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Losartan Idroclorotiazide MylanCS
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 50 mg/12,5 mg: ogni compressa contiene 50 mg di losartan potassico equivalenti a 45,76 mg di losartan e 12,5 mg di idroclorotiazide.
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 100 mg/25 mg: ogni compressa contiene 100 mg di losartan potassico equivalenti a 91,52 mg di losartan e 25 mg di idroclorotiazide.
Eccipienti:
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 50 mg/12,5 mg: 70,31 mg di lattosio monoidrato
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 100 mg/25 mg: 140,61 mg di lattosio monoidrato.
Compresse rivestite con film.
Compresse rotonde, gialle, rivestite con film.
- Ipertensione:
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics è indicato per il trattamento dell’ipertensione in pazienti la cui pressione sanguigna non può essere adeguatamente controllata con il losartan o la idroclorotiazide da soli.
- pazienti ipertesi con ipertrofia ventricolare sinistra per ridurre il rischio di infarto (vedere sezione 5.1 “Proprietà farmacodinamiche”, Losartan potassico, studio LIFE, Razza)
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Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics non deve essere usato come terapia iniziale, ma in pazienti la cui pressione sanguigna non è adeguatamente controllata da 50 mg di losartan potassico o 12,5 mg di idroclorotiazide da soli.
Si raccomanda la titolazione della dose con i singoli componenti (losartan ed idroclorotiazide).
Quando appropriato dal punto di vista clinico, può essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all’associazione fissa in pazienti la cui pressione sanguigna non è adeguatamente controllata.
Modo di somministrazione:
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 50/12,5 mg compresse
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 100/25 mg compresse deve essere somministrato con un’adeguata quantità di liquido (es. un bicchiere d’acqua).
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 50/12,5 mg compresse
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 100/25 mg compresse può essere somministrato con o senza cibo.
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 50/12,5 mg compresse
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 100/25 mg compresse può essere somministrato in associazione con altri farmaci antipertensivi.
Ipertensione:
La dose usuale e di mantenimento è di 1 compressa di Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 50/12,5 mg al giorno.
Nei pazienti che non rispondono adeguatamente ad 1 compressa di Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 50/12,5 mg la dose può essere aumentata a 2 compresse/die o cambiata con 1 compressa di Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 100/25 mg. La dose massima giornaliera è di 2 compresse/die di Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 50/12,5 mg o 1 compressa di Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 100 mg/25 mg.
- Riduzione del rischio della morbidità cardiovascolare e della mortalità in pazienti ipertesi con ipertrofia del ventricolo sinistro:
La dose iniziale normale è di 50 mg di losartan potassico al giorno. Se la pressione non è sufficientemente ridotta usando50 mg di losartan potassico, il trattamento deve essere cambiato in una associazione di losartan e di idroclorotiazide a bassa dose (12,5 mg) e, se necessario, la dose può essere aumentata a 100 mg di losartan e 12,5 mg di idroclorotiazide una volta al giorno. Il dosaggio può essere ulteriormente aumentato a 100 mg di losartan e 25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno. La dose massima giornaliera è di 2 compresse di Losartan/Idroclorotiazide 50 mg/12,5 mg o di 1 compressa di Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics 100 mg/25 mg.
In generale, l’effetto antipertensivo viene raggiunto entro tre o quattro settimane dopo l’inizio della terapia.
Uso in pazienti con compromissione renale ed emodialisi:
Non è richiesto un aggiustamento della dose in pazienti con compromissione renale moderata (cioè clearance della creatinina 30-50 ml/min). Le compresse di Losartan potassico/ Idroclorotiazide non sono raccomandate nei pazienti in emodialisi. Le compresse di Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics non devono essere usate in pazienti con grave compromissione renale (cioè con clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).
Nel caso in cui Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics venga utilizzato in pazienti con compromissione renale, si raccomanda un controllo periodico dei livelli sierici di potassio, creatinina e acido urico.
Uso in pazienti con deplezione intravascolare del volume:
La deplezione del volume e/o del sodio devono essere corrette prima della somministrazione di Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics compresse.
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics non deve essere somministrato a pazienti con deplezione intravascolare del volume (cioè trattati con diuretici ad alto dosaggio).
Uso in pazienti con pazienti con compromissione epatica:
Non vi è un’esperienza terapeutica nei pazienti con compromissione epatica grave. Pertanto il losartan non è raccomandato in pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Uso negli anziani:
Non è necessario alcun aggiustamento della dose. In questa popolazione l’esperienza è limitata.
Uso in bambini ed adolescenti (< 18 anni):
Non vi è un’esperienza nei bambini e negli adolescenti. Pertanto il losartan non deve essere somministrato a bambini ed adolescenti.
Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics è controindicato in:
- ipersensibilità al losartan, alla idroclorotiazide, ad altri derivati delle sulfonamidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- pazienti con anuria
- grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min)
- grave compromissione epatica
- secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4. e 4.6)
- allattamento (paragrafo 4.6)
Losartan
Angioedema:
I pazienti con anamnesi di angioedema (gonfiore di viso, labbra, gola e/o lingua) devono essere attentamente monitorati (vedere paragrafo 4.8).
Ipotensione e deplezione vascolare del volume:
Ipotensione sintomatica può comparire specialmente dopo la prima dose nei pazienti con deplezione del volume o del sodio a causa di un’intensa terapia diuretica, restrizioni dietetiche del sale, diarrea o vomito. Tali condizioni devono essere corrette prima di somministrare il Losartan/idroclorotiazide compresse (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
Squilibri degli elettroliti:
Squilibri degli elettroliti sono comuni nei pazienti con compromissione renale, con o senza diabete e devono essere identificati. Pertanto, le concentrazioni plasmatiche del potassio e della creatinina devono essere attentamente monitorate, specialmente nei pazienti con insufficienza cardiaca e concentrazioni plasmatiche della creatinina tra 1,2 mg/dl e 2,5 mg/dl.
Iperkaliemia
L’iperkaliemia può comparire durante il trattamento con farmaci che influenzano il sistema renina-angiotensina-aldosterone. I fattori di rischio per lo sviluppo di iperkaliemia includono insufficienza renale e/o insufficienza cardiaca, e diabete mellito. Diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio e sostituti del sale contenenti potassio debbono essere usati con cautela quando somministrati con Losartan/idroclorotiazide (vedere paragrafi 4.5)
Si devono tenere sotto controllo i livelli di potassio e gli squilibri degli elettroliti in caso di trattamento in pazienti a rischio di iperkaliemia.
Litio:
La combinazione di litio e Losartan/idroclorotiazide non è raccomandata (vedere paragrafi 4.5)
Compromissione della funzionalità epatica:
Sulla base dei dati farmacocinetici che dimostrano un significativo aumento delle concentrazioni plasmatiche del losartan in pazienti cirrotici, il Losartan/idroclorotiazide deve essere usato con cautela in pazienti con anamnesi di compromissione epatica da lieve a moderata e deve essere presa in considerazione una dose minore. Non vi è esperienza terapeutica con il losartan in pazienti con grave compromissione epatica. Pertanto il Losartan/idroclorotiazide è controindicato in pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2).
Compromissione della funzionalità renale:
Come conseguenza dell’inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono state riportate alterazioni della funzionalità renale (in particolare in pazienti il cui funzionalità renale è dipendente dal sistema renina-angiotensina-aldosterone, come quelli con grave insufficienza cardiaca o pregressa disfunzione renale).
Come con altri farmaci che influenzano il sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono stati riportati anche aumenti dell’urea ematica e della creatinina sierica in pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o dell’arteria in mono-rene; queste alterazioni della funzionalità renale possono essere reversibili dopo l’interruzione della terapia. Il losartan deve essere usato con cautela in pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o dell’arteria in mono-rene.
Trapianto renale.
Non vi è esperienza in pazienti con trapianto recente di rene.
Iperaldosteronismo primario:
In genere i pazienti con iperaldosteronismo primario non rispondono ai farmaci antipertensivi che agiscono mediante l’inibizione del sistema renina-angiotensina. Pertanto, l’uso di Losartan/Idroclorotiazide compresse non è raccomandato.
Malattie coronariche e cerebrovascolari:
Come con tutti gli agenti antipertensivi, un’eccessiva diminuzione della pressione sanguigna in pazienti con malattie ischemiche cardiovascolari e cerebrovascolari può causare un infarto del miocardio o un ictus. In tali pazienti, Losartan/idroclorotiazide deve essere somministrato sotto stretta supervisione medica.
Insufficienza cardiaca:
In pazienti con insufficienza cardiaca, con o senza compromissione renale, vi è - come con altri farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina - un rischio di grave ipotensione arteriosa e compromissione renale (spesso acuta).
Non vi è sufficiente esperienza con losartan in pazienti con insufficienza cardiaca e concomitante grave compromissione renale, in pazienti con grave insufficienza cardiaca (classe IV NYHA) e così pure in pazienti con insufficienza cardiaca ed aritmie cardiache sintomatiche tali da costituire un rischio per la vita. Pertanto, il losartan deve essere usato con cautela in questo gruppo di pazienti.
Stenosi delle valvole aortiche e mitraliche, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva:
Come con altri vasodilatatori, una speciale cautela è indicata in pazienti che soffrono di stenosi delle valvole aortiche e mitraliche, o di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
Differenze etniche:
Come osservato con gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, il losartan e gli altri antagonisti dell’angiotensina, sono apparentemente meno efficaci nel diminuire la pressione sanguigna nelle persone di razza nera, probabilmente a causa della maggior prevalenza nella popolazione ipertesa di razza nera di bassi livelli di renina.
Idroclorotiazide
Ipotensione e squilibri elettroliti/liquidi:
Ipotensione sintomatica può comparire in alcuni pazienti. Questo è stato osservato raramente in pazienti ipertesi senza complicazioni, ma è più probabile in presenza di deplezione dei liquidi o squilibrio degli elettroliti. Pertanto, come per tutti i pazienti in trattamento con diuretici, deve essere eseguita una determinazione periodica degli elettroliti sierici, ad intervalli appropriati. I tiazidi, inclusa l’idroclorotiazide, possono causare squilibri dei liquidi o degli elettroliti (inclusa ipopotassiemia, iponatremia ed alcalosi ipocloremica). Sintomi premonitori dello squilibrio dei liquidi o degli elettroliti sono: secchezza delle fauci, sete, debolezza, letargia, sonnolenza, irrequietezza, crampi o dolori muscolari, affaticamento muscolare, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali quali nausea o vomito (vedere paragrafo 4.8).
Il rischio di ipopotassiemia è maggiore in pazienti con cirrosi epatica, con diuresi intensa, che ricevono un’insufficiente quantità orale di elettroliti ed in pazienti in terapia concomitante con corticosteroidi ed ACTH (vedere paragrafo 4.5). Al contrario, a causa dell’antagonismo ai recettori dell’angiotensina II (AT1) attraverso il componente losartan del losartan/idroclorotiazide compresse, può comparire ipopotassiemia, specialmente in presenza di compromissione renale e/o insufficienza cardiaca e diabete mellito. Si raccomanda un adeguato monitoraggio del potassio sierico in pazienti a rischio.
I tiazidi hanno mostrato di aumentare l’escrezione urinaria del magnesio che può causare ipomagnesiemia.
Iponatremia causata da diluizione può comparire in pazienti edematosi in climi caldi.
Compromissione renale:
Nella compromissione renale (ultrafiltrazione glomerulare < 30 ml/min) l’idroclorotiazide non è efficace o addirittura pericolosa poiché l’ultrafiltrazione viene ulteriormente ridotta. Pertanto, il Losartan/Idroclorotiazide è controindicato in pazienti con grave compromissione renale (ad es. clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).
Compromissione epatica:
I tiazidi devono essere usati con cautela in pazienti con alterata funzionalità epatica o con malattie progressive del fegato, poiché minime alterazioni dell’equilibrio dei liquidi o degli elettroliti possono precipitare un coma epatico. Il Losartan/idroclorotiazide è controindicato nei pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2).
Effetti metabolici ed endocrini:
La terapia con tiazidi può alterare la tolleranza al glucosio. Può essere necessario un aggiustamento della dose degli antidiabetici, inclusa l’insulina (vedere 4.5 “Interazioni con altri prodotti medicinali ed altre forme di interazione”). Il diabete mellito latente può divenire manifesto durante la terapia con i tiazidi.
I tiazidi possono diminuire l’escrezione urinaria del calcio e possono causare lievi ed intermittenti aumenti del calcio sierico. Una marcata ipercalcemia può costituire l’evidenza di un iperparatiroidismo nascosto.I tiazidi devono essere sospesi prima dei test per la funzionalità delle paratiroidi.
Aumenti del colesterolo e dei trigliceridi possono essere associati con la terapia diuretica con i tiazidi. La terapia con tiazidi può precipitare l’iperuricemia e/o la gotta in alcuni pazienti. Poiché il losartan diminuisce l’acido urico, l’associazione di losartan ed idroclorotiazide attenua l’iperuricemia indotta dai diuretici.
Generali:
In pazienti trattati con tiazidi, possono comparire reazioni da ipersensibilità con o senza anamnesi di allergia o asma bronchiale.
Esacerbazioni o attivazione del lupus eritematoso sono state riportate con l’uso di tiazidi.
Intolleranza al galattosio, deficienza della Lapp lattasi , malassorbimento del glucosio-galattosio:
Questo medicinale contiene lattosio monoidrato. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficienza della Lapp lattasi , malassorbimento del glucosio-galattosio non devono prendere questo medicinale.
Gravidanza:
Losartan/idroclorotiazide non deve essere somministrato durante la gravidanza.
A meno che non sia considerato essenziale continuare la terapia con Losartan/idroclorotiazide, le pazienti che stanno pianificando una gravidanza devono passare ad una terapia antipertensiva alternativa che abbia un profilo di sicurezza documentato per l’uso in gravidanza. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con Losartan/idroclorotiazide deve essere immediatamente interrotto e, se necessario, si deve iniziare una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6)
Altre avvertenze e precauzioni:
Agente anti-doping:
L’idroclorotiazide può produrre risultati analitici positivi nei test antidoping
Se utilizzato come agente dopante, l’idroclorotiazide può indurre aritmia grave.
L’uso di idroclorotiazide come agente dopante può essere pericoloso per la salute.
I possibili effetti sulla salute dell’idroclorotiazide, come agente dopante, non possono essere previsti.
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Potenziali interazioni correlate sia al losartan sia alla idroclorotiazide:
Uso concomitante non raccomandato
Litio
Aumenti reversibili delle concentrazioni del litio e tossicità sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litio ed inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina e, raramente, con gli antagonisti dell’angiotensina II. Inoltre, la clearance renale del litio viene ridotta dai tiazidi e di conseguenza il rischio di tossicità del litio può aumentare. Pertanto, l’uso di Losartan/idroclorotiazide in associazione con il litio non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4). Se l’uso dell’associazione risultasse necessario, si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli sierici del litio.
Uso concomitante che richiede cautela
Baclofen
Può comparire potenziamento dell’effetto antipertensivo.
Medicinali antinfiammatori non steroidei
I FANS (cioè acido acetilsalicilico(> 3 g/die), COX-2 inibitori e FANS non selettivi) possono ridurre l’effetto antipertensivo dei diuretici tiazidici e degli antagonisti dell’angiotensina II. In alcuni pazienti con compromissione della funzionalità renale (ad es. pazienti disidratati o pazienti anziani con compromissione della funzionalità renale) la co-somministrazione di antagonisti dell’angiotensina II e di agenti inibitori della ciclo-ossigenasi può causare un ulteriore deterioramento della funzionalità renale, inclusa la possibilità di insufficienza renale acuta, che di solito è irreversibile. Pertanto, l’associazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e si deve prendere in considerazione il monitoraggio della funzionalità renale dopo l’inizio della terapia concomitante e poi successivamente.
Uso concomitante da tenere in considerazione
Amifostina
Può comparire un potenziamento dell’effetto antipertensivo.
Altri agenti antipertensivi
L’effetto antipertensivo del losartan/idroclorotiazide può essere aumentato dell’uso concomitante di altri prodotti medicinali antipertensivi.
Alcool, barbiturici, narcotici, triciclici, antipsicotici
Può presentarsi potenziamento dell’ipotensione ortostatica.
Corticosteroidi (per via sistemica)
Riduzione dell’effetto antipertensivo.
Potenziali interazioni correlate al losartan
Uso concomitante non raccomandato
Medicinali che influenzano i livelli di potassio
Sulla base dell’esperienza con l’uso di altri prodotti medicinali che influenzano il sistema renina-angiotensina, l’uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio, sostituti del sale contenenti potassio o altri prodotti che possono aumentare i livelli di potassio sierico (ad es. eparina, ACE inibitori) può portare ad aumenti del potassio sierico. Se si devono prescrivere medicinali che influenzano i livelli del potassio in associazione con Losartan/idroclorotiazide, si consiglia il monitoraggio dei livelli plasmatici del potassio (vedere paragrafo 4.4).
Uso concomitante da tenere in considerazione
Fluconazolo
Il losartan viene principalmente metabolizzato dal citocromo P450 (CYP)2C9 nel metabolita attivo carbossi-acido. In uno studio clinico è stato trovato che il fluconazolo (inibitore del CYP2C9) diminuisce l’esposizione al metabolita attivo di circa il 50%. E’ stato dimostrato che il trattamento concomitante con losartan e rifampicina (induttore del metabolismo enzimatico) causa una riduzione del 40% delle concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo. La rilevanza clinica di questi effetti è sconosciuta.
Non sono state trovate differenze nell’esposizione con il trattamento concomitante con fluvastatina (debole inibitore del CYP2C9).
Potenziali interazioni correlate all’idroclorotiazide
Uso concomitante non raccomandato
Medicinali che influenzano i livelli di potassio
L’effetto di deplezione del potassio dell’idroclorotiazide può essere potenziato dalla co-somministrazione di altri medicinali associati con perdita di potassio e con l’ipopotassiemia (ad es. altri diuretici kaliuretici, lassativi, corticosteroidi, ACTH, amfotericina, carbenoxolone, penicillina G sodica o derivati dell’acido salicilico). Pertanto, tale uso concomitante non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4).
Uso concomitante che richiede cautela
Sali di calcio
I diuretici tiazidici possono aumentare i livelli di calcio a causa di una diminuita escrezione. Se devono essere prescritti supplementi di calcio, si devono monitorare i livelli sierici del calcio ed il dosaggio del calcio deve essere aggiustato di conseguenza.
Colestiramina e resine di colestipol
L’assorbimento dell’idroclorotiazide è alterato dalla presenza di resine a scambio anionico.
Glicosidi della digitale
L’ipopotassiemi indotta dai tiazidi o l’ipomagnesiemia possono favorire l’insorgenza di aritmie cardiache indotte dalla digitale.
Prodotti medicinali influenzati da disturbi del potassio sierico
Il monitoraggio periodico del potassio sierico e dell’ECG sono raccomandati quando il Losartan/idroclorotiazide viene somministrato con medicinali influenzati da alterazioni del potassio sierico (ad es.glicosidi della digitale ed antiaritmici) e con i seguenti medicinali (inclusi alcuni antiaritmici) che inducono torsioni di punta (tachicardia ventricolare), essendo l’ipopotassiemia un fattore predisponente alle torsioni di punta:
Antiaritmici di classe Ia (es. chinidina, idrochinidina, disopiramide).
Antiaritmici di classe III (es. amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide)
Alcuni antipsicotici (es. tioridazina, clorpromazina, levopromazina, trifluoperazina), ciamemazina, sulpiride, sultopride, amisulpiride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperidolo)
Altri (es. bepridil, cisapride, difemanil, eritromicina e.v., alofantrina, mizolastina, pentamidina, terfenadina, vincamicina e.v.)
Miorilassanti scheletrici non-depolarizzanti (es. tubocurarina)
L’effetto dei miorilassanti scheletrici non-depolarizzanti può essere potenziato dall’idroclorotiazide.
Agenti anticolinergici (es. atropina, biperiden)
Aumento della biodisponibilità ai diuretici di tipo tiazidici, con diminuzione della motilità gastrointestinale e della velocità di svuotamento dello stomaco.
Prodotti antidiabetici (agenti orali ed insulina)
La terapia con tiazidi può influenzare la tolleranza al glucosio. Può essere necessario un aggiustamento della dose degli antidiabetici (vedere paragrafo 4.4).
Metformina
La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da una possibile insufficienza renale correlata all’idroclorotiazide.
Beta-bloccanti e diazoxide
L’effetto iperglicemizzante dei beta-bloccanti e della diazoxide può essere aumentato dai tiazidi.
Amine con azione pressoria (es. noradrenalina)
L’effetto delle amine pressorie può diminuire.
Prodotti medicinali usati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone ed allopurinolo)
Può essere necessario l’aggiustamento del dosaggio dei prodotti uricosurici poiché l’idroclorotiazide può aumentare i livelli sierici dell’acido urico. Possono essere necessari aumenti del dosaggio del probenecid o del sulfinpirazone. La co-somministrazione di una tiazide può aumentare l’incidenza delle reazioni da ipersensibilità all’allopurinolo.
Amantadina
I tiazidi possono aumentare il rischio di reazioni avverse causate dall’amantadina.
Agenti citotossici (es. ciclofosfamide, metotrexato)
I tiazidi possono ridurre l’escrezione renale di agenti citotossici e potenziare i loro effetti mielosoppressivi.
Salicilati
In caso di dosi elevate di salicilati, l’idroclorotiazide può aumentare l’effetto tossico dei salicilati sul SNC.
Metildopa
Vi sono stati rapporti isoalti di anemia emolitica comparsa con l’uso concomitante di idroclorotiazide e metildopa.
Ciclosporina
Il trattamento concomitante con ciclosporina può aumentare il rischio di iperuricemia e di complicazioni di tipo gottoso.
Tetracicline
La concomitante somministrazione di tetracicline e tiazidi aumenta il rischio di un aumento dell’urea indotto dalle tetracicline. Tale interazione probabilmente non si applica alla doxiciclina.
Chinidina
La clearance della chinidina può essere ridotta quando l'idroclorotiazide e la chinidina vengono co-somministrate.
Interazioni con farmaci/esami di laboratorio
A causa dei loro effetti sul metabolismo del calcio, i tiazidi possono interferire con i test per la funzionalità delle paratiroidi (vedere paragrafo 4.4).
Gravidanza
L'uso di Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso di Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics è controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità conseguente all'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia, non puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con Inibitori del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRAs), un simile rischio può esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.
E’ noto che nella donna l’esposizione alla terapia con il Losartan/idroclorotiazide durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere anche il paragrafo 5.3 'Dati preclinici di sicurezza').
In caso di esposizione al Losartan/idroclorotiazide dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.
I neonati le cui madri hanno assunto il Losartan/idroclorotiazide devono essere strettamente monitorati per l’ipotensione (vedere anche paragrafi 4.3 e 4.4).
L’idroclorotiazide può ridurre sia il volume plasmatici che il flusso sanguigno uteroplacentale.
I tiazidi passano la barriera placentare e sono presenti nel cordone ombelicale. Possono causare disturbi agli elettroliti fetali e probabilmente altre reazioni note negli adulti. Sono stati riportati casi di trombocitopenia neonatale ed ittero fetale o neonatale durante la terapia materna con tiazidi.
Allattamento
Non è noto se il losartan venga escreto nel latte umano. Tuttavia, il losartan è escreto nel latte di ratti che allattano. I tiazidi sono presenti nel latte umano e possono inibire la lattazione. Il losartan e idroclorotiazide Mylan Generics è controindicato durante l'allattamento al seno a causa di potenziali effetti avversi sul lattante (vedere paragrafo 4.3).
Non sono stati condotti studi sulla capacità di guidare ed usare macchinari. Tuttavia, quando si guida o si usano macchine, si deve tenere in mente che possono occasionalmente comparire vertigini o sonnolenza durante il trattamento con farmaci antipertensivi, particolarmente all’inizio della terapia o quando la dose viene aumentata.
Gli eventi avversi sono stati classificati, quando appropriato, per classi di organi e sistemi e secondo la frequenza secondo la seguente convenzione:
Molto comuni (≥1/10)
Comuni (≥1/100 e <1/10)
Non comuni (≥1/1000 e ≤1/100)
Rari (≥1/10.000 e ≤1/1000)
Molto rari (≤1/10.000)
Non noti (la frequenza non può essere stimata dai dati disponibili)
In studi clinici con il sale potassico di losartan e con l’idroclorotiazide, non sono stati osservati eventi avversi peculiari di questa associazione di sostanze. Gli eventi avversi sono limitati a quelli precedentemente osservati con losartan potassico e/o idroclorotiazide.
In studi clinici controllati nell’ipertensione essenziale, i capogiri sono stati gli unici eventi avversi correlati alla sostanza riportati con un’incidenza maggiore del placebo, in almeno l’1% dei pazienti trattati con losartan ed idroclorotiazide.
Oltre a questi effetti, vi sono altre reazioni avverse riportate dopo l’introduzione del prodotto nel mercato come segue:
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comuni: anemia, porpora di Henoch-Schölein, ecchimosi, emolisi
Disturbi del sistema immunitario
Rari: reazioni anafilattiche, angioedema
Patologie vascolari
Non comuni: vasculite
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comuni: tosse
Patologie gastrointestinali
Comuni: diarrea
Patologie epato-biliari
Rari: epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: orticaria
Esami di laboratorio
Rari: iperpotassiemia, aumento delle transaminasi.
Altri eventi avversi che sono stati osservati con uno dei costituenti dell’associazione e possono essere potenziali eventi avversi di losartan e idroclorotiazide Mylan Generics sono i seguenti:
Losartan
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comuni: anemia, porpora di Henoch-Schölein, ecchimosi, emolisi
Disturbi del sistema immunitario
Rari: reazioni anafilattiche, angioedema, orticaria
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comuni: anoressia, gotta
Disturbi psichiatrici
Comuni: insonnia e irrequietezza
Non comuni: ansia, disturbi d’ansia, attacchi di panico, confusione, depressione, sogni anormali, disturbi del sonno, sonnolenza, alterazioni della memoria.
Patologie del sistema nervoso
Comuni: cefalea, capogiri
Non comuni: nervosismo, parestesie, neuropatia periferica, tremore, emicrania, sincope.
Patologie dell’occhio
Non comuni: visione offuscata, bruciore/fitte all’occhio, congiuntivite, diminuzione dell’acuità visiva
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comuni: vertigini, tinnito
Patologie cardiache
Non comuni: ipotensione, ipotensione ortostatica, dolore allo sterno, angina pectoris, blocco AV di grado II, eventi cerebrovascolari, infarto del miocardio, palpitazioni, aritmie (fibrillazione atriale, bradicardia sinusale, tachicardia, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare)
Patologie vascolari
Non comuni: vasculite
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiiche
Comuni: tosse, infezioni delle vie aeree superiori, congestione nasale, sinusite, disturbi dei seni paranasali
Non comuni: fastidio alla faringe, faringite, laringite, dispnea, bronchite, epistassi, rinite, congestione respiratoria
Patologie gastrointestinali
Comuni: dolore addominale, nausea, diarrea, dispepsia
Non comuni: stitichezza, dolore dentale, secchezza delle fauci, flatulenza, gastrite, vomito
Patologie epato-biliari
Non noto: anomalie della funzionalità epatica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni. Alopecia, dermatite, secchezza della pelle, eritema, vampate, fotosensibilità, prurito, rash, orticaria, sudorazione
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
Comuni: crampi muscolari, dolore alla schiena ed alle gambe, mialgia
Non comuni: dolore alle braccia, gonfiore alle articolazioni,dolore alle ginocchia, dolore muscolo-scheletrico, dolore alle spalle, rigidità, artralgia, artrite, fibromialgia, debolezza muscolare
Patologie renali ed urinarie
Non comuni: nicturia, aumentata frequenza della minzione, infezioni del tratto urinario
Patologie del sistema riproduttivo e della mammella
Non comuni: diminuzione della libido, impotenza
Disturbi generali e del sito di somministrazione
Comuni: astenia, affaticamento, dolore toracico
Non comuni: edema facciale, febbre
Laboratorio
Comuni: iperpotassiemia, lieve riduzione dell’ematocrito e dell’emoglobina
Non comuni: lieve aumento dei livelli sierici dell’urea e della creatinina
Molto rari: aumento degli enzimi epatici e della bilirubina
Idroclorotiazide
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comuni: agranulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica, leucopenia, porpora, trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario
Rari: reazioni anafilattiche
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comuni: anoressia, iperglicemia, iperuricemia, ipopotassiemia, iponatremia
Disturbi psichiatrici
Comuni: insonnia e irrequietezza
Patologie del sistema nervoso
Comuni: cefalalgia
Patologie dell’occhio
Non comuni: transitorio offuscamento della vista, xantopsia
Patologie vascolari
Non comuni: angioiti necrotizzanti (vasculite, vasculite cutanea)
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiiche
Non comuni: distress respiratorio incluse polmonite ed edema polmonare
Patologie gastrointestinali
Non comuni: sialoadenite, spasmi, irritazione gastrica, nausea, vomito, diarrea, stitichezza
Patologie epato-biliari
Non comuni: ittero (colestasi intraepatica), pancreatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: fotosensibilità, orticaria, necrolisi epidermica tossica
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
Non comuni: crampi muscolari
Patologie renali ed urinarie
Non comuni: glicosuria, nefrite interstiziale, disfunzioni renali, insufficienza renale
Disturbi generali e del sito di somministrazione
Non comuni: febbre, capogiri
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Sintomi di intossicazione.
Non sono finora disponibili dati relativi al sovradosaggio nell’uomo. I sintomi più probabili del sovradosaggio del losartan si prevede possano essere ipotensione e tachicardia, forse bradicardia, astenia, vertigini, cefalea, alterazione della regolazione ortostatica (vedere anche 4.8).
Il sovradosaggio con idroclorotiazide è associato con deplezione degli elettroliti (iposodiemia, ipopotassiemia, ipocloremia) e disidratazione causata da eccessiva diuresi. I segni e sintomi più comuni di sovradosaggio sono nausea e sonnolenza. L’ipopotassiemia può causare spasmi muscolari e/o accentuate aritmie cardiache associate con l’uso concomitante di glicosidi della digitale o di alcuni medicinali antiaritmici.
Trattamento dell’intossicazione.
Le misure dipendono dal tempo trascorso dall’ingestione del farmaco e dal tipo e gravità dei sintomi. Le misure suggerite includono induzione del vomito e/o lavanda gastrica. Si deve dare la priorità alla stabilizzazione del sistema circolatorio. Dopo ingestione orale è indicata la somministrazione di una sufficiente dose di carbone attivo. Se compare ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione supina e con rapida somministrazione di sali e liquidi. Successivamente, oltre al monitoraggio dei parametri vitali, si deve eseguire un attento monitoraggio del bilancio dei liquidi e degli elettroliti, del bilancio acido-base e così pure delle sostanze presenti nelle urine ed il loro bilancio deve essere corretto, se necessario.
Né il losartan potassico né il suo metabolita attivo possono essere rimossi con l’emodialisi.
Il grado di rimozione della idroclorotiazide mediante emodialisi non è stato stabilito.
Categoria farmacoterapeutica: antagonisti dell’angiotensina II e diuretici
Codice ATC: C09DA01.
Combinazione Losartan e idroclorotiazide
I componenti di Losartan e idroclorotiazide Mylan Generics hanno dimostrato di avere un effetto aggiuntivo sulla riduzione della pressione sanguigna, riducendola in misura maggiore rispetto a ciascun componente preso singolarmente. Si pensa che questo effetto sia il risultato delle azioni complementari dei due componenti. Inoltre, come risultato del suo effetto diuretico, l’idroclorotiazide aumenta l’attività plasma-renina e la secrezione di aldosterone, diminuisce il potassio sierico ed aumenta i livelli di angiotensina II. La somministrazione di losartan blocca tutte le azioni fisiologicamente rilevanti dell’angiotensina II e tramite l’inibizione dell’aldosterone tende ad attenuare la perdita di potassio associata al diuretico. Il Losartan ha dimostrato di avere un effetto uricosurico lieve e transitorio. L’idroclorotiazide ha dimostrato di provocare un modesti incrementi dell’acido urico; la combinazione di losartan e idroclorotiazide tende ad attenuare l’iperuricemia indotta dal diuretico.
Losartan
Il losartan è un antagonista orale del recettore dell’angiotensina II (tipo AT1) prodotto per sintesi. L’angiotensina II, un potente vasocostrittore è l’ormone attivo primario del sistema renina-angiotensina ed ha un importante ruolo nella fisiopatologia dell’ipertensione. L’angiotensina II si lega al recettore AT1 presente in molti tessuti (ad es. muscoli lisci vascolari, ghiandole adrenali, reni e cuore) e svolge diverse importanti azioni biologiche, inclusa la vasocostrizione ed il rilascio dell’aldosterone. Inoltre l’angiotensina II stimola la proliferazione delle cellule muscolari lisce.
Il losartan blocca selettivamente il recettore AT1. Sia il losartan sia il suo metabolita carbossilico-acido farmacologicamente attivo E-3174 inibiscono in vitro e d in vivo tutte le azioni fisiologicamente importanti dell’angiotensina II, indipendentemente dalla fonte e dalla via della loro sintesi.
Il losartan non possiede un’azione antagonista ed inoltre non vi è un blocco di altri recettori ormonali o di canali ionici importanti per la regolazione cardiovascolare. Inoltre il losartan non inibisce l’ACE (kinasi II), l’enzima che degrada la bradichinina. Pertanto non vi è un aumento di effetti indesiderati mediati dalla bradichinina.
Durante la somministrazione del losartan, la rimozione del feedback negativo dell’angiotensina II sulla secrezione della renina, porta ad un aumento dell’attività plasma-renina (PRA). Un aumento del PRA porta ad un aumento dell’angiotensina II nel plasma. Nonostante questi aumenti, l’azione antipertensiva e la soppressione della concentrazione plasmatica dell’aldosterone sono mantenute, indicando un effettivo blocco del recettore dell’angiotensina II. Dopo la sospensione del losartan, il PRA ed i valori di angiotensina II ritornano ai valori basali entro 3 giorni.
Sia il losartan, sia il suo principale metabolita attivo hanno un’affinità molto maggiore per il recettore AT1 che per il recettore AT2. In relazione al loro peso, il metabolita attivo è da 10 a 40 volte più attivo del losartan.
Studi nell’ipertensione
In studi clinici controllati, la somministrazione una volta al giorno di losartan potassico a pazienti con ipertensione essenziale da lieve a moderata, ha prodotto riduzioni statisticamente significative della pressione sistolica e diastolica. La misurazione della pressione sanguigna 24 ore dopo la dose rispetto a 5-6 ore dopo la dose, ha dimostrato una riduzione della pressione nelle 24 ore; il ritmo naturale diurno è stato mantenuto. La riduzione della pressione sanguigna alla fine dell’intervallo tra 2 dosi è stata di circa il 70-80% dell’effetto osservato 5-6 ore dopo la dose.
L’interruzione del losartan potassico in pazienti ipertesi non ha portato ad un improvviso aumento della pressione (rebound). Nonostante la marcata riduzione della pressione sanguigna, il losartan potassico non ha un effetto clinicamente significativo sulla frequenza cardiaca.
Losartan potassico è ugualmente efficace in maschi e femmine e nei più giovani (con meno di 65 anni) rispetto ai più anziani.
Studio LIFE
Lo studio Losartan Intervention For Endpoint reduction in hypertension (LIFE) è stato uno studio randomizzato in triplo cieco controllato in 9193 pazienti ipertesi di età da 55 a 80 anni con ipertrofia ventricolare sinistra documentata con ECG. I pazienti sono stati randomizzati al losartan 50 mg una volta al giorno o all’atenololo 50 mg. Se non veniva raggiunta la pressione prevista (< 140/90 mmHg) prima veniva aggiunta l’idroclorotiazide (12,5 mg) e poi, se necessario, la dose di losartan o atenololo veniva aumentata a 100 mg una volta al giorno. Altri antipertensivi, con l’eccezione di ACE-inibitori, antagonisti dell’angiotensina II o beta-bloccanti, venivano aggiunti se necessario per raggiungere la pressione prevista. La durata media del follow-up è stata di 4,8 anni.
L’endpoint primario era un indice composito di morbidità e mortalità cardiovascolari misurato dalla riduzione dell’incidenza combinata di morte cardiovascolare, ictus ed infarto del miocardio. La pressione sanguigna è scesa a livelli simili nei 2 gruppi. Il trattamento con losartan ha portato ad una riduzione del 13,0% del rischio (p=0,021, intervallo di confidenza al 95%, 0.77-0.98) rispetto all’atenololo nei pazienti che hanno raggiunto l’endpoint composito primario. Ciò è stato principalmente attribuibile ad una riduzione dell’incidenza dell’ictus. Il trattamento con losartan ha ridotto il rischio di ictus del 25% rispetto all’atenololo (p=0,001, intervallo di confidenza al 95%, 0.77-0.89). Le incidenze di morte cardiovascolae e di infarto del miocardio non sono risultate significativamente diverse nei 2 gruppi di trattamento.
Razza:
Vi erano 533 pazienti di razza nera coinvolti nello studio. In questo gruppo, il trattamento con Losartan/idroclorotiazide ha portato ad un incremento del 67% del rischio rispetto con l’atenololo per l’endpoint composito primario (p=0.033, intervallo di confidenza al 95%, 1.04-2.66) e ad un incremento del 118% rispetto all’atenololo del rischio di infarto (p=0.030, intervallo di confidenza al 95%, 1.08-4.04).
Idroclorotiazide
L’idroclorotiazide è un diuretico tiazidico. Il meccanismo dell’effetto antipertensivo dei diuretici tiazidici non è completamente conosciuto. I tiazidi influenzano il meccanismo renale tubulare del riassorbimento degli elettroliti, aumentando direttamente l’escrezione del sodio e del cloro all’incirca nella stessa quantità.
L’azione diuretica dell’idroclorotiazide riduce il volume plasmatico, aumenta l’attività della renina plasmatica, aumenta la secrezione di aldosterone, con conseguente aumento della perdita del potassio e del bicarbonato urinario e diminuzione del potassio sierico. Il legame renina-aldosterone è mediato dall’angiotensina II e pertanto la co-somministrazione di un antagonista del recettore dell’angiotensina II tende ad invertire la perdita di potassio associata ai diuretici tiazidici.
L’insorgenza della diuresi si manifesta in 1-2 ore. L’effetto diuretico persiste per 10-12 ore, a seconda dalla dose, l’effetto antipertensivo persiste fino a 24 ore.
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Assorbimento
Losartan
Dopo somministrazione orale il losartan viene bene assorbito e sottoposto a metabolismo di “primo passaggio”, formando un metabolita carbossilico attivo e altri metaboliti inattivi. La biodisponibilità sistemica del losartan compresse è di circa il 33%. Il losartan ed il suo metabolita attivo raggiungono picchi medi di concentrazione in 1 ora e in 3.4 ore, rispettivamente. Non è stato osservato nessun effetto clinicamente significativo sul profilo di concentrazione plasmatica del losartan quando il farmaco è stato somministrato dopo un pasto standard.
Distribuzione :
Losartan:
Sia il losartan che il suo metabolita attivo si legano alle proteine plasmatiche, in misura ≥99%, principalmente all'albumina. Il volume di distribuzione del losartan è di 34 litri. Studi condotti sui ratti dimostrano che il passaggio di losartan attraverso la barriera ematoencefalica è scarso o nullo.
Idroclorotiazide:
L’idroclorotiazide attraversa la placenta ma non la barriera emato-encefalica ed è escreta nel latte materno.
Biotrasformazione :
Losartan:
Circa il 14% di una dose di losartan somministrata per via endovenosa o orale viene convertito nel suo metabolita attivo. Dopo somministrazione endovenosa o orale di losartan potassico marcato con 14C, la radioattività plasmatica viene attribuita principalmente al losartan e al suo metabolita attivo. In circa l'1% dei soggetti che hanno partecipato agli studi è stata osservata una conversione minima del losartan nel suo metabolita attivo. Oltre al metabolita attivo, si formano anche dei metaboliti inattivi, inclusi i due principali metaboliti,formati in seguito all’idrossilazione della catena butilica laterale, ed un metabolica minore, un N-2 tetrazolo glucuronide.
Eliminazione :
Losartan:
La clearance plasmatica del losartan e del suo metabolita attivo è pari a circa 600 ml/min e 50 ml/min, rispettivamente. La clearance renale del losartan e del suo metabolita è circa 74 mL/min e 26 mL/min, rispettivamente. Quando il losartan viene somministrato per via orale, circa il 4% della dose viene escreto immodificato con le urine, e il 6% circa sotto forma di metabolita attivo. Le farmacocinetiche di losartan e del suo metabolita attivo hanno un andamento lineare fino ad un dosaggio di 200 mg.
Dopo somministrazione orale, le concentrazioni plasmatiche del losartan e del suo metabolita attivo si riducono in modo poliesponenziale con un'emivita terminale di circa 2 ore e 6-9 ore, rispettivamente. Con un dosaggio di 100 mg in monosomministrazione giornaliera, non si verifica un accumulo significativo nel plasma né del losartan né del suo metabolita attivo.
Il losartan e i suoi metaboliti vengono eliminati tramite sia escrezione biliare che urinaria. Nell'uomo, in seguito a somministrazione orale di losartan marcato con 14C, la radioattività viene ritrovata per il 35% circa nelle urine e per il 58% nelle feci.
Idroclorotiazide:
L'idroclorotiazide non viene metabolizzata, ma è rapidamente eliminata per via renale. In seguito a monitoraggio dei livelli plasmatici per almeno 24 ore, si è osservato che l'emivita plasmatica variava in un range compreso tra 5,6 e14,8 ore. Almeno il 61% della dose orale viene eliminata immodificata entro 24 ore.
Caratteristiche dei Pazienti:
Associazione di Losartan ed idroclorotiazide in compresse:
Nei pazienti anziani ipertesi, le concentrazioni plasmatiche del losartan e del suo metabolita attivo e l’assorbimento dell’idroclorotiazide non sono significativamente diverse da quelle rilevate nei pazienti ipertesi giovani.
Losartan:
Dopo somministrazione orale in pazienti affetti da cirrosi epatica alcolica da lieve a moderata, sono state rilevate concentrazioni plasmatiche di losartan e del suo metabolita attivo pari rispettivamente a 5 volte e a 1,7 volte quelle osservate in un gruppo di volontari giovani di sesso maschile.
Né il losartan né il suo metabolita attivo possono essere rimossi tramite emodialisi.
I dati preclinici non hanno rivelato particolari rischi per l’uomo sulla base di studi convenzionali di farmacologia, genotossicità e potenziale carcinogenetico. Il potenziale tossico dell’associazione losartan/idroclorotiazide è stato valutato in studi di tossicità cronica fino a 6 mesi di durata, in ratti e cani dopo somministrazione orale, e le modificazioni osservate in questi studi con la combinazione erano principalmente causati dalla componente losartan. La somministrazione dell’associazione losartan/idroclorotiazide ha indotto una diminuzione dei parametri relativi ai globuli rossi (eritrociti, emoglobina, ematocrito), un aumento dell’urea-N nel siero, una diminuzione del peso del cuore (senza correlati istologici) ed alterazioni gastrointestinali (lesioni delle membrane mucose, ulcere, erosioni, emorragie). Non è stata riscontrata alcuna prova di teratogenesi in ratti o conigli trattati con l’associazione losartan/idroclorotiazide. È stata osservata tossicità fetale nei ratti, evidenziata da un lieve aumento delle costole sopranumerarie nella prima generazione, quando le femmine venivano trattate prima o durante la gestazione. Come osservato in studi con losartan somministrato da solo, gli effetti avversi fetali e neonatali, inclusa la tossicità renale e la morte fetale, si verificavano quando le ratte gravide venivano trattate con l’associazione losartan/idroclorotiazide durante l’ultimo periodo di gestazione e/o l’allattamento.
Nucleo delle compresse
- cellulosa microcristallina
- amido di mais pregelatinizzato
- lattosio monoidrato
- magnesio stearato
Rivestimento
- idrossipropilcellulosa
- ipromellosa
- biossido di titanio (E171)
- ossido di ferro giallo (E172)
Non pertinente.
2 anni.
Non conservare a temperature superiori a 30°C
Blister in alluminio – PVC/PE/PVDC
10, 14, 20, 28, 30, 50, 56, 60, 98, 100 compresse rivestite con film.
Confezioni calendario
28, 98 compresse rivestite con film.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Nessuna istruzione particolare.
Mylan S.p.A.
Via Vittor Pisani, 20
20124 Milano - Italia
039445010 - "50 Mg/12.5 Mg Compresse Rivestite Con Film" 10 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445022 - "50 Mg/12.5 Mg Compresse Rivestite Con Film" 14 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445034 - "50 Mg/12.5 Mg Compresse Rivestite Con Film" 20 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
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039445061 - "50 Mg/12.5 Mg Compresse Rivestite Con Film" 50 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445073 - "50 Mg/12.5 Mg Compresse Rivestite Con Film" 56 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445085 - "50 Mg/12.5 Mg Compresse Rivestite Con Film" 60 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445097 - "50 Mg/12.5 Mg Compresse Rivestite Con Film" 98 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445109 - "50 Mg/12.5 Mg Compresse Rivestite Con Film" 100 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445111 - "50 Mg/12.5 Mg Compresse Rivestite Con Film" 28 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc Confezione Calendario
039445123 - "50 Mg/12.5 Mg Compresse Rivestite Con Film" 98 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc Confezione Calendario
039445135 - "100 Mg/25 Mg Compresse Rivestite Con Film" 10 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445147 - "100 Mg/25 Mg Compresse Rivestite Con Film" 14 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445150 - "100 Mg/25 Mg Compresse Rivestite Con Film" 20 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
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039445200 - "100 Mg/25 Mg Compresse Rivestite Con Film" 60 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445212 - "100 Mg/25 Mg Compresse Rivestite Con Film" 98 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445224 - "100 Mg/25 Mg Compresse Rivestite Con Film" 100 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc
039445236 - "100 Mg/25 Mg Compresse Rivestite Con Film" 28 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc Confezione Calendario
039445248 - "100 Mg/25 Mg Compresse Rivestite Con Film" 98 Compresse In Blister Al/Pvc/Pe/Pvdc Confezione Calendario
febbraio 2010
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