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MIGRALESS
- Ogni compressa contiene:
Principio attivo:
Nimesulide 100 mg Per gli eccipienti:
vedere paragrafo 6.1
Compresse orodispersibili.
Trattamento del dolore acuto.
Trattamento sintomatico dell´osteoartrite dolorosa.
Dismenorrea primaria.
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MIGRALESS deve essere usato per il minor tempo possibile in base alle esigenze cliniche.
Adulti:
100 mg 2 volte al giorno dopo i pasti.
Anziani:
nei pazienti anziani non occorre ridurre la dose giornaliera (vedere 5.2) Bambini (<12 anni):
MIGRALESS è controindicato in questi pazienti (vedere anche paragrafo 4.3) Adolescenti ( da 12 a 18 anni):
sulla base del profilo cinetico negli adulti e delle caratteristiche farmacodinamiche di nimesulide, non è necessario modificare la dose in questi pazienti.
Insufficienza renale:
sulla base della farmacocinetica, non è necessario modificare la dose nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina
<30 ml/min) (vedere 4.3 e 5.2) Insufficienza epatica:
l´uso di MIGRALESS è controindicato in pazienti con insufficienza epatica (vedere 5.2)
Grave insufficienza cardiaca.
Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Ipersensibilità nota a nimesulide o agli eccipienti del prodotto.
Precedenti reazioni di ipersensibilità (per esempio, broncospasmo, rinite, orticaria) in risposta all´acido acetilsalicilico o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
Precedenti reazioni epatotossiche alla nimesulide.
Ulcera gastrica o duodenale attiva, precedenti ulcere o emorragie gastrointestinali ricorrenti, emorragie cerebrovascolari, altre emorragie o patologie emorragiche in corso.
Disturbi gravi della coagulazione.
Scompenso cardiaco grave.
Insufficienza renale grave.
Insufficienza epatica.
Bambini al di sotto dei 12 anni.
Terzo trimestre di gravidanza e allattamento (vedere .
4.6 e 5.3).
Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiche', in associazione alla terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica ed edema.
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedi 4.8).
Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piu' alto rischio:
l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.
MIGRALESS deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'.
L'uso di MIGRALESS deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile che occorre per controllare i sintomi.
Anziani:
I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi sezione 4.2).
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione:
durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi sezione 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile.
L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e sezione 4.5).
Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina (vedi sezione 4.5).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono MIGRALESS il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono essere esacerbate (vedi sezione 4.8 - effetti indesiderati).
Il rischio di effetti indesiderati può essere ridotto usando MIGRALESS per il minor tempo possibile.
Sospendere il trattamento se non si osservano benefici.
In rari casi è stata riportata un'associazione tra MIGRALESS e reazioni epatiche gravi, inclusi alcuni rarissimi casi di decesso (vedere anche 4.8).
I pazienti che accusano sintomi compatibili con lesioni epatiche durante il trattamento con MIGRALESS (per esempio, anoressia, nausea, vomito, dolori addominali, spossatezza, urine scure) o i pazienti che presentano nel corso del trattamento test anormali di funzionalità epatica devono sospendere il trattamento.
Questi pazienti non dovrebbero più utilizzare nimesulide.
Lesioni epatiche, reversibili nella maggior parte dei casi, sono state riportate dopo esposizione breve al farmaco.
Durante il trattamento con MIGRALESS deve essere evitata la concomitante somministrazione di farmaci di cui è nota l'epatotossicità e l'abuso di alcolici in quanto possono aumentare il rischio di reazioni epatiche.
Durante la terapia con MIGRALESS, occorre avvertire i pazienti di non assumere altri analgesici.
Non è consigliato l'uso concomitante di diversi FANS.
In qualsiasi momento durante il trattamento si possono manifestare emorragie, ulcere o perforazioni gastrointestinali con o senza sintomi di preavviso o precedenti eventi gastrointestinali.
Se si manifestano emorragie o ulcere gastrointestinali, sospendere il trattamento con nimesulide.
Usare nimesulide con cautela nei pazienti con patologie gastrointestinali, inclusi precedenti ulcera peptica, emorragie gastrointestinali, colite ulcerosa o morbo di Crohn.
Nei pazienti con insufficienza renale o cardiaca, occorre cautela perché l'uso di MIGRALESS può danneggiare la funzionalità renale.
In tal caso, sospendere il trattamento (vedere anche 4.5 "Interazioni con altri prodotti farmaceutici e altre forme di interazione").
I pazienti anziani sono particolarmente sensibili agli eventi avversi dei FANS, incluse emorragie e perforazioni gastrointestinali, insufficienza renale, cardiaca o epatica.
E' quindi consigliabile un costante monitoraggio clinico.
Poiché nimesulide può interferire con la funzionalità piastrinica, va usata con cautela nei pazienti con diatesi emorragica (vedere anche paragrafo 4.3).
MIGRALESS non rappresenta tuttavia un sostituto dell'acido acetilsalicilico nella profilassi cardiovascolare.
I FANS possono mascherare la febbre dovuta a un'infezione batterica sottostante.
L'uso di MIGRALESS può ridurre la fertilità e non è consigliato in donne che cercano una gravidanza.
Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che vengono sottoposte ad accertamenti per infertilità, si deve considerare la sospensione del trattamento con MIGRALESS (vedere 4.6).
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
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Corticosteroidi:
aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Anticoagulanti:
i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedi sezione 4.4).
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs):
aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II:
i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi.
In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co- somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile.
Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono MIGRALESS in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II.
Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante.
Interazioni farmacodinamiche:
I pazienti che ricevono warfarina, agenti anticoagulanti simili o acido acetilsalicilico presentano un maggior rischio di complicanze emorragiche se trattati con MIGRALESS.
L'associazione è pertanto sconsigliata (vedere anche 4.4) ed è controindicata in pazienti con patologie gravi della coagulazione (vedere anche 4.3).
Se non si può evitare l'associazione, monitorare costantemente l'attività anticoagulante.
Interazioni farmacodinamiche/farmacocinetiche con i diuretici Nei soggetti sani, nimesulide riduce transitoriamente l'effetto di furosemide sull'escrezione di sodio e, in misura minore, sull'escrezione di potassio e riduce la risposta diuretica.
La somministrazione concomitante di furosemide e nimesulide comporta una riduzione (di circa il 20%) dell'AUC e dell'escrezione totale di furosemide, senza compromettere la clearance renale.
L'uso concomitante di furosemide e di MIGRALESS richiede cautela in pazienti con patologie renali o cardiache, come descritto al paragrafo 4.4.
Interazioni farmacocinetiche con altri farmaci:
E' stato riportato che i farmaci anti-infiammatori non steroidei riducono la clearance del litio e questo comporta livelli plasmatici elevati e tossicità da litio.
Se si prescrive MIGRALESS a un paziente in terapia con litio, occorre monitorare costantemente i livelli di litio.
Sono anche state studiate in vivo potenziali interazioni farmacocinetiche con glibenclamide, teofillina, warfarina, digossina, cimetidina e un preparato antiacido (una combinazione di idrossido di alluminio e magnesio).
Non sono state osservate interazioni clinicamente significative.
Nimesulide inibisce il CYP2C9.
Le concentrazioni plasmatiche dei farmaci che vengono metabolizzate da questo enzima possono aumentare se si somministrano in concomitanza con MIGRALESS.
Occorre cautela se nimesulide viene assunta meno di 24 ore prima o dopo il trattamento con metotressato perché i livelli sierici di metotressato possono aumentare causando una maggior tossicità del farmaco.
Dato il loro effetto sulle prostaglandine renali, gli inibitori delle sintetasi delle prostaglandine come nimesulide possono aumentare la nefrotossicità delle ciclosporine.
Effetti di altri farmaci su nimesulide:
Studi in vitro hanno dimostrato che tolbutamide, acido salicilico e acido valproico spostano la nimesulide dai siti di legame con le proteine plasmatiche.
Nonostante un possibile effetto sui livelli plasmatici di nimesulide, queste interazioni non sono risultate clinicamente significative.
L´uso di MIGRALESS è controindicato nell´ultimo trimestre di gravidanza (vedere 4.3).
Come per gli altri FANS, l´uso di MIGRALESS non è consigliato nelle donne che cercano una gravidanza (vedere 4.4).
Come per gli altri FANS, di cui è nota l´inibizione della sintesi dell prostaglandine, nimesulide può provocare chiusura prematura del dotto arterioso, ipertensione polmonare, oliguria, oligoamniosi, maggior rischio di emorragie, inerzia uterina ed edema periferico.
Sono stati riportati casi isolati di insufficienza renale in neonati di donne che avevano assunto nimesulide nell´ultimo periodo di gravidanza.
Inoltre, studi su conigli hanno dimostrato una tossicità riproduttiva atipica (vedere paragrafo 5.3) e non sono disponibili dati esaurienti sull´uso di MIGRALESS nelle donne in gravidanza.
Non è pertanto noto il rischio potenziale per l´uomo e non è raccomandato prescrivere il farmaco durante i primi due trimestri di gravidanza.
Allattamento:
Non è noto se MIGRALESS viene secreto nel latte umano.
MIGRALESS è controindicato nelle donne che allattano (vedere 4.3 e 5.3).
Non sono stati effettuati studi sugli effetti di MIGRALESS sulla capacità di guidare o usare macchinari.
Tuttavia, i pazienti che soffrono di capogiri, vertigini o sonnolenza dopo aver assunto MIGRALESS dovrebbero astenersi dal guidare o usare macchinari.
Edema,
ipertensione e insufficienza
cardiaca sono state
riportate in associazione al trattamento
conFANS. Reazioni
bollose includenti Sindrome
di Stevens-Johnson
e Necrolisi Tossica Epidermica(molto
raramente). Gastrointestinali:
gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di naturagastrointestinale. Possono
verificarsi ulcere peptiche,
perforazione o emorragia gastrointestinale,
a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione 4-4).Dopo somministrazione di MIGRALESS sono stati riportati: nausea,
vomito,
diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale,
melena, ematemesi,
stomatiti ulcerative,
esacerbazionedi colite e morbo di Crohn (vedi
sezione 4-4- speciali avvertenze e
precauzioni d'impiego).
Meno
frequentemente sono state osservate
gastriti.Il seguente
elenco
di effetti indesiderati
si basa sui
risultati
di sperimentazioni
cliniche controllate*(su circa 7-800
pazienti) e sui dati di farmacovigilanza.
I casi riportati sono classificati come molto comuni (>1/10); comuni
(1/10<>1/100), non comuni (1/100<>1/1-000); rari (1/1-000<>1/10-000); molto rari (<1/10-000), inclusi i casi isolati.
Alterazioni del sangue e del
sistema linfatico |
Rari |
Anemia* Eosinofilia* |
Molto
rari |
Trombocitopenia Pancitopenia Porpora |
Alterazioni del sistema
immunitario |
Rari |
Ipersensibilità* |
Molto
rari |
Anafilassi |
Alterazioni del metabolismo e
della nutrizione |
Rari |
Iperkaliemia* |
Disturbi psichiatrici |
Rari |
Ansia* Nervosismo*Incubi* |
Alterazioni del sistema nervoso |
Non comuni |
Vertigini* |
Molto
rari |
Mal di testa Sonnolenza Encefalopatia (Sindrome
diReye) |
Disturbi oculari |
Rari |
Visione sfuocata* |
Molto rari |
Disturbi visivi |
Alterazioni dell´apparato
uditivo e vestibolare |
Molto
rari |
Vertigini |
Alterazioni cardiache |
Rari |
Tachicardia* |
Alterazioni del sistema vascolare |
Non comuni |
Ipertensione* |
Rari |
Emorragia* Fluttuazioni
della pressione
arteriosa* Vampate
di calore* |
Alterazioni dell´apparato
respiratorio, del torace e del mediastino |
Non comuni |
Dispnea* |
|
Molto
rari |
Asma Broncospasmo |
Alterazioni dell´apparato
gastrointestinale |
Comuni |
Diarrea*
Nausea*Vomito* |
Non comuni |
Stipsi* Flatulenza*Gastrite* |
Molto
rari |
Dolori addominali
Dispepsia StomatiteMelenaEmorragie
gastrointestinali
Ulcera e perforazione duodenale Ulcera e
perforazione gastrica |
Alterazioni del sistema epatobiliare (vedere
paragrafo 4-4-) |
Molto
rari |
Epatite Epatite
fulminante (inclusi
casi letali) Ittero Colestasi |
Alterazioni
della cute e del tessuto
sottocutaneo |
Non comuni |
Prurito* Eruzioni*Aumento
della sudorazione* |
Rari |
Eritema* Dermatite* |
Molto
rari |
Orticaria Edema
angioneurotico Edema
del viso Eritema multiforme |
|
|
Sindrome
di Stevens Johnson Necrolisi
epidermica
tossica |
Alterazioni renali e delle vie
urinarie |
Rari |
Disuria* Ematuria*Ritenzione
urinaria* |
Molto
rari |
Insufficienza renale Oliguria Nefrite
interstiziale |
Disordini generali
e alterazioni del sito di
somministrazione |
Non comuni |
Edema* |
Rari |
Malessere* Astenia* |
Molto
rari |
Ipotermia |
Indagini diagnostiche |
Comuni |
Aumento
degli enzimi epatici* |
* dati
di
frequenza
ricavati
dalle sperimentazioni
cliniche
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I sintomi associati a sovradosaggio acuto di FANS si limitano di solito a sonnolenza, torpore, nausea, vomito e dolori epigastrici, generalmente reversibili con terapia di supporto.
Si possono manifestare emorragie gastrointestinali.
Si possono manifestare anche, sia pur raramente, ipertensione, insufficienza renale acuta, insufficienza respiratoria e coma.
Dopo ingestione di FANS a dosi terapeutiche sono state riportate reazioni di anafilassi, che si potrebbero manifestare anche sopo sovradosaggio.
In caso di sovradosaggio da FANS i pazienti vanno gestiti con terapie sintomatiche e di supporto.
Non esistono antidoti specifici.
Non sono disponibili informazioni sull´eliminazione di nimesulide tramite emodialisi:
dato il suo grado elevato di legame alle proteine plasmatiche (fino al 97,5%), è improbabile che la dialisi risulti utile in caso di sovradosaggio.
L´emesi e/o il carbone attivo (da 60 a 100 g negli adulti) e/o i catartici osmotici possono essere indicati, se somministrati entro 4 ore in pazienti con sintomi da sovradosaggio o che hanno assunto elevate dosi di nimesulide.
La diuresi forzata, l´alcalinizzazione delle urine, l´emodialisi o l´emoperfusione possono non risultare utili a causa del legame elevato con le proteine.
Occorre monitorare la funzionalità renale ed epatica.
Gruppo farmacoterapeutico :
farmaci antinfiammatori /antireumatici non steroidei Codice ATC:
M01AX17 La nimesulide è un farmaco anti-infiammatorio non steroideo con proprietà analgesiche e antipiretiche che agisce inibendo l´enzima ciclo-ossigenasi che sintetizza le prostaglandine.
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Nimesulide viene ben assorbita dopo la somministrazione orale.
Dopo una dose singola di 100 mg di nimesulide, negli adulti si raggiunge il livello massimo nel plasma di 3.4 mg/L dopo 2 – 3 ore.
AUC = 20-35 mg h/L.
Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative tra questi valori e quelli registrati dopo la somministrazione di 100 mg due volte al giorno per 7 giorni.
Fino al 97,5% del farmaco si lega alle proteine plasmatiche.
Nimesulide viene ampiamente metabolizzata nel fegato attraverso diverse vie, inclusi gli isoenzimi CYP2C9 del citocromo P450.
Sussiste pertanto una potenziale interazione farmacologica con farmaci metabolizzati da CYP2C9 (vedere 4.5).
Il metabolita principale è il para-idrossi derivato che è anch´esso attivo farmacologicamente.
Il tempo alla comparsa del metabolita in circolo è breve (circa 0,8 ore), ma la sua costante di formazione non è elevata ed è notevolmente inferiore alla costante di assorbimento di nimesulide.
L´idrossinimesulide è il solo metabolita trovato nel plasma, ed è quasi completamente coniugato.
Il suo T½ varia da 3,2 a 6 ore.
Nimesulide viene escreta principalmente nelle urine (circa il 50% della dose somministrata).
Solo l´1.3% viene escreto come farmaco non modificato.
L´idrossinimesulide, il metabolita principale, si trova solo come glicuronato.
Circa il 29% della dose viene escreta metabolizzata nelle feci.
Il profilo cinetico di nimesulide non cambia negli anziani sia dopo dose singola e ripetute.
In uno studio sperimentale con singola somministrazione svolto su pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30-80 ml/min) vs.
volontari sani, i picchi plasmatici di nimesulide e del suo metabolita principale non erano superiori a quelli dei volontari sani.
AUC e T½ beta erano del 50% superiori, ma comunque sempre nell´intervallo di variabilità dei valori cinetici osservati per nimesulide nei volontari sani.
La somministrazione ripetuta non ha determinato accumulo.
Nimesulide è controindicata in pazienti con insufficienza epatica (vedere 4.3).
I dati preclinici non evidenziano particolari rischi per l´uomo sulla base degli studi convenzionali di farmacologia sulla sicurezza, tossicità di dosi ripetute, genotossicità e potenziale oncogeno.
Negli studi di tossicità con dosi ripetute, nimesulide ha mostrato tossicità gastrointestinale, renale ed epatica.
Negli studi di tossicità riproduttiva sono stati osservati segni di potenziale teratogeno o embriotossico (malformazioni scheletriche, dilatazione dei ventricoli cerebrali) nei conigli, ma non nei ratti, trattati fino a livelli di dose non tossici per le madri.
Nei ratti, sono stati osservati un aumento della mortalità nella prole nel primo periodo postnatale ed effetti indesiderati sulla fertilità.
Magnesio trisilicato, crospovidone, sodio stearato, saccarina sodica, aroma menta.
Nessuna.
2 anni, in confezionamento integro, correttamente conservato.
Nessuna particolare condizione di conservazione
MIGRALESS è confezionato in blister di alluminio/PVC/PVDC; i blister vengono introdotti, unitamente al foglio illustrativo, in astuccio di cartone litografato contenente 30 compresse orodispersibili da 100 mg.
Uso orale.
Lasciar sciogliere in bocca la compressa.
PLIVA Pharma S.p.A.
Via T.
Cremona, 10 – 20092 Cinisello Balsamo (MI)
A.I.C.
n.
035244019
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29/06/2002
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01/06/2006