Pubblicità
LEVOMET
1 g di polvere per soluzione orale contiene:
Principio attivo: Melevodopa cloridrato 717,71 mg.
1 ml della soluzione ricostituita contiene 251,2 mg di Melevodopa cloridrato.
Ogni erogazione della pompetta dosatrice dispensa 0,5 ml (pari a 125,6 mg di principio attivo).
Per gli eccipienti, vedere 6.1
Polvere e solvente per soluzione orale.
Terapia aggiuntiva "al bisogno" delle fluttuazioni motorie resistenti alla terapia con Levodopa e inibitori periferici delle dopa‑decarbossilasi (IPDD) in pazienti affetti da Morbo di Parkinson complicato.
In pazienti selezionati e' possibile somministrare LEVOMET in sostituzione di una dose equimolare (200 mg) di Levodopa.
Pubblicità
La posologia di LEVOMET deve essere individualizzata in base all'effetto terapeutico di sblocco motorio desiderato.
Il dosaggio unitario consigliato e' di 251,2 mg (1 ml, pari a due erogazioni) "al bisogno". Si consiglia di non superare le due somministrazioni giornaliere di LEVOMET.
In pazienti con minore gravita' di malattia o come dosaggio iniziale e' possibile utilizzare il dosaggio unitario di 125,6 mg (mezzo ml, pari ad una erogazione).
LEVOMET non deve essere somministrato nei casi in cui e' controindicata la somministrazione di amine simpaticomimetiche.
LEVOMET e' controindicato nel glaucoma ad angolo stretto, infarto miocardico acuto, melanoma maligno e lesioni cutanee sospette non diagnosticate, psicosi e psiconevrosi gravi, ipersensibilita' nota al farmaco.
Gli inibitori delle MAO A e B non selettivi non vanno associati alla Levodopa: il trattamento con quest'ultima non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 2 settimane dalla sospensione degli anti‑MAO A e B non selettivi.
Il prodotto non deve essere somministrato nei pazienti di eta' inferiore ai 18 anni, in corso di gravidanza e durante l'allattamento.
Il prodotto deve essere somministrato con cautela a pazienti con grave malattia cardiovascolare e polmonare, asma bronchiale, malattia renale, epatica ed endocrina.
Attenzione deve essere posta nel somministrare il prodotto a pazienti con storia di infarto miocardico che presentino residue aritmie atriali nodali o ventricolari.
Tali pazienti vanno sottoposti a periodici controlli cardiocircolatori, in particolare elettrocardiografici.
Rigorosi controlli vanno effettuati anche in caso di pazienti con anamnesi positiva per osteomalacia.
Come con la Levodopa esiste la possibilita' di emorragia del tratto gastrointestinale superiore in pazienti con una storia di ulcera peptica.
È stata riportata una complessa sintomatologia simile alla sindrome neurolettica maligna con rigidita' muscolare, temperatura corporea elevata, modificazioni mentali, ed un aumento della creatininfosfochinasi serica quando farmaci antiparkinsoniani sono stati sospesi bruscamente. Quindi, i pazienti debbono essere osservati attentamente quando il dosaggio del LEVOMET viene ridotto bruscamente o sospeso, specie se il paziente sta ricevendo neurolettici. I pazienti con una storia di convulsioni debbono essere trattati con cautela. I pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto possono essere trattati con cautela con LEVOMET, purche' la pressione endoculare sia ben controllata ed il paziente venga sorvegliato attentamente per le variazioni della stessa durante la terapia.
Come per Levodopa, in caso di trattamenti prolungati, e' opportuno praticare periodici esami della formula ematica e della funzionalita' epatica, renale e cardiocircolatoria.
Levodopa, levodopa+carbidopa, levodopa+benserazide è stata associata a sonnolenza e a episodi di attacchi di sonno improvviso.
Molto raramente sono stati segnalati attacchi di sonno improvviso durante l’attività quotidiana, in qualche caso senza consapevolezza e senza segni premonitori. I pazienti in trattamento con levodopa, levodopa+carbidopa, levodopa+benserazide devono essere informati di queste eventualità e avvertiti di usare cautela durante la guida o l’uso di macchinari. I pazienti che hanno manifestato episodi di sonnolenza e/o un episodio di sonno improvviso devono astenersi dalla guida e dall’uso di macchinari. Inoltre può essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia.
ATTENZIONE: LEVOMET contiene sodio metabisolfito; tale sostanza puo' provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
Tenere fuori della portata e della vista dei bambini.
Links sponsorizzati
La Vitamina B6, frequentemente inclusa in preparati polivitaminici, antagonizza gli effetti della Levodopa.
Quando altri farmaci devono essere associati, il paziente dovrebbe essere attentamente controllato per l'insorgenza di effetti indesiderati inconsueti o per effetti di potenziamento.
Soltanto se la pressione arteriosa viene regolarmente controllata, e' consentito associare Levodopa agli antiipertensivi; tra essi, reserpina e alfa‑metildopa possono influenzare l'attivita' della dopamina e comportarsi da antagonisti della Levodopa, cosi' come i fenotiazinici e i derivati del butirrofenone.
Gli inibitori delle MAO A e B non selettivi non vanno associati alla Levodopa: il trattamento con quest'ultima non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 2 settimane dalla sospensione degli anti‑MAO A e B non selettivi.
In caso di contemporanea associazione con simpaticomimetici, l'attivita' di questi ultimi puo' risultare potenziata; in tali circostanze si richiede quindi l'adozione di misure prudenziali (controllo della funzione cardiocircolatoria, eventuale riduzione della dose dei simpaticomimetici).
In caso di intervento di urgenza, occorre astenersi dall'uso di ciclopropano e di alotano nel corso dell'anestesia. Durante l'intervento i pazienti debbono essere attentamente sorvegliati.
Il prodotto non deve essere somministrato in corso di gravidanza e durante l'allattamento.
Pazienti in trattamento con levodopa, levodopa+carbidopa, levodopa+benserazide che presentino episodi di sonnolenza e/o di attacchi di sonno improvviso devono essere informati di astenersi dalla guida o dall’intraprendere qualsiasi attività in cui una alterata attenzione potrebbe esporre loro stessi o altri al rischio di grave danno o di morte (per es. l’uso di macchinari) fino a quando tali episodi ricorrenti e la sonnolenza non si siano risolti (vedere anche Par. 4.4)
Come con Levodopa, gli effetti indesiderati che possono riscontrarsi in pazienti trattati con LEVOMET sono quelli dovuti all'attivita' neurofarmacologica della dopamina; essi sono in genere correlati alla posologia e possono scomparire o attenuarsi dopo aggiustamento posologico.
Con LEVOMET alla posologia normalmente utilizzata non si e' osservata negli studi clinici l'insorgenza di reazioni avverse serie. Sono state segnalate reazioni avverse di grado lieve-moderato a carico del SNC (discinesie, agitazione, cefalea, confusione), dell'apparato gastro-intestinale (nausea) e del sistema cardiovascolare (ipotensione).
Date le strette analogie con Levodopa si possono manifestare reazioni avverse simili a quelle gia' descritte per la medesima, tra cui i piu' comuni sono movimenti coreiformi, distonici ed altri movimenti involontari. Altre reazioni avverse segnalate per Levodopa sono: nausea, allucinazioni, confusione, capogiri, corea e secchezza delle fauci.
Reazioni avverse meno frequenti segnalate con Levodopa sono: disturbi dell'attivita' onirica, distonia, sonnolenza, insonnia, depressione, astenia, vomito, anoressia.
Piu' raramente sono stati osservati con Levodopa: cefalea, stipsi, disorientamento, parestesia, dispnea, faticabilita', ipotensione ortostatica, palpitazioni, dispepsia, dolori intestinali, crampi muscolari, diminuzione dell'acutezza mentale, dolore toracico, diarrea, perdita di peso, agitazione, ansieta', facilita' a cadere, anomalie dell'andatura, visione offuscata.
Levodopa, levodopa+carbidopa, levodopa+benserazide può provocare sonnolenza e molto raramente è stata associata a eccessiva sonnolenza diurna e a episodi di attacchi di sonno improvviso.
Gli esami di laboratorio che possono subire modificazioni dopo terapia con Levodopa sono: fosfatasi alcalina, GOT, GPT, LDH, bilirubina, azotemia, iodio legato alle proteine, test di Coombs. Raramente sono stati osservati con Levodopa anemia emolitica, lieve e transitoria leucopenia e trombocitopenia.
Links sponsorizzati
In caso di sovradosaggio di LEVOMET puo' manifestarsi la sintomatologia tipica del sovradosaggio da Levodopa.
In tale evenienza, insieme ad una lavanda gastrica, devono essere praticate appropriate misure di sostegno generali; devono essere effettuate somministrazioni endovenose di liquidi e deve essere mantenuta la pervieta' delle vie aeree.
Va effettuato un esame elettrocardiografico ed il paziente deve essere attentamente osservato per il possibile sviluppo di aritmie; se necessario, si deve somministrare una appropriata terapia antiaritmica.
Codice ATC: N04BA04.
LEVOMET contiene come principio attivo melevodopa cloridrato, un derivato altamente solubile della Levodopa.
Il prodotto e' presentato in forma di polvere per soluzione orale da ricostituire al momento dell'uso (1 ml di soluzione contiene 251,2 mg equivalenti a 200 mg di Levodopa).
La Levodopa allevia i sintomi del Morbo di Parkinson presumibilmente in quanto e' decarbossilata nei nuclei grigi centrali a dopamina, mediatore chimico che nel paziente parkinsoniano si ritrova in concentrazioni ridotte.
La somministrazione intraperitonerale e sottocutanea di LEVOMET nel ratto e' in grado di antagonizzare l'acinesia indotta da reserpina in modo analogo a quello di Levodopa. L'attivita' superiore, dopo somministrazione orale, di LEVOMET mostrata in questo modello indica che la maggiore solubilita' di LEVOMET consente un assorbimento piu' rapido.
La modalita' di somministrazione in soluzione:
1) permette di ridurre le variazioni di dopemia probabilmente corresponsabili delle fluttuazioni motorie in pazienti affetti da Morbo di Parkinson "complicato"
2) risulta particolarmente vantaggiosa nei pazienti parkinsoniani con discinesie gastriche attribuibili alla patologia
3) consente una precisa individualizzazione della dose di Levodopa, con miglior controllo delle fluttuazioni motorie, evitando il manifestarsi di discinesie.
LEVOMET risulta indicato in caso di impaccio motorio mattutino o pomeridiano in aggiunta alla precedente terapia antiparkinsoniana; in casi selezionati il farmaco si dimostra efficace anche quando e' sostituito, a dosaggi equimolari, a Levodopa standard.
Links sponsorizzati
I dati farmacocinetico-metabolici nell'uomo hanno dimostrato che LEVOMET e' rapidamente assorbito per via orale; infatti la formulazione liquida raggiunge rapidamente la sede dell'assorbimento, assicurando il pronto raggiungimento di livelli plasmatici efficaci di Levodopa. Il comportamento farmacocinetico di LEVOMET differisce da quello di Levodopa unicamente per la fase di assorbimento piu' rapida, che si caratterizza in una pronta insorgenza dell'azione farmacologica.
Dopo somministrazione orale, LEVOMET e' rapidamente e completamente idrolizzato a Levodopa dalle esterasi intestinali, mentre i livelli endogeni di metanolo sono immodificati. La completa idrolisi avviene a livello preepatico.
I valori di DL50 nel ratto e nel topo sono risultati superiori a 3.200 mg/kg dopo somministrazione orale ed a 500 mg/kg dopo somministrazione endovenosa.
Negli studi di tossicita' per somministrazioni ripetute (8-40-200 e 1000 mg/kg, ratto, os, 4 settimane; 3,3-10-30 mg/kg, cane, i.v., 4 settimane) gli effetti tossici osservati risultano sovrapponibili a quelli noti per Levodopa.
Nel ratto non si sono manifestati segni di tossicita' dopo somministrazione ripetuta di LEVOMET; pilorazione e scialorrea si sono evidenziate negli animali trattati con i dosaggi piu' alti (200-1000 mg/kg/die). Ai dosaggi piu' elevati nel cane si sono evidenziati tipici sintomi di attivazione dopaminergica, quali vomito ed effetti comportamentali. LEVOMET e' privo di effetti mutageni.
Polvere
Saccarosio, Acido citrico monoidrato, Sodio citrato diidrato.
Solvente
Saccarina sodica biidrata, Metile paraidrossibenzoato, Propile paraidrossibenzoato, Aroma di agrumi, Acido citrico monoidrato, Sodio metabisolfito, Acqua depurata.
Non note.
2 anni.
Il periodo di validita' indicato si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
La soluzione ricostituita va utilizzata entro 30 giorni.
La polvere per soluzione orale e la soluzione solvente vanno conservate alle normali condizioni ambientali.
La soluzione ricostituita va conservata in frigorifero (a temperatura compresa tra +2° e +8° C). La temporanea permanenza a temperatura ambiente della soluzione ricostituita non altera sensibilmente l'attivita' del prodotto.
Confezione interna:
Polvere e soluzione ricostituita: Flacone in vetro ambra tipo III, con tappo a vite.
Soluzione solvente: flacone in polietilene ad alta densita' e tappo a vite.
Pompetta dosatrice da 0,5 ml per dispensare la soluzione.
Confezione esterna:
Cassonetto in PVC; astuccio in cartoncino stampato.
Astuccio contenente 1 flacone polvere, 1 flacone solvente e una pompetta dosatrice; la confezione e' sufficiente per almeno 40 erogazioni da 0,5 ml ciascuna.
1) Preparazione della soluzione.
Aprire il flacone di vetro contenente la polvere, rompendo il sigillo di inviolabilità e svitando il tappo.
Aprire il flacone di polietilene, versare la soluzione solvente nel flacone in vetro contenente la polvere. Richiudere e agitare fino a soluzione completa.
2) Applicazione della pompetta dosatrice.
Togliere nuovamente il tappo e avvitare la pompetta dosatrice sul flacone in vetro contenente la soluzione ricostituita.
3) Somministrazione.
Per l’uso, ruotare la parte superiore della pompetta dosatrice in senso antiorario fino alla posizione di apertura (indicata dal segno “I” sul cappuccio della pompetta).
Erogare la dose premendo la pompetta dosatrice.
Ad ogni pressione la pompetta eroga 0,5 ml di soluzione pari a 125,6 mg di melevodopa cloridrato.
Dopo l’erogazione, chiudere ruotando la parte superiore della pompetta in senso orario fino alla posizione di chiusura (identificata dal segno “0” sul cappuccio della pompetta).
CHIESI FARMACEUTICI S.p.A., Via Palermo, 26/A - Parma
032829018
02/07/1999
Agosto 2004