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LEVODOPA/CARBIDOPA HEXAL
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene: 100 mg di levodopa e 25 mg di carbidopa (come carbidopa monoidrato)
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene: 200 mg di levodopa e 50 mg di carbidopa (come carbidopa monoidrato)
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
Compresse a rilascio prolungato.
Levodopa/Carbidopa Hexal 100 mg/25 mg
Aspetto: compresse arancio-scuro, rotonde, biconcave, con bordo arrotondato
Levodopa/Carbidopa Hexal 200 mg/50 mg
Aspetto: compresse arancio-scuro, rotonde, biconvesse
Morbo di Parkinson idiopatico, particolarmente per abbreviare il periodo “off” in pazienti trattati, in precedenza, con associazione di levodopa/inibitori delle decarbossilasi, a rilascio immediato o solo con levodopa e che hanno evidenziato fluttuazioni motorie.
Per i pazienti non trattati in precedenza con levodopa, l’esperienza con Levodopa/Carbidopa Hexal è limitata.
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Il dosaggio giornaliero di Levodopa/Carbidopa deve essere attentamente determinato. Durante l’aggiustamento del dosaggio, il paziente deve essere tenuto sotto stretto controllo medico; in special modo per quanto riguarda la comparsa o l’aumento della nausea e dei movimenti involontari anomali, quali discinesia, corea e distonia. Iniziali sintomi da sovradosaggio possono essere rappresentati dalla comparsa di blefarospasmo.
Le proprietà farmacocinetiche delle compresse a rilascio prolungato possono essere alterate se le compresse sono rotte o masticate. Pertanto le compresse devono essere ingoiate intere.
La maggior parte degli altri medicinali, utilizzati per il trattamento del Morbo di Parkinson, ad esclusione della levodopa, può proseguire durante la somministrazione di Levodopa/Carbidopa Hexal tuttavia può essere necessario aggiustarne il dosaggio.
L’improvvisa sospensione della terapia con Levodopa deve essere evitata dovunque sia possibile.
Poiché la carbidopa previene gli effetti avversi della levodopa causati dalla piridossina, la Levodopa/Carbidopa Hexal può essere somministrata a pazienti che assumono un’integrazione di piridossina (Vitamina B6).
Posologia iniziale
Pazienti mai sottoposti a terapia con Levodopa
Levodopa/Carbidopa Hexal 100/25 mg, è adeguato per il trattamento di pazienti mai trattati in precedenza, con levodopa o per facilitare l’aggiustamento del dosaggio in pazienti che assumono Levodopa/Carbidopa Hexal 200/50 mg. La dose iniziale raccomandata è di una compressa di Levodopa/Carbidopa Hexal 100/25 mg, due volte al giorno.
In pazienti che necessitano di un quantitativo più elevato di levodopa è, generalmente, ben tollerata una dose giornaliera compresa fra 3-4 compresse a rilascio prolungato di Levodopa/Carbidopa Hexal 100/25 mg.
Per Levodopa/Carbidopa Hexal 200/50 mg compresse a rilascio prolungato la dose iniziale raccomandata è di una compressa due volte al giorno.
La dose iniziale non deve essere superiore a 600 mg di levodopa al giorno e la dose deve essere somministrata con un intervallo minimo di sei ore.
L’aggiustamento del dosaggio deve avvenire ad intervalli di almeno due-quattro giorni.
A seconda della gravità della malattia, può essere necessario un periodo pari a sei mesi di trattamento, per raggiungere un controllo ottimale della malattia stessa.
Consigli per i pazienti in trattamento con l’associazione di levodopa/inibitore della decarbossilasi, a rilascio immediato.
Il passaggio al trattamento con Levodopa/Carbidopa Hexal, nel caso in cui siano richiesti dosaggi più elevati (maggiori di 900 mg al giorno), deve avvenire inizialmente con un dosaggio tale da fornire, giornalmente, al massimo il 10% in più di levodopa. La somministrazione di levodopa ed inibitori della decarbossilasi deve essere interrotta almeno 12 ore prima della somministrazione di Levodopa/Carbidopa Hexal. L’intervallo di tempo tra le singole dosi deve essere prolungato del 30-50%, fra le 4 e le 12 ore. Qualora le dosi non siano equamente ripartite, la dose più bassa va somministrata alla fine della giornata. L’aggiustamento del dosaggio deve essere effettuato in base alla risposta clinica, come indicato nel paragrafo “Aggiustamento del dosaggio”. È possibile che siano necessarie dosi che forniscano fino al 30% in più di levodopa al giorno.
Consigli per la sostituzione del trattamento combinato con Levodopa/Carbidopa, compresse a rilascio immediato, con levodopa/carbidopa compresse a rilascio prolungato, sono riportati nelle tabelle seguenti:
Levodopa/Carbidopa | Levodopa/Carbidopa 100/25 mg compresse a rilascio prolungato |
Dose giornaliera di levodopa (mg) | Dose giornaliera di levodopa (mg) | Compresse a rilascio prolungato /die |
100-200 | 200 | 1 compressa, due volte al giorno |
300-400 | 400 | 4 compresse, suddivise in tre o più dosi |
Levodopa/Carbidopa | Levodopa/Carbidopa 200/50 mg compresse a rilascio prolungato |
Dose giornaliera di levodopa (mg) | Dose giornaliera di levodopa (mg) | Programma delle dosi |
300-400 | 400 | 1 compressa due volte al giorno |
500-600 | 600 | 1 compressa tre volte al giorno |
700-800 | 800 | 4 compresse* |
900-1000 | 1000 | 5 compresse* |
1100-1200 | 1200 | 6 compresse* |
1300-1400 | 1400 | 7 compresse* |
1500-1600 | 1600 | 8 compresse* |
* divise in tre o più dosi.
In pazienti in corso di trattamento con sola levodopa la somministrazione di levodopa deve essere sospesa almeno 12 ore prima dell’inizio della terapia con Levodopa/Carbidopa Hexal. Per i pazienti con patologia lieve o di moderata entità, la dose iniziale raccomandata è di 200 mg/50 mg di Levodopa/Carbidopa Hexal due volte al giorno.
Aggiustamento del dosaggio
Una volta iniziata la terapia, le dosi e la frequenza di somministrazione possono essere aumentati o diminuiti in base alla risposta terapeutica. La maggior parte dei pazienti trae adeguato beneficio dalla somministrazione giornaliera di 400 mg Levodopa/ 100 mg Carbidopa fino a 1600 mg Levodopa / 400 mg Carbidopa, assunte in più dosi al giorno, ad intervalli di 4-12 ore, durante le ore di veglia. Sono stati utilizzati dosaggi più elevati (fino a 2400 mg Levodopa / 600 mg Carbidopa) e ad intervalli più brevi (inferiori alle 4 ore), sebbene essi siano, generalmente, sconsigliati.
Quando le dosi di Levodopa/Carbidopa Hexal sono somministrate ad intervalli inferiori alle quattro ore o le dosi non sono distribuite in modo uniforme, la dose più bassa va somministrata alla fine della giornata.
In alcuni pazienti, l’effetto della prima dose del mattino può essere ritardato fino ad un’ora dopo rispetto alla normale risposta conseguente alla prima assunzione mattutina di Levodopa/Carbidopa a rilascio immediato.
L’aggiustamento del dosaggio deve essere effettuato ad intervalli non inferiori ai tre giorni.
Posologia di mantenimento
Poiché il Morbo di Parkinson è a decorso progressivo, devono essere effettuati controlli clinici periodici. Può, inoltre, rendersi necessario procedere ad una regolazione della dose di Levodopa/Carbidopa Hexal.
Uso concomitante di altri farmaci anti-Parkinson
Contemporaneamente alla Levodopa/Carbidopa Hexal, possono essere somministrati anticolinergici, agonisti della dopamina ed amantadina. Può essere necessario modificare il dosaggio di Levodopa/Carbidopa Hexal, qualora la somministrazione dei suddetti farmaci venisse effettuata mentre è in corso il trattamento con Levodopa/Carbidopa Hexal.
Interruzione della terapia
I pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione in caso di brusca riduzione del dosaggio o nel caso in cui si rendesse necessario interrompere il trattamento con Levodopa/Carbidopa Hexal, specialmente se i pazienti stanno assumendo antipsicotici (vedere il paragrafo 4.4).
In caso si rendesse necessaria un anestetico, la somministrazione di Levodopa/Carbidopa Hexal, può essere proseguita nella misura in cui al paziente viene consentito di assumere farmaci. In caso di temporanea interruzione della terapia, la dose abituale potrà essere somministrata non appena il paziente è in grado di assumere, nuovamente, farmaci.
Uso nei bambini
La sicurezza d’impiego nei pazienti di età inferiore ai 18 anni non è stata stabilita.
Uso negli anziani
Esiste una vasta esperienza sull’uso di combinazioni di levodopa e carbidopa nei pazienti anziani, e le raccomandazioni di cui sopra derivano dai dati clinici, ad oggi, disponibili.
Uso in caso di disfunzioni renali ed epatiche
Non si rende necessario alcun aggiustamento del dosaggio.
La somministrazione di Levodopa/Carbidopa Hexal è controindicata:
- nei pazienti con ipersensibilità alla levodopa, alla carbidopa o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- nei pazienti con glaucoma ad angolo stretto;
- grave insufficienza cardiaca;
- grave aritmia cardiaca;
- ictus in fase acuta.
La Levodopa/Carbidopa Hexal, non deve essere somministrata qualora esistano controindicazioni all’uso di simpaticomimetici.
È controindicata la somministrazione contemporanea di Levodopa/Carbidopa Hexal, con inibitori non selettivi della monoaminoossidasi (MAO) e di inibitori selettivi della monoaminoossidasi (MAO) di Tipo A. La somministrazione di questi inibitori deve essere interrotta almeno due settimane prima dell’inizio del trattamento con Levodopa/Carbidopa Hexal. Levodopa/Carbidopa Hexal può essere somministrato contemporaneamente alla dose raccomandata di un inibitore selettivo delle MAO di Tipo B (ad esempio, selegilina-HCl) - (vedere il paragrafo 4.5).
In pazienti trattati con la sola levodopa, il trattamento deve essere interrotto per 12 ore prima dell’inizio della terapia con Levodopa/Carbidopa Hexal.
A causa del profilo farmacocinetico delle compresse a rilascio prolungato di Levodopa/Carbidopa Hexal, in pazienti che soffrono al mattino di discinesia precoce, l’inizio dell’effetto può essere rallentato rispetto all’assunzione delle compresse a rilascio immediato di Levodopa/Carbidopa. Nei pazienti in fase avanzata di fluttuazioni motorie l’incidenza di discinesia è maggiore durante il trattamento con Levodopa/Carbidopa Hexal a rilascio prolungato, rispetto a quella indotta dall’uso di Levodopa/Carbidopa compresse a rilascio immediato (16,5% contro 12,2%).
La discinesia può manifestarsi nei pazienti trattati, in precedenza, con la sola levodopa in quanto la carbidopa consente il raggiungimento, nel cervello, di una concentrazione più elevata di levodopa e questo porta alla formazione di una maggiore quantità di dopamina. Il manifestarsi della discinesia può determinare la necessità di ridurre il dosaggio (Vedere il paragrafo 4.8).
Come la levodopa, anche la Levodopa/Carbidopa Hexal, può causare movimenti involontari e disturbi mentali. Pazienti con storia di movimenti involontari gravi o episodi psicotici, trattati precedentemente con levodopa da sola o con associazioni di carbidopa-levodopa, devono essere attentamente monitorati nel momento in cui viene iniziato il trattamento con Levodopa/Carbidopa Hexal. Si ritiene che tali reazioni siano il risultato di un aumentato livello di dopamina nel cervello. L’uso di Levodopa/Carbidopa Hexal, può provocarne la ricomparsa ed in tal caso può essere necessaria una riduzione del dosaggio. Tutti i pazienti devono essere strettamente sorvegliati per il verificarsi di depressione accompagnata da tendenze suicide. I pazienti psicotici o con anamnesi di psicosi devono essere trattati con cautela.
La somministrazione di Levodopa/Carbidopa Hexal, deve essere interrotta qualora si verifichi un qualsiasi aggravamento della condizione psicotica preesistente.
L’assunzione di levodopa può essere accompagnata da sonnolenza o da improvvise crisi di sonno. Le crisi di sonno durante le normali attività quotidiane, improvvise e senza alcun segnale di preavviso, si verificano molto raramente. I pazienti devono essere informati di ciò e, durante il trattamento con levodopa, devono prestare particolare attenzione durante la guida o l’utilizzo di macchinari. Pazienti nei quali si sono verificati episodi di sonnolenza o crisi di sonno improvvise devono astenersi dalla guida o dall’operare con macchinari. Inoltre, può essere consigliabile una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia.
Levodopa/Carbidopa Hexal, deve essere somministrata con cautela nei pazienti con gravi patologie o cardiovascolari, polmonari, asma bronchiale, malattie renali, epatiche o endocrine e nei pazienti con anamnesi di ulcera, ematemesi o convulsioni.
Levodopa/Carbidopa Hexal, deve essere somministrato con cautela nei pazienti che hanno avuto, di recente, un infarto del miocardio e che soffrono di aritmia atriale residua, nodale o ventricolare. In tali pazienti, la funzione cardiaca deve essere attentamente monitorata, in particolare all’inizio del trattamento e durante il periodo di aggiustamento del dosaggio.
I pazienti affetti da glaucoma cronico ad angolo aperto possono essere trattati con cautela con Levodopa/Carbidopa Hexal, a condizione che la pressione intra-oculare sia ben controllata; durante il trattamento dovranno essere accuratamente monitorate eventuali variazioni dei valori pressori.
Quando il trattamento anti-Parkinson è stato interrotto bruscamente, è stato evidenziato un complesso sintomatologico somigliante alla sindrome neurolettica maligna, accompagnato da rigidità muscolare, aumento della temperatura corporea, disturbi psichici ed aumento della creatinfosfochinasi sierica. Pertanto, i pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo medico, in caso di brusca riduzione del dosaggio o di interruzione della terapia con levodopa/carbidopa in combinazione, in particolare se il paziente sta assumendo antipsicotici.
L’utilizzo di Levodopa/Carbidopa Hexal compresse a rilascio prolungato, non è raccomandato durante il trattamento di reazioni extrapiramidali iatrogene e della Corea di Huntington.
Nel corso della terapia a lungo termine, deve essere effettuato un regolare controllo delle funzioni epatiche, renali, emopoietiche e cardiovascolari.
La sicurezza e l’efficacia della Levodopa/Carbidopa Hexal, non sono state determinate nei neonati e nei bambini; non è raccomandato l’uso nei pazienti di età inferiore a 18 anni.
In pazienti trattati con agonisti della dopamina per il morbo di Parkinson, compreso Levodopa/Carbidopa Hexal, sono stati riportati sintomi di gioco d’azzardo patologico, incremento della libido ed ipersessualità.
Pazienti affetti dal Morbo di Parkinson mostrano un possibile aumento del rischio di sviluppare un melanoma ma ciò non è stato provato per alcuna terapia in associazione con levodopa.
Pertanto si deve avere cautela durante il trattamento.
Analisi di laboratorio>
Le preparazioni a base di carbidopa/levodopa hanno dato origine a risultati alterati in diversi esami di laboratorio; ciò si è verificato anche con Levodopa/Carbidopa Hexal. Tra questi, vi sono l’aumento dei valori nei test di funzionalità epatica, quali aumento di fosfatasi alcalina, SGOT, SGPT, acido lattico diidrogenasi, bilirubina, acido urico nel sangue e positività al test di Coombs.
In seguito all’utilizzo di Levodopa/Carbidopa, sono stati evidenziati casi di riduzione dell’emoglobina e dell’ematocrito, aumento della glicemia e dei globuli bianchi e presenza di batteri e sangue nelle urine.
Quando viene usata una striscia reattiva per determinare la chetonuria, le preparazioni a base di Carbidopa/Levodopa possono dar luogo a risultati con aumenti falsamente positivi per i corpi chetonici. Tale risultato non viene modificato dalla bollitura del campione di urina. Si possono anche manifestare risultati falsamente negativi nella esecuzione del test per la glicosuria con l’utilizzo delle metodiche della glucosio-ossidasi.
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È necessario utilizzare cautela in caso di somministrazione contemporanea di Levodopa/Carbidopa Hexal, con i seguenti medicinali:
Antiipertensivi
Si è manifestata ipotensione posturale sintomatica, nei casi in cui la levodopa in associazione ad un inibitore della decarbossilasi, sono stati assunti in concomitanza a determinati farmaci anti-ipertensivi. Quando si inizia il trattamento con Levodopa/Carbidopa Hexal, può essere necessario modificare il dosaggio del farmaco anti-ipertensivo.
Antidepressivi
Raramente sono state riportati effetti indesiderati, quali ipertensione e discinesia, conseguenti alla somministrazione contemporanea di carbidopa/levodopa e antidepressivi triciclici (Vedere il paragrafo 4.3 per pazienti che assumono inibitori della MAO).
Anticolinergici
Gli anticolinergici possono avere un effetto sinergico con la levodopa nel migliorare il tremore. Tuttavia tale associazione può esacerbare i movimenti anormali involontari. Gli anticolinergici possono ridurre gli effetti della levodopa poichè ne ritardano l’assorbimento. Può essere necessario un aggiustamento della dose di levodopa/carbidopa.
Altri farmaci
Gli antagonisti del recettore D2 per la dopamina (ad esempio, fenotiazine, butirrofenoni, risperidone), le benzodiazepine e l’isoniazide possono ridurre l’efficacia terapeutica della levodopa. Fenitoina e papaverina possono contrastare gli effetti positivi della levodopa nel Morbo di Parkinson. I pazienti che assumono tali farmaci insieme alla Levodopa/Carbidopa Hexal, devono essere tenuti sotto stretto controllo, per il possibile verificarsi di una riduzione della risposta terapeutica.
L’uso contemporaneo di selegilina e levodopa/carbidopa può essere associato ad una grave ipotensione ortostatica (vedere il paragrafo 4.3).
COMT inibitori (tolcapone, entacapone)
L’uso contemporaneo di inibitori della COMT (Catecolo-O-Metiltransferasi) e di levodopa/carbidopa può aumentare la biodisponibilità della levodopa. In questo caso può essere necessario modificare il dosaggio di levodopa/carbidopa.
L’amantadina ha un effetto sinergico con la levodopa e può aumentarne gli effetti collaterali. Può rendersi necessario un’aggiustamento della dose di levodopa/carbidopa.
La metoclopramide accelera lo svuotamento gastrico e può aumentare la biodisponibilità della Levodopa/Carbidopa Hexal.
I farmaci simpaticomimetici possono potenziare la comparsa degli effetti collaterali in ambito cardiovascolare, correlati all’uso di levodopa.
L’uso contemporaneo di solfato ferroso e di levodopa/carbidopa può portare ad una riduzione della biodisponibilità di levodopa.
Poiché la levodopa compete con alcuni aminoacidi, l’assorbimento della levodopa può essere alterato in pazienti che seguono diete ricche di proteine.
L’effetto della somministrazione contemporanea di antiacidi e di Levodopa/Carbidopa Hexal, sulla biodisponibilità della levodopa, non è stato studiato.
Gravidanza
I dati relativi all’utilizzo di Levodopa/Carbidopa durante la gravidanza non sono sufficienti. I risultati di studi effettuati sugli animali hanno evidenziato tossicità sulla riproduzione. (vedere il paragrafo 5.3). Il potenziale rischio per l’embrione ed il feto non è noto. La Levodopa/Carbidopa Hexal, non deve essere utilizzato in gravidanza. Una potenziale gravidanza deve essere evitata mediante il ricorso a metodi contraccettivi.
Allattamento
La levodopa è escreta, in quantità significative, nel latte materno. Le donne che fanno uso di Levodopa/Carbidopa Hexal, non devono allattare al seno.
Non sono disponibili dati relativi all’effetto di questo medicinale sulla capacità di guidare. Effetti indesiderati, quali sonnolenza e vertigini, possono influire sulla capacità di guidare o di usare macchinari.
I pazienti sottoposti a trattamento con levodopa, che presentano sonnolenza e/o episodi di crisi improvvise di sonno, devono essere informati sulla necessità di astenersi dalla guida. Attività che implicano uno stato di allerta (ad es. guidare o usare macchinari) devono essere evitate, così da non sottoporre i pazienti stessi o gli altri a rischi di lesioni o di morte; ciò fino a quando tali episodi ricorrenti o la sonnolenza non siano stati superati (vedere anche il paragrafo 4.4).
Nel corso di studi clinici controllati in pazienti con fluttuazioni motorie da moderate a gravi, la Levodopa/Carbidopa Hexal, non ha causato effetti collaterali riconducibili alla forma farmaceutica con rilascio del principio attivo prolungato.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000): leucopenia, anemia emolitica e non emolitica, trombocitopenia.
Molto raro (<1/10.000): agranulocitosi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune (≥ 1/100, < 1/10): anoressia.
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100): perdita di peso, incremento del peso.
Disturbi psichiatrici
Comune (≥ 1/100, < 1/10): allucinazioni, confusione, vertigini, incubi, sonnolenza, affaticamento, insonnia, depressione con molto rari tentativi di suicidio, euforia, demenza, episodi psicotici, eccitabilità.
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000): agitazione, paura, ridotta capacità di concentrazione, disorientamento, cefalea, incremento della libido, intorpidimento e convulsioni.
Frequenza non nota: In pazienti trattati con agonisti della dopamina per il morbo di Parkinson, compreso Levodopa/Carbidopa Hexal, specialmente ad alte dosi, sono stati riportati sintomi di gioco d’azzardo patologico, incremento della libido ed ipersessualità. Tali sintomi sono, in genere, reversibili in seguito alla riduzione della dose o all’interruzione del trattamento.
Patologie del sistema nervoso
Comune (≥ 1/100, < 1/10): discinesia (una maggiore frequenza della discinesia è stata rilevata con Levodopa/Carbidopa Hexal, rispetto alla formulazione di Levodopa/Carbidopa a rilascio immediato), corea, distonia, alterazioni piramidali ed extrapiramidali, comparsa di episodi “on-off”.
Si può avere comparsa di bradicinesia (episodi “on-off”) molti mesi dopo l’inizio del trattamento con levodopa e ciò è, probabilmente, legato alla progressione della malattia. Può essere necessario regolare lo schema posologico e gli intervalli tra le dosi.
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100): atassia, incremento del tremore alle mani.
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000): sindrome neurolettica maligna, parestesie, cadute, difetti nella deambulazione, trisma.
La Levodopa/Carbidopa è associata a sonnolenza e, molto raramente, ad un’eccessiva sonnolenza diurna e ad improvvise crisi di sonno.
Patologie dell’occhio
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000): visione annebbiata, blefarospasmo, attivazione della sindrome di Horner latente, diplopia, pupille dilatate e crisi oculogire.
Un blefarospasmo può rappresentare un segnale precoce di sovradosaggio.
Patologie cardiache
Comune (≥ 1/100, <1/10): palpitazioni, battiti irregolari.
Patologie vascolari
Comune (≥ 1/100, <1/10): ipotensione ortostatica, tendenza a svenimenti, sincope.
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100): ipertensione.
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000): flebite.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100): Raucedine, dolore toracico.
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000): Dispnea, alterazioni del ritmo respiratorio.
Patologie gastrointestinali
Comune (≥ 1/100, <1/10): nausea, vomito, secchezza delle fauci, bocca amara.
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100): stipsi, diarrea, scialorrea, disfagia, flatulenza.
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000): dispepsia, dolore gastrointestinale, saliva scura, bruxismo, singhiozzo, sanguinamento gastrointestinale, glossalgia, ulcera duodenale.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100): edema.
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000): angioedema, orticaria, prurito, arrossamento del viso, alopecia, esantema, iperidrosi, sudorazione scura, e porpora di Schonlein-Henoch.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100): spasmi muscolari.
Patologie renali e urinarie
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100): urina scura.
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000): ritenzione urinaria, incontinenza urinaria, priapismo.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100): debolezza, malessere, arrossamento.
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Il trattamento di un sovradosaggio acuto da Levodopa/Carbidopa Hexal, è generalmente, lo stesso di un sovradosaggio acuto da levodopa: tuttavia, la piridossina non ha alcun effetto nell’antagonizzare l’azione della Levodopa/Carbidopa Hexal. Il paziente deve essere sottoposto ad attento monitoraggio elettrocardiografico, a causa della insorgenza di aritmie cardiache. Qualora necessario, deve essere iniziata una appropriata terapia antiaritmica. Deve essere tenuta in considerazione la possibilità che il paziente possa aver assunto altri farmaci insieme alla Levodopa/Carbidopa Hexal. Ad oggi, non sono stati riportati dati relativi alla dialisi, per questo motivo tanto l’importanza di quest’ultima nel trattamento del sovradosaggio non è conosciuta.
Categoria farmacoterapeutica: levodopa: dopaminergici; carbidopa: inibitore della dopadecarbossilasi. Codice ATC: N04BA02
Levodopa/Carbidopa Hexal è un’associazione di carbidopa, inibitore della decarbossilasi degli amminoacidi aromatici, e levodopa, precursore metabolico della dopamina, sotto forma di compressa con rilascio prolungato del principio attivo su base polimerica, per l’uso nel trattamento del Morbo di Parkinson.
Levodopa/Carbidopa Hexal, è particolarmente utile nella riduzione del periodo "off", in pazienti trattati, in precedenza, con compresse a rilascio immediato contenenti levodopa ed un inibitore della decarbossilasi in associazione, e nei quali si siano manifestate discinesia e fluttuazioni motorie.
I pazienti affetti da Morbo di Parkinson, trattati in precedenza con preparazioni contenenti levodopa, possono sviluppare oscillazioni della sintomatologia motoria caratterizzate dalla mancanza di azione prima dell’assunzione della dose successiva (“diminuito effetto”), da discinesia in corrispondenza della massima concentrazone plasmatica e da acinesia. La forma avanzata di fluttuazioni motorie (il fenomeno "on-off”) è caratterizzata dall’imprevedibilità delle fluttuazioni stesse che vanno dalla mobilità alla immobilità. Sebbene le cause delle fluttuazioni motorie non siano del tutto chiare, è stato dimostrato che esse possono essere ridotte mediante schemi terapeutici che consentano di raggiungere concentrazioni plasmatiche costanti di levodopa.
La levodopa allevia i sintomi del Morbo di Parkinson, attraverso la sua decarbossilazione a dopamina nel cervello. La carbidopa, che non attraversa la barriera ematoencefalica, inibisce soltanto la decarbossilazione extracerebrale della levodopa, rendendo disponibile un maggior quantitativo di levodopa per il trasporto al cervello e per la successiva conversione in dopamina. Pertanto, normalmente, non è necessario somministrare dosi elevate di levodopa a intervalli di tempo ravvicinati. La somministrazione di una dose ridotta consente di evitare, totalmente o parzialmente, effetti collaterali di natura gastrointestinale o cardiovascolare, ed in particolare quelli che possono essere attribuiti alla dopamina formatasi nei tessuti extra-cerebrali.
Nel corso di studi clinici, il periodo “off” di pazienti con fluttuazioni motorie, trattati con levodopa/ carbidopa nella forma a rilascio prolungato, è stato più breve rispetto a quello legato all’assunzione della compressa a rilascio immediato di levodopa e carbidopa in associazione. La riduzione del periodo "off" è piuttosto ridotta (circa il 10%) e la frequenza della discinesia è risultata leggermente superiore in seguito a somministrazione di levodopa/carbidopa a rilascio prolungato, rispetto al trattamento con compresse a rilascio immediato di levodopa/carbidopa in associazione. Nei pazienti senza fluttuazioni motorie, in condizioni controllate e con più lunghi intervalli tra le somministrazioni, la Levodopa/Carbidopa a rilascio prolungato, ha dimostrato la stessa efficacia terapeutica delle compresse a rilascio immediato contenenti levodopa e carbidopa in associazione. Complessivamente non si è verificato un miglioramento degli altri sintomi associati al Morbo di Parkinson.
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Assorbimento
La farmacocinetica della levodopa, in seguito a somministrazione di Levodopa/Carbidopa Hexal 200/50 mg nella forma a rilascio prolungato, è stata studiata in giovani volontari sani in confronto con Levodopa/Carbidopa 200/50 mg a rilascio immediato. In seguito alla somministrazione di Levodopa/Carbidopa Hexal 200/50 mg, i livelli plasmatici massimi di levodopa sono stati raggiunti in circa due ore, rispetto alle 0,75 ore richieste dalle compresse a rilascio immediato. I livelli plasmatici massimi medi di levodopa, dopo somministrazione di Levodopa/Carbidopa Hexal 200/50 mg, sono risultati inferiori del 60% rispetto a quelli ottenuti con compresse a rilascio immediato. In seguito alla somministrazione di Levodopa/Carbidopa Hexal 200/50 mg, l’assorbimento in vivo è rimasto costante per un periodo compreso tra le quattro e le sei ore. In questi studi, le concentrazioni plasmatiche di levodopa variavano entro valori più stretti rispetto alle variazioni registrate con compresse a rilascio immediato contenenti levodopa e carbidopa. Poiché la biodisponibilità della levodopa dalle compresse a rilascio prolungato di Levodopa/Carbidopa Hexal 200/50 mg è, rispetto alle compresse a rilascio immediato contenenti levodopa e carbidopa, pari a circa il 70%, la dose giornaliera di levodopa nella forma a rilascio prolungato deve essere normalmente più alta, rispetto alle formulazioni a rilascio immediato.
La massima concentrazione plasmatica media di levodopa dopo la somministrazione di una singola dose di Levodopa/Carbidopa Hexal 100/25 mg era approssimativamente il 70% rispetto a Levodopa/Carbidopa Hexal 200/50 mg.
Il tempo medio per raggiungere la massima concentrazione plasmatica è stato lievemente ridotto con Levodopa/Carbidopa Hexal 100/25 mg rispetto a Levodopa/Carbidopa Hexal 200/50 mg.
La farmacocinetica di levodopa in seguito a somministrazione di Levodopa/Carbidopa Hexal è stata studiata anche in pazienti con il Morbo di Parkinson. La regolare somministrazione di Levodopa/Carbidopa Hexal 100/25 mg (dose che varia da 50 mg di carbidopa e 200 mg di levodopa a 150 mg di carbidopa e 600 mg di levodopa) per tre mesi, due volte al giorno ha mostrato che non c’è accumulo di levodopa nel plasma.
L’assunzione di cibo non influenza l’assorbimento della levodopa. Per quanto riguarda la carbidopa, l’assunzione contemporanea di cibo ha determinato una riduzione dell’AUC del 50% ed una riduzione del C-max del 40%. La riduzione dei livelli plasmatici di carbidopa non ha rilevanza clinica.
Distribuzione
Levodopa è ampiamente distribuita nella maggior parte dei tessuti, ma non nel sistema nervoso centrale a causa dell’esteso metabolismo periferico. Levodopa non si lega alle proteine. Levodopa attraversa la barriera ematoencefalica per mezzo di un sistema di trasporto attivo, ma saturabile per grandi molecole di amminoacidi neutri.
Carbidopa non attraversa la barriera ematoencefalca. Sia levodopa che carbidopa attraversano la placenta e sono escrete nel latte.
Metabolismo ed eliminazione
In presenza di carbidopa, la levodopa è principalmente metabolizzata ad amminoacidi ed in misura inferiore a derivati delle catecolamine. Tutti i metaboliti sono escreti per via renale.
In seguito alla somministrazione di una dose orale approssimativamente il 50% è escreto nelle urine.
Studi effettuati sugli animali riguardanti la tossicità e la sicurezza farmacologica dopo somministrazioni ripetute, studi di mutagenicità e di carcinogenicità non hanno evidenziato particolari rischi per l’uomo. Negli studi di tossicità sulla riproduzione, effettuati sui conigli, la levodopa e l’associazione levodopa/carbidopa hanno causato malformazioni viscerali e scheletriche.
Ipromellosa
Silice colloidale anidra
Acido fumarico
Sodio stearil fumarato
Macrogol 6000
Giallo di chinolina (E104)
Ferro ossido giallo (E172)
Ferro ossido rosso (E172)
Titanio diossido (E171)
Non pertinente.
48 mesi.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Blister (alluminio/alluminio)
Confezioni da 30, 50, 60 e 100 compresse a rilascio prolungato.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Nessuna istruzione in particolare.
HEXAL S.p.A.
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20041 Agrate Brianza (Milano)
Levodopa Carbidopa Hexal da 100 mg/25 mg
AIC n. 036514014/M - Astuccio da 30 compresse
AIC n. 036514026/M - Astuccio da 50 compresse
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Levodopa Carbidopa Hexal da 200 mg/50 mg
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AIC n. 036514065/M - Astuccio da 60 compresse
AIC n. 036514077/M - Astuccio da 100 compresse
Giugno 2005
Giugno 2009