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LUMINITY
Ogni ml contiene microsfere lipidiche contenenti un massimo di 6,4 x 109 di perflutreno, con diametro medio compreso tra 1,1 e 2,5 micron (mcm). La quantità di perflutreno gassoso in ogni ml è di circa 150 microlitri (mcl).
Eccipiente:
sodio 2,679 mg/ml
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Soluzione per dispersione iniettabile o per infusione
Liquido incolore, uniformemente da chiaro a limpido.
Medicinale solo per uso diagnostico.
Luminity è un mezzo di contrasto ultrasonografico che permette l’opacizzazione delle cavità cardiache e di migliorare la definizione del profilo endocardico del ventricolo sinistro a riposo e sotto stress, da utilizzare in pazienti nei quali l’ecografia senza mezzo di contrasto è risultata non ottimale (per non ottimale si intende che almeno due dei sei segmenti nelle immagini a 2 o 4 camere della parete del ventricolo sono risultati non valutabili) e che abbiano una coronaropatia sospetta o accertata.
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Luminity deve essere somministrato solo da personale medico esperto nella conduzione ed interpretazione dell'ecocardiografia con contrasto, e deve essere disponibile in caso di reazioni di ipersensibilità l’attrezzatura per la rianimazione.
Prima di somministrare Luminity, il prodotto deve essere attivato utilizzando un dispositivo agitatore meccanico, il Vialmix (vedere paragrafo 6.6).
Questo prodotto deve essere somministrato solo per via endovenosa.
Bolo endovenoso utilizzando la tecnica per immagini con contrasto non lineare a riposo e sotto stress:
La dose raccomandata, in iniezioni multiple, va da 0,1 a 0, 4 ml, seguita da un bolo da 3 a 5 ml di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) o glucosio 50 mg/ml (5%) soluzione iniettabile per conservare l’effetto contrastografico ottimale. La dose totale non deve superare 1,6 ml.
Bolo endovenoso utilizzando la tecnica fondamentale per immagini a riposo:
La dose raccomandata è 10 microlitri di dispersione/kg, in bolo endovenoso lento, seguita da un bolo da 10 ml di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) o glucosio 50 mg/ml (5%) soluzione iniettabile. Se necessario, dopo 5 minuti dalla prima iniezione si può somministrare una seconda dose da 10 microlitri di dispersione/kg seguita da un secondo bolo da 10 ml di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) o glucosio 50 mg/ml (5%) soluzione iniettabile per prolungare l’effetto di contrasto.
Infusione endovenosa utilizzando la tecnica per immagini con contrasto non lineare (a riposo e sotto stress) o la tecnica fondamentale per immagini a riposo:
La dose raccomandata, in infusione endovenosa, è di 1,3 ml più 50 ml di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) o glucosio 50 mg/ml (5%) soluzione iniettabile. Il flusso dell’infusione deve iniziare a 4,0 ml/minuto, ma può essere titolato, se necessario, per raggiungere l’effetto ottimale dell’immagine, senza superare i 10 ml/minuto.
Luminity non deve essere usato con la tecnica fondamentale per immagini nell’ecocardiografia sotto stress dal momento che l’efficacia e la sicurezza non sono state stabilite.
Bambini ed adolescenti:
Luminity non deve essere utilizzato in pazienti al di sotto dei 18 anni, in quanto la sicurezza e l’efficacia in questi gruppi di età non sono ancora state stabilite.
Ipersensibilità al perflutreno o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
La sicurezza di Luminity in pazienti con shunt cardiaci destro-sinistro, bidirezionali o destro-sinistro transitori, non è stata studiata. In questi pazienti, le microsfere fosfolipidiche incapsulate possono evitare il polmone ed entrare direttamente nel circolo arterioso. Bisogna usare cautela nella scelta di somministrare Luminity in questi pazienti (vedere paragrafo 5.3).
La sicurezza delle microsfere in pazienti sottoposti a ventilazione meccanica non è stata stabilita. Bisogna usare cautela nel somministrare Luminity in questi pazienti.
Altri metodi di somministrazione non specificati nel paragrafo 4.2 (per es.: iniezione intra-arteriosa) non sono raccomandati.
Se Luminity viene somministrato direttamente al paziente senza aver provveduto all’attivazione meccanica con Vialmix (vedere paragrafo 6.6), il prodotto non avrà l’effetto atteso.
E’ necessario essere prudenti in pazienti con malattia polmonare significativa, inclusa la fibrosi polmonare interstiziale diffusa e grave pneumopatia cronica ostruttiva, in quanto non sono stati effettuati studi clinici su tali pazienti.
Poiché l’esperienza è limitata in pazienti con gravi patologie cardiache e polmonari, Luminity deve essere usato solo dopo attenta valutazione e tale uso deve essere strettamente monitorato durante la somministrazione. Queste patologie includono ARDS (sindrome da distress respiratorio acuto), insufficienza cardiaca grave (NYHA IV), endocardite, infarto acuto del miocardio con angina in corso o instabile, protesi valvolari cardiache, forme acute di infiammazione sistemica o sepsi, condizioni note di iperattivazione del sistema di coagulazione e/o tromboembolia recidivante.
Sono state riportate a seguito della somministrazione di Luminity reazioni immediate di ipersensibilità gravi (es. anafilassi, shock anafilattico e reazioni anafilattoidi, ipotensione ed angioedema). I pazienti devono essere strettamente monitorati e la somministrazione deve avvenire sotto il controllo di un medico esperto nella gestione di reazioni di ipersensibilità incluse reazioni allergiche gravi, che potrebbero richiedere rianimazione. Attrezzatura di emergenza e personale addestrato devono essere prontamente disponibili.
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Non sono stati effettuati studi di interazione.
Per perflutreno non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3) Bisogna usare cautela nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza.
Non è noto se Luminity viene escreto nel latte umano. Quindi, bisogna fare attenzione se si somministra Luminity a donne che allattano al seno.
Dato che Luminity non ha effetti farmacologici e sulla base del suo profilo farmacocinetico e farmacodinamico, non ci si attende alcuna o trascurabile influenza sulla capacità di guidare o sull’uso di macchinari con l’uso di questo prodotto.
Le reazioni avverse riportate a seguito dell’uso di Luminity in studi pilota e di supporto (per un totale di 2.526 pazienti) generalmente sono state di intensità da lieve a moderata, insorgono entro minuti dalla somministrazione e normalmente si risolvono senza intervento terapeutico entro 15 minuti. Le reazioni avverse più frequentemente riportate sono: cefalea (2,0%), arrossamento (1,0%) e mal di schiena (0,9%).
Negli studi clinici con Luminity, le reazioni avverse sono state riportate con le seguenti frequenze (Molto comune ≥ 1/10; Comune ≥ 1/100, < 1/10; Non comune ≥ 1/1.000; <1/100; Raro ≥ 1/10.000, < 1/1.000; Molto raro < 1/10.000). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Esami diagnostici | Raro: elettrocardiogramma anomalo |
Patologie cardiache | Raro: bradicardia, tachicardia, palpitazioni |
Patologie del sistema nervoso | Comune: cefalea Non comune: vertigini, disgeusia Raro: parestesia |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune: dispnea, irritazione alla gola Raro: distress respiratorio, tosse, gola secca |
Patologie gastrointestinali | Non comune: dolore addominale, diarrea, nausea, vomito Raro: dispepsia |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune: prurito, aumento della sudorazione Raro: rash, orticaria, eritema, rash eritematoso |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non comune: mal di schiena Raro: artralgia, dolore al fianco, dolore al collo, crampi muscolari |
Patologie vascolari | Comune: vampate Non comune: ipotensione Raro: sincope, ipertensione, freddo alle estremità |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comune: dolore toracico, affaticamento, sensazione di calore, dolore nel sito di somministrazione Raro: piressia, irrigidimento |
I seguenti ulteriori effetti indesiderati sono stati riportati durante la sorveglianza successiva alla commercializzazione; sono derivati da segnalazioni spontanee e pertanto la loro frequenza non è nota:
Reazioni di tipo allergico (es: anafilassi, shock anafilattico e reazioni anafilattoidi, ipotensione e angioedema) (vedere paragrafo 4.4)
Reazioni a carico del sistema nervoso centrale (incluso convulsioni e reazioni simil-convulsive) che possono essere associate ad immediate reazioni di ipersensibilità
Spasmo muscolare, dolore e disturbo muscoloscheletrico e mialgia.
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Le conseguenze cliniche del sovradosaggio da Luminity non sono note. Negli studi clinici di Fase I sono state ben tollerate dosi singole fino a 100 mcl di dispersione/kg e dosi multiple fino a 150 mcl di dispersione/kg. Il trattamento del sovradosaggio dovrà essere indirizzato al sostegno di tutte le funzioni vitali ed alla pronta istituzione di una terapia sintomatica.
Categoria farmacoterapeutica: mezzo di contrasto per ultrasonologia, microsfere di fosfolipidi,
codice ATC: V08D A04
Il prodotto consiste in microsfere di perflutreno lipidico incapsulato. Le microsfere con un diametro medio da 1 a 10 mcm contribuiscono all’effetto contrasto generando eco fortemente potenziati.
Gli echi ultrasonografici provenienti dal sangue e dai tessuti biologici molli come quello adiposo e quello muscolare sono generati all’interfaccia dei tessuti a causa di piccole differenze nelle caratteristiche ultrasoniche dei tessuti stessi. Le proprietà ultrasonografiche del prodotto sono molto diverse da quelle dei tessuti molli e danno origine a echi molto intensi.
Poiché Luminity è costituito da microsfere stabili ed abbastanza piccole per un passaggio transpolmonare, esso produrrà intensi echi nelle cavità cardiache sinistre e nella circolazione sistemica.
Non è possibile definire una relazione sicura dose/risposta, sebbene dosi maggiori abbiano dimostrato di produrre un effetto contrastografico di più lunga durata.
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Le proprietà farmacocinetiche di Luminity sono state valutate, dopo somministrazione endovenosa di una dose di 50 ml/kg, in soggetti sani normali e in soggetti con pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
Il componente perflutreno di Luminity è stato rapidamente eliminato dalla circolazione sistemica per via polmonare. La percentuale della dose del perflutren escreta nell’aria espirata è stata circa il 50% della dose somministrata a causa della piccola quantità di perflutreno somministrato e all’impossibilità di quantificare i bassi livelli di perflutreno attraverso la gas cromatografia. Dopo 4-5 minuti, nella maggior parte dei soggetti, il perflutreno non era determinabile nel sangue e nell’aria espirata. Le concentrazioni plasmatiche di perflutreno hanno mostrato di diminuire in modo monoesponenziale con una emivita di 1,3 minuti nei soggetti sani e di 1,9 minuti nei soggetti con pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). L’eliminazione sistemica di perflutreno è stata simile in soggetti sani e soggetti con pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). L’eliminazione polmonare totale del perflutreno (CLlung) non ha mostrato differenze tra soggetti sani e soggetti con pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). La CLlung è stata trovata significativamente ridotta nelle femmine (51%) in confronto ai maschi (tutti i soggetti). Questi risultati suggeriscono che l’eliminazione sistemica totale del perflutreno è rapida e non è significativamente ridotta in pazienti con pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) rispetto ai pazienti sani. Sono state effettuate misure ultrasonografiche doppler con Luminity unitamente a valutazione farmacocinetica del perflutreno. L’intensità del segnale doppler ha corrisposto con le concentrazioni plasmatiche misurate ed estrapolate di perflutreno. Il tempo per il livello massimo di intensità del segnale Doppler (tmax) si è dimostrato simile al tmax ematico del perflutreno (1,13 vs 1,77 minuti). La caduta dell’intensità del segnale Doppler osservata del 99% entro 10 minuti (t½ approssimativamente 2 minuti) è in accordo con il declino nei livelli ematici misurabili del perflutreno.
Negli studi clinici con Luminity sono state utilizzate le tecniche per immagini fondamentali e non -lineari (seconda armonica, fase multipulsata e/o modulazione di ampiezza) utilizzando l’acquisizione sia continua sia triggerata.
Negli studi preclinici, i fosfolipidi naturalmente in Luminity (vedere paragrafo 6.1) sono distribuiti nelle cellule lipidiche endogene del corpo (per es. fegato) mentre il componente sintetico (MPEG5000) ha mostrato di essere escreto attraverso le urine. Tutti i lipidi sono metabolizzati in acidi grassi liberi. La farmacocinetica ed il metabolismo di MPEG5000 DPPE non è stato valutato negli esseri umani.
I dati pre-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di genotossicità, fertilità, sviluppo embrio/fetale, parto o sviluppo post-natale e tolleranza locale.
In studi di tossicologia, subito dopo somministrazione endovenosa di Luminity a dosi ≥ 0,3 ml/kg in dose singola e ripetuta in ratti e scimmie, sono stati osservati respirazione anormale, variazioni della frequenza cardiaca e diminuizione dell’attività. Dosi maggiori di prodotto, tipicamente ≥ 1 ml/kg, hanno portato a fenomeni più gravi incluso stato di incoscienza e occasionalmente morte. Questi livelli sono sostanzialmente al di sotto della dose clinica massima raccomandata. Ratti trattati per 1 mese con Luminity hanno mostrato infiltrazione eosinofila perivascolare e peribronchiale dose-correlata, accumulo di macrofagi alveolari e aumento delle dimensioni e del numero delle cellule goblet nei polmoni. Questi effetti sono stati osservati a livelli di esposizione al di sopra dell’esposizione massima umana indicandone una piccola rilevanza nell’uso clinico.
1,2-dipalmitoil-sn-glicero-3-fosfatidilcolina (DPPC);
acido 1,2-dipalmitoil-sn-glicero-3-fosfatidico sale monosodico (DPPA);
N-(metossipolietilenglicole 5000 carbamoil)-1,2-dipalmitoil-sn-glicero-3-fosfatidiletanolamina sale monosodico (MPEG5000 DPPE);
sodio diidrogeno fosfato monoidrato;
disodio idrogeno fosfato eptaidrato;
sodio cloruro;
propilenglicole;
glicerolo;
acqua per preparazioni iniettabili.
In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
Prima dell’attivazione: 2 anni
Dopo l’attivazione: 12 ore.
Il prodotto può essere riattivato fino a 48 ore dopo la prima attivazione e può essere usato fino a 12 ore dopo la seconda attivazione.
Prima dell’attivazione: conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C)
Dopo l’attivazione: non conservare a temperatura superiore ai 30 °C.
Flacone di vetro in borosilicato trasparente tipo I, chiuso con tappo di elastomero clorobutilico per liofilizzazione, e sigillato con ghiera di alluminio con disco rimovibile (flip-off) in plastica.
Il prodotto è fornito in confezioni da 1 flaconcino monodose da 1,5 ml o da 4 flaconcini monodose da 1,5 ml.
E’ essenziale seguire le istruzioni per l’uso e la manipolazione di Luminity e durante la preparazione essere conformi alle procedure di attenta asepsi. Come per tutti i prodotti ad uso parenterale, i flaconcini devono essere esaminati visivamente per evidenziare particelle e per controllare l’integrità del flaconcino. Prima della somministrazione, il prodotto deve essere attivato utilizzando Vialmix, un dispositivo agitatore meccanico. Vialmix non è incluso nella confezione di Luminity ma sarà fornito al personale sanitario unitamente all’ordine del prodotto.
Luminity si attiva utilizzando Vialmix che ha un tempo programmato di agitazione pari a 45 secondi. Vialmix avvertirà l’operatore se la frequenza di agitazione si riduce del 5% o più dalla frequenza stabilita. Vialmix è anche stato programmato per spegnersi e fornirà avvisi sonori e visivi nel caso la frequenza di agitazione dovesse essere superiore del 5% o se dovesse scendere del 10% al di sotto della frequenza stabilita.
Processo di attivazione e somministrazione:
Il flaconcino deve essere attivato utilizzando Vialmix. Immediatamente dopo l’attivazione, Luminity si presenta come una dispersione bianca lattiginosa.
Nota: se il prodotto rimane fermo per più di 5 minuti dopo l’attivazione, dovrà essere risospeso con un’agitazione manuale per 10 secondi prima di prelevarlo con la siringa dal flaconcino. Luminity deve essere utilizzato entro 12 ore dall’attivazione. Il prodotto può essere riattivato fino a 48 ore dopo la prima attivazione e può essere usato fino a 12 ore dopo la seconda attivazione, a seconda che sia conservato in frigorifero o a temperatura ambiente. Dopo l’attivazione, non conservare il flaconcino a temperatura superiore ai 30 °C.
Il flaconcino deve essere forato con un ago sterile da siringa o con un adattatore mini-spike sterile non siliconico prima di aspirare la dispersione.
La dispersione deve essere prelevata dal flaconcino utizzando una siringa con un ago sterile da 18 a 20 G o collegata ad un adattatore mini-spike sterile non siliconico. Se si usa un ago, questo deve essere posizionato per aspirare il materiale dal centro del liquido con il flaconcino capovolto. Non iniettare aria nel flaconcino. Il prodotto deve essere utilizzato immediatamente dopo essere stato aspirato dal flaconcino.
Luminity può essere diluito con sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) soluzione iniettabile o con glucosio 50 mg/ml (5%) soluzione iniettabile.
Quanto contenuto nel flaconcino si intende per una somministrazione unica.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Bristol-Myers Squibb Pharma Belgium Sprl
Chaussée de la Hulpe, 185 / Terhulpsesteenweg 185
B‑1170 Bruxelles / Brussel
Belgio
EU/1/06/361/001
EU/1/06/361/002
A.I.C. N. 037379017
20/09/2006
Conforme alla decisione EMEA 29/10/2007