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NAVEEN
Una compressa rivestita con film contiene 0,03 mg di etinilestradiolo e 2 mg di clormadinone acetato.
Eccipienti:
Ogni compressa rivestita con film contiene 65,37 mg di lattosio monoidrato.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa rivestita con film.
Compressa rosa, rotonda rivestita con film.
Contraccettivo ormonale.
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Posologia delle compresse rivestite con film
Ciascuna compressa rivestita con film deve essere assunta ogni giorno alla stessa ora (preferibilmente alla sera) per 21 giorni consecutivi. La somministrazione deve essere sospesa per i successivi 7 giorni; un’emorragia simil mestruale dovrebbe iniziare da due a quattro giorni dopo l’assunzione dell’ultima compressa rivestita con film. La somministrazione deve riprendere dopo i 7 giorni di sospensione, utilizzando un nuovo blister di NAVEEN, sia che l’emorragia sia terminata o continui ancora.
Le compresse rivestite con film devono essere tolte dal blister e deglutite intere, se necessario con poca acqua, scegliendo quella contrassegnata dal corrispondente giorno della settimana. Le compresse rivestite con film devono essere assunte giornalmente seguendo la direzione della freccia.
Inizio della somministrazione delle compresse rivestite con film
Senza precedente assunzione di un altro contraccettivo ormonale (durante l’ultimo ciclo mestruale).
La prima compressa deve essere assunta il primo giorno della mestruazione, vale a dire il primo giorno del sanguinamento mestruale successivo. Se la prima compressa rivestita con film è assunta il primo giorno della mestruazione, l’efficacia della contraccezione inizia a partire dal primo giorno di terapia e continua anche durante i 7 giorni di sospensione del medicinale.
La prima compressa rivestita con film può anche essere assunta dal 2° al 5° giorno del periodo mestruale sia che l’emorragia sia terminata o no. In questo caso devono essere prese ulteriori misure contraccettive meccaniche nei primi 7 giorni di somministrazione.
Se le mestruazioni sono iniziate da più di 5 giorni, la donna deve essere informata di attendere il successivo periodo mestruale prima di iniziare la terapia con NAVEEN.
Passaggio da un altro contraccettivo ormonale a NAVEEN
Passaggio da un altro contraccettivo ormonale combinato
La donna deve iniziare a prendere NAVEEN il giorno successivo all’usuale intervallo in cui non si assume alcuna pillola oppure assume placebo previsto dal precedente contraccettivo orale combinato.
Passaggio da un contraccettivo solo progestinico (“POP”)
La prima compressa rivestita con film di NAVEEN deve essere assunta il giorno dopo la sospensione del contraccettivo progestinico. Nei primi sette giorni devono essere utilizzate altre misure contraccettive meccaniche.
Passaggio da un contraccettivo ormonale iniettabile o ad impianto
La somministrazione di NAVEEN compresse rivestite con film può essere iniziata il giorno della rimozione dell’impianto o il giorno in cui era prevista l’iniezione. Nei primi sette giorni devono essere utilizzate altre misure contraccettive meccaniche.
Dopo un raschiamento o un aborto nel primo trimestre
Dopo raschiamento o aborto nel primo trimestre la somministrazione di NAVEEN può essere iniziata subito.
In questo caso non sono necessarie ulteriori misure contraccettive.
Dopo il parto o dopo raschiamento o aborto nel secondo trimestre
Dopo il parto, le donne che non allattano possono iniziare la somministrazione dopo 21-28 giorni dal parto; in questo caso non sono necessarie ulteriori misure contraccettive.
Se la somministrazione inizia dopo oltre 28 giorni dal parto, sono necessarie ulteriori misure contraccettive per i primi 7 giorni di trattamento.
Se la donna ha già avuto rapporti sessuali, occorre escludere una possibile gravidanza o attendere il successivo periodo mestruale prima di iniziare la somministrazione.
Allattamento (vedi paragrafo 4.6)
Le donne che allattano non devono assumere NAVEEN.
Dopo l’interruzione di NAVEEN
Dopo l’interruzione di NAVEEN, il ciclo mestruale attuale potrebbe essere prolungato di circa 1 settimana.
Assunzione irregolare delle compresse
Se si dimentica una compressa, ma la si assume comunque entro 12 ore, non sono necessarie ulteriori misure contraccettive. Le successive compresse vanno assunte come di norma.
Se sono passate più di 12 ore dalla dimenticanza, l’effetto contraccettivo è ridotto. La gestione delle compresse dimenticate può basarsi sulle due seguenti regole di base:
1. L’assunzione delle compresse non deve mai essere sospesa per periodi superiori ai 7 giorni.
2. Servono 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per ottenere una sufficiente soppressione dell’asse ipotalamo-pituitario-gonadale.
L’ultima compressa dimenticata deve essere assunta immediatamente, anche se questo implica l'assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere assunte come di norma. Inoltre, nei successivi 7 giorni devono essere impiegate ulteriori misure contraccettive meccaniche, ad esempio il preservativo. Se le compresse sono state dimenticate durante la prima settimana del ciclo e si sono avuti rapporti sessuali nei sette giorni precedenti le compresse dimenticate (incluso l'intervallo in cui non si assume alcuna pillola), si deve prendere in considerazione la possibilità che si sia instaurata una gravidanza. Tante più compresse sono state dimenticate e tanto più ciò è avvenuto in prossimità del periodo in cui le compresse non sono state assunte, tanto maggiore è il rischio che si instauri una gravidanza.
Se la confezione in uso contiene meno di sette compresse, la confezione successiva di NAVEEN deve essere iniziata non appena la confezione in uso finisce, cioè non deve esserci alcun intervallo tra le confezioni. È improbabile che si manifesti la normale emorragia da sospensione fino a che non sia stata usata la seconda confezione; tuttavia, è possibile che si verifichi spotting o metrorragia durante la somministrazione delle compresse. Se non si verifica alcuna emorragia da sospensione dopo la seconda confezione, allora deve essere eseguito un test di gravidanza.
Istruzioni in caso di vomito o diarrea
In caso di vomito entro 4 ore dall’ assunzione delle compresse o se si sviluppa diarrea grave, l'assorbimento può essere incompleto e quindi la contraccezione non può più essere garantita. In questo caso devono essere seguite le raccomandazioni illustrate al paragrafo “Assunzione irregolare delle compresse” (vedere sopra). La somministrazione di NAVEEN deve essere continuata.
Come posticipare un'emorragia da sospensione
Per ritardare la mestruazione, la donna deve continuare con un altro blister di NAVEEN senza periodo di sospensione. L'estensione può essere prolungata per tutto il tempo desiderato, fino al completamento della seconda confezione. Quando la mestruazione viene ritardata la donna può presentare sanguinamento da sospensione o spotting. L’assunzione regolare di NAVEEN deve essere ripresa dopo un normale intervallo di 7 giorni.
Per spostare la mestruazione ad un giorno nella settimana diverso rispetto a quello previsto con lo schema abituale, si può consigliare alla donna di abbreviare il successivo intervallo libero da pillola di quanti giorni lei desidera. Più breve è questo intervallo, maggiore sarà il rischio di non avere sanguinamento da sospensione ma metrorragia o spotting durante l’assunzione delle compresse della confezione successiva (questo si verifica anche quando si ritarda la mestruazione).
I contraccettivi orali combinati (COC) non devono essere utilizzati in presenza delle condizioni sotto elencate. Se una delle seguenti condizioni dovesse verificarsi in corso di terapia, NAVEEN deve essere immediatamente sospeso:
• trombosi venosa o arteriosa pregressa o in corso, (per esempio trombosi venosa profonda, embolia polmonare, infarto miocardico, ictus)
• primi segni o condizioni prodromiche di trombosi, tromboflebiti o sintomi embolici (per esempio attacco ischemico transitorio, angina pectoris)
• intervento chirurgico programmato (almeno 4 settimane prima) e per il periodo di immobilizzazione, per esempio dopo incidenti (es. ingessatura in seguito ad incidente)
• diabete mellito con alterazioni vascolari
• diabete mellito non controllato
• ipertensione non controllata o aumento significativo della pressione arteriosa (valori costantemente superiori a 140/90 mmHg)
• predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa come resistenza alla proteina C attivata (APC), carenza di antitrombina-III, carenza di proteina C, carenza di proteina S,
• iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante)
• epatite, ittero, alterata funzionalità epatica fino a quando i valori di funzionalità epatica sono tornati normali
• prurito generalizzato, colestasi, specialmente durante una precedente gravidanza o terapia estrogenica sindrome di Dubin-Johnson, sindrome di Rotor, disturbi del flusso biliare
• anamnesi di tumore epatico pregresso o in atto
• dolore epigastrico grave, ingrossamento del fegato o sintomi di emorragia intraddominale (vedere paragrafo 4.8)
• insorgenza o recidiva di porfiria (tutte e 3 le forme, in particolare la porfiria acquisita)
• presenza o anamnesi di tumori maligni ormono-sensibili per es. della mammella o dell’utero
• gravi alterazioni del metabolismo lipidico
• pancreatite o anamnesi di pancreatite se associata con ipertrigliceridemia grave
• comparsa di emicrania o di attacchi più frequenti di cefalea di inusuale intensità
• anamnesi di emicrania con sintomi neurologici focali (“emicrania accompagnata”)
• disturbi sensoriali ad insorgenza acuta, es. disturbi della vista o dell’udito
• disturbi motori (in particolare paresi)
• aumento degli attacchi epilettici
• grave depressione
• otosclerosi aggravatasi durante precedenti gravidanze
• amenorrea da causa non accertata
• iperplasia endometriale
• sanguinamento genitale da causa non accertata
• ipersensibilità al clormadinone acetato, all’etinilestradiolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Un fattore di rischio grave o molteplici fattori di rischio per la trombosi venosa o arteriosa possono costituire una controindicazione (vedere paragrafo 4.4).
Avvertenze
Il fumo aumenta il rischio di gravi effetti indesiderati cardiovascolari se associato all’impiego dei contraccettivi orali combinati (COC). Questo rischio aumenta con l’età e con l’aumento del consumo di sigarette ed è molto pronunciato nelle donne oltre i 35 anni di età. Le donne fumatrici oltre i 35 anni di età devono adottare altri metodi contraccettivi.
La somministrazione di COC è associata ad un aumento del rischio di malattie gravi, quali infarto miocardico, tromboembolia, ictus o tumori epatici. Altri fattori di rischio quali l’ipertensione, l’iperlipidemia, l’obesità e il diabete aumentano distintamente il rischio di morbilità e mortalità.
In presenza di una delle condizioni o fattori di rischio di seguito indicati, il beneficio legato alla somministrazione di NAVEEN deve essere valutato in rapporto ai rischi e questi devono essere discussi con la paziente prima che inizi a prendere le compresse rivestite con film. Se durante il trattamento queste malattie o fattori di rischio si manifestano o peggiorano, la paziente deve contattare il medico. Il medico dovrà poi decidere se il trattamento debba essere sospeso.
Tromboembolia e altre malattie vascolari
I risultati di studi epidemiologici indicano una correlazione fra l’uso dei contraccettivi orali e l’aumento del rischio di tromboembolia venosa e arteriosa come infarto del miocardio, apoplessia, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare. Questi eventi si verificano raramente.
L’uso di qualsiasi contraccettivo orale combinato (COC) aumenta il rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al non uso. L’aumento del rischio di TEV è più elevato durante il primo anno di assunzione in una donna che assume un COC per la prima volta. L’aumento del rischio è comunque inferiore rispetto al rischio di TEV associato alla gravidanza, che è stimato in 60 casi ogni 100.000 gravidanze. L’esito di TEV è fatale nel 1-2% dei casi.
Non è noto se NAVEEN incida sul rischio di TEV, rispetto ad altri contraccettivi orali combinati.
Il rischio tromboembolico venoso aumenta con i COC con:
• l’avanzamento dell’età
• anamnesi familiare positiva (tromboembolia venosa che ha riguardato un fratello o un genitore in età relativamente giovane). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, si deve suggerire alla donna di consultare lo specialista prima di decidere di usare qualunque contraccettivo orale combinato.
• immobilizzazione prolungata (vedere paragrafo 4.3)
• obesità (indice di massa corporea > 30 kg/m²).
Il rischio di eventi tromboembolici arteriosi aumenta con:
• l’avanzamento dell’età
• il fumo
• dislipoproteinemia
• obesità (indice di massa corporea > 30 kg/m²)
• ipertensione
• malattie della valvola cardiaca
• fibrillazione atriale
• anamnesi familiare positiva (trombo-embolia arteriosa in uno dei fratelli o genitori in età relativamente giovane). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, si deve suggerire alla donna di consultare lo specialista prima di decidere di usare un COC.
Altre condizioni mediche correlate alla circolazione sanguigna sono: diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome uremica emolitica, malattia infiammatoria cronica dell’intestino (malattia di Crohn e colite ulcerosa) e anemia falciforme.
Nel rapporto beneficio/rischio si deve tener presente che un adeguato trattamento delle malattie sopra indicate può ridurre il rischio di trombosi.
Si deve tenere in considerazione l’aumento del rischio di eventi tromboembolici durante il puerperio.
Non vi è consenso sulla possibile connessione tra tromboflebiti superficiali e/o vene varicose nell’eziologia della tromboembolia venosa.
I possibili sintomi della trombosi venosa o arteriosa sono:
• dolore e/o gonfiore ad una gamba
• improvviso e grave dolore toracico con o senza irradiazione al braccio sinistro
• improvvisa dispnea, improvviso attacco di tosse da causa non nota
• inattesa grave e persistente cefalea
• perdita parziale o totale della vista, diplopia/disturbi della parola o afasia
• vertigini, collasso, che in alcuni casi può includere un attacco di epilessia focale
• improvvisa debolezza o disestesia di un lato del corpo o di parte di esso
• disturbi motori
• dolore addominale acuto
Le donne che assumono COC devono essere informate che devono consultare il medico nel caso di possibili sintomi di trombosi. NAVEEN deve essere sospeso in caso di sospetta o accertata trombosi. L’aumento della frequenza e dell’intensità di attacchi di emicrania durante l’assunzione di COC (che può essere segno prodromico di eventi cerebrovascolari) può essere motivo di sospensione immediata dell’uso di COC.
Tumori
Alcuni studi epidemiologici riportano che il trattamento a lungo termine con contraccettivi orali, è un fattore di rischio per lo sviluppo di cancro della cervice uterina nelle donne affette dal virus da papilloma umano (HPV). Tuttavia non è ancora chiaro in che misura questo risultato possa essere influenzato da altri fattori confondenti (ad esempio differenze nel numero dei partner sessuali o uso di contraccettivi a barriera) (vedere anche “Valutazione medica”).
Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano correntemente contraccettivi orali combinati hanno un rischio relativo leggermente superiore (RR = 1,24) di diagnosi di cancro della mammella. Nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione del trattamento con COC l’aumento del rischio torna gradualmente al livello di rischio correlato all’età. Dal momento che il cancro della mammella è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero di casi in più di cancro alla mammella diagnosticati nelle pazienti che assumono o hanno assunto di recente COC è limitato rispetto al rischio globale di cancro della mammella.
Nelle donne che assumono contraccettivi orali sono stati segnalati in rari casi tumori epatici benigni ed in casi ancora meno numerosi tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragie intra-addominali ad esito potenzialmente fatale. In caso di grave dolore addominale che non recede spontaneamente, epatomegalia oppure segni di emorragia intra-addominale si consideri la possibilità che si tratti di un tumore epatico, e NAVEEN deve essere interrotto.
Altre malattie
In molte pazienti che assumono contraccettivi orali è stato riscontrato un lieve innalzamento della pressione arteriosa sanguigna; tuttavia, un aumento clinicamente rilevante è raro. Fino ad ora non è stata confermata la correlazione tra la somministrazione di contraccettivi orali ed ipertensione clinicamente manifesta. Se, durante la somministrazione di NAVEEN si verifica un aumento clinicamente significativo della pressione sanguigna, il medicinale deve essere sospeso e l’ipertensione deve essere trattata. La terapia con NAVEEN può essere ripresa quando la terapia anti-ipertensiva ha riportato i valori pressori nella norma.
Nelle pazienti con anamnesi di herpes gestazionale può esservi recidiva durante l’assunzione di COC.
Nelle pazienti con anamnesi personale o familiare di ipertrigliceridemia aumenta il rischio di pancreatite durante la somministrazione di un COC. In caso di compromissione acuta o cronica della funzionalità epatica, può essere necessaria la sospensione del trattamento con COC fino a quando i valori di funzionalità epatica sono tornati normali. Recidive di ittero colestatico che si sia manifestato durante la prima gravidanza o con l’uso di ormoni sessuali, richiedono l’interruzione del trattamento con COC.
I COC possono influenzare la resistenza periferica all’insulina o la tolleranza al glucosio. Pertanto, le pazienti diabetiche che utilizzano contraccettivi orali devono essere monitorate attentamente.
Non comunemente può comparire cloasma, in particolare nelle donne con anamnesi di cloasma gravidico.
Le pazienti con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette durante l’uso di contraccettivi orali.
Le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Precauzioni
La somministrazione di estrogeni o combinazioni di estrogeni/progestinici può avere effetti negativi su alcune condizioni o patologie. Si richiede un controllo medico particolarmente attento nel caso di:
• epilessia
• sclerosi multipla
• tetania
• emicrania (vedere anche paragrafo 4.3)
• asma
• insufficienza cardiaca o renale
• chorea minor
• diabete mellito (vedere anche paragrafo 4.3)
• malattie epatiche (vedere anche paragrafo 4.3)
• dislipoproteinemia (vedere anche paragrafo 4.3)
• malattie autoimmuni (incluso il lupus eritematoso sistemico)
• obesità
• ipertensione (vedere anche paragrafo 4.3)
• endometriosi
• varici
• flebiti (vedere anche paragrafo 4.3)
• disturbi della coagulazione del sangue (vedere anche paragrafo 4.3)
• mastopatia
• miomi uterini
• herpes gestazionale
• depressione (vedere anche paragrafo 4.3)
• malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn, colite ulcerosa, vedere anche paragrafo 4.8)
Controlli medici
Prima di prescrivere contraccettivi orali, deve essere presa in considerazione una completa anamnesi medica personale e familiare, in considerazione delle controindicazioni (vedere paragrafo 4.3), dei fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4) e deve essere eseguita una visita medica. Il controllo deve essere ripetuto almeno 1 volta l’anno durante l’uso di NAVEEN. Un controllo medico periodico è inoltre necessario poiché le controindicazioni (es. attacchi ischemici transitori) o i fattori di rischio (es. anamnesi familiare di trombosi venosa o arteriosa) possono verificarsi per la prima volta con la somministrazione di un contraccettivo orale. La visita medica deve includere il controllo della pressione arteriosa, l’esame delle mammelle, dell’addome, la visita ginecologica, uno striscio vaginale, nonché appropriati test di laboratorio.
Le pazienti devono essere informate che i contraccettivi orali, NAVEEN incluso, non proteggono dall’infezione HIV (AIDS) o da altre malattie a trasmissione sessuale.
Riduzione dell’efficacia
L’efficacia contraccettiva può essere ridotta dalla dimenticanza di una compressa (vedi "Assunzione irregolare delle compresse"), dal vomito o malattie intestinali che comportano diarrea, dalla somministrazione contemporanea e prolungata di alcuni medicinali (vedere paragrafo 4.5) o, molto raramente, da disturbi metabolici.
Impatto sul controllo del ciclo
Spotting o emorragie intermestruali
Tutti i contraccettivi orali possono causare perdite ematiche irregolari (spotting o emorragie intermestruali), soprattutto nei primi cicli di trattamento. Pertanto una valutazione medica dell’irregolarità del ciclo deve essere fatta solo dopo un periodo di assestamento di circa tre cicli. Se durante la somministrazione di NAVEEN le emorragie intermestruali persistono o si verificano dopo precedenti cicli regolari, deve essere effettuato un controllo medico per escludere una gravidanza o una malattia organica. Dopo l’esclusione di gravidanza o di malattia organica la somministrazione di NAVEEN può essere continuata o si può passare all’impiego di un altro prodotto.
L’emorragia intermestruale può essere indice di un’insufficiente efficacia contraccettiva (vedere "Assunzione irregolare delle compresse", "Istruzioni in caso di vomito" e il paragrafo 4.5).
Assenza di emorragia da sospensione
Dopo 21 giorni di assunzione, normalmente si verifica un’emorragia da sospensione. Occasionalmente, e in particolare durante i primi mesi di terapia, l’emorragia da sospensione può non verificarsi. Tuttavia, questo fenomeno non deve però essere interpretato come ridotta efficacia contraccettiva. Se l’emorragia non si verifica dopo un ciclo in cui non è stata dimenticata alcuna compressa rivestita con film, non è stato prolungato l’intervallo di 7 giorni, non sono stati assunti altri medicinali in concomitanza e non si sono verificati episodi di vomito o diarrea, il concepimento è improbabile e la somministrazione di NAVEEN può essere continuata. Se NAVEEN non è stato assunto secondo le istruzioni prima della mancata emorragia da sospensione o se l’emorragia da sospensione non si verifica per due cicli consecutivi si deve escludere una gravidanza prima di continuare la somministrazione.
I medicinali a base di erbe contenenti Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) non devono essere usati in concomitanza della terapia con NAVEEN (vedere paragrafo 4.5).
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L’interazione dell’etinilestradiolo, il componente estrogeno di NAVEEN, con altri farmaci può aumentare o ridurre le concentrazioni plasmatiche dell’etinilestradiolo. Se è necessario un trattamento a lungo termine con questi principi attivi, devono essere usati metodi contraccettivi non ormonali. Ridotte concentrazioni plasmatiche di etinilestradiolo possono aumentare le emorragie intermestruali e i disturbi del ciclo e compromettere l’efficacia contraccettiva di NAVEEN; elevati livelli sierici di etinilestradiolo possono aumentare l’incidenza e la gravità degli effetti indesiderati.
I seguenti prodotti medicinali/principi attivi possono ridurre la concentrazione sierica dell’etinilestradiolo:
• tutti i medicinali che aumentano la motilità gastrointestinale (ad es. metoclopramide) o riducono l’assorbimento (ad es. carbone attivo)
• principi attivi che inducono enzimi microsomiali epatici, come rifampicina, rifabutina, barbiturici, antiepilettici (come carbamazepina, fenitoina e topiramato), griseofulvina, barbexaclone, primidone, modafinil, alcuni inibitori della proteasi (ad es. ritonavir) e l’Erba di San Giovanni (vedere paragrafo 4.4)
• alcuni antibiotici (ad es. ampicillina, tetraciclina) in alcune pazienti, probabilmente a causa della riduzione del circolo enteropatico da parte degli estrogeni.
Nel caso di trattamento concomitante a breve termine con questi medicinali o principi attivi e NAVEEN devono essere usati metodi contraccettivi meccanici aggiuntivi durante il trattamento e nei sette giorni successivi. Con i principi attivi che riducono la concentrazione sierica di etinilestradiolo per induzione degli enzimi microsomiali epatici, addizionali metodi contraccettivi meccanici devono essere usati fino a 28 giorni dopo la conclusione del trattamento.
Se la concomitante somministrazione del medicinale prosegue oltre la fine delle compresse nel blister del COC, la successiva confezione di COC deve essere iniziata senza il consueto intervallo libero da compressa.
I seguenti prodotti medicinali/principi attivi possono aumentare la concentrazione sierica dell’etinilestradiolo:
• sostanze attive che inibiscono la solfatazione di etinilestradiolo nella parete intestinale (ad es. l’acido ascorbico o il paracetamolo)
• atorvastatina (aumenta la AUC dell’etinilestradiolo del 20%)
• principi attivi che inibiscono gli enzimi microsomiali epatici, come gli antimicotici imidazolici (ad es. fluconazolo), indinavir o troleandomicina.
L’etinilestradiolo può modificare il metabolismo di altre sostanze:
• inibendo gli enzimi microsomiali epatici ed aumentando di conseguenza la concentrazione sierica di principi attivi come il diazepam (ed altre benzodiazepine metabolizzate per idrossilazione), la ciclosporina, la teofillina ed il prednisolone
• inducendo la glucuronidazione epatica e riducendo di conseguenza la concentrazione sierica per esempio di clofibrato, paracetamolo, morfina e lorazepam.
Il fabbisogno di insulina o di antidiabetici orali può essere modificato in conseguenza dell’effetto sulla tolleranza al glucosio (vedere paragrafo 4.4).
Questo può verificarsi anche per medicinali assunti di recente.
Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto del medicinale prescritto deve essere letto attentamente per una possibile interazione con NAVEEN.
Test di laboratorio
Durante la somministrazione di COC i risultati di alcuni test di laboratorio possono risultare alterati, inclusi i test di funzionalità epatica, surrenalica e tiroidea, i livelli plasmatici delle proteine di trasporto (ad es. SHBG, lipoproteine) ed i parametri del metabolismo dei carboidrati, della coagulazione e della fibrinolisi. La natura e l’entità di queste modificazioni sono in parte dipendenti dalla natura e dalla dose dell’ormone impiegato.
NAVEEN non è indicato durante la gravidanza. La gravidanza deve essere esclusa prima di iniziare la somministrazione del medicinale. Se durante la terapia con NAVEEN dovesse verificarsi l’inizio di una gravidanza, il medicinale deve essere sospeso immediatamente. Estesi studi epidemiologici hanno escluso evidenze cliniche di effetti teratogeni o fetotossici quando gli estrogeni, in combinazione con altri progestinici sono stati accidentalmente assunti in gravidanza in dosaggi simili a quelli contenuti in NAVEEN. Anche se gli studi sugli animali hanno mostrato evidenze di tossicità sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3), i dati clinici su oltre 330 gravidanze di donne esposte al clormadinone acetato, non hanno evidenziato effetti embriotossici.
L’allattamento può essere influenzato dagli estrogeni in quanto questi possono modificare la quantità e la composizione del latte materno. Piccole quantità di steroidi contraccettivi e/o i loro metaboliti possono essere escreti nel latte materno e possono avere effetti sul bambino. Pertanto NAVEEN non deve essere assunto durante l’allattamento.
Non sono noti effetti negativi dei contraccettivi orali combinati sulla capacità di guidare o di operare sui macchinari.
a) Studi clinici con NAVEEN hanno dimostrato che i più frequenti effetti indesiderati (> 20%) sono perdite di sangue intermestruali, spotting, cefalea e tensione mammaria. La perdita irregolare di sangue diminuisce in genere con la continuazione dell'assunzione di NAVEEN.
b) Dopo somministrazione di NAVEEN in uno studio clinico condotto su 1629 donne sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati.
Frequenza delle reazioni avverse/Classificazione per sistemi e organi | Molto comune (≥1/10) | Comune (≥1/100, <1/10) | Non comune (≥1/1000, <1/100) | Raro (≥1/10000, <1/1000) | Molto raro (<1/10000) |
Disturbi del sistema immunitario | | | Ipersensibilità al farmaco, incluse reazioni cutanee allergiche | | |
Disturbi psichiatrici | | Stato depressivo, nervosismo | | | |
Patologie nervose | | Vertigini, emicrania (e/o peggioramento dell’emicrania) | | | |
Patologie oculari | | Alterazioni della vista | | Congiuntivite, intolleranza alle lenti a contatto | |
Alterazioni dell’apparato uditivo e vestibolare | | | | Improvvisa perdita dell’udito, tinnito | |
Patologie vascolari | | | | Ipertensione, ipotensione, collasso cardiocircolatori o, varici, trombosi venosa* | |
Patologie gastrointestinali | Nausea | Vomito | Dolore addominale, gonfiore addominale, diarrea | | |
Patologie cutanee e del tessuto sottocutaneo | | Acne | Anomalie della pigmentazione, cloasma, alopecia, secchezza della cute | Orticaria, eczema, eritema, prurito, peggioramento della psoriasi, ipertricosi | Eritema nodoso |
Patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo | | Sensazione di pesantezza | Lombalgia, disturbi muscolari | | |
Disturbi al sistema riproduttivo e alla mammella | Perdite vaginali, dismenorrea, amenorrea | Dolore pelvico | Galatorrea, mastopatia fibrocistica, candidosi vaginale | Ingrossamento del seno, vuvlovaginite, menorragia, sindrome premestruale | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | Irritabilità stanchezza, edema, aumento del peso | Diminuzione della libido, iperidrosi | Aumento dell’appetito | |
Indagini | | Aumento della pressione arteriosa | Alterazione dei lipidi ematici, inclusa ipertrigliceridemia | | |
*vedere sezione c)
c) I seguenti effetti indesiderati sono inoltre stati osservati durante la somministrazione di contraccettivi orali combinati, inclusi 0.030 mg di etinilestradiolo e 2 mg di clormadinone acetato:
• la somministrazione di contraccettivi orali combinati si associa, come noto, ad un aumentato rischio di trombo-embolia venosa ed arteriosa (trombosi venosa, embolia polmonare, ictus, infarto miocardico).
Tale rischio può essere aggravato da altri fattori associati (vedere paragrafo 4.4).
• un aumento del rischio di patologia delle vie biliari è stato riportato in alcuni studi sulla somministrazione a lungo termine di COC.
• in rari casi sono stati osservati tumori epatici benigni, e più raramente maligni, dopo somministrazione di contraccettivi ormonali, in casi isolati tali tumori hanno causato una grave emorragia intra-addominale potenzialmente fatale (vedere paragrafo 4.4).
• peggioramento di malattia infiammatoria cronica intestinale (morbo di Crohn, colite ulcerosa; vedere anche paragrafo 4.4)
Per altri effetti indesiderati gravi, quali il carcinoma della cervice o della mammella, vedere paragrafo 4.4.
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Non si hanno informazioni su gravi effetti tossici in caso di sovradosaggio. Potrebbero verificarsi i seguenti sintomi: nausea, vomito e, soprattutto nella ragazze giovani, un modesto sanguinamento vaginale. Non c’è antidoto; il trattamento deve essere puramente sintomatico. In casi rari potrebbe essere necessario il controllo del bilancio idro-elettrolitico e della funzionalità epatica.
Gruppo farmacoterapeutico: progestinici e estrogeni, combinazioni fisse. Codice ATC: G03AA.
L’assunzione continua di NAVEEN per 21 giorni, inibisce la secrezione ipofisaria di FSH e LH e quindi l’ovulazione. L’endometrio prolifera con successiva trasformazione secretoria. La consistenza del muco cervicale si modifica. Questo previene la migrazione degli spermatozoi attraverso il canale cervicale e altera la loro motilità.
La dose giornaliera più bassa di clormadinone acetato per la completa inibizione dell’ovulazione è 1,7 mg.
La dose complessiva per la completa trasformazione endometriale è di 25 mg per ciclo.
Il clormadinone acetato è un progestinico antiandrogenico. Il suo effetto è basato sulla sua capacità di spiazzare gli ormoni androgeni dai loro recettori.
Efficacia clinica
Negli studi clinici in cui è stata studiata la somministrazione di NAVEEN fino a 2 anni di terapia in 1655 donne, e per più di 22.000 cicli mestruali, si sono verificate 12 gravidanze. In 7 donne, durante il periodo del concepimento si sono verificati errori di assunzione, insorgenza di malattie concomitanti con nausea o vomito, somministrazione contemporanea di medicinali noti per il loro effetto di riduzione dell’efficacia contraccettiva degli anticoncezionali ormonali.
Indice di Pearl | Numero di gravidanze | Indice di Pearl | Intervallo di confidenza al 95% |
Uso pratico | 12 | 0,698 | (0,389; 1,183) |
Uso teorico | 5 | 0,291 | 0,115; 0,650) |
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Clormadinone acetato (CMA)
Assorbimento
Dopo somministrazione orale CMA viene rapidamente e quasi completamente assorbito. La biodisponibilità sistemica di CMA è elevata poiché non è soggetto a metabolismo di primo passaggio. Le massime concentrazioni plasmatiche si raggiungono dopo 1-2 ore.
Distribuzione
Il legame di CMA alle proteine plasmatiche, albumina principalmente, è superiore al 95%. CMA non ha affinità di legame per SHBG o CBG. CMA si accumula principalmente nel tessuto adiposo.
Metabolismo
I diversi processi di riduzione e ossidazione e la coniugazione a glucoronide e solfato determinano una serie di metaboliti. I principali metaboliti nel plasma umano sono 3α e 3β-idrossi-CMA, la cui emivita non differisce essenzialmente da quella di CMA non metabolizzato. I metaboliti 3-idrossidi mostrano di possedere un’attività antiandrogena simile a quella di CMA. Nelle urine i metaboliti di CMA sono prevalentemente coniugati. Dopo la scissione enzimatica, il principale metabolita risulta essere il 2α-idrossi-CMA oltre ai 3-idrossi metaboliti e diidrossi metaboliti.
Eliminazione
CMA viene eliminato dal plasma con un’emivita di circa 34 ore (dopo dose singola) e di circa 36-39 ore (dopo dosi ripetute). CMA ed i suoi metaboliti, dopo somministrazione orale, sono escreti sia per via renale che fecale in analoga percentuale.
Etinilestradiolo (EE)
Assorbimento
EE viene rapidamente e quasi completamente assorbito dopo somministrazione orale e il picco plasmatico medio si raggiunge in 1,5 ore. A causa della coniugazione presistemica e del metabolismo di primo passaggio epatico, la biodisponibilità assoluta è di circa il 40% ed è soggetta a considerevoli variazioni interindividuali (20-65%).
Distribuzione
La concentrazione plasmatica di EE riportata in letteratura è caratterizzata da una marcata variabilità. Circa il 98% di EE si lega alle proteine plasmatiche, quasi esclusivamente all’albumina.
Metabolismo
Come gli estrogeni naturali, EE viene biotrasformato (attraverso il citocromo P450) mediante idrossilazione dell’anello aromatico. Il metabolita principale è 2-idrossi-EE che viene ulteriormente metabolizzato in metaboliti e coniugati. EE subisce una coniugazione presistemica sia nella mucosa dell’intestino tenue che nel fegato. Nelle urine sono presenti principalmente i glucuronidi, mentre nella bile e nel plasma si ritrovano principalmente solfati.
Eliminazione
L’emivita plasmatica media dell’EE è di circa 12-14 ore. EE viene escreto per via renale e fecale in un rapporto urine/feci di 2:3. L’EE solfato escreto nella bile dopo idrolisi da parte dei batteri intestinali è soggetto al circolo enteroepatico.
La tossicità acuta degli estrogeni è bassa. Tenendo conto della notevole differenza fra specie animali testate e in relazione con la specie umana, i risultati degli studi con estrogeni sugli animali hanno solo un limitato valore predittivo per l’uso nell’uomo. L’etinileastradiolo, un estrogeno di sintesi usato frequentemente nei contraccettivi orali, ha un effetto embrioletale negli animali da laboratorio anche a dosi relativamente basse; sono state osservate anomalie del tratto urogenitale e femminilizzazione dei feti maschi. Questi effetti sono considerati specie-specifici.
Il clormadinone acetato ha mostrato effetti embrioletali nei conigli, nei ratti e nei topi. Inoltre l’effetto teratogeno è stato osservato nei conigli alle dosi embriotossiche ed anche nei topi alle dosi più basse testate (1 mg/Kg/die). La significatività di tali dati in relazione alla somministrazione nell’uomo non è chiara.
I dati preclinci derivati dagli studi convenzionali di tossicità cronica, genotossicità e potenziale carcinogenetico, non hanno mostrato rischi particolari per l’uomo, a parte quelli descritti nelle altre sezioni di questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.
Nucleo della compressa
Lattosio monoidrato
Amido di mais
Povidone K 30
Magnesio stearato (Ph. Eur.) [di origine vegetale]
Rivestimento della compressa
Ipromellosa (E464)
Idrossipropilcellulosa (E463)
Talco (E553b)
Olio di semi di cotone (idrogenato)
Titanio diossido (E171)
Ossido di ferro rosso (E172)
Non pertinente.
2 anni
Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
Confezioni blister in PVC/alluminio contenenti 1x21 compresse rivestite con film.
Confezioni blister in PVC/alluminio contenenti 3x21 compresse rivestite con film.
Confezioni blister in PVC/alluminio contenenti 6x21 compresse rivestite con film.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Nessuna istruzione particolare.
Il prodotto non utilizzato o il materiale di scarto deve essere smaltito in conformità con le disposizioni locali in materia.
EG S.p.A., Via D. Scarlatti, 31 – 20124 Milano
NAVEEN 0,03 mg/2 mg compresse rivestite con film, 1x21 compresse in blister AIC n. 039879010/M
NAVEEN 0,03 mg/2 mg compresse rivestite con film, 3x21 compresse in blister AIC n. 039879022/M
NAVEEN 0,03 mg/2 mg compresse rivestite con film, 6x21 compresse in blister AIC n. 039879034/M
20 Gennaio 2011
Dicembre 2010