Lukadin&Nbsp;&Nbsp;
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CERCA FARMACI O MALATTIE O SINTOMI
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

LUKADIN  


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

                                 “500”                “1000”

Una fiala contiene:

Principio attivo:

Amicacina solfato                                 mg       667,5                1335,0   

(pari ad Amicacina base                        mg       500,0                1000,0)

Eccipienti:

- Sodio citrato                                        mg       50,2                100,4

- Sodio bisolfito                                    mg       13,2                   26,4

- Acido solforico al 35% q.b. a          pH         4,5                         4,5

Acqua per preparazioni         

      iniettabili q.b. a                         ml            2                         4  


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

1 fiala di soluzione iniettabile da mg 500 per uso i.m./e.v. più una siringa sterile apirogena monouso    per  via i.m.

1 fiala di soluzione iniettabile da mg 1000 per uso i.m./e.v.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

LUKADIN è indicato nel trattamento a breve termine di infezioni gravi da ceppi sensibili di germi Gram-negativi, comprese le specie di Pseudomonas, E. coli, Proteus indolo + e indolo -, di Providencia, del gruppo Klebsiella-Enterobacter – Serratia, e di Acinetobacter.

Questo antibiotico si dimostra efficace:

Nella terapia delle batteriemie, delle setticemie e delle sepsi neonatali;

nella terapia delle infezioni gravi delle vie respiratorie; delle ossa e delle articolazioni; del SNC (inclusa la meningite); delle infezioni intraaddominali (inclusa la peritonite); delle ustioni e delle infezioni postoperatorie (incluse quelle della chirurgia  vascolare);

nella terapia delle infezioni gravi, complicate e ricorrenti, delle vie urinari, causate da germi Gram-negativi.Per contro, come gli altri aminoglicosidi, l’Amicacina non è indicata negli episodi infettivi iniziali e non complicati del tratto urinario, quando l’agente eziologico è sensibile ad antibiotici potenzialmente meno tossici;

  nella terapia delle infezioni da stafilococco; perciò si può adottare come terapia  d’attacco in caso di infezioni stafilococciche accertate o presunte, quando il paziente è allergico ad altri antibiotici, o è presente un’ infezione mista ad  stafilococchi e Gram-negativi;

nella terapia delle sepsi neonatali, quando il test di sensibilità indica che altri aminoglicosidi  non si possono impiegare.In tali casi può essere indicata anche una terapia concomitante con un antibiotico di tipo penicillinico, a causa della possibilità di sovrainfezione da Gram-positivi (streptococchi o pneumococchi).LUKADIN è in grado di combattere le infezioni da germi Gram-negativi resistenti alla gentamicina ed alla tobramicina, particolarmente da Proteus rettgeri, Providencia suarti, Serratia mercescens e Pseudomonas aeruginosa.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Per la via intramuscolare di somministrazione, la posologia consigliata, sia per i bambini di qualsiasi età che per  gli adulti (quando la funzionalità renale sia normale) è di 15 mg/kg/die.

La quantità giornaliera totale di antibiotico stabilita su questa base, che in un adulto di peso normale,corrisponderebbe ad 1 g di Amicacina, va ripartita nelle 24 ore in 2-3 dosi, da somministrare ad intervalli regolari.

I pazienti con peso corporeo molto elevato non devono comunque ricevere più di  1,5 g al dì .

Nei neonati   si consiglia di iniziare con una dose d’attacco di 10 mg/Kg seguita da 7,5 mg/Kg ogni 12 ore.

La durata media del trattamento  con Amicacina dovrebbe andare dai 7 ai 10 giorni, alla posologia stabilita nell’adulto o nel bambino; con tale schema le infezioni, se non complicate e da germi sensibili, dovrebbero rispondere favorevolmente entro 48 ore. Se dopo 4-5 giorni non si  manifesta la risposta clinica desiderata , si dovrebbe sospendere la terapia e controllare nuovamente la sensibilità del germe in causa. La mancata risposta può essere dovuta o a resistenza del germe , o alla presenza di foci settici, che richiedono un drenaggio chirurgico.

Quando è necessario un periodo di trattamento superiore ai 10 giorni, si dovrebbe controllare quotidianamente la funzionalità renale ed acustica.

Nei pazienti con funzionalità renale compromessa, nei limiti del possibile si dovrebbe sempre controllare la concentrazione sierica di Amicacina, ed adeguare la posologia;                                      a) somministrando le dosi per un soggetto con funzionalità normale, ad intervalli più lunghi;

    oppure                                                                                                                           

                                            b) somministrando dosaggi ridotti rispetto alla norma, e mantenendo fissi gli intervalli di tempo.

In entrambi i casi si deve controllare la CC ed i livelli sierici di creatinina, in quanto questi dati sono correlati, nel paziente con funzione renale ridotta, con l’emitiva  dell’antibiotico. In particolare:  a)se non si conosce il tasso di CC (clearance della cretinina)  e le condizioni del paziente sono     stabili, l’intervallo tra le somministrazioni si calcola moltiplicando il valore del tasso di creatinina sierica per  9 (es.: 2 mg/100 ml di creatinina x 9 = 18 ore di intervallo);

b)se è preferibile somministrare l’Amicacina ad intervalli fissi, occorrerebbe innanzi tutto controllare le concentrazioni sieriche dell’antibiotico,  per essere sicuri che non eccedano i 35 gamma /mt. Se ciò non è possibile, e le condizioni del paziente dono stabili, avendo a disposizione i valore della CC e della creatininemia, si può iniziare con una dose di attacco di 7,5 mg/Kg e stabilire l’intervallo in 12 ore. La dose da somministrare successivamente, ogni 12 ore, verrà  calcolate secondo la seguente formula:

CC calcolate nel paziente

------------------------------     X dose d’attacco (= 7,5 mg x peso corp.)

CC   teorica nel normale

Alternativamente, se si conosce il valore di “steady-state” della creatininemia, si può dividere la dose normale per questo valore, ed ottenere così  il dosaggio  ridotto da somministrare ogni 12 ore.

Per la via endovenosa    di somministrazione, la dose iniziale, il dosaggio giornaliero e la quantità totale di Amicacina da  somministrare, restano uguali a quelli riferiti per la via intramuscolare, così  come uguale la modalità di somministrazione (2-3 somministrazioni al dì ad intervalli regolari).

Nell’adulto l’antibiotico va somministrato diluendo la fiala da 500 mg in 200 ml di soluzione fisiologica, o di soluzione glucosata al 5%, o di altra soluzione compatibile, il tempo di infusione deve andare da 30 60 minuti.

La fiala da g 1 va diluita sempre in 200 ml di soluzione compatibile, ed infusa in 60’.

Nei bambini, la quantità di fluido da usare in stretta relazione con la quantità di antibiotico che il bambino deve assumere. Il liquido di infusione deve essere somministrato in un periodo di 30 o 60 minuti; nei bambini più piccoli l’infusione dovrebbe durare da 1 a 2 ore.

L’Amicacina non dovrebbe essere unita ad altre sostanze da infondere, ma somministrata  da sola, secondo lo schema posologico stabilito.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità accertata o presunta all’Amicacina.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

L’Amicacina è potenzialmente nefrotossica, ototossica e neurotossica.

Si dovrebbe, perciò evitare di associarla ad altri farmaci tossici a quel livello, secondo quanto   precisato nelle Avvertenze.

Nei pazienti con insufficienza renale, qualora sia previsto un trattamento superiore a 5 giorni e’ necessario praticare un audiogramma prima di iniziare la terapia e nel corso del trattamento.Qualora si osservassero tinnito auricolare o diminuzione dell’udito, o diminuzione della percezione ad alte frequenze interrompere la somministrazione.

Poiché questo antibiotico si concentra in elevate quantità nel sistema  escretorio renale i pazienti in trattamento dovrebbero essere ben idratati, al fine di ridurre al minimo l’irritazione chimica dei tubuli renali.

Si  dovrebbe inoltre controllare la funzionalità renale, prima di iniziare la terapia, ed anche   nel corso della medesima. Se appaiono segni di irritazione renale (cilindri, globuli rossi e bianchi nel sedimento, albuminuria), si dovrebbe aumentare l’idratazione.

Se compaiono altri segni di alterazione, quali riduzione della ( CC ), del peso specifico dell’urina, aumento dell’azoto ureico e della creatinina sierica, oliguria, si dovrebbe ridurre il dosaggio, secondo quanto precisato nel paragrafo della posologia.

Il  trattamento dovrebbe venir sospeso se si riscontra aumento dell’azotemia o riduzione  progressiva dell’escrezione urinaria.

Precisiamo che quando il paziente è ben idratato e la funzionalità renale normale; il rischio di reazioni  nefrotossiche con Amicacina è ridotto, se ci si mantiene entro le dosi consigliate.

Poiche’l’ Amicacina ad alte dosi ha evidenziato negli animali da esperimento un’attivita’ paralizzante muscolare si deve  tenere presente la possibilità di blocco neuromuscolare e di paralisi respiratoria, quando e’ somministrato  contemporaneamente ad anestetici o a bloccanti neuromuscolari. Se si verifica il blocco nervoso, i sali di calcio sono in grado di neutralizzare il fenomeno.

E’ possibile allergia crociata con gli altri aminoglicosidi.

E’ possibile, come con gli altri antibiotici, che la terapia con Amicacina induce la comparsa di superinfezione da germi resistenti, nel qual caso occorre istituire opportuna terapia.      Nei casi in cui l’Amikacina e’ indicata in associazione con altri antibiotici si deve evitare di miscelare tali agenti sia nelle siringhe sia nei flaconi per infusione.

La sicurezza di impiego dell’amikacina in corso di gravidanza  non e’ stata ancora accertata, pertanto NELLE DONNE IN STATO DI GRAVIDANZA E NELLA PRIMISSIMA INFANZIA IL PRODOTTO VA SOMMINISTRATO NEI CASI DI EFFETTIVA NECESSITA’ SOTTO IL DIRETTO CONTROLLO DEL MEDICO

Non si sa se l’amicacina venga escreta nel latte. Si dovrebbe, comunque, come regola generale, non permettere l’allattamento a donne sotto terapia con farmaci che potrebbero passare nel latte.

E’consigliabile effettuare un antibiogramma prima di iniziare la terapia.

L’Amicacina può comunque essere adottata come terapia iniziale, quando in una infezione si sospetti l’eziologia da Gram-negativi e non siano ancora a disposizione i risultati dell’antibiogramma.

Tuttavia la decisione di continuare la terapia con questo antibiotico dovrebbe basarsi sui risultati dei test di sensibilità, sulla gravità dell’infezione, sulla risposta del paziente, e tenendo presente le avvertenze riportate più avanti.

I pazienti trattati con antibiotici aminoglicosidici dovrebbero venir controllati strettamente, a causa della potenziale ototossicità  e nefrotossicità di questi antibiotici.

Ototossicità – sia del ramo acustico che di quello vestibolare si può manifestare nei pazienti trattati con dosi elevate e per periodi di tempo più prolungati rispetto  a quelli consigliati, il rischio di ototossicità è maggiore nei pazienti con danno renale.

In genere, la sordità  inizia verso le onde acustiche ad alta frequenza, per cui si può determinare solo mediante test audiometrici. Possono comparire anche vertigini, che sono indice di danno vestibolare. L’ototossicità indotta dall’Amicacina può anche essere irreversibile.

Non è nota la potenziale ototossicità dell’Amicacina nei bambini. Finchè non siano a disposizione maggiore dati, questo antibiotico si dovrebbe usare, in pediatria, solo quando i test di sensibilità indicano che altri aminoglicosidi non si possono impiegare e quando il bambino può essere controllato strettamente circa l’insorgenza della tossicità a quel livello.

Nefrotossicità – gli aminoglicosidi sono potenzialmente nefrotossici.

Perciò nei pazienti con nota o sospetta insufficienza renale, ed anche nei pazienti con   funzionalità inizialmente normale, ma nei quali questa si è alterata nel corso del trattamento si dovrebbero controllare costantemente la funzionalità renale e quella dell’VIII paio di nervi cranici.

L’alterazione della funzione renale è caratterizzata da riduzione della CC (clearance della creatinina), dalla presenza di cellule o di clilindri nel sedimento, da oliguria, proteinuria riduzione del peso specifico dell’urina, da aumento della ritenzione di azoto (aumento dell’azoto ureico o della creatinina).

Il riscontro di alterazioni della funzionalità renale, vestibolare ed acustica impone la  sospensione della terapia.

Nei limiti del possibile, occorrerebbe controllare la   concentrazione  sierica di Amicacina, ed evitare di mantenere a lungo tassi superiori ai 35 gamma/ml. Anche le urine dovrebbero essere controllate, relativamente ai parametri prima citati.

Il prodotto contiene sodio bisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.

Tenere lontano dalla portata dei bambini.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Si dovrebbe evitare la somministrazione contemporaneamente o successivamente di altri antibiotici per uso topico o generale che siano notoriamente neuro o nefrotossici, in particolare: Kanamicina, gentamicina, tobramicina, neomicina, streptomicina, cefaloridina,viomicina, polimixina B, colistina, vancomicina.

L’amicacina non dovrebbe essere somministrata insieme a diuretici potenti ( es. acidoetacrinico, furosemide, mannitolo ). Infatti alcuni diuretici sono di per sé ototossici, ed inoltre i diuretici, se somministrati per via e.v. aumentano la tossicita’ degli aminoglicosidi, alterandone la concentrazione nel siero e nei tessuti.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Vedi paragrafo 4.4.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Lukadin non interferisce sulla capacità di guidare e sull’uso di macchine.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Come risulta dai paragrafi precedenti, i principali effetti collaterali che possono comparire in corso di terapia con Amicacina , generalmente associati alla somministrazione di dosi  superiori o a periodi di trattamento più lunghi di quelli raccomandati, sono: tossicità a livello dell’VIII paio di nervi cranici (soprattutto ototossicità), con ronzii auricolari, vertigini, sordità parziale e nefrotossicità con albuminuria, presenza di globuli rossi e bianchi e di cilindri nel sedimento, iperazotemia ed oliguria.

Oltre agli effetti collaterali sopra descritti sono stati anche riscontrati sporadici casi di rash cutaneo, febbre iatrogena, cefalea, parestesie, tremori, nausea e vomito, eosinofilia, anemia, ipotensione.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

In caso di sovradosaggio  o di reazioni tossiche, l’ emodialisi e la dialisi peritoneale, serviranno ad allontanare velocemente l’antibiotico dal sangue.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

L’Amicacina non viene degradata dalla maggio parte degli enzimi che inattivano gli altri aminoglicosidi per cui microrganismi resistenti alla gentamicina,alla tobramicina ed alla kanamicina risultano invece sensibili all’Amikacina.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Studi di cinetica hanno messo in evidenza che il picco sierico massimo (22.8 mcg/ml) dopo somministrazione di 7,5 mg/kg i.m. si ottiene in 30-60’ ed il tempo di emivita plasmatica del farmaco, in soggetti con normale funzionalità renale, e’ di circa 2-3 ore.

Livelli ematici terapeuticamente utili sono mantenuti per 10-12 ore dalla somministrazione.

Dopo somministrazione e.v. lenta (7,5 mg/kg in 1-2 h), L’Amicacina presenta livelli ematici alla fine dell’infusione di 37,5 mcg/ml con una emivita di circa 2 ore. Il farmaco non e’ metabolizzato dall’organismo e la sua eliminazione avviene attraverso i reni (più del 90% della dose somministrata viene eliminata nelle urine delle 24 ore).

Il legame con le proteine sieriche e’ inferiore al 10%. L’Amicacina diffonde rapidamente nei tessuti e fluidi dell’organismo quali cavità peritoneale, liquido pleurico, secrezioni bronchiali, raggiungendo livelli terapeuticamente utili oscillanti tra il 10-20% dei livelli sierici. L’Amicacina diffonde in ragione del 10-20% dei livelli sierici,attraverso le meningi intatte, raggiungendo livelli pari anche al 50% in caso di meningi infiammate.

L’Amicacina attraversa la barriera placentare e si ritrova nel sangue fetale e nel liquido amniotico raggiungendo concentrazioni significative.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

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06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Sodio citrato, Sodio bisolfito,  Acido solforico al 35% q.b. a pH  4,5, Acqua per preparazioni  iniettabili.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Lukadin non deve essere unito ad altre sostanze da infondere ma somministrato da solo secondo lo schema posologico stabilito.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

Validità: 24 mesi a confezionamento integro, correttamente conservato.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Le soluzioni contenenti 2,5 mg/ml di principio attivo, possono essere utilizzate entro le 24 ore se conservate in frigorifero o comunque non al di sopra di 25°C.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Astuccio di cartone contenente un cassonetto di Robex Res da:

1 fiala di soluzione iniettabile da mg 500 per uso iniettabile i.m./e.v. più una siringa sterile   apirogena monouso per via i.m.

1 fiala di soluzione iniettabile da mg 1000 per uso iniettabile i.m./e.v.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Sancarlo Farmaceutici S.p.A. – 00065 Fiano Romano (Roma).

PRODUTTORE

Officina Farmaceutica ISF S.p.A.- Via Tiburtina, 1040 -Roma

Special Product’s Line S.r.L. – Via Campobello, 15 – 00040 Pomezia (Roma)


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

LUKADIN 500 mg

1 fiala 2 ml + siringa sterile – codice  024527057

LUKADIN 1000 mg

1 fiala 4 ml – codice 024527071


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

27/12/1983


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

03/02/1995