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LIPANTHYL
1 capsula contiene:principio attivo: fenofibrato 100 mg.
Capsule.
Dislipidemie, caratterizzate da aumento dei trigliceridi, che non rispondono al trattamento dietetico. È anche efficace nelle ipercolesterolemie che non rispondono al trattamento dietetico.
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Terapia iniziale: in media 3 capsule al giorno al giorno, 1 ad ogni pasto principale, in trattamento continuo e protratto. Nelle forme ribelli è possibile aumentare la posologia aggiungendo 2 capsule al giorno.
Terapia di mantenimento: dopo normalizzazione del bilancio lipidico è possibile ridurre la posologia a 2 capsule al giorno, una la mattina ed una la sera.
Insufficienza epatica o renale. Ipersensibilità individuale accertata verso il medicamento. Da non usare durante l'allattamento, né in gravidanza accertata o presunta.
Il ricorso alle diete ipocolesterolemizzanti o ipolipidiche deve essere preferito e saggiato prima di ricorrere all'impiego del fenofibrato. Usare con cautela nel trattamento di soggetti con bassi livelli sierici di albumina (come ad esempio nella sindrome nefrosica), poiché potrebbero determinarsi mialgie, crampi muscolari e rabdomiolisi, con aumento dei livelli di creatininkinasi.
Durante il trattamento devono essere effettuate periodiche determinazioni delle transaminasi ed altre prove di funzionalità epatica e frequenti determinazioni del tasso ematico dei lipidi. È consigliabile sospendere il trattamento se si riscontrano anormalità della funzionalità epatica o se la risposta al medicamento non è soddisfacente.
Analogamente dovranno effettuarsi periodicamente esami emocromocitometrici completi. Da usare con cautela con un'anamnesi di epatopatia e in soggetti portatori di ulcera peptica poiché quest'ultima potrebbe riattivarsi.
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Nei pazienti trattati contemporaneamente con anticoagulanti la dose di questi ultimi dovrà essere inizialmente dimezzata ed aggiustata successivamente fondandosi su frequenti determinazioni del tasso di protrombina fino a che quest'ultimo risulti stabilizzato. Ad analoga cautela deve essere improntata la terapia combinata con ipoglicemizzanti orali o con insulina.
Non usare in associazione con gli inibitori della HMG–CoA reduttasi (statine).
Vedere paragrafo Controindicazioni – Punto 4.3.
Non sono segnalati particolari effetti sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine.
Eventuali effetti indesiderati potrebbero essere rappresentati da nausea, vomito, diarrea, dispepsia, flatulenze, dolori addominali, epatomegalia.
Potrebbero altresì manifestarsi cefalea, vertigini, astenia, aumento della creatininemia, dell'azotemia così come della CPK associato a crampi muscolari e, specie in soggetti con insufficienza renale anche lieve, a rabdomiolisi; sonnolenza; mialgie, artralgie; disuria, oliguria, ematuria, proteinuria; eruzioni cutanee comprese reazioni orticarioidi e prurito; leucopenia, eosinofilia, anemia, agranulocitosi; polifagia con aumento del peso; aumento dei livelli delle transaminasi. Con l'uso del prodotto potrebbero evidenziarsi, sia pure raramente, fenomeni di astenia sessuale.
Con composti a struttura chimica simile, si sono osservate formazioni di calcoli biliari e varie forme di aritmia cardiaca.
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Pur non avendo documentazioni bibliografiche in tale senso, in caso di effetti collaterali, attribuibili a un sovradosaggio della specialità, è consigliabile interrompere la terapia e ricorrere al parere di uno specialista.
Il fenofibrato è un composto chimico a particolare struttura spaziale, che gli conferisce un'azione selettiva sui sistemi biologici e sugli organi che controllano il metabolismo lipidico.
In particolare il fenofibrato agisce attivando la lipoproteinlipasi e riducendo gli stati di ipertrigliceridemia ed ipercolesterolemia.
Accanto a queste fondamentali proprietà ipolipidemizzanti sono stati dimostrati sperimentalmente e clinicamente un effetto ipouricemizzante e un effetto antiaggregante piastrinico.
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Il farmaco, ben assorbito per via orale, raggiunge la massima concentrazione plasmatica in media dopo 4 ore; seguendo il circolo entero–epatico viene metabolizzato nell'acido corrispondente, mentre la molecola immodificata rappresenta al massimo il 10%. La concentrazione plasmatica media è dell'ordine di 15 mcg/ml, per una posologia di 300 mg/die; tale livello rimane stabile anche in trattamento protratto.
Emivita plasmatica: è di circa 20 h.
Eliminazione: avviene essenzialmente per via urinaria (80% della dose viene eliminata nelle prime 24 h). L'escrezione avviene sotto forma di acido fenofibrico o del suo derivato glicurono–coniugato.
Tossicità acuta: la DL50 per os è stata studiata su più specie animali ed è risultata superiore a 5.000 mg/kg nel topo, ratto e cavia. Nel cane non si è evidenziato alcun segno di tossicità alla dose di 4.000 mg/Kg.
La DL50 per via i.p. è superiore a 5.000 mg/kg nel ratto e a 500 mg/kg nella cavia.
Tossicità cronica: il farmaco somministrato per os al cane Beagle alla dose di 25–100 mg/kg/die per la durata di 6–24 mesi non ha determinato né mortalità né variazioni significative a carico dei vari organi ed apparati.
Studi sul ratto a 3 mesi e soprattutto studi sulla scimmia a 12 mesi con dosaggi oscillanti tra 12 e 200 mg/kg/die hanno evidenziato l'assenza di modificazioni indotte dal trattamento.
In particolare nella scimmia non è stata osservata epatomegalia, né modificazioni della struttura istologica a livello epatico.
Teratogenesi: le prove di teratogenesi sono state effettuate su coniglio, ratto e topo. In tutte e tre le specie di animali non si sono manifestati effetti embriotossici o teratogeni sistemici o specifici.
Capsule 100 mg: lattosio, magnesio stearato, amido di mais, titanio biossido, gelatina.
Non sono segnalati particolari tipi di incompatibilità.
3 anni a confezionamento integro.
Nulla da segnalare.
LIPANTHYL: blister opaco in PVC e alluminio.
Confezione: 40 capsule 100 mg
Nulla da segnalare.
Prodotti FORMENTI S.r.l. – Via Correggio 43 – Milano
40 capsule da 100 mg - Codice 023832025
1 Giugno 2000
1 Giugno 2000