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MORUPAR
Sospensione liofilizzata del ceppo attenuato Schwarz di virus del morbillo coltivato in colture di cellule di embrione di pollo, del ceppo attenuato Wistar RA 27/3 di virus della rosolia ottenuto in colture di cellule diploidi umane e del ceppo attenuato URABE AM 9 di virus della parotite ottenuto in colture di cellule di embrione di pollo.
Ogni dose di 0,5 ml, dopo ricostituzione con l'apposito solvente (acqua per preparazioni iniettabili), contiene:
Principi attivi: non meno di 1.000 TCID50 di virus del morbillo; non meno di 1.000 TCID50 di virus della rosolia e non meno di 5.000 TCID50 di virus della parotite.
Eccipienti: soluzione salina stabilizzante q.b. a 0,5 ml. Il vaccino contiene non più di 10 µg/dose di neomicina solfato (residuo del processo di produzione).
Preparazione liofilizzata + solvente ‑ iniettabile per via sottocutanea.
Vaccinazione preventiva combinata contro il morbillo, la rosolia e la parotite.
Età per la vaccinazione: l'età raccomandata per la vaccinazione è intorno al primo anno di vita (12 mesi) o dopo. La vaccinazione in età più precoce può essere presa in considerazione per particolari condizioni epidemiologiche. In questi casi poiché gli anticorpi passivi di origine materna eventualmente ancora presenti possono influire sull'efficacia della vaccinazione, deve essere valutata l'opportunità di una dose di richiamo al 15° mese di età. Per la vaccinazione degli adulti, dato che la maggior parte di questi soggetti è già naturalmente immune verso il morbillo è preferibile ricorrere alle vaccinazioni contro la rosolia e contro la parotite con vaccini singoli. Ad ogni modo la vaccinazione di soggetti già immuni o con malattia in incubazione non presenta alcun rischio particolare.
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Una sola dose di 0,5 ml iniettata per via sottocutanea nella regione glutea o deltoidea dopo aver ricostituito con l'apposito solvente il vaccino liofilizzato. Prima di infiggere l'ago si lascino asciugare le superfici (cute, tappo del flacone con vaccino) che sono state disinfettate. Tracce di alcool o di altri antisettici possono inattivare i virus.
Malattie febbrili: in caso di malattie febbrili la vaccinazione deve essere differita fino al completo ristabilimento dei soggetti da vaccinare.
Stati immunitari alterati: alcuni stati morbosi o il trattamento con alcuni farmaci possono potenziare la moltiplicazione dei virus attenuati utilizzati per la vaccinazione. Pertanto in caso di affezioni proliferative maligne dei tessuti linforeticolari (leucemia, linfosarcoma, mielomatosi, morbo di Hodgkin) o trattamento con immunodepressori o a/e ipogammaglobulinemie, la vaccinazione è controindicata.
Allergie: il vaccino è controindicato in caso di ipersensibilità accertata alla neomicina.
Tubercolosi: la presenza di forme attive non trattate di tubercolosi rappresenta una controindicazione alla vaccinazione, anche se non esistono dati che dimostrano che il vaccino abbia un effetto esacerbante nella infezione tubercolare.
Gravidanza:la vaccinazione è controindicata in gravidanza. Questa precauzione è basata sul rischio teorico di infezione fetale che potrebbe manifestarsi quando si usa un qualsiasi vaccino a virus vivo, in donne gravide o che risultino tali nei tre mesi seguenti la vaccinazione. Ciò è particolarmente vero per i vaccini che contengono la componente rubeolica a causa delle ben note proprietà teratogene del virus della rosolia. È da notare tuttavia che da un controllo effettuato negli Stati Uniti su donne vaccinate inavvertitamente in stato di gravidanza non è stato segnalato alcun caso di alterazioni teratogene (ACIP MMWR 1984, 33 N. 22).
La iniezione di numerose sostanze, in particolare proteine, può causare reazioni di tipo anafilattico e perciò una soluzione di adrenalina 1:1000 deve essere tenuta pronta per l'uso immediato.
Avvertenze
Il vaccino deve essere somministrato con cautela ai bambini che hanno una storia di disturbi cerebrali o convulsioni febbrili. In tali casi il medico deve vigilare per una reazione febbrile che può occorrere tra il 5° ed il 12° giorno e deve prendere le appropriate precauzioni.
Una temporanea soppressione della reattività alla prova con tubercolina può verificarsi in alcuni soggetti dopo la somministrazione del vaccino.
Questa anergia può persistere da 3 a 8 settimane.
Prima di iniettare il vaccino nei soggetti che abbiano ricevuto iniezioni di immunoglobuline umane si deve attendere tre mesi, perchè gli anticorpi presenti nelle immunoglobuline possono neutralizzare i virus attenuati e così pure è consigliabile un intervallo di tre settimane dalla vaccinazione nella somministrazione di immunoglobuline.
La somministrazione del vaccino combinato morbillo rosolia e parotite e quella del vaccino poliomielitico orale, possono essere eseguite contemporaneamente.
Se la somministrazione non é contemporanea occorre attendere almeno 4 settimane.
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Nei soggetti sottoposti a trattamento con immunodepressori la risposta immunitaria al vaccino può essere diminuita.
La gravidanza costituisce una controindicazione per la vaccinazione.
Non sono riportati effetti sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine.
Il vaccino combinato contro il morbillo, la rosolia e la parotite può causare reazioni post-vaccinali costituite da febbre e/o rash e tumefazione dei linfonodi occipitali e cervicali. Tali manifestazioni possono verificarsi in una limitata percentuale di casi 6-12 giorni dopo la somministrazione e durare un paio di giorni. Ancora più occasionalmente possono verificarsi sintomi respiratori (tosse secca e corizza) congiuntivite, porpora, prurito e tumefazione delle parotidi.
In alcuni soggetti possono comparire, 2-10 settimane dopo la vaccinazione, artralgie che durano in media 1-3 giorni.
Queste manifestazioni sono molto rare nei bambini e più frequenti nell'età adulta.
Sono state segnalate, sia pure raramente, reazioni del sistema nervoso centrale come convulsioni febbrili, meningiti o meningoencefaliti. Le meningiti o meningoencefaliti sono normalmente benigne e completamente reversibili.
L'incidenza di questi episodi è comunque nettamente inferiore a quella che si verificherebbe in seguito a infezione da virus morbilloso, rubeolico e parotitico selvaggi.
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Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio.
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Non sono stati riportati casi di incompatibilità.
La validità del prodotto è di 24 mesi, se conservato alla temperatura compresa fra +2°C e +8°C.
La data di scadenza indicata sull'astuccio si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
In frigorifero alla temperatura compresa fra +2 e +8°C. Proteggere dalla luce. Il vaccino ricostituito deve essere utilizzato immediatamente.
1 flacone di vetro bianco neutro 1a classe idrolitica, contenente 1 dose di vaccino liofilizzato, 1 fiala di vetro bianco neutro 1a classe idrolitica contenente 0,5 ml di solvente, 1 siringa sterile + 1 ago sterile,
1 flacone di vetro bianco neutro 1a classe idrolitica, contenente 1 dose di vaccino liofilizzato ed 1 fiala siringa di vetro bianco neutro 1a classe idrolitica, contenente 0,5 ml di solvente
1 flacone di vetro giallo neutro 1a classe idrolitica, contenente 10 dosi di vaccino liofilizzato ed 1 fiala di vetro bianco neutro 1a classe idrolitica, contenente 5 ml di solvente
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CHIRON S.p.A. - Via Fiorentina n. 1 - SIENA
A.I.C. n. 027506017 -Fl liof. 1 ds +fiala 0,5 ml solv. +siringa sterile +ago sterile;
A.I.C. n. 027506029 - Fl liof. 1 ds + fiala-siringa 0,5 ml solv.
A.I.C. n. 027506031 - fl liof. 10 ds + fiala 5 ml solv.
Data di prima commercializzazione: Settembre 1990
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