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METRONIDAZOLO KABI 500 mg/100 ml SOLUZIONE PER INFUSIONE
Ogni flacone da 100 ml contiene:
Principio attivo: metronidazolo 500 mg
Per l’elenco degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Soluzione per infusione.
Trattamento di infezioni gravi sostenute da batteri anaerobi, particolarmente Bacteroides fragilis, altre specie di Bacteroides ed altri anaerobi sui quali il metronidazolo esercita azione battericida, come Fusobacteria, Eubacteria, Clostridia e Cocchi gram-positivi anaerobi.
Il metronidazolo è stato impiegato con risultati favorevoli nelle setticemie, batteriemie, ascessi cerebrali, polmonite necrotizzante, osteomielite, febbre puerperale, ascessi pelvici, peritoniti e piaghe post-operatorie, nelle quali erano stati isolati uno o più dei batteri anaerobi citati.
Prevenzione delle infezioni post operatorie causate da batteri anaerobi, particolarmente Bacteroides e cocchi gram positivi anaerobi.
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Il METRONDAZOLO KABI soluzione per infusione va utilizzato soltanto per infusione endovenosa lenta.
Tale tipo di somministrazione è particolarmente utile nei casi di emergenza ed è indicato nei pazienti chirurgici quando:
• in fase pre-operatoria sia presente o si sospetti una infezione da anaerobi ad es. setticemia, peritonite, ascesso subfrenico o pelvico;
• durante l’intervento compaiano i segni di uno stato settico causato da germi anaerobi;
• durante l’intervento vi sia la possibilità di una contaminazione da anaerobi provenienti dal tubo gastro-enterico, dalle vie genitali femminili, dall’orofaringe.
Nei soggetti già sottoposti a terapie infusionali il medicamento può essere diluito con volumi adeguati di soluzione fisiologica, soluzione isotonica di destrosio, soluzione di destrosio al 5% o potassio cloruro (20 mmoli/l e 40 mmoli/l).
Evitare l’aggiunta di altri farmaci nella soluzione da infondere.
TRATTAMENTO
Adulti e bambini sopra i 12 anni
100 ml per infusione endovenosa (alla velocità di 5 ml al minuto) ogni 8 ore. Nella maggioranza dei pazienti sono sufficienti 7 giorni di terapia, ma in taluni casi (regioni inaccessibili al drenaggio, nuova contaminazione, ecc.) è necessario proseguire più a lungo il trattamento.
Bambini sotto i 12 anni
Infusione di 1,5 ml/kg di peso (7,5 mg di metronidazolo/kg di peso) ogni 8 ore.
PROFILASSI
Adulti e bambini sopra i 12 anni
100 ml per infusione immediatamente prima, durante o dopo l’intervento, seguiti dalla stessa dose ogni 8 ore.
Bambini sotto i 12 anni
Come negli adulti, ma con infusione alla dose di 1,5 ml/kg di peso (7,5 mg di metronidazolo/kg di peso) ogni 8 ore.
Ogni flacone va usato per una sola somministrazione; eventuali rimanenze non devono essere più utilizzate.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; soggetti con discrasie ematiche o con malattie del sistema nervoso centrale in fase attiva; gravidanza accertata o presunta; allattamento.
Il metronidazolo ha dimostrato proprietà cancerogene negli animali in particolari condizioni sperimentali.
Tenere al riparo dalla luce.
Si consiglia di effettuare regolari controlli clinici e biologici se il trattamento viene proseguito per oltre 10 giorni. Il medico che intende utilizzare il medicamento per periodi più lunghi di quelli raccomandati (trattamento di forme croniche) deve considerare il possibile beneficio rispetto al rischio della comparsa di neuropatia periferica.
I pazienti con insufficienza renale tollerano generalmente bene il metronidazolo. Tuttavia, in presenza di gravi alterazioni della funzionalità renale, è opportuno ridurre la dose giornaliera del farmaco. I pazienti con malattie epatiche severe metabolizzano lentamente il metronidazolo con un risultante accumulo sia di metronidazolo sia dei suoi metaboliti nel plasma; in questi pazienti pertanto è opportuno ridurre la dose giornaliera del farmaco.
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Evitare le bevande alcoliche durante il trattamento in quanto l’associazione con metronidazolo può dare origine ad una sindrome disulfiram-simile con nausea, vomito e crampi addominali.
Il metronidazolo potenzia l’attività del warfarin e di altri anticoagulanti orali, dei quali è opportuno modificare le dosi in casi di pazienti trattati contemporaneamente con tali farmaci e metronidazolo.
La somministrazione simultanea di farmaci che inducono enzimi microsomiali epatici (es. fenitoina, fenobarbiatal) possono accelerare l’eliminazione del metronidazolo con conseguente riduzione dei livelli ematici di farmaco. Il metronidazolo non dovrebbe essere somministrato a pazienti che hanno assunto disulfiram nelle due settimane precedenti.
Il metronidazolo è controindicato nelle donne in stato di gravidanza accertata o presunta e durante l’allattamento.
Il medicamento non esercita alcun effetto nei riguardi della capacità di guidare e dell’uso di macchine.
Occasionalmente sensazione sgradevole di gusto metallico, lingua saburrale, anoressia, nausea, vomito, turbe gastro-intestinali.
Molto raramente sono stati segnalati sonnolenza, vertigini, cefalea, atassia, febbre, eruzioni cutanee, prurito, incoordinazione dei movimenti ed urine di colore scuro (dovute ad un metabolita del metronidazolo), nonché disuria, cistite, poliuria, piurita, diminuzione della libido, superinfezioni da Candida.
Durante trattamenti intensivi e prolungati sono stati riportati alcuni casi di neuropatie periferiche, in genere con evoluzione favorevole dopo la sospensione del trattamento o la riduzione del dosaggio. In qualche soggetto è stata riscontrata una modesta leucopenia, in genere normalizzatasi durante o dopo il termine del trattamento.
Crisi epilettiche transitorie sono state segnalate in rari casi.
La comparsa di sintomi neurologici impone l’interruzione del trattamento.
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Con le posologie di metronidazolo consigliate non sono stati descritti fenomeni di sovradosaggio. Non esistendo comunque antidoti specifici, l’eventuale trattamento di detti fenomeni sarà di tipo sintomatico.
Catetogoria farmacoterapeutica: Altri antibatterici, derivati imidazolici
Codice ATC: J01XD01
Il metronidazolo impiegato per molti anni prevalentemente per il trattamento della trichomoniasi urogenitale, si è successivamente rilevato farmaco attivo contro una grande varietà di germi anaerobi di interesse clinico. Il metronidazolo esplica infatti effetto battericida sugli anaerobi obbligati, per i quali la concentrazione minima inibente in vitro e la concentrazione minima battericida del farmaco sono pressoché identiche.
I batteri aerobi e gli anaerobi facoltativi sono invece insensibili.
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La disposizione del metronidazolo nell’organismo è simile sia dopo somministrazione orale che endovenosa, con emivita di eliminazione di 8 ore nel soggetto sano. Nel plasma, oltre al metronidazolo immodificato, sono presenti piccole quantità del metabolita 2-idrossimetilato. Il farmaco si lega alle proteine plasmatiche in quantità minori del 20%.
La via principale di eliminazione del metronidazolo e dei suoi metaboliti è quella urinaria (60-80%).
Dopo somministrazione delle comuni dosi terapeutiche, si rilevano nell’uomo tassi ematici e tissutali largamente superiori a quelli necessari per la realizzazione di una terapia antibatterica efficace.
Il metronidazolo supera la barriera ematoencefalica e raggiunge rapidamente concentrazioni terapeutiche nella maggior parte dei liquidi organici (ad es. saliva, bile, urina, liquido amniotico, latte materno e liquidi delle cavità ascessuali).
Il metronidazolo è stato ampiamente studiato dal punto di vista tossicologico in varie specie animali e per diverse vie di somministrazione. La sua tossicità acuta si è rilevata modesta (DL50 i.v. nel topo=1169-1260 mg/kg, nel ratto 1574-1575 mg/kg) come pure quella cronica, valutata nel topo, ratto, scimmia e cane.
Studi di teratogensi, anch’essi praticati su diverse specie animali, hanno escluso possibili effetti nocivi della sostanza.
Infine l’azione mutagena, rilevabile nei batteri in quanto legata al meccanismo stesso d’azione del farmaco in senso antibatterico, è assente nei mammiferi.
Sodio cloruro, sodio fosfato bibasico diidrato, acido citrico monoidrato, acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 100 ml.
Evitare l’aggiunta di altri farmaci nella soluzione da infondere. Non si devono aggiungere additivi alla soluzione di metronidazolo.
3 anni.
Conservare a temperatura non superiore a 25°C. Tenere nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
I flaconi sono in vetro bianco tipo II; ciascun flacone contiene 100 ml di soluzione.
Confezione da 1 flacone da 100 ml
Confezione da 20 flaconi da 100 ml
Usare solo se le soluzioni sono limpide ed i contenitori integri.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Fresenius Kabi Italia S.r.l. - Via Camagre, 41 - 37063 Isola della Scala (Verona)
METRONIDAZOLO KABI 0,5 g/100 ml soluzione per infusione:
AIC n. 038669014 - 1 flacone da 100 ml
AIC n. 038669026 - 20 flaconi da 100 ml
11 giugno 2010