Mancef
Condividi


CERCA FARMACI O MALATTIE O SINTOMI
  www.carloanibaldi.com
 

INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

Pubblicità

 

 

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

MANCEF


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Mancef 1000 mg/3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare. Un flacone di polvere contiene come principio attivo: Cefamandolo nafato mg 1158  pari a Cefamandolo acido mg 1000

Per gli eccipienti, vedere 6.1.       


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Polvere e solvente per soluzione iniettabile per via intramuscolare


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Di uso selettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di   accertata  o presunta origine da Gram-negativi "difficili" o da flora mista con presenza di Gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici.  In  particolare il prodotto trova indicazione nelle  suddette   infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi.



Pubblicità

 


04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Mancef va somministrato per via parenterale.

La somministrazione del farmaco di norma non provoca manifestazioni di sorta nel punto di iniezione

- Dosaggio: varia in rapporto alla gravita' del singolo caso  e   secondo il parere del medico

Adulti : 1,5-3,0 g/die in 4-6 somministrazioni regolarmente distribuite nelle 24 ore.

Bambini: 65 mg/die in 4-6 somministrazioni regolarmente distribuite nelle 24 ore.

- Somministrazione : MANCEF va somministrato per via intramuscolare, utilizzando come solvente la fiala annessa alla confezione. La somministrazione va effettuata mediante iniezione intramuscolare  profonda  a livello di masse  muscolari  voluminose,   quali  i  glutei  o la faccia anteriore  delle  cosce. 

Agitare energicamente prima dell'uso.

- Stabilità : MANCEF in soluzione e' stabile per almeno 24 ore   se conservato alle temperature tra i 5 e i 25 gradi.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità agli antibiotici della classe delle cefalosporine e verso la lidocaina


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Mancef  è  ben tollerato, tuttavia non si puo'  escludere  una   possibile reazione crociata di ipersensibilità con le penicilline, specialmente per somministrazione parenterale.

Pertanto  il prodotto va somministrato con cautela in  pazienti   in cui si sia manifestata una  reazione anafilattica alle penicilline.

L'insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone   la  sospensione del trattamento e se necessario  l'adozione  di   una terapia adeguata (per es. adrenalina, antistaminici o corticosteroidi).

Il Cefamandolo non interferisce con i test enzimatici  per  la   glicosuria.  Si  possono osservare interferenze  con  i  metodi   basati sulla riduzione del rame (test di Benedict, di  Fehling,   "Clinitest").  Cio'  non  dovrebbe tuttavia  condurre  a  falsi   positivi,  come  si  osserva con  le  altre  cefalosporine.  Si   raccomanda  di usare i metodi della glucosio ossidasi  o  della   esochinasi  per  la  determinazione del  glucosio  ematico  nei   pazienti trattati con Cefamandolo.

Il Cefamandolo non interferisce con la  determinazione  della   creatinina nel saggio del picrato alcalino.

Sono state segnalate in corso di trattamento con  cefalosporine   positività  talora  false  del  test  di  Coombs;  cio'   puo'   interferire con i test di compatibilità del sangue.

Come  con altri regimi terapeutici utilizzati  nel  trattamento della meningite, in un numero ristretto di pazienti pediatrici,   trattati  con Cefamandolo nafato, sono stati segnalati casi  di   diminuzione lieve o moderata dell'udito.

Inoltre è stata  rilevata,  con Cefamandolo nafato  per   iniezione, come con altre terapie antibiotiche, persistenza  di  colture positive di H.influenzae nel liquido cerebrospinale  a   distanza di 18-36 ore; tuttavia la rilevanza clinica di  questo   dato non e' nota.

L'uso prolungato dell'antibiotico puo' favorire lo sviluppo  di   microrganismi  non  sensibili, ad esempio  della  Candida,  che   richiede l'adozione di misure adeguate o l'eventuale interruzione del trattamento.  

- Avvertenze

Virtualmente  con  tutti  gli  antibiotici  ad  ampio   spettro   (inclusi macrolidi, penicilline semisintetiche e cefalosporine)   si   sono  verificati  casi  di  colite  pseudomembranosa:   di   conseguenza  e' importante considerarne la causa  nei  pazienti   che presentano diarrea in corso di terapia con antibiotici.

Tali forme di colite possono variare da lievi a molto gravi.

Il  trattamento  con  antibiotici ad ampio  spettro  altera  la   normale  flora  del  colon e puo' facilitare  la  crescita  dei   clostridi.  Gli  studi  effettuati hanno  evidenziato  che  una   tossina  prodotta  dal Clostridium difficile e'  la  principale   causa della colite associata all'uso di antibiotici.

Forme  lievi  di colite pseudomembranosa rispondono  in  genere   favorevolmente alla semplice interruzione del farmaco.

In  forme  moderate o gravi il trattamento  deve  includere  la  sigmoidoscopia, oppure  ricerche batteriologiche  e la somministrazione  di liquidi, elettroliti e proteine. Nei casi in  cui   la  colite non migliori dopo la sospensione del farmaco  e  nei   casi  gravi, la somministrazione di vancomicina per  via  orale   costituisce    il   trattamento   di   scelta   della    colite   pseudomembranosa   da   Clostridium   difficile   indotta    da   antibiotici.

Devono essere escluse altre cause di colite.


Links sponsorizzati

 

04.5 Interazioni - Inizio Pagina

L'uso contemporaneo o ravvicinato di farmaci nefrotossici (kanamicina,  streptomicina,  colistina,   viomicina,   polimixina,   neomicina, gentamicina) o diuretici potenti (ad es. furosemide)  è  sconsigliabile e comunque richiede assiduo controllo  della   funzionalità renale.

L'esperienza  clinica ha dimostrato che e' improbabile  che  il   prodotto  causi  problemi di questo tipo  se  somministrato  al   livello di dosaggio raccomandato.

Esercitando il Cefamandolo effetto antabuse, esso non va somministrato  insieme a bevande alcoliche potendosi  verificare  in   caso  contrario nausea, vomito, ipotensione con tachicardia  di   compensazione, rossore e vasodilatazione periferica

La somministrazione contemporanea di Probenedict e Cefamandolo  rallenta  la secrezione tubulare di  quest'ultima  determinando   concentrazioni  plasmatiche  di Cefamandolo più  alte  e  più   prolungate.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Sebbene non esistano prove sperimentali di effetti embriopatici o teratogenici attribuibili al Cefamandolo, come  per  tutti   gli  altri farmaci nelle donne in stato di gravidanza  o  nella   primissima  infanzia il prodotto va somministrato nei  casi  di   effettiva necessita', sotto il diretto controllo del medico.

Il Cefamandolo  è escreta nel latte  materno;  e'  necessaria   quindi cautela in caso  di somministrazione a donne in allattamento.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Mancef non interferisce con la capacità di guida o  l'uso   di macchine.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Come  con  altre  cefalosporine anche con  il  Cefamandolo si   possono manifestare le seguenti reazioni secondarie: ipersensibilità, eruzioni maculo-papulose, orticaria, febbre ed eosinofilia, reazioni anafilattoidi.

- Effetti ematologici: per somministrazione protratta, neutropenia reversibile e/o eosinofilia transitoria e rari casi di  ipoprotrombinemia, talora riduzione  dell'emoglobina e dell'ematocrito. In corso di trattamento prolungato si puo' osservare una falsa positività del test di Coombs diretto.

- Funzionalità  epatica: possibile transitorio aumento di SGOT, SGPT, fosfatasi alcalina.

- Funzionalità renale: segnalato transitorio aumento di azotemia e creatinina sierica.

- Effetti gastro-intestinali: segnalate transitorie modificazioni dell'alvo (feci molli o diarrea), nausea, vomito.

La  diarrea in genere risponde alla terapia sintomatica o  alla sospensione  dell'antibiotico. Se persistente,  considerare  la  eventualità dell'insorgenza di colite pseudomembranosa.

- Reazioni locali: occasionalmente dolenzia transitoria in sede   di inoculo dopo somministrazione intramuscolare. Come altre cefalosporine, puo' determinare flebiti nella sede di  infusione,   a seguito di somministrazione con catetere endovenoso.

Segnalati raramente tremori, cefalea, vertigini.


Links sponsorizzati

 

04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Il sovradosaggio di cefalosporine può causare irritazione cerebrale producendo convulsioni.

Il MANCEF è dializzabile. In caso di sovradosaggio il farmaco   puo' essere eliminato mediante trattamento emodialitico o dialisi peritoneale.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: antibatterico beta-lattamico.             

Codice ATC: J01DA07

MANCEF  esercita l’azione battericida attraverso l’inibizione della sintesi della parete cellulare batterica. Il Cefamandolo è resistente a molte beta-lattamasi ed è  dotato di attività antibatterica ad ampio spettro nei confronti  di  numerosi  germi  Gram-positivi,  Gram-negativi,  aerobi  ed   anaerobi.


Links sponsorizzati

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Il Cefamandolo non e' apprezzabilmente assorbito dal tubo gastroenterico, per cui deve essere somministrato per via parenterale.

Dopo assorbimento esso è rapidamente idrolizzato a formiato e  Cefamandolo libero il quale possiede una più elevata attività antibatterica  rispetto al Cefamandolo nafato.  Circa  l'85-99%   dell'attività antibatterica nel siero e' dovuta al Cefamandolo libero.

I picchi ematici dell'uomo per somministrazione intramuscolare vengono raggiunti dopo 30-60 minuti e sono proporzionali alla dose iniettata.

L'emivita e' di 35 minuti, per cui Mancef dopo somministrazioni ripetute non da luogo a fenomeni di accumulo.

Circa  l'85% del farmaco è escreto attraverso i reni  entro  8 ore; ne conseguono quindi tassi urinari particolarmente elevati.

Alla somministrazione di 500 mg e 1 g intramuscolo  corrisponde   rispettivamente concentrazioni urinarie di 254 mcg/ml e di 1357   mcg/ml,  mentre  alla  somministrazione di dosi da 1 g  e  2  g   endovena si hanno concentrazioni urinarie di 750 e 1383  mcg/ml   contro le concentrazioni di picco raggiunte nel siero di 139  e   240 mcg/ml.

Il  Mancef  raggiunge,  oltre che nel  sangue e nelle  urine, concentrazioni terapeutiche anche nei liquidi pleurici e articolari, nella bile e nel tessuto osseo.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

I dati clinici rivelano assenza di rischi per gli esseri umani sulla base di studi convenzionali di farmacologia di sicurezza, tossicità per somministrazioni ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva.

La DL 50 per via endovenosa nel topo risulta compresa tra  3,65   e  4,54 g/kg; nel ratto è  pari a 3,34 g/kg mentre nel  cane  e   nel gatto e' superiore a 0,1 g/kg.

Dosi fino a 10 volte superiori a quelle impiegate nell'uomo non  hanno evidenziato nel topo, ratto e scimmia, alcuna compromissione della fertilità ne' attività teratogena.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Lidocaina cloridrato, Acqua per preparazioni iniettabili


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Il Cefamandolo non va mescolato con aminoglicosidi.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

Il prodotto in confezionamento integro e correttamente conservato ha una validità di 18 mesi.

In soluzione è stabile per 24 ore se conservato alla temperatura tra i 5 e i 25 gradi C.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare a temperatura non superiore a 25°C


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Flacone in vetro con tappo perforabile in gomma, fissato con ghiera metallica, e sovratappo in materiale plastico. Il flacone è racchiuso in astuccio di cartone assieme al foglio illustrativo. 

Mancef 1000 mg/3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

La soluzione va ricostituita con la fiala annessa alla confezione, contenente lidocaina cloridrato.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

LA.FA.RE. srl, Laboratorio Farmaceutico, Via Sac. Benedetto  Cozzolino 77 - Ercolano-Napoli


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Mancef 1000 mg/3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare: AIC 024365037 


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

Mggio 1989


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

Maggio 1995