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LEVOCETIRIZINA EG
Ogni compressa rivestita con film contiene 5 mg di levocetirizina dicloridrato (equivalenti a 4,2 mg di levocetirizina).
Eccipiente: ogni compressa rivestita con film contiene lattosio monoidrato 64,0 mg.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Compressa rivestita con film.
Compresse rivestite con film di colore da bianco a biancastro, ovali, biconvesse con “L9CZ” impresso su di un lato e “5” impresso sull’altro.
Levocetirizina è indicata per:
• sollievo dai sintomi dell’orticaria cronica idiopatica.
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Le compresse rivestite con film devono essere assunte per via orale, deglutite intere con del liquido e possono essere assunte con o senza cibo.
Adulti e adolescenti sopra i 12 anni
La dose giornaliera raccomandata corrisponde a 5 mg (una compressa rivestita con film) una volta al giorno.
Bambini (dai 6 ai 12 anni)
La dose giornaliera raccomandata corrisponde a 5 mg (una compressa rivestita con film) al giorno.
Non si raccomanda l’impiego della levocetirizina nei bambini con meno di 6 anni non essendo disponibili sufficienti dati di sicurezza ed efficacia.
Anziani
Per il momento non sono disponibili dati che suggeriscano la necessità di aggiustare il dosaggio nei pazienti anziani, purché la funzionalità renale sia normale.
Pazienti con compromissione della funzionalità renale da moderata a grave
Non sono disponibili dati che documentino il rapporto efficacia/sicurezza nei pazienti con compromissione della funzionalità renale. Dato che la levocetirizina viene escreta principalmente per via renale (vedere il paragrafo 5.2), è necessaria un’individualizzazione della frequenza dei dosaggi in base alla funzionalità renale, nei casi in cui non possa essere usato un trattamento alternativo.
Fare riferimento alla seguente tabella e aggiustare il dosaggio come indicato. Per utilizzare la tabella occorre fare riferimento al valore di clearance della creatinina (CLcr) del paziente espresso in ml/min. La CLcr (ml/min) può essere può essere stimata dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl) mediante la seguente formula:
[140 - età (anni)] x peso corporeo (kg)
CLcr = ________________________________________ (x 0.85 per le donne)
72 creatinina sierica (mg/dl)
Aggiustamenti di dosaggio nei pazienti con compromissione della funzionalità renale:
Gruppo | Clearance della creatinina (ml/min) | Dosaggio e frequenza |
Normale | ≥ 80 | Una compressa una volta al giorno. |
Lieve | 50 - 79 | Una compressa una volta al giorno. |
Moderata | 30 - 49 | Una compressa una volta ogni due giorni |
Grave | 30 | Una compressa una volta ogni tre giorni |
Malattia renale allo stadio terminale - Pazienti dializzati | 10 | Controindicato |
Nei pazienti pediatrici affetti da compromissione della funzionalità renale, la dose dovrà essere aggiustata su base individuale, tenendo conto della clearance renale, della sua età e del peso corporeo.
Pazienti con compromissione della funzionalità epatica
Nei pazienti affetti da sola compromissione della funzionalità epatica non è necessario alcun aggiustamento di dosaggio.
Pazienti con compromissione della funzionalità epatica e renale
In questi pazienti si raccomanda un aggiustamento del dosaggio (vedere "Pazienti con compromissione della funzionalità renale da moderata a grave" più sopra).
Ipersensibilità alla levocetirizina, ad uno qualsiasi degli eccipienti, all’idrossizina o a un qualsiasi altro derivato della piperazina.
Pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min).
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere levocetirizina compresse rivestite con film.
Non superare le dosi prescritte.
L’uso di levocetirizina dicloridrato non è raccomandato nei bambini di età inferiore a sei anni, in quanto le compresse rivestite con film attualmente disponibili non consentono ancora una dose di adattamento.
Alle dosi terapeutiche non sono state dimostrate interazioni clinicamente significative con l’alcool (per tasso di alcolemia di 0.5 g/L).
Si raccomanda tuttavia cautela nei casi in cui vi sia contemporanea assunzione di alcool. Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e nei pazienti a rischio di convulsioni.
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Sulla base delle proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche e del profilo di tolleranza di levocetirizina non si prevedono interazioni con questo antistaminico. In effetti non sono state segnalate rilevanti interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche nell’ambito degli studi di interazione fra farmaci condotti per lo più con pseudoefedrina o teofillina (400 mg/die).
La presenza di cibo non riduce l’entità dell’assorbimento di levocetirizina, anche se ne diminuisce la velocità.
I dati clinici disponibili sulle gravidanze esposte al trattamento con levocetirizina sono molto limitati. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo postnatale.
Si deve usare cautela nel prescrivere il trattamento a donne in gravidanza o nel periodo di allattamento, perché la levocetirizina passa nel latte materno.
Valutazioni obiettive sulla capacità di guidare, sulla latenza del sonno e sulle prestazioni nelle catene di montaggio non hanno dimostrato alcun effetto clinicamente rilevante ai dosaggi raccomandati (5 mg).
I pazienti che hanno intenzione di guidare, esercitare attività potenzialmente pericolose o usare macchinari non devono superare il dosaggio raccomandato e devono tenere presente la risposta individuale al medicinale.
Nei pazienti sensibili l’uso concomitante di alcool o altri farmaci depressori del SNC può causare una riduzione addizionale dello stato di allerta e compromettere la performance dei pazienti.
La frequenza degli effetti indesiderati è stata definita come segue: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1000 a ≤1/100); rara (da ≥1/10.000 a ≤1/1000); molto rara (≤1/10.000), frequenza non nota (non stimabile in base ai dati disponibili).
| Comuni | Non comune | Rari | Molto rari |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | | | Trombocitopenia |
Disturbi del sistema immunitario | | | Ipersensibilità | Shock anafilattico |
Disturbi psichiatrici | Sonnolenza | Agitazione | Aggressività, confusione, depressione, allucinazioni, insonnia | Tic |
Patologie del sistema nervoso | Capogiri, cefalea | Parestesia | Convulsioni, disturbi del movimento | Disgeusia, sincope, tremore, distonia, discinesia |
Patologie dell’occhio | | | | Disturbi dell’accomodazione, offuscamento della visione, crisi oculogira |
Patologie cardiache | | | Tachicardia | |
Patologie dell’apparato respiratorio, toraciche e mediastiniche | Faringite, rinite* | | | |
Patologie gastrointestinali | Dolore addominale, secchezza delle fauci, nausea | Diarrea | | |
Patologie epatobiliari | | | Anomalie della funzionalità epatica (aumento di transaminasi, fosfatasi alcalina, γ-GT e bilirubina) | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | Prurito, rash | Orticaria | Edema angioneurotico, eruzione fissa da farmaci |
Patologie renali e urinarie | | | | Disuria, enuresi |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Affaticamento | Astenia, malessere | Edema | |
Indagini diagnostiche | | | Aumento ponderale | |
* Nei bambini
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Sintomi
I sintomi osservati dopo un sovradosaggio di levocetirizina sono principalmente associati ad effetti a carico del SNC o ad effetti suggestivi di un effetto anticolinergico.
Gli eventi avversi riportati dopo l’assunzione di una dose almeno 5 volte superiore a quella quotidiana raccomandata sono: confusione, diarrea, capogiri, affaticamento, cefalea mal di testa, malessere, midriasi, prurito, irrequietezza, sedazione, sonnolenza, stupore, tachicardia, tremori e ritenzione urinaria.
Trattamento del sovradosaggio
Non esiste un antidoto specifico alla levocetirizina. In caso di sovradosaggio, si raccomanda un trattamento sintomatico o di supporto. La lavanda gastrica deve essere presa in considerazione nel caso in cui sia passato poco tempo dall’ingestione.
L’emodialisi non risulta efficace per eliminare la levocetirizina.
Categoria farmaco terapeutica: antistaminici per uso sistemico, derivati piperazinici, codice ATC: R06AE09
Levocetirizina, l’enantiomero (R) della cetirizina, è un antagonista potente e selettivo dei recettori H1 periferici.
Gli studi di binding hanno indicato che levocetirizina è dotata di alta affinità per i recettori H1 umani (Ki = 3,2 nmol/l). L’affinità di levocetirizina è doppia rispetto a quella di cetirizina (Ki = 6,3 nmol/l). Levocetirizina si dissocia dai recettori H1 con una emivita di 115 ± 38 min. In seguito a una somministrazione singola levocetirizina mostra un grado di occupazione dei recettori del 90% a 4 ore e del 57% a 24 ore.
Studi di farmacodinamica condotti su volontari sani hanno dimostrato che levocetirizina esercita un’attività comparabile a cetirizina a livello cutaneo e nasale, ma con un dosaggio dimezzato.
L’attività farmacodinamica di levocetirizina è stata studiata in studi randomizzati controllati.
In uno studio in cui sono stati confrontati gli effetti di levocetirizina 5 mg, desloratadina 5 mg e placebo su pomfi e sugli eritemi indotti da istamina, il trattamento con levocetirizina, ha determinato una significativa diminuzione della formazione di ponfo e arrossamento, che ha raggiunto il massimo nelle prime 12 ore ed è durata 24 ore, (p<0,001) rispetto al placebo e a desloratadina.
L’inizio dell’azione di levocetirizina 5 mg nel controllo dei sintomi indotti dal polline è stato osservato dopo 1 ora dall’assunzione del farmaco in studi controllati con placebo nel modello della camera di stimolazione allergenica.
Alcuni studi in vitro (tecniche delle camere di Boyden e degli strati cellulari) mostrano che levocetirizina inibisce la migrazione trans endoteliale di eosinofili indotta da eotassina sia nel derma sia nel tessuto polmonare.
La levocetirizina inibisce la fase precoce della reazione allergica mediata da istamina e riduce anche la migrazione di alcune specifiche cellule infiammatorie e la liberazione di alcuni mediatori associati alla risposta allergica ritardata.
L’efficacia e la sicurezza di levocetirizina sono state dimostrate in numerosi studi clinici, in doppio cieco e controllati con placebo, condotti su pazienti adulti affetti da rinite allergica stagionale o rinite allergica perenne.
Uno studio clinico della durata di 6 mesi, che ha coinvolto 551 pazienti adulti (comprendente 276 pazienti trattati con levocetirizina) affetti da rinite allergica persistente (sintomi presenti per 4 giorni alla settimana per almeno 4 settimane consecutive) e sensibilizzati agli acari della polvere di casa ed al polline delle graminacee, ha dimostrato che levocetirizina 5 mg è risultata significativamente più potente del placebo dal punto di vista clinico e statistico nel miglioramento del punteggio totale dei sintomi della rinite allergica nel corso dell’intera durata dello studio, senza alcuna tachifilassi. Durante l’intera durata dello studio, levocetirizina ha migliorato significativamente la qualità di vita dei pazienti.
La sicurezza e l’efficacia di levocetirizina compresse in pediatria sono state esaminate in due studi clinici controllati con placebo che hanno incluso pazienti di età compresa tra 6 e 12 anni ed affetti da rinite allergica stagionale e perenne, rispettivamente. In entrambi gli studi, levocetirizina ha significativamente migliorato i sintomi e ha aumentato la qualità della vita dipendente dalla salute.
In uno studio clinico controllato con placebo che ha incluso 166 pazienti affetti da orticaria cronica idiopatica, 85 pazienti sono stati trattati con placebo ed 81 pazienti con levocetirizina 5 mg una volta al giorno durante 6 settimane. Il risultato del trattamento con levocetirizina è stato una diminuzione significativa dell’intensità del prurito durante la prima settimana e durante tutto il periodo totale di trattamento rispetto al placebo.
Levocetirizina, in confronto al placebo, ha inoltre prodotto un significativo miglioramento della qualità della vita correlata alla salute, valutata sulla base del Dermatology Life Quality Index.
Relazione farmacocinetica/farmacodinamica
Levocetirizina 5 mg fornisce un modello di inibizione di ponfo e arrossamento indotti da istamina è simile a quello ottenuto con cetirizina 10 mg. Come per la cetirizina, l’azione sulle reazioni cutanee indotte dall’istamina non è risultata correlata con le concentrazioni plasmatiche.
L’ECG non mostra effetti rilevanti di levocetirizina sull’intervallo QT.
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La farmacocinetica di levocetirizina è lineare con la dose e indipendente dal tempo, con una bassa variabilità inter-individuale. Il profilo farmacocinetico è lo stesso quando dato come singolo enantiomero o come cetirizina. Durante i processi di assorbimento ed eliminazione non si manifesta inversione chirale.
Assorbimento
Levocetirizina somministrata per via orale viene assorbita in modo rapido ed esteso. Il picco di concentrazione plasmatica è raggiunto 0,9 ore dopo la somministrazione. I livelli di steady state vengono raggiunti dopo due giorni di trattamento. A seguito di somministrazione singola o ripetuta di 5 mg una volta al giorno, mediamente si raggiungono picchi di concentrazione di 270 ng/ml e 308 ng/ml rispettivamente. Il grado di assorbimento non dipende dalla dose e non viene modificato dall’assunzione di cibo, ma la concentrazione di picco viene ridotta e ritardata.
Levocetirizina si lega alle proteine plasmatiche nella percentuale del 90%. La distribuzione di levocetirizina è restrittiva, poiché il volume di distribuzione è di 0,4 l/kg.
Distribuzione
Non sono disponibili dati di distribuzione tissutale nell’uomo o riguardanti il passaggio di levocetirizina attraverso la barriera emato-encefalica. Nei ratti e nei cani, i livelli tissutali più elevati si trovano nel fegato e nei reni, i più bassi a livello del sistema nervoso centrale.
Levocetirizina si lega alle proteine plasmatiche nella percentuale del 90%. La distribuzione di levocetirizina è limitata, come indicato dal volume di distribuzione che risulta di 0,4 l/kg.
Biotrasformazione
Nell’uomo l’entità del metabolismo di levocetirizina è inferiore al 14% della dose; pertanto si ritiene che siano trascurabili le differenze che possono manifestarsi in seguito a polimorfismo genetico o all’assunzione concomitante di inibitori enzimatici. Le vie metaboliche comprendono l’ossidazione aromatica, la N- e O- dealchilazione e la coniugazione con taurina. Le vie di dealchilazione sono mediate principalmente dal CYP 3A4, mentre l’ossidazione aromatica coinvolge varie e/o non identificate isoforme di CYP. Levocetirizina non modifica l’attività degli isoenzimi CYP 1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4 a concentrazioni di molto superiori a quelle di picco che si raggiungono nel plasma dopo una somministrazione orale di 5 mg.
Pertanto lo scarso metabolismo e l’assenza di potenziale inibitorio sul metabolismo, rendono improbabile l’interazione di levocetirizina con altre sostanze, o viceversa.
Eliminazione
L’emivita plasmatica è di 7,9 ± 1,9 ore. Il valore medio della clearance corporea totale apparente è risultato di 0,63 ml/min/kg. La via di escrezione principale della levocetirizina e dei metaboliti è quella urinaria, attraverso la quale viene eliminata una media dell’85,4% della dose somministrata. L’escrezione per via fecale è solo del 12,9% della dose. Levocetirizina viene escreta sia per filtrazione glomerulare che per secrezione tubulare attiva.
Compromissione renale
La clearance corporea apparente di levocetirizina è correlata alla clearance della creatinina. Si raccomanda pertanto di modificare l’intervallo tra i dosaggi di levocetirizina, in base alla clearance della creatinina, nei pazienti con compromissione della funzionalità renale di grado moderato o grave. Nei soggetti con anuria da insufficienza renale allo stadio terminale, la clearance corporea totale risulta ridotta dell’80% circa rispetto ai soggetti normali.
I dati preclinici non rivelano speciali rischi per l’essere umano sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, della tossicità in caso di ripetuta somministrazione, della genotossicità, del potenziale cancerogeno, della tossicità riproduttiva.
Nucleo della compressa
Lattosio monoidrato
Cellulosa microcristallina
Magnesio stearato (E572)
Pellicola di rivestimento
Ipromellosa (E464)
Titanio diossido (E171)
Macrogol 400
Non pertinente.
2 anni.
Conservare il farmaco nella confezione originale per tenerlo al riparo dall’umidità.
Blister di alluminio PVC/PVDC o blister di alluminio oPA/Al/PVC
Confezioni
Blister contenenti 7, 10, 14, 15, 20, 21, 28, 30, 40, 50, 56, 60, 70, 90, 100, 112 o 120 compresse.
Blister monodose contenenti: 30x1 compresse
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Nessuna istruzione particolare.
EG S.p.A. Via D. Scarlatti, 31 - 20124 Milano
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 7 cpr - AIC n. 039406018/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 10 cpr - AIC n. 039406020/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 14 cpr - AIC n. 039406032/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 15 cpr - AIC n. 039406044/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 20 cpr - AIC n. 039406057/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 21 cpr - AIC n. 039406069/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 28 cpr - AIC n. 039406071/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 30 cpr - AIC n. 039406083/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 40 cpr - AIC n. 039406095/M
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LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 56 cpr - AIC n. 039406119/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 60 cpr - AIC n. 039406121/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 70 cpr - AIC n. 039406133/M
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LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 100 cpr - AIC n. 039406158/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 112 cpr - AIC n. 039406160/M
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LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 30x1 cpr - AIC n. 039406184/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 7 cpr (OPA/Al/PVA/Al) - AIC n. 039406196/M
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LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 14 cpr (OPA/Al/PVA/Al) - AIC n. 039406210/M
LEVOCETIRIZINA EG 5 mg compresse rivestite con film, 15 cpr (OPA/Al/PVA/Al) - AIC n. 039406222/M
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Dicembre 2009
Dicembre 2009