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LEVOFLOXACINA KABI 5 MG/ML
50 ml preriempiti in flacone / sacca da 100 ml:
ogni ml di soluzione per infusione contiene 5 mg di levofloxacina (come levofloxacina emiidrato)
50 ml di soluzione per infusione contengono 250 mg di levofloxacina come principio attivo.
100 ml preriempiti in flacone / sacca da 100 ml:
ogni ml di soluzione per infusione contiene 5 mg di levofloxacina (come levofloxacina emiidrato)
100 ml di soluzione per infusione contengono 500 mg di levofloxacina come principio attivo.
Eccipienti: il medicinale contiene 3,5 mg di sodio per ml
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Soluzione per infusione
Soluzione da gialla a giallo verdastra
Negli adulti, per i quali la terapia endovenosa risulti appropriata, Levofloxacina Kabi soluzione per infusione è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni, qualora dovute a microrganismi sensibili alla levofloxacina:
- polmonite acquisita in comunità
- infezioni complicate del tratto urinario, inclusa la pielonefrite
- prostatite batterica cronica
- infezioni della cute e dei tessuti molli.
Prima di prescrivere Levofloxacina Kabi, vanno considerate le linee guida nazionali o locali sull’uso appropriato dei fluorochinoloni.
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Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere somministrata tramite infusione endovenosa lenta una o due volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo e dalla severità dell’infezione e dalla sensibilità del presunto agente patogeno. È possibile passare da un iniziale trattamento endovenoso alla somministrazione orale dopo pochi giorni, in accordo con le condizioni del paziente. Considerando la bioequivalenza delle forme orali e parenterali, si può usare lo stesso dosaggio.
Durata del trattamento
La durata della terapia varia a seconda dell’andamento della malattia. Come terapia antibiotica generale, la somministrazione di Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere continuata per un minimo di 48 e fino a 72 ore dopo che il paziente sia divenuto apiretico o che vi sia stata una evidenza di eradicazione batterica.
Modo di somministrazione
Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere usata solo per infusione endovenosa lenta; va somministrata una o due volte al giorno. La durata dell’infusione deve essere di almeno 30 minuti per 250 mg o 60 minuti per 500 mg di Levofloxacina Kabi soluzione per infusione (vedere paragrafo 4.4). E’ possibile cambiare da una iniziale somministrazione endovenosa alla via orale allo stesso dosaggio dopo pochi giorni, in accordo con le condizioni del paziente. Per le incompatibilità vedere paragrafo 6.2 e per le compatibilità con altre soluzioni per infusione vedere paragrafo 6.6.
Le seguenti raccomandazioni per il dosaggio possono essere seguite per Levofloxacina Kabi soluzione per infusione:
Dosaggio in pazienti con funzionalità renale normale (clearance della creatinina > 50 ml/min)
Indicazioni | Dosaggio giornaliero (in accordo con la severità) |
Polmonite acquisita in comunità | 500 mg una o due volte al giorno |
Infezioni complicate del tratto urinario compresa la pielonefrite | 250 mg¹una volta al giorno |
Prostatite batterica cronica. | 500 mg una volta al giorno |
Infezioni della cute e dei tessuti molli | 500 mg due volte al giorno |
¹Va tenuto presente un incremento del dosaggio in caso di infezioni gravi.
Dosaggio in pazienti con funzionalità renale ridotta (clearance della creatinina ≤ 50ml/min)
| Dosaggio |
250 mg/24 h | 500 mg/24 h | 500 mg/12 h |
Clearance della creatinina | prima dose: 250 mg | prima dose: 500 mg | prima dose: 500 mg |
50 - 20 ml/min | poi: 125 mg/24 h | poi: 250 mg/24 h | poi: 250 mg/12 h |
19-10 ml/min | poi: 125 mg/48 h | poi: 125 mg/24 h | poi: 125 mg/12 h |
< 10 ml/min (inclusa emodialisi e CAPD) ¹ | poi: 125 mg/48 h | poi: 125 mg/24 h | poi: 125 mg/24 h |
¹Non sono richieste dosi addizionali dopo emodialisi o dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD).
Dosaggio in pazienti con ridotta funzionalità epatica
Non è richiesto alcun aggiustamento di dosaggio in quanto la levofloxacina non è metabolizzata in quantità rilevanti dal fegato ed è escreta principalmente dai reni.
Dosaggio negli anziani
Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio negli anziani, oltre a quelli richiesti in considerazione della funzionalità renale (Vedere paragrafo 4.4 prolungamento dell’intervallo QT).
Dosaggio in bambini e adolescenti(< 18 anni d’età)
Levofloxacina Kabi soluzione per infusione è controindicata nei bambini e negli adolescenti in fase di sviluppo (vedere paragrafo 4.3).
Levofloxacina Kabi soluzione per infusione non deve essere utilizzata:
- in pazienti con ipersensibilità alla levofloxacina o a qualsiasi altro chinolonico, o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- in pazienti con epilessia,
- in pazienti con storia di alterazioni tendinee correlate alla somministrazione di fluorochinoloni,
- nei bambini o negli adolescenti in fase di crescita (< 18 anni),
- durante la gravidanza,
- nelle donne durante l’allattamento al seno.
Nei casi più gravi di polmonite da pneumococco Levofloxacina Kabi soluzione per infusione può non essere la terapia ottimale.
Le infezioni nosocomiali dovute a P. aeruginosa possono richiedere una terapia combinata.
Durata dell’infusione
Deve essere rispettata, per Levofloxacina Kabi soluzione per infusione, una durata di infusione raccomandata di almeno 30 minuti per 250 mg ed almeno 60 minuti per 500 mg. È noto che durante l’infusione di ofloxacina, possono aversi tachicardia ed un temporaneo decremento della pressione arteriosa. In casi rari, in conseguenza di una profonda caduta della pressione arteriosa, si può arrivare al collasso cardiocircolatorio. Se si dovesse verificare in corso di infusione di levofloxacina (l-isomero della ofloxacina) una rilevante caduta della pressione arteriosa, l’infusione deve essere immediatamente sospesa.
Tendinite e rottura tendinea
La tendinite può verificarsi raramente. Essa più frequentemente coinvolge il tendine d’Achille e può arrivare alla rottura tendinea. Il rischio di tendinite e rottura tendinea è aumentato nell’età avanzata e nei pazienti in terapia corticosteroidea. E’ necessario uno stretto monitoraggio di questi pazienti in caso di prescrizione di Levofloxacina Kabi soluzione per infusione. Tutti i pazienti devono riferire al proprio medico se hanno sintomi riferibili ad una tendinite. Se si sospetta una tendinite, il trattamento con Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere immediatamente sospeso ed iniziato un appropriato trattamento (es. immobilizzazione) per il tendine affetto.
Patologie associate a Clostridium difficile
Una diarrea, particolarmente grave, persistente e/o ematica, durante o dopo il trattamento con Levofloxacina Kabi soluzione per infusione, può essere sintomatica di malattia associata a Clostridium difficile , la cui forma più grave è la colite pseudomembranosa. Se si sospetta una colite pseudomembranosa, Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere immediatamente sospesa ed il paziente deve essere trattato con misure di supporto e/o terapia specifica senza ritardi (es vancomicina per via orale). I prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati in questa condizione clinica.
Pazienti predisposti alle convulsioni
Levofloxacina Kabi soluzione per infusione è controindicata in pazienti con storia di epilessia e, così come per gli altri chinoloni, va usata estrema cautela nei pazienti predisposti alle convulsioni, come i pazienti con lesioni pre-esistenti del sistema nervoso centrale, trattamento concomitante con fenbufene e similari farmaci anti-infiammatori non steroidei o con farmaci che abbassano la soglia cerebrale convulsiva, come la teofillina (vedere paragrafo 4.5). In caso di convulsioni, il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto.
Pazienti con deficit di Glucosio- 6 -fosfato deidrogenasi
I pazienti con deficit manifesto o latente di glucosio-6-fosfato deidrogenasi possono essere esposti a reazioni emolitiche quando trattati con un agente antibatterico chinolonico, quindi la levofloxacina deve essere usata con cautela.
Pazienti con insufficienza renale
Dal momento che la levofloxacina è escreta in massima parte attraverso i reni, la dose di Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere aggiustata nei pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni di ipersensibilità
Levofloxacina Kabi soluzione per infusione può causare occasionalmente reazioni gravi e potenzialmente mortali di ipersensibilità (ad es. dall’angioedema fino allo shock anafilattico), dopo la dose iniziale (vedere paragrafo4.8). I pazienti devono interrompere immediatamente il trattamento e mettersi in contatto con il medico di famiglia o un medico del pronto soccorso, che intraprenderanno le appropriate misure di emergenza
Ipoglicemia
Come per tutti i chinoloni, l’ipoglicemia è stato segnalata, solitamente, in pazienti diabetici che assumevano un trattamento concomitante con un agente ipoglicemizzante orale (per esempio, glibenclamide) o con insulina. In questi pazienti diabetici, viene suggerito un attento controllo del glucosio ematico. (vedere paragrafo 4.8).
Prevenzione della fotosensibilizzazione
Sebbene la fotosensibilizzazione sia molto rara con la levofloxacina, si raccomanda che i pazienti non vengano esposti se non necessario alla luce forte del pieno sole o a raggi UV artificiali (come lampade solari, solarium, ecc.), per prevenire qualsiasi forma di fotosensibilizzazione.
Pazienti trattati con antagonisti della Vitamina K
Dato il possibile incremento dei valori dei test coagulativi (PT/INR) e/o sanguinamento in pazienti trattati con Levofloxacina Kabi soluzione per infusione in combinazione con antagonisti della Vitamina K (es. warfarina), i test di coagulazione devono essere monitorati quando questi farmaci vengono assunti in concomitanza (vedere paragrafo 4.5)
Reazioni psicotiche
Sono state riportate reazioni psicotiche in pazienti che assumevano chinolonici, inclusa la levofloxacina. In casi molto rari queste si sono spinte fino a pensieri suicidi e a comportamenti autolesionistici, qualche volta anche dopo singola somministrazione di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, la levofloxacina deve essere sospesa ed attuate le necessarie misure. Si raccomanda cautela se la levofloxacina deve essere usata in pazienti psicotici o in pazienti con storia di patologie psichiatriche.
Prolungamento dell’intervallo QT
Particolare attenzione deve essere posta quando si utilizzano fluorochinoloni, compresa levofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT, come ad esempio: - Sindrome congenita del QT lungo - Uso concomitante di farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi). - Squilibrio elettrolitico (ad es. ipokaliemia, ipomagnesemia) - Anziani - Malattie cardiache (ad esempio, insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia) (Vedere paragrafo 4.2 Anziani, paragrafo 4.5, paragrafo 4.8 e paragrafo 4.9).
Neuropatia periferica
Neuropatia sensoriale o sensitivo-motoria è stata segnalata in pazienti trattati con fluorochinoloni, compresa levofloxacina, che può essere rapida, nel suo esordio. Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere interrotta se il paziente manifesta sintomi di neuropatia, al fine di prevenire lo sviluppo di una condizione irreversibile.
Oppiacei
Nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine può dare risultati falsamente positivi. Possono essere necessari, per confermare la positività, test più specifici per la determinazione degli oppiacei.
Disturbi epatobiliari
Casi di necrosi epatica con insufficienza epatica che possono mettere in pericolo la vita dei pazienti, sono stati riportati con levofloxacina, principalmente in pazienti con gravi malattie di base, ad esempio, sepsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere informati di interrompere il trattamento e contattare il proprio medico se si presentano i segni e sintomi della malattia epatica, come l’anoressia, ittero, urine scure, prurito o tensione addominale.
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Teofillina, fenbufene o farmaci anti-infiammatori non steroidei simili
Non sono state rilevate interazioni farmacocinetiche della levofloxacina con la teofillina in uno studio clinico. Comunque si può verificare un pronunciato abbassamento della soglia convulsiva cerebrale quando i chinolonici vengono somministrati in concomitanza con teofillina, farmaci anti-infiammatori non steroidei o altri agenti cha abbassano la soglia convulsiva.
Le concentrazioni di levofloxacina in presenza di fenbufene sono più elevate di circa il 13%, rispetto alla somministrazione singola.
Probenecid e cimetidina
Il probenecid e la cimetidina hanno un effetto statisticamente significativo sulla eliminazione della levofloxacina. La clearance renale della levofloxacina risulta ridotta dalla cimetidina (24%) e dal probenecid (34%). Questo perchè entrambi i farmaci sono capaci di bloccare la secrezione tubulare renale della levofloxacina. Comunque, alle dosi testate nello studio, le differenze nella cinetica statisticamente significative, non sono di chiara rilevanza clinica.
Va usata cautela quando la levofloxacina è somministrata in concomitanza a farmaci che hanno effetti sulla secrezione tubulare renale come il probenecid e la cimetidina, specialmente in pazienti con insufficienza renale.
Ciclosporina
L’emivita della ciclosporina veniva incrementata del 33% quando somministrata insieme a levofloxacina
Antagonisti della Vitamina K
Sono stati riportati incrementi dei test della coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamento, anche severo, in pazienti trattati con levofloxacina in combinazione con antagonisti della vitamina K (es. warfarina). I test della coagulazione devono pertanto essere monitorati nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K (vedere paragrafo 4.4).
Farmaci noti per prolungare l’intervallo QT
Levofloxacina Kabi soluzione per infusione, come altri fluorochinoloni, deve essere usata con cautela in pazienti trattati con farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi). (Vedere paragrafo 4.4 prolungamento dell’intervallo QT).
Altre informazioni rilevanti
Sono stati condotti studi di farmacologia clinica per investigare possibili interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e farmaci comunemente prescritti. La farmacocinetica della levofloxacina non era alterata a livelli clinicamente rilevanti quando veniva somministrata assieme ai seguenti farmaci: calcio carbonato, digossina, glibenclamide, ranitidina.
Gravidanza
Studi sulla riproduzione in animali non hanno rilevato particolari problemi. Comunque, in mancanza di dati su umani e in considerazione del rischio sperimentale di danno da parte dei fluorochinoloni sulla cartilagine articolare degli organismi in fase di crescita, Levofloxacina Kabi soluzione per infusione non deve essere usata nelle donne in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).
Allattamento
In assenza di dati su umani e in considerazione del rischio sperimentale di danno da parte dei fluorochinoloni sulla cartilagine articolare degli organismi in fase di crescita, Levofloxacina Kabi soluzione per infusione non deve esser usata in donne che allattano al seno (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).
Levofloxacina Kabi soluzione per infusione ha una influenza lieve o moderata sulla capacità di guidare e sull’uso di macchinari. Alcuni effetti indesiderati (come capogiri/vertigini, sonnolenza, disturbi visivi) si possono manifestare e questi possono alterare le capacità di guidare l’automobile o utilizzare macchinari.
Le informazioni fornite di seguito, sono basate su dati tratti da studi clinici, effettuati su più di 5000 pazienti e da una estesa esperienza post-marketing.
Le reazioni avverse sono descritte secondo la classificazione sistemica organica MedDRA nella tabella sottostante.
Le frequenze in questa tabella sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comuni (≥1 / 10), comuni (≥1 / 100, <1 / 10), non comuni (≥1 / 1000, ≤ 1 / 100), rari (≥1 / 10000, ≤1 / 1000), molto rari (≤1 / 10000), non nota (non può essere stimata dai dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Patologie cardiache
Rari: Tachicardia
Non nota: Elettrocardiogramma con QT prolungato (Vedere paragrafo 4.4 prolungamento dell’intervallo QT e paragrafo 4.9)
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comuni: leucopenia, eosinofilia
Rari: trombocitopenia, neutropenia
Molto rari: Agranulocitosisi
Non nota: Pancitopenia, anemia emolitica
Patologie del sistema nervoso
Non comuni: capogiri, cefalea, sonnolenza,insonnia
Rari: convulsioni, confusione, tremori, parestesia
Molto rari: neuropatia periferica sensoriale o sensitivo-motoria, disgeusia compresa l’ageusia, parosmia compresa l’ anosmia
Patologie dell’occhio
Molto rari: disturbi visivi
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comuni: Vertigini
Molto rari:Diminuzione dell’udito
Non nota: Tinnito
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Rari: broncospasmo, dispnea
Molto rara: polmonite allergica
Patologie gastrointestinali
Comuni: diarrea, nausea
Non comuni: vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, costipazione
Rari: diarrea emorragica, che in casi molto rari può essere indicativa di enterocolite, compresa la colite pseudomembranosa
Patologie renali e urinarie
Non comuni: aumento della creatinina ematica
Molto rari: insufficienza renale acuta (ad esempio a causa di nefrite interstiziale)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: Rash, prurito
Rari: orticaria
Molto rari: edema angioneurotico, reazione di fotosensibilità
Non noti: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, iperidrosi
Reazioni mucocutanee a volte possono verificarsi anche dopo la prima somministrazione
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Rari: disturbi tendinei (vedere paragrafo 4.4), compresa la tendinite (es. tendine di Achille), artralgia, mialgia
Molto raro: rottura tendinea (vedere paragrafo 4.4). Questo effetto indesiderato può verificarsi entro 48 ore dall’inizio del trattamento e può essere bilaterale, debolezza muscolare che può essere di particolare importanza nei pazienti con miastenia gravis
Non nota: Rabdomiolisi
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comuni: anoressia
Molto rari: ipoglicemia, in particolare nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4)
Infezioni e infestazioni
Non comuni: infezioni fungine (e la proliferazione di altri microrganismi resistenti)
Patologie vascolari
Comuni: flebite
Rari: ipotensione
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: reazioni nel sito di infusione
Non comuni: astenia
Molto raro: febbre
Non nota: dolore (compreso il dolore di schiena, al torace, e alle estremità)
Disturbi del sistema immunitario
Molto rari: shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4)
Non nota: ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4)
Reazioni anafilattiche e anafilattoidi possono talvolta verificarsi anche dopo la prima somministrazione
Patologie epatobiliari
Comuni: aumento degli enzimi epatici (ALT / AST, fosfatasi alcalina, GGT)
Non comuni: aumento della bilirubina ematica
Molto raro: epatite
Non nota: ittero e grave danno epatico, inclusi i casi di insufficienza epatica acuta, sono stati riportati con levofloxacina, principalmente in pazienti con gravi malattie di base (vedere paragrafo 4.4).
Disturbi psichiatrici
Non comuni: Nervosismo, insonnia.
Rari: Disturbi psicotici, depressione, agitazione, ansia, stato confusionale
Molto rari: allucinazioni, reazioni psicotiche con comportamenti autonomi pericolosi compresi ideazione o atti suicidi (vedere paragrafo 4.4).
Altri effetti indesiderati che sono stati associati con la somministrazione del fluorochinolone comprendono:
• sintomi extrapiramidali e altri disturbi della coordinazione muscolare,
• vasculite da ipersensibilità,
• attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.
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In accordo con studi di tossicità su animali o studi di farmacologia clinica condotti con dosi sovra-terapeutiche, i più importanti segni che si possono rilevare a seguito di sovradosaggio acuto di Levofloxacina Kabi soluzione per infusione, sono sintomi a carico del sistema nervoso centrale come confusione, capogiri, alterazioni dello stato di coscienza e convulsioni, allungamento dell’intervallo QT.
In caso di sovradosaggio, deve essere implementato un trattamento sintomatico. Deve essere avviato un monitoraggio ECG, a causa del possibile prolungamento dell’intervallo QT. L’emodialisi, inclusa la dialisi peritoneale e la CAPD, non sono efficaci nel rimuovere la levofloxacina. Non esistono specifici antidoti.
Gruppo farmacoterapeutico: chinolone antibatterico, fluorochinoloni
Codice ATC: J01MA12
Levofloxacina è un agente antibatterico sintetico della classe dei fluorochinoloni ed è il S(-) enantiomero del racemo di ofloxacina.
Meccanismo d’azione
Come agente antibatterico fluorochinolonico, levofloxacina agisce sul complesso DNA-girasi e sulla topoisomerasi IV.
Rapporto PK / PD Il grado di attività battericida di levofloxacina dipende dal rapporto tra la concentrazione massima nel siero (Cmax) o l’area sotto la curva (AUC) e la concentrazione minima inibente (MIC).
Meccanismo di resistenza Il principale meccanismo di resistenza è dovuta a una mutazione Gyr-A. In vitro esiste una resistenza crociata tra levofloxacina e altri fluorochinoloni. A causa del meccanismo d’azione, non vi è generalmente cross-resistenza tra levofloxacina ed altre classi di agenti antibatterici. Breakpoints
Il MIC breakpoint EUCAST raccomandato per levofloxacina, separando organismi sensibili da sensibili intermedi e sensibili intermedi da organismi resistenti sono presentati nella tabella riportata di seguito per le prove MIC (mg / L). EUCAST breakpoint delle MIC cliniche per levofloxacina (2006-06-20):
Patogeno | Sensibile | Resistente |
Enterobacteriacae | ≤1 mg/L | >2 mg/L |
Pseudomonas spp. | ≤1 mg/L | >2 mg/L |
Acinetobacter spp. | ≤1 mg/L | >2 mg/L |
Staphylococcus spp. | ≤1 mg/L | >2 mg/L |
S.pneumoniae ¹ | ≤2 mg/L | >2 mg/L |
Streptococcus A,B,C,G | ≤1 mg/L | >2 mg/L |
H.influenzae M.catarrhalis ² | ≤1 mg/L | >1 mg/L |
Breakpoints non specie correlati³ | ≤1 mg/L | >2 mg/L |
-1 L’S/I-breakpoint è stato aumentato da 1,0 a 2,0 per evitare di dividere la distribuzione delle MIC del tipo selvatico. Il brekpoint riguarda la terapia ad alte dosi. |
-2 Ceppi con valori della MIC superiori al breakpoint S / I sono molto rari o non ancora pubblicati. L’identificazione e il test di suscettibilità agli antimicrobici su tali batteri isolati devono essere ripetuti; se il risultato è confermato il ceppo isolato deve essere inviato ad un laboratorio di riferimento. |
-3 I valori di breakpoint non-specie correlati sono stati determinati soprattutto sulla base di dati di farmacocinetica/farmacodinamica e sono indipendenti dalla distribuzione delle MIC di specifiche specie. Questi valori sono da utilizzare solo per le specie per le quali non è stato trovato un breakpoint specifico e non per quelle specie dove i test di sensibilità non sono raccomandati o per le quali non c’è sufficiente evidenza che le specie in questione sono un buon target (Enterococcus, Neisseria, anaerobi Gram negativi). |
Il CLSI (Clinical And Laboratory Standards Institute, ex NCCLS) ha raccomandato le MIC breakpoint per levofloxacina, distinguendo i microorganismi sensibili da quelli con sensibilità intermedia e quelli con sensibilità intermedia dai resistenti, espressi come valori di MIC (mcg/ml) e come aloni di inibizione su disco (diametro della zona di inibizione in mm utilizzando un disco da 5 mcg di levofloxacina).
MIC e breakpoint di diffusione sul disco per levofloxacina, raccomandate da CLSI (M100-S17, 2007):
Patogeno | Sensibile | Resistente |
Enterobacteriaceae | ≤2 mcg/mL ≥17 mm | ≥8 mcg/mL ≤13 mm |
Non Enterobacteriaceae. | ≤2 mcg/mL ≥17 mm | ≥8 mcg/mL ≤13 mm |
Acinetobacter spp. | ≤2 mcg/mL ≥17 mm | ≥8 mcg/mL ≤13 mm |
Stenotrophomonas maltophilia | ≤2 mcg/mL ≥17 mm | ≥8 mcg/mL ≤13 mm |
Staphylococcus spp. | ≤1 mcg/mL ≥19 mm | ≥4 mcg/mL ≤15 mm |
Enterococcus spp. | ≤2 mcg/mL ≥17 mm | ≥8 mcg/mL ≤13 mm |
H.influenzae M.catarrhalis ¹ | ≤2 mcg/mL ≥17 mm | |
Streptococcus pneumoniae | ≤2 mcg/mL ≥17 mm | ≥8 mcg/mL ≤13 mm |
Streptococcus beta emolitico | ≤2 mcg/mL ≥17 mm | ≥8 mcg/mL ≤13 mm |
¹L’assenza o la rara insorgenza di rari ceppi resistenti preclude dal definire qualsiasi categoria di risultati diversi dal "sensibile" Per i ceppi che danno risultati che suggeriscono una definizione come categoria <<non sensibile>>, l’identificazione degli organismi e i risultati dei test di sensibilità agli antimicrobici devono essere confermati da un laboratorio di riferimento che usi un metodo di diluizione di riferimento secondo quanto indicato da CLSI |
Spettro antibatterico
La prevalenza degli organismi resistenti varia nelle diverse zone geografiche e nel tempo per le specie selezionate; sono pertanto consigliate informazioni locali sulla resistenza, particolarmente quando si trattino infezioni severe.
Se necessario, deve essere chiesta la consulenza di esperti quando la prevalenza locale della resistenza è tale che l’utilità dell’agente antibatterico, in almeno alcuni tipi di infezioni, possa essere discutibile.
Specie comunemente sensibili |
Batteri Aerobi Gram-positivi |
Staphylococcus aureus meticillino-sensibili |
Staphylococcus saprophyticus |
Streptococchi di gruppo C e G |
Streptococcus agalactiae |
Streptococcus pneumoniae * |
Streptococcus pyogenes * |
Batteri Aerobi Gram -negativi |
Burkholderia cepacia $ |
Eikenella corrodens |
Haemophilus influenzae * |
Haemophilus para- influenzae * |
Klebsiella oxytoca |
Klebsiella pneumoniae * |
Moraxella catarrhalis * |
Pasteurella multocida |
Proteus vulgaris |
Providencia rettgeri |
Batteri anaerobi |
Peptostreptococcus |
Altro |
Chlamydophila pneumoniae * |
Chlamydophila psittaci |
Chlamydia trachomatis |
Legionella pneumophila * |
Mycoplasma pneumoniae * |
Mycoplasma hominis |
Ureaplasma urealyticum |
Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema |
Batteri Aerobi Gram-positivi |
Enterococcus faecalis * |
Staphylococcus aureus meticillino-resistente |
Staphylococcus spp coagulasi negativo |
Batteri Aerobi Gram-negativi |
Acinetobacter baumannii * |
Citrobacter freundii * |
Enterobacter aerogenes |
Enterobacter agglomerans |
Enterobacter cloacae * |
Escherichia coli * |
Morganella morganii * |
Proteus mirabilis * |
Providencia stuartii |
Pseudomonas aeruginosa * |
Serratia marcescens * |
Batteri anaerobi |
Bacteroides fragilis |
Bacteroides ovatus $ |
Bacteroides thetaiotamicron $ |
Bacteroides vulgatus $ |
Clostridium difficile $ |
* L’efficacia è stata dimostrata per isolati sensibili nelle indicazioni cliniche approvate. |
$ Sensibilità intermedia naturale |
+ Oltre il 50% della resistenza |
Altre informazioni
Infezioni nosocomiali dovute a P. aeruginosa possono richiedere terapia combinata.
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Assorbimento
Levofloxacina somministrata per via orale è assorbita rapidamente e quasi completamente, con concentrazioni plasmatiche di picco raggiunte entro 1 ora.La biodisponibilità assoluta è approssimativamente del 100%. Gli alimenti hanno un effetto limitato sull’assorbimento di levofloxacina.
Distribuzione
Approssimativamente, dal 30 al 40% di levofloxacina è legato alla proteine plasmatiche. Un dosaggio multiplo di levofloxacina 500 mg al giorno, ha mostrato un accumulo trascurabile. Si verifica un modesto ma rilevabile accumulo di levofloxacina dopo dosi di 500 mg due volte al giorno. Lo steady-state si raggiunge in tre giorni.
Penetrazione nei tessuti e nei fluidi del corpo
Penetrazione nella mucosa bronchiale, nel fluido di rivestimento epiteliale(ELF)
Le concentrazioni massime di levofloxacina nella mucosa bronchiale e nei fluidi di rivestimento epiteliale (muco) dopo 500 mg per os, erano 8,3 mcg/g e 10,8mcg/ml rispettivamente. Queste venivano raggiunte approssimativamente 1 h dopo la somministrazione.
Penetrazione nel tessuto polmonare
Le concentrazioni massime di levofloxacina nel tessuto polmonare dopo somministrazione di 500 mg erano approssimativamente di 11,3 mg/g ed erano raggiunte tra le 4 e le 6 h dopo la somministrazione. Le concentrazioni nei polmoni eccedevano consistentemente quelle plasmatiche.
Penetrazione nel trasudato
Le concentrazioni massime di levofloxacina di circa 4,0 e di 6,7 mg/ml nel trasudato, erano raggiunte 2-4 h dopo la somministrazione per 3 giorni di 500 mg una o due volte al giorno, rispettivamente.
Penetrazione nel liquido cerebro-spinale
Levofloxacina mostra una scarsa penetrazione nel liquido cerebro-spinale.
Penetrazione nel tessuto prostatico
Dopo somministrazione di 500mg di levofloxacina al giorno per 3 giorni, le concentrazioni medie nel tessuto prostatico erano di 8,7 mcg/g, 8,2 mcg/g e 2,0 mcg/g rispettivamente dopo 2h, 6h e 24h; il rapporto di concentrazione medio prostata/plasma era di 1,84.
Concentrazione nelle urine
Le concentrazioni urinarie medie 8-12 h dopo singola dose orale di 150 mg, 300 mg e 500 mg di levofloxacina erano di 44 mg/L, 91 mg/L e 200 mg/L rispettivamente.
Metabolismo
Levofloxacina è metabolizzata in quantità molto piccole, i suoi metaboliti sono demetil-levofloxacina e levofloxacina N-ossido. Questi metaboliti risultano essere a <5% della dose escreta nelle urine. Levofloxacina è stereochimicamente stabile e non è sottoposta a inversione chirale.
Eliminazione
A seguito di somministrazione orale ed endovenosa, levofloxacina è eliminata dal plasma abbastanza lentamente (t½: 6-8 h). L’escrezione avviene primariamente per via renale (>85% della dose somministrata).
Non vi sono grandi differenze nella farmacocinetica di levofloxacina a seguito di somministrazione orale o endovenosa, suggerendo che le vie orale ed endovenosa siano intercambiabili.
Linearità
Levofloxacina mostra una farmacocinetica lineare su di un range di dosaggio da 50 a 600 mg
Soggetti con insufficienza renale
La farmacocinetica di levofloxacina è di influenzata dall’insufficienza renale. Con il decrescere della funzionalità renale si riducono l’eliminazione renale e la clearance, e le emivite di eliminazione vengono incrementate come mostrato nella tabella seguente:
Clcr [ml/min] | < 20 | 20 - 40 | 50 - 80 |
ClR [ml/min] | 13 | 26 | 57 |
t½ [h] | 35 | 27 | 9 |
Soggetti anziani
Non vi sono significative differenze nella cinetica di levofloxacina tra soggetti giovani ed anziani, eccetto quelle legate alle differenze nella clearance della creatinina.
Differenze nei due sessi
Analisi separate tra soggetti maschi e femmine hanno mostrato solo lievi differenze nella farmacocinetica della levofloxacina. Non vi sono evidenze cliniche che queste differenze tra i sessi abbiano rilevanza clinica.
Tossicità acuta
I valori della dose letale media (LD50) ottenuti nel topo e nei ratti dopo somministrazione endovenosa, erano nel range di 250-400 mg/kg; nei cani la LD50 era approssimativamente di 200 mg/kg ed uno dei due animali che ha ricevuto questa dose è deceduto.
Tossicità da dose ripetuta
Studi della durata di un mese con somministrazione endovenosa sono stati effettuati nel ratto (20, 60, 180 mg/kg/die) e nella scimmia (10, 25, 63 mg/kg/die) ed uno studio della durata di tre mesi è stato effettuato nel ratto (10, 30, 90 mg/kg/die).
Gli studi sui "Livelli senza osservazione di eventi avversi" (NOEL) nei ratti, hanno rilevato i valori di 20 e 30 mg/kg/die in studi di un mese e tre mesi rispettivamente. Sono stati trovati depositi di cristalli nelle urine in entrambi gli studi a dosi di 20 mg/kg/die ed oltre. Alte dosi (180 mg/kg/die per 1 mese o 30 mg/kg/die e oltre per 3 mesi) hanno lievemente ridotto il consumo di cibo e l’incremento di peso corporeo.
Gli esami ematologici hanno mostrato una riduzione degli eritrociti ed un incremento dei leucociti e dei reticolociti alla fine dello studio di 1 mese, ma non in quello di 3 mesi.
Nella scimmia lo studio dei NOEL ha determinato un valore di 63 mg/kg/die con solo una piccola riduzione, a questi dosaggi, del consumo di cibo ed acqua.
Tossicità sulla riproduzione
Levofloxacina non ha causato riduzione della fertilità o delle performance riproduttive nei ratti, a dosi orali alte quanto 360 mg/kg/die o a dosi endovenose fino a 100 mg/kg/die.
Levofloxacina non ha avuto effetti teratogeni nei ratti ad alte dosi orali, 810 mg/kg/die, o ad alte dosi endovenose, 160 mg/kg/die. Non è stata osservata teratogenicità quando ai conigli venivano somministrate dosi orali fino a 50 mg/kg/die o endovenose fino a 25 mg/kg/die.
Levofloxacina non ha mostrato effetti sulla fertilità ed il suo unico effetto sul feto è stato determinato da ritardato sviluppo a seguito di tossicità materna.
Genotossicità
Levofloxacina non ha indotto mutazioni geniche in cellule batteriche o di mammifero ma ha indotto aberrazioni cromosomiche nelle cellule di polmone di hamster cinese (CHL) in vitro ed a dosaggi superiori ai 100 mcg/ml, in assenza di attivazione metabolica. Test in vivo (micronucleo, scambio di cromatidi fratelli, sintesi non programmata del DNA, test letale dominante) non hanno mostrato alcun potenziale genotossico.
Potenziale fototossico
Studi sul topo dopo somministrazione sia endovenosa che orale hanno mostrato che levofloxacina ha un’attività fototossica solo a dosi molto alte. Levofloxacina non ha mostrato alcun potenziale genotossico in un test di fotomutagenicità, ed ha ridotto lo sviluppo di tumori in un test di fotocarcinogenicità.
Potenziale carcinogeno
Nessun indizio di potenziale carcinogenico è stato osservato in uno studio di due anni nel ratto con somministrazione giornaliera con la dieta (0, 10, 30, 100 mg/kg/die).
Tossicità articolare
In comune con gli altri fluorochinoloni, levofloxacina ha mostrato effetti sulla cartilagine (bolle e cavità) in ratti e cani. Questi effetti erano più marcati negli animali giovani.
Cloruro di sodio,
idrossido di sodio per la regolazione del pH,
acido cloridrico per la regolazione del pH,
acqua per preparazioni iniettabili.
Levofloxacina Kabi soluzione per infusione non deve essere miscelata con eparina o soluzioni alcaline (ad es sodio idrogeno carbonato).
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
Soluzione per infusione confezionata per la vendita:
Flaconi KabiPac da 50 ml e 100 ml:. 2 anni
Sacche Freeflex da 50 ml: 18 mesi
Sacche Freeflex da 100 ml: 2 anni
Soluzione diluita:
Non è necessaria la diluizione prima della somministrazione. Per il prodotto diluito è stata dimostrata la stabilità chimica e fisica per 3 ore a 25 ° C. Dopo la prima apertura: Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente (entro 3 ore). Se non utilizzato immediatamente (entro 3 ore), i tempi di stoccaggio e le condizioni prima dell’uso sono responsabilità dell’utilizzatore, a meno che la ricostituzione / diluizione abbia avuto luogo in condizioni controllate e convalidate. Nessuna protezione dalla luce è necessaria durante l’infusione.
Flaconi KabiPac:
Mantenere il contenitore nel confezionamento esterno per proteggerlo dalla luce.
Non refrigerare o congelare
Sacche Freeflex:
Non conservare al di sopra dei 25°C.
Mantenere il contenitore nel confezionamento esterno per proteggerlo dalla luce.
Non refrigerare o congelare
Per le condizioni di conservazione del prodotto diluito vedere paragrafo 6.3.
50 ml riempiti in un flacone da 100 ml: contenitore in polietilene a bassa densità (KabiPac) da 100 ml, chiuso con un tappo che contiene un disco di gomma. Confezioni: 1 e 25 flaconi
50 ml riempiti in una sacca da 100 ml: sacca Freeflex poliolefinica da 100 ml
Confezioni: 10 sacche
100 ml riempiti in un flacone da 100 ml: contenitore in polietilene a bassa densità (KabiPac) da 100 ml, chiuso con un tappo che contiene un disco di gomma. Confezioni: 1 e 25 flaconi
100 ml riempiti in una sacca da 100 ml: sacca Freeflex poliolefinica da 100 ml
Confezioni: 10 sacche
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Come per tutti i farmaci, il medicinale inutilizzato deve, essere eliminato in conformità con le normative ambientali locali
Miscelazione con altre soluzioni per infusione:
Levofloxacina Kabi soluzione per infusione è compatibile con le seguenti soluzioni per infusione:
- Glucosio 50 mg/ml (5%).
- Glucosio-Ringer 25 mg/ml (2.5%).
- Sodio cloruro 9 mg/ml (0.9%).
- Soluzione di aminoacidi
Vedere paragrafo 6.2 per le incompatibilità.
Fresenius Kabi Italia S.r.l
Via Camagre,41
37063 Isola della Scala, Verona
Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 1 flacone da 50 ml AIC n. 040359010/M
Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 25 flaconi da 50 ml AIC n. 040359022/M
Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 25 flaconi da 100 ml AIC n. 040359034/M
Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 1 flacone da 100 ml AIC n. 040359046/M
Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 10 sacche Freeflex da 50 ml AIC n. 040359059/M
Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 10 sacche Freeflex da 100 ml AIC n. 040359061/M