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LORTAAN 2,5 mg/ml - Sospensione Orale
Ogni bustina di polvere per sospensione orale fornisce 500 mg di Losartan potassico. Dopo ricostituzione ogni ml di sospensione contiene 2,5 mg di Losartan potassico.
Ogni flacone di sospensione ricostituita (200 ml) contiene 500 mg di Losartan potassico.
Eccipienti
Ogni ml di sospensione contiene 0,296 mg di metilidrossibenzoato, 0,041 mg di propilidrossibenzoato, 50,6 mg di sorbitolo, e 1,275 mg di lattosio.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Polvere e solvente per sospensione orale.
Polvere di colore bianco-biancastro.
Il solvente è un liquido torbido, incolore.
• Trattamento dell’ipertensione essenziale in adulti e in bambini e adolescenti di età compresa tra 6 e 18 anni.
• Trattamento della patologia renale in pazienti adulti con ipertensione e diabete mellito di tipo 2 con proteinuria ≥ 0,5 g/die nel contesto di una terapia antiipertensiva.
• Trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica (in pazienti ≥ 60 anni), quando il trattamento con gli inibitori dell’enzima di conversione dell’Angiotensina (ACE) non è considerato adatto a causa di incompatibilità, specialmente tosse, o controindicazione. I pazienti con insufficienza cardiaca che sono stabilizzati con un ACE inibitore non devono passare ad una terapia con Losartan. I pazienti devono avere una frazione di eiezione del ventricolo sinistro ≤ 40 % e devono essere clinicamente stabili ed in regime di trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica stabilizzato.
• Riduzione del rischio di ictus in pazienti adulti ipertesi con ipertrofia ventricolare sinistra documentata con ECG (vedere paragrafo 5.1 studio LIFE, Razza).
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Ipertensione
Per la maggior parte dei pazienti, la dose iniziale e di mantenimento è di solito 50 mg in monosomministrazione giornaliera. L’effetto antiipertensivo massimo si ottiene dopo 3-6 settimane dall’inizio della terapia. Alcuni pazienti possono trarre un ulteriore beneficio aumentando il dosaggio a 100 mg in monosomministrazione giornaliera (al mattino).
Losartan può essere somministrato con altri farmaci antiipertensivi, specialmente con i diuretici (ad es. idroclorotiazide).
Pazienti ipertesi con diabete di tipo II e proteinuria ≥ 0,5 g/die
Il dosaggio abituale è di 50 mg in monosomministrazione giornaliera. Il dosaggio può essere aumentato a 100 mg in monosomministrazione giornaliera in base alla risposta pressoria a partire da un mese dopo l’inizio della terapia in poi. Losartan può essere somministrato con altri farmaci antiipertensivi (ad es. diuretici, calcioantagonisti, alfa o beta bloccanti, e farmaci a meccanismo d’azione centrale) come pure con insulina e altri agenti ipoglicemizzanti di uso comune (ad es. sulfaniluree, glitazoni, e inibitori della glicosidasi).
Insufficienza cardiaca
Il dosaggio iniziale di Losartan in pazienti con insufficienza cardiaca è abitualmente di 12,5 mg in monosomministrazione giornaliera. Il dosaggio deve essere in genere titolato ad intervalli settimanali (cioè 12,5 mg al giorno, 25 mg al giorno, 50 mg al giorno) fino a raggiungere il dosaggio abituale di mantenimento di 50 mg in monosomministrazione giornaliera, in base alla tollerabilità del paziente.
Riduzione del rischio di ictus in pazienti ipertesi con ipertrofia ventricolare sinistra documentata con ECG
Il dosaggio iniziale è abitualmente di 50 mg di Losartan in monosomministrazione giornaliera. In base alla risposta pressoria, si deve aggiungere un basso dosaggio di idroclorotiazide e/o il dosaggio di Losartan deve essere aumentato a 100 mg in monosomministrazione giornaliera.
Popolazioni speciali
Uso in pazienti con deplezione del volume intravascolare
Per i pazienti con deplezione del volume intravascolare (ad es. quelli trattati con diuretici ad alto dosaggio) deve essere preso in considerazione un dosaggio iniziale di 25 mg in monosomministrazione giornaliera (vedere paragrafo 4.4).
Uso in pazienti con compromissione della funzione renale e in pazienti in emodialisi
Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio iniziale in pazienti con compromissione della funzione renale e in pazienti in emodialisi.
Uso in pazienti con compromissione della funzione epatica
Deve essere preso in considerazione un dosaggio più basso per i pazienti con precedenti anamnestici di compromissione della funzione epatica. Non vi è alcuna esperienza terapeutica in pazienti con grave compromissione della funzione epatica. Pertanto, Losartan è controindicato in pazienti con grave compromissione della funzione epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Uso in pazienti pediatrici
Ci sono dati limitati sull’efficacia e la sicurezza di losartan per il trattamento dell’ipertensione in bambini e in adolescenti di età compresa tra 6 e 18 anni (vedere paragrafo 5.1). Sono disponibili dati limitati di farmacocinetica in bambini ipertesi di età superiore ad un mese (vedere paragrafo 5.2).
In pazienti di peso compreso tra >20 e <50 kg il dosaggio iniziale raccomandato è di 0,7 mg/kg in monosomministrazione giornaliera (fino ad un massimo di 25 mg in totale, in casi eccezionali nei quali sono richiesti dosaggi superiori ai 25 mg, il dosaggio massimo è di 50 mg).
Il dosaggio deve essere aggiustato in base alla risposta della pressione sanguigna.
In pazienti di peso >50 kg il dosaggio abituale è di 50 mg in monosomministrazione giornaliera. In casi eccezionali il dosaggio può essere aggiustato fino ad un massimo di 100 mg in monosomministrazione giornaliera. Dosaggi superiori a 1,4 mg/kg (o superiori a 100 mg) al giorno non sono stati studiati in pazienti pediatrici.
Per pazienti che possono deglutire compresse, è disponibile il dosaggio anche in questa formulazione.
Losartan non è raccomandato per l’uso in bambini di età inferiore ai 6 anni in quanto i dati su sicurezza e/o efficacia in questo gruppo di pazienti sono insufficienti.
Non è raccomandato in bambini con tasso di filtrazione glomerulare < 30 ml/min/1,73 m², in quanto non vi sono dati disponibili (vedere anche paragrafo 4.4).
Losartan non è raccomandato anche in bambini con compromissione della funzione epatica (vedere anche paragrafo 4.4).
Uso negli anziani
Sebbene si debba valutare di iniziare la terapia con 25 mg in pazienti di età superiore ai 75 anni, nell’anziano usualmente non è necessario un aggiustamento di dosaggio.
Somministrazione della sospensione orale
Agitare bene prima dell’uso il flacone chiuso di Losartan sospensione orale. Spingere lo stantuffo del dispenser completamente in basso verso la punta del dispenser. Inserire il dispenser nell’adattatore che si trova sul flacone del medicinale fino ad ottenere una chiusura ermetica tra il dispenser e l’adattatore. Capovolgere il sistema assemblato di dispenser, adattatore, e annesso flacone. Tirare indietro lo stantuffo per ritirare il medicinale nel dispenser. Rimettere tutto l’assemblato in posizione verticale. Rimuovere il dispenser e somministrare il medicinale. Ricollocare il tappo originale sul flacone.
Per la ricostituzione vedere il paragrafo 6.6.
Losartan può essere somministrato con o senza cibo.
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafi 4.4 e 6.1).
• Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
• Grave compromissione della funzione epatica.
Ipersensibilità
Angioedema: i pazienti con precedenti anamnestici di angioedema (gonfiore del volto, delle labbra, della gola, e/o della lingua) devono essere attentamente monitorati (vedere paragrafo 4.8).
Ipotensione e squilibrio idro-elettrolitico
In pazienti volume- e/o sodio-depleti a seguito di forte terapia diuretica, restrizione salina nella dieta, diarrea o vomito può verificarsi un’ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose e dopo un aumento della dose. Queste condizioni vanno corrette prima della somministrazione di Losartan oppure quest’ultimo va utilizzato ad un dosaggio iniziale inferiore (vedere paragrafo 4.2). Questo vale anche per bambini di età compresa tra 6 e 18 anni.
Squilibri elettrolitici
Gli squilibri elettrolitici sono comuni in pazienti con compromissione della funzione renale, con o senza diabete, e devono essere tenuti in considerazione. In uno studio condotto su pazienti affetti da diabete di tipo 2 con nefropatia, l’incidenza di iperkaliemia è risultata più alta nel gruppo di pazienti trattati con Losartan rispetto al gruppo di pazienti trattati con placebo (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, le concentrazioni plasmatiche di potassio e i valori di clearance della creatinina devono essere strettamente monitorati specialmente i pazienti con insufficienza cardiaca e clearance della creatinina compresa tra 30 e 50 ml/min devono essere strettamente monitorati. Con Losartan non è raccomandato l’uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio e sostituti del sale contenenti potassio (vedere paragrafo 4.5).
Compromissione della funzione epatica
In base a dati di farmacocinetica che dimostrano significativi aumenti delle concentrazioni plasmatiche di Losartan nei pazienti cirrotici, nel caso di pazienti con anamnesi di compromissione epatica deve essere preso in considerazione un dosaggio inferiore. Non c’è esperienza terapeutica con Losartan in pazienti con compromissione epatica grave. Pertanto Losartan non deve essere somministrato a pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2).
Losartan non è raccomandato in bambini con compromissione della funzione epatica (vedere paragrafo 4.2).
Compromissione della funzione renale
Come conseguenza dell’inibizione del sistema renina-angiotensina, sono stati riportati cambiamenti della funzione renale inclusa l’insufficienza renale (in particolare, in pazienti la cui funzione renale dipende dal sistema renina-angiotensina-aldosterone quali quelli con insufficienza cardiaca grave o con disfunzione renale preesistente). Come per altri medicinali che hanno effetti sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono stati riportati aumenti dell’urea ematica e della creatinina sierica in pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria tributaria di un rene unico; questi cambiamenti nella funzione renale possono essere reversibili con la sospensione della terapia. Losartan deve essere usato con cautela nei pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria tributaria di un rene unico.
Uso in pazienti pediatrici con compromissione della funzione renale
Losartan non è raccomandato nei bambini con tasso di filtrazione glomerulare < 30ml/min/1,73 m² in quanto non vi sono dati disponibili (vedere paragrafo 4.2).
La funzione renale deve essere monitorata con regolarità nel corso della terapia con Losartan in quanto può andare incontro a deterioramento.
Questo vale in modo particolare quando Losartan è somministrato in presenza di altre condizioni (febbre, disidratazione) che possono compromettere la funzione renale.
Si è riscontrata compromissione della funzione renale con l’uso concomitante di Losartan e ACE-inibitori. Pertanto, non è raccomandato il loro uso concomitante (vedere paragrafo 4.5).
Trapianto di rene
Non c’è esperienza in pazienti con trapianto di rene recente.
Iperaldosteronismo primario
Pazienti con iperaldosteronismo primario generalmente non rispondono ai farmaci antiipertensivi che agiscono tramite inibizione del sistema renina-angiotensina. Pertanto l’uso di Losartan non è raccomandato.
Cardiopatia coronarica e malattia cerebrovascolare
Come accade con altri farmaci antiipertensivi, una riduzione eccessiva della pressione sanguigna in pazienti con ischemia cardiovascolare e malattia cerebrovascolare può causare infarto del miocardio o ictus.
Insufficienza cardiaca
Come accade con altri farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina, in pazienti con insufficienza cardiaca, con o senza compromissione della funzione renale, c’è un rischio di ipotensione arteriosa grave, e compromissione della funzione renale (spesso acuta).
Non vi è una esperienza terapeutica sufficiente con Losartan nei pazienti con insufficienza cardiaca e concomitante grave compromissione della funzione renale, nei pazienti con grave insufficienza cardiaca (classe NYHA IV) come anche nei pazienti con insufficienza cardiaca ed aritmie cardiache sintomatiche pericolose per la vita. Losartan deve pertanto essere usato con cautela in questo gruppo di pazienti. Deve essere usata con cautela l’associazione di Losartan con un beta-bloccante (vedere paragrafo 5.1).
Stenosi delle valvole aortica e mitrale, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
Come accade per altri vasodilatatori, si deve prestare particolare cautela in pazienti con stenosi delle valvole aortica e mitrale, o con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
Gravidanza
La terapia con Losartan non deve essere iniziata durante la gravidanza. A meno che la prosecuzione della terapia con Losartan sia ritenuta essenziale, i pazienti che intendono avere una gravidanza devono passare ad una terapia anti-ipertensiva alternativa che abbia un documentato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con Losartan deve essere immediatamente interrotto, e, se necessario, si deve iniziare una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
Altre avvertenze e precauzioni
Come si è osservato per gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, Losartan e gli altri antagonisti dell’angiotensina sono apparentemente meno efficaci nel ridurre la pressione sanguigna nella popolazione di razza nera rispetto a quella di razza non nera, possibilmente a causa di una maggiore prevalenza di una condizione di bassa renina nella popolazione nera ipertesa.
Eccipienti
Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Intolleranza al Sorbitolo/Fruttosio
Il solvente contiene sorbitolo. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.
Metilidrossibenzoato e propilidrossibenzoato
Possono causare reazioni allergiche (possibilmente ritardate).
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Altri agenti antiipertensivi possono aumentare l’azione ipotensiva di Losartan. L’uso concomitante con altre sostanze che possono indurre come reazione avversa ipotensione (quali antidepressivi triciclici, antipsicotici, baclofene, e amifostina) può aumentare il rischio di ipotensione.
Losartan è metabolizzato in prevalenza dal citocromo P450 (CYP2C9) a metabolita attivo carbossiacido. In uno studio clinico è stato visto che il fluconazolo (inibitore del CYP2C9) diminuisce l’esposizione al metabolita attivo di circa il 50%. È stato visto che il trattamento concomitante di Losartan con rifampicina (induttore degli enzimi del metabolismo) ha dato luogo ad una riduzione del 40% della concentrazione plasmatica del metabolita attivo. La rilevanza clinica di questo effetto è sconosciuta. Non vi è stata alcuna differenza nell’esposizione con trattamento concomitante con fluvastatina (debole inibitore del CYP2C9).
Come per altri medicinali che bloccano l’angiotensina II o i suoi effetti, l’uso concomitante di altri medicinali che provocano ritenzione di potassio (ad es. diuretici risparmiatori di potassio: amiloride, triamterene, spironolattone) o che possono aumentare i livelli di potassio (ad es. eparina), di integratori di potassio o di sostituti del sale contenenti potassio può portare ad aumenti del potassio sierico. La somministrazione concomitante non è consigliabile.
Aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e dei suoi effetti tossici sono stati riportati durante la somministrazione contemporanea di litio con ACE inibitori. Sono stati riportati casi molto rari anche con gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II. La co-somministrazione di litio e Losartan deve essere effettuata con cautela. Se tale associazione fosse necessaria, è consigliabile controllare i livelli sierici di litio durante l’uso concomitante.
Quando gli antagonisti dell’angiotensina II sono somministrati simultaneamente con farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) (ad es. inibitori selettivi della Cox-2, acido acetil salicilico a dosaggi anti-infiammatori, e FANS non selettivi), si può verificare un’attenuazione dell’effetto anti-ipertensivo.
L’uso concomitante di antagonisti dell’angiotensina II o diuretici e FANS può portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico, specialmente in pazienti con disfunzione renale preesistente. La combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all’inizio della terapia concomitante, e tale monitoraggio deve poi essere effettuato periodicamente.
Gravidanza
L’uso di Losartan non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso di Losartan è controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità conseguente all’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con Inibitori del Recettore dell’Angiotensina II (AIIRA), un simile rischio può esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antiipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con Losartan deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.
È noto che nella donna l’esposizione alla terapia con AIIA durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere anche il paragrafo 5.3).
In caso di esposizione a Losartan dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzione renale e del cranio.
I neonati le cui madri hanno assunto Losartan devono essere strettamente monitorati per ipotensione.
Allattamento
Poiché non è disponibile alcuna informazione sull’uso di losartan durante l’allattamento al seno, non è raccomandato l’uso di losartan e sono da preferirsi trattamenti alternativi con comprovato migliore profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento al seno, specialmente durante l’allattamento al seno di un neonato o di un neonato prematuro.
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Si deve tuttavia considerare che quando si assume terapia antiipertensiva si possono occasionalmente verificare capogiro o sonnolenza quando si guidano veicoli o si usano macchinari, in particolare all’inizio del trattamento o quando si aumenta il dosaggio.
Losartan è stato valutato negli studi clinici come segue:
• in studi clinici controllati effettuati su approssimativamente 3.300 pazienti adulti di età uguale o superiore a 18 anni con ipertensione essenziale
• in uno studio clinico controllato effettuato su 9.193 pazienti ipertesi di età compresa tra 55 e 80 anni con ipertrofia ventricolare sinistra
• in uno studio clinico controllato effettuato su approssimativamente 3.900 pazienti di età uguale o superiore a 20 anni con insufficienza cardiaca cronica
• in uno studio clinico controllato effettuato su 1.513 pazienti con diabete di tipo 2 di età uguale o superiore a 31 anni con proteinuria
• in uno studio clinico controllato effettuato su 177 pazienti pediatrici ipertesi di età compresa tra 6 e 16 anni
In questi studi clinici l’evento avverso più comune è stato il capogiro.
La frequenza delle reazioni avverse elencate di seguito viene definita usando la seguente convenzione:
molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Ipertensione
Negli studi clinici controllati effettuati su approssimativamente 3.300 pazienti adulti di età uguale o superiore a 18 anni con ipertensione essenziale trattati con losartan sono state riportate le seguenti reazioni avverse:
Patologie del sistema nervoso
Comune: capogiro, vertigine.
Non comune: sonnolenza, cefalea, disturbi del sonno.
Patologie cardiache
Non comune: palpitazioni, angina pectoris.
Patologie vascolari
Non comune: ipotensione sintomatica (specialmente in pazienti con deplezione del volume intravascolare, ad es. pazienti con grave insufficienza cardiaca o trattati con diuretici ad alto dosaggio), effetti ortostatici correlati con la dose, eruzione cutanea.
Patologie gastrointestinali
Non comune: dolore addominale, stitichezza.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: astenia, affaticamento, edema.
Esami diagnostici
In studi clinici controllati, raramente sono state associate con la somministrazione di Losartan compresse modificazioni clinicamente rilevanti nei parametri standard di laboratorio. Aumenti della ALT si sono verificati raramente e si sono abitualmente risolti con l’interruzione della terapia. Negli studi clinici sull’ipertensione si è verificata iperkaliemia (potassio sierico >5,5 mmol/l) nell’1,5% dei pazienti.
Pazienti ipertesi con ipertrofia ventricolare sinistra
In uno studio clinico controllato effettuato su 9.193 pazienti ipertesi di età compresa tra 55 e 80 anni con ipertrofia ventricolare sinistra sono stati riportati i seguenti eventi avversi:
Patologie del sistema nervoso
Comune: capogiro.
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Comune: vertigine.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: astenia/affaticamento.
Insufficienza cardiaca cronica
In uno studio clinico controllato effettuato su approssimativamente 3.900 pazienti di età uguale o superiore a 20 anni con insufficienza cardiaca cronica sono stati riportati i seguenti eventi avversi:
Patologie del sistema nervoso
Non comune: capogiro, cefalea.
Raro: parestesia.
Patologie cardiache
Raro: sincope, fibrillazione atriale, accidente cerebrovascolare.
Patologie vascolari
Non comune: ipotensione, inclusa ipotensione ortostatica.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune: dispnea.
Patologie gastrointestinali
Non comune: diarrea, nausea, vomito.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: orticaria, prurito, eruzione cutanea.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: astenia/affaticamento.
Esami diagnostici
Non comune: sono stati riportati aumento dell’urea ematica, della creatinina sierica e del potassio sierico.
Ipertensione e diabete di tipo 2 con patologia renale
In uno studio clinico controllato effettuato su 1.513 pazienti con diabete di tipo 2 di età uguale o superiore a 31 anni con proteinuria (studio RENAAL, vedere paragrafo 5.1) le reazioni avverse più comuni correlate al farmaco riportate per Losartan sono state le seguenti:
Patologie del sistema nervoso
Comune: capogiro.
Patologie vascolari
Comune: ipotensione.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: astenia/affaticamento.
Esami diagnostici
Comune: ipoglicemia, iperkaliemia.
Le seguenti reazioni avverse si sono verificate più frequentemente in pazienti che ricevevano losartan rispetto a quelli che ricevevano placebo:
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non nota: anemia.
Patologie cardiache
Non nota: sincope, palpitazioni.
Patologie vascolari
Non nota: ipotensione ortostatica.
Patologie gastrointestinali
Non nota: diarrea.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non nota: dolore dorsale.
Patologie renali e urinarie
Non nota: infezioni del tratto urinario.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non nota: sintomi simil influenzali.
Esami diagnostici
In uno studio clinico controllato effettuato in pazienti con diabete di tipo 2 con nefropatia, il 9,9% dei pazienti trattati con Losartan compresse e il 3,4% dei pazienti trattati con placebo hanno sviluppato iperkaliemia >5,5 mEq/l.
Esperienza post-marketing
Nell’esperienza post-marketing sono state riportate le seguenti reazioni avverse:
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non nota: anemia, trombocitopenia.
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Frequenza non nota: tinnito.
Disturbi del sistema immunitario
raro: Ipersensibilità: reazioni anafilattiche, angioedema che comprende gonfiore del laringe e della glottide causando ostruzione delle vie aeree e/o gonfiore del viso, delle labbra, del faringe e/o della lingua; in alcuni di questi pazienti, l’angioedema si era già verificato con altri farmaci, compresi gli ACE-inibitori; vasculite, inclusa la porpora di Henoch-Schönlein.
Patologie del sistema nervoso
Non nota: emicrania.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non nota: tosse.
Patologie gastrointestinali
Non nota: diarrea, pancreatite.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Frequenza non nota: malessere.
Patologie epatobiliari
Raro: epatite.
Non nota: anormalità della funzione epatica.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non nota: orticaria, prurito, eruzione cutanea, fotosensibilità.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non nota: mialgia, artralgia, rabdomiolisi.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Frequenza non nota: disfunzione erettile/impotenza.
Patologie renali e urinarie
Come conseguenza dell’inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone, nei pazienti a rischio sono state riportate alterazioni della funzione renale inclusa insufficienza renale; queste alterazioni della funzione renale possono essere reversibili con l’interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.4).
Disturbi psichiatrici
Frequenza non nota: depressione.
Esami diagnostici
Frequenza non nota: iponatriemia.
Popolazione pediatrica
Per la popolazione pediatrica il profilo delle reazioni avverse appare essere simile a quello visto negli adulti. I dati nella popolazione pediatrica sono limitati.
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Sintomi di intossicazione
Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio. I sintomi più probabili, a seconda dell’entità del sovradosaggio, sono ipotensione, tachicardia e possibilmente bradicardia.
Trattamento dell’intossicazione
Le misure da intraprendere variano a seconda della tempistica dell’assunzione del farmaco e della tipologia e gravità dei sintomi. Deve essere data priorità alla stabilizzazione del sistema cardiovascolare. A seguito dell’assunzione orale è indicata la somministrazione di una dose sufficiente di carbone attivo. Successivamente deve essere effettuato uno stretto monitoraggio dei parametri vitali. Se necessario i parametri vitali devono essere corretti.
Né Losartan né il metabolita attivo possono essere rimossi con l’emodialisi.
Categoria farmacoterapeutica: Antagonisti dell’angiotensina II, Codice ATC C09CA01
LORTAAN è un antagonista recettoriale dell’angiotensina II (tipo AT1) di sintesi, per uso orale. L’angiotensina II, un potente vasocostrittore, è l’ormone attivo primario del sistema renina/angiotensina ed è un fattore determinante nella fisiopatologia dell’ipertensione.
L’angiotensina II si lega al recettore AT1 presente in molti tessuti (ad es. muscolatura liscia vascolare, ghiandole surrenali, reni e cuore) e stimola diversi importanti processi biologici, tra cui la vasocostrizione e il rilascio dell’aldosterone. Inoltre, l’angiotensina II stimola la proliferazione delle cellule muscolari lisce.
Il Losartan blocca selettivamente il recettore AT1. In vitro e in vivo, sia il Losartan che il suo metabolita carbossilico farmacologicamente attivo E-3174 bloccano ogni attività fisiologicamente rilevante dell’angiotensina II, indipendentemente dall’origine e dal processo di sintesi.
Losartan non ha effetto agonista e non blocca altri recettori ormonali o canali ionici importanti per la regolazione cardiovascolare. Inoltre Losartan non inibisce l’ACE (chininasi II), l’enzima che degrada la bradichinina. Di conseguenza non si verifica il potenziamento degli effetti indesiderati mediati dalla bradichinina.
Durante la somministrazione di Losartan, la soppressione del feedback negativo dell’angiotensina II sulla secrezione della renina porta ad un aumento dell’attività della renina plasmatica (Plasma Renin Activity, PRA), che causa un aumento dell’angiotensina II nel plasma. Nonostante questi aumenti, vengono mantenute l’attività antiipertensiva e la soppressione della concentrazione di aldosterone plasmatico, il che indica un blocco efficace del recettore dell’angiotensina II. Dopo l’interruzione di Losartan, la PRA e i valori dell’angiotensina II ritornano entro tre giorni ai valori basali.
Sia il Losartan che il suo pricipale metabolita attivo hanno un’affinità molto maggiore per il recettore AT1 che per il recettore AT2. A parità di peso, il metabolita attivo è da 10 a 40 volte più attivo di Losartan.
Studi sull’ipertensione
Negli studi clinici controllati, la monosomministrazione giornaliera di Losartan a pazienti con ipertensione essenziale lieve-moderata ha prodotto riduzioni statisticamente significative della pressione arteriosa sistolica e diastolica. La misurazione della pressione arteriosa 24 ore dopo la dose rispetto a 5-6 ore dopo la dose, ha mostrato una riduzione della pressione arteriosa nell’arco delle 24 ore; è stato mantenuto il naturale ritmo diurno. Al termine dell’intervallo di dosaggio, la riduzione della pressione arteriosa è risultata pari al 70-80% dell’effetto rilevato 5-6 ore dopo la dose.
La sospensione del trattamento con Losartan in pazienti ipertesi non ha causato un brusco aumento della pressione arteriosa (rebound). Nonostante la significativa riduzione della pressione arteriosa, la somministrazione di Losartan non ha avuto alcun effetto clinicamente significativo sulla frequenza cardiaca.
Losartan ha uguale efficacia in entrambi i sessi, nei pazienti ipertesi più giovani (sotto i 65 anni di età) e in quelli più anziani.
Studio LIFE
Lo studio Losartan Intervention For Endpoint Reduction in Hypertension (LIFE) è stato uno studio clinico randomizzato, in triplo cieco, con controllo attivo effettuato su 9.193 pazienti ipertesi di età compresa tra 55 e 80 anni con ipertrofia ventricolare sinistra documentata all’ECG.
I pazienti sono stati randomizzati al trattamento con Losartan 50 mg o atenololo 50 mg in monosomministrazione giornaliera. In caso di mancato raggiungimento del livello pressorio desiderato (<140/90 mmHg), sono stati aggiunti prima idroclorotiazide (12,5 mg) e, al bisogno, il dosaggio di Losartan o di atenololo è stato successivamente portato a 100 mg in monosomministrazione giornaliera. Per raggiungere il livello pressorio desiderato, sono stati inseriti nel regime terapeutico in caso di necessità altri trattamenti antiipertensivi, ad eccezione di ACE-inibitori, antagonisti dell’angiotensina II o betabloccanti.
La durata media del follow-up è stata di 4,8 anni.
L’endpoint primario era l’endpoint composito di mortalità e morbilità cardiovascolare misurate dalla riduzione dell’incidenza combinata di decesso cardiovascolare, ictus e infarto del miocardio. Nei due gruppi di trattamento la pressione arteriosa è stata significativamente ridotta in modo simile.
Il trattamento con Losartan ha dato luogo ad una riduzione del rischio nell’endpoint composito primario del 13% (p=0,021, intervallo di confidenza 95 % 0,77-0,98) rispetto al trattamento con atenololo. Questo dato è stato attribuibile principalmente ad una riduzione di incidenza di ictus.
Il trattamento con Losartan ha ridotto il rischio di ictus del 25% rispetto al trattamento con atenololo (p=0,001, intervallo di confidenza 95 % 0,63-0,89). I tassi di decesso cardiovascolare e di infarto del miocardio non sono risultati significativamente differenti fra i gruppi di trattamento.
Razza
Nello studio LIFE i pazienti di razza nera trattati con Losartan hanno avuto un rischio maggiore di incorrere nell’endpoint composito primario, cioè di subire un evento cardiovascolare (ad es. infarto del miocardio, morte cardiovascolare) e specialmente ictus, rispetto ai pazienti di razza nera trattati con atenololo. Pertanto i risultati osservati con Losartan in confronto con atenololo nello studio LIFE rispetto alla morbilità/mortalità cardiovascolare non sono applicabili ai pazienti di razza nera con ipertensione e ipertrofia ventricolare sinistra.
Studio RENAAL
Lo studio Reduction of Endpoints in NIDDM with the Angiotensin II Receptor Antagonist Losartan (RENAAL) è stato uno studio clinico controllato effettuato a livello mondiale su 1.513 pazienti con diabete di tipo 2 con proteinuria, con o senza ipertensione. Sono stati trattati con Losartan 751 pazienti. Obiettivo dello studio era la dimostrazione degli effetti nefro-protettivi di Losartan potassico nei confronti ed in aggiunta ai benefici legati al solo controllo pressorio.
Pazienti con proteinuria e una creatinina sierica di 1,3 - 3,0 mg/dl sono stati randomizzati al trattamento con Losartan 50 mg in monosomministrazione giornaliera, titolato se necessario, per ottenere una risposta pressoria, o al trattamento con placebo, in un contesto di una terapia antiipertensiva convenzionale che escludeva ACE-inibitori e antagonisti dell’angiotensina II.
I ricercatori hanno ricevuto istruzioni per titolare il medicinale in studio a 100 mg al giorno quando ritenuto appropriato. Il 72% dei pazienti ha assunto la dose giornaliera da 100 mg per la maggior parte del tempo. Altri agenti antiipertensivi (diuretici, calcioantagonisti, alfa- e beta-bloccanti e anche antiipertensivi ad azione centrale) sono stati permessi come trattamento supplementare a seconda delle necessità in entrambi i gruppi di trattamento. I pazienti sono stati seguiti fino a 4,6 anni (3,4 anni in media).
L’endpoint primario dello studio era un endpoint composito di raddoppiamento della creatinina sierica, insufficienza renale alla stadio finale (bisogno di dialisi o di trapianto) o decesso.
I risultati hanno mostrato che il trattamento con Losartan (327 eventi) paragonato al trattamento con placebo (359 eventi) ha dato luogo ad una riduzione del rischio del 16,1% (p = 0,022) nel numero di pazienti che hanno raggiunto l’endpoint composito primario. Per i seguenti componenti individuali e combinati dell’endpoint primario, i risultati hanno mostrato una significativa riduzione del rischio nel gruppo trattato con Losartan: riduzione del rischio del 25,3 % per il raddoppiamento della creatinina sierica (p = 0,006); riduzione del rischio del 28,6 % per l’insufficienza renale allo stadio finale (p = 0,002); riduzione del rischio del 19,9 % per l’insufficienza renale allo stadio finale o il decesso (p = 0,009); riduzione del rischio del 21,0 % per il raddoppiamento della creatinina sierica o per l’insufficienza renale allo stadio finale (p = 0,01).
Il tasso di mortalità per tutte le cause non è risultato significativamente differente nei due gruppi di trattamento. In questo studio Losartan è stato generalmente ben tollerato, come dimostrato dal tasso di interruzione della terapia dovuto a reazioni avverse che è risultato paragonabile al gruppo placebo.
Studi ELITE I e ELITE II
Nello studio ELITE condotto per 48 settimane su 722 pazienti con insufficienza cardiaca (classe NYHA II-IV) non è stata osservata alcuna differenza fra i pazienti trattati con Losartan e quelli trattati con captopril rispetto all’endpoint primario di un cambiamento a lungo termine della funzione renale. L’osservazione dello studio ELITE I, che Losartan aveva ridotto il rischio di mortalità rispetto a captopril, non è stata confermata dal successivo studio ELITE II, che è sotto descritto.
Nello studio ELITE II Losartan 50 mg in monosomministrazione giornaliera (dosaggio iniziale 12,5 mg, aumentato a 25 mg e successivamente a 50 mg in monosomministrazione giornaliera) è stato confrontato con captopril 50 mg tre volte al giorno (dosaggio iniziale 12,5 mg, aumentato a 25 mg e successivamente a 50 mg tre volte al giorno). L’endpoint primario di questo studio prospettico è stato la mortalità per tutte le cause.
In questo studio 3.152 pazienti con insufficienza cardiaca (classe NYHA II-IV) sono stati seguiti per quasi due anni (mediana: 1,5 anni) per determinare se Losartan fosse superiore a captopril nel ridurre la mortalità da tutte le cause. L’endpoint primario non ha mostrato alcuna differenza statisticamente significativa fra Losartan e captopril nel ridurre la mortalità per tutte le cause.
In entrambi gli studi controllati con farmaco di confronto (non controllati con placebo) in pazienti con insufficienza cardiaca la tollerabilità di Losartan è stata superiore a quella di captopril, misurata in base ad un’incidenza significativamente più bassa di interruzioni della terapia dovute a reazioni avverse e a una frequenza di tosse significativamente più bassa.
Un aumento della mortalità è stato osservato nello studio ELITE II in un piccolo sottogruppo di pazienti (22 % di tutti i pazienti con insufficienza cardiaca) che al basale prendevano beta-bloccanti.
Popolazione pediatrica
Ipertensione pediatrica
Gli effetti antiipertensivi di Losartan sono stati dimostrati in uno studio clinico su 177 pazienti pediatrici ipertesi di età compresa tra 6 e 16 anni con peso corporeo > 20 kg e un tasso di filtrazione glomerulare > 30 ml/min/1,73m². Ai pazienti con peso corporeo > 20 kg fino a < 50 kg sono stati somministrati 2,5, 25 o 50 mg al giorno di Losartan e ai pazienti con peso corporeo > 50 kg sono stati somministrati 5, 50 o 100 mg al giorno di Losartan. Alla fine di tre settimane, Losartan in monosomministrazione giornaliera ha diminuito la pressione arteriosa di valle con modalità dose-dipendente.
In generale, c’è stata una dose-risposta. La relazione dose-risposta è stata molto evidente nel raffronto tra il gruppo di trattamento a dosaggio basso e quello a dosaggio medio (periodo I: -6,2 mmHg vs. -11,65 mmHg), ma è stata attenuata nel raffronto tra il gruppo a dosaggio medio e quello a dosaggio alto (periodo I: -11,65 mmHg vs. -12,21 mmHg). I dosaggi più bassi studiati, 2,5 mg e 5 mg, corrispondenti ad un dosaggio medio giornaliero di 0,07 mg/kg, non sono sembrati in grado di fornire un’efficacia antiipertensiva consistente. Questi risultati sono stati confermati durante il periodo II dello studio nel quale i pazienti sono stati randomizzati per proseguire il trattamento con Losartan o placebo, dopo tre settimane di terapia. La differenza nell’aumento della pressione arteriosa rispetto al gruppo placebo è stata più grande nel gruppo di trattamento a dosaggio medio (6,70 mmHg nel gruppo di trattamento a dosaggio medio vs. 5,38 mmHg nel gruppo di trattamento a dosaggio alto). L’aumento della pressione arteriosa diastolica di valle è stato tuttavia lo stesso nei pazienti trattati con placebo e in quelli che continuavano il trattamento con Losartan al dosaggio più basso in ogni gruppo, suggerendo ancora una volta che il dosaggio più basso in ogni gruppo non ha avuto un effetto antiipertensivo significativo.
Gli effetti a lungo termine di Losartan su crescita, pubertà e sviluppo in generale non sono stati studiati. Anche l’efficacia a lungo termine della terapia antiipertensiva con Losartan durante l’infanzia per ridurre la morbilità e la mortalità cardiovascolare non è stata accertata.
L’effetto di losartan sulla proteinuria è stato valutato in uno studio clinico della durata di 12 settimane controllato con placebo e con farmaco attivo (amlodipina), su bambini con proteinuria ipertesi (N=60) e normotesi (N=246). La proteinuria è stata definita come rapporto proteine urinarie/creatinina ≥0,3. I pazienti ipertesi (età compresa tra 6 e 18 anni) sono stati randomizzati al trattamento con losartan (n=30) o amlodipina (n=30). I pazienti normotesi (età compresa tra 1 e 18 anni) sono stati randomizzati al trattamento con losartan (n=122) o placebo (n=124). Losartan è stato somministrato a dosaggi compresi tra 0,7 mg/kg e 1,4 mg/kg (fino a un dosaggio massimo di 100 mg al giorno). Amlodipina è stata somministrata a dosaggi compresi tra 0,05 mg/kg e 0,2 mg/kg (fino a un dosaggio massimo di 5 mg al giorno).
In generale, dopo 12 settimane di trattamento, i pazienti in terapia con losartan hanno avuto rispetto al basale una riduzione statisticamente significativa della proteinuria del 36% nei confronti di un aumento dell’1% avuto nel gruppo placebo/amlodipina (p≤0,001). I pazienti ipertesi in terapia con losartan hanno avuto rispetto al basale una riduzione della proteinuria del -41,5% (95% IC -29,9;-51,1) nei confronti del +2,4% (95% IC -22,2; 14,1) avuto nel gruppo amlodipina. La riduzione della pressione sanguigna sia sistolica che diastolica è stata maggiore nel gruppo losartan (-5,5/-3,8 mmHg) rispetto al gruppo amlodipina (-0,1/+0,8 mm Hg). Nei bambini normotesi è stata osservata una piccola riduzione della pressione sanguigna (-3,7/-3,4 mmHg) nel gruppo losartan rispetto al placebo. Non è stata notata alcuna significativa correlazione tra la riduzione della proteinuria e della pressione sanguigna, tuttavia è possibile che la riduzione della pressione sanguigna sia responsabile, in parte, della riduzione della proteinuria nel gruppo trattato con losartan. Non sono stati studiati gli effetti a lungo termine della riduzione della proteinuria nei bambini.
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Assorbimento
In seguito a somministrazione orale, il Losartan viene ben assorbito e sottoposto ad un metabolismo di primo passaggio, da cui si formano un metabolita attivo acido carbossilico e altri metaboliti inattivi. La biodisponibilità sistemica del Losartan in compresse è di circa il 33%. Il Losartan e il suo metabolita attivo raggiungono picchi medi di concentrazione in 1 ora e in 3-4 ore, rispettivamente.
Distribuzione
Il Losartan e il suo metabolita attivo si legano entrambi alle proteine plasmatiche in misura > 99%, principalmente all’albumina. Il volume di distribuzione del Losartan è 34 litri.
Biotrasformazione
Circa il 14% di una dose di Losartan somministrata per via endovenosa o orale viene trasformata nel suo metabolita attivo. Dopo somministrazione orale o endovenosa di Losartan potassico marcato con 14C, la radioattività presente nel plasma viene principalmente attribuita al Losartan e al suo metabolita attivo. In circa l’1% dei soggetti che hanno partecipato agli studi è stata osservata una conversione minima del Losartan nel suo metabolita attivo.
Oltre al metabolita attivo, si formano anche dei metaboliti inattivi.
Eliminazione
Le clearance plasmatiche del Losartan e del suo metabolita attivo sono circa 600 ml/min e 50 ml/min, rispettivamente. Le clearance renali del Losartan e del suo metabolita sono circa 74 ml/min e 26 ml/min, rispettivamente. Quando il Losartan viene somministrato per via orale, circa il 4% della dose viene escreta immodificata nelle urine e circa il 6% della dose è escreta nelle urine in forma di metabolita attivo. Le farmacocinetiche del Losartan e del suo metabolita attivo, hanno un andamento lineare fino ad un dosaggio orale massimo di Losartan potassico di 200 mg.
Dopo somministrazione orale, le concentrazioni plasmatiche del Losartan e del suo metabolita attivo si riducono in modo poliesponenziale, con un’emivita terminale di circa 2 ore e 6-9 ore, rispettivamente. Con un dosaggio di 100 mg in monosomministrazione giornaliera non si verifica accumulo significativo nel plasma né del Losartan né del suo metabolita attivo.
Il Losartan e i suoi metaboliti vengono eliminati sia per via biliare che per via urinaria. Nell’uomo, in seguito a somministrazione orale/endovenosa di Losartan marcato con 14C, la radioattività viene ritrovata per il 35%/43% circa nelle urine e per il 58%/50 % nelle feci.
Caratteristiche nei pazienti
Le concentrazioni plasmatiche di Losartan e del suo metabolita attivo osservate nei pazienti anziani ipertesi non sono significativamente differenti da quelle osservate nei pazienti giovani ipertesi.
Nelle pazienti ipertese i livelli plasmatici di Losartan sono risultati due volte più alti rispetto agli uomini ipertesi, mentre i livelli plasmatici del metabolita attivo non sono differenti fra uomini e donne.
Nei pazienti con cirrosi epatica alcolica da lieve a moderata, i livelli plasmatici di Losartan e del suo metabolita attivo a seguito di somministrazione orale sono stati rispettivamente 5 e 1,7 volte più alti rispetto ai giovani volontari maschi (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Le concentrazioni plasmatiche di Losartan non sono alterate in pazienti con una clearance della creatinina al di sopra di 10 ml/minuto. Rispetto ai pazienti con funzione renale normale, l’AUC di Losartan è circa 2 volte più alta nei pazienti in emodialisi.
Le concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo non sono alterate in pazienti con compromissione della funzione renale o in emodialisi.
Nè Losartan nè il metabolita attivo possono essere rimossi con l’emodialisi.
Farmacocinetica nei pazienti pediatrici
La farmacocinetica di Losartan è stata studiata in 50 pazienti pediatrici ipertesi > 1 mese di età fino a < 16 anni di età dopo la monosomministrazione giornaliera orale di circa 0,54 fino a 0,77 mg/kg di Losartan (dosaggi medi).
I risultati hanno mostrato che il metabolita attivo viene formato da Losartan in tutti i gruppi di età. I risultati hanno mostrato che le farmacocinetiche di Losartan dopo somministrazione orale sono state generalmente simili nei neonati e nei bambini piccoli che tentano i primi passi, nei bambini in età prescolare, nei bambini in età scolare e negli adolescenti. Le farmacocinetiche del metabolita differiscono maggiormente tra i gruppi di età. Quando si raffrontano i bambini in età prescolare con gli adolescenti queste differenze diventano statisticamente significative. L’esposizione in neonati/bambini piccoli che tentano i primi passi era relativamente alta.
I dati preclinici non evidenziano pericoli speciali per l’uomo sulla base di studi convenzionali di farmacologia generale, genotossicità e carcinogenicità potenziale. Negli studi di tossicità a dosaggio ripetuto, la somministrazione di Losartan ha provocato una riduzione dei parametri relativi ai globuli rossi (eritrociti, emoglobina, ematocrito), un aumento dei livelli sierici della urea-N ed aumenti occasionali della creatinina sierica, una riduzione del peso del cuore (senza correlati istologici) e modificazioni gastrointestinali (lesioni della mucosa, ulcere, erosioni, emorragie). Come per altre sostanze che agiscono direttamente sul sistema renina-angiotensina, si è visto che Losartan ha indotto effetti avversi nella fase avanzata dello sviluppo fetale, che hanno causato morte fetale e malformazioni.
Polvere:
• cellulosa microcristallina (E460)
• lattosio monoidrato
• amido di mais pregelatinizzato
• magnesio stearato (E572)
• idrossipropilcellulosa (E463)
• ipromellosa (E464)
• titanio diossido (E171)
Solvente:
• cellulosa microcristallina
• carbossimeticellulosa sodica
• acido citrico anidro
• acqua purificata
• gomma di xantano (E415)
• metilidrossibenzoato (E218)
• sodio fosfato monobasico monoidrato
• potassio sorbato (E202)
• carragenina calcio solfato, trisodio fosfato
• aroma di agrume dolce
• glicerina
• propilidrossibenzoato (E216)
• sodio citrato anidro
• saccarina sodica
• sorbitolo (E420) emulsione antischiuma (contiene acqua, polidimetilsilossano, C-14-18, mono e digliceridi, glicole polietilenico stearato, e glicole polietilenico.)
Non pertinente.
2 anni.
Dopo ricostituzione: 4 settimane.
Kit: Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
Conservare nella confezione originale.
Conservare la sospensione preparata in frigorifero a 2-8°C.
I seguenti componenti sono confezionati in un kit:
• una singola bustina di alluminio riempita con 500 mg di Losartan potassico polvere. La bustina è costituita dai seguenti materiali, dall’esterno all’interno e lo strato a contatto con il prodotto: PET/Inchiostro/Adesivo/ Foglio di alluminio/ Adesivo/ PE
• un flacone bianco di solvente da 473 ml, in polietilene ad alta densità (HDPE)
• un flacone ambrato da 240 ml, in polietilene tereftalato (PET) con chiusura in polipropilene a prova di bambino per miscelare la sospensione
• una siringa da 10 ml in polipropilene per dosaggio orale confezionata singolarmente con un adattatore in polietilene a bassa densità per il collo del flacone (push-in bottle neck adapter, PIBA) in un sacchetto in plastica.
Losartan sospensione è un liquido di colore bianco-biancastro dopo ricostituzione con la soluzione fornita.
Ricostituzione di LORTAAN sospensione orale (per 200 ml di una sospensione da 2,5 mg/ml)
Aggiungere 200 ml di solvente al flacone ambrato da 240 ml in polietilene tereftalato (PET) fornito. Prima di aprire la bustina battere leggermente in modo delicato sul lato della bustina per facilitare il trasferimento del materiale. Aggiungere accuratamente l’intero contenuto della bustina nel flacone contenitore in PET contenente il solvente, battere leggermente il lato della bustina e capovolgere come necessario. È normale che un piccolo quantitativo di polvere residua rimanga aderente alla superficie interna della bustina. La bustina NON deve essere risciacquata. Collocare il tappo a vite sul flacone e agitare bene i contenuti per facilitare la dispersione. Dopo ricostituzione, Losartan sospensione è un liquido di colore bianco sporco. Rimuovere il tappo a vite, collocare l’adattatore per il collo del flacone sul flacone, e richiudere il flacone. La sospensione deve essere conservata in frigorifero a 2-8° C fino ad un massimo di 4 settimane. Agitare la sospensione prima di ogni utilizzo e ricollocare subito in frigorifero.
Eliminare il solvente in eccesso non usato nella preparazione della sospensione.
MERCK SHARP & DOHME (ITALIA) S.p.A.
Via G. Fabbroni, 6 - 00191 Roma
Consociata della Merck & Co., Inc.
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AIC n. 029384056/M
Aprile 2009
Novembre 2009