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LEVOFLOXACINA DOC
LEVOFLOXACINA DOC Generici 250 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa contiene 256,3 mg di levofloxacina emidrato equivalenti a 250 mg di levofloxacina.
LEVOFLOXACINA DOC Generici 500 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa contiene 512,6 mg di levofloxacina emidrato equivalenti a 500 mg di levofloxacina.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa rivestita con film.
LEVOFLOXACINA DOC Generici 250 mg compresse rivestite con film: compressa rivestita con film, color terracotta rosa, a forma di capsula, biconvessa, con inciso "APO" su un lato e "LFX 250" sull’altro.
LEVOFLOXACINA DOC Generici 500 mg compresse rivestite con film: compressa rivestita con film, color pesca, a forma di capsula, biconvessa, con inciso "APO" su un lato e "LFX 500" sull’altro.
Negli adulti con infezioni di lieve o moderata gravità, le compresse di levofloxacina sono indicate nel trattamento delle infezioni riportate qui di seguito, quando queste sono dovute a microrganismi sensibili alla levofloxacina:
• Sinusite batterica acuta (adeguatamente diagnosticata in riferimento alle linee guida nazionali e/o locali sul trattamento delle infezioni delle vie respiratorie e quando è considerato inappropriato l’uso di agenti antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione o quando questi hanno fallito la risoluzione dell’infezione).
• Esacerbazioni batteriche acute di bronchite cronica (adeguatamente diagnosticata in riferimento alle linee guida nazionali e/o locali sul trattamento delle infezioni delle vie respiratorie e quando è considerato inappropriato l’uso di agenti antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione o quando questi hanno fallito la risoluzione dell’infezione).
• Polmoniti acquisite in comunità (quando è considerato inappropriato l’uso di agenti antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione).
• Infezioni non complicate delle vie urinarie (solo per LEVOFLOXACINA DOC Generici 250 mg compresse rivestite con film).
• Infezioni complicate delle vie urinarie incluse le pielonefriti.
• Prostatite batterica cronica.
• Infezioni della pelle e dei tessuti molli.
Prima di prescrivere LEVOFLOXACINA DOC Generici, devono essere considerate le linee guida nazionali e/o locali sull’uso appropriato dei fluorochinoloni.
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LEVOFLOXACINA DOC Generici compresse viene somministrata una o due volte al giorno. La dose dipende dal tipo, dalla gravità dell’infezione e dalla sensibilità del patogeno ritenuto causa dell’infezione.
Durata del trattamento
La durata del trattamento dipende dal decorso clinico (vedere tabella sotto riportata). Come per altre terapie antibiotiche, in generale, il trattamento con LEVOFLOXACINA DOC Generici deve essere continuato per un minimo di 48–72 ore dopo lo sfebbramento o dopo la dimostrazione che l’eradicazione batterica è stata ottenuta.
Modo di somministrazione
Le compresse di LEVOFLOXACINA DOC Generici devono essere deglutite senza frantumarle e con una sufficiente quantità di liquido. Possono essere spezzate lungo la linea di frattura per adattare la dose. Le compresse possono essere ingerite durante i pasti o tra un pasto e l’altro. Le compresse di LEVOFLOXACINA DOC Generici devono essere assunte almeno due ore prima o dopo la somministrazione di sali di ferro, antiacidi e sucralfato poiché può verificarsi riduzione dell’assorbimento (vedere paragrafo 4.5).
Posologia
Si possono dare le seguenti raccomandazioni relative alle dosi per la levofloxacina:
Dosaggio nei pazienti con funzionalità renale normale (clearance della creatinina > 50 ml/min)
Indicazioni | Dose giornaliera (in relazione alla gravità) | Durata del trattamento |
Sinusite acuta | 500 mg una volta al giorno | 10–14 giorni |
Esacerbazioni acute di bronchite cronica | da 250 a 500 mg una volta al giorno | 7–10 giorni |
Polmoniti acquisite in comunità | 500 mg una o due volte al giorno | 7–14 giorni |
Infezioni non complicate delle vie urinarie | 250 mg una volta al giorno | 3 giorni |
Infezioni complicate delle vie urinarie incluse le pielonefriti | 250 mg una volta al giorno | 7–10 giorni |
Prostatite batterica cronica | 500 mg una volta al giorno | 28 giorni |
Infezioni della pelle e dei tessuti molli | 250 mg una volta al giorno o 500 mg una o due volte al giorno | 7–14 giorni |
Popolazioni speciali
Funzionalità renale compromessa (clearance della creatinina ≤ 50 ml/min)
| Dose |
250 mg/24 h | 500 mg/24 h | 500 mg/12 h |
Clearance della creatinina | Prima dose: | Prima dose: | Prima dose: |
250 mg | 500 mg | 500 mg |
50–20 ml/min | dosi successive: | dosi successive: | dosi successive: |
125 mg/24 h | 250 mg/24 h | 250 mg/12 h |
19–10 ml/min | dosi successive: | dosi successive: | dosi successive: |
125 mg/48 h | 125 mg/24 h | 125 mg/12 h |
< 10 ml/min | dosi successive: | dosi successive: | dosi successive: |
(incluse emodialisi e dialisi peritoneale ambulatoriale continua*) | 125 mg/48 h | 125 mg/24 h | 125 mg/24 h |
* Non sono richieste dosi aggiuntive dopo emodialisi o dialisi peritoneale ambulatoriale continua.
Funzionalità epatica compromessa
Non è necessaria alcuna modifica della dose in quanto la levofloxacina non viene metabolizzata in quantità rilevanti dal fegato e viene escreta principalmente per via renale.
Negli anziani
Non è necessaria alcuna modifica della dose negli anziani se non quella imposta da considerazioni sulla funzionalità renale (Vedere paragrafo 4.4 Prolungamento dell’intervallo QT).
Nei bambini
La levofloxacina è controindicata nei bambini e negli adolescenti nel periodo della crescita (età inferiore ai 18 anni) (vedere paragrafo 4.3).
LEVOFLOXACINA DOC Generici non deve essere somministrata:
• nei pazienti che abbiano manifestato ipersensibilità alla levofloxacina o ad altri chinoloni o a uno qualsiasi degli eccipienti
• nei pazienti con epilessia
•nei pazienti con anamnesi di affezioni tendinee correlate alla somministrazione di fluorochinoloni
• nei bambini o negli adolescenti nel periodo della crescita (età inferiore ai 18 anni)
• durante la gravidanza
• nelle donne che allattano al seno.
Nei casi più gravi di polmonite pneumococcica la terapia con la levofloxacina può non essere ottimale.
Le infezioni nosocomiali causate da P. aeruginosa possono richiedere terapia combinata.
Tendinite e rottura del tendine
La tendinite può manifestarsi raramente. Coinvolge più frequentemente il tendine di Achille e può portare alla sua rottura. Il rischio di tendinite e di rotture del tendine è aumentato nei pazienti anziani e nei pazienti che utilizzano corticosteroidi. Un monitoraggio attento di questi pazienti è pertanto necessario se viene loro prescritta la levofloxacina. Tutti i pazienti devono consultare il loro medico se accusano sintomi di tendinite. Se si sospetta una tendinite il trattamento con levofloxacina deve essere immediatamente interrotto e devono essere adottate misure specifiche per il tendine colpito (es. immobilizzazione).
Malattia da Clostridium difficile
Una diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sanguinamento durante o dopo la terapia con LEVOFLOXACINA DOC Generici può essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile, la cui forma più grave è la colite pseudomembranosa. Se si sospetta la colite pseudomembranosa, LEVOFLOXACINA DOC Generici deve essere immediatamente interrotta e i pazienti devono essere trattati con misure di supporto con o senza terapia specifica senza ritardo (es. vancomicina orale). In questa situazione clinica i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati.
Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi
LEVOFLOXACINA DOC Generici è controindicata nei pazienti con storia di epilessia e, come per altri chinoloni, deve essere utilizzata con estrema cautela nei pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, come i soggetti con lesioni preesistenti del sistema nervoso centrale o in trattamento concomitante con fenbufene e FANS–simili, o con farmaci come la teofillina che riducono la soglia convulsiva cerebrale (vedere anche paragrafo 4.5). In caso di convulsioni il trattamento con la levofloxacina deve essere interrotto.
Pazienti con carenza della glucosio–6–fosfato–deidrogenasi
I pazienti con difetti latenti o accertati per l’attività della glucosio–6–fosfato–deidrogenasi possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando trattati con agenti antibatterici della classe dei chinoloni e per tale ragione la levofloxacina deve essere usata con cautela.
Pazienti con compromissione renale
Poiché la levofloxacina viene escreta principalmente per via renale, la dose di levofloxacina deve essere aggiustata nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni di ipersensibilità
La levofloxacina può causare reazioni di ipersensibilità gravi, potenzialmente fatali (ad esempio angioedema fino a shock anafilattico), occasionalmente dopo la dose iniziale (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono immediatamente sospendere il trattamento e contattare il proprio medico o un medico di pronto soccorso che adotterà opportuni trattamenti d’emergenza.
Ipoglicemia
Come accade con tutti i chinoloni, è stata segnalata ipoglicemia, solitamente in pazienti diabetici che sono in trattamento concomitante con ipoglicemizzanti orali (ad esempio glibenclamide) o con insulina. Si raccomanda di monitorare attentamente la glicemia in questi pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.8).
Prevenzione della fotosensibilizzazione
Sebbene la fotosensibilizzazione con la levofloxacina sia molto rara, durante la terapia con la levofloxacina si raccomanda di non esporsi inutilmente a luce solare intensa o a raggi UV artificiali (es. lampada solare, solarium) al fine di evitare l’insorgenza di fotosensibilizzazione.
Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K
A causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o del sanguinamento nei pazienti trattati con la levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (es. warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati, quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.5).
Reazioni psicotiche
Nei pazienti che assumono chinoloni, inclusa la levofloxacina, sono state riportate reazioni psicotiche. Queste, in casi molto rari, sono progredite a pensieri suicidi e comportamenti autolesivi, talvolta dopo soltanto una singola dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, si deve interrompere la levofloxacina e si devono istituire misure appropriate. Si raccomanda attenzione nel caso in cui si debba utilizzare la levofloxacina nei pazienti psicotici o nei pazienti con precedenti di malattia psichiatrica.
Prolungamento dell’intervallo QT
I fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, devono essere somministrati con cautela nei pazienti con noti fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT come per esempio:
• sindrome del QT lungo congenita
• assunzione contemporanea di medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)
• squilibrio elettrolitico non compensato (ad esempio ipokaliemia, ipomagnesiemia)
• anziani
• malattie cardiache (ad esempio insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia) (vedere paragrafo 4.2 Negli anziani e paragrafi 4.5, 4.8 e 4.9).
Neuropatia periferica
Nei pazienti che assumono fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, è stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, che può insorgere rapidamente. Se il paziente presenta sintomi da neuropatia, il trattamento con la levofloxacina deve essere interrotto per prevenire lo sviluppo di una situazione irreversibile.
Oppiacei
Nei pazienti trattati con la levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine può dare falsi positivi. Per confermare la positività può essere necessario eseguire l’analisi con un metodo più specifico.
Patologie epatobiliari
Dopo il trattamento con la levofloxacina sono stati riportati casi di necrosi epatica con eventuale insufficienza epatica potenzialmente letale, soprattutto nei pazienti affetti da gravi malattie concomitanti, come ad esempio sepsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere informati di interrompere il trattamento e di contattare il loro medico curante nel caso in cui si sviluppino segni e sintomi di sofferenza epatica, come ad esempio anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile alla palpazione.
Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA)
La levofloxacina non è efficace nelle infezioni causate da MRSA (vedere paragrafo 5.1.). Nelle infezioni che si sospettino essere MRSA la levofloxacina deve essere associata ad un agente approvato per trattare le infezioni MRSA.
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Gli studi di interazione sono stati condotti solo sugli adulti.
Effetto di altri medicinali su LEVOFLOXACINA DOC Generici
Sali di ferro, antiacidi contenenti magnesio o alluminio
L’assorbimento della levofloxacina risulta significativamente ridotto quando LEVOFLOXACINA DOC Generici viene somministrato in concomitanza con sali di ferro o antiacidi contenenti magnesio o alluminio. Si raccomanda pertanto che le preparazioni contenenti cationi bivalenti o trivalenti, come i sali di ferro o gli antiacidi contenenti magnesio o alluminio non siano somministrati 2 ore prima o dopo l’assunzione di compresse di LEVOFLOXACINA DOC Generici (vedere paragrafo 4.2). Nessuna interazione è stata evidenziata con carbonato di calcio.
Sucralfato
La biodisponibilità di LEVOFLOXACINA DOC Generici è significativamente ridotta quando somministrata contemporaneamente con il sucralfato. Se il paziente sta per ricevere sia il sucralfato che la levofloxacina è meglio somministrare il sucralfato 2 ore dopo la somministrazione di LEVOFLOXACINA DOC Generici (vedere paragrafo 4.2).
Teofillina, fenbufene o antinfiammatori non steroidei simili
In uno studio clinico non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e teofillina. Tuttavia una marcata riduzione della soglia convulsiva può verificarsi quando i chinoloni vengono somministrati in concomitanza con teofillina, FANS o altri agenti capaci di ridurre tale soglia.
In presenza di fenbufene le concentrazioni di levofloxacina sono risultate del 13% più elevate di quelle osservate somministrando il farmaco da solo.
Probenecid e cimetidina
Probenecid e cimetidina hanno dimostrato un effetto statisticamente significativo sull’ eliminazione della levofloxacina.
La clearance renale della levofloxacina è risultata ridotta dalla cimetidina (24%) e dal probenecid (34%). Questo avviene perché entrambi i farmaci sono capaci di bloccare la secrezione di levofloxacina a livello dei tubuli renali. Tuttavia, è improbabile che, alle dosi testate, le differenze statisticamente significative a livello cinetico abbiano rilevanza clinica.
Specialmente nei pazienti con compromissione renale si richiede particolare cautela in caso di contemporanea somministrazione di levofloxacina con farmaci che possono modificare la secrezione tubulare renale come probenecid e cimetidina.
Altre informazioni rilevanti
Studi di farmacologia clinica hanno dimostrato che la farmacocinetica non viene modificata in modo clinicamente rilevante quando la levofloxacina viene somministrata insieme ai seguenti farmaci: carbonato di calcio, digossina, glibenclamide e ranitidina.
Effetto di LEVOFLOXACINA DOC Generici su altri medicinali
Ciclosporina
L’emivita della ciclosporina risulta aumentata del 33% quando somministrata in concomitanza con la levofloxacina.
Antagonisti della vitamina K
Sono stati riportati incrementi dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamento, che possono essere gravi, nei pazienti trattati con la levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (es. warfarin). Pertanto, si devono monitorare i test di coagulazione nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K (vedere paragrafo 4.4).
Medicinali noti per prolungare l’intervallo QT
La levofloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essere utilizzata con cautela nei pazienti che ricevono medicinali che notoriamente prolungano l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) (vedere paragrafo 4.4 Prolungamento dell’intervallo QT).
Altre forme di interazione
Cibo
Poiché non esistono interazioni di particolare rilevanza clinica con il cibo, LEVOFLOXACINA DOC Generici può essere somministrata indipendentemente dalla contemporanea assunzione di cibo.
Gravidanza
Gli studi di riproduzione sugli animali non hanno evidenziato specifici problemi. Tuttavia, in assenza di dati nell’uomo e a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinoloni alle cartilagini che sostengono il peso dell’organismo in crescita, LEVOFLOXACINA DOC Generici non deve essere usato in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).
Allattamento
Esiste evidenza di escrezione dei fluorochinoloni nel latte umano. A causa di ciò e a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinoloni alle cartilagini che sostengono il peso dell’organismo in crescita, LEVOFLOXACINA DOC Generici non deve essere usato nelle donne che allattano al seno (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).
Alcuni effetti indesiderati (es. capogiri/vertigini, sonnolenza, disturbi visivi) possono alterare la capacità di concentrazione e di reazione del paziente con conseguente rischio in situazioni dove tali capacità sono di particolare importanza (es. durante la guida di automobili e l’uso di macchinari).
Le informazioni di seguito riportate sono basate su studi clinici effettuati su più di 5000 pazienti e ad una vasta esperienza di post–marketing.
Le reazioni avverse sono descritte in accordo alla classificazione sistemico–organica MedDRA di seguito riportata.
La frequenza è definita secondo la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (da ≥ 1/100 a < 1/10), non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100), raro (da ≥ 1/10.000 a ≤ 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati vengono riportati in ordine di gravità decrescente.
Infezioni ed infestazioni
Non comune: infezione micotica (e proliferazione di altri microrganismi resistenti).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comune: leucopenia, eosinofilia.
Raro: trombocitopenia, neutropenia.
Molto raro: agranulocitosi.
Non nota: pancitopenia, anemia emolitica.
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4).
Le reazioni anafilattiche e anafilattoidi possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione.
Non nota: ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4).
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune: anoressia.
Molto raro: ipoglicemia, particolarmente nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4).
Disturbi psichiatrici
Non comune: insonnia, nervosismo.
Raro: reazioni psicotiche, depressione, stato confusionale, agitazione, ansia.
Molto raro: reazioni psicotiche con comportamenti autolesivi compresi ideazione o atti suicidi (vedere paragrafo 4.4), allucinazioni.
Patologie del sistema nervoso
Non comune: capogiri, cefalea, sonnolenza.
Raro: convulsioni, tremori, parestesie.
Molto raro: neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, disgeusia inclusa ageusia, parosmia inclusa anosmia.
Patologie dell’occhio
Molto raro: disturbi della vista.
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comune: vertigini.
Molto raro: alterazione dell’udito.
Non nota: tinnito.
Patologie cardiache
Raro: tachicardia.
Non nota: aritmia ventricolare e torsione di punta (particolarmente in pazienti con fattori di rischio per prolungamento dell’intervallo QT), ECG con prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafo 4.4 e 4.9).
Patologie vascolari
Raro: ipotensione.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Raro: broncospasmo, dispnea.
Molto raro: polmonite allergica.
Patologie gastrointestinali
Comune: diarrea, nausea.
Non comune: vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, stipsi.
Raro: diarrea emorragica che in casi molto rari può essere segnale di un’enterocolite inclusa la colite pseudomembranosa.
Patologie epatobiliari
Comune: aumento degli enzimi epatici (ALT – AST, fosfatasi alcalina, GGT).
Non comune: aumento della bilirubina ematica.
Molto raro: epatite.
Non nota: con la levofloxacina sono stati riportati casi di ittero e gravi lesioni epatiche, inclusi casi di insufficienza epatica acuta, essenzialmente in pazienti con gravi patologie preesistenti (vedere paragrafo 4.4).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: eruzione cutanea, prurito.
Raro: orticaria.
Molto raro: edema angioneurotico, reazioni di fotosensibilità.
Non nota: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens–Johnson, eritema multiforme, iperidrosi.
Le reazioni muco–cutanee possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima dose.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Raro: disturbi a carico dei tendini (vedere paragrafo 4.4), compresa tendinite (es. tendine di Achille), artralgia, mialgia.
Molto raro: rottura del tendine (vedere paragrafo 4.4): questo effetto indesiderato può verificarsi entro 48 ore dall’inizio del trattamento ed essere bilaterale, debolezza muscolare che può risultare di particolare rilevanza in soggetti affetti da miastenia grave.
Non nota: rabdomiolisi.
Patologie renali ed urinarie
Non comune: aumento della creatinina ematica.
Molto raro: insufficienza renale acuta (ad esempio dovuta a nefrite interstiziale).
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: astenia.
Molto raro: piressia.
Non nota: dolore (incluso mal di schiena, dolore toracico e alle estremità).
Altri effetti indesiderati che sono stati associati alla somministrazione di fluorochinoloni includono:
• sintomi extrapiramidali ed altri disturbi della coordinazione muscolare
• vasculite allergica
• attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.
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In accordo con gli studi di tossicità sull’animale o con gli studi di farmacologia clinica condotti con dosi superiori alle dosi terapeutiche, i sintomi più importanti che si manifestano dopo sovradosaggio acuto con LEVOFLOXACINA DOC Generici sono quelli a livello del sistema nervoso centrale quali: confusione, capogiri, compromissione della coscienza, attacchi convulsivi, prolungamento dell’intervallo QT e reazioni gastrointestinali quali nausea ed erosioni della mucosa.
In caso di sovradosaggio si deve praticare il trattamento sintomatico. Deve essere effettuato un monitoraggio elettrocardiografico per la possibilità di prolungamento dell’intervallo QT. Gli antiacidi possono essere impiegati per la protezione della mucosa gastrica. L’emodialisi, inclusa la dialisi peritoneale e la dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD), non sono efficaci nel rimuovere la levofloxacina. Non esistono antidoti specifici.
Categoria farmacoterapeutica: antibatterici chinolonici, fluorochinoloni. Codice ATC: J01MA12.
La levofloxacina è un agente antibatterico di sintesi appartenente alla classe dei fluorochinoloni ed è l’enantiomero S (–) del racemo di ofloxacina.
Meccanismo d’azione
In quanto agente antibatterico fluorochinolonico, la levofloxacina agisce sul complesso DNA–DNA–girasi e topoisomerasi IV.
Relazione PK/PD
Il grado di attività antibatterica della levofloxacina dipende dal rapporto tra la massima concentrazione sierica (Cmax) o l’area sotto la curva (AUC) e la minima concentrazione inibente (MIC).
Meccanismo di resistenza
Il principale meccanismo di resistenza è dovuto ad una mutazione in gyr–A. In vitro c’è resistenza crociata tra la levofloxacina ed altri fluorochinoloni. Per il meccanismo di azione non c’é generalmente resistenza crociata tra levofloxacina ed altre classi di agenti antibatterici.
Breakpoint
I valori di MIC breakpoint, raccomandati dall’EUCAST per la levofloxacina, in base ai quali si distinguono i microrganismi sensibili da quelli con sensibilità intermedia e quelli con sensibilità intermedia dai resistenti, sono riportati nella tabella di seguito per il test MIC (mg/l):
Breakpoints clinici EUCAST, espressi in MIC, per levofloxacina, (27/04/2010 (v 1.1))
Patogeno | Sensibile | Resistente |
Enterobatteriaceae | ≤ 1 mg/l | > 2 mg/l |
Pseudomonas spp. | ≤ 1 mg/l | > 2 mg/l |
Acinetobacter spp. | ≤ 1 mg/l | > 2 mg/l |
Staphylococcus spp. | ≤ 1 mg/l | > 2 mg/l |
S. pneumoniae ¹ | ≤ 2 mg/l | > 2 mg/l |
Streptococcus A, B, C, G | ≤ 1 mg/l | > 2 mg/l |
H. influenzae M. Catharralis ² | ≤ 1 mg/l | > 1 mg/l |
Breakpoint non–specie correlati | ≤ 1 mg/l | > 2 mg/l |
¹ I breakpoints per la levofloxacina sono correlati alla terapia ad alte dosi.
² I ceppi con i valori di MIC superiori al breakpoint suscettibile sono molto rari o non ancora riportati. In questi casi i test di identificazione e di sensibilità antimicrobica devono essere ripetuti su ciascun ceppo isolato e, se il risultato è confermato, il ceppo deve essere inviato al laboratorio di riferimento. Fino a quando c’è evidenza riguardo la risposta clinica per i ceppi isolati confermati con MIC superiore all’attuale breakpoint resistente, questi devono essere considerati resistenti.
Spettro antibatterico
La prevalenza delle resistenze può variare geograficamente e con il tempo per le specie selezionate ed è auspicabile avere informazioni locali sulla resistenza, soprattutto per il trattamento delle infezioni gravi. Se necessario, deve essere consultato un esperto quando la prevalenza locale della resistenza è tale da mettere in dubbio l’utilità del farmaco in almeno alcuni tipi di infezioni.
SPECIE COMUNEMENTE SENSIBILI |
Batteri Aerobi Gram–positivi |
Staphylococcus aureus* meticillino–sensibile |
Staphylococcus saprophyticus |
Streptococchi di gruppo C e G |
Streptococcus agalactiae |
Streptococcus pneumoniae* |
Streptococcus pyogenes* |
Batteri Aerobi Gram–negativi |
Burkholderia cepacia § |
Eikenella corrodens |
Haemophilus influenzae* |
Haemophilus para–influenzae* |
Klebsiella oxytoca |
Klebsiella pneumoniae* |
Moraxella catarrhalis* |
Pasteurella multocida |
Proteus vulgaris |
Providencia rettgeri |
Batteri Anaerobi |
Peptostreptococcus |
Altri |
Chlamydophila pneumoniae* |
Chlamydophila psittaci |
Chlamydia trachomatis |
Legionella pneumophila* |
Mycoplasma pneumoniae* |
Mycoplasma hominis |
Ureaplasma urealyticum |
SPECIE PER LE QUALI LA RESISTENZA ACQUISITA PUÒ ESSERE UN PROBLEMA |
Batteri Aerobi Gram–positivi |
Enterococcus faecalis* |
Staphylococcus aureus meticillino–resistente |
Staphylococcus spp coagulasi negativo |
Batteri Aerobi Gram–negativi |
Acinetobacter baumannii * |
Citrobacter freundii* |
Enterobacter aerogenes |
Enterobacter agglomerans |
Enterobacter cloacae* |
Escherichia coli* |
Morganella morganii* |
Proteus mirabilis* |
Providencia stuartii |
Pseudomonas aeruginosa* |
Serratia marcescens* |
Batteri Anaerobi |
Bacteroides fragilis |
Bacteroides ovatus § |
Bacteroides thetaiotamicron § |
Bacteroides vulgatus § |
Clostridium difficile § |
* L’efficacia clinica è stata dimostrata nei ceppi sensibili isolati alle indicazioni cliniche approvate
§ Sensibilità intermedia naturale
Altre informazioni
Le infezioni nosocomiali causate da P. aeruginosa possono richiedere una terapia combinata.
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Assorbimento
Somministrata per via orale, la levofloxacina è rapidamente e quasi completamente assorbita con una concentrazione al picco plasmatico che si ottiene in 1 ora. La biodisponibilità assoluta è pari al 100% circa.
Il cibo ha poco effetto sull’assorbimento della levofloxacina.
Distribuzione
Circa il 30–40% della levofloxacina si lega alle proteine sieriche. Dosi multiple di 500 mg di levofloxacina una volta al giorno hanno mostrato un accumulo trascurabile. C’è un modesto, ma prevedibile, accumulo di levofloxacina dopo dosi di 500 mg due volte al giorno. Lo steady–state viene raggiunto in circa 3 giorni.
Penetrazione nei tessuti e nei liquidi dell’organismo
Penetrazione nella mucosa bronchiale e nei liquidi degli epiteli di rivestimento
Le massime concentrazioni di levofloxacina nella mucosa bronchiale e nei liquidi degli epiteli di rivestimento sono rispettivamente di 8,3 mcg/g e 10,8 mcg/ml dopo somministrazione di 500 mg per via orale. Questi vengono raggiunti circa un’ora dopo la somministrazione.
Penetrazione nel tessuto polmonare
La concentrazione massima di levofloxacina dopo 500 mg per via orale nel tessuto polmonare risulta di circa 11,3 mcg/g e viene raggiunta tra 4 e 6 ore dopo la somministrazione. Le concentrazioni nei polmoni superano in modo consistente quelle nel plasma.
Penetrazione nel liquido di bolla
Il massimo della concentrazione di levofloxacina di circa 4 e 6,7 mcg/ml nel liquido di bolla si raggiunge 2–4 ore dopo la somministrazione dopo 3 giorni di trattamento con 500 mg una volta o due volte al giorno, rispettivamente.
Penetrazione nel liquido cerebro–spinale
La levofloxacina presenta una scarsa penetrazione nel liquido cerebro–spinale.
Penetrazione nel tessuto prostatico
Dopo somministrazione orale di levofloxacina 500 mg una volta al giorno per tre giorni, la concentrazione media nel tessuto prostatico è di 8,7 mcg/g, 8,2 mcg/g e 2,0 mcg/g dopo 2, 6 e 24 ore rispettivamente; il rapporto medio delle concentrazioni prostata/plasma è di 1,84.
Concentrazione nelle urine
Le concentrazioni medie nelle urine 8–12 ore dopo una dose singola per via orale di levofloxacina 150, 300 o 500 mg sono rispettivamente di 44 mg/l, 91 mg/l e 200 mg/l.
Metabolismo
La levofloxacina viene metabolizzata in una piccola parte nei metaboliti desmetil–levofloxacina e levofloxacina N–ossido. Questi metaboliti costituiscono meno del 5% della dose escreta nelle urine. La levofloxacina è stabile dal punto di vista stereochimico e non è soggetta ad inversione chirale.
Eliminazione
In seguito a somministrazione orale ed endovenosa, la levofloxacina viene eliminata dal plasma lentamente (t½: 6–8 ore). L’escrezione è prevalentemente renale (> 85% della dose somministrata).
Non esistono differenze maggiori nella farmacocinetica della levofloxacina in seguito a somministrazione orale o endovenosa che suggeriscano che le vie di somministrazione orale ed endovenosa sono intercambiabili.
Linearità
La levofloxacina mostra una farmacocinetica lineare entro un range da 50 a 600 mg.
Soggetti con insufficienza renale
La farmacocinetica della levofloxacina è influenzata dalla compromissione renale. Con la diminuzione della funzionalità renale si riducono l’eliminazione e la clearance renali e aumenta l’emivita di eliminazione come descritto nella seguente tabella:
ClCR (ml/min) | < 20 | 20–40 | 50–80 |
ClCR (ml/min) | 13 | 26 | 57 |
T½ (h) | 35 | 27 | 9 |
Soggetti anziani
Non vi sono differenze significative nella farmacocinetica della levofloxacina tra soggetti giovani e anziani, ad eccezione di quelle associate a variazioni della clearance della creatinina.
Differenze tra i sessi
Analisi separate tra soggetti di sesso maschile e femminile hanno messo in evidenza delle piccole e marginali differenze nella farmacocinetica della levofloxacina. Non ci sono evidenze circa la rilevanza clinica di tali differenze.
Tossicità acuta
La dose letale mediana (DL 50) ottenuta nel topo e nel ratto dopo somministrazione per via orale di levofloxacina è risultata compresa tra 1500–2000 mg/kg.
La somministrazione di 500 mg/kg per via orale nella scimmia, ha provocato piccoli effetti, a parte il vomito.
Tossicità a dosi ripetute
Studi della durata di uno e sei mesi per somministrazione orale (gavage) sono stati condotti nel ratto e nella scimmia.
Le dosi erano di 50, 200, 800 mg/kg/die e 20, 80, 320 mg/kg/die per la durata di un mese e sei mesi nel ratto e di 10, 30, 100 mg/kg/die e 10, 25, 62,5 mg/kg/die per la durata di un mese e di sei mesi nella scimmia.
Reazioni al trattamento di grado minore sono state osservate nel ratto principalmente alle dosi di 200 mg/kg/die ed oltre, con effetti relativi alla riduzione di consumo del cibo ed a modeste alterazioni dei parametri ematologici e biochimici.
In questi studi i NOELs (No Observed Adverse Effect Levels) sono stati calcolati pari a 200 mg/kg/die e 20 mg/kg/die rispettivamente dopo un mese e sei mesi.
La tossicità dopo somministrazione orale di 100 mg/kg/die nella scimmia è risultata minima con riduzione del peso corporeo, accompagnata da salivazione, diarrea e diminuzione del pH urinario in alcuni animali a tale dose. Nessun segno di tossicità è stato evidenziato negli studi a sei mesi. I NOELs sono stati calcolati pari a 30 mg/kg/die e 62,5 mg/kg/die rispettivamente dopo 1 mese e 6 mesi di terapia.
Negli studi a sei mesi nel ratto e nella scimmia, i NOELs sono stati calcolati pari a 20 e 62,5 mg/kg/die, rispettivamente.
Tossicità riproduttiva
La levofloxacina non ha manifestato compromissione della fertilità o della riproduzione nel ratto a dosi di 360 mg/kg/die somministrate per via orale o a dosi fino a 100 mg/kg/die somministrate per via endovenosa.
La levofloxacina non è risultata teratogena nel ratto fino a dosi orali di 810 mg/kg/die o per via endovenosa a dosi di 160 mg/kg/die. Effetti teratogeni non sono stati osservati nel coniglio trattato per via orale fino a dosi di 50 mg/kg/die o trattato per via endovenosa fino a dosi di 25 mg/kg/die.
La levofloxacina non ha effetti sulla fertilità ed il solo effetto sul feto è stato il ritardo della maturazione come risultato della tossicità materna.
Genotossicità
La levofloxacina non ha indotto mutazioni geniche sulle cellule batteriche o di mammiferi, ma ha indotto aberrazioni cromosomiche in vitro sulle cellule di polmone di criceto cinese a dosi di 100 mcg/ml ed oltre, in assenza di attivazione metabolica. I test in vivo (micronucleo, scambio dei cromatidi cellulari, sintesi del DNA non programmato, test letale dominante) non evidenziano alcun potenziale genotossico.
Potenziale fototossico
Studi sul topo dopo somministrazione orale o endovenosa hanno evidenziato un’attività fototossica della levofloxacina solo a dosi molto elevate. La levofloxacina non mostra potenziale attività genotossica nei test di fotomutagenesi e riduce lo sviluppo dei tumori nei test di fotocarcinogenesi.
Potenziale carcinogeno
Nessuna indicazione su una potenziale carcinogenicità è stata osservata negli studi sul ratto trattato a dosi di 0, 10, 30 e 100 mg/kg/die per due anni.
Tossicità alle articolazioni
Come per gli altri fluorochinoloni, la levofloxacina ha evidenziato alcuni effetti sulle cartilagini (bolle e cavità) nei ratti e nei cani. Questi effetti erano più marcati nell’animale giovane.
Nucleo della compressa
Sodio croscarmellosa
Metilcellulosa (E461)
Acido stearico (E570)
Magnesio stearato (E572)
Silice colloidale anidra
Rivestimento della compressa
Ipromellosa (E464)
Idrossipropilcellulosa tipo LF (E463)
Macrogol 8000
Titanio diossido (E171)
Ossido di ferro rosso (E172)
Ossido di ferro giallo (E172) (solo per LEVOFLOXACINA DOC Generici 500 mg compresse rivestite con film)
Non pertinente.
2 anni
Conservare il medicinale nella confezione originale per proteggerlo dalla luce.
LEVOFLOXACINA DOC Generici 250 mg compresse rivestite con film: blister PVC/PVDC– Alu da 5 e 10 compresse.
LEVOFLOXACINA DOC Generici 500 mg compresse rivestite con film: blister PVC/PVDC–Alu da 5, 10 e 28 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Come per tutti i medicinali, qualunque prodotto medicinale deve essere smaltito in accordo e in conformità alla normativa ambientale locale.
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Maggio 2011
Giugno 2011