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LISITENS COMPRESSE RIVESTITE
Lisitens 10 mg compresse rivestite con film
Una compressa contiene 10 mg di lercanidipina cloridrato come lercanidipina cloridrato emiidrato, equivalenti a 9,4 mg di lercanidipina.
Ogni compressa rivestita con film contiene 36,55 mg di lattosio-monoidrato.
Lisitens 20 mg compresse rivestite con film
Una compressa contiene 20 mg di lercanidipina cloridrato come lercanidipina cloridrato emiidrato, equivalenti a 18,8 mg di lercanidipina.
Ogni compressa rivestita con film contiene 73,1 mg di lattosio-monoidrato.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa rivestita con film.
Lisitens 10 mg compresse rivestite con film
Compresse rivestite con film, gialle, rotonde, biconvesse con linea di frattura.
La linea di frattura serve unicamente per agevolare la rottura e facilitare la deglutizione, non per dividere in dosi uguali.
Lisitens 20 mg compresse rivestite con film
Compresse rivestite con film, rosa, rotonde, biconvesse con linea di frattura.
Le compresse possono essere divise in due metà uguali.
Lisitens è indicato per il trattamento dell’ipertensione essenziale da lieve a moderata.
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Modo di somministrazione:
Uso orale
La compressa deve essere assunta con una sufficiente quantità di liquido (per es. un bicchiere d’acqua). La dose raccomandata è di 10 mg una volta al giorno almeno 15 minuti prima dei pasti (preferibilmente la colazione) con la possibilità di aumentare la dose fino a 20 mg, in base alla risposta del singolo paziente.
Lisitens 20 mg compresse rivestite con film
Le compresse possono essere divise in due metà uguali. La parte di compressa restante deve essere conservata al riparo dalla luce. Questa rimanente metà deve essere assunta con la dose successiva.
La titolazione della dose deve essere effettuata gradualmente, perché possono essere necessarie circa 2 settimane affinché si manifesti l’effetto antipertensivo massimo.
Alcuni individui, non adeguatamente controllati con l’assunzione di un unico antipertensivo, possono trarre beneficio dall’aggiunta di Lisitens alla terapia con un betabloccante (atenololo), un diuretico (idroclorotiazide) o un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (captopril o enalapril).
Poiché la curva dose-risposta è ripida, e presenta un plateau a dosi comprese fra 20 e 30 mg, è improbabile che l’efficacia migliori a dosi più elevate, mentre possono aumentare gli effetti indesiderati.
Uso negli anziani
Sebbene i dati di farmacocinetica e l’esperienza clinica non suggeriscano la necessità di una correzione della dose giornaliera, la terapia negli anziani deve essere iniziata con particolare cautela.
Uso nei bambini
L’uso di Lisitens non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni d’età a causa della mancanza di esperienza clinica.
Uso nei pazienti con compromissione renale o epatica
È necessario prestare particolare attenzione quando si inizia il trattamento in pazienti con compromissione renale o epatica da lieve a moderata. Sebbene sia possibile che questi sottogruppi tollerino la dose giornaliera abitualmente raccomandata, un aumento della dose a 20 mg al giorno deve essere valutato con attenzione. L’effetto antipertensivo può risultare potenziato nei pazienti con compromissione epatica, e pertanto si deve prendere in considerazione un aggiustamento della dose.
L’uso di Lisitens non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica o renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min).
- Ipersensibilità al principio attivo, lercanidipina cloridrato, a qualsiasi diidropiridina o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- Gravidanza e allattamento (vedere sezione 4.6)
- Donne in età fertile che non utilizzano un efficace metodo anticoncezionale
- Ostruzione del tratto di efflusso ventricolare sinistro
- Insufficienza cardiaca congestizia non trattata
- Angina pectoris instabile
- Grave compromissione epatica o renale
- Infarto miocardico nel mese precedente
- Somministrazione concomitante di:
• forti inibitori del CYP3A4 (vedere sezione 4.5)
• ciclosporina (vedere sezione 4.5)
• succo di pompelmo (vedere sezione 4.5).
È necessaria particolare cautela quando si usa Lisitens in pazienti affetti da sindrome del nodo del seno (malattia seno-atriale) se non è impiantato un pacemaker. Sebbene studi controllati di emodinamica non abbiano rivelato alcuna alterazione della funzione ventricolare, è consigliabile prestare particolare attenzione nei pazienti con disfunzione del ventricolo sinistro. E’ stato suggerito che alcune diidropiridine a breve azione possano essere associate ad un aumento di rischio cardiovascolare in pazienti con cardiopatia ischemica. Sebbene Lisitens sia un medicinale a lunga durata d’azione, in tali pazienti è richiesta cautela.
Alcune diidropiridine possono raramente provocare dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente in pazienti con angina pectoris preesistente può verificarsi un aumento della frequenza, della durata o della gravità di questi attacchi. Sono stati osservati casi isolati di infarto miocardico (vedere sezione 4.8).
Uso nei pazienti con disfunzione renale o epatica
È necessario particolare attenzione quando si inizia un trattamento in pazienti con disfunzione renale o epatica da lieve a moderata. Anche se la dose abitualmente consigliata viene di solito ben tollerata in questi sottogruppi, un aumento della dose a 20 mg al giorno va fatto con prudenza. L’effetto antipertensivo può risultare potenziato nei pazienti con compromissione epatica, e pertanto si deve prendere in considerazione un aggiustamento della dose.
L’uso di Lisitens non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica o renale grave (GFR < 30 ml/min) (vedere 4.2).
L’assunzione di alcol deve essere evitata, perché può potenziare l’effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi (vedere sezione 4.5).
Gli induttori del CYP3A4 come gli anticonvulsivanti (per es. fenitoina, carbamazepina) e rifampicina possono ridurre i livelli plasmatici di lercanidipina e conseguentemente l’efficacia della lercanidipina può risultare inferiore a quella prevista (vedere sezione 4.5).
1 compressa contiene 36,55 mg di lattosio monoidrato (Lisitens 10 mg compresse rivestite con film) 73,1 mg di lattosio monoidrato (Lisitens 20 mg compresse rivestite con film) e pertanto questo medicinale non deve essere somministrato a soggetti con deficit di Lapp lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.
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La lercanidipina è notoriamente metabolizzata dall’enzima CYP3A4 e pertanto gli inibitori e gli induttori del CYP3A4 somministrati contemporaneamente possono interagire con il metabolismo e l’eliminazione di lercanidipina.
Si deve quindi evitare una prescrizione concomitante di lercanidipina ed inibitori del CYP3A4 (per es. ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, eritromicina, troleandomicina) (vedere sezione 4.3).
Uno studio di interazione con un potente inibitore del CYP3A4, il ketoconazolo, ha dimostrato un incremento considerevole dei livelli plasmatici di lercanidipina (un aumento della AUC di 15 volte e del Cmax di 8 volte per l’eutomero S-lercanidipina).
Ciclosporina e lercanidipina non devono essere somministrate contemporaneamente (vedere sezione 4.3).
In seguito alla contemporanea somministrazione di ciclosporina e lercanidipina, è stato osservato un aumento dei livelli plasmatici di entrambe le sostanze. Uno studio condotto su giovani volontari sani ha dimostrato che quando viene somministrata ciclosporina 3 ore dopo l’assunzione di lercanidipina, i livelli plasmatici della lercanidipina non cambiano, mentre l’AUC della ciclosporina aumenta del 27%. Tuttavia, la co-somministrazione di Lisitens e ciclosporina ha causato un aumento di 3 volte dei livelli plasmatici della lercanidipina e un aumento del 21% dell’AUC della ciclosporina.
La lercanidipina non deve essere assunta con succo di pompelmo (vedere sezione 4.3).
In analogia alle altre diidropiridine, la lercanidipina è sensibile all’inibizione del metabolismo da parte del succo di pompelmo, con un conseguente aumento della sua biodisponibilità sistemica e un aumento del suo effetto ipotensivo.
Quando somministrata in concomitanza con midazolam alla dose di 20 mg per os in volontari anziani, l’assorbimento di lercanidipina aumenta (del 40% circa) e la velocità di assorbimento diminuisce (tmax passa da 1,75 a 3 ore). Le concentrazioni di midazolam restano invariate.
Si deve usare prudenza quando la lercanidipina viene prescritta in concomitanza con altri substrati del CYP3A4, quali terfenadina, astemizolo, medicinali antiaritmici di classe III come l’amiodarone e la chinidina.
La contemporanea somministrazione di lercanidipina e induttori del CYP3A4, come i medicinali anticonvulsivanti (fenitoina, carbamazepina) e la rifampicina, deve essere effettuata con cautela, perché l’effetto antipertensivo può risultare ridotto e la pressione arteriosa deve essere controllata più frequentemente del solito.
Quando la lercanidipina viene somministrata contemporaneamente a metoprololo, un β-bloccante eliminato essenzialmente per via epatica, la biodisponibilità del metoprololo non si modifica, mentre quella della lercanidipina si riduce del 50%. Questo effetto può essere ascritto alla riduzione del flusso sanguigno epatico causato dai β-bloccanti e può pertanto verificarsi con altri medicinali di questa classe. Di conseguenza, la lercanidipina può essere tranquillamente somministrata insieme ai beta-bloccanti, ma può rendersi necessario un aggiustamento della dose.
Uno studio di interazione con fluoxetina (un inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4), condotto su volontari di 65 ± 7 anni di età (media ± D.S.), non ha mostrato nessuna variazione clinicamente importante nella farmacocinetica della lercanidipina.
La contemporanea somministrazione di cimetidina alla dose giornaliera di 800 mg non causa nessuna significativa modifica dei livelli plasmatici di lercanidipina, ma dosi più elevate richiedono una maggiore prudenza, perché la biodisponibilità e l’effetto ipotensivo della lercanidipina possono aumentare.
La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina in pazienti in trattamento cronico con b-metildigossina non ha mostrato evidenze di interazione farmacocinetica. Volontari sani trattati con digossina dopo una dose di 20 mg di lercanidipina somministrata a digiuno hanno mostrato un incremento medio del 33% della Cmax della digossina, mentre l’AUC e la clearance renale non risultavano modificate in modo significativo. I pazienti che seguono un trattamento concomitante con digossina vanno attentamente controllati per individuare eventuali segni di tossicità da digossina.
In seguito a ripetuta co-somministrazione di una dose di 20 mg di lercanidipina e 40 mg di simvastatina, l’AUC della lercanidipina non risultava significativamente modificata, mentre l’AUC della simvastatina è aumentata del 56% e quella del suo metabolita attivo β-idrossiacido è aumentata del 28%. È poco probabile che questi cambiamenti siano di rilevanza clinica. Non sono previste interazioni quando si somministra lercanidipina al mattino e simvastatina alla sera, come indicato per questi medicinali.
La contemporanea somministrazione di 20 mg di lercanidipina a volontari sani a digiuno non alterava la farmacocinetica del warfarin.
La lercanidipina somministrata con diuretici e ACE-inibitori è stata ben tollerata.
L’assunzione di alcol deve essere evitata, poiché può potenziare l’effetto vasodilatatore dei medicinali antipertensivi (vedere sezione 4.4).
I risultati degli studi effettuati sul coniglio e sul ratto non forniscono evidenze di un effetto teratogeno della lercanidipina in tali specie animali, né vi è stata compromissione della funzione riproduttiva del ratto. Tuttavia, poiché mancano dati sperimentali clinici sull’impiego della lercanidipina durante la gravidanza e l’allattamento e altri composti appartenenti alla classe delle diidropiridine si sono rivelati teratogeni negli animali, non si deve somministrare Lisitens a donne gravide o a donne in età fertile che non utilizzano un’efficace metodo anticoncezionale. A causa dell’elevata lipofilicità della lercanidipina, è possibile che il medicinale passi nel latte materno. Pertanto deve essere evitata la somministrazione in donne che allattano al seno.
L’esperienza clinica con lercanidipina indica che è improbabile che l’assunzione del medicinale alteri la capacità del paziente di guidare o utilizzare macchinari. Tuttavia è opportuno essere prudenti, in quanto possono presentarsi vertigini, astenia, senso di affaticamento e, in qualche raro caso, sonnolenza.
In questa sezione gli effetti indesiderati sono classificati in base alla loro frequenza, nel modo seguente: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1000 a <1/100); raro (da ≥1/10.000 a <1/1000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere stimata in base ai dati disponibili).
Circa l’1,8% dei pazienti trattati ha avuto reazioni avverse.
La seguente tabella mostra l’incidenza delle reazioni farmacologiche avverse, con un nesso di causalità almeno possibile, raggruppate secondo la classificazione MedDRA per classi di organi e ordinate secondo la frequenza (non comune, raro).
Le reazioni farmacologiche avverse più frequenti segnalate in studi clinici controllati sono cefalea, vertigini, edema periferico, tachicardia, palpitazioni, vampate, ciascuna verificatasi in meno dell’1% dei pazienti.
Indagini di laboratorio
La lercanidipina non sembra influenzare in modo negativo i livelli glicemici né quelli lipidici.
Patologie cardiache
Non comune: Tachicardia; palpitazioni.
Raro: Angina pectoris.
Alcune diidropiridine possono indurre dolore precordiale o angina pectoris.
Molto raro: I pazienti con angina pectoris preesistente possono notare un aumento della frequenza, durata e gravità di questi attacchi. Si possono osservare casi isolati di infarto miocardico.
Patologie del sistema nervoso
Non comune: Cefalea; vertigini.
Raro: Sonnolenza.
Patologie gastrointestinali
Raro: Nausea; dispepsia; diarrea; dolore addominale; vomito.
Patologie renali e urinarie
Raro: Poliuria.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Raro: Eruzione cutanea.
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
Raro: Mialgia.
Patologie vascolari
Non comune: Vampate.
Molto raro: Sincope.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: Edema periferico.
Raro: Astenia; senso di affaticamento.
Nell’esperienza post-marketing, vi sono state alcune segnalazioni spontanee dei seguenti effetti indesiderati:
Indagini di laboratorio
Molto raro: Aumenti reversibili dei livelli sierici delle transaminasi epatiche.
Patologie gastrointestinali
Molto raro: Ipertrofia gengivale.
Patologie renali e urinarie
Molto raro: Frequenza urinaria.
Patologie vascolari
Molto raro: Ipotensione.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto raro: Dolore toracico.
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Nell’esperienza post-marketing, sono stati segnalati tre casi di sovradosaggio (rispettivamente 150 mg, 280 mg e 800 mg di lercanidipina, ingeriti in un tentativo di suicidio). Il primo paziente ha manifestato sonnolenza ed è stato trattato con lavanda gastrica. Il secondo paziente ha manifestato shock cardiogeno con grave ischemia miocardica e lieve insufficienza renale ed è stato trattato con catecolamine ad alto dosaggio, furosemide, digitale ed infusioni di succedanei del plasma artificiale. Il terzo paziente ha manifestato vomito e ipotensione ed è stato trattato con carbone attivo, lassativi e infusione di dopamina. Tutti e tre i casi si sono risolti senza conseguenze.
Si presuppone che un sovradosaggio possa provocare un’eccessiva dilatazione periferica accompagnata da marcata ipotensione e tachicardia riflessa. In caso di grave ipotensione, bradicardia e perdita di coscienza, poterebbe essere necessario ricorrere a una terapia di supporto cardiovascolare con la somministrazione endovenosa di atropina in caso di bradicardia.
In considerazione dell’effetto farmacologico prolungato della lercanidipina, è necessario monitorare per almeno 24 ore la funzione cardiovascolare del paziente che abbia assunto una dose eccessiva di farmaco. Non sono disponibili informazioni sui possibili effetti benefici della dialisi. Data l’elevata lipofilia del medicinale, è molto probabile che i livelli plasmatici non possano essere usati come parametri di riferimento per la durata del periodo di rischio e che la dialisi non abbia alcuna efficacia.
Gruppo farmacoterapeutico: Calcioantagonisti selettivi con prevalente effetto vascolare
Codice ATC: C08CA13
La lercanidipina è un calcio-antagonista appartenente al gruppo delle diidropiridine che inibisce il flusso del calcio attraverso la membrana cellulare della muscolatura liscia cardiaca. Il meccanismo della sua azione antipertensiva è dovuto a un effetto rilassante diretto sulla muscolatura liscia vascolare con conseguente riduzione della resistenza periferica totale. Nonostante la sua breve emivita plasmatica, la lercanidipina è dotata di una prolungata attività antipertensiva dovuta all’elevato coefficiente di ripartizione della membrana e non provoca effetti inotropi negativi grazie alla sua elevata selettività vascolare.
Poiché la vasodilatazione indotta dalla lercanidipina ha un’insorgenza graduale, raramente nei pazienti ipertesi si è verificata ipotensione acuta con tachicardia riflessa.
Come per altre 1,4-diidropridine chirali, l’attività antipertensiva della lercanidipina è dovuta essenzialmente al suo enantiomero (S).
Oltre agli studi clinici eseguiti a supporto delle indicazioni terapeutiche, un ulteriore piccolo studio non controllato ma randomizzato su pazienti con grave ipertensione (pressione diastolica media ± DS di 114,5 ± 3,7 mmHg) ha dimostrato che la pressione arteriosa si è normalizzata nel 40% dei 25 pazienti che assumevano un’unica dose giornaliera di 20 mg e nel 56% dei 25 pazienti che assumevano 10 mg due volte al giorno di Lisitens. In uno studio randomizzato controllato in doppio cieco verso placebo in pazienti con ipertensione sistolica isolata, Lisitens si è dimostrata efficace nell’abbassare la pressione sistolica da valori iniziali medi di 172,6 ± 5,6 mmHg a 140,2 ± 8,7 mmHg.
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Assorbimento
Lisitens è completamente assorbito dopo somministrazione orale di 10-20 mg e i picchi plasmatici rispettivamente di 3,30 ng/ml ± 2,09 DS e 7,66 ng/ml ± 5,90 DS, si raggiungono dopo circa 1,5-3 ore dalla somministrazione.
I due enantiomeri della lercanidipina mostrano un profilo del livello plasmatico simile: il tempo necessario per raggiungere la massima concentrazione plasmatica è identico, la concentrazione plasmatica di picco e l’AUC sono, in media, 1-2 volte più elevate per l’enantiomero (S) e l’emivita di eliminazione dei due enantiomeri è essenzialmente identica. Non è stata osservata interconversione in vivo degli enantiomeri.
A causa dell’elevato metabolismo di primo passaggio, la biodisponibilità assoluta di Lisitens somministrata a pazienti a stomaco pieno per via orale è del 10% circa, ma si riduce a 1/3 se somministrata a volontari sani a digiuno.
La biodisponibilità orale della lercanidipina aumenta di quattro volte quando Lisitens viene assunto nelle 2 ore successive a un pasto ad alto contenuto di grassi. Per questo motivo, Lisitens deve essere assunta prima dei pasti.
Distribuzione
La distribuzione dal plasma ai tessuti e agli organi è rapida e completa.
Il grado di legame della lercanidipina con le proteine plasmatiche è superiore al 98%. Dal momento che il livello delle proteine plasmatiche è ridotto nei pazienti con grave compromissione epatica o renale, la frazione libera del medicinale può aumentare.
Metabolismo
Lisitens è ampiamente metabolizzato dal CYP3A4; il medicinale immodificato non è stato trovato nelle feci né nelle urine. Esso viene infatti trasformato essenzialmente in metaboliti inattivi e il 50% circa della dose viene escreta nell’urina.
Esperimenti In vitro condotti su microsomi epatici umani hanno dimostrato che la lercanidipina esercita un certo grado di inibizione del CYP3A4 e del CYP2D6, a concentrazioni rispettivamente 160 e 40 volte più alte di quelle raggiunte al picco nel plasma dopo somministrazione di una dose di 20 mg.
Inoltre, studi di interazione condotti nell’uomo hanno dimostrato che la lercanidipina non modifica i livelli plasmatici del midazolam, un tipico substrato del CYP3A4, o del metoprololo, un tipico substrato del CYP2D6. Pertanto, a dosi terapeutiche, non ci si aspetta che Lisitens inibisca la biotrasformazione di farmaci metabolizzati dai CYP3A4 e CYP2D6.
Eliminazione
L’eliminazione avviene essenzialmente mediante biotrasformazione.
È stata calcolata un’emivita di eliminazione terminale media di 8-10 ore, e l’attività terapeutica dura 24 ore a causa del suo alto legame alle membrane lipidiche. Non è stato riscontrato accumulo in seguito a somministrazione ripetuta.
Linearità/ non linearità
La somministrazione orale di Lisitens porta a livelli plasmatici di lercanidipina non direttamente proporzionali al dosaggio (cinetica non lineare). Dopo 10, 20 o 40 mg, le concentrazioni plasmatiche di picco osservate si trovavano in un rapporto di 1:3:8 e le AUC di concentrazione plasmatica nel tempo in un rapporto di 1:4:18, indicando una saturazione progressiva del metabolismo di primo passaggio. Conseguentemente, la disponibilità aumenta con l’aumento del dosaggio.
Caratteristiche nei pazienti
Nei pazienti anziani e nei pazienti affetti da disfunzione renale da lieve a moderata o con compromissione epatica da lieve a moderata, il comportamento farmacocinetico della lercanidipina si è rivelato simile a quello osservato nella popolazione generale dei pazienti; nei pazienti affetti da grave disfunzione renale o in pazienti dializzati sono stati riscontrati livelli più elevati (circa 70%) del medicinale. In pazienti con compromissione della funzione epatica da moderata a grave, è probabile un aumento della biodisponibilità sistemica della lercanidipina, in quanto il medicinale viene di solito ampiamente metabolizzato nel fegato.
Gli studi preclinici di sicurezza condotti su animali non hanno dimostrato alcun effetto sul sistema nervoso autonomo, sul sistema nervoso centrale o sulla funzione gastrointestinale alle dosi terapeutiche.
Gli effetti principali osservati negli studi a lungo termine sui ratti e i cani erano correlati, direttamente o indirettamente, ai noti effetti di dosi elevate dei calcio-antagonisti ascrivibili in prevalenza ad un’attività farmacodinamica eccessiva.
La lercanidipina non è genotossica e non ha dimostrato alcun potenziale di rischio cancerogeno. La fertilità e la capacità riproduttiva generale nei ratti non venivano alterate dal trattamento con lercanidipina.
Non si è riscontrato alcun effetto teratogeno nel ratto e nel coniglio; tuttavia la lercanidipina somministrata a dosi elevate nei ratti ha indotto perdite pre- e post-impianto e ha ritardato lo sviluppo fetale.
La lercanidipina cloridrato, somministrata a dosi elevate (12 mg/kg/die) durante il travaglio, ha indotto distocia.
La distribuzione della lercanidipina e/o dei suoi metaboliti negli animali gravidi e la loro escrezione nel latte materno non sono state oggetto di indagini.
La tossicità dei metabolici non è stata valutata in studi separati.
Lattosio monoidrato
Amido di mais pregelatinizzato
Croscarmellosa sodica
Ipromellosa
Silice colloidale anidra
Magnesio stearato
Lisitens 10 mg compresse rivestite con film
Film di rivestimento (Opadry giallo):
Ipromellosa
Macrogol 8000
Titanio diossido (E 171)
Talco
Ossido di ferro giallo (E 172).
Lisitens 20 mg compresse rivestite con film
Film di rivestimento (Opadry rosa):
Ipromellosa
Macrogol 8000
Titanio diossido (E 171)
Talco
Ossido di ferro rosso (E 172).
Non pertinente.
3 anni.
Conservare le compresse nella confezione originale per proteggerle dalla luce.
Le mezze compresse devono essere conservate al riparo dalla luce.
Blister in Alluminio/PVC/PVdC bianco-opaco.
Confezioni: 14, 28, 50 o 100 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
I medicinali non utilizzati devono essere smaltiti in conformità alle normative locali vigenti.
Laboratorio Prodotti Farmaceutici Boniscontro e Gazzone Srl, Via Pavia 6 – 20136 Milano
LISITENS 10 mg compresse rivestite con film, 14 cpr AIC n. 039635014/M
LISITENS 10 mg compresse rivestite con film, 28 cpr AIC n. 039635026/M
LISITENS 10 mg compresse rivestite con film, 50 cpr AIC n. 039635038/M
LISITENS 10 mg compresse rivestite con film, 100 cpr AIC n. 039635040/M
LISITENS 20 mg compresse rivestite con film, 14 cpr AIC n. 039635053/M
LISITENS 20 mg compresse rivestite con film, 28 cpr AIC n. 039635065/M
LISITENS 20 mg compresse rivestite con film, 50 cpr AIC n. 039635077/M
Giugno 2010
Giugno 2010