Lipobay 0,4
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

LIPOBAY 0,4


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Ogni compressa contiene 381,7 mcg di cerivastatina base equivalente a 400 mcg di cerivastatina sodica.

Per gli eccipienti vedere 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Compresse rivestite con film. Compresse rotonde, giallo-marrone, marcate con 400 su un lato e una croce Bayer sull'altro.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Ipercolesterolemia primaria (tipo IIa e IIb): trattamento dell'ipercolesterolemia, in aggiunta alla dieta, in pazienti che non abbiano risposto adeguatamente ad un idoneo trattamento dietetico.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Adulti

È opportuno assumere LIPOBAY una volta al giorno, alla sera (al momento della cena o al momento di coricarsi).

La dose iniziale è di 100 mcg, una volta al giorno. Ad intervalli di tempo di almeno quattro settimane, si può aumentare la dose di 100 mcg, in base alla risposta del paziente. La massima dose raccomandata è di 400 mcg al giorno.

La contemporanea assunzione di cibo non influenza l'effetto di cerivastatina.

Si osserva una risposta terapeutica entro due settimane di trattamento, con una risposta massima entro quattro settimane che si mantiene per tutto il periodo di trattamento.

Pazienti anziani

Non vi sono evidenze cliniche che suggeriscano l'uso di dosaggi differenti in questo gruppo di pazienti. Come con altri prodotti, si deve iniziare il trattamento al dosaggio più basso tra quelli indicati.

Insufficienza renale

I pazienti con patologia renale da moderata a grave devono iniziare il trattamento con una dose giornaliera di 100 mcg. L'incremento successivo della dose, fino ad una dose massima giornaliera di 200 mcg dovrà essere effettuato con cautela.

Bambini

Per la mancanza di dati clinici, l'utilizzo in età pediatrica non viene raccomandato.

Concomitante assunzione di altri farmaci

LIPOBAY è efficace nel ridurre i livelli di colesterolemia totale e LDL, in monoterapia tuttavia la sua efficacia può essere aumentata se somministrato in combinazione con gli agenti sequestranti gli acidi biliari (ad es. colestiramina).

Per raccomandazioni sulle dosi vedere 04.5


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Miopatia, insufficienza epatica o innalzamento inspiegato e persistente delle transaminasi sieriche.

Gravidanza, allattamento o donne in età fertile se non adeguatamente protette da metodi contraccettivi non ormonali.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Funzionalità epatica

Come con altre statine, durante trattamento con LIPOBAY, si possono osservare degli aumenti degli enzimi epatici e, molto raramente, casi di epatite; nella maggior parte dei casi, si tratta di aumenti modesti ed asintomatici. Come con altri agenti ipolipemizzanti, si raccomanda di controllare gli indici di funzionalità epatica prima di iniziare la terapia ed in seguito periodicamente. Si deve prestare attenzione, anche, a quei pazienti che presentino rialzi delle transaminasi; la terapia va interrotta se gli aumenti di alanina transaminasi (ALT) e aspartato transaminasi (AST) eccedono di tre volte i limiti superiori della norma.

Si deve prestare attenzione nel caso in cui LIPOBAY venga somministrato a pazienti con una storia di elevata assunzione di alcol, o con storia pregressa di malattia epatica (malattie epatiche attive o aumenti delle transaminasi inspiegati controindicano l'utilizzo di LIPOBAY).

Apparato muscolare

Come con altre statine, in pazienti trattati con LIPOBAY, sono stati osservati sporadici aumenti della creatinfosfochinasi (CPK) che, generalmente, non hanno rilevanza clinica.

Raramente, sono stati segnalati, con l'impiego degli inibitori dell'HMG-CoA reduttasi, casi di miopatia, associata ad elevati livelli di CPK (≥ 10 volte rispetto ai limiti superiori della norma) e/o mialgie diffuse, dolenzia muscolare o debolezza. Ai pazienti deve essere chiesto di riferire prontamente la comparsa di dolore muscolare, dolenzia o debolezza, specialmente se accompagnati a malessere o febbre. LIPOBAY va interrotto in caso di aumenti di CPK rilevanti o in caso di miopatia diagnosticata o sospetta. È noto che il rischio di miopatia aumenta in quei pazienti in trattamento con inibitori dell'HMG-CoA reduttasi che assumano contemporaneamente ciclosporina, derivati dell'acido fibrico, eritromicina, itraconazolo ed acido nicotinico. (vedere anche 04.5)

Casi di rabdomiolisi (alcuni con insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria) sono stati descritti per la combinazione di gemfibrozil con cerivastatina e, in casi molto rari, nella monoterapia con cerivastatina. Pertanto, LIPOBAY deve essere temporaneamente sospeso in ogni paziente che presenti una condizione acuta o grave che predisponga allo sviluppo di insufficienza renale secondaria a rabdomiolisi. (vedere anche 4.5)

Oftalmologia

Sono state segnalate nuove opacità subcapsulari e nucleari sebbene, come per altre statine, una relazione causale con LIPOBAY non sia stata stabilita.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Substrati del Citocromo P450 (CYP): in base agli studi in vitro sull'affinità enzimatica non vi sono prove di alcun potenziale inibitorio della cerivastatina sul Citocromo P450, compreso l'enzima principale responsabile del metabolismo del farmaco CYP 3A4. Come atteso da questi risultati nessuna interazione con altri medicinali somministrati contemporaneamente, che rappresentano dei substrati del CYP 3A4 o altri enzimi CYP, è stata osservata in vivo.

Nifedipina: in uno studio con dose singola sull'interazione in vivo con il calcioantagonista diidropiridinico nifedipina, che viene metabolizzato primariamente attraverso il CYP 3A4, LIPOBAY non ha mostrato alcun effetto sulla concentrazione plasmatica di nifedipina.

Warfarin: la somministrazione contemporanea di una dose singola di warfarin a soggetti sani che avevano assunto LIPOBAY 300 mcg per sette giorni non ha indotto alcun cambiamento nel tempo di protrombina o nell'attività del Fattore VII della coagulazione, rispetto al placebo. La farmacocinetica d'entrambi gli isomeri di warfarin non è stata influenzata dalla somministrazione contemporanea di 300 mcg di LIPOBAY.

Digossina: i livelli plasmatici di digossina e la "clearance" della digossina allo "steady-state" non sono stati influenzati dalla somministrazione contemporanea di 200 mcg di LIPOBAY.

Altre sostanze attive provatamente non influenzate da LIPOBAY: la somministrazione contemporanea di LIPOBAY non ha influenzato la farmacocinetica di omeprazolo.

Effetti di altre sostanze attive su LIPOBAY

Inibitori del Citocromo P450: la cerivastatina viene metabolizzata attraverso una duplice via metabolica utilizzando almeno due isoenzimi del Citocromo P450, CYP 2C8 e CYP 3A4. Quando venga inibita una via metabolica può essere osservato un effetto compensatorio.

Cimetidina: la somministrazione contemporanea dell'inibitore CYP aspecifico cimetidina non ha indotto alcun cambiamento significativo nella farmacocinetica della cerivastatina.

Eritromicina: il macrolide antibatterico eritromicina, inibitore specifico del CYP 3A4, è stato somministrato ad una dose di 500 mg due volte al giorno per dieci giorni a pazienti ipercolesterolemici trattati con LIPOBAY 300 mcg ogni giorno. È stato osservato un incremento statisticamente significativo del 51% dell'AUC plasmatica allo "steady-state" della cerivastatina, senza alcun effetto clinico attribuibile sulla tollerabilità e sui parametri di sicurezza.

Itraconazolo: analogamente, la somministrazione contemporanea di un altro potente inibitore del CYP 3A4, l'agente antifungino itraconazolo, ad un dosaggio di 200 mg al giorno per dieci giorni, ha indotto un aumento statisticamente significativo del 38% dell'AUC plasmatica allo "steady-state" della cerivastatina nei pazienti ipercolesterolemici, senza comprometterne la sicurezza o la tollerabilità.

L'effetto degli induttori del CYP 3A4, quali la rifampicina o la fenitoina, sulla farmacocinetica della cerivastatina risulta sconosciuto.

Ciclosporina: la somministrazione contemporanea di 200 mcg al giorno di LIPOBAY nei pazienti con trapianto renale trattati con ciclosporina e altri agenti immunosoppressori ha provocato un incremento di 3-5 volte nelle concentrazioni plasmatiche di cerivastatina. L'eliminazione della cerivastatina non è stata influenzata e non si è verificato alcun accumulo in condizioni di dosaggio ripetuto. In questi pazienti la cerivastatina non ha avuto influenza sulle concentrazioni di ciclosporina allo "steady-state". In seguito all'aumentata esposizione alla cerivastatina, i pazienti trattati con ciclosporina devono iniziare il trattamento con cerivastatina all'estremità più bassa dell'intervallo di dosaggio. L'incremento successivo della dose dev'essere effettuato con cautela ed essere accompagnato da un accurato controllo.

Agenti sequestranti gli acidi biliari: la somministrazione di 12 g di colestiramina un'ora prima del pasto serale e di 300 mcg di LIPOBAY un'ora o quattro ore dopo lo stesso pasto serale ha provocato una diminuzione dell'"AUC" della cerivastatina pari, rispettivamente, al 16% e all'8%.

LIPOBAY va assunto almeno 4 ore dopo la resina (ad esempio colestiramina) per evitare l'interazione del farmaco con la resina stessa.

Gemfibrozil: l'utilizzo contemporaneo di gemfibrozil e di cerivastatina aumenta il rischio di rabdomiolisi. Perciò, l'uso di questa combinazione deve essere evitato. (vedere anche Sezione 4.4, apparato muscolare).

Medicinali che provatamente non influenzano la concentrazione plasmatica di cerivastatina: le concentrazioni di cerivastatina nel plasma non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di antiacidi, omeprazolo, nifedipina, digossina o warfarin.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

LIPOBAY non va prescritto nelle donne durante l'allattamento.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare e usare macchine.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

In tutti gli studi clinici (cerivastatina, n=5353), sono state riportate come comuni (incidenza >1%) le seguenti reazioni avverse al farmaco: dolore addominale, cefalea, flatulenza, stipsi, dispepsia, diarrea, astenia, aumento delle CPK, mialgia, nausea e rash. Negli studi clinici con cerivastatina controllati verso placebo (cerivastatina, n=3511) sono state riportate come comuni (incidenza sottratto il placebo >1%) le seguenti reazioni avverse: flatulenza e astenia. Reazioni avverse rare (<1% e > 0,1% sottratto il placebo) sono state: nausea, aumento della CPK, dolore alle gambe e alle braccia, artralgia, mialgia, miastenia, insonnia, parestesia, vertigine e disturbi oculari.

Come con altre statine, sono stati riportati elevati livelli delle transaminasi sieriche nei pazienti trattati, in maniera dose dipendente con un range di dosi di cerivastatina, ma la maggioranza di queste elevazioni delle transaminasi sono state lievi.

Incrementi clinicamente significativi (tre volte maggiori il limite normale superiore) della ALT si sono verificati nello 0,50% dei pazienti e, per la AST nello 0,57% dei pazienti. Livelli elevati di creatinfosfochinasi (CPK) tre volte maggiori il limite normale superiore, sono stati osservati nell'1,78% dei pazienti in trattamento con cerivastatina per un anno e nel 2,1% di quelli in terapia per due anni. Nei pazienti trattati con un range di dosi di cerivastatina, lo 0,26% dei pazienti con valori basali normali di CPK ha mostrato aumenti di più di 10 volte il limite superiore della norma.

Per le segnalazioni spontanee sono state riportate molto raramente le seguenti reazioni avverse (<0,01% e > 0,001%): reazione allergica, anafilassi, angioedema, epatite, rabdomiolisi (alcune con insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria) e miosite.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Non sono segnalati in letteratura casi di sovradosaggio; non sono noti specifici trattamenti. In caso di sovradosaggio, trattare i sintomi ed istituire le necessarie misure di supporto.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Cerivastatina è un enantiomero puro, sintetico, inibitore competitivo della sintesi del colesterolo, che inibisce specificamente l'enzima HMG-CoA reduttasi (idrossi-metil-glutaril coenzima A). Si tratta dell'enzima che catalizza il passaggio chiave, nella sintesi del colesterolo, della conversione da HMG-CoA ad acido mevalonico. Il sito primario di azione della cerivastatina è il fegato. Con la riduzione del contenuto di colesterolo intracellulare, gli inibitori dell'HMG-CoA reduttasi determinano un conseguente aumento dei recettori LDL a livello epatico con aumentata captazione di colesterolo LDL e riduzione di colesterolo, totale e LDL, nel siero.

Dalle analisi effettuate sui dati di più studi clinici in pazienti con ipercolesterolemia primaria di tipo IIa e IIb, la cerivastatina è stata dimostrata ridurre i livelli di colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi in misura dipendente dalla dose, e aumentare i livelli di colesterolo HDL.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

La biodisponibilità assoluta di cerivastatina è circa del 60%. Le compresse di LIPOBAY mostrano la stessa biodisponibilità della soluzione (cioè, una biodisponibilità relativa uguale al 100%), con risultati simili in termini di Cmax e tmax. La farmacocinetica di cerivastatina non viene influenzata dalla contemporanea assunzione di cibo.

La variabilità interindividuale dell'AUC e di Cmax di cerivastatina è definita da coefficienti di variazione che vanno approssimativamente dal 30 al 40%.

Distribuzione: Cerivastatina si lega per buona parte alle proteine plasmatiche (99,1-99,5%). Il volume apparente di distribuzione in condizioni "steady state", di circa di 0,3 l/kg di peso corporeo, indica una modesta penetrazione nei tessuti. Non si è osservato accumulo dopo somministrazioni ripetute.

Metabolismo: Due vie metaboliche sono ugualmente importanti nell'uomo: la demetilazione del gruppo dell'etere metil benzilico che produce il metabolita M-1 e l'idrossilazione di un gruppo metilico del sostituente 6-isopropile che produce il metabolita M-23. Il prodotto che deriva dalle reazioni combinate di biotrasformazione è osservato come il metabolita minore M-24. Tutti e tre i metaboliti sono attivi inibitori della HMG-CoA reduttasi a simili DE50 come quelle della sostanza immodificata e contribuiscono alla attività complessiva della sostanza attiva. Esperimenti in vitro usando microsomi epatici umani e cellule che esprimono gli isoenzimi del citocromo P450 umano, confermati da studi di interazione in vivo meccanicistici specificamente progettati, hanno dimostrato che la cerivastatina è metabolizzata da almeno due isoenzimi del citocromo P450 (CYP), CYP 2C8 e CYP 3A4. CYP 2C8 catalizza la formazione di M-1 e M-23 pressappoco nella stessa misura. CYP 3A4 forma solo M-1. La formazione del metabolita secondario M-24 è catalizzata dagli stessi isoenzimi CYP. Sulla base dei risultati in vitro derivati da indagini sull'affinità enzimatica, si deduce che la cerivastatina e i suoi principali metaboliti non inibiscono alcuna delle sottoclassi enzimatiche comuni del citocromo P450 (ovvero CYP 1A2, 2A6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4).

Eliminazione: La cerivastatina è esclusivamente eliminata attraverso biotrasformazioni mediate dal citocromo P450 (CYP 2C8 e 3A4) con un'emivita plasmatica di eliminazione di circa 2-3 ore. Non è stata trovata sostanza attiva immodificata nelle urine. Meno del 2% della dose somministrata è rinvenuta come farmaco immodificato nelle feci. Circa il 24% della dose è escreta come metaboliti nelle urine e il 70% con le feci. Con una clearance di circa 0,2 l/h/kg, cerivastatina può essere considerata come un farmaco a bassa clearance.

Età e sesso non hanno effetti significativi dal punto di vista clinico sulla farmacocinetica di cerivastatina; si sono, inoltre, ottenuti dati comparabili di farmacocinetica in differenti gruppi etnici.

Una dose orale singola di cerivastatina di 300 mcg è stata somministrata a 18 pazienti con vari gradi di compromissione renale (come determinato dalla creatinina clearance variante da 9 a 84 ml/min) e a sei giovani sani di sesso maschile. Per cerivastatina i valori di AUC media, Cmax, t½, e la frazione plasmatica non legata alle proteine tendevano ad essere superiori in pazienti con insufficienza renale. Anche l'AUC e t½ del principale metabolita attivo tendevano ad essere più elevati nei pazienti con insufficienza renale, sebbene la Cmax, fosse inferiore nei pazienti gravemente compromessi.

Non sono stati condotti studi di farmacocinetica in pazienti con malattia epatica attiva, dal momento che cerivastatina è controindicata in questo gruppo di pazienti.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

In una batteria di test in vivo e in vitro per la rilevazione di mutazioni puntiformi, aberrazioni cromosomiche e danno al DNA, la cerivastatina non è stata associata con proprietà mutagene. Tumori epatici, che notoriamente si manifestano nei roditori con altre statine, sono stati osservati nei topi con cerivastatina a dosi orali di 6,75 mg/kg/die (maschi) e 11,5 mg/kg/die (femmine). Queste dosi eccedono chiaramente la dose terapeutica nell'uomo. A causa di un metabolismo quasi completamente diverso della cerivastatina nei topi, questi reperti non sono considerati rilevanti per l'uomo. Nessun tumore è stato trovato nei ratti.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Le compresse sono rivestite da una pellicola costituita dai seguenti componenti: ipromellosa, macrogol 4000 e ferro ossido giallo (E172).


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non applicabile.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

3 anni.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare nel contenitore originale. Non conservare al di sopra di 25 °C.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Astucci contenenti blister di polipropilene/alluminio. Le compresse rivestite con film sono disponibili in confezioni da 14, 20, 28, 30, 50, 98, 100 e 160 compresse. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Non ci sono speciali richieste.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Bayer S.p.A. Viale Certosa 130 - MILANO


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

14 compresse da 400 mcg   AIC 033309105/M

20 compresse da 400 mcg   AIC 033309117/M

28 compresse da 400 mcg   AIC 033309129/M

30 compresse da 400 mcg   AIC 033309131/M

50 compresse da 400 mcg   AIC 033309143/M

98 compresse da 400 mcg   AIC 033309156/M

100 compresse da 400 mcg   AIC 033309168/M

160 compresse da 400 mcg   AIC 033309170/M


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

Marzo 2001


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

Marzo 2001