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LEVOFLOXACINA MYLAN 500 MG/100 ML, SOLUZIONE PER INFUSIONE
1 ml di soluzione per infusione contiene 5.12 mg di levofloxacina emiidrato corrispondenti a 5 mg di levofloxacina.
Ciascuna sacca da 100 ml di soluzione per infusione contiene 500 mg (5 mg/ml) di levofloxacina (sotto forma di emiidrato).
Ciascuna sacca da 100 ml di soluzione per infusione contiene 15.4 mmol (354 mg) di sodio.
Per l’elenco completo degli eccipienti completa, vedere paragrafo 6.1.
Soluzione per infusione.
Soluzione giallo-verde chiaro, praticamente priva di particelle, con un pH compreso fra 4.3 e 5.3 e un’osmolalità fra 280 e 320 mOsm/Kg.
Negli adulti per cui si considera appropriata una terapia endovenosa, Levofloxacina Mylan è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni quando queste sono causate da microrganismi sensibili alla levofloxacina:
• Polmonite acquista nella comunità (quando si considera inappropriato utilizzare gli agenti antibatterici che si consigliano abitualmente per il trattamento iniziale di quest’infezione).
• Infezioni complicate delle vie urinarie, comprendenti pielonefrite.
• Prostatite batterica cronica.
• Infezioni della pelle e dei tessuti molli (vedere paragrafo 4.4).
Prima di prescrivere Levofloxacina Mylan, è opportuno consultare la guida ufficiale sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.
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Levofloxacina Mylan viene somministrata per infusione endovenosa lenta una o due volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo e dalla gravità dell’infezione e dalla sensibilità del presunto patogeno causale. È solitamente possibile passare da un iniziale trattamento endovenoso alla somministrazione orale dopo pochi giorni, a seconda della condizione del paziente. Poiché la forma parenterale e quella orale sono bioequivalenti, si può utilizzare il medesimo dosaggio.
Durata del trattamento
La durata della terapia varia in base al decorso della malattia. Come in tutte le terapie antibiotiche, la somministrazione di Levofloxacina Mylan deve continuare per almeno 48-72 ore dopo la scomparsa della febbre o fintanto che non si ottengono evidenze dell’eradicazione batterica.
CZ/H/0173/IB/001
Metodo di somministrazione
Levofloxacina Mylan si deve somministrare esclusivamente per infusione endovenosa lenta, una o due volte al giorno. L’infusione deve durare almeno 30 minuti per 250 mg o 60 minuti per 500 mg di Levofloxacina Mylan (vedere paragrafo 4.4). È possibile passare da un iniziale trattamento endovenoso alla somministrazione orale allo stesso dosaggio dopo pochi giorni, a seconda della condizione del paziente.
Per le incompatibilità vedere paragrafo 6.2 e per la compatibilità con altre soluzioni per infusione vedere paragrafo 6.6.
Posologia
Per Levofloxacina Mylan vengono date le seguenti indicazioni posologiche:
Dosaggio nei pazienti con funzione renale normale (clearance della creatinina > 50 ml/min)
Indicazione | Schema posologico giornaliero (in base alla gravità) |
Polmonite acquisita nella comunità | 500 mg una o due volte al giorno |
Infezioni delle vie urinarie complicate, comprendenti pielonefrite | 250 mg¹una volta al giorno |
Prostatite batterica cronica | 500 mg una volta al giorno |
Infezioni della pelle e dei tessuti molli | 500 mg due volte al giorno |
¹Si deve prendere in considerazione un aumento della dose nei casi di infezione grave.
Dosaggio nei pazienti con funzione renale compromessa (clearance della creatinina 50ml/min)
| Schema posologico |
250 mg/24 h | 500 mg/24 h | 500 mg/12 h |
Clearance della creatinina | prima dose: 250 mg | prima dose: 500 mg | prima dose: 500 mg |
50 - 20 ml/min | in seguito: 125 mg/24 h | in seguito: 250 mg/24 h | in seguito: 250 mg/12 h |
19 - 10 ml/min | in seguito: 125 mg/48 h | in seguito: 125 mg/24 h | in seguito: 125 mg/12 h |
< 10 ml/min (inclusa emodialisi e CAPD)¹ | in seguito: 125 mg/48 h | in seguito: 125 mg/24 h | in seguito: 125 mg/24 h |
¹ Non sono necessarie dosi aggiuntive dopo l’emodialisi o la dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD).
Dosaggio nei pazienti con funzione epatica compromessa
Non si richiede alcun aggiustamento della dose perché la levofloxacina non viene metabolizzata in modo rilevante dal fegato e viene essenzialmente escreta per via renale.
Dosaggio negli anziani
Non si richiede alcun aggiustamento della dose negli anziani, tranne quello imposto dalla situazione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4 Prolungamento dell’intervallo QT).
Levofloxacina Mylan non si deve utilizzare:
in pazienti ipersensibili alla levofloxacina o a qualsiasi altro chinolone, o ad uno qualsiasi degli eccipienti,
in pazienti epilettici,
in pazienti con una storia di malattie dei tendini legate alla somministrazione di fluorochinoloni,
nei bambini e negli adolescenti in crescita (meno di 18 anni d’età),
durante la gravidanza,
durante l’allattamento.
Nei casi più gravi di polmonite pneumococcica, Levofloxacina Mylan può non essere la terapia ottimale.
Infezioni nosocomiali dovute a P. aeruginosa possono richiedere una terapia di associazione.
Tempo d’infusione
Si deve osservare il tempo di infusione raccomandato di almeno 30 minuti per 250 mg o 60 minuti per 500 mg di Levofloxacina Mylan. È noto che l’ofloxacina può provocare durante l’infusione tachicardia e un temporaneo abbassamento della pressione arteriosa. In rari casi, si può verificare un collasso circolatorio, come conseguenza di un repentino abbassamento della pressione arteriosa. Se si dovesse manifestare un calo pressorio di rilevante entità durante l’infusione di levofloxacina, (l-isomero della ofloxacina) si deve interrompere immediatamente l’infusione.
Tendinite e rottura di tendini
In casi molto rari si può verificare tendinite. Essa interessa per lo più il tendine d’Achille e può portare alla rottura del tendine. Il rischio di tendinite e rottura di tendini è maggiore nelle persone anziane e nei pazienti che usano corticosteroidi. È pertanto necessario un attento monitoraggio di questi pazienti se viene loro prescritta Levofloxacina Mylan. Tutti i pazienti devono consultare il proprio medico se osservano sintomi di tendinite. Se si sospetta una tendinite, il trattamento con Levofloxacina Mylan va interrotto immediatamente e si deve subito iniziare un trattamento (per es. l’immobilizzazione) per il tendine interessato.
Malattia associata al Clostridium difficile
La diarrea, soprattutto se grave, persistente e/o con sangue, durante o dopo il trattamento con Levofloxacina Mylan, può essere un sintomo di malattia associata al Clostridium difficile, la cui forma più grave è la colite pseudomembranosa. Se si sospetta colite pseudomembranosa, si deve immediatamente interrompere l’assunzione di Levofloxacina Mylan e i pazienti vanno trattati senza indugio con misure di sostegno ± una terapia specifica (per es. vancomicina orale). In questa situazione i medicinali che inibiscono la peristalsi sono controindicati.
Pazienti predisposti agli attacchi epilettici
Levofloxacina Mylan è controindicata nei pazienti con pregressi episodi di epilessia e, come tutti i chinoloni, deve essere usata con estrema cautela nei pazienti predisposti agli attacchi epilettici, per esempio i pazienti con preesistenti lesioni al sistema nervoso centrale, coloro che seguono un trattamento concomitante con fenbufene e altri farmaci anti-infiammatori non steroidei o con farmaci che abbassano la soglia delle convulsioni cerebrali come la teofillina (vedere paragrafo 4.5). In caso di attacchi epilettici, si deve sospendere il trattamento con levofloxacina.
Pazienti con deficit di Glucosio-6-fosfato deidrogenasi
I pazienti con difetti latenti o presenti dell’attività della glucosio-6-fosfato deidrogenasi possono essere predisposti a reazioni emolitiche se trattati con agenti antibatterici chinolonici, e pertanto la levofloxacina deve essere utilizzata con prudenza.
Pazienti con compromissione renale
Poiché la levofloxacina viene essenzialmente escreta per via renale, nei pazienti con compromissione renale la dose di Levofloxacina Mylan deve essere aggiustata (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni di ipersensibilità
La levofloxacina può causare reazioni di ipersensibilità gravi e potenzialmente fatali (che vanno dall’angioedema allo shock anafilattico), a volte subito dopo la dose iniziale (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono interrompere immediatamente il trattamento e contattare il proprio medico o un medico del pronto soccorso che adotterà le appropriate misure d’emergenza.
Ipoglicemia
Come con tutti i chinoloni, è stata segnalata ipoglicemia, solitamente in pazienti diabetici che ricevevano in concomitanza un ipoglicemico orale (per es. glibenclamide) o insulina. In questi pazienti diabetici si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia (vedere paragrafo 4.8).
Prevenzione della fotosensibilizzazione
Anche se la fotosensibilizzazione è molto rara con levofloxacina, si raccomanda ai pazienti di non esporsi inutilmente a una forte luce solare o a raggi UV artificiali (come le lampade o il solarium) per prevenire la fotosensibilizzazione.
Pazienti trattati con antagonisti della Vitamina K
A causa del possibile aumento di PT/INR nei test di coagulazione e/o sanguinamento nei pazienti trattati con Levofloxacina Mylan in associazione con un antagonista della vitamina K (come il warfarin), si devono monitorare i test di coagulazione quando questi medicinali vengono somministrati contemporaneamente. (vedere paragrafo 4.5).
Reazioni psicotiche
Sono state segnalate reazioni psicotiche nei pazienti che assumevano chinoloni, inclusa la levofloxacina. In casi molto rari, possono insorgere ideazioni suicidarie e comportamenti autolesionistici, talvolta dopo l’assunzione di un’unica dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Qualora il paziente sviluppi una reazione di questo tipo, si deve sospendere la somministrazione di levofloxacina e si devono istituire misure appropriate. Si consiglia prudenza se si deve utilizzare levofloxacina in pazienti psicotici o pazienti che hanno avuto malattie psichiatriche.
Prolungamento dell’intervallo QT
I fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, devono essere utilizzati con cautela nei pazienti con noti fattori di rischio di prolungamento dell’intervallo QT, ad esempio:
Sindrome del QT lungo congenita.
Uso concomitante di medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (per es. antiaritmici di Classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi).
Squilibrio elettrolitico (e.g. ipocalemia, ipomagnesemia)
Anziani
Malattie cardiache (per es. insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia)
(Vedere paragrafo 4.2 Anziani, paragrafo 4.5, paragrafo 4.8, paragrafo 4.9).
Neuropatia periferica
È stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o motosensoriale in pazienti che ricevevano fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, che può essere di rapida comparsa. La levofloxacina deve essere sospesa se il paziente sperimenta sintomi di neuropatia per prevenire lo sviluppo di un’affezione irreversibile.
Oppiacei
Nei pazienti trattati con levofloxacina, la ricerca di oppiacei nelle urine può dare dei risultati falsi-positivi. Può rendersi necessario confermare quei risultati con metodi più specifici.
Disturbi epatobiliari
Sono stati segnalati con levofloxacina casi di necrosi epatica che poteva arrivare a insufficienza epatica con pericolo di morte, essenzialmente in pazienti con gravi malattie di base come la sepsi (vedere paragrafo 4.8). È necessario avvertire i pazienti di sospendere il trattamento e contattare il proprio medico se si sviluppano segni e sintomi di malattie epatiche, quali anoressia, ittero, urine scure, prurito o dolenzia all’addome.
Staphylococcus aureusresistente alla meticillina (MRSA):
La levofloxacina non è efficace contro le infezioni causate da MRSA (vedere paragrafo 5.1). Nelle infezioni di cui si sospetta MRSA come patogeno causale, la levofloxacina deve essere associata ad una sostanza approvata per trattare le infezioni da MRSA.
Quando si prescrive Levofloxacina Mylan a pazienti che richiedono una restrizione di sodio, si deve tenere presente che questo prodotto contiene 3.54 mg di sodio per ml (154 mmol/L) di levofloxacina.
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Sono stati eseguiti studi di interazione solo negli adulti.
Effetti di altri medicinali sulla Levofloxacina Mylan
Teofillina, fenbufene o altri farmaci antiinfiammatori non steroidei
Non si sono osservate interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e teofillina in uno studio clinico. Si può tuttavia verificare un pronunciato abbassamento della soglia delle convulsioni cerebrali quando i chinoloni vengono somministrati contemporaneamente a teofillina, farmaci antiinfiammatori non steroidei o altre sostanze che abbassano la soglia delle convulsioni.
Le concentrazioni di levofloxacina erano del 13% circa più alte in presenza di fenbufene rispetto a quando il farmaco veniva somministrato da solo.
Probenecid e cimetidina
Il probenecid e la cimetidina hanno dimostrato un effetto statisticamente significativo sull’eliminazione di levofloxacina. La clearance renale della levofloxacina veniva ridotta dalla cimetidona e dal probenecid del 24% e del 34%, rispettivamente. Questi due farmaci infatti sono in grado di bloccare la secrezione tubulare renale di levofloxacina. Tuttavia, alle dosi testate nello studio, è improbabile che le differenze cinetiche statisticamente significative rivestano un’importanza clinica.
Si deve fare attenzione quando si somministra levofloxacina in concomitanza con farmaci che influiscono sulla secrezione tubulare renale come il probenecid e la cimetidina, specialmente nei pazienti con compromissione della funzione renale.
Altre importanti informazioni
Gli studi di farmacologia clinica hanno dimostrato che la farmacocinetica della levofloxacina non veniva influenzata in modo significativo dal punto di vista clinico quando la levofloxacina veniva somministrata con i seguenti farmaci: carbonato di calcio, digoxina, glibenclamide, ranitidina.
Effetti della Levofloxacina Mylan su altri medicinali
Ciclosporina
L’emivita della ciclosporina risultava aumentata del 33% quando essa veniva somministrata contemporaneamente alla levofloxacina.
Antagonisti della vitamina K
È stato segnalato un aumento di PT/INR nei test di coagulazione e/o sanguinamento, che può essere grave, nei pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (per es. warfarin). Si devono pertanto controllare attentamente i test di coagulazione nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K (vedere paragrafo 4.4).
Medicinali noti per prolungare l’intervallo QT
La levofloxacina, come gli altri fluorochinoloni, deve essere utilizzata con cautela nei pazienti che ricevono medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (per es. antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi). (Vedere paragrafo 4.4 Prolungamento intervallo QT).
Gravidanza
Gli studi riproduttivi sugli animali non hanno evidenziato problemi particolari. Tuttavia, in assenza di dati relativi all’uomo e a causa del rischio sperimentale di danno da parte dei fluorochinoloni sulle cartilagini che sostengono il peso dell’organismo in via di sviluppo, Levofloxacina Mylan non si deve utilizzare in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 and 5.3).
Allattamento
In assenza di dati relativi all’uomo e a causa del rischio sperimentale di danno da parte dei fluorochinoloni sulle cartilagini che sostengono il peso dell’organismo in via di sviluppo, Levofloxacina Mylan non si deve utilizzare durante l’allattamento (vedere paragrafi 4.3 and 5.3).
La levofloxacina ha un’influenza minima o modesta sulla capacità di guidare e usare macchinari.
Alcuni effetti indesiderati (per es. capogiri/vertigini, sonnolenza, disturbi della vista) possono alterare la capacità del paziente di concentrarsi e reagire e possono pertanto costituire un rischio in situazioni in cui queste capacità sono di particolare importanza (per es. guidare un’auto o utilizzare un macchinario).
Le informazioni riportate di seguito si basano su studi clinici eseguiti su più di 5000 pazienti e su una vasta esperienza post-marketing.
Le reazioni avverse esposte nella seguente tabella sono suddivise in base ai diversi sistemi e apparati secondo la classificazione MedDRA.
Le frequenze della tabella utilizzano la seguente convenzione: effetti avversi molto comuni (≥1/10), comuni (da ≥1/100 a <1/10), non comuni (da ≥1/1000 a < 1/100), rari (da ≥1/10.000 a <1/1000), molto rari (<1/10.000), non noti (non stimabili in base ai dati disponibili).
In ciascun raggruppamento di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine di gravità decrescente.
Infezioni e infestazioni
Non comuni: Infezioni fungine (e proliferazione di altri microrganismi resistenti)
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comuni: Leucopenia, eosinofilia
Rari: Trombocitopenia, neutropenia
Molto rari: Agranulocitosi
Non noti: Pancitopenia, anemia emolitica
Disturbi del sistema immunitario
Molto rari: Shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4)
Reazioni anafilattiche e anafilattoidi si possono verificare talvolta anche dopo la prima dose
Non noti: Ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comuni: Anoressia
Molto rari: Ipoglicemia, soprattutto nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4)
Disturbi psichiatrici
Non comuni: Insonnia, nervosismo
Rari: Disturbo psicotico, depressione, stato confusionale, agitazione, ansia
Molto rari: Reazioni psicotiche con comportamento autolesionista, comprendente ideazioni o atti suicidari (vedere paragrafo 4.4), allucinazioni
Patologie del sistema nervoso
Non comuni: Capogiri, cefalea, sonnolenza
Rari: Convulsioni, tremore, parestesia
Molto rari: neuropatia periferica sensoriale o motosensoriale, disgeusia comprendente ageusia, parosmia comprendente anosmia
Patologie dell’occhio
Molto rari: Disturbi visivi
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comuni: Vertigini
Molto rari: Alterazione dell’udito
Non noti: Tinnito
Patologie cardiache
Rari: Tachicardia
Non noti: Prolungamento dell’intervallo QT sull’elettrocardiogramma (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 4.9)
Patologie vascolari
Comuni: Flebite
Rari: Ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Rari: Broncospasmo, dispnea
Molto rari: Polmonite allergica
Patologie gastrointestinali
Comuni: Diarrea, nausea
Non comuni: Vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, costipazione
Rari: Diarrea emorragica che in casi molto rari può essere indice di enterocolite, compresa colite pseudomembranosa
Patologie epatobiliari
Comuni: Innalzamento degli enzimi epatici (ALT/AST, fosfatasi alcalina, GGT)
Non comuni: Aumento dei livelli di bilirubina nel sangue
Molto rari: Epatite
Non noti: Sono stati segnalati con levofloxacina ittero e grave lesione epatica, inclusi casi di insufficienza epatica acuta specialmente in pazienti con gravi malattie di base (vedere paragrafo 4.4).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: Rash cutaneo, prurito
Rari: Orticaria
Molto rari: Edema angioneurotico, reazioni di fotosensibilità
Non noti: Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, iperidrosi.
Talvolta si possono verificare reazioni mucocutanee già dopo la prima dose.
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
Rari: Problemi ai tendini (vedere paragrafo 4.4) comprendenti tendinite (per es. tendine d’Achille), artralgia, mialgia
Molto rari: Rottura del tendine (vedere paragrafo 4.4). Quest’effetto indesiderato si può verificare entro 48 ore dall’inizio del trattamento e può essere bilaterale. Debolezza muscolare che può essere di particolare importanza in pazienti con miastenia grave.
Non noti: Rabdomiolisi
Patologie renali ed urinarie
Non comuni: Aumento del livello di creatinina nel sangue
Molto rari: Insufficienza renale acuta (per es. dovuta a nefrite interstiziale)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comuni: Reazione nella sede di infusione
Non comuni: Astenia
Molto rari: Piressia
Non noti: Dolore (comprendente mal di schiena, dolore toracico e alle estremità)
Altri effetti indesiderati che sono stati associati alla somministrazione di un fluorochinolone sono:
• sintomi extrapiramidali e altri disturbi di coordinamento muscolare
• vasculite da ipersensibilità
• attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.
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In base agli studi di tossicità eseguiti su animali o a studi di farmacologia clinica effettuati con dosi superiori a quella terapeutica, i segni più importanti che prevedibilmente compaiono dopo un sovradosaggio acuto di Levofloxacina Mylan sono sintomi del sistema nervoso centrale quali confusione, capogiri, alterazione della coscienza e attacchi epilettici, prolungamenti dell’intervallo QT, e reazioni gastrointestinali quali nausea ed erosioni delle mucose.
In caso di sovradosaggio, si deve mettere in atto un trattamento sintomatico ed eseguire un ECG per la possibilità di un prolungamento dell’intervallo QT. Si possono usare antiacidi per proteggere la mucosa gastrica. L’emodialisi, inclusa la dialisi peritoneale e la CAPD, non sono efficaci per la rimozione della levofloxacina dall’organismo. Non esiste uno specifico antidoto.
Categoria farmacoterapeutica: agenti antibatterici della classe dei chinoloni, fluorochinoloni, codice ATC: J01MA12.
La levofloxacina è un agente antibatterico sintetico della classe dei fluorochinoloni ed è l’enantiomero S(-) del principio attivo racemico ofloxacina.
Meccanismo d’azione
In qualità di agente antibatterico della classe dei fluorochinoloni, la levofloxacina agisce sul complesso DNA-DNA-girasi e sulla topoisomerasi IV.
Rapporto PK/PD
Il grado di attività batterica della levofloxacina dipende dal rapporto fra la massima concentrazione sierica (Cmax) o l’area sottesa alla curva (AUC) e la concentrazione inibitoria minima (MIC).
Meccanismo di resistenza
Il principale meccanismo di resistenza è dovuto a una mutazione in gyr-A. In vitro vi è una resistenza crociata fra levofloxacina e gli altri fluorochinoloni.
A causa di questo meccanismo d’azione, non vi è in genere alcuna resistenza crociata fra levofloxacina e le altre classi di agenti antibatterici.
Breakpoint
I valori di MIC breakpoint raccomandati dall’EUCAST per la levofloxacina, in base ai quali si distinguono i microrganismi sensibili da quelli con sensibilità intermedia e i microrganismi con sensibilità intermedia da quelli resistenti, sono riportati nella seguente tabella per i test di MIC (mg/L).
Breakpoint clinici, espressi in MIC, per la levofloxacina, raccomandati dall'EUCAST (07-04-2009):
Patogeno | Sensibile | Resistente |
Enterobatteriacee | 1 mg/L | >2 mg/L |
Pseudomonas spp. | 1 mg/L | >2 mg/L |
Acinetobacter spp. | 1 mg/L | >2 mg/L |
Staphylococcus spp. | 1 mg/L | >2 mg/L |
S. pneumoniae ¹ | 2 mg/L | >2 mg/L |
Streptococcus A,B,C,G | 1 mg/L | >2 mg/L |
H.influenzae M. catarrhalis ² | 1 mg/L | >1 mg/L |
Breakpoint non-specie correlati³ | 1 mg/L | >2 mg/L |
¹Il breakpoint S/I è stato aumentato da 1.0 a 2.0 per evitare di separare la distribuzione di MIC "wild type". I breakpoint sono correlati alla terapia ad alte dosi. |
²I ceppi con i valori di MIC superiori al breakpoint S/I sono molto rari o non ancora riportati. In questi casi i test di identificazione e di sensibilità antimicrobica devono essere ripetuti su ciascun ceppo isolato e, se il risultato è confermato, il ceppo deve essere inviato al laboratorio di riferimento. |
³I valori di breakpoint non-specie correlati sono stati determinati soprattutto sulla base di dati di farmacocinetica/farmacodinamica e sono indipendenti dalla distribuzione delle MIC di specifiche specie. Questi valori sono da utilizzare solo per le specie per le quali non è stato trovato un breakpoint specifico e non per quelle specie dove i test di sensibilità non sono raccomandati o per le quali non c'è sufficiente evidenza che le specie in questione siano un buon target (Altri streptococchi, N. gonorrhoeae, N. meningitidis) |
Nella seguente tabella sono riportati i breakpoint per la levofloxacina, raccomandati dal CLSI (Clinical and Laboratory Standard Institute, precedentemente chiamato NCCLS), che distinguono i microrganismi sensibili da quelli con sensibilità intermedia e i microrganismi con sensibilità intermedia da quelli resistenti, espressi come valori di MIC (mcg/mL) e come aloni di inibizione su disco (diametro della zona di inibizione in mm utilizzando un disco da 5 mcg di levofloxacina).
Breakpoint, espressi in MIC e aloni di inibizione, per la levofloxacina, raccomandati dal CLSI (M100-S17, 2007):
Patogeno | Sensibile | Resistente |
Enterobatteriacee | 2 mcg/mL | 8 mcg/mL |
17 mm | 13 mm |
Non enterobatteriacee | 2 mcg/mL | 8 mcg/mL |
17 mm | 13 mm |
Acinetobacter spp. | 2 mcg/mL | 8 mcg/mL |
17 mm | 13 mm |
Stenotrophomonas maltophilia | 2 mcg/mL | 8 mcg/mL |
17 mm | 13 mm |
Staphylococcus spp. | 1 mcg/mL | 4 mcg/mL |
19 mm | 15 mm |
Enterococcus spp. | 2 mcg/mL | 8 mcg/mL |
17 mm | 13 mm |
H.influenzae M.catarrhalis ¹ | 2 mcg/mL | |
17 mm |
Streptococcus pneumoniae | 2 mcg/mL | 8 mcg/mL |
17 mm | 13 mm |
Streptococco beta-emolitico | 2 mcg/mL | 8 mcg/mL |
17 mm | 13 mm |
¹L'assenza o la rara possibilità di comparsa di ceppi resistenti preclude la definizione di categorie di risultati oltre quella dei "sensibili". Per i ceppi che danno risultati che fanno pensare a una categoria "non sensibile", l'identificazione del microrganismo e i risultati del test di sensibilità antimicrobica devono essere confermati da un laboratorio di riferimento che utilizza il metodo standard di diluizione del CLSI. |
Spettro antibatterico
La prevalenza delle resistenze per le specie selezionate può variare geograficamente e con il tempo. È auspicabile avere informazioni sulla prevalenza locale di resistenze particolarmente quando devono essere trattate infezioni gravi. È opportuno consultare un esperto nei casi in cui la prevalenza locale dei fenomeni di resistenza è tale da mettere in dubbio l'utilità del prodotto in almeno alcuni tipi di infezioni.
Specie comunemente sensibili
Batteri aerobi Gram-positivi
Staphylococcus aureus¹ meticillino-sensibile
Staphylococcus saprophyticus
Streptococchi di gruppo C e G
Streptococcus agalactiae
Streptococcus pneumoniae¹
Streptococcus pyogenes¹
Batteri aerobi Gram-negativi
Burkholderia cepacia²
Eikenella corrodens
Haemophilus influenzae¹
Haemophilus para-influenzae¹
Klebsiella oxytoca
Klebsiella pneumoniae¹
Moraxella catarrhalis¹
Pasteurella multocida
Proteus vulgaris
Providencia rettgeri
Batteri anaerobi:
Peptostreptococcus
Altri
Chlamydophilapneumoniae¹
Chlamydophilapsittaci
Chlamydia trachomatis
Legionella pneumophila¹
Mycoplasma pneumoniae¹
Mycoplasma hominis
Ureaplasma urealyticum
Specie per cui la resistenza acquisita può costituire un problema
Batteri aerobi Gram-positivi
Enterococcus faecalis¹
Staphylococcus aureus meticillino-resistente
Staphylococcus spp coagulasi-negativo
Batteri aerobi Gram-negativi
Acinetobacter baumannii¹
Citrobacter freundii¹
Enterobacter aerogenes
Enterobacter agglomerans
Enterobacter cloacae¹
Escherichia coli¹
Morganella morganii¹
Proteus mirabilis¹
Providencia stuartii
Pseudomonas aeruginosa¹
Serratia marcescens¹
Batteri anaerobi:
Bacteroides fragilis
Bacteroides ovatus²
Bacteroides thetaiotamicron²
Bacteroides vulgatus²
Clostridium difficile²
¹ L'efficacia clinica à stata dimostrata nei ceppi sensibili isolati nelle indicazioni cliniche approvate
² Sensibilità intermedia naturale
Altre informazioni
Le infezioni nosocomiali causate da P. aeruginosa possono richiedere una terapia combinata.
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Assorbimento
Somministrata per via orale, la levofloxacina viene assorbita rapidamente e quasi completamente con una concentrazione al picco plasmatico raggiungibile in 1 ora. La biodisponibilità assoluta è pari al 100% circa. La levofloxacina ha una farmacocinetica lineare con un range compreso fra 50 e 600 mg.
Il cibo ha poco effetto sull'assorbimento di levofloxacina.
Distribuzione
Il legame della levofloxacina con le proteine sieriche è pari a circa il 30-40%. Vi è un accumulo trascurabile, con dosi multiple di 500 mg somministrate una volta al giorno, mentre un accumulo modesto, ma prevedibile, di levofloxacina si è riscontrato dopo somministrazione di 500 mg due volte al giorno. Lo steady-state viene raggiunto in circa 3 giorni.
Penetrazione nei tessuti e nei liquidi dell’organismo:
Penetrazione nella mucosa bronchiale e nei liquidi degli epiteli di rivestimento(ELF)
Le massime concentrazioni di levofloxacina nella mucosa bronchiale e nei liquidi degli epiteli di rivestimento sono rispettivamente di 8.3 mcg/g e 10.8 mcg/ml dopo somministrazione di 500 mg per via orale e si evidenziano dopo un'ora dalla somministrazione.
Penetrazione nel tessuto polmonare
La concentrazione massima di levofloxacina dopo 500 mg per via orale nel tessuto polmonare risulta di circa 11.3 mcg/g. Tale concentrazione viene raggiunta in 4-6 ore dalla somministrazione ed è notevolmente superiore a quella plasmatica.
Penetrazione nel liquido delle bolle
Il massimo della concentrazione di levofloxacina (circa 4 e 6.7 mcg/ml) nel liquido delle bolle si raggiunge 2-4 ore dopo la somministrazione e dopo 3 giorni di trattamento con 500 mg una volta o due volte al giorno, rispettivamente.
Penetrazione nel liquido cerebrospinale
La levofloxacina presenta una scarsa penetrazione nel liquido cerebrospinale.
Penetrazione nel tessuto prostatico
Dopo somministrazione orale di levofloxacina 500 mg una volta al giorno per tre giorni, la concentrazione media nel tessuto prostatico era di 8.7 mcg/g, 8.2 mcg/g e 2.0 mcg/g dopo 2, 6 e 24 ore rispettivamente; il rapporto medio delle concentrazioni prostata/plasma era di 1.84.
Concentrazione nelle urine
Le concentrazioni medie nelle urine 8-12 ore dopo una dose singola per via orale di levofloxacina 150, 300 o 500 mg erano rispettivamente di 44 mg/L, 91 mg/L e 200 mg/L.
Metabolismo
La levofloxacina viene metabolizzata in una piccola parte nei metaboliti desmetil-levofloxacina e levofloxacina N-ossido. Questi metaboliti costituiscono meno del 5% della dose escreta nelle urine. La levofloxacina è stabile dal punto di vista stereochimico e non è soggetta ad inversione chirale.
Eliminazione
In seguito a somministrazione orale o endovenosa, la levofloxacina viene eliminata dal plasma lentamente (t½: 6 - 8 ore). L'escrezione avviene prevalentemente per via renale (> 85% della dose somministrata).
Non esistono differenze farmacocinetiche importanti in seguito a somministrazione orale o endovenosa, e questo indica che le vie di somministrazione, orale ed endovenosa, sono intercambiabili.
Soggetti con insufficienza renale
La farmacocinetica della levofloxacina è influenzata dalla compromissione renale. Con la diminuzione della funzionalità renale si riducono l'eliminazione e la clearance renali, mentre aumenta l'emivita di eliminazione come descritto nella seguente tabella:
Clcr [ml/min] | < 20 | 20 - 40 | 50 - 80 |
ClR [ml/min] | 13 | 26 | 57 |
t½ [h] | 35 | 27 | 9 |
Soggetti anziani
Non sono presenti differenze significative nella cinetica della levofloxacina tra soggetti giovani e anziani, eccetto quelle associate alle variazioni della clearance della creatinina.
Differenze fra i sessi
Analisi separate fra soggetti di sesso maschile e femminile hanno messo in evidenza piccole e marginali differenze nella farmacocinetica della levofloxacina. Non ci sono evidenze circa la rilevanza clinica di tali differenze.
Tossicità acuta
Il valore della dose letale mediana (DL50) ottenuto nei topi e nei ratti dopo somministrazione endovenosa di levofloxacina era compreso fra 250 e 400 mg/kg; nei cani il valore the DL50 era di circa 200 mg/kg. ma uno dei due cani che hanno ricevuto la dose è morto.
Tossicità con dosi ripetute
Sono stati condotti studi con somministrazione endovenosa della durata di un mese nel ratto (20, 60, 180 mg/kg/die) e nella scimmia (10, 25, 63 mg/kg/die) ed è stato condotto uno studio di tre mesi nel ratto (10, 30, 90 mg/kg/die).
Negli studi sui ratti si è trovato che il NOEL (No Observed Adverse Effect Levels) era di 20 and 30 mg/kg/die nello studio di un mese e in quello di tre mesi, rispettivamente. Sono stati osservati depositi di cristalli nelle urine in entrambi gli studi alla dose di 20 mg/kg/die e a quelle superiori. Le dosi elevate (180 mg/kg/die per 1 mese o 30 mg/kg/die e oltre per 3 mesi) riducevano leggermente il consumo di cibo e l’aumento ponderale. L’esame ematologico mostrava una riduzione degli eritrociti ed un aumento dei leucociti e dei reticolociti al termine dello studio di 1 mese, ma non al termine di quello di 3 mesi.
Il NOEL nello studio condotto sulla scimmia è risultato pari a 63 mg/kg/die con solo una piccola riduzione del consumo di cibo e acqua a quella dose.
Tossicità riproduttiva
La levofloxacina non ha manifestato compromissione della fertilità o della riproduzione nel ratto a dosi di 360 mg/kg/die somministrate per via orale o a dosi fino a 100 mg/kg/die somministrate per via endovenosa.
La levofloxacina non è risultata teratogena nel ratto fino a dosi orali di 810 mg/kg/die né per via endovenosa a dosi di 160 mg/kg/die. Non sono stati osservati effetti teratogeni nel coniglio trattato per via orale fino a dosi di 50 mg/kg/die o trattato per via endovenosa fino a dosi di 25 mg/kg/die.
La levofloxacina non ha effetti sulla fertilità ed il solo effetto sul feto è stato il ritardo della maturazione come risultato della tossicità materna.
Genotossictà
La levofloxacina non ha indotto mutazioni geniche sulle cellule batteriche o di mammiferi, ma ha indotto aberrazioni cromosomiche in vitro sulle cellule di polmone di criceto cinese (CHL) a dosi di 100 mcg/ml ed oltre, in assenza di attivazione metabolica. I test in vivo (micronucleo, scambio tra cromatidi fratelli, sintesi del DNA non programmato, test letale dominante) non evidenziano alcun potenziale genotossico.
Potenziale fototossico
Studi sul topo dopo somministrazione orale o endovenosa hanno dimostrato che la levofloxacina ha una attività fototossica solo a dosi molto elevate. La levofloxacina non ha dimostrato una potenziale attività genotossica nei test di fotomutagenesi, mentre ha ridotto lo sviluppo dei tumori nei test di fotocancerogenesi.
Potenziale cancerogeno
Nessuna indicazione su una potenziale cancerogenicità è stata osservata negli studi sul ratto trattato a dosi di 0, 10, 30 e 100 mg/kg/die per due anni.
Tossicità articolare
Come avviene con gli altri fluorochinoloni, la levofloxacina ha evidenziato alcuni effetti sulle cartilagini (bolle e cavità) nei ratti e nei cani, soprattutto negli animali giovani.
Cloruro di sodio
Acido cloridrico (E507) per l’aggiustamento del pH
Idrossido di sodio (E524) per l’aggiustamento del pH
Acqua per iniezioni
Levofloxacina Mylan non deve essere mescolata con eparina o soluzioni alcaline (per es. idrogeno carbonato di sodio).
Questo medicinale non deve essere mescolato con altri medicinali, tranne quelli specificati nella sezione 6.6.
3 anni.
Periodo di validità dopo la prima apertura della confezione
È stata dimostrata stabilità chimica e fisica nel prodotto durante l’uso per 4 ore alla temperatura di 25°C, esposto alla luce.
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. In caso contrario, i tempi di conservazione durante l’uso e le condizioni del prodotto prima dell’uso sono sotto la responsabilità dell’utilizzatore.
Conservare la sacca nel suo avvolgimento opaco in modo da proteggerla dalla luce. Per la conservazione dopo l’apertura, vedere sezione 6.3.
Sacca di poliolefina da 100 ml con una sede per l’iniezione e una sede per l’infusione, entrambe protette da un avvolgimento in polipropilene e un avvolgimento opaco.
Confezioni da: 1, 5, 10, 15, 20, 30, 50 sacche.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Controllare la sacca prima dell’uso. Si deve usare solo se la soluzione è di un colore giallo-verde chiaro, praticamente priva di particelle.
Durante l’infusione non è necessario proteggerla dalla luce.
Levofloxacina Mylan è un prodotto monouso. Eliminare la soluzione non utilizzata.
Il prodotto non utilizzato o il materiale di scarto deve essere eliminato in accordo con le normative locali.
Levofloxacina Mylan è compatibile con le seguenti soluzioni per infusione:
cloruro di sodio 9 mg/ml (0.9%) soluzione per iniezioni.
soluzione glucosata al 5% soluzione per iniezioni
Soluzione Ringer Lattato.
Vedere paragrafo 6.2 per le incompatibilità.
Mylan S.p.A.
Via Vitto Pisani, 20
20124 Milano
Confezione
“500 mg/100 ml soluzione per infusione” 1 sacca in PO da 100 ml
AIC n. 040326011/M (in base 10) 16GNVV (in base 32)
Confezione
“500 mg/100 ml soluzione per infusione” 5 sacche in PO da 100 ml
AIC n. 040326023/M (in base 10) 16GNW7 (in base 32)
Confezione
“500 mg/100 ml soluzione per infusione” 10 sacche in PO da 100 ml
AIC n. 040326035/M (in base 10) 16GNWM (in base 32)
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“500 mg/100 ml soluzione per infusione” 15 sacche in PO da 100 ml
AIC n. 040326047/M (in base 10) 16GNWZ (in base 32)
Confezione
“500 mg/100 ml soluzione per infusione” 20 sacche in PO da 100 ml
AIC n. 040326050/M (in base 10) 16GNX2 (in base 32)
Confezione
“500 mg/100 ml soluzione per infusione” 30 sacche in PO da 100 ml
AIC n. 040326062/M (in base 10) 16GNXG (in base 32)
Confezione
“500 mg/100 ml soluzione per infusione” 50 sacche in PO da 100 ml
AIC n. 040326074/M (in base 10) 16GNXU (in base 32)
Giugno 2011