Levofloxacina Kabi 5 Mg/Ml
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

LEVOFLOXACINA KABI 5 MG/ML


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

50 ml preriempiti in flacone / sacca da 100 ml:

ogni ml di soluzione per infusione contiene 5 mg di levofloxacina (come levofloxacina emiidrato)

50 ml di soluzione per infusione contengono 250 mg di levofloxacina come principio attivo.

100 ml preriempiti in flacone / sacca da 100 ml:

ogni ml di soluzione per infusione contiene 5 mg di levofloxacina (come levofloxacina emiidrato)

100 ml di soluzione per infusione contengono 500 mg di levofloxacina come principio attivo.

Eccipienti: il medicinale contiene 3,5 mg di sodio per ml

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Soluzione per infusione

Soluzione da gialla a giallo verdastra


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Negli adulti, per i quali la terapia endovenosa risulti appropriata, Levofloxacina Kabi soluzione per infusione è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni, qualora dovute a microrganismi sensibili alla levofloxacina:

- polmonite acquisita in comunità

- infezioni complicate del tratto urinario, inclusa la pielonefrite

- prostatite batterica cronica

- infezioni della cute e dei tessuti molli.

Prima di prescrivere Levofloxacina Kabi, vanno considerate le linee guida nazionali o locali sull’uso appropriato dei fluorochinoloni.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere somministrata tramite infusione endovenosa lenta una o due volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo e dalla severità dell’infezione e dalla sensibilità del presunto agente patogeno. È possibile passare da un iniziale trattamento endovenoso alla somministrazione orale dopo pochi giorni, in accordo con le condizioni del paziente. Considerando la bioequivalenza delle forme orali e parenterali, si può usare lo stesso dosaggio.

Durata del trattamento

La durata della terapia varia a seconda dell’andamento della malattia. Come terapia antibiotica generale, la somministrazione di Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere continuata per un minimo di 48 e fino a 72 ore dopo che il paziente sia divenuto apiretico o che vi sia stata una evidenza di eradicazione batterica.

Modo di somministrazione

Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere usata solo per infusione endovenosa lenta; va somministrata una o due volte al giorno. La durata dell’infusione deve essere di almeno 30 minuti per 250 mg o 60 minuti per 500 mg di Levofloxacina Kabi soluzione per infusione (vedere paragrafo 4.4). E’ possibile cambiare da una iniziale somministrazione endovenosa alla via orale allo stesso dosaggio dopo pochi giorni, in accordo con le condizioni del paziente. Per le incompatibilità vedere paragrafo 6.2 e per le compatibilità con altre soluzioni per infusione vedere paragrafo 6.6.

Le seguenti raccomandazioni per il dosaggio possono essere seguite per Levofloxacina Kabi soluzione per infusione:

Dosaggio in pazienti con funzionalità renale normale (clearance della creatinina > 50 ml/min)

Indicazioni Dosaggio giornaliero (in accordo con la severità)
Polmonite acquisita in comunità 500 mg una o due volte al giorno
Infezioni complicate del tratto urinario compresa la pielonefrite 250 mg¹una volta al giorno
Prostatite batterica cronica. 500 mg una volta al giorno
Infezioni della cute e dei tessuti molli 500 mg due volte al giorno

¹Va tenuto presente un incremento del dosaggio in caso di infezioni gravi.

Dosaggio in pazienti con funzionalità renale ridotta (clearance della creatinina ≤ 50ml/min)

  Dosaggio
250 mg/24 h 500 mg/24 h 500 mg/12 h
Clearance della creatinina prima dose: 250 mg prima dose: 500 mg prima dose: 500 mg
50 - 20 ml/min poi: 125 mg/24 h poi: 250 mg/24 h poi: 250 mg/12 h
19-10 ml/min poi: 125 mg/48 h poi: 125 mg/24 h poi: 125 mg/12 h
< 10 ml/min (inclusa emodialisi e CAPD) ¹ poi: 125 mg/48 h poi: 125 mg/24 h poi: 125 mg/24 h

¹Non sono richieste dosi addizionali dopo emodialisi o dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD).

Dosaggio in pazienti con ridotta funzionalità epatica

Non è richiesto alcun aggiustamento di dosaggio in quanto la levofloxacina non è metabolizzata in quantità rilevanti dal fegato ed è escreta principalmente dai reni.

Dosaggio negli anziani

Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio negli anziani, oltre a quelli richiesti in considerazione della funzionalità renale (Vedere paragrafo 4.4 prolungamento dell’intervallo QT).

Dosaggio in bambini e adolescenti(< 18 anni d’età)

Levofloxacina Kabi soluzione per infusione è controindicata nei bambini e negli adolescenti in fase di sviluppo (vedere paragrafo 4.3).


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Levofloxacina Kabi soluzione per infusione non deve essere utilizzata:

- in pazienti con ipersensibilità alla levofloxacina o a qualsiasi altro chinolonico, o ad uno qualsiasi degli eccipienti

- in pazienti con epilessia,

- in pazienti con storia di alterazioni tendinee correlate alla somministrazione di fluorochinoloni,

- nei bambini o negli adolescenti in fase di crescita (< 18 anni),

- durante la gravidanza,

- nelle donne durante l’allattamento al seno.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Nei casi più gravi di polmonite da pneumococco Levofloxacina Kabi soluzione per infusione può non essere la terapia ottimale.

Le infezioni nosocomiali dovute a P. aeruginosa possono richiedere una terapia combinata.

Durata dell’infusione

Deve essere rispettata, per Levofloxacina Kabi soluzione per infusione, una durata di infusione raccomandata di almeno 30 minuti per 250 mg ed almeno 60 minuti per 500 mg. È noto che durante l’infusione di ofloxacina, possono aversi tachicardia ed un temporaneo decremento della pressione arteriosa. In casi rari, in conseguenza di una profonda caduta della pressione arteriosa, si può arrivare al collasso cardiocircolatorio. Se si dovesse verificare in corso di infusione di levofloxacina (l-isomero della ofloxacina) una rilevante caduta della pressione arteriosa, l’infusione deve essere immediatamente sospesa.

Tendinite e rottura tendinea

La tendinite può verificarsi raramente. Essa più frequentemente coinvolge il tendine d’Achille e può arrivare alla rottura tendinea. Il rischio di tendinite e rottura tendinea è aumentato nell’età avanzata e nei pazienti in terapia corticosteroidea. E’ necessario uno stretto monitoraggio di questi pazienti in caso di prescrizione di Levofloxacina Kabi soluzione per infusione. Tutti i pazienti devono riferire al proprio medico se hanno sintomi riferibili ad una tendinite. Se si sospetta una tendinite, il trattamento con Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere immediatamente sospeso ed iniziato un appropriato trattamento (es. immobilizzazione) per il tendine affetto.

Patologie associate a Clostridium difficile

Una diarrea, particolarmente grave, persistente e/o ematica, durante o dopo il trattamento con Levofloxacina Kabi soluzione per infusione, può essere sintomatica di malattia associata a Clostridium difficile , la cui forma più grave è la colite pseudomembranosa. Se si sospetta una colite pseudomembranosa, Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere immediatamente sospesa ed il paziente deve essere trattato con misure di supporto e/o terapia specifica senza ritardi (es vancomicina per via orale). I prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati in questa condizione clinica.

Pazienti predisposti alle convulsioni

Levofloxacina Kabi soluzione per infusione è controindicata in pazienti con storia di epilessia e, così come per gli altri chinoloni, va usata estrema cautela nei pazienti predisposti alle convulsioni, come i pazienti con lesioni pre-esistenti del sistema nervoso centrale, trattamento concomitante con fenbufene e similari farmaci anti-infiammatori non steroidei o con farmaci che abbassano la soglia cerebrale convulsiva, come la teofillina (vedere paragrafo 4.5). In caso di convulsioni, il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto.

Pazienti con deficit di Glucosio- 6 -fosfato deidrogenasi

I pazienti con deficit manifesto o latente di glucosio-6-fosfato deidrogenasi possono essere esposti a reazioni emolitiche quando trattati con un agente antibatterico chinolonico, quindi la levofloxacina deve essere usata con cautela.

Pazienti con insufficienza renale

Dal momento che la levofloxacina è escreta in massima parte attraverso i reni, la dose di Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere aggiustata nei pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2).

Reazioni di ipersensibilità

Levofloxacina Kabi soluzione per infusione può causare occasionalmente reazioni gravi e potenzialmente mortali di ipersensibilità (ad es. dall’angioedema fino allo shock anafilattico), dopo la dose iniziale (vedere paragrafo4.8). I pazienti devono interrompere immediatamente il trattamento e mettersi in contatto con il medico di famiglia o un medico del pronto soccorso, che intraprenderanno le appropriate misure di emergenza

Ipoglicemia

Come per tutti i chinoloni, l’ipoglicemia è stato segnalata, solitamente, in pazienti diabetici che assumevano un trattamento concomitante con un agente ipoglicemizzante orale (per esempio, glibenclamide) o con insulina. In questi pazienti diabetici, viene suggerito un attento controllo del glucosio ematico. (vedere paragrafo 4.8).

Prevenzione della fotosensibilizzazione

Sebbene la fotosensibilizzazione sia molto rara con la levofloxacina, si raccomanda che i pazienti non vengano esposti se non necessario alla luce forte del pieno sole o a raggi UV artificiali (come lampade solari, solarium, ecc.), per prevenire qualsiasi forma di fotosensibilizzazione.

Pazienti trattati con antagonisti della Vitamina K

Dato il possibile incremento dei valori dei test coagulativi (PT/INR) e/o sanguinamento in pazienti trattati con Levofloxacina Kabi soluzione per infusione in combinazione con antagonisti della Vitamina K (es. warfarina), i test di coagulazione devono essere monitorati quando questi farmaci vengono assunti in concomitanza (vedere paragrafo 4.5)

Reazioni psicotiche

Sono state riportate reazioni psicotiche in pazienti che assumevano chinolonici, inclusa la levofloxacina. In casi molto rari queste si sono spinte fino a pensieri suicidi e a comportamenti autolesionistici, qualche volta anche dopo singola somministrazione di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, la levofloxacina deve essere sospesa ed attuate le necessarie misure. Si raccomanda cautela se la levofloxacina deve essere usata in pazienti psicotici o in pazienti con storia di patologie psichiatriche.

Prolungamento dell’intervallo QT

Particolare attenzione deve essere posta quando si utilizzano fluorochinoloni, compresa levofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT, come ad esempio: - Sindrome congenita del QT lungo - Uso concomitante di farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi). - Squilibrio elettrolitico (ad es. ipokaliemia, ipomagnesemia) - Anziani - Malattie cardiache (ad esempio, insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia) (Vedere paragrafo 4.2 Anziani, paragrafo 4.5, paragrafo 4.8 e paragrafo 4.9).

Neuropatia periferica

Neuropatia sensoriale o sensitivo-motoria è stata segnalata in pazienti trattati con fluorochinoloni, compresa levofloxacina, che può essere rapida, nel suo esordio. Levofloxacina Kabi soluzione per infusione deve essere interrotta se il paziente manifesta sintomi di neuropatia, al fine di prevenire lo sviluppo di una condizione irreversibile.

Oppiacei

Nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine può dare risultati falsamente positivi. Possono essere necessari, per confermare la positività, test più specifici per la determinazione degli oppiacei.

Disturbi epatobiliari

Casi di necrosi epatica con insufficienza epatica che possono mettere in pericolo la vita dei pazienti, sono stati riportati con levofloxacina, principalmente in pazienti con gravi malattie di base, ad esempio, sepsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere informati di interrompere il trattamento e contattare il proprio medico se si presentano i segni e sintomi della malattia epatica, come l’anoressia, ittero, urine scure, prurito o tensione addominale.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Teofillina, fenbufene o farmaci anti-infiammatori non steroidei simili

Non sono state rilevate interazioni farmacocinetiche della levofloxacina con la teofillina in uno studio clinico. Comunque si può verificare un pronunciato abbassamento della soglia convulsiva cerebrale quando i chinolonici vengono somministrati in concomitanza con teofillina, farmaci anti-infiammatori non steroidei o altri agenti cha abbassano la soglia convulsiva.

Le concentrazioni di levofloxacina in presenza di fenbufene sono più elevate di circa il 13%, rispetto alla somministrazione singola.

Probenecid e cimetidina

Il probenecid e la cimetidina hanno un effetto statisticamente significativo sulla eliminazione della levofloxacina. La clearance renale della levofloxacina risulta ridotta dalla cimetidina (24%) e dal probenecid (34%). Questo perchè entrambi i farmaci sono capaci di bloccare la secrezione tubulare renale della levofloxacina. Comunque, alle dosi testate nello studio, le differenze nella cinetica statisticamente significative, non sono di chiara rilevanza clinica.

Va usata cautela quando la levofloxacina è somministrata in concomitanza a farmaci che hanno effetti sulla secrezione tubulare renale come il probenecid e la cimetidina, specialmente in pazienti con insufficienza renale.

Ciclosporina

L’emivita della ciclosporina veniva incrementata del 33% quando somministrata insieme a levofloxacina

Antagonisti della Vitamina K

Sono stati riportati incrementi dei test della coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamento, anche severo, in pazienti trattati con levofloxacina in combinazione con antagonisti della vitamina K (es. warfarina). I test della coagulazione devono pertanto essere monitorati nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K (vedere paragrafo 4.4).

Farmaci noti per prolungare l’intervallo QT

Levofloxacina Kabi soluzione per infusione, come altri fluorochinoloni, deve essere usata con cautela in pazienti trattati con farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi). (Vedere paragrafo 4.4 prolungamento dell’intervallo QT).

Altre informazioni rilevanti

Sono stati condotti studi di farmacologia clinica per investigare possibili interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e farmaci comunemente prescritti. La farmacocinetica della levofloxacina non era alterata a livelli clinicamente rilevanti quando veniva somministrata assieme ai seguenti farmaci: calcio carbonato, digossina, glibenclamide, ranitidina.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Gravidanza

Studi sulla riproduzione in animali non hanno rilevato particolari problemi. Comunque, in mancanza di dati su umani e in considerazione del rischio sperimentale di danno da parte dei fluorochinoloni sulla cartilagine articolare degli organismi in fase di crescita, Levofloxacina Kabi soluzione per infusione non deve essere usata nelle donne in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

Allattamento

In assenza di dati su umani e in considerazione del rischio sperimentale di danno da parte dei fluorochinoloni sulla cartilagine articolare degli organismi in fase di crescita, Levofloxacina Kabi soluzione per infusione non deve esser usata in donne che allattano al seno (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Levofloxacina Kabi soluzione per infusione ha una influenza lieve o moderata sulla capacità di guidare e sull’uso di macchinari. Alcuni effetti indesiderati (come capogiri/vertigini, sonnolenza, disturbi visivi) si possono manifestare e questi possono alterare le capacità di guidare l’automobile o utilizzare macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Le informazioni fornite di seguito, sono basate su dati tratti da studi clinici, effettuati su più di 5000 pazienti e da una estesa esperienza post-marketing.

Le reazioni avverse sono descritte secondo la classificazione sistemica organica MedDRA nella tabella sottostante.

Le frequenze in questa tabella sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comuni (≥1 / 10), comuni (≥1 / 100, <1 / 10), non comuni (≥1 / 1000, ≤ 1 / 100), rari (≥1 / 10000, ≤1 / 1000), molto rari (≤1 / 10000), non nota (non può essere stimata dai dati disponibili).

All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Patologie cardiache

Rari: Tachicardia

Non nota: Elettrocardiogramma con QT prolungato (Vedere paragrafo 4.4 prolungamento dell’intervallo QT e paragrafo 4.9)

Patologie del sistema emolinfopoietico

Non comuni: leucopenia, eosinofilia

Rari: trombocitopenia, neutropenia

Molto rari: Agranulocitosisi

Non nota: Pancitopenia, anemia emolitica

Patologie del sistema nervoso

Non comuni: capogiri, cefalea, sonnolenza,insonnia

Rari: convulsioni, confusione, tremori, parestesia

Molto rari: neuropatia periferica sensoriale o sensitivo-motoria, disgeusia compresa l’ageusia, parosmia compresa l’ anosmia

Patologie dell’occhio

Molto rari: disturbi visivi

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Non comuni: Vertigini

Molto rari:Diminuzione dell’udito

Non nota: Tinnito

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Rari: broncospasmo, dispnea

Molto rara: polmonite allergica

Patologie gastrointestinali

Comuni: diarrea, nausea

Non comuni: vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, costipazione

Rari: diarrea emorragica, che in casi molto rari può essere indicativa di enterocolite, compresa la colite pseudomembranosa

Patologie renali e urinarie

Non comuni: aumento della creatinina ematica

Molto rari: insufficienza renale acuta (ad esempio a causa di nefrite interstiziale)

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non comuni: Rash, prurito

Rari: orticaria

Molto rari: edema angioneurotico, reazione di fotosensibilità

Non noti: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, iperidrosi

Reazioni mucocutanee a volte possono verificarsi anche dopo la prima somministrazione

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Rari: disturbi tendinei (vedere paragrafo 4.4), compresa la tendinite (es. tendine di Achille), artralgia, mialgia

Molto raro: rottura tendinea (vedere paragrafo 4.4). Questo effetto indesiderato può verificarsi entro 48 ore dall’inizio del trattamento e può essere bilaterale, debolezza muscolare che può essere di particolare importanza nei pazienti con miastenia gravis

Non nota: Rabdomiolisi

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Non comuni: anoressia

Molto rari: ipoglicemia, in particolare nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4)

Infezioni e infestazioni

Non comuni: infezioni fungine (e la proliferazione di altri microrganismi resistenti)

Patologie vascolari

Comuni: flebite

Rari: ipotensione

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Comune: reazioni nel sito di infusione

Non comuni: astenia

Molto raro: febbre

Non nota: dolore (compreso il dolore di schiena, al torace, e alle estremità)

Disturbi del sistema immunitario

Molto rari: shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4)

Non nota: ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4)

Reazioni anafilattiche e anafilattoidi possono talvolta verificarsi anche dopo la prima somministrazione

Patologie epatobiliari

Comuni: aumento degli enzimi epatici (ALT / AST, fosfatasi alcalina, GGT)

Non comuni: aumento della bilirubina ematica

Molto raro: epatite

Non nota: ittero e grave danno epatico, inclusi i casi di insufficienza epatica acuta, sono stati riportati con levofloxacina, principalmente in pazienti con gravi malattie di base (vedere paragrafo 4.4).

Disturbi psichiatrici

Non comuni: Nervosismo, insonnia.

Rari: Disturbi psicotici, depressione, agitazione, ansia, stato confusionale

Molto rari: allucinazioni, reazioni psicotiche con comportamenti autonomi pericolosi compresi ideazione o atti suicidi (vedere paragrafo 4.4).

Altri effetti indesiderati che sono stati associati con la somministrazione del fluorochinolone comprendono:

• sintomi extrapiramidali e altri disturbi della coordinazione muscolare,

• vasculite da ipersensibilità,

• attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

In accordo con studi di tossicità su animali o studi di farmacologia clinica condotti con dosi sovra-terapeutiche, i più importanti segni che si possono rilevare a seguito di sovradosaggio acuto di Levofloxacina Kabi soluzione per infusione, sono sintomi a carico del sistema nervoso centrale come confusione, capogiri, alterazioni dello stato di coscienza e convulsioni, allungamento dell’intervallo QT.

In caso di sovradosaggio, deve essere implementato un trattamento sintomatico. Deve essere avviato un monitoraggio ECG, a causa del possibile prolungamento dell’intervallo QT. L’emodialisi, inclusa la dialisi peritoneale e la CAPD, non sono efficaci nel rimuovere la levofloxacina. Non esistono specifici antidoti.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Gruppo farmacoterapeutico: chinolone antibatterico, fluorochinoloni

Codice ATC: J01MA12

Levofloxacina è un agente antibatterico sintetico della classe dei fluorochinoloni ed è il S(-) enantiomero del racemo di ofloxacina.

Meccanismo d’azione

Come agente antibatterico fluorochinolonico, levofloxacina agisce sul complesso DNA-girasi e sulla topoisomerasi IV.

Rapporto PK / PD Il grado di attività battericida di levofloxacina dipende dal rapporto tra la concentrazione massima nel siero (Cmax) o l’area sotto la curva (AUC) e la concentrazione minima inibente (MIC).

Meccanismo di resistenza Il principale meccanismo di resistenza è dovuta a una mutazione Gyr-A. In vitro esiste una resistenza crociata tra levofloxacina e altri fluorochinoloni. A causa del meccanismo d’azione, non vi è generalmente cross-resistenza tra levofloxacina ed altre classi di agenti antibatterici. Breakpoints

Il MIC breakpoint EUCAST raccomandato per levofloxacina, separando organismi sensibili da sensibili intermedi e sensibili intermedi da organismi resistenti sono presentati nella tabella riportata di seguito per le prove MIC (mg / L). EUCAST breakpoint delle MIC cliniche per levofloxacina (2006-06-20):

Patogeno Sensibile Resistente
Enterobacteriacae ≤1 mg/L >2 mg/L
Pseudomonas spp. ≤1 mg/L >2 mg/L
Acinetobacter spp. ≤1 mg/L >2 mg/L
Staphylococcus spp. ≤1 mg/L >2 mg/L
S.pneumoniae ¹ ≤2 mg/L >2 mg/L
Streptococcus A,B,C,G ≤1 mg/L >2 mg/L
H.influenzae M.catarrhalis ² ≤1 mg/L >1 mg/L
Breakpoints non specie correlati³ ≤1 mg/L >2 mg/L
-1 L’S/I-breakpoint è stato aumentato da 1,0 a 2,0 per evitare di dividere la distribuzione delle MIC del tipo selvatico. Il brekpoint riguarda la terapia ad alte dosi.
-2 Ceppi con valori della MIC superiori al breakpoint S / I sono molto rari o non ancora pubblicati. L’identificazione e il test di suscettibilità agli antimicrobici su tali batteri isolati devono essere ripetuti; se il risultato è confermato il ceppo isolato deve essere inviato ad un laboratorio di riferimento.
-3 I valori di breakpoint non-specie correlati sono stati determinati soprattutto sulla base di dati di farmacocinetica/farmacodinamica e sono indipendenti dalla distribuzione delle MIC di specifiche specie. Questi valori sono da utilizzare solo per le specie per le quali non è stato trovato un breakpoint specifico e non per quelle specie dove i test di sensibilità non sono raccomandati o per le quali non c’è sufficiente evidenza che le specie in questione sono un buon target (Enterococcus, Neisseria, anaerobi Gram negativi).

Il CLSI (Clinical And Laboratory Standards Institute, ex NCCLS) ha raccomandato le MIC breakpoint per levofloxacina, distinguendo i microorganismi sensibili da quelli con sensibilità intermedia e quelli con sensibilità intermedia dai resistenti, espressi come valori di MIC (mcg/ml) e come aloni di inibizione su disco (diametro della zona di inibizione in mm utilizzando un disco da 5 mcg di levofloxacina).

MIC e breakpoint di diffusione sul disco per levofloxacina, raccomandate da CLSI (M100-S17, 2007):

Patogeno Sensibile Resistente
Enterobacteriaceae ≤2 mcg/mL ≥17 mm ≥8 mcg/mL ≤13 mm
Non Enterobacteriaceae. ≤2 mcg/mL ≥17 mm ≥8 mcg/mL ≤13 mm
Acinetobacter spp. ≤2 mcg/mL ≥17 mm ≥8 mcg/mL ≤13 mm
Stenotrophomonas maltophilia ≤2 mcg/mL ≥17 mm ≥8 mcg/mL ≤13 mm
Staphylococcus spp. ≤1 mcg/mL ≥19 mm ≥4 mcg/mL ≤15 mm
Enterococcus spp. ≤2 mcg/mL ≥17 mm ≥8 mcg/mL ≤13 mm
H.influenzae M.catarrhalis ¹ ≤2 mcg/mL ≥17 mm  
Streptococcus pneumoniae ≤2 mcg/mL ≥17 mm ≥8 mcg/mL ≤13 mm
Streptococcus beta emolitico ≤2 mcg/mL ≥17 mm ≥8 mcg/mL ≤13 mm
¹L’assenza o la rara insorgenza di rari ceppi resistenti preclude dal definire qualsiasi categoria di risultati diversi dal "sensibile" Per i ceppi che danno risultati che suggeriscono una definizione come categoria <<non sensibile>>, l’identificazione degli organismi e i risultati dei test di sensibilità agli antimicrobici devono essere confermati da un laboratorio di riferimento che usi un metodo di diluizione di riferimento secondo quanto indicato da CLSI

Spettro antibatterico

La prevalenza degli organismi resistenti varia nelle diverse zone geografiche e nel tempo per le specie selezionate; sono pertanto consigliate informazioni locali sulla resistenza, particolarmente quando si trattino infezioni severe.

Se necessario, deve essere chiesta la consulenza di esperti quando la prevalenza locale della resistenza è tale che l’utilità dell’agente antibatterico, in almeno alcuni tipi di infezioni, possa essere discutibile.

Specie comunemente sensibili
Batteri Aerobi Gram-positivi
Staphylococcus aureus meticillino-sensibili
Staphylococcus saprophyticus
Streptococchi di gruppo C e G
Streptococcus agalactiae
Streptococcus pneumoniae *
Streptococcus pyogenes *
Batteri Aerobi Gram -negativi
Burkholderia cepacia $
Eikenella corrodens
Haemophilus influenzae *
Haemophilus para- influenzae *
Klebsiella oxytoca
Klebsiella pneumoniae *
Moraxella catarrhalis *
Pasteurella multocida
Proteus vulgaris
Providencia rettgeri
Batteri anaerobi
Peptostreptococcus
Altro
Chlamydophila pneumoniae *
Chlamydophila psittaci
Chlamydia trachomatis
Legionella pneumophila *
Mycoplasma pneumoniae *
Mycoplasma hominis
Ureaplasma urealyticum
Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema
Batteri Aerobi Gram-positivi
Enterococcus faecalis *
Staphylococcus aureus meticillino-resistente
Staphylococcus spp coagulasi negativo
Batteri Aerobi Gram-negativi
Acinetobacter baumannii *
Citrobacter freundii *
Enterobacter aerogenes
Enterobacter agglomerans
Enterobacter cloacae *
Escherichia coli *
Morganella morganii *
Proteus mirabilis *
Providencia stuartii
Pseudomonas aeruginosa *
Serratia marcescens *
Batteri anaerobi
Bacteroides fragilis
Bacteroides ovatus $
Bacteroides thetaiotamicron $
Bacteroides vulgatus $
Clostridium difficile $
* L’efficacia è stata dimostrata per isolati sensibili nelle indicazioni cliniche approvate.
$ Sensibilità intermedia naturale
+ Oltre il 50% della resistenza

Altre informazioni

Infezioni nosocomiali dovute a P. aeruginosa possono richiedere terapia combinata.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Assorbimento

Levofloxacina somministrata per via orale è assorbita rapidamente e quasi completamente, con concentrazioni plasmatiche di picco raggiunte entro 1 ora.La biodisponibilità assoluta è approssimativamente del 100%. Gli alimenti hanno un effetto limitato sull’assorbimento di levofloxacina.

Distribuzione

Approssimativamente, dal 30 al 40% di levofloxacina è legato alla proteine plasmatiche. Un dosaggio multiplo di levofloxacina 500 mg al giorno, ha mostrato un accumulo trascurabile. Si verifica un modesto ma rilevabile accumulo di levofloxacina dopo dosi di 500 mg due volte al giorno. Lo steady-state si raggiunge in tre giorni.

Penetrazione nei tessuti e nei fluidi del corpo

Penetrazione nella mucosa bronchiale, nel fluido di rivestimento epiteliale(ELF)

Le concentrazioni massime di levofloxacina nella mucosa bronchiale e nei fluidi di rivestimento epiteliale (muco) dopo 500 mg per os, erano 8,3 mcg/g e 10,8mcg/ml rispettivamente. Queste venivano raggiunte approssimativamente 1 h dopo la somministrazione.

Penetrazione nel tessuto polmonare

Le concentrazioni massime di levofloxacina nel tessuto polmonare dopo somministrazione di 500 mg erano approssimativamente di 11,3 mg/g ed erano raggiunte tra le 4 e le 6 h dopo la somministrazione. Le concentrazioni nei polmoni eccedevano consistentemente quelle plasmatiche.

Penetrazione nel trasudato

Le concentrazioni massime di levofloxacina di circa 4,0 e di 6,7 mg/ml nel trasudato, erano raggiunte 2-4 h dopo la somministrazione per 3 giorni di 500 mg una o due volte al giorno, rispettivamente.

Penetrazione nel liquido cerebro-spinale

Levofloxacina mostra una scarsa penetrazione nel liquido cerebro-spinale.

Penetrazione nel tessuto prostatico

Dopo somministrazione di 500mg di levofloxacina al giorno per 3 giorni, le concentrazioni medie nel tessuto prostatico erano di 8,7 mcg/g, 8,2 mcg/g e 2,0 mcg/g rispettivamente dopo 2h, 6h e 24h; il rapporto di concentrazione medio prostata/plasma era di 1,84.

Concentrazione nelle urine

Le concentrazioni urinarie medie 8-12 h dopo singola dose orale di 150 mg, 300 mg e 500 mg di levofloxacina erano di 44 mg/L, 91 mg/L e 200 mg/L rispettivamente.

Metabolismo

Levofloxacina è metabolizzata in quantità molto piccole, i suoi metaboliti sono demetil-levofloxacina e levofloxacina N-ossido. Questi metaboliti risultano essere a <5% della dose escreta nelle urine. Levofloxacina è stereochimicamente stabile e non è sottoposta a inversione chirale.

Eliminazione

A seguito di somministrazione orale ed endovenosa, levofloxacina è eliminata dal plasma abbastanza lentamente (t½: 6-8 h). L’escrezione avviene primariamente per via renale (>85% della dose somministrata).

Non vi sono grandi differenze nella farmacocinetica di levofloxacina a seguito di somministrazione orale o endovenosa, suggerendo che le vie orale ed endovenosa siano intercambiabili.

Linearità

Levofloxacina mostra una farmacocinetica lineare su di un range di dosaggio da 50 a 600 mg

Soggetti con insufficienza renale

La farmacocinetica di levofloxacina è di influenzata dall’insufficienza renale. Con il decrescere della funzionalità renale si riducono l’eliminazione renale e la clearance, e le emivite di eliminazione vengono incrementate come mostrato nella tabella seguente:

Clcr [ml/min] < 20 20 - 40 50 - 80
ClR [ml/min] 13 26 57
t½ [h] 35 27 9

Soggetti anziani

Non vi sono significative differenze nella cinetica di levofloxacina tra soggetti giovani ed anziani, eccetto quelle legate alle differenze nella clearance della creatinina.

Differenze nei due sessi

Analisi separate tra soggetti maschi e femmine hanno mostrato solo lievi differenze nella farmacocinetica della levofloxacina. Non vi sono evidenze cliniche che queste differenze tra i sessi abbiano rilevanza clinica.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Tossicità acuta

I valori della dose letale media (LD50) ottenuti nel topo e nei ratti dopo somministrazione endovenosa, erano nel range di 250-400 mg/kg; nei cani la LD50 era approssimativamente di 200 mg/kg ed uno dei due animali che ha ricevuto questa dose è deceduto.

Tossicità da dose ripetuta

Studi della durata di un mese con somministrazione endovenosa sono stati effettuati nel ratto (20, 60, 180 mg/kg/die) e nella scimmia (10, 25, 63 mg/kg/die) ed uno studio della durata di tre mesi è stato effettuato nel ratto (10, 30, 90 mg/kg/die).

Gli studi sui "Livelli senza osservazione di eventi avversi" (NOEL) nei ratti, hanno rilevato i valori di 20 e 30 mg/kg/die in studi di un mese e tre mesi rispettivamente. Sono stati trovati depositi di cristalli nelle urine in entrambi gli studi a dosi di 20 mg/kg/die ed oltre. Alte dosi (180 mg/kg/die per 1 mese o 30 mg/kg/die e oltre per 3 mesi) hanno lievemente ridotto il consumo di cibo e l’incremento di peso corporeo.

Gli esami ematologici hanno mostrato una riduzione degli eritrociti ed un incremento dei leucociti e dei reticolociti alla fine dello studio di 1 mese, ma non in quello di 3 mesi.

Nella scimmia lo studio dei NOEL ha determinato un valore di 63 mg/kg/die con solo una piccola riduzione, a questi dosaggi, del consumo di cibo ed acqua.

Tossicità sulla riproduzione

Levofloxacina non ha causato riduzione della fertilità o delle performance riproduttive nei ratti, a dosi orali alte quanto 360 mg/kg/die o a dosi endovenose fino a 100 mg/kg/die.

Levofloxacina non ha avuto effetti teratogeni nei ratti ad alte dosi orali, 810 mg/kg/die, o ad alte dosi endovenose, 160 mg/kg/die. Non è stata osservata teratogenicità quando ai conigli venivano somministrate dosi orali fino a 50 mg/kg/die o endovenose fino a 25 mg/kg/die.

Levofloxacina non ha mostrato effetti sulla fertilità ed il suo unico effetto sul feto è stato determinato da ritardato sviluppo a seguito di tossicità materna.

Genotossicità

Levofloxacina non ha indotto mutazioni geniche in cellule batteriche o di mammifero ma ha indotto aberrazioni cromosomiche nelle cellule di polmone di hamster cinese (CHL) in vitro ed a dosaggi superiori ai 100 mcg/ml, in assenza di attivazione metabolica. Test in vivo (micronucleo, scambio di cromatidi fratelli, sintesi non programmata del DNA, test letale dominante) non hanno mostrato alcun potenziale genotossico.

Potenziale fototossico

Studi sul topo dopo somministrazione sia endovenosa che orale hanno mostrato che levofloxacina ha un’attività fototossica solo a dosi molto alte. Levofloxacina non ha mostrato alcun potenziale genotossico in un test di fotomutagenicità, ed ha ridotto lo sviluppo di tumori in un test di fotocarcinogenicità.

Potenziale carcinogeno

Nessun indizio di potenziale carcinogenico è stato osservato in uno studio di due anni nel ratto con somministrazione giornaliera con la dieta (0, 10, 30, 100 mg/kg/die).

Tossicità articolare

In comune con gli altri fluorochinoloni, levofloxacina ha mostrato effetti sulla cartilagine (bolle e cavità) in ratti e cani. Questi effetti erano più marcati negli animali giovani.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Cloruro di sodio,

idrossido di sodio per la regolazione del pH,

acido cloridrico per la regolazione del pH,

acqua per preparazioni iniettabili.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Levofloxacina Kabi soluzione per infusione non deve essere miscelata con eparina o soluzioni alcaline (ad es sodio idrogeno carbonato).

Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

Soluzione per infusione confezionata per la vendita:

Flaconi KabiPac da 50 ml e 100 ml:. 2 anni

Sacche Freeflex da 50 ml: 18 mesi

Sacche Freeflex da 100 ml: 2 anni

Soluzione diluita:

Non è necessaria la diluizione prima della somministrazione. Per il prodotto diluito è stata dimostrata la stabilità chimica e fisica per 3 ore a 25 ° C. Dopo la prima apertura: Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente (entro 3 ore). Se non utilizzato immediatamente (entro 3 ore), i tempi di stoccaggio e le condizioni prima dell’uso sono responsabilità dell’utilizzatore, a meno che la ricostituzione / diluizione abbia avuto luogo in condizioni controllate e convalidate. Nessuna protezione dalla luce è necessaria durante l’infusione.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Flaconi KabiPac:

Mantenere il contenitore nel confezionamento esterno per proteggerlo dalla luce.

Non refrigerare o congelare

Sacche Freeflex:

Non conservare al di sopra dei 25°C.

Mantenere il contenitore nel confezionamento esterno per proteggerlo dalla luce.

Non refrigerare o congelare

Per le condizioni di conservazione del prodotto diluito vedere paragrafo 6.3.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

50 ml riempiti in un flacone da 100 ml: contenitore in polietilene a bassa densità (KabiPac) da 100 ml, chiuso con un tappo che contiene un disco di gomma. Confezioni: 1 e 25 flaconi

50 ml riempiti in una sacca da 100 ml: sacca Freeflex poliolefinica da 100 ml

Confezioni: 10 sacche

100 ml riempiti in un flacone da 100 ml: contenitore in polietilene a bassa densità (KabiPac) da 100 ml, chiuso con un tappo che contiene un disco di gomma. Confezioni: 1 e 25 flaconi

100 ml riempiti in una sacca da 100 ml: sacca Freeflex poliolefinica da 100 ml

Confezioni: 10 sacche

E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Come per tutti i farmaci, il medicinale inutilizzato deve, essere eliminato in conformità con le normative ambientali locali

Miscelazione con altre soluzioni per infusione:

Levofloxacina Kabi soluzione per infusione è compatibile con le seguenti soluzioni per infusione:

- Glucosio 50 mg/ml (5%).

- Glucosio-Ringer 25 mg/ml (2.5%).

- Sodio cloruro 9 mg/ml (0.9%).

- Soluzione di aminoacidi

Vedere paragrafo 6.2 per le incompatibilità.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Fresenius Kabi Italia S.r.l

Via Camagre,41

37063 Isola della Scala, Verona


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 1 flacone da 50 ml AIC n. 040359010/M

Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 25 flaconi da 50 ml AIC n. 040359022/M

Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 25 flaconi da 100 ml AIC n. 040359034/M

Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 1 flacone da 100 ml AIC n. 040359046/M

Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 10 sacche Freeflex da 50 ml AIC n. 040359059/M

Levofloxacina Kabi 5 mg/ml 10 sacche Freeflex da 100 ml AIC n. 040359061/M


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina