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LEVOFLOXACINA RANBAXY 250 MG COMPRESSE
Ogni compressa rivestita con film contiene levofloxacina emiidrato equivalente a 250 mg di levofloxacina.
Eccipienti
Ogni compressa contiene l’eccipiente FD&C 6 Giallo tramonto.
Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
Compressa rivestita con film.
Compressa rivestita con film, di colore rosa, oblunga, biconvessa, con una linea di frattura.
La compressa può essere divisa in due metà uguali.
Negli adulti con infezioni di gravità lieve o moderata, Levofloxacina Ranbaxy compresse rivestite con film è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni quando queste sono dovute a microrganismi sensibili alla levofloxacina:
• Sinusite batterica acuta (adeguatamente diagnosticata in base alle linee guida nazionali e/o locali relative al trattamento delle infezioni delle vie respiratorie e quando non si ritiene opportuno usare farmaci antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione oppure quando questi farmaci non hanno risolto l’infezione)
• Riacutizzazione batterica della bronchite cronica (adeguatamente diagnosticata in base alle linee guida nazionali e/o locali relative al trattamento delle infezioni delle vie respiratorie e quando non si ritiene opportuno usare farmaci antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione, oppure quando questi farmaci non hanno risolto l’infezione)
• Polmonite acquisita in comunità (quando non si ritiene opportuno usare farmaci antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione)
• Infezioni delle vie urinarie non complicate
• Infezioni delle vie urinarie complicate (inclusa la pielonefrite)
• Prostatite batterica cronica
• Infezioni della cute e dei tessuti molli.
Vanno seguite le linee guida ufficiali sull’uso appropriato dei farmaci antibatterici.
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Levofloxacina Ranbaxy compresse rivestite con film va somministrato una o due volte al giorno.
La dose dipende dal tipo e dalla gravità dell’infezione e dalla sensibilità del patogeno ritenuto essere la causa dell’infezione.
Durata del trattamento
La durata della terapia varia in base al decorso della malattia (vedere la tabella sotto riportata).
Come per la terapia antibiotica in generale, la somministrazione di Levofloxacina Ranbaxy compresse rivestite con film deve essere continuato per un minimo di 48-72 ore dopo che il paziente si è sfebbrato o dopo aver comprovato l’eradicazione batterica.
Modo di somministrazione
Le compresse di Levofloxacina Ranbaxy compresse rivestite con film vanno deglutite intere, senza frantumarle e con una sufficiente quantità di liquido. Possono essere spezzate in corrispondenza della linea di frattura per adattare la dose. Le compresse possono essere ingerite durante o lontano dai pasti.
Levofloxacina Ranbaxy compresse rivestite con film va assunto almeno due ore prima della somministrazione di sali di ferro, antiacidi e sucralfato in quanto può verificarsi una riduzione dell’assorbimento (vedere paragrafo 4.5).
Posologia
Dose nei pazienti con normale funzione renale (clearance della creatinina > 50 ml/min)
Indicazione | Posologia giornaliera (in base alla gravità) | Durata del trattamento |
Sinusite batterica acuta | 500 mg una volta al giorno | 10-14 giorni |
Riacutizzazione batterica della bronchite cronica | da 250 a 500 mg una volta al giorno | 7-10 giorni |
Polmonite acquisita in comunità | 500 mg una o due volte al giorno | 7-14 giorni |
Infezioni delle vie urinarie non complicate | 250 mg una volta al giorno | 3 giorni |
Infezioni delle vie urinarie complicate, inclusa la pielonefrite | 250 mg una volta al giorno | 7-10 giorni |
Prostatite batterica cronica | 500 mg una volta al giorno | 28 giorni |
Infezioni della cute e dei tessuti molli | 250 mg una volta al giorno o 500 mg una o due volte al giorno | 7-14 giorni |
Popolazioni speciali
Compromissione della funzione renale (clearance della creatinina ≤ 50ml/min)
Clearance della creatinina | Posologia |
250 mg/24 ore | 500 mg/24 ore | 500 mg/12 ore |
prima dose: 250 mg | prima dose: 500 mg | prima dose: 500 mg |
50-20 ml/min | quindi: 125 mg/24 ore | quindi: 250 mg/24 ore | quindi: 250 mg/12 ore |
19-10 ml/min | quindi: 125 mg/48 ore | quindi: 125 mg/ 24 ore | quindi: 125 mg/12 ore |
< 10 ml/min (comprese emodialisi e CAPD) ¹ | quindi: 125 mg/48 ore | quindi: 125 mg/24 ore | quindi : 125 mg/24 ore |
¹ Non sono richieste dosi aggiuntive dopo emodialisi o dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD).
Compromissione della funzione epatica
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose in quanto la levofloxacina non viene metabolizzata in misura rilevante dal fegato e viene escreta principalmente per via renale.
Anziani
Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio negli anziani se non quella imposta da considerazioni sulla funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4).
Bambini
La levofloxacina è controindicata nei bambini e negli adolescenti nel periodo della crescita (età inferiore ai 18 anni) (vedere paragrafo 4.3).
Levofloxacina Ranbaxy compresse rivestite con film non deve essere usato:
• nei pazienti con ipersensibilità alla levofloxacina, ad altri chinoloni o ad uno qualsiasi degli eccipienti
• nei pazienti epilettici
• nei pazienti con anamnesi di disturbi a carico dei tendini correlati alla somministrazione di fluorochinoloni
• nei bambini o negli adolescenti nel periodo della crescita (fino ai 18 anni)
• in gravidanza
• nelle donne che allattano al seno.
Nei casi più gravi di polmonite pneumococcica, la levofloxacina può non costituire la terapia ottimale.
Le infezioni nosocomiali da P. aeruginosa possono richiedere una terapia in associazione.
Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA)
È molto probabile che la S.aureus meticillino-resistente sia anche resistente ai flurochinoloni, inclusa la levofloxacina. Pertanto, la levofloxacina è sconsigliata nel trattamento di infezioni da MRSA conclamate o sospette, a meno che i risultati delle analisi di laboratorio non confermino la sensibilità dell’organismo alla levofloxacina (vedere paragrafo 5.1).
Nelle infezioni che si sospetta siano dovute a MRSA la levofloxacina va associata ad un farmaco approvato per il trattamento delle infezioni da MRSA.
Tendinite e rottura del tendine
Raramente può manifestarsi tendinite. Interessa più frequentemente il tendine d’Achille e può portarne alla rottura. Il rischio di tendinite e di rottura del tendine aumenta negli anziani e nei pazienti che assumono corticosteroidi. In caso di prescrizione di levofloxacina è pertanto necessario monitorare attentamente questi pazienti. Qualora si manifestassero sintomi di tendinite, tutti i pazienti devono rivolgersi al proprio medico. In caso di tendinite sospetta, si deve interrompere immediatamente il trattamento con la levofloxacina e si deve iniziare un trattamento appropriato (ad es. immobilizzazione) per il tendine colpito.
Malattia da Clostridium difficile
La diarrea, in particolare se grave, persistente e/o ematica, durante o dopo il trattamento con Levofloxacina Ranbaxy compresse rivestite con film può essere un sintomo di malattia da Clostridium difficile, la cui forma più grave è la colite pseudomembranosa. In caso di colite pseudomembranosa sospetta, Levofloxacina Ranbaxy compresse rivestite con film va immediatamente interrotta e i pazienti vanno trattati subito con misure di supporto ed una terapia specifica (ad es. metronidazolo o vancomicina orali). In questa situazione clinica sono controindicati i medicinali che inibiscono la peristalsi.
Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi
La levofloxacina è controindicata nei pazienti con anamnesi di epilessia e, come con gli altri chinoloni, deve essere usata con estrema cautela nei pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, come i pazienti con danno pregresso del sistema nervoso centrale o in trattamento concomitante con fenbufene e farmaci simili antinfiammatori non steroidei o con farmaci che abbassano la soglia convulsiva cerebrale, come la teofillina (vedere paragrafo 4.5). Il trattamento con la levofloxacina va interrotto in caso di attacchi convulsivi.
Pazienti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi
I pazienti con difetti latenti o accertati nell’attività del glucosio-6-fosfato deidrogenasi possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando trattati con farmaci antibatterici chinolonici, e quindi la levofloxacina deve essere usata con cautela.
Pazienti con compromissione renale
Poiché la levofloxacina viene escreta principalmente per via renale, la dose di levofloxacina va adattata nei pazienti con compromissione renale.
Reazioni di ipersensibilità
La levofloxacina può provocare, occasionalmente dopo la dose iniziale, reazioni di ipersensibilità gravi e potenzialmente fatali (ad es. angioedema fino a shock anafilattico) (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono interrompere immediatamente il trattamento e rivolgersi al proprio medico o a un medico del pronto soccorso che adotterà le opportune misure di emergenza.
Ipoglicemia
Come con tutti i chinoloni, è stata segnalata ipoglicemia, solitamente nei pazienti diabetici in terapia concomitante con un farmaco ipoglicemico orale (ad es. glibenclamide) o con insulina. In questi pazienti diabetici si raccomanda di monitorare attentamente la glicemia (vedere paragrafo 4.8).
Prevenzione della fotosensibilizzazione
Sebbene la fotosensibilizzazione sia molto rara con la levofloxacina, si raccomanda ai pazienti di non esporsi inutilmente a luce solare intensa o a raggi UV artificiali (ad es. lampada abbronzante, solarium), al fine di prevenire la fotosensibilizzazione.
Pazienti in trattamento con antagonisti della vitamina K
A causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o del sanguinamento nei pazienti trattati con Levofloxacina Ranbaxy in associazione con un antagonista della vitamina K (ad es. warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati quando questi medicinali sono somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.5).
Reazioni psicotiche
Nei pazienti che assumono i chinoloni, inclusa la levofloxacina, sono state segnalate razioni psicotiche. In casi molto rari sono progredite a pensieri suicidi e comportamenti autolesivi - talvolta dopo soltanto una singola dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Nel caso il paziente sviluppi queste reazioni, la levofloxacina va interrotta e vanno adottate misure appropriate. Si raccomanda cautela se la levofloxacina deve essere usata nei pazienti psicotici o nei pazienti con un’anamnesi di malattia psichiatrica.
Patologie cardiache
Si deve usare cautela quando si usano fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT, come ad esempio:
• sindrome congenita dell’intervallo QT prolungato
• uso concomitante di medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici della classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)
• squilibri elettrolitici (ad esempio ipopotassiemia, ipomagnesiemia)
• anziani
• patologie cardiache (es. insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia)
(Vedere ai paragrafi 4.2, 4.5, 4.8 e 4.9).
Neuropatia periferica
Nei pazienti che assumono fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, è stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, che può insorgere rapidamente. Nel caso il paziente presenti sintomi di neuropatia, la levofloxacina va interrotta, al fine di prevenire lo sviluppo di una condizione irreversibile.
Oppiacei
Nei pazienti trattati con la levofloxacina la determinazione degli oppiacei nelle urine può dare dei risultati falsi positivi. Per confermare la positività agli oppiacei può essere necessario effettuare le analisi mediante un metodo più specifico.
Patologie epatobiliari
Casi di necrosi epatica fino ad insufficienza epatica potenzialmente letale sono stati segnalati con la levofloxacina, soprattutto nei pazienti con gravi malattie concomitanti, come la sepsi (vedere paragrafo 4.8). Si deve consigliare ai pazienti di interrompere il trattamento e di rivolgersi al proprio medico nel caso in cui si sviluppino segni e sintomi di malattia epatica quali anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile alla palpazione.
Questo medicinale contiene il colorante giallo tramonto (E110) che può provocare reazioni allergiche.
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Gli studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti.
Effetto di altri medicinali sulla levofloxacina
Sali di ferro, antiacidi contenenti magnesio o alluminio
L’assorbimento della levofloxacina risulta significativamente ridotto in caso di somministrazione concomitante con sali di ferro, formulazioni tamponate o antiacidi contenenti magnesio o alluminio. Si raccomanda di non assumere preparazioni contenenti cationi divalenti o trivalenti quali sali di ferro, formulazioni tamponate o antiacidi contenenti magnesio o alluminio nelle 2 ore precedenti o seguenti la somministrazione di Levofloxacina Ranbaxy compresse rivestite con film. Non è stata evidenziata alcuna interazione con il carbonato di calcio.
Sucralfato
La biodisponibilità di Levofloxacina Ranbaxy compresse rivestite con film compresse risulta significativamente ridotta quando somministrato con il sucralfato. Qualora il paziente debba assumere sia il sucralfato che la levofloxacina, si consiglia di somministrare il sucralfato 2 ore dopo la somministrazione della levofloxacina (vedere paragrafo 4.2).
Teofillina, fenbufene o medicinali antinfiammatori non steroidei simili
In uno studio clinico non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra la levofloxacina e la teofillina. Si può tuttavia verificare un abbassamento pronunciato della soglia convulsiva cerebrale quando i chinoloni vengono somministrati contemporaneamente a teofillina, farmaci antinfiammatori non steroidei o altri farmaci che abbassano la soglia convulsiva.
In presenza di fenbufene le concentrazioni della levofloxacina erano del 13% circa più elevate di quando somministrata da sola.
Probenecid e cimetidina
Il probenecid e la cimetidina hanno avuto un effetto statisticamente significativo sull’eliminazione della levofloxacina. La clearance renale della levofloxacina veniva ridotta dalla cimetidina (24%) e dal probenecid (34%). Ciò avviene in quanto entrambi i medicinali sono in grado di bloccare la secrezione tubulare renale della levofloxacina. È tuttavia improbabile che, alle dosi testate nello studio, le differenze cinetiche statisticamente significative abbiano rilevanza clinica.
Si richiede cautela in caso di somministrazione concomitante di levofloxacina e di medicinali che influenzano la secrezione tubulare renale quali il probenecid e la cimetidina, soprattutto nei pazienti con compromissione renale.
Altre informazioni d’interesse
Gli studi di farmacologia clinica hanno evidenziato che la farmacocinetica della levofloxacina non viene influenzata in misura clinicamente rilevante quando somministrata assieme ai seguenti medicinali: carbonato di calcio, digossina, glibenclamide e ranitidina.
Effetto della levofloxacina su altri medicinali
Ciclosporina
L’emivita della ciclosporina risulta aumentata del 33% quando somministrata con la levofloxacina.
Antagonisti della vitamina K
Aumenti nei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamento, anche grave, sono stati segnalati nei pazienti trattati con la levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (ad es. warfarin). I test di coagulazione devono pertanto essere monitorati nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K (vedere paragrafo 4.4).
Medicinali noti per prolungare l’intervallo QT
La levofloxacina, come altri chinoloni, deve essere usata con cautela nei pazienti trattati con medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio anti-aritmici della classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) (vedere paragrafo 4.4 "Patologie cardiache").
Altre forme di interazione
Pasti
Non vi sono interazioni di rilevanza clinica con gli alimenti. Levofloxacina Ranbaxy compresse rivestite con film può quindi essere somministrata indipendentemente dal cibo.
Gravidanza
Il medicinale è controindicato in gravidanza. Gli studi di riproduzione sull’animale non hanno evidenziato specifici problemi. Tuttavia, in assenza di dati nell’uomo e a causa del rischio sperimentale di danno da fluorochinoloni alle cartilagini che sostengono il peso dell’organismo in crescita, la levofloxacina non deve essere usata nelle donne in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).
Allattamento
Il medicinale è controindicato nelle donne che allattano al seno. In assenza di dati nell’uomo e a causa del rischio sperimentale di danno da fluorochinoloni alle cartilagini che sostengono il peso dell’organismo in crescita, la levofloxacina non deve essere usata nelle donne che allattano al seno (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).
Alcuni effetti indesiderati (ad es. capogiri/vertigini, sonnolenza, disturbi visivi) possono alterare la capacità di concentrazione e di reazione del paziente e possono quindi costituire un rischio in situazioni in cui tali capacità siano di particolare importanza (ad es. durante la guida di automobili e l’uso di macchinari).
Le informazioni fornite di seguito si basano sui dati di studi clinici condotti in più di 5000 pazienti e su una vasta esperienza post-marketing.
Gli effetti indesiderati sono descritti secondo la classificazione sistemica organica MedDRA.
Le frequenze sono definite in base alla seguente convenzione:
Molto comuni (≥ 1/10)
Comuni (≥ 1/100, < 1/10)
Non comuni (≥ 1/1000, ≤ 1/100)
Rari (≥ 1/10.000, ≤ 1/1000)
Molto rari (≤ 1/10.000)
Frequenza non nota: la frequenza non può essere stimata dai dati disponibili
All’interno dei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente.
Patologie cardiache |
Rari | Tachicardia |
Non nota | Aritmia ventricolare e torsioni di punta (particolarmente in pazienti con fattori di rischio per prolungamento dell’intervallo QT), ECG con prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafo 4.4 e 4.9). |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Non comuni | Leucopenia, eosinofilia |
Rari | Trombocitopenia, neutropenia |
Molto rari | Agranulocitosi |
Non nota | Pancitopenia, anemia emolita |
Patologie del sistema nervoso |
Non comuni | Capogiri, cefalea, sonnolenza |
Rari | Convulsioni, tremori, parestesia |
Molto rari | Neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, disgeusia inclusa ageusia, parosmia inclusa anosmia |
Patologie dell’occhio |
Molto rari | Disturbi della vista |
Patologie dell’orecchio e del labirinto |
Non comuni | Vertigini |
Molto rari | Riduzione dell’udito |
Non nota | Tinnito |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Rari | Broncospasmo, dispnea |
Molto rari | Polmonite allergica |
Patologie gastrointestinali |
Comuni | Diarrea, nausea |
Non comuni | Vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, stipsi |
Rari | Diarrea emorragica che in casi molto rari può essere sintomo di enterocolite, inclusa colite pseudomembranosa |
Patologie renali ed urinarie |
Non comuni | Aumento della creatinina ematica |
Molto rari | Insufficienza renale acuta (ad es. dovuta a nefrite interstiziale) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Non comuni | Rash, prurito |
Rari | Orticaria |
Molto rari | Edema angioneurotico, reazioni di fotosensibilità |
Non nota | Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, iperidrosi. Le reazioni muco-cutanee possono talvolta manifestarsi anche dopo la prima dose. |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Rari | Disturbi a carico dei tendini (vedere paragrafo 4.4) inclusa tendinite (ad es. del tendine d’Achille), artralgia, mialgia |
Molto rari | Rottura del tendine (vedere paragrafo 4.4). Questo effetto indesiderato può verificarsi entro 48 ore dall’inizio del trattamento e può essere un indebolimento muscolare bilaterale, di particolare importanza nei pazienti con miastenia grave |
Non nota | Rabdomiolisi |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Non comuni | Anoressia |
Molto raro | Ipoglicemia, particolarmente nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4) |
Infezioni ed infestazioni |
Non comuni | Infezione micotica (e proliferazione di altri microrganismi resistenti) |
Patologie vascolari |
Rari | Ipotensione |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Non comuni | Astenia |
Molto rari | Piressia |
Non nota | Dolore (incluso mal di schiena, al torace e alle estremità) |
Disturbi del sistema immunitario |
Molto rari | Shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni anafilattiche e anafilattoidi possono talvolta verificarsi persino dopo la prima dose |
Non nota | Ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie epatobiliari |
Comuni | Aumento degli enzimi epatici (ALT/AST, fosfatasi alcalina, GGT) |
Non comuni | Aumento della bilirubina ematica |
Molto rari | Epatite |
Non nota | Ittero e gravi lesioni epatiche, inclusi casi di insufficienza epatica acuta, sono stati segnalati con la levofloxacina, principalmente nei pazienti con gravi malattie concomitanti (vedere paragrafo 4.4). |
Disturbi psichiatrici |
Non comuni | Insonnia, nervosismo |
Rari | Disturbo psicotico, depressione, stato confusionale, agitazione, ansia |
Molto rari | Reazioni psicotiche con comportamento autolesivo compresi ideazione o atti suicidi (vedere paragrafo 4.4), allucinazioni |
Altri effetti indesiderati che sono stati associati alla somministrazione di fluorochinoloni includono:
• sintomi extrapiramidali e altri disturbi della coordinazione muscolare
• vasculite allergica
• attacchi di porfiria nei pazienti con porfiria.
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Sulla base degli studi di tossicità sull’animale o di altri studi di farmacologia clinica condotti con dosi superiori a quelle terapeutiche, i sintomi più importanti che si prevede compaiano dopo un sovradosaggio acuto con la levofloxacina, sono quelli a carico del sistema nervoso centrale, come confusione, capogiri, alterazione della coscienza ed attacchi convulsivi, aumenti dell’intervallo QT nonché reazioni gastrointestinali come nausea ed erosioni della mucosa.
In caso di sovradosaggio si deve adottare un trattamento sintomatico. Deve essere effettuato un monitoraggio elettrocardiografico data la possibilità di prolungamento dell’intervallo QT. Si possono usare antiacidi a protezione della mucosa gastrica. L’emodialisi, comprese la dialisi peritoneale e la CAPD, non sono efficaci nel rimuovere la levofloxacina dall’organismo.
Non esiste alcun antidoto specifico.
Categoria farmacoterapeutica: Antimicrobici per uso sistemico - Antibatterici per uso sistemico
Antibatterici chinolonici - Fluorochinoloni
Codice ATC: J01MA12
La levofloxacina è un agente antibatterico di sintesi appartenente alla classe dei fluorochinoloni ed è l’enantiomero S (-) della sostanza farmacologica racema ofloxacina.
Meccanismo d’azione
In quanto agente antibatterico fluorochinolonico, la levofloxacina agisce sul complesso DNA-DNA-girasi e sulla topoisomerasi IV.
Relazione PK/PD
Il grado di attività battericida della levofloxacina dipende dal rapporto tra la concentrazione massima nel siero (Cmax) o l’area sotto la curva (AUC) e la concentrazione di inbizione minima (MIC).
Meccanismo di resistenza
Il principale meccanismo di resistenza è dovuto ad una mutazione gyr-A. In vitro vi è resistenza crociata tra la levofloxacina e altri fluorochinoloni.
A causa del meccanismo d’azione, non c’è generalmente alcuna resistenza crociata tra la levofloxacina e altre classi di farmaci antibatterici.
Breakpoint
I valori di breakpoint in MIC raccomandati dall’EUCAST per la levofloxacina, che separano gli organismi sensibili da quelli con sensibilità intermedia e gli organismi con sensibilità intermedia da quelli resistenti, sono riportati nella tabella seguente per la determinazione di MIC (mg/L).
Breakpoint clinici dell’EUCAST, in MIC, per la levofloxacina (07-04-2009):
Patogeno | Sensibile | Resistente |
Enterobacteriaceae | ≤ 1 mg/L | > 2 mg/L |
Pseudomonas spp. | ≤ 1 mg/L | > 2 mg/L |
Acinetobacter spp. | ≤ 1 mg/L | > 2 mg/L |
Staphylococcus spp. | ≤ 1 mg/L | > 2 mg/L |
S.pneumoniae¹ | ≤ 2 mg/L | > 2 mg/L |
Streptococcus A, B, C, G | ≤ 1 mg/L | > 2 mg/L |
H, influenzae M. catarrhalis² | ≤ 1 mg/L | > 1 mg/L |
Breakpoint non correlati alla specie³ | ≤ 1 mg/L | > 2 mg/L |
¹ Il breakpoint S/I è stato aumentato da 1,0 a 2,0 per evitare di separare la distribuzione di MIC ditipo selvatico. I breakpoint si riferiscono alla terapia a dose elevata. |
² Ceppi con valori di MIC superiori al breakpoint S/I sono molto rari o non ancora riportati. I test diidentificazione e di sensibilità antimicrobica su questi tipi di ceppi isolati devono essere ripetuti e,se il risultato è confermato, il ceppo isolato deve essere inviato ad un laboratorio di riferimento. |
³ Breakpoint non correlati alla specie sono stati determinati principalmente in base a dati difarmacocinetica/farmacodinamica e non dipendono dalla distribuzione delle MIC di speciespecifiche. Sono da utilizzare solo per le specie alle quali non è stato assegnato un breakpointspecie-specifico è non sono da utilizzare per specie per le quali non si raccomandano i test disensibilità o per le quali non c’è sufficiente prova che le specie in questione siano un buon target(Enterococcus, Neisseria, anaerobi Gram-negativi). |
Spettro antibatterico
La prevalenza della resistenza può variare geograficamente e nel tempo per le specie selezionate ed è auspicabile avere informazioni locali sulla resistenza, in particolare quando si trattano infezioni gravi. In base alle necessità, è opportuno consultare un esperto nei casi in cui la prevalenza locale della resistenza sia tale da mettere in dubbio l’utilità dell’agente in almeno alcuni tipi di infezioni.
MICRORGANISMI COMUNEMENTE SENSIBILI
Batteri aerobi Gram-positivi
Staphylococcus aureus* sensibile alla meticillina
Staphylococcus saprophyticus
Streptococchi di gruppo C e G
Streptococcus agalactiae
Streptococcus pneumoniae*
Streptococcus pyogenes*
Batteri aerobi Gram-negativi
Burkholderia cepacia $
Eikebella corrodens
Haemophilus influenzae*
Haemophulus para-influenzae*
Klebsiella oxytoca
Klebsiella pneumoniae*
Moraxella catarrhalis*
Pasteurella multocida
Proteus vulgaris
Providencia rettgeri
Batteri anaerobi
Peptostreptococcus
Altri
Chlamydophila pneumoniae*
Chlamydophila psittaci
Chlamydia trachomatis
Legionella pneumophila*
Mycoplasma pneumoniae*
Mycoplasma hominis
Ureaplasma urealyticum
SPECIE PER LE QUALI LA RESISTENZA ACQUISITA PUÒ ESSERE UN PROBLEMA
Batteri aerobi Gram-positivi
Enterococcus faecalis*
Staphylococcus aureus resistente alla meticillina
Staphylococcus haemolyticus resistente alla meticillina
Batteri aerobi Gram-negativi
Acinetobacter baumannii*
Citrobacter freundii*
Enterobacter aerogenes
Enterobacter agglomerans
Enterobacter cloacae*
Escherichia coli*
Morganella morganii*
Proteus mirabilis*
Providencia stuartii
Pseudomonas aeruginosa*
Serratia marcescens*
Batteri anaerobi
Bacteroides fragilis
Bacteroides ovatus $
Bacteroides thetaiotamicton $
Bacteroides vulgatus $
Clostridium difficile $
* L’efficacia clinica è stata dimostrata per i ceppi isolati sensibili nelle indicazioni cliniche approvate
$Sensibilità intermedia naturale
+Più del 50% di resistenza
Altre informazioni
Le infezioni nosocomiali da P. aeruginosa possono richiedere una terapia in associazione.
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Assorbimento
La levofloxacina somministrata per via orale viene assorbita rapidamente e quasi completamente con concentrazioni plasmatiche di picco ottenute entro 1 ora. La biodisponibilità assoluta è del 100% circa.
Il cibo ha poco effetto sull’assorbimento della levofloxacina.
Distribuzione
Il 30-40% circa della levofloxacina si lega alle proteine sieriche. Dosi multiple di levofloxacina da 500 mg in monosomministrazione giornaliera hanno determinato un accumulo trascurabile. Un accumulo modesto ma prevedibile di levofloxacina si verifica dopo dosi da 500 mg somministrate due volte al giorno. Lo stato stazionario viene raggiunto entro 3 giorni.
Penetrazione nei tessuti e nei liquidi dell’organismo
Penetrazione nella mucosa bronchiale e nel liquido dell’epitelio di rivestimento (ELF)
Le concentrazioni massime di levofloxacina nella mucosa bronchiale e nel fluido dell’epitelio di rivestimento dopo la somministrazione di 500 mg per via orale erano rispettivamente di 8,3 mcg/g e di 10,8 mcg/ml e venivano raggiunte circa un’ora dopo la somministrazione.
Penetrazione nel tessuto polmonare
La concentrazione massima di levofloxacina nel tessuto polmonare dopo la somministrazione di 500 mg per via orale era di circa 11,3 mcg/g e veniva raggiunta 4-6 ore dopo la somministrazione. La concentrazione nel polmone era costantemente superiore a quella nel plasma.
Penetrazione nel fluido delle bolle
La concentrazione massima di levofloxacina di circa 4,0 e 6,7 mcg/ml nel fluido delle bolle veniva raggiunta 2-4 ore dopo la somministrazione in seguito a 3 giorni con dosi di 500 mg rispettivamente una o due volte al giorno.
Penetrazione nel liquido cerebrospinale
La levofloxacina presenta scarsa penetrazione nel fluido cerebrospinale.
Penetrazione nel tessuto prostatico
In seguito alla somministrazione di 500 mg di levofloxacina per via orale una volta al giorno per tre giorni, la concentrazione media nel tessuto prostatico era di 8,7 mcg/g, 8,2 mcg/g e 2,0 mcg/g rispettivamente dopo 2 ore, 6 ore e 24 ore; il rapporto medio della concentrazione prostatica/plasmatica era 1,84.
Concentrazione nelle urine
La concentrazione media nelle urine 8-12 ore dopo una dose orale singola di 150 mg, 300 mg o 500 mg di levofloxacina era rispettivamente di 44 mg/L, 91 mg/L e 200 mg/L.
Biotrasformazione
La levofloxacina viene minimamente metabolizzata, i metaboliti essendo desmetil-levofloxacina e levofloxacina N-ossido. I metaboliti ammontano a meno del 5% della dose escreta nelle urine. La levofloxacina è stabile dal punto di vista stereochimico e non è soggetta a inversione chirale.
Eliminazione
A seguito di somministrazione orale ed endovenosa, la levofloxacina viene eliminata abbastanza lentamente dal plasma (t½: 6-8 ore). L’escrezione avviene prevalentemente per via renale (> 85% della dose somministrata).
Non ci sono differenze importanti nella farmacocinetica della levofloxacina somministrata per via endovenosa o per via orale, il che suggerisce che le vie orale ed endovenosa sono interscambiabili.
Linearità
La levofloxacina ha una farmacocinetica lineare nell’intervallo da 50 a 600 mg.
Pazienti con compromissione renale
La farmacocinetica della levofloxacina è influenzata dalla compromissione renale. Con la diminuzione della funzionalità renale diminuiscono l’eliminazione e la clearance renali e l’emivita di eliminazione aumenta come indicato nella seguente tabella:
Clcr [ml/min] | < 20 | 20-40 | 50-80 |
ClR [ml/min] | 13 | 26 | 57 |
t½ [ore] | 35 | 27 | 9 |
Pazienti anziani
Non vi sono differenze significative nella cinetica della levofloxacina tra soggetti giovani e anziani, tranne per quelle associate con differenze nella clearance della creatinina.
Differenze tra i sessi
Analisi separate tra soggetti di sesso maschile e femminile hanno evidenziato delle differenze tra i sessi nella farmacocinetica della levofloxacina da piccole a marginali. Non è provato che queste differenze tra i sessi abbiano rilevanza clinica.
Tossicità acuta
I valori di dose letale media (DL50) ottenuti nel topo e nel ratto in seguito alla somministrazione orale di levofloxacina erano nell’intervallo 1500-2000 mg/kg. La somministrazione di 500 mg/kg per via orale nella scimmia ha provocato pochi effetti, a parte il vomito.
Tossicità a dosi ripetute
Studi della durata di uno e sei mesi con somministrazione mediante sonda orale sono stati condotti nel ratto e nella scimmia. Le dosi erano 50, 200, 800 mg/kg/die e 20, 80, 320 mg/kg/die per 1 e 6 mesi nel ratto e 10, 30, 100 mg/kg/die e 10, 25, 62,5 mg/kg/die per 1 e 6 mesi nella scimmia.
Reazioni al trattamento di grado minore sono state osservate nel ratto con effetti lievi principalmente a 200 mg/kg/die ed oltre di riduzione del consumo di cibo e di lieve alterazione dei parametri ematologici e biochimici.
In questi studi i livelli NOEL (livelli di effetti indesiderati non osservati) sono risultati essere 200 e 20 mg/kg/die dopo rispettivamente 1 e 6 mesi.
La tossicità dopo somministrazione orale a questa dose nella scimmia era minima con perdita di peso corporeo a 100 mg/kg/die insieme a salivazione, diarrea e diminuzione del pH delle urine in alcuni animali. Nello studio a sei mesi non è stata osservata alcuna tossicità. I NOEL sono risultati essere 30 e 62,5 mg/kg/die dopo rispettivamente 1 e 6 mesi.
Negli studi a sei mesi i NOEL sono risultati essere 20 e 62,5 mg/kg/die nel ratto e nella scimmia, rispettivamente.
Tossicità riproduttiva
La levofloxacina non ha determinato compromissione della fertilità né della riproduzione nel ratto a dosi orali fino a 360 mg/kg/die o a dosi fino a 100 mg/kg/die per via endovenosa.
La levofloxacina non ha evidenziato teratogenicità nel ratto a dosi orali fino a 810 mg/kg/die o a dosi fino a 160 mg/kg/die per via endovenosa. Non è stata osservata teratogenicità a seguito di somministrazione nel coniglio fino a 50 mg/kg/die per via orale o fino a 25 mg/kg/die per via endovenosa.
La levofloxacina non ha avuto effetto sulla fertilità ed il suo unico effetto sul feto era un ritardo di maturazione dovuto a tossicità materna.
Genotossicità
La levofloxacina non ha indotto mutazioni geniche in cellule né di batteri né di mammiferi ma ha indotto aberrazioni cromosomiche in vitro in cellule del polmone di criceto cinese a dosi uguali o superiori ai 100 mcg/ml, in assenza di attivazione metabolica. Test in vivo (micronucleo, scambio fra cromatidi sorelle, sintesi di DNA non programmata, test del dominante letale) non hanno evidenziato alcun potenziale genotossico.
Potenziale fototossico
Studi nel topo dopo somministrazione sia orale che endovenosa hanno evidenziato che la levofloxacina possiede attività fototossica soltanto a dosi molto elevate. La levofloxacina non ha mostrato alcun potenziale genotossico in un’analisi di fotomutagenicità e ha ridotto lo sviluppo di tumore in un’analisi di fotocarcigenocità.
Potenziale carcinogeno
Non è stato osservato alcun potenziale carcinogeno nel corso di uno studio della durata di due anni nel ratto con somministrazione nel cibo (0, 10, 30 e 100 mg/kg/die).
Tossicità alle articolazioni
Come gli altri fluorochinoloni, la levofloxacina ha mostrato effetti sulla cartilagine (formazione di bolle e di cavità) nel ratto e nel cane. Queste evidenze erano più pronunciate negli animali giovani.
Nucleo della compressa:
cellulosa microcristallina
idrossipropilcellulosa
crospovidone
magnesio stearato.
Rivestimento della compressa:
ipromellosa
FD&C Blu 2 carminio d’indaco (E132)
FD&C 6 Giallo tramonto (E110)
ossido di ferro rosso (E172)
macrogol 4000
titanio diossido (E171).
Non pertinente.
4 anni
Conservare il blister nella confezione originale per proteggerlo dalla luce.
Blister di PVC/PE/PVDC/alluminio trasparente in un astuccio di cartone.
Confezioni da 1, 3, 5, 7 o 10 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Una linea di frattura consente l’aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione della funzione renale.
L’eventuale medicinale non utilizzato o di scarto va smaltito secondo le normative locali vigenti.
Ranbaxy Italia S.p.A. - Piazza Filippo Meda, 3 - 20121 Milano
Levofloxacina Ranbaxy 250 mg compresse rivestite con film - 1 compressa AIC N. 040250019/M
Levofloxacina Ranbaxy 250 mg compresse rivestite con film - 3 compresse AIC N. 040250021/M
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Levofloxacina Ranbaxy 250 mg compresse rivestite con film - 7 compresse AIC N. 040250045/M
Levofloxacina Ranbaxy 250 mg compresse rivestite con film - 10 compresse AIC N. 040250058/M
Aprile 2011
Agosto 2011