Pubblicità
LUDIOMIL 50 mg compresse rivestite
con film - 75 mg compresse rivestite
con film
Ludiomil 50 mg compresse rivestite con
film
Una compressa rivestita con film
contiene: Principio attivo: maprotilina
cloridrato 50 mg
Ludiomil 75 mg compresse rivestite con
film
Una compressa rivestita con film
contiene:
Principio attivo: maprotilina cloridrato
75 mg
Per l'elenco completo degli eccipienti
vedere paragrafo 6.1.
Compresse rivestite con film.
Depressione endogena. Fase depressiva
della psicosi maniaco-depressiva.
Depressione reattiva. Depressione
mascherata. Depressione neurotica.
Depressione in corso di psicosi
schizofreniche. Depressione involutiva.
Depressione grave in corso di malattie
neurologiche o di altre affezioni organiche.
Pubblicità
Durante il trattamento con Ludiomil il
paziente deve essere tenuto sotto
sorveglianza medica.
Il dosaggio raccomandato è tra 75 e 150
mg die. Sulla base della gravità dei
sintomi, della risposta del paziente e della
tollerabilità, la dose giornaliera può
iniziare con 75 mg (una volta al giorno) e
quindi gradualmente titolata fino alla dose
efficace. Dosi giornaliere oltre i 150 mg
non sono raccomandate.
Lo schema posologico va determinato
individualmente e adattato alle condizioni
ed alla risposta del paziente, per esempio
aumentando la dose serale e
contemporaneamente abbassando quella diurna,
oppure, in alternativa, somministrando
un'unica dose giornaliera.
L'obiettivo è di raggiungere l'effetto
terapeutico utilizzando le dosi minime
possibili, particolarmente in pazienti
ancora in crescita o in pazienti anziani con
un sistema nervoso autonomo instabile,
poichè generalmente questi pazienti sono più
esposti ad eventi avversi. Le compresse
vanno inghiottite intere con una sufficiente
quantità di liquido.
Pazienti anziani (oltre i 60 anni)
Generalmente sono raccomandati i dosaggi
più bassi sia per la titolazione sia per la
dose di mantenimento. Poichè con le
compresse attualmente disponibili è
difficile personalizzare il dosaggio,
l'utilizzo del farmaco in questa popolazione
non è raccomandato.
Bambini ed adolescenti ( sotto i 18
anni)
La sicurezza e l'efficacia di Ludiomil in
bambini ed adolescenti non è stata
stabilita. L'uso in questo gruppo di età non
è quindi raccomandato.
Interruzione del trattamento
Un'interruzione improvvisa o una brusca
riduzione della dose dovrebbero essere
evitate per i possibili effetti indesiderati
(vedere sezioni 4.4 e 4.8).
Ipersensibilità alla maprotilina o ad uno
qualsiasi degli eccipienti. Sensibilità
crociata ad antidepressivi triciclici.
Disturbi convulsivi o abbassamento della
soglia convulsiva (es.: per danni al
cervello di diversa eziologia, alcolismo).
Infarto miocardico in fase acuta e
difetti di conduzione cardiaca.
Grave insufficienza epatica o renale.
Glaucoma ad angolo acuto o ritenzione
urinaria (es.: dovuta a malattie
prostatiche).
Trattamento concomitante con inibitori
delle mono amino ossidasi (IMAO) (vedere
sezione 4.5).
Avvelenamento acuto da alcol, agenti
ipnotici o psicotropi (vedere sezione 4.5).
IDEAZIONE/COMPORTAMENTO SUICIDARIO
Suicidio/Ideazione suicidaria
La depressione è associata ad aumentato
rischio di pensieri suicidari,
autolesionismo e suicidio (suicidio/eventi
correlati). Tale rischio persiste fino a che
si verifichi una remissione significativa.
Poiché possono non verificarsi miglioramenti
durante le prime settimane di trattamento o
in quelle immediatamente successive, i
pazienti devono essere attentamente
controllati fino ad avvenuto miglioramento.
�ˆ esperienza clinica in generale che il
rischio di suicidio può aumentare nelle
prime fasi del miglioramento.
Altre patologie psichiatriche per le
quali Ludiomil è prescritto possono anche
essere associate ad un aumentato rischio di
comportamento suicidario. Inoltre, queste
patologie possono essere associate al
disturbo depressivo maggiore. Quando si
trattano pazienti con disturbi depressivi
maggiori si devono, pertanto, osservare le
stesse precauzioni seguite durante il
trattamento di pazienti con altre patologie
psichiatriche.
Pazienti con anamnesi positiva per
comportamento o pensieri suicidari, o che
manifestano un grado significativo di
ideazione suicidaria prima dell'inizio del
trattamento, sono a rischio maggiore di
ideazione suicidaria o di tentativi di
suicidio, e devono essere attentamente
controllati durante il trattamento. Una
metanalisi degli studi clinici condotti con
farmaci antidepressivi in confronto con
placebo nella terapia di disturbi
psichiatrici, ha mostrato un aumento del
rischio di comportamento suicidario nella
fascia di età inferiore a 25 anni dei
pazienti trattati con antidepressivi
rispetto al placebo.
La terapia farmacologica con
antidepressivi deve essere sempre associata
ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in
particolare di quelli ad alto rischio,
specialmente nelle fasi iniziali del
trattamento e dopo cambiamenti di dose. I
pazienti (o chi si prende cura di loro)
dovrebbero essere avvertiti della necessità
di monitorare e di riportare immediatamente
al proprio medico curante qualsiasi
peggioramento del quadro clinico,
l'insorgenza di comportamento o pensieri
suicidari o di cambiamenti comportamentali
(vedere sezione 4.8).
Uno studio in cui Ludiomil veniva
somministrato come trattamento profilattico
per la depressione unipolare ha indicato un
aumento del comportamento suicidario del
gruppo di pazienti trattati. In termini di
sovradosaggio fatale, Ludiomil è risultato
sovrapponibile ad altri antidepressivi. I
pazienti devono essere seguiti con cura,
durante tutte le fasi del trattamento.
In questi pazienti, l'eventualità di
modificare il regime terapeutico, inclusa
l'interruzione del trattamento, dovrebbe
essere considerata, soprattutto se tali
sintomi sono gravi, di insorgenza brusca o
non sono parte dei sintomi presentati dal
paziente prima del trattamento (vedere anche
"Interruzione del trattamento" nella sezione
4.4).
Al fine di ridurre il rischio di
sovradosaggio, le prescrizioni di Ludiomil
devono essere per i quantitativi minimi di
compresse utili ad una buona gestione del
paziente.
Convulsioni
Sono state riportate rare segnalazioni di
convulsioni occorse in pazienti con
precedenti di convulsioni le quali erano
state trattate con basse dosi terapeutiche
di Ludiomil. In alcuni casi i pazienti erano
in trattamento concomitante con farmaci noti
per abbassare la soglia convulsiva. Il
rischio di convulsioni può aumentare quando
vengono somministrati contemporaneamente
antipsicotici (es: fenotiazine, risperidone),
quando viene interrotta bruscamente la
terapia concomitante con benzodiazepine o
quando la dose raccomandata di Ludiomil
viene bruscamente aumentata. Mentre non è
stata stabilita una relazione causale, il
rischio di convulsioni può essere diminuito
iniziando la terapia con una dose più bassa,
mantenendo la dose iniziale per 2 settimane
per poi incrementarla a piccole dosi;
conservando la dose di mantenimento al
minimo livello di efficacia, con un cauto
aggiustamento della dose o evitando la
somministrazione contemporanea di farmaci
che abbassano la soglia convulsiva (es.:
fenotiazine, risperidone), o con una rapida
riduzione progressiva delle benzodiazepine.
Antiaritmici
Gli antiaritmici come chinidina e
propafenone, che sono potenti inibitori di
CYP2D6, non dovrebbero essere usati in
combinazione con Ludiomil. Gli effetti
anticolinergici della chinidina possono
causare un sinergismo dose-correlato con
Ludiomil (vedere sezione 4.5).
Disturbi cardiaci e vascolari
�ˆ stato riportato che gli antidepressivi
triciclici o tetraciclici possono dare
aritmia cardiaca, tachicardia sinusale,
prolungamento del tempo di conduzione.
Tachicardia ventricolare, fibrillazione
ventricolare e Torsioni di Punta sono state
segnalate molto raramente in pazienti
trattati con Ludiomil; alcuni di questi casi
sono stati fatali. Prestare cautela nei
pazienti anziani ed in quelli con disturbi
cardiovascolari, inclusi quelli con
precedenti di infarto miocardico, aritmia ed
ischemia cardiaca. Nei sopracitati pazienti
si consiglia di controllare la funzionalità
cardiaca, incluso il quadro ECG,
specialmente nei trattamenti a lungo
termine. Un controllo regolare della
pressione arteriosa viene consigliato nei
pazienti con ipotensione ortostatica.
Altri effetti psichiatrici
Occasionalmente, in pazienti con
schizofrenia in trattamento con
antidepressivi triciclici, è stata osservata
l'attivazione di psicosi; bisogna
considerare questo rischio anche con
Ludiomil. Analogamente, in pazienti con
disturbi bipolari, in trattamento con
antidepressivi triciclici durante la fase
depressiva, sono stati segnalati episodi
ipomaniacali o maniacali. In questi casi, è
necessario diminuire il dosaggio di Ludiomil
o interrompere il trattamento per
somministrare un farmaco antipsicotico. Il
trattamento concomitante con antipsicotici
(es.: fenotiazine, risperidone) può
provocare un innalzamento dei livelli
plasmatici di maprotilina, un abbassamento
della soglia convulsiva e convulsioni
(vedere sezione 4.5). La combinazione con
tioridazina, inibitore di CYP2D6, può
causare grave aritmia cardiaca. Può quindi
essere necessario un aggiustamento della
dose.
In pazienti predisposti e anziani, gli
antidepressivi triciclici possono provocare
psicosi farmacogeniche (deliri), soprattutto
di notte; le psicosi scompaiono naturalmente
entro pochi giorni dalla sospensione del
trattamento.
Ipoglicemia
Bisogna tenere in considerazione
l'eventualità di un'ipoglicemia in pazienti
trattati con Ludiomil in concomitanza con
sulfaniluree orali o insulina. I pazienti
diabetici dovrebbero strettamente
controllare la glicemia quando viene
iniziato o terminato un trattamento con
Ludiomil (vedere sezione 4.5).
Conta dei globuli bianchi
Sebbene si siano riscontrati solo isolati
casi di alterazione del numero dei globuli
bianchi in seguito a trattamento con
Ludiomil, è opportuno effettuare periodici
controlli della crasi ematica e monitorare
l'insorgenza di sintomi quali febbre e mal
di gola, particolarmente durante i primi
mesi di terapia e nel corso di trattamenti
prolungati.
Anestesia
Prima di un'anestesia generale o locale,
bisogna avvisare l'anestesista che il
paziente è in trattamento con Ludiomil. �ˆ
più sicuro continuare il trattamento che
correre i rischi legati all'interruzione del
trattamento prima dell'intervento
chirurgico.
Particolari categorie di pazienti e
trattamenti a lungo termine
Durante la terapia a lungo termine è
importante controllare la funzionalità
epatica e renale.
Ludiomil va impiegato con cautela nei
pazienti con una storia di aumento di
pressione intraoculare, stipsi cronica
grave, o precedenti di ritenzione urinaria,
particolarmente in presenza di ipertrofia
prostatica.
Gli antidepressivi triciclici possono
esacerbare l'ileo paralitico, soprattutto
nei pazienti anziani ed ospedalizzati. Nel
caso di stipsi si consiglia di assumere le
misure più appropriate.
Usare Ludiomil con cautela nei pazienti
ipertiroidei o in trattamento con ormoni
tiroidei (è possibile un aumento di effetti
cardiaci indesiderati).
In pazienti trattati a lungo termine con
antidepressivi triciclici si è riscontrato
un aumento di carie dentali. Durante una
terapia a lungo termine, si consigliano
quindi periodici controlli odontoiatrici.
La diminuzione della lacrimazione ed il
relativo accumulo di secrezioni mucoidi,
associati alle proprietà anticolinergiche
degli antidepressivi triciclici, possono
danneggiare l'epitelio corneale nei pazienti
portatori di lenti a contatto.
Interruzione del trattamento
Una brusca interruzione o riduzione della
dose dovrebbe essere evitata per i possibili
effetti indesiderati. Se viene deciso di
interrompere il trattamento, il dosaggio del
farmaco deve essere ridotto il più
rapidamente possibile, tenendo comunque in
considerazione che l'interruzione brusca può
essere associata con certi sintomi (vedere
sezione 4.8 per la descrizione dei rischi da
interruzione di terapia con Ludiomil).
Informazioni importanti su alcuni
eccipienti di Ludiomil
Ludiomil contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi
ereditari di intolleranza al galattosio, da
deficit di Lap lattasi, o da malassorbimento
di glucosio-galattosio non devono assumere
questo medicinale.
Uso nei bambini e negli adolescenti
sotto i 18 anni
Gli antidepressivi triciclici non devono
essere utilizzati per il trattamento di
bambini e adolescenti sotto i 18 anni. Gli
studi condotti nella depressione in bambini
di questo gruppo di età non hanno dimostrato
l'efficacia per questa classe di farmaci.
Studi con altri antidepressivi hanno messo
in evidenza rischio di suicidio,
autolesionismo e ostilità correlato con tali
farmaci. Tale rischio può verificarsi anche
con gli antidepressivi triciclici.
Inoltre, gli antidepressivi triciclici
sono associati ad un rischio di eventi
avversi cardiovascolari in tutti i gruppi di
età. Deve essere tenuto presente che non
sono disponibili dati di sicurezza a lungo
termine nei bambini e negli adolescenti
riguardanti la crescita, la maturazione e lo
sviluppo cognitivo e comportamentale.
Links sponsorizzati
La somministrazione contemporanea di
inibitori del CYP2D6 può determinare un
aumento della concentrazione di maprotilina
fino a circa 3-5 volte, in pazienti
classificati, dal punto di vista del
polimorfismo genetico, come metabolizzatori
rapidi di debrisochina, trasformandoli in
soggetti metabolizzatori deboli (vedere
sezione 5.2).
Inibitori MAO
Gli Inibitori delle monoaminossidasi
(IMAO), come la moclobemide, che sono anche
potenti inibitori in vivo di CYP2D6, sono
controindicati in concomitanza con Ludiomil
(vedere sezione 4.3). Al fine di evitare il
rischio di gravi interazioni quali
iperpiressia, tremori, convulsioni cloniche
generalizzate, delirio e possibile morte,
Ludiomil non deve essere somministrato per
almeno 14 giorni successivi alla fine del
trattamento con un farmaco IMAO. La stessa
cautela deve essere osservata quando viene
somministrato un IMAO dopo un precedente
trattamento con Ludiomil.
Antiaritmici
Gli antiaritmici come chinidina e
propafenone, che sono potenti inibitori di
CYP2D6, non dovrebbero essere utilizzati in
concomitanza con Ludiomil. Gli effetti
anticolinergici della chinidina possono
causare sinergismi dose-correlati con
Ludiomil (vedere sezione 4.4).
Agenti antidiabetici
La terapia concomitante con sulfaniluree
orali o insulina può potenziare l'effetto
ipoglicemico degli antidiabetici. I pazienti
diabetici dovrebbero monitorare la glicemia
quando iniziano o terminano una terapia con
Ludiomil (vedere sezione 4.4).
Antipsicotici
Il trattamento concomitante con
antipsicotici (es.: fenotiazine, risperidone)
può provocare un innalzamento dei livelli
plasmatici di maprotilina, un abbassamento
della soglia convulsiva e convulsioni
(vedere sezione 4.4). La combinazione con
tioridazina, inibitore di CYP2D6, può
causare grave aritmia cardiaca. Può quindi
essere necessario un aggiustamento della
dose.
Anticoagulanti
Alcuni antidepressivi triciclici possono
potenziare gli effetti anticoagulanti dei
cumarinici, probabilmente per inibizione del
loro metabolismo o per la riduzione della
motilità intestinale. Non è dimostrata la
capacità di Ludiomil di inibire il
metabolismo degli anticoagulanti come il
warfarin (enantiomero S attivo modificato
dal CYP2C9), ma per questa classe di
sostanze si raccomanda in ogni caso un
attento monitoraggio della protrombina
plasmatica..
Agenti anticolinergici
Ludiomil può potenziare gli effetti degli
agenti anticolinergici (es.: fenotiazine,
agenti antiparkinson, atropina, biperidene,
antistaminici) a carico di pupille, sistema
nervoso centrale, intestino e vescica.
Agenti antiipertensivi
L'uso concomitante di betabloccanti che
sono inibitori di CYP2D6, come il
propanololo, può causare un aumento delle
concentrazioni plasmatiche di maprotilina.
In questi casi, è raccomandato il
monitoraggio dei livelli plasmatici e
l'aggiustamento della dose.
Ludiomil può diminuire o annullare
l'effetto antipertensivo degli agenti
antiadrenergici quali la guanetidina,
betanidina, reserpina, clonidina,
alfametildopa. I pazienti che necessitano di
un trattamento concomitante con un
antipertensivo devono essere trattati con
antipertensivi di tipo diverso (es.:
diuretici, vasodilatatori, o betabloccanti,
che non sono soggetti ad ampia
biotrasformazione). Un'interruzione
improvvisa di Ludiomil può dare luogo ad
ipotensione grave.
Agenti simpaticomimetici
Ludiomil può potenziare gli effetti
cardiovascolari degli agenti
simpaticomimetici quali adrenalina,
noradrenalina, isoprenalina, efedrina,
fenilefrina, così come di gocce nasali e
anestetici locali (es.: quelli usati in
odontoiatria). Pertanto si richiede un
attento controllo (pressione arteriosa,
ritmo cardiaco) ed un attento adattamento
posologico.
Depressivi del sistema nervoso
centrale
I pazienti in terapia con Ludiomil devono
essere avvisati che la loro risposta ad
alcol, barbiturici ed altri depressivi del
sistema nervoso centrale può essere
accresciuta.
Benzodiazepine
La somministrazione contemporanea con
benzodiazepine può far aumentare la
sedazione.
Metilfenidato
Il metilfenidato può innalzare la
concentrazione plasmatica degli
antidepressivi triciclici, intensificandone
gli effetti. Un aggiustamento posologico può
quindi essere necessario.
Inibitori selettivi del reuptake della
serotonina - IRSS
Gli inibitori selettivi del reuptake
della serotonina (IRSS) che sono inibitori
di CYP2D6, come fluoxetina, fluvoxamina
(anche inibitore di CYP3A4, CYP2C19, CYP2C9
e CYP1A2), paroxetina, sertralina o
citalopram, possono causare un notevole
aumento delle concentrazioni plasmatiche di
maprotilina con i conseguenti effetti
indesiderati. A causa della lunga emivita di
fluoxetina e fluvoamina, questo effetto può
essere prolungato. Può quindi essere
necessario un aggiustamento posologico.
Antagonisti del recettore H2
Sebbene non sia stato segnalato con
Ludiomil, la somministrazione concomitante
dell'antagonista del recettore H2,
cimetidina (un inibitore di diversi enzimi
P450, inclusi il CYP2D6 e CYP3A4) può
inibire il metabolismo di molti
antidepressivi triciclici, dando luogo ad un
aumento della loro concentrazione plasmatica
ed ad un aumento degli effetti indesiderati
(secchezza delle fauci, visione offuscata).
Qualora Ludiomil venga somministrato
contemporaneamente alla cimetidina, può
rendersi necessaria una riduzione del
dosaggio.
Effetti degli induttori di citocromo
P450 sul metabolismo di maprotilina
La maprotilina è principalmente
metabolizzata da CYP2D6, e in qualche misura
da CYP1A2. Il CYP2D6 non è stato riscontrato
essere inducibile, ma la somministrazione
contemporanea di sostanze note induttrici di
CYP1A2 può aumentare la formazione di
desmetilmaprotilina. L'effetto
farmacodinamico complessivo non dovrebbe
ridursi , poichè questo metabolita è attivo.
D'altronde, l'induzione degli enzimi ancora
da identificare nella deattivazione di
maprotilina e desmetilmaprotilina (es. P450,
enzimi di fase II) può accelerare la
clearance dei principi attivi e ridurre
l'efficacia di Ludiomil. Un aggiustamento
della dose può essere necessario in caso di
somministrazione concomitante di sostanze
che inducono i citocromi epatici P450,
particolarmente quelli tipicamente coivolti
nel metabolismo degli antidepressivi
triciclici come il CYP3A4, CYP2C19 e\o
CYP1A2 (es.: rifampicina, carbamazepina,
fenobarbitale e fenitoina).
Gravidanza
Dagli studi effettuati sugli animali non
è emerso nessun effetto teratogeno o
mutageno e nessun segno di fertilità
compromessa o danno al feto. Tuttavia, non è
stata dimostrata la sicurezza di impiego
durante la gravidanza. Casi isolati possono
far pensare ad una correlazione tra l'uso di
Ludiomil e alcuni effetti collaterali sul
feto umano. Ludiomil non deve essere
somministrato durante la gravidanza a meno
che i benefici non superino chiaramente gli
eventuali rischi per il feto.
Ludiomil, se lo stato clinico della
paziente lo permette, dovrebbe essere
sospeso almeno 7 settimane prima della data
presunta del parto, per evitare eventuali
sintomi al bambino, quali dispnea, letargia,
irritabilità, tachicardia, ipotonia,
convulsioni, ittero e ipotermia.
Allattamento
La maprotilina passa attraverso il latte
materno. Dopo somministrazione orale di 150
mg al giorno per 5 giorni, la concentrazione
nel latte materno supera la concentrazione
nel sangue di un fattore da 1.3 a 1.5.
Sebbene non vi siano segnalazioni di effetti
collaterali sul bambino, le madri in
trattamento con Ludiomil non devono
allattare.
I pazienti in trattamento con Ludiomil
devono essere informati che potrebbero avere
dei sintomi quali visione offuscata, senso
di instabilità, sonnolenza ed altri sintomi
centrali (vedere sezione 4.8); in questi
casi si sconsiglia loro di guidare, condurre
macchine od intraprendere attività
potenzialmente pericolose. I pazienti devono
inoltre essere informati che l'uso di alcol
o di altri farmaci può potenziare i sintomi
sopradescritti. (vedere sezione 4.5).
Gli effetti indesiderati di Ludiomil sono
generalmente lievi e transitori e scompaiono
con la prosecuzione del trattamento o a
seguito di una diminuzione del dosaggio.
Essi non sono sempre correlati ai livelli
plasmatici o alla dose.�ˆ spesso difficile
differenziare alcuni effetti indesiderati da
sintomi della depressione come
affaticabilità, turbe del sonno, agitazione,
ansia, stipsi o secchezza delle fauci.
In caso di effetti indesiderati gravi,
p.es. di natura neurologica o psichiatrica,
il trattamento con Ludiomil va interrotto.
I pazienti anziani sono particolarmente
sensibili agli effetti anticolinergici,
neurologici, psichiatrici o cardiovascolari.
La capacità di metabolismo ed eliminazione
può infatti essere ridotta in questi
pazienti, col rischio quindi di sviluppare
elevate concentrazioni plasmatiche a dosi
terapeutiche (vedere sezioni 4.2 e 5.2).
Con Ludiomil e con altri antidepressivi
triciclici sono stati riportati i seguenti
effetti indesiderati.
Gli effetti indesiderati sono elencati
secondo frequenza utilizzando la seguente
convenzione: Molto comuni (�‰� 1/10); comuni
(�‰� 1/100, < 1/10); non comuni (�‰� 1/1000, <
1/100); rari (�‰� 1/10.000, < 1/1000); molto
rari (< 1/10.000), compresi casi isolati.
Infezioni ed infestazioni
Molto rari: carie dentali
Patologie del sistema
emolinfopoietico
Molto rari: leucopenia,
agranulocitosi, eosinofilia, trombocitopenia
Patologie endocrine
Molto rari: inappropriata secrezione
dell'ormone antidiuretico
Disturbi del metabolismo e della
nutrizione
Comuni: aumento dell'appetito
Disturbi psichiatrici
Comuni: irrequietezza, ansia,
agitazione, mania, ipomania, alterazioni
della libido, aggressività, alterazioni del
sonno, insonnia, incubi, depressione.
Rari: Deliri, confusione,
allucinazioni (particolarmente in pazienti
anziani), nervosismo,
ideazione/comportamento suicidario (vedi
sezione 4.4 Avvertenze speciali e opportune
precauzioni d'impiego).
Molto rari: Attivazione di sintomi
psicotici, depersonalizzazione.
Patologie del sistema nervoso
Molto comuni: Sonnolenza, senso di
instabilità, cefalea, tremori, mioclono
Comuni: Sedazione, compromissione
della memoria, disturbi dell'attenzione,
parestesia, disartria.
Rari: Convulsioni, irrequietezza
motoria, atassia.
Molto rari: Discinesia,
coordinazione anormale, sincope,
modificazione del gusto (disgeusia).
Patologie dell'occhio
Comuni: Visione offuscata,
disfunzioni dell'accomodamento visivo.
Patologie dell'orecchio e del
labirinto
Molto rari: Tinnito
Patologie cardiache
Comuni: Tachicardia sinusale,
palpitazioni.
Rari: aritmia.
Molto rari: alterazioni della
conduzione (es.: allargamento del complesso
QRS, blocco di branca, modifiche del PQ),
prolungamento dell'intervallo QT,
tachicardia ventricolare, fibrillazione
ventricolare, torsione di punta.
Patologie vascolari
Comuni: vampate di calore,
ipotensione ortostatica.
Molto rari: Porpora.
Patologie respiratorie, toraciche
e mediastiniche
Molto rari: alveoliti allergiche
(con o senza eosinofilia), broncospasmo,
congestione nasale.
Patologie gastrointestinali
Molto comuni: secchezza delle
fauci.
Comuni: Nausea, vomito, disordini
addominali, stipsi.
Rari: diarrea.
Molto rari: stomatite.
Patologie epatobiliari
Molto rari: epatiti (con o senza
ittero).
Patologie della cute e del tessuto
sottocutaneo
Comuni: dermatiti allergiche, rash,
orticaria, reazioni da fotosensibilità,
iperidrosi.
Molto rari: prurito, vasculite
cutanea, alopecia, eritema multiforme,
sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi
epidermica tossica.
Patologie del sistema
muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comuni: debolezza muscolare.
Patologie renali e urinarie
Comuni: disturbi della minzione.
Molto rari: ritenzione urinaria.
Patologie dell'apparato
riproduttivo e della mammella
Comuni: disfunzione erettile.
Molto rari: ipertrofia mammaria,
galattorrea.
Patologie sistemiche e condizioni
relative alla sede di somministrazione
Molto comuni; stanchezza.
Comuni: febbre.
Molto rari: edema (locale o
generalizzato).
Esami diagnostici
Comuni: aumento di peso, anomalie
elettrocardiografiche (es.: modifiche del
tratto ST e dell'onda T).
Rari: aumento della pressione
sanguigna, anomalie nel test di funzionalità
epatica.
Molto rari: anomalie
elettroencefalografiche.
Traumatismo, avvelenamento e
complicazioni da procedura
Molto rari: cadute a terrra.
Sintomi da interruzione
Sebbene non indicativi di assuefazione i
seguenti sintomi comunemente appaiono dopo
brusca interruzione o riduzione della dose:
nausea, vomito, dolori addominali, diarrea,
insonnia, cefalea, nervosismo, ansia,
peggioramento di una depressione
preesistente o ricorrenza di stato
depressivo (vedere sezione 4.4).
Links sponsorizzati
Segni e sintomi
I segni ed i sintomi di sovradosaggio da
Ludiomil sono simili a quelli riportati per
altri antidepressivi triciclici. Le
principali complicazioni sono anormalità
cardiache e disturbi neurologici.
L'ingestione accidentale nei bambini, anche
di una dose qualunque, deve essere
considerata grave e potenzialmente fatale.
I sintomi compaiono generalmente entro 4
ore dall'ingestione e raggiungono la gravità
massima dopo 24 ore. Il paziente può
rimanere a rischio per 4-6 giorni, per il
ritardo dell'assorbimento (effetto
anticolinergico), emivita lunga,
circolazione enteroepatica.
Si possono riscontrare i seguenti segni e
sintomi:
Sistema nervoso centrale:
sonnolenza, stupore, coma, atassia,
sensazione di non riposo, agitazione,
iperiflessia, rigidità muscolare e movimenti
coreo-atetosici, convulsioni.
Sistema cardiovascolare:
ipotensione, tachicardia, aritmia, disturbi
della conduzione, shock, scompenso cardiaco;
tachicardia ventricolare, fibrillazione
ventricolare, Torsione di punta, arresto
cardiaco, alcuni dei quali sono stati
fatali.
In aggiunta, depressione respiratoria,
cianosi, vomito, febbre, midriasi,
sudorazione, oliguria o anuria.
Trattamento
Non esiste un antidoto specifico ed il
trattamento è essenzialmente sintomatico e
di supporto.
I pazienti, soprattutto i bambini, che
potrebbero aver ingerito una dose eccessiva
di Ludiomil, devono essere ricoverati in
ospedale e tenuti sotto continua
sorveglianza per 72 ore.
Lo stomaco deve essere svuotato il più
rapidamente possibile con una lavanda
gastrica o inducendo il vomito nel caso il
paziente sia cosciente. Se il paziente non
fosse cosciente, deve essere intubato prima
di praticargli la lavanda gastrica; il
vomito non deve essere indotto. Queste
misure sono consigliate fino alla 12a ora o
anche più a lungo, a seguito di
sovradosaggio, visto che gli effetti
anticolinergici del farmaco possono
ritardare lo svuotamento gastrico. La
somministrazione di carbone attivo può
contribuire a ridurre l'assorbimento del
farmaco.
Il trattamento sintomatico si basa su
metodi moderni di cure intensive con
monitoraggio della funzionalità cardiaca,
emogasanalisi e degli elettroliti,
apparecchiature di emergenza per la terapia
anticonvulsiva, respirazione artificiale e
rianimazione. �ˆ stato segnalato che la
fisostigmina causa grave bradicardia,
asistolia e convulsioni, si raccomanda
quindi di non utilizzarla in caso di
sovradosaggio da Ludiomil. L'emodialisi e la
dialisi peritoneale non sono efficaci in
quanto la concentrazione plasmatica di
maprotilina è molto bassa.
Categoria farmacoterapeutica:
Antidepressivo Codice ATC: N06AA21
Ludiomil è un antidepressivo tetraciclico,
inibitore non selettivo del reuptake della
monoamina, dotato di proprietà terapeutiche
fondamentalmente analoghe a quelle dei
triciclici. Ludiomil possiede uno spettro
d'azione ben bilanciato, migliorando il tono
dell'umore del paziente ed alleviando
l'ansia, l'agitazione ed il rallentamento
psicomotorio. Nei casi di depressione
mascherata è in grado di esercitare
un'influenza favorevole sui sintomi
somatici. La maprotilina, differisce
strutturalmente e farmacologicamente dagli
antidepressivi triciclici. Essa possiede un
effetto inibitorio potente e selettivo sul
re-uptake della noradrenalina nei neuroni
pre-sinaptici delle strutture corticali del
sistema nervoso centrale mentre è
praticamente priva di effetto inibitorio sul
re-uptake della serotonina.
La maprotilina mostra una debole-moderata
affinità per gli adrenorecettori centrali
alfa-1, una marcata attività inibitoria sui
recettori H1 dell'istamina ed un moderato
effetto anticolinergico.
Si ritiene inoltre che modificazioni
sperimentalmente dimostrabili a lungo
termine nella responsività del sistema
neuroendocrino (ormone della crescita,
melatonina, sistema endorfinergico) e/o di
certi sistemi neurotrasmettitoriali
(noradrenalina, serotonina, GABA) siano
coinvolti nel meccanismo d'azione di
Ludiomil.
Links sponsorizzati
Assorbimento
Dopo somministrazione singola orale di
compresse rivestite con film, la maprotilina
cloridrato viene assorbita lentamente, ma in
modo completo. La biodisponibilità è del
66-70%. Entro 8 ore dalla somministrazione
singola orale di 50 mg si ottiene un picco
di concentrazione plasmatica di 48-150 nm/L
[13-47 ng/mL].
Dopo somministrazioni orali ripetute di
150 mg di Ludiomil al giorno, si raggiunge,
allo steady-state, dopo 2 settimane di
trattamento, una concentrazione plasmatica
di 320-1270 mmoli/L (100-400 ng/mL), sia che
la dose sia somministrata in una sola volta
od in 3 dosi frazionate. I livelli di
maprotilina allo steady-state sono
proporzionali linearmente alla dose, anche
se le concentrazioni variano molto tra un
soggetto e l'altro.
Distribuzione
Il coefficiente di partizione della
maprotilina tra il sangue ed il plasma è di
1,7. Il volume apparente di distribuzione è
di 23-27 L/Kg. La maprotilina è legata per
l'88-90% alle proteine plasmatiche,
indipendentemente dall'età del paziente e
dalla malattia. La sua concentrazione nel
fluido cerebrospinale è il 2-13% di quella
nel sangue.
Biotrasformazione
La maprotilina è principalmente eliminata
attraverso il metabolismo; solo dal 2 al 4 %
della dose è eliminata immodificata nelle
urine. La principale via di metabolismo è la
formazione del metabolita farmacologicamente
attivo desmetilmaprotilina. L'eliminazione
della maprotilina e della
desmetilmaprotilina avviene principalmente
attraverso la idrossilazione e l'ulteriore
coniugazione dei metaboliti e l'eliminazione
nelle urine. I metaboliti idrossilati, come
i fenoli isomerici: 2 e 3-idrossimaprotilina
e 2,3-diidrodiolo, rappresentano solo dal 4
al 8% della dose eliminata nell'urina umana.
La maggioranza dei prodotti eliminati sono i
coniugati glucuronidi dei metaboliti primari
(75%). La demetilazione della maprotilina
sembra essere catalizzata principalmente dal
CYP2D6, con qualche contributo del CYP1A2.
Eliminazione
La maprotilina viene eliminata dal sangue
con un' emivita media di 43-45 ore. La
clearance sistemica media è compresa tra 510
e 570 mL/min.
Entro 21 giorni, viene escreta con le
urine circa 2/3 di una dose singola, in modo
predominante come metaboliti liberi e
coniugati e circa 1/3 con le feci.
Caratteristiche nei pazienti
Nei pazienti anziani (oltre i 60 anni) la
stessa dose determina una concentrazione
allo steady-state, più alta che nei pazienti
giovani; l'emivita apparente di eliminazione
è più lunga e la dose giornaliera deve
essere dimezzata [vedere sezioni 4.2 e 4.8).
Nell'insufficienza renale (clearance della
creatinina 24-37 mL/min) l'emivita di
eliminazione e l'escrezione renale della
maprotilina sono scarsamente influenzate, a
patto che la funzione epatica sia ancora
normale. In questi casi la eliminazione
renale dei metaboliti è ridotta, ma viene
compensata da un'aumentata escrezione per
via biliare.
Non ci sono informazioni, derivanti
dai dati preclinici, di rilevante importanza
per il medico che non siano già state
riportate nelle altre sezioni del Riassunto
delle Caratteristiche del Prodotto.
Silice colloidale anidra; calcio fosfato
tribasico; lattosio monoidrato; magnesio
stearato; acido stearico; talco; amido di
frumento; ipromellosa; ferro ossido giallo;
ferro ossido rosso; polisorbato-80; titanio
diossido.
Nessuna nota.
5 anni
Nessuna
Blister PVC atossico.
Ludiomil 50 mg compresse rivestite con
film
astuccio da 30 compresse
Ludiomil 75 mg compresse rivestite con
film
astuccio da 20 compresse
Nessuna
NOVARTIS FARMA S.p.A.
Largo Umberto Boccioni, 1 - 21040 Origgio
(VA)
Ludiomil 50 mg compresse rivestite con
film:
AIC n. 023207057
Ludiomil 75 mg compresse rivestite con
film:
AIC n. 023207069
Data di prima autorizzazione/rinnovo
dell'autorizzazione
Ludiomil 50 mg compresse rivestite con
film:
Prima autorizzazione: 27.02.1975 -
Rinnovo: 01.06.2005
Ludiomil 75 mg compresse rivestite con
film:
Prima autorizzazione: 22.12.1978 -
Rinnovo: 01.06.2005
Luglio 2008