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MIDARINE 100 mg/2 ml Soluzione iniettabile per uso endovenoso
Una fiala contiene:
Principio attivo:
succinilcolina cloruro 100 mg Per gli eccipienti v.
par.
6.1
Soluzione iniettabile per uso endovenoso.
MIDARINE, bloccante neuromuscolare ad azione depolarizzante di breve durata è usato in anestesia come miorilassante per facilitare l'intubazione endotracheale, la ventilazione meccanica ed una vasta gamma di manovre chirurgiche ed ostetriche.
MIDARINE può anche essere usato per ridurre l'intensità delle contrazioni muscolari durante la terapia convulsiva (elettrica o farmacologica).
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E' in rapporto al peso corporeo, al grado di rilasciamento muscolare desiderato ed alla risposta individuale del paziente.
Nell'adulto varia da 20 a 80 mg.
Per praticare l'intubazione endotracheale si somministra 1 mg di MIDARINE per Kg di peso corporeo per via endovenosa.
Questa dose provoca normalmente rilasciamento muscolare in circa 60 secondi con una durata di circa 10 minuti.
Dosi più elevate provocano rilasciamento muscolare più prolungato, ma il raddoppio della dose non determina un raddoppiamento della durata d'azione.
Per manovre chirurgiche più prolungate MIDARINE va somministrato per fleboclisi in soluzione dello 0,1 - 0,2% alla velocità di 2,5 - 4 mg al minuto nell'adulto e a dosi proporzionalmente più basse nei bambini in relazione al peso corporeo.
MIDARINE per fleboclisi va diluito in soluzione fisiologica sterile o soluzione sterile di destrosio al 5%.
Neonati e prematuri possono essere relativamente resistenti alla succinilcolina.
La succinilcolina non deve essere mescolata nella stessa siringa con altri farmaci bloccanti neuromuscolari o anestetici generali, particolarmente con tiopentone o qualsiasi altro farmaco.
La succinilcolina provoca un lieve e transitorio aumento della pressione endooculare per cui non deve essere usata in presenza di ferite aperte dell'occhio o quando è controindicato l'aumento della pressione endooculare.
MIDARINE è controindicato in pazienti con anamnesi personale o familiare di ipertermia maligna.
La somministrazione di MIDARINE (specie in concomitanza a quella di alotano) può scatenare contrazioni miofibrillari prolungate con conseguente rapido aumento del metabolismo e della temperatura corporea.
MIDARINE è controindicato nei pazienti con atipia ereditaria della colinesterasi o con bassi livelli plasmatici di colinesterasi.
In certe situazioni MIDARINE può provocare aumento massivo della potassiemia ed arresto cardiaco.
Per tale ragione MIDARINE è controindicata in:
pazienti con preesistente iperpotassiemia, pazienti con ferite gravi, pazienti con ustioni gravi, pazienti con grave degenerazione muscolare (lesioni nei neuroni motori superiori ed inferiori od entrambi, come ad esempio nelle ferite del midollo spinale).
La tendenza all'aumento del potassio non si manifesta subito, bensì comincia 5.15 giorni dopo le ferite e persiste per 2.3 mesi nelle ustioni e nei traumi e per 3.6 mesi a seguito di lesioni neurologiche.
Sono stati segnalati casi di arresto cardiaco in seguito a somministrazione di succinilcolina in pazienti con paralisi cerebrale congenita.
1 - 4 MIDARINE è rapidamente idrolizzato dalla colinesterasi plasmatica che limita così l'intensità e la durata del blocco neuromuscolare.
In pazienti con bassi livelli plasmatici di colinesterasi o con pseudocolinesterasi anomala che ha scarsa affinità per la succinilcolina, l'azione di MIDARINE può essere notevolmente intensificata e prolungata.
Bassi livelli plasmatici di colinesterasi si possono verificare in pazienti con gravi malattie epatiche, anemie gravi, malnutrizione, grave disidratazione, alterazioni della temperatura corporea, esposizione a insetticidi neurotossici o in pazienti trattati con antimalarici o citostatici.
MIDARINE va somministrato in tali pazienti con estrema cautela ed a dosaggi minimi.
Non vanno somministrati contemporaneamente alla succinilcolina inibitori della colinesterasi quali la neostigmina e fosfolina ioduro né inibitori competitivi quali la procainamide.
Quando MIDARINE si somministra per un periodo prolungato il caratteristico blocco neuromuscolare depolarizzante (o Fase I) può trasformarsi in un altro con caratteristiche di blocco non-depolarizzante (o Fase II).
Ciò può accompagnarsi a prolungata depressione respiratoria ed apnea che cede parzialmente o temporaneamente con la somministrazione di neostigmina preceduta da atropina.
Normalmente la somministrazione contemporaneamente di succinilcolina e di neostigmina può determinare blocco neuromuscolare prolungato ed apnea.
Dopo somministrazioni ripetute di MIDARINE si verifica tachifilassi.
Si sconsiglia l'uso di MIDARINE in pazienti che manifestano miotonie, poiché il farmaco può indurre miotonia generalizzata.
La somministrazione occasionale di succinilcolina in casi di miotonia non ha provocato collasso cardiovascolare o aumento marcato del potassio plasmatico quando si è proceduto alla misura della potassiemia.
Si sconsiglia l'uso della succinilcolina in pazienti con miastenia grave in stato avanzato.
Benché tali pazienti siano resistenti alla succinilcolina, in essi si produce più facilmente uno stato di doppio blocco che può causare un prolungamento del ritorno alle condizioni di base.
I pazienti con sindrome miastenica sono più sensibili della norma alla succinilcolina:
la dose va quindi ridotta.
La succinilcolina può indurre aritmie cardiache.
Possono essere potenziati gli effetti della digitale con conseguente aumento dell'eccitabilità ventricolare.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
MIDARINE deve essere somministrato da o sotto stretta sorveglianza di un anestesista al quale siano ben noti l'azione, le caratteristiche ed i pericoli di questo farmaco ed il quale sia abile nel praticare la respirazione artificiale e solo dove esistano attrezzature idonee a praticare immediata intubazione endotracheale con somministrazione di ossigeno mediante ventilazione a pressione positiva intermittente.
MIDARINE non va somministrato a pazienti che non siano completamente anestetizzati.
Si consiglia di tenere il pazienti sotto continuo controllo con uno stimolatore di nervo periferico durante la somministrazione prolungata del farmaco al fine di evitare iperdosaggi.
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Alotano, enflurano, dietiletere e metossiflurano hanno scarso effetto sul normale blocco di Fase I di MIDARINE.
Tuttavia dopo ripetute somministrazioni questi anestetici favoriscono il così detto blocco di Fase II.
Altri farmaci che possono potenziare o prolungare l'effetto di MIDARINE sono:
propanidid, procainamide, lidocaina, ossitocina, alcuni antibiotici non-penicillinici, betabloccanti, trimetafan, fenelzina, aprotinina, chinidina, promazina, carbonato di litio, sali di magnesio, chinina, clorochina e citostatici come ciclofosfamide, tiotepa e azatioprina.
Benché la succinilcolina non attraversi la barriera placentare, essa non va somministrata a donne in stato gravidico a meno che il possibile beneficio sia superiore agli eventuali pericoli.
I livelli plasmatici di colinesterasi sono diminuiti di circa il 25% in gravidanza e per molti giorni nel puerperio.
E' da prevedere quindi un'elevata percentuale di pazienti con maggior sensibilità o apnea prolungata in gravidanza e nel puerperio.
Non sono disponibili dati circa l'uso della succinilcolina nel periodo dell'allattamento.
Non applicabile
Vengono segnalati frequentemente dolori muscolari dopo somministrazione di succinilcolina, più comunemente in pazienti ambulatoriali sottoposti a brevi interventi chirurgici in anestesia generale.
Non sembra esserci rapporto diretto tra il grado di fascicolazione muscolare visibile dopo somministrazione di MIDARINE e l'incidenza e l'intensità del dolore.
Sono stati segnalati dopo somministrazione di MIDARINE:
bradicardia, tachicardia, ipertensione, ipotensione, aritmia, prolungata depressione respiratoria o apnea, ipertermia, aumentata pressione 2 - 4 endooculare, fascicolazione muscolare, mialgie post-operatorie, mioglobinemia, salivazione.
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Apnea e paralisi muscolare prolungata sono i principali gravi effetti dell'iperdosaggio.
E' necessario pertanto mantenere libere le vie aree ed una ventilazione idonea fino a ripristino della respirazione spontanea.
L'uso della prostigmina per annullare un blocco non depolarizzante dipende dal soggetto, dell'esperienza e dal giudizio del medico.
Se si usa neostigmina, la somministrazione va preceduta da quella di atropina.
Categoria farmacoterapeutica:
miorilassante ad azione periferica, derivati della colina.
Codice ATC:
M03AB01.
MIDARINE, cloruro di succinilcolina, inibisce la trasmissione neuromuscolare mediante depolarizzazione dei recettori colinergici delle placche motorie dei muscoli scheletrici.
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La succinilcolina provoca un leggero aumento della pressione sanguigna e può verificarsi un rallentamento della frequenza cardiaca per stimolazione vagale.
Entro 30-60 secondi dall'iniezione endovenosa si verifica paralisi flaccida che persiste per 5.10 minuti.
Il farmaco è idrolizzato rapidamente dalla colinesterasi plasmatica in succinilcolina e colina scarsamente attive.
Circa il 10% è eliminato con le urine inalterato.
La succinilcolina non ha azione diretta sui muscoli lisci compreso l'utero e non passa la barriera placentare.
Non sono disponibili dati di tossicologia animale.
Acqua per preparazioni iniettabili
Non miscelare con sostanze alcaline nella stessa siringa.
18 mesi.
Conservare a temperatura compresa tra 2°C e 8°C (in frigorifero).
Non congelare.
Conservare il prodotto nella confezione originale per proteggerlo dalla luce.
5 fiale di vetro trasparente da 2 ml.
Le fiale sono dotate di prerottura di sicurezza e devono essere aperte nel modo seguente:
- tenere con una mano la parte inferiore della fiala; - porre l'altra mano sulla parte superiore posizionando il pollice al di sopra del PUNTO COLORATO ed esercitare una pressione.
GlaxoSmithKline S.p.A.
Via A.
Fleming 2 - Verona.
MIDARINE 100 mg/2 ml Soluzione iniettabile per uso endovenoso 5 fiale da 2 ml A.I.C.:
010308029
Maggio 2000