1 mmol/l (<56 mg/dl) - 4

Quando Levemir viene utilizzato in un regime insulinico basale/bolo, deve essere somministrato una o   due volte al giorno in base alle necessità dei pazienti. Il dosaggio di Levemir deve essere aggiustato  sulla base delle necessità individuali.

Nei casi in cui sono necessarie due dosi giornaliere per ottimizzare il controllo della glicemia, la dose  serale può essere somministrata la sera o prima di andare a letto.

Trasferimento da altre insuline:

Il trasferimento a Levemir da altre insuline ad azione intermedia o prolungata può richiedere  aggiustamenti del dosaggio e dei tempi di somministrazione (vedere paragrafo 4.4).

Analogamente alle altre insuline, si raccomanda un monitoraggio costante della glicemia durante il  periodo di transizione e nelle prime settimane seguenti.

Eventuali trattamenti ipoglicemizzanti concomitanti possono necessitare di un aggiustamento  posologico (dosaggio e/o tempi di somministrazione di agenti antidiabetici orali o di altre insuline ad  azione breve/rapida).

Come per le altre insuline, nel caso di pazienti anziani o di pazienti con un'insufficienza renale o  epatica si consiglia di intensificare il monitoraggio della glicemia e di aggiustare il dosaggio  dell'insulina detemir individualmente.

L'efficacia e la sicurezza di Levemir sono state dimostrate in studi della durata di 6 mesi in bambini ed  adolescenti di età compresa tra i 6 e i 17 anni (vedere paragrafo 5.1).

L’efficacia e la sicurezza di Levemir non sono state studiate in bambini di età inferiore ai 6 anni.

Un aggiustamento posologico può rendersi necessario anche quando i pazienti aumentano l'attività  fisica, modificano la dieta abituale o nel corso di una malattia concomitante.

Somministrazione  : Somministrazione sottocutanea.

Somministrare Levemir per via sottocutanea tramite iniezione nella coscia, nella parete addominale o  nella parte superiore del braccio. Come con le insuline umane, il grado e il livello di assorbimento  dell'insulina detemir possono essere superiori nei casi di somministrazione sottocutanea nella parete  addominale o nella regione deltoidea rispetto alla somministrazione nella coscia. Alternare quindi i siti  di iniezione entro la stessa area.

Alla confezione di Levemir InnoLet è accluso un foglio illustrativo con dettagliate istruzioni per l'uso.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità all’insulina detemir o a uno qualsiasi degli eccipienti.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Una posologia inadeguata o l'interruzione del trattamento, specialmente nel diabete tipo 1, possono  portare a iperglicemia e a chetoacidosi diabetica. I primi sintomi dell'iperglicemia in genere  compaiono gradualmente nell'arco di alcune ore o giorni. Questi includono sete, poliuria, nausea,  vomito, sonnolenza, pelle secca ed arrossata, xerostomia, perdita di appetito ed alito acetonemico. Nei  diabetici di tipo 1, le  iperglicemie non trattate possono condurre a chetoacidosi diabetica, evento  potenzialmente letale.

Una dose elevata di insulina rispetto alle esigenze del paziente può indurre ipoglicemia (vedere  paragrafi 4.8 e 4.9).

La mancata assunzione di un pasto o un esercizio fisico faticoso e non programmato può indurre  ipoglicemia.

I pazienti che hanno avuto un sensibile miglioramento nel controllo della glicemia, ad esempio grazie  ad una terapia insulinica intensificata, devono essere informati che possono andare incontro ad una  modifica dei comuni sintomi iniziali della ipoglicemia. I comuni sintomi iniziali possono non  comparire nei pazienti con diabete di lunga data.

L'insorgenza di malattie concomitanti, in modo particolare di infezioni e stati febbrili, di solito  aumenta il fabbisogno insulinico del paziente.

Il trasferimento di un paziente ad un altro tipo o marca di insulina deve essere effettuato sotto stretto  controllo medico. Le modifiche di concentrazione, marca (produttore), tipo, origine (animale, umana,   analogo dell'insulina umana) e/o metodo di produzione (da DNA ricombinante o insulina di origine  animale) possono rendere necessario un aggiustamento posologico. I pazienti che assumono Levemir  possono necessitare di una modifica del dosaggio rispetto a quello relativo all'insulina usata di solito.  Se è necessario un aggiustamento posologico questo si può effettuare sin dalla prima  somministrazione o  nel corso delle prime settimane o mesi.

Come in ogni terapia insulinica, si possono verificare reazioni intorno al sito di iniezione che  comprendono dolore, prurito, orticaria, gonfiore e infiammazione. La rotazione continua del sito di  iniezione entro la stessa area può aiutare a ridurre o prevenire queste reazioni. Le reazioni di solito si  risolvono nell’arco di pochi giorni o poche settimane. In rare occasioni, le reazioni al sito di iniezione  possono richiedere l’interruzione del trattamento con Levemir.

Non somministrare Levemir per via endovenosa poiché vi è il rischio di indurre un evento  ipoglicemico grave.

Evitare la somministrazione intramuscolare.

Se Levemir è miscelato ad altre preparazioni di insulina, il profilo di azione di uno o di entrambi i  singoli componenti può variare. Miscelando Levemir con un analogo dell'insulina ad azione rapida,  come l'insulina aspart, si ottiene un profilo d'azione con un effetto massimo ritardato e più basso  rispetto a quello di iniezioni separate. Quindi, occorre evitare la miscelazione di Levemir con insulina  ad azione rapida.

Sono disponibili dati limitati riguardanti pazienti con grave ipoalbuminemia. Si raccomanda di  sottoporre questi pazienti a un monitoraggio attento.

Non usare Levemir nei microinfusori di insulina.

Levemir contiene metacresolo, che può indurre reazioni allergiche.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Numerosi farmaci interagiscono con il metabolismo del glucosio.

Le seguenti sostanze possono ridurre il fabbisogno insulinico:

Farmaci ipoglicemizzanti orali, inibitori delle monoaminossidasi (IMAO), agenti beta-bloccanti non  selettivi, inibitori dell'enzima convertitore dell'angiotensina (ACE), salicilati e alcool.

Le seguenti sostanze possono aumentare il fabbisogno insulinico:

Tiazidi, glucocorticoidi, ormoni tiroidei e beta-simpaticomimetici, ormone della crescita e danazolo.

Gli agenti beta-bloccanti possono mascherare i sintomi dell'ipoglicemia e ritardare la ripresa da un  evento ipoglicemico.

L'octreotide/lanreotide può sia aumentare sia ridurre il fabbisogno insulinico.

L'alcool può intensificare e prolungare gli effetti ipoglicemici dell'insulina.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Gravidanza:

Non sono disponibili dati clinici relativi all’uso di insulina detemir in gravidanza.

Studi sulla riproduzione animale non hanno rivelato alcuna differenza tra l'insulina detemir e l'insulina  umana relativamente all'embriotossicità e alla teratogenicità. È necessario essere prudenti nel  prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza.

In generale, si raccomanda un controllo intensificato della glicemia ed il monitoraggio delle donne  affette da diabete sia durante la pianificazione della gravidanza che durante la gravidanza stessa. Il  fabbisogno di insulina solitamente diminuisce nel corso del primo trimestre ed aumenta nel secondo e  terzo trimestre di gravidanza. Dopo il parto, il fabbisogno insulinico torna rapidamente ai valori  precedenti la gravidanza.

Allattamento:

Non sono state effettuate sperimentazioni cliniche sull'uso dell'insulina detemir durante l'allattamento.  Il prodotto deve essere somministrato con cautela durante l'allattamento. Durante l'allattamento, può  essere necessario apportare aggiustamenti nella dose di insulina e nella dieta della paziente.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

La capacità di concentrazione e di reazione del paziente possono ridursi a seguito di ipoglicemia.  Questo fatto può costituire un rischio in situazioni in cui tali capacità sono di particolare importanza  (ad esempio quando si guida un autoveicolo o si utilizzano macchinari).

I pazienti devono essere informati sulla necessità di prendere le necessarie precauzioni per evitare la  comparsa di un episodio ipoglicemico mentre stanno guidando. Ciò è particolarmente importante per  coloro i quali hanno una ridotta o assente consapevolezza dei sintomi premonitori dell'ipoglicemia o  hanno frequenti episodi di ipoglicemia. In queste circostanze deve essere sconsigliata la guida.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Le reazioni avverse al farmaco osservate in pazienti in terapia con Levemir sono soprattutto dose-  dipendenti e riconducibili all'effetto farmacologico dell'insulina. Un effetto indesiderato comune è  l'ipoglicemia, che può manifestarsi se la dose di insulina è elevata rispetto al fabbisogno del paziente.  Le indagini cliniche hanno rivelato che un'ipoglicemia grave, definita come necessità di intervento di  altre persone, si manifesta nel 6% circa dei pazienti a cui è stato prescritto Levemir. L'ipoglicemia  grave può indurre perdita della coscienza e/o convulsioni e causare un danno cerebrale temporaneo o  permanente, fino al decesso.

Reazioni intorno al sito di iniezione si osservano più frequentemente durante il trattamento con  Levemir che con le insuline umane. Tali reazioni comprendono arrossamento, infiammazione, livido,  gonfiore o prurito intorno al sito di iniezione. La maggior parte delle reazioni intorno al sito di  iniezione sono minori e di natura transitoria, infatti normalmente scompaiono nell’arco di pochi giorni  o poche settimane proseguendo il trattamento.

La percentuale complessiva di pazienti trattati che potrebbero manifestare reazioni avverse al farmaco  è stimata intorno al 12%.

La frequenza delle reazioni avverse osservate nelle sperimentazioni cliniche che, per giudizio  unanime, siano da considerarsi correlate a Levemir, è riportata sotto.

Disturbi del metabolismo e nutrizione:

Comuni (≥1/100, <1/10)                                          Ipoglicemia:

In genere, i sintomi dell'ipoglicemia si manifestano all'improvviso. Possono comprendere: sudorazione fredda; pelle fredda e pallida; affaticamento; nervosismo o tremore; ansia; stanchezza e debolezza inusuali; confusione; difficoltà di concentrazione; sonnolenza; fame; disturbi visivi; cefalea; nausea; palpitazioni. L'ipoglicemia grave può indurre perdita della coscienza e/o convulsioni e causare un danno cerebrale (temporaneo o permanente) fino al decesso.

Disordini generali e alterazioni del sito di  somministrazione:

Comuni (≥1/100, <1/10)

Reazioni nel sito di iniezione:

Durante il trattamento con insulina possono verificarsi reazioni intorno al sito di iniezione (arrossamento, gonfiore e prurito). Queste reazioni di solito sono transitorie e normalmente scompaiono proseguendo il trattamento.

Non comuni (≥1/1.000, <1/100)

Lipodistrofia:

La lipodistrofia si può verificare nel sito di iniezione per non aver cambiato il sito di iniezione entro la stessa area.

Edema:

All'inizio della terapia con insulina può verificarsi edema. Questo sintomo è in genere a carattere transitorio.

Disturbi del sistema immunitario :

Comuni (≥1/100, <1/10)

In tre studi clinici con soggetti in terapia combinata con agenti antidiabetici orali, è stata osservata una frequenza maggiore (2,2%) di reazioni allergiche e reazioni potenzialmente allergiche.

Non comuni (≥1/1.000, <1/100)

Reazioni allergiche, reazioni potenzialmente allergiche, orticaria, rash ed eruzioni cutanee: Questi sintomi possono essere riconducibili a un'ipersensibilità generalizzata Altri segni di ipersensibilità generalizzata possono essere: prurito, sudorazione, disturbi gastrointestinali, edema angioneurotico, difficoltà nella respirazione, palpitazioni e ipotensione. Le reazioni di ipersensibilità generalizzata sono potenzialmente a rischio di vita (reazioni anafilattiche).

Disturbi oculari:

Non comuni (≥1/1.000, <1/100)

Anomalie di rifrazione:

All'inizio della terapia con insulina possono verificarsi anomalie di rifrazione. Questo sintomo è in genere a carattere transitorio.

Retinopatia diabetica:

Il miglioramento a lungo termine del controllo della glicemia riduce il rischio di progressione della retinopatia diabetica. Tuttavia, l'intensificazione della terapia con insulina, accompagnata da un brusco miglioramento del controllo della glicemia, può essere associata a un temporaneo aggravamento della retinopatia diabetica.

Disordini del sistema nervoso:

Rari (≥1/10.000, <1/1.000)

Neuropatia periferica:

Un rapido miglioramento del controllo della  glicemia può essere associato a una condizione di  “neuropatia acuta dolorosa”, solitamente  reversibile.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Non è possibile definire uno specifico livello di sovradosaggio dell'insulina, tuttavia l'ipoglicemia si  può sviluppare in fasi sequenziali se vengono somministrate dosi troppo elevate relativamente al  fabbisogno insulinico del paziente.

Gli episodi ipoglicemici lievi possono essere trattati con la somministrazione orale di glucosio o  di prodotti contenenti zucchero. Pertanto si raccomanda ai pazienti diabetici di portare sempre  con sé  prodotti contenenti zucchero.

Gli episodi ipoglicemici gravi, quando il paziente ha perso conoscenza, possono essere trattati  con glucagone (da 0,5 a 1 mg) somministrato per via intramuscolare o sottocutanea da una  persona che ha ricevuto una istruzione appropriata oppure con glucosio endovena somministrato  da personale medico. Il glucosio deve essere somministrato anche endovena nel caso in cui il  paziente non abbia risposto entro 10-15 minuti alla somministrazione di glucagone. Una volta  recuperato lo stato di coscienza si consiglia la somministrazione di carboidrati per bocca al fine  di prevenire una ricaduta.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: Farmaci usati nel diabete. Insuline ed analoghi per uso iniettabile, ad  azione prolungata. Codice ATC: A10AE05.

L'insulina detemir è un analogo solubile dell'insulina basale ad azione lunga con una durata prolungata  dell’effetto.

Il profilo del tempo di azione dell'insulina detemir è statisticamente e significativamente meno  variabile e pertanto più prevedibile di quello dell'insulina NPH, come risulta dai coefficienti di  variazione (CV) in uno stesso soggetto dell'effetto farmacodinamico totale e massimo in Tabella 1.

Tabella 1. Variabilità in uno stesso soggetto del profilo del tempo di azione di insulina detemir e  insulina NPH

Insulina Insulina
Endpoint farmacodinamico detemir - NPH -
CV (%) CV (%)
AUCGIR,0-24h * 27 68
GIRmax** 23 46

*Area sotto la curva     

**Velocità infusione glucosio valore p <0,001 per tutte le comparazioni con insulina detemir

L'azione prolungata dell'insulina detemir è mediata dalla spiccata aggregazione delle molecole di  insulina detemir nel sito di iniezione e dal legame all'albumina attraverso la catena laterale di acido  grasso. L'insulina detemir si distribuisce più lentamente ai tessuti periferici target rispetto all'insulina  NPH. L'insieme di questi due meccanismi di protrazione garantisce un assorbimento e un profilo di  azione dell'insulina detemir più riproducibili rispetto all'insulina NPH.

L'effetto ipoglicemizzante dell'insulina detemir è dovuto alla captazione facilitata del glucosio  conseguente al legame dell'insulina con i recettori localizzati sulle cellule muscolari e adipose e la  contemporanea inibizione della fuoriuscita del glucosio dal fegato.

La durata di azione massima è di 24 ore, in relazione al dosaggio. È possibile eseguire una o due  somministrazioni giornaliere. Se si eseguono due somministrazioni giornaliere, si raggiungerà lo  steady state dopo la somministrazione di 2-3 dosi. Per le dosi nell’intervallo tra 0,2 - 0,4 U/kg,  Levemir esercita oltre il 50% del suo effetto massimo tra le 3-4 ore e fino a 14 ore dopo la   somministrazione della dose.

Dopo somministrazione sottocutanea (effetto massimo, durata di azione, effetto totale) è stata  osservata una proporzionalità tra il dosaggio e la risposta farmacodinamica.

In sperimentazioni cliniche a lungo termine è stata dimostrata una minore variabilità giorno per giorno  di FPG durante la terapia con Levemir rispetto alla terapia con NPH.

Studi in pazienti con diabete tipo 2 trattati con insulina basale in combinazione con farmaci  antidiabetici orali (OAD) hanno dimostrato che il controllo glicemico (HbA1c) ottenuto con Levemir è  paragonabile a quello con NPH e a quello con insulina glargine ed è associato ad un minore aumento  di peso (vedere la Tabella 2 riportata sotto). Nello studio di confronto con insulina glargine, in cui era  possibile somministrare l’insulina detemir una o due volte al giorno mentre l’insulina glargine veniva  somministrata una volta al giorno, il 55% dei pazienti in terapia con detemir ha completato le 52  settimane di trattamento seguendo il regime di doppia somministrazione giornaliera.

Tabella 2. Variazione del peso corporeo in seguito alla terapia insulinica

Durata dello Insulina detemir Insulina detemir Insulina NPH Insulina glargine
studio una volta al giorno due volte al giorno
20 settimane +0,7 kg +1,6 kg
26 settimane +1,2 kg +2,8 kg
52 settimane +2,3 kg +3,7 kg +4,0 kg

In sperimentazioni con l’uso della terapia combinata insulina-OAD, nel trattamento con Levemir si è  osservato un rischio inferiore del 61-65% di ipoglicemie notturne minori rispetto a quello con NPH.

Nelle sperimentazioni cliniche a lungo termine in pazienti con diabete tipo 1, in terapia basale/bolo, la  glicemia a digiuno è migliorata nei pazienti in terapia con Levemir rispetto ai pazienti in terapia con  insulina NPH, compresi i bambini e gli adolescenti dai 6 ai 17 anni. Il controllo della glicemia (HbA1c)  con Levemir è comparabile all'insulina NPH, con un minor rischio di eventi ipoglicemici notturni e  non è associato ad un aumento di peso.

Nelle sperimentazioni cliniche in cui si utilizzava una terapia insulinica basale/bolo, le percentuali  totali di ipoglicemia con Levemir e insulina NPH erano simili. L'analisi degli eventi ipoglicemici  notturni in pazienti affetti da diabete tipo 1 evidenziava un rischio significativamente minore di eventi  ipoglicemici non gravi (confermato dal riscontro di valori di glicemia capillare inferiori a 2,8 e  3,1 mmol/l, espressi come glicemia plasmatica, e dalla possibilità del paziente di autocurarsi) rispetto  all'insulina NPH mentre non vennero riscontrate differenze nei pazienti affetti da diabete tipo 2.  Tuttavia il rischio complessivo di ipoglicemie notturne nei bambini ed adolescenti dai 6 ai 17 anni con  diabete di tipo I è stato significativamente più basso con Levemir rispetto alle insuline NPH.

Con l’uso di Levemir è stato osservato sviluppo di anticorpi. Tuttavia, sembra che questo non abbia  alcun impatto sul controllo glicemico.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Assorbimento:

La concentrazione massima nel siero si raggiunge 6 – 8 ore dopo la somministrazione.

Se si eseguono due somministrazioni giornaliere, si raggiungeranno concentrazioni nel siero allo  steady state dopo la somministrazione di 2-3 dosi.

La variazione intra-individuale dell'assorbimento è inferiore per Levemir che per altre preparazioni di  insulina basale.

Non è stata rilevata alcuna differenza clinicamente significativa tra i sessi, relativamente alle proprietà  farmacocinetiche dell'insulina detemir.

La biodisponibilità assoluta di insulina detemir con somministrazione sottocutanea è di circa il 60%.

Distribuzione:

Un volume di distribuzione apparente dell'insulina detemir (circa 0,1 l/kg) indica che un'elevata  frazione di insulina detemir è in circolazione nel sangue.

Metabolismo:

La degradazione dell'insulina detemir è simile a quella dell'insulina umana; nessuno dei metaboliti  venutisi a formare è attivo.

I risultati degli studi sui legami proteici in vitro e in vivo indicano che non vi sono interazioni  clinicamente significative tra insulina detemir e acidi grassi o altri farmaci con legame proteico.

Eliminazione:

L'emivita dopo somministrazione sottocutanea è determinata dal grado di assorbimento dai tessuti  sottocutanei. L'emivita varia da 5 a 7 ore, in relazione al dosaggio.

Linearità:

Dopo somministrazione sottocutanea (concentrazione massima, livello di assorbimento) è stata  osservata una proporzionalità tra la concentrazione di siero e il range di dosaggio terapeutico.

Popolazioni speciali:

Le proprietà farmacocinetiche dell'insulina detemir in bambini (6–12 anni) e adolescenti (13–17 anni)  sono state analizzate e confrontate con quelle di adulti affetti da diabete di tipo 1. Non è stata rilevata  alcuna differenza clinicamente rilevante nelle proprietà farmacocinetiche.

Non è stata rilevata alcuna differenza clinicamente significativa tra le farmacocinetiche dell'insulina  detemir relative a soggetti anziani rispetto a soggetti giovani o a soggetti affetti da insufficienza renale  o epatica rispetto a soggetti sani. In base alle sperimentazioni condotte, non si prevedono differenze  clinicamente rilevanti nella farmacocinetica dell'insulina detemir tra soggetti sani e soggetti con  insufficienza renale o epatica. Dato che la farmacocinetica dell'insulina detemir non è stata  ampiamente studiata in queste popolazioni di pazienti, è consigliabile intensificare il monitoraggio di  queste popolazioni.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

I dati non-clinici rivelano assenza di rischi per gli esseri umani sulla base di studi convenzionali di  farmacologia di sicurezza, tossicità per somministrazioni ripetute, genotossicità, e tossicità  riproduttiva. I dati sull'affinità dei recettori e gli esperimenti sulla mitogenicità condotti in vitro non  hanno fornito prove di un maggiore potenziale mitogeno rispetto all'insulina umana.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Glicerolo; fenolo; metacresolo;  zinco acetato; sodio fosfato dibasico diidrato;  sodio cloruro; acido cloridrico 2N (per aggiustamento del pH); sodio idrossido 2N (per aggiustamento del pH); acqua per preparazioni iniettabili.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Sostanze aggiunte al Levemir possono causare la sua degradazione, ad esempio farmaci contenenti  tioli o solfati. Levemir non deve essere miscelato ai liquidi infusionali.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

2 anni.

Dopo la prima apertura, il prodotto può essere conservato fino a 6 settimane a una temperatura non  superiore a 30°C.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare in frigorifero (2°C - 8°C) lontano dal congelatore. Non congelare.

Non rimuovere il cappuccio quando Levemir InnoLet non è in uso per tenere il prodotto al riparo dalla  luce.

Durante l'uso: non refrigerare. Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

Proteggere Levemir da un eccessivo calore e dalla luce diretta dei raggi solari.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Soluzione da 3 ml in cartuccia (vetro tipo 1), con stantuffo (bromobutile) e tappo (bromobutile/poli-  isoprene) in una penna preriempita (dispositivo a penna multidose) (polipropilene). Dimensioni della  confezione: 1, 5 e 10 penne preriempite.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Levemir deve essere usato da una sola persona. La cartuccia non deve essere riempita nuovamente.

Non utilizzare Levemir se il prodotto non appare limpido ed incolore.

Se Levemir è stato congelato non deve essere utilizzato.

È opportuno consigliare al paziente di gettare l'ago dopo ogni iniezione.

Il prodotto non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità ai  requisiti di legge locali.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Novo Nordisk A/S  Novo Allé

DK-2880 Bagsvaerd  Danimarca


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

EU/1/04/278/007  EU/1/04/278/008  EU/1/04/278/009

A.I.C. N. 036850079

A.I.C. N. 036850081

A.I.C. N. 036850093


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

01/06/2004


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

Conforme alla decisione EMEA 15/10/2007