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LIKACIN
- 1 flaconcino im iv 100 mg contiene:
Principio attivo:
amikacina solfato pari a amikacina mg 100.
1 flaconcino im iv 250 mg contiene:
Principio attivo:
amikacina solfato pari a amikacina mg 250.
1 flaconcino im iv 500 mg contiene:
Principio attivo:
amikacina solfato pari a amikacina mg 500.
1 flaconcino im iv 1000 mg contiene:
Principio attivo:
amikacina solfato pari a amikacina mg 1000.
Soluzione iniettabile uso intramuscolare ed endovenoso.
Likacin è indicato nel trattamento a breve termine di infezioni gravi da ceppi sensibili di germi Gram-negativi, comprese le specie di Pseudomonas, E.
Coli, Proteus indolo + e indolo -, di Providencia, del gruppo Klebsiella-Serratia, e di Acinetobacter.
Questo antibiotico si dimostra efficace:
nella terapia delle batteriemie, delle setticemie e delle sepsi neonatali;nella terapia delle infezioni gravi delle vie respiratorie, delle ossa e delle articolazioni, del SNC (inclusa la meningite), delle infezioni intraaddominali (inclusa la peritonite), delle ustioni e delle infezioni postoperatorie (incluse quelle della chirurgia vascolare); nella terapia delle infezioni gravi, complicate e ricorrenti, delle vie urinarie, causate da germi Gram-negativi.
Per contro, come gli altri aminoglicosidi, l'amikacina non è indicata negli episodi infettivi iniziali non complicati del tratto urinario, quando l'agente eziologico è sensibile ad antibiotici potenzialmente meno tossici; nella terapia delle infezioni da stafilococco; perciò si può adottare come terapia d'attacco in caso di infezioni stafilococciche accertate o presunte, quando il paziente è allergico ad altri antibiotici, o è presente un'infezione mista da stafilococchi e Gram-negativi; nella terapia delle sepsi neonatali, quando il test di sensibilità indica che altri aminoglicosidi non si possono impiegare.
In tali casi può essere indicata anche una terapia concomitante con un antibiotico di tipo penicillinico, a causa della possibilità di sovrinfezione da Gram-positivi (streptococchi o pneumococchi).
Likacin è in grado di combattere le infezioni da germi Gram-negativi resistenti alla gentamicina ed alla tobramicina, particolarmente da Proteus rettgeri, Providencia stuartii, Serratia mercescens e Pseudomonas aeruginosa.
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Somministrazione
intramuscolare ed endovenosa. Alla posologia raccomandata
le infezioni meno gravi sostenute
da germi
sensibili all'amikacina
dovrebbero rispondere entro 24-48 ore.
La durata del trattamento
è in genere di 3-7 giorni per la somministrazione endovenosa e di 7-10
giorni per la somministrazione
intramuscolare. Se il quadro clinico non si
modifica entro 3-5 giorni,
prendere in considerazione una terapia alternativa
in base ai risultati delle indagini
microbiologiche. - Adulti e bambini: 15 mg/kg/die, suddivisi in 2-3
somministrazioni (una ogni 8-12
ore).- Neonati e prematuri:
dose iniziale d'attacco:
10 mg/kg;
proseguire con 7,5 mg/kg ogni dodici ore.
Infezioni ad alto rischio e/o
sostenute da Pseudomonas: la dose iniziale
nell'adulto
può essereaumentata
a 500 mg ogni 8 ore,
ma non si deve superare
mai la dose di 1,5 g/die né
protrarre la terapia per più di 10 giorni.
La dose totale
massima
è di 15 g. Infezioni del tratto urinario non
complicate
(escluse le infezioni da Pseudomonas):
7,5 mg/kg/die suddivise in due somministrazioni
(una ogni 12 ore). - Alterata
funzionalità renale:
nei pazienti
affetti da disfunzione
renale, la dose giornaliera
dovrebbe
essere ridotta e/o aumentati gli
intervalli tra una somministrazione
e l'altra onde evitare unaccumulo
del farmaco.
Un
metodo consigliato per stabilire
le dosi da somministrare ai pazienti
con una diminuita
funzionalità renale, sospetta
o accertata, è quello di
moltiplicare per
9 leconcentrazioni
sieriche
di creatinina:
il risultato
ottenuto rappresenta l'intervallo espresso in ore, tra una dose e l'altra. Posologia normale
(7,5 mg/kg) a intervalli prolungati:
Creatinina
sierica(mg/100 ml) |
|
Intervallo
(ore) |
1,5 |
x 9 = |
13,5 |
2,0 |
x 9 = |
18 |
2,5 |
x 9 = |
22,5 |
3,0 |
x 9 = |
27 |
3,5 |
x 9 = |
31,5 |
4,0 |
x 9 = |
36 |
4,5 |
x 9 = |
40,5 |
5,0 |
x 9 = |
45 |
5,5 |
x 9 = |
49,5 |
6,0 |
x 9 = |
54 |
Posologia
ridotta ad intervalli
fissi: dose iniziale: 7,5
mg/kg dose di
mantenimento
(ogni 12 ore):
CC del paziente osservata (ml/min) |
x 7,5 |
CC del paziente normale
(ml/min) |
|
La somministrazione
i.m.
è preferenziale ma in caso di
necessità può essere utilizzata, con identicoschema
posologico, la somministrazione
endovenosa (perfusione venosa).
Somministrazione
per infusione endovenosa:Nell'adulto
l'introduzione del preparato per
infusione venosa lenta deve essere
effettuata utilizzando una quantità di liquido (100-200
ml per la fiala da 500 mg e 200
ml per la fiala da 1000
mg), tale daconsentire ciascuna somministrazione
in un tempo variabile da 30 a 60
minuti. �ˆ pertanto necessario diluire il
flaconcino in opportuni solventi,
quali la soluzione fisiologica, soluzione
glucosata 5% e soluzione di Ringer
lattato. Nei bambini
la quantità di liquido da usare sarà
in stretta relazione con la quantità di antibiotico cheil bambino
deve assumere.
Il liquido di infusione deve essere somministrato in un periodo di
30-60minuti;
nei bambini
più piccoli l'infusione dovrebbe
durare da 1 a 2 ore. I diluenti
compatibili per l'infusione
sono i seguenti: soluzione
fisiologica normale,
destrosio
5%, Ringer lattato. L'amikacina
non deve essere unita ad altre sostanze da infondere
ma somministrata
da sola, secondolo schema
posologico stabilito. Le soluzioni,
contenenti 2,5
mg/ml
di principio attivo,
possono essere
utilizzate
entro le 24 ore se conservate in frigorifero e comunque non al di sopra di 25 °C.
Ipersensibilità accertata o presunta all'amikacina o agli altri aminoglicosidi.
- L'amikacina è potenzialmente nefrotossica, ototossica e neurotossica.
Si dovrebbe, perciò, evitare di associarla ad altri farmaci tossici a quel livello.
- Nei pazienti con insufficienza renale, qualora sia previsto un trattamento superiore a 5 giorni è necessario praticare un audiogramma prima di iniziare la terapia e nel corso del trattamento.
Qualora si osservassero tinnito auricolare o diminuzione dell'udito, o diminuzione della percezione ad alte frequenze interrompere la somministrazione.
- Poiché questo antibiotico si concentra in elevate quantità nel sistema escretorio renale, i pazienti in trattamento dovrebbero essere ben idratati, al fine di ridurre al minimo l'irritazione chimica dei tubuli renali.
Si dovrebbe inoltre controllare la funzionalità renale, prima di iniziare la terapia, ed anche nel corso della medesima.
Se appaiono segni di irritazione renale (cilindri, globuli rossi e bianchi nel sedimento, albuminuria) si dovrebbe aumentare l'idratazione.
Se compaiono altri segni di alterazione, quali riduzione della clearance della creatinina (CC), del peso specifico dell'urina, aumento dell'azoto ureico e della creatinina sierica, oliguria, si dovrebbe ridurre il dosaggio, secondo quanto precisato nel paragrafo della posologia.
Il trattamento dovrebbe venir sospeso se si riscontra aumento dell'azotemia o riduzione progressiva dell'escrezione urinaria.
Precisiamo che quando il paziente è ben idratato e la funzionalità renale normale, il rischio di regioni nefrotossiche con amikacina è ridotto, se ci si mantiene entro le dosi consigliate.
- Poiché l'amikacina ad alte dosi ha evidenziato negli animali da esperimento una attività paralizzante muscolare, si deve tener presente la possibilità di blocco neuromuscolare e paralisi respiratoria quando Likacin è somministrato contemporaneamente ad anestetici o a bloccanti neuromuscolari.
Se si verifica il blocco nervoso i sali di calcio sono in grado di neutralizzare il fenomeno.
- �ˆ possibile allergia crociata con gli altri aminoglicosidi.
- �ˆ possibile, come con gli altri antibiotici, che la terapia con amikacina induca la comparsa di superinfezione da germi resistenti, nel qual caso occorre istituire opportuna terapia.
Nei casi in cui l'amikacina è indicata in associazione con altri antibiotici si deve evitare di miscelare tali agenti sia nelle siringhe sia nei flaconi per l'infusione.
�ˆ consigliabile effettuare un antibiogramma prima di iniziare la terapia.
L'amikacina può, comunque, essere adottata come terapia iniziale, quando in una infezione si sospetti l'eziologia da Gram - negativi e non siano ancora a disposizione i risultati dell'antibiogramma.
Tuttavia la decisione di continuare la terapia con questo antibiotico dovrebbe basarsi sui risultati dei tests di sensibilità, sulla gravità dell'infezione, sulla risposta del paziente e tenendo presente le avvertenze riportate più avanti.
I pazienti trattati con antibiotici aminoglicosidici dovrebbero venir controllati strettamente, a causa della potenziale ototossicità e nefrotossicità di questi antibiotici.
Ototossicità:
sia del ramo acustico che di quello vestibolare, si può manifestare nei pazienti trattati con dosi elevate e per periodi di tempo più prolungati rispetto a quelli consigliati.
Il rischio di ototossicità è maggiore nei pazienti con danno renale.
In genere la sordità inizia verso le onde acustiche ad alta frequenza, per cui si può determinare solo mediante tests audiometrici.
Possono comparire anche vertigini, che sono indice di danno vestibolare.
L'ototossicità indotta dall'amikacina può anche essere irreversibile.
Non è nota la potenziale ototossicità dell'amikacina nei bambini.
Finché non siano a disposizione maggiori dati, questo antibiotico si dovrebbe usare in pediatria solo quando i tests di sensibilità indicano che altri aminoglicosidi non si possono impiegare e quando il bambino può essere controllato strettamente circa l'insorgenza della tossicità a quel livello.
Nefrotossicità:
gli aminoglicosidi sono potenzialmente nefrotossici.
Perciò nei pazienti con nota o sospetta insufficienza renale ed anche nei pazienti con funzionalità inizialmente normale, ma nei quali questa si è alterata nel corso del trattamento, si dovrebbero controllare costantemente la funzionalità renale e quella dell'VIII paio di nervi cranici.
L'alterazione della funzione renale è caratterizzata da riduzione della CC, dalla presenza di cellule o cilindri nel sedimento, da oliguria, proteinuria, riduzione del peso specifico dell'urina, da aumento della riduzione di azoto (aumento dell'azoto ureico o della creatinina).
Il riscontro di alterazioni della funzionalità renale, vestibolare o acustica impone la sospensione della terapia.
Nei limiti del possibile, occorrerebbe controllare la concentrazione sierica di amikacina, ed evitare di mantenere a lungo tassi superiori ai 35 gamma/ml.
Anche le urine dovrebbero essere controllate, relativamente ai parametri prima citati.
Il prodotto contiene solfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici e negli allergici reazioni di tipo allergico inclusi i sintomi anafilattici e broncospasmo ed attacchi asmatici gravi.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
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Si dovrebbe evitare la somministrazione, contemporaneamente o successivamente, di altri antibiotici per uso topico o generale che siano notoriamente neuro o nefrotossici, in particolare:
kanamicina, gentamicina, tobramicina, neomicina, streptomicina, cefaloridina, viomicina, polimixina b, colistina, vancomicina.
L'amikacina non dovrebbe essere somministrata insieme a diuretici potenti (es.
acido etacrinico, furosemide, mannitolo).
Infatti alcuni diuretici sono di per sè ototossici, ed inoltre i diuretici, se somministrati per via e.v.
aumentano la tossicità negli aminoglicosidi, alterandone la concentrazione nel siero e nei tessuti.
La sicurezza di impiego dell'amikacina in corso di gravidanza non è stata ancora accertata, pertantonelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
- Non si sa se l'amikacina venga escreta nel latte.
Si dovrebbe comunque, come regola generale, non permettere l'allattamento alle donne sotto terapia con farmaci che potrebbero passare nel latte.
La sostanza non interferisce sulla capacità di guidare e sull'uso delle macchine.
Come risulta da paragrafi precedenti, i principali effetti indesiderati che possono comparire in corso di terapia con amikacina sono:
tossicità a livello dell' VIII paio di nervi cranici (soprattutto ototossicità) e nefrotossicità (albuminuria, presenza di globuli rossi e bianchi e di cilindri nel sedimento, azotemia elevata, oliguria).
Raramente sono stati anche riscontrati rashes cutanei, febbre iatrogena, cefalea, parestesie, tremori, nausea e vomito, eosinofilia, anemia, ipotensione.
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In caso di sovradosaggio o di reazioni tossiche, l'emodialisi e la dialisi peritoneale serviranno ad allontanare velocemente l'antibiotico dal sangue.
L'amikacina è un antibiotico semisintetico appartenente al gruppo degli aminoglicosidi.
Il meccanismo di azione, di tipo battericida, è analogo a quello degli altri aminoglicosidi e si esplica mediante inibizione della sintesi proteica dei microorganismi per il verificarsi di un legame molto stabile fra antibiotico e punto di attacco ribosomiale.
L'amikacina possiede "in vitro" un largo spettro di azione che comprende numerosi microorganismi sia Gram-positivi che Gram-negativi:
Staphylococcus aureus (compresi i ceppi produttori di penicillinasi e quelli meticillino resistenti), E.
Coli, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa, Proteus indolo positivo e negativo, Providentia stuartii, Salmonella s.p.p., Shigella s.p.p., Acinetobacter.
L'amikacina non viene degradata dalla maggior parte degli enzimi che inattivano gli altri aminoglicosidi, per cui i microorganismi resistenti alla gentamicina, alla tobramicina e alla kanamicina risultano invece sensibili all'amikacina.
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Studi di cinetica hanno messo in evidenza che il picco sierico massimo (22,8 mcg/ml) dopo somministrazione di 7,5 mg/kg i.m.
si ottiene in 30-60' ed il tempo di emivita plasmatico del farmaco, in soggetti con normale funzionalità renale, è di 2.3 ore.
Livelli ematici terapeuticamente utili sono mantenuti per 10.12 ore dalla somministrazione.
Dopo somministrazione e.v.
lenta (7,5 mg/kg in 1.2 h), l'amikacina presenta livelli ematici alla fine dell'infusione di 37,5 mcg/ml con una emivita di circa 2 ore.
Il farmaco non è metabolizzato dall'organismo e la sua eliminazione avviene attraverso i reni (più del 90% della dose somministrata viene eliminata nelle urine nelle 24 ore).
Il legame con le proteine sieriche è inferiore al 10%.
L'amikacina diffonde rapidamente nei tessuti e fluidi dell'organismo quali cavità peritoneale, liquido pleurico, secrezioni bronchiali, raggiungendo livelli terapeuticamente utili oscillanti fra 10.20% dei livelli sierici.
L'amikacina diffonde, in ragione del 10 - 20% dei livelli sierici, attraverso le meningi intatte, raggiungendo livelli pari anche al 50% in caso di meningi infiammate.
L'amikacina attraversa la barriera placentare e si ritrova nel sangue fetale e nel liquido amniotico raggiungendo concentrazioni significative.
La DL50 nel topo è risultata per via i.m.
704 mg/kg.
Nelle prove di tossicità sub-acuta sul cane il farmaco è risultato ben tollerato e non ha provocato la morte di alcun animale (50 mg/kg per i.m.).
Anche le prove di tossicità cronica nel ratto non hanno evidenziato sintomatologie tossiche (150 mg/kg per i.m.).
Sodio citrato, sodio bisolfito, acido solforico, acqua per preparazioni iniettabili .
Evitare di miscelare l'amikacina con altri antibiotici nella stessa siringa o nei flaconi di infusione.
Fra le precauzioni d'uso e le interazioni medicamentose ed altre sono descritti gli effetti relativi.
24 mesi (2 anni), a confezionamento integro.
Le soluzioni contenenti 2,5 mg/ml di principio attivo, possono essere utilizzate entro le 24 ore se conservate in frigorifero e comunque non al di sopra dei 25 °C.
Astuccio di cartone contenente:
flaconcino di vetro sterilizzato munito di tappo in gomma e chiuso con una ghiera di alluminio.
Confezioni:
- 1 Flaconcino da 100 mg/2 ml - 5 Flaconcini da 100 mg/2 ml - 1 Flaconcino da 250 mg/2 ml - 1 Flaconcino da 500 mg/2 ml - 1 Flaconcino da 1 g/4 ml
Come descritto in posologia e modo di somministrazione.
Laboratorio Italiano Biochimico Farmaceutico LISAPHARMA S.p.A.
Via Licinio, 11 - 22036 ERBA (CO)
Likacin im iv 1 fl 100 mg/2 ml AIC n.
024475016 Likacin im iv 5 fl 100 mg/2 ml AIC n.
024475028 Likacin im iv 1 fl 250 mg/2 ml AIC n.
024475030 Likacin im iv 1 fl 500 mg/2 ml AIC n.
024475055 Likacin im iv 1 fl 1 g/4 ml AIC n.
024475067
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
Giugno 2000
Non pertinente.
Giugno 2000