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MYFORTIC 180 MG
Ogni compressa gastroresistente rivestita con film contiene 180 mg di acido micofenolico (come micofenolato sodico).
Eccipente:
Lattosio anidro: 45 mg per compressa.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Compressa gastroresistente rivestita con film.
Compresse di forma ovale rivestite con film, di colore rosso arancio pallido, con impresso su una facciata “CT”.
Myfortic è indicato in associazione con ciclosporina e corticosteroidi per la profilassi del rigetto acuto in pazienti adulti che ricevono un trapianto allogenico di rene.
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Il trattamento con Myfortic deve essere iniziato e continuato da medici specialisti adeguatamente qualificati in trapianti.
La dose raccomandata è di 720 mg due volte al giorno (dose giornaliera 1440 mg). In al termini di contenuto in acido micofenolico (MPA), questa dose di micofenolato sodico corrisponde ad 1 g di micofenolato mofetile assunto due volte al giorno (dose giornaliera 2 g).
Per ulteriori informazioni sulla corrispondenza delle dosi terapeutiche di micofenolato sodico e di micofenolato mofetile, vedere paragrafi 4.4 e 5.2.
Nei pazienti con trapianto de-novo la somministrazione di Myfortic deve essere iniziata nelle 72 ore successive all’intervento di trapianto.
Myfortic può essere preso ai pasti o lontano dai pasti. I pazienti possono scegliere una delle due modalità di assunzione ma dovranno mantenerla per tutto il periodo di assunzione del farmaco (vedere paragrafo 5.2).
Le compresse di Myfortic non devono essere frantumate per mantenere integro il rivestimento enterico.
Bambini ed Adolescenti
Non sono disponibili dati sufficienti per documentare l’efficacia e la sicurezza di Myfortic nei bambini e negli adolescenti. Sono disponibili dati limitati di farmacocinetica in pazienti pediatrici con trapianto di rene (vedere paragrafo 5.2).
Anziani
La dose raccomandata nei pazienti anziani è di 720 mg due volte al giorno.
Pazienti con compromissione renale
Nei pazienti che presentano un ritardo nella ripresa funzionale del rene dopo il trapianto non è necessario alcun adattamento posologico (vedere paragrafo 5.2).
Tuttavia i pazienti con una grave compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare < 25 ml•min-1 •1,73 m-2 ) devono essere attentamente controllati e la dose giornaliera di Myfortic non deve superare 1440 mg.
Pazienti con compromissione epatica
Non sono necessari aggiustamenti della dose in pazienti con trapianto di rene e grave compromissione epatica.
Trattamento durante episodi di rigetto
Non sono state osservate variazioni della farmacocinetica dell’acido micofenolico (MPA) durante episodi di rigetto dopo trapianto renale; non è quindi necessario modificare il dosaggio o interrompere la terapia con Myfortic.
Ipersensibilità al micofenolato sodico, all’acido micofenolico, al micofenolato mofetile o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafo 6.1).
Per informazioni sull’uso in gravidanza, durante l’allattamento e sulla necessità di contraccezione, vedere paragrafo 4.6.
I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva basata su una combinazione di farmaci, comprendente Myfortic, hanno un rischio aumentato di sviluppare linfomi o altri tumori maligni, soprattutto della pelle (vedere paragrafo 4.8). Il rischio sembra essere correlato all’intensità e alla durata del trattamento immunosoppressivo piuttosto che all’uso di uno specifico prodotto. Come avvertenza di carattere generale, allo scopo di ridurre il rischio di tumore della pelle, è necessario limitare l’esposizione alla luce solare e ai raggi UV mediante l’uso di indumenti protettivi e di creme solari con un elevato fattore di protezione.
I pazienti trattati con Myfortic devono essere istruiti in merito alla necessità di riferire immediatamente qualsiasi segno di infezione o la presenza di ematomi imprevisti, sanguinamento o qualsiasi altra manifestazione di depressione midollare.
I pazienti trattati con immunosoppressori, incluso Myfortic, sono a maggior rischio di infezioni opportunistiche (batteriche, fungine, virali e da protozoi), di infezioni fatali e sepsi (vedere paragrafo 4.8). Tra le infezioni opportunistiche sono comprese la nefropatia associata al virus BK e la leucoencefalopatia progressiva multifocale (PML) associata al virus JC. Queste infezioni sono spesso dovute ad un’elevato carico immunodepressivo totale e possono portare a condizioni gravi o fatali che i medici devono prendere in considerazione durante la diagnosi differenziale in pazienti immunodepressi con funzione renale in peggioramento o con sintomi neurologici.
I pazienti trattati con Myfortic devono essere controllati per la comparsa di neutropenia, che può essere collegata allo stesso acido micofenolico, ai farmaci concomitanti, ad infezioni virali o a combinazioni di queste cause. I pazienti trattati con Myfortic devono pertanto effettuare un esame emocromocitometrico completo ogni settimana durante il primo mese di terapia, due volte al mese durante il secondo e terzo mese e poi mensilmente fino al termine del primo anno di terapia. In caso di neutropenia (conta assoluta dei neutrofili <1,5 x 10³/mcl) può essere opportuno interrompere o sospendere il trattamento con Myfortic.
I pazienti devono essere informati che, durante il trattamento con acido micofenolico, le vaccinazioni possono essere meno efficaci, mentre devono essere evitate le vaccinazioni con vaccini vivi attenuati (vedere paragrafo 4.5). La vaccinazione antinfluenzale può comunque essere utile; i medici devono fare riferimento alle linee guida nazionali per la vaccinazione antiinfluenzale.
Poiché i derivati dell’acido micofenolico sono stati associati ad una aumentata incidenza di eventi avversi a carico del sistema digestivo, compresi casi non frequenti di ulcera del tratto gastrointestinale, di emorragia e di perforazione, l’acido micofenolico deve essere somministrato con cautela in pazienti con malattie gravi in fase attiva del sistema digestivo.
Si raccomanda di non somministrare Myfortic contemporaneamente ad azatioprina in quanto non è stata studiata la somministrazione contemporanea di questi farmaci.
A causa del diverso profilo farmacocinetico, l’acido micofenolico (come sale sodico) ed il micofenolato mofetile non devono essere scambiati tra di loro o sostituiti in modo indiscriminato. Myfortic è stato somministrato in combinazione con ciclosporina e corticosteroidi. L’esperienza di somministrazione del farmaco con terapie di induzione come la globulina antilinfocitaria o basiliximab è limitata. L’efficacia e la sicurezza di Myfortic in associazione ad altri agenti immunosoppressori (per esempio il tacrolimus) non sono state studiate.
Myfortic contiene lattosio.I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp - lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
La somministrazione di Myfortic in concomitanza a farmaci che interferiscono con la circolazione enteroepatica, come ad esempio la colestiramina ed il carbone attivo, può risultare in una esposizione sistemica al MPA al di sotto dei livelli terapeutici e conseguentemente in una minore efficacia.
Myfortic è un inibitore dell’enzima inosina monofosfato deidrogenasi (IMPDH). Per questa ragione non deve essere utilizzato in pazienti affetti da rare patologie ereditarie che comportano un deficit dell’enzima ipoxantina-guanina-fosforibosil-transferasi (HGPRT), come la sindrome di Lesch-Nyhan e la sindrome di Kelley-Seegmiller.
La terapia con Myfortic non deve essere iniziata prima dell’ottenimento di un test di gravidanza negativo. Prima di iniziare la terapia con Myfortic, durante la terapia e per le sei settimane successive all’interruzione, deve essere utilizzato un efficace metodo di contraccezione (vedere paragrafo 4.6).
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Sono state riportate le seguenti interazioni tra acido micofenolico e altri medicinali:
Aciclovir e Ganciclovir
La potenziale mielosoppressione in pazienti che assumono Myfortic in associazione ad aciclovir o ganciclovir non è stata studiata. Se Myfortic viene somministrato in associazione ad aciclovir/ganciclovir, si può prevedere un aumento dei livelli di MPAG (metabolita glucuronato dell’acido micofenolico) e di aciclovir/ganciclovir, probabilmente in seguito ad una competizione per il meccanismo di secrezione tubulare. E’ improbabile che le modifiche della farmacocinetica di MPAG abbiano una rilevanza clinica nei pazienti con adeguata funzionalità renale. In presenza di compromissione renale, esiste un potenziale aumento delle concentrazioni plasmatiche di MPAG e di aciclovir/ganciclovir; in questo caso i pazienti devono essere attentamente controllati e si devono seguire le raccomandazioni relative alla dose di aciclovir /ganciclovir.
Antiacidi a base di magnesio-alluminio
Si è osservata una diminuzione dell’AUC e del Cmax dell’acido micofenolico, rispettivamente del 37% e del 25% circa, quando Myfortic è somministrato in associazione ad una singola dose di antiacido a base di magnesio-alluminio. Gli antiacidi a base di magnesio–alluminio possono essere utilizzati saltuariamente per il trattamento di dispepsia occasionale. Tuttavia l’uso cronico giornaliero di antiacidi a base di magnesio-allumino in associazione a Myfortic non è raccomandato per la loro potenzialità di diminuire l’esposizione all’acido micofenolico e ridurne conseguentemente l’efficacia.
Contraccettivi orali
Gli studi di interazione condotti con MMF (micofenolato mofetile) ed i contraccettivi orali non hanno evidenziato interazioni tra questi farmaci. In base al profilo metabolico del MPA, non sono prevedibili interazioni tra Myfortic ed i contraccettivi orali.
Colestiramina e farmaci che si legano agli acidi biliari
Si deve prestare attenzione all’uso concomitante di farmaci o terapie che possono legarsi agli acidi biliari, come i sequestranti degli acidi biliari o il carbone attivo per via orale, a causa della loro potenzialità di diminuire l’esposizione al MPA e quindi di ridurre l’efficacia di Myfortic.
Ciclosporina
La farmacocinetica della ciclosporina studiata in pazienti stabili con trapianto renale stabile, non è stata influenzata dalla somministrazione del dosaggio di Myfortic allo stato stazionario. E’ noto viceversa che la somministrazione di ciclosporina in concomitanza con micofenolato mofetile, riduce l’esposizione all’acido micofenolico. Si ritiene pertanto che la ciclosporina, somministrata con Myfortic, possa analogamente diminuire le concentrazioni ematiche di acido micofenolico (circa del 20%, in base ai dati ottenuti con micofenolato mofetile) ma la precisa entità di questa diminuzione non è nota in quanto questa interazione non è stata studiata. Tuttavia, poiché tutti gli studi di efficacia sono stati condotti in combinazione con ciclosporina, questa interazione non modifica la posologia raccomandata di Myfortic. Se il trattamento con ciclosporina viene interrotto o sospeso, è necessario rivalutare il dosaggio di Myfortic in funzione del nuovo regime immunosoppressivo.
Tacrolimus
In uno studio clinico cross-over sulla calcineurina in pazienti stabili con trapianto di rene è stata misurata la farmacocinetica di Myfortic allo stato stazionario, durante il trattamento sia con Neoral che con tacrolimus. Il valore medio dell’AUC dell’acido micofenolico è risultato maggiore del 19% (IC 90%:-3, +47) mentre il valore medio dell’AUC del metabolita MPAG (glucuronide fenolico dell’acido micofenolico) è risultato inferiore di circa il 30% (IC 90%: 16, 42) durante il trattamento con tacrolimus rispetto a Neoral. Inoltre la variabilità nell’AUC dell’acido micofenolico osservata intra-soggetti è risultata doppia dopo il passaggio da trattamento con Neoral a trattamento con tacrolimus. I clinici devono tenere in considerazione sia l’aumento nell’AUC dell’acido micofenolico sia la variabilità, e l’aggiustamento della dose di Myfortic deve essere dettato dalla situazione clinica. Si deve effettuare un attento monitoraggio clinico quando si pianifica il passaggio dal trattamento con un inibitore della calcineurina ad un altro.
Vaccini vivi attenuati
I vaccini vivi non devono essere somministrati a pazienti con risposta immunitaria compromessa. La risposta anticorpale verso vaccini di altri tipi può essere diminuita.
Gravidanza
Non iniziare la terapia con Myfortic prima di aver effettuato un test di gravidanza, che deve risultare negativo. Si deve adottare un efficace metodo contraccettivo prima di iniziare la terapia con Myfortic, durante la terapia e per 6 settimane dopo la sua sospensione. Le pazienti devono essere istruite sulla necessità di consultare subito il proprio medico in caso di gravidanza.
L’uso di Myfortic non è raccomandato in gravidanza e deve essere riservato ai casi per i quali non è disponibile un trattamento alternativo. Ci sono dati limitati sull’uso di Myfortic in donnein gravidanza. Comunque, in bambini di pazienti esposte a micofenolato in combinazione con altri immunosoppressori durante la gravidanza sono state riportate malformazioni congenite comprendenti malformazioni dell’orecchio, quali formazione anomala o assente dell’orecchio esterno/medio. Studi negli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
Nel ratto l’acido micofenolico è escreto nel latte materno. Non è noto se Myfortic venga escreto anche nel latte umano, ma poichè l’acido micofenolico potrebbe potenzialmente causare gravi reazioni avverse nel lattante, la somministrazione di Myfortic è controindicata durante l’allattamento al seno.
Non sono stati condotti studi sugli effetti sulla capacità di guidare e di usare macchinari. Il meccanismo d’azione, il profilo farmacodinamico e le reazioni avverse riportate fanno ritenere improbabile un tale effetto.
I seguenti effetti indesiderati si riferiscono alle reazioni avverse al farmaco osservate negli studi clinici.
Neoplasie
I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva costituita da una combinazione di farmaci, incluso l’acido micofenolico, sono maggiormente a rischio di sviluppare linfomi o altri tumori maligni, soprattutto della pelle (vedere paragrafo 4.4). Una malattia linfoproliferativa o un linfoma si è sviluppato in 2 pazienti de-novo (0,9%) ed in 2 pazienti in fase di mantenimento (1,3%) che hanno assunto Myfortic per un anno. Nello 0,9% dei pazienti de-novo e nell’1,8% dei pazienti in fase di mantenimento che hanno assunto Myfortic per un anno, si è osservato un carcinoma cutaneo non melanoma; altri tipi di neoplasia sono stati osservati nello 0,5% dei pazienti de-novo e nello 0,6% dei pazienti in fase di mantenimento.
Infezioni opportunistiche
Il rischio di infezioni opportunistiche aumenta in tutti i pazienti sottoposti a trapianto, il rischio aumenta con il carico immunosoppressivo totale (vedere paragrafo 4.4). Le infezioni opportunistiche più comuni nei pazienti con trapianto renale de-novo trattati con Myfortic in associazione con altri immunosoppressori, osservate in studi clinici controllati di pazienti con trapianto renale, seguiti per 1 anno, sono state il CMV (citomegalovirus), la candidasi e l’herpes simplex. Le infezioni da CMV (sierologia, viremia o malattia conclamata) sono state del 21,6% nei pazienti con trapianto renale de- novo e del 1,9% nei pazienti in terapia di mantenimento.
Pazienti anziani
In generale, i pazienti anziani possono essere soggetti ad un maggior rischio di sviluppare reazioni avverse a causa dell’immunosoppressione.
Altre reazioni avverse al farmaco
La seguente tabella 1 riporta le reazioni avverse con correlazione possibile o probabile a Myfortic, segnalate nell’ambito di studi clinici controllati in pazienti con trapianto di rene nei quali Myfortic veniva somministrato in associazione con ciclosporina in microemulsione e corticosteroidi alla dose di 1440 mg/die per 12 mesi. La tabella è stata compilata secondo la classificazione MedDRA per classe di sistema organo:
Le reazioni avverse sono elencate secondo le categorie seguenti:
Molto comune (≥1/10)
Comune (≥1/100, <1/10)
Non comune (≥ 1/1000, <1/100)
Raro (≥1/10.000, < 1/1000)
Molto raro (<1/10.000)
Patologie cardiache
Non comune:
Tachicardia, edema polmonare, extrasistoli ventricolari
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto comune:
Leucopenia
Comune:
Anemia, trombocitopenia
Non comune:
Linfocele*, linfopenia*, neutropenia*, linfoadenopatia*
Patologie del sistema nervoso
Comune:
Cefalea
Non comune:
Tremore, insonnia*
Patologie dell’occhio
Non comune:
Congiuntivite*, visione annebbiata*
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune:
Tosse
Non comune:
Congestione polmonare*, respiro sibilante
Patologie gastrointestinali
Molto comune:
Diarrea
Comune:
Distensione addominale, dolore addominale, costipazione, dispepsia, flatulenza, gastrite, feci molli, nausea, vomito
Non comune:
Tensione addominale, emorragia gastrointestinale, eruttazione, alitosi*, ileo*, ulcerazione delle labbra*, esofagite*, subileo*, alterazione del colore della lingua*, secchezza delle fauci*, malattia da reflusso gastro-esofageo*, iperplasia gengivale*, pancreatite, ostruzione del dotto parotideo*, ulcera peptica*, peritonite*
Patologie renali e urinarie
Comune:
Aumento della creatininemia
Non comune:
Ematuria*, necrosi tubulare renale*, complicanze uretrali
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune:
Alopecia, contusioni*
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune:
Artrite*, dolore alla schiena*, crampi muscolari
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune:
Anoressia, iperlipidemia, diabete mellito*, ipercolesterolemia*, ipofosfatemia
Infezioni ed infestazioni
Molto comune:
Infezioni virali, batteriche e micotiche
Comune
Infezioni delle alte vie respiratorie, polmonite
Non comune <:/p>
Infezione della ferita, sepsi*, osteomielite*
Tumori benigni e maligni
Non comune:
Papilloma cutaneo*, basalioma*, sarcoma di Kaposi*, disordini linfoproliferativi, carcinoma a cellule squamose*
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune:
Stanchezza, piressia
Non comune:
Malattia similinfluenzale, edema agli arti inferiori*, dolore, brividi*, sete*, debolezza*
Patologie epatobiliari
Comune:
Alterazione dei parametri della funzionalità epatica
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Non comune:
Impotenza*
Disturbi psichiatrici
Non comune:
Sogni anomali*, senso di delusione*
* evento riportato in un solo paziente (su 372).
Nota: I pazienti con trapianto di rene sono stati trattati con 1440 mg/die di Myfortic fino ad un anno. Il profilo delle reazioni avverse è simile nei pazienti de-novo e nella popolazione in terapia di mantenimento dopo trapianto, anche se l’incidenza delle reazioni avverse risulta essere minore in quest’ultima popolazione.
Le seguenti ulteriori reazioni avverse sono state attribuite come effetto di classe ai composti dell’acido micofenolico (incluso micofenolato mofetile):
Apparato gastrointestinale: colite, gastrite da CMV, perforazione intestinale, ulcera gastrica, ulcera duodenale.
Disordini correlati all’immunosoppressione: infezioni gravi, potenzialmente fatali, comprese meningite, endocardite infettiva, tubercolosi e infezioni da micobatteri atipici. In pazienti trattati con immunosoppressori, incluso Myfortic (vedere paragrafo 4.4) sono stati riportati casi di nefropatia associata al virus BK così come casi di leucoencefalopatia progressiva multifocale (PML) associata al virus JC.
Ematologia: neutropenia, pancitopenia.
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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. La dialisi può essere usata per eliminare il metabolita inattivo dell’acido micofenolico (MPAG), ma non si ritiene che possa rimuovere quantità clinicamente significative della parte attiva di acido micofenolico. Ciò è dovuto principalmente all’elevato legame dell’ acido micofenolico con le proteine plasmatiche, pari al 97%. I farmaci sequestranti degli acidi biliari come la colestiramina, interferendo con la circolazione enteroepatica dell’acido micofenolico, possono diminuire l’esposizione sistemica all’acido micofenolico.
Categoria farmacoterapeutica: immunosoppressori, codice ATC: L04 AA06.
L’acido micofenolico è un inibitore potente, selettivo, non competitivo e reversibile dell’enzima inosina monofosfato deidrogenasi; esso inibisce la via di sintesi de-novo del nucleotide guanosinico, senza essere incorporato nel DNA. Essendo la proliferazione dei linfociti T e B criticamente dipendente dalla sintesi de-novo delle purine, a differenza di altri tipi di cellule che possono utilizzare un meccanismo alternativo, l’azione citostatica dell’acido micofenolico sui linfociti è più potente rispetto a quella esercitata su altri tipi cellulari.
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Assorbimento:
Dopo somministrazione orale, il micofenolato sodico è ampiamente assorbito. Coerentemente con le caratteristiche della formulazione gastroenterica, il tmax (tempo per raggiungere la massima concentrazione) dell’acido micofenolico è di circa 1,5 – 2 ore. Circa il 10% dei profili farmacocinetici determinati dopo la somministrazione del mattino hanno mostrato un prolungamento del valore di tmax, alcune volte di diverse ore, senza alcuna stimabile influenza sull’esposizione all’acido micofenolico nelle 24 ore.
In pazienti stabili con trapianto di rene in trattamento immunosoppressivo con ciclosporina, l’assorbimento gastrointestinale dell’acido micofenolico è stato del 93% e la biodisponibilità assoluta del 72%. La farmacocinetica di Myfortic è risultata proporzionale alla dose e lineare nell’intervallo di dosi testate (180 - 2160 mg). La somministrazione di una dose singola di Myfortic (720 mg) con cibi ricchi di grassi (50 g di grassi, 1000 calorie) non ha modificato l’AUC (il parametro farmacocinetico più importante correlato con l’efficacia) dell’acido micofenolico rispetto alla somministrazione del farmaco in condizioni di digiuno; tuttavia, la Cmax dell’acido micofenolico è risultata ridotta del 33%. Inoltre si è osservato un prolungamento medio dei valori di tlag e di tmax di 3-5 ore, con valori di tmax > 15 ore in molti pazienti. L’effetto dell’assunzione di cibo sulla farmacocinetica di Myfortic può quindi portare ad una sovrapposizione dell’assorbimento da un intervallo di dose all’altro. Tuttavia questo effetto non ha mostrato alcuna significatività clinica.
Distribuzione:
Il volume di distribuzione dell’acido micofenolico allo stato stazionario è pari a 50 litri. Sia l’acido micofenolico che il suo metabolita glucuronato vengono legati fortemente alle proteine plasmatiche (rispettivamente 97% e 82%). La concentrazione di acido micofenolico libero può aumentare in condizioni che comportano una diminuzione dei siti di legame delle proteine (uremia, insufficienza epatica, ipoalbuminemia, uso concomitante di farmaci ad elevato potere di legame con le proteine plasmatiche). Ciò può portare ad un rischio maggiore di eventi avversi correlati all’acido micofenolico.
Eliminazione:
L’emivita dell’acido micofenolico è di circa 12 ore e la clearance è di 8,6 L/ora.
Metabolismo:
L’acido micofenolico è metabolizzato dall’enzima glucuroniltransferasi in glucuronide fenolico dell’acido micofenolico (MPAG). MPAG è il principale metabolita dell’acido micofenolico e non ha alcuna attività biologica. Nei pazienti stabili in terapia con ciclosporina dopo trapianto di rene, circa il 28% della dose di Myfortic somministrata oralmente è metabolizzata a MPAG mediante il metabolismo presistemico. L’emivita di questo metabolita, più lunga di quella dell’acido micofenolico, è di circa 16 ore e la sua clearance di 0,45 L/h.
Escrezione:
Anche se nelle urine sono presenti quantità trascurabili di acido micofenolico (<1,0%), esso viene eliminato principalmente nelle urinecome MPAG. La quota di MPAG secreta nella bile è disponibile per la deconiugazione da parte della flora intestinale e l’acido micofenolico che si forma attraverso questo processo può essere quindi riassorbito. Circa 6–8 ore dopo la somministrazione di Myfortic è possibile infatti osservare un secondo picco di concentrazione dell’acido micofenolico, correlato al riassorbimento dell’acido micofenolico deconiugato.
Farmacocinetica in pazienti sottoposti a trapianto renale in trattamento immunosoppressivo con ciclosporina:
La seguente tabella 2 mostra i parametri farmacocinetici medi dell’acido micofenolico dopo somministrazione di Myfortic. Nel periodo immediatamente successivo al trapianto, i valori medi di AUC e di Cmax dell’acido micofenolico sono stati circa la metà dei valori determinati sei mesi dopo il trapianto.
Tabella 2 Parametri farmacocinetici (media e DS) relativi a MPA dopo somministrazione orale di Myfortic in pazienti con trapianto di rene in trattamento immunosoppressivo con ciclosporina.
Adulti 720 mg BID, dose multipla trattamento cronico (studio ERL B301) N=48 | Dose | Tmax* (h) | Cmax (mcg /ml) | AUC 0-12 (mcg x hr/ml) |
- 14 giorni dopo il trapianto | 720 mg | 2 | 13,9 (8,6) | 29,1 (10,4) |
- 3 mesi dopo il trapianto | 720 mg | 2 | 24,6 (13,2) | 50,7 (17,3) |
- 6 mesi dopo il trapianto | 720 mg | 2 | 23,0 (10,1) | 55,7 (14,6) |
Adulti, 720 mg BID, dose multipla trattamento cronico 18 mesi dopo il trapianto (studio ERL B 302) N=18 | Dose | Tmax* (h) | Cmax (mcg /ml) | AUC 0-12 (mcg x hr/ml) |
720 mg | 1,5 | 18,9 (7,9) | 57,4 (15,0) |
Popolazione pediatrica 450 mg/m² dose singola (studio ERL 0106) N=16 | Dose | Tmax* (h) | Cmax (mcg /ml) | AUC 0-8 (mcg x hr/ml) |
450 mg/m² | 2,5 | 31,9 (18,2) | 74,5 (28,3) |
(* valori mediani)
Compromissione renale:
La farmacocinetica dell’acido micofenolico sembra non essere modificata dallo stadio di normale funzionalità renale fino all’insufficienza renale. Al contrario l’esposizione al metabolita MPAG aumenta con la diminuzione della funzionalità renale, e risulta essere circa 8 volte più elevata in presenza di anuria. La clearance dell’acido micofenolico e quella del metabolita MPAG non sono state influenzate dall’emodialisi. L’acido micofenolico libero può anche aumentare significativamente in condizioni di insufficienza renale, probabilmente a causa di una diminuzione del legame dell’acido micofenolico con le proteine plasmatiche in presenza di elevate concentrazioni ematiche di urea.
Compromissione epatica:
La glucuronazione epatica dell’acido micofenolico è scarsamente alterata dalla presenza di patologie del parenchima epatico, come osservato in volontari con cirrosi alcolica. Gli effetti dell’epatopatia sul metabolismo del farmaco dipendono probabilmente dal tipo di patologia: un’epatopatia con danno prevalente alle vie biliari, come la cirrosi biliare primaria, potrebbe avere un effetto differente sul metabolismo dell’acido micofenolico.
Bambini ed adolescenti:
Sono disponibili dati limitati sull’uso di Myfortic nei bambini e negli adolescenti. Nella precedente tabella 2 vengono descritti i parametri farmacocinetici medi (DS) dell’acido micofenolico in pazienti pediatrici stabili di età compresa tra 5 e 16 anni con trapianto renale, in terapia immunosoppressiva con ciclosporina. L’AUC media dell’acido micofenolico alla dose di 450 mg/m² è risultata simile all’AUC determinata negli adulti trattati con Myfortic alla dose di 720 mg. La clearance apparente media dell’acido micofenolico è stata di circa 6,7 L/h/m².
Genere:
Non ci sono differenze di genere clinicamente significative nella farmacocinetica di Myfortic.
Pazienti anziani:
La farmacocinetica nell’anziano non è stata valutata con appropriati studi. L’esposizione dell’acido micofenolico sembra non variare in modo clinicamente significativo con l’età.
Negli studi di tossicità a dosi ripetute condotti con micofenolato sodico nel ratto e nel topo, i principali organi colpiti sono stati il sistema emopoietico e quello linfoide. Questi effetti si sono verificati a livelli di esposizione sistemica equivalenti o inferiori rispetto a quelli osservati nell’ambito clinico in pazienti sottoposti a trapianto renale con la dose raccomandata di Myfortic pari a 1,44 g/die.
Nel cane sono stati osservati effetti gastrointestinali a livelli di esposizione sistemica equivalenti o inferiori rispetto a quelli osservati nell’ambito clinico con la dose raccomandata.
Il profilo tossicologico dell’acido micofenolico (come sale sodico) derivante dagli studi preclinici risulta quindi essere in linea con gli eventi avversi osservati negli studi clinici, che forniscono dati di sicurezza di maggior rilevanza per la popolazione di pazienti (vedere paragrafo 4.8).
In tre test di genotossicità (saggio in vitro sul linfoma nel topo, sui micronuclei delle cellule V79 di criceto cinese e saggio in vivo sui micronuclei del midollo osseo nel topo), l’acido micofenolico ha evidenziato la possibilità di causare aberrazioni cromosomiche. E’ possibile che gli effetti osservati siano correlati al meccanismo d’azione farmacodinamico, cioè l’inibizione della sintesi di nucleotidi in cellule sensibili. In altri test in vitro atti a valutare l’induzione di mutazioni genetiche, l’acido micofenolico non ha mostrato attività genotossica.
L’acido micofenolico (come sale sodico) non è risultato cancerogeno nel ratto e nel topo. Negli studi di cancerogenesi condotti nell’animale la massima dose testata corrisponde ad un’esposizione sistemica (AUC o Cmax) pari a circa 0,6 – 5 volte quella osservata in pazienti sottoposti a trapianto renale trattati con la dose raccomandata di Myfortic pari a 1,44 g/die.
L’acido micofenolico (come sale sodico), anche a dosi che hanno provocato tossicità generale ed embriotossicità, non ha alcun effetto sulla fertilità dei ratti maschi e femmine.
In uno studio di teratogenesi nel ratto con l’acido micofenolico (come sale sodico) alla dose di 1 mg/kg, sono state osservate malformazioni nella progenie, comprese anoftalmia, exencefalia ed ernia ombelicale. L’esposizione sistemica corrispondente a tale dose è pari a 0,05 volte l’esposizione clinica con la dose di Myfortic di 1,44 mg/die (vedere paragrafo 4.6).
Nucleo:
Amido di mais
Povidone (K 30)
Crospovidone
Lattosio anidro
Silice colloidale anidra
Magnesio stearato
Rivestimento:
Ipromellosa ftalato
Titanio diossido (E171)
Ossido di ferro giallo (E172)
Ossido di ferro rosso (E172)
Non pertinente
30 mesi
Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità e dalla luce.
Le compresse sono confezionate in blister di poliammide/allumino/PVC/alluminio, ciascuno contenente 10 compresse, in quantità per scatola di 20, 50, 100, 120 e 250 compresse.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Al fine di mantenere integro il rivestimento enterico le compresse di Myfortic non devono essere frantumate (vedere paragrafo 4.2).
L’acido micofenolico ha effetti teratogeni nel ratto e nel coniglio (vedere paragrafo 4.6).
Se fosse necessaria la frantumazione delle compresse di Myfortic, evitare l’inalazione o il diretto contatto della polvere con la pelle o con la membrana mucosa.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Novartis Farma S.p.A.
Largo Umberto Boccioni, 1
Origgio (VA)
180 mg compresse gastroresistenti rivestite con film – 20 compresse AIC n.: 036511018/M
180 mg compresse gastroresistenti rivestite con film – 50 compresse AIC n.: 036511020/M
180 mg compresse gastroresistenti rivestite con film – 100 compresse AIC n.: 036511032/M
180 mg compresse gastroresistenti rivestite con film – 120 compresse AIC n.: 036511044/M
180 mg compresse gastroresistenti rivestite con film – 250 compresse AIC n.: 036511057/M
Data di prima autorizzazione: 13 giugno 2005
Novembre 2008