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MUCOSTAR
Bustine
Una bustina contiene:
Principio attivo:
carbocisteina g 1,5
Eccipienti:
sodio bicarbonato g 0,750
acido citrico g 0,10
silice precipitata g 0,10
aroma arancio g 0,5
aroma limone g 0,01
saccarina g 0,01
saccarosio g 5,120
Bustine u.o da 1,5 g in p.attivo
Mucolitico e fluidificante nelle affezioni acute e croniche dell'apparato respiratorio.
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2 bustine al giorno, in due assunzioni, una al mattino ed una alla sera. Questo dosaggio va dimezzato quando la fase acuta cessa.
Uso: sciogliere le dosi in un bicchiere contenente due dita di acqua mescolando con un cucchiaino.
Ipersensibilità accertata verso il prodotto. Ulcere gastroduodenali.
Il prodotto contiene saccarosio, tenere in caso di diabete o diete ipocaloriche:
Tenere al di fuori della portata dei bambini
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Al momento non si conoscono.
A titolo precauzionale l'uso del MUCOSTAR é sconsigliato nei primi tre mesi della gestazione, mentre nel prosieguo della stessa l'impiego del farmaco deve essere effettuato sotto il controllo del medico.
Non ipotizzabili
Possono verificarsi: comparsa di vertigini e di fenomeni digestivi (gastralgie, nausea, diarrea).
In tal caso é necessario ridurre la posologia.
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Anche se non segnalati, é probabile che possa causare disturbi gastro intestinali.
In questa evenienza é utile provocare il vomito o praticare la lavanda gastrica.
La carbocisteina esplica la sua azione farmacologica attraverso un processo mucolitico mucoregolatore. Essa possiede la proprietà di incrementare la sintesi delle sialomucine, costituenti fondamentali del muco bronchiale da cui dipendono le proprietà reologiche dello stesso.
Tale attività si esplica mediante l'attivazione delle sialiltransferasi contunute nelle cellule sierose della mucosa bronchiale.
Nell'uomo la somministrazione di carbocisteina induce la modificazione quali-quantitativa del muco tipico della broncopneumopatia cronica ostruttiva, ricco in mucine neutre e povero in sialomucine, aumentando sensibilmente la quota di queste ultime.
È inoltre dimostrato che la carbocisteina favorisce la riduzione della iperplasia e dell'ipertrofia delle strutture muco-secernenti della mucosa e del processo flogistico locale grazie all'azione inibitrice sulle bradichinine svolta dall'acido sialico.
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Farmococinetica. La carbocisteina é rapidamente e completamente assorbita per via orale, raggiugngendo il picco ematico entro le 2 ore dalla sua somministrazione.
Essa si fissa in modo elettivo a livello polmonare, dove la sua concentrazione é sei volte quella plasmatica (rapporto tessutale/plasmatico = 6) e rimane tale dalla terza alla ventiquattresima ora successiva alla somministrazione.
La carbocisteina viene eliminata attraverso l'emuntorio renale per la maggior parte immodificata, ed in parte come acido tiodiglicolico metabolita dotato di attività farmacologica completamentare.
Tossicologia: Gli studi di tossicità acuta (DL50= in mg/Kg: topo e.v. = 2.711, i.p. = 2.200, p.o. = 9.878; ratto e.v. = 2.610, i.p. = 2.067, p.o.> 10.000; hamster i.p = 1.874; coniglio p.o. > 3.000;cane p.o. > 10.000) e quelli di tossicità cronica condotti per 6 mesi (ratto p.o. < 900mg/Kg/die; cane p.o. < 1.000 mg/Kg/die) non hanno messo in evidenza manifestazioni di tossicità ai dosaggi terapeutici consigliati. Analogamente, ricerche di teratogenesi condotte su tre specie animali (topo, ratto e coniglio) non hanno messo in evidenza anomalie di formazione.
Gli studi di tossicità peri e post-natali, nel ratto, hanno dimostrato che la carbocisteina non interferisce né sullo sviluppo embriofetale né su quello post-natale.
Vedere par. 2
Al momento nessuna.
36 mesi
Conservare a temperatura ambiente.
Accoppiato triplice di alluminio e politene, termosaldato; scatola di 20
Farmaceutici Locatelli s.r.l.
Via Campobello 15
Pomezia Roma
A.I.C. n° 024685036
27 aprile 1993
27 aprile 1993