Novastan
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

NOVASTAN


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

1 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 100 mg di argatroban.

1 flaconcino con 2,5 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 250 mg di argatroban. La concentrazione finale dopo diluizione secondo le istruzioni è di 1 mg/ml (vedere paragrafo 6.6).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Concentrato per soluzione per infusione.

Soluzione limpida, incolore o di colore giallo chiaro. 


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Anticoagulazione in pazienti adulti con trombocitopenia di tipo II indotta da eparina, che richiedono una terapia antitrombotica per via parenterale.

La diagnosi deve essere confermata mediante il test HIPAA (test dell’attivazione delle piastrine indotta da eparina) o da un test equivalente. Tuttavia, tale prova non deve ritardare l’inizio della terapia.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Dose iniziale

La terapia con Novastan deve essere iniziata sotto la guida di un medico esperto in disturbi della coagulazione.

La dose iniziale per i pazienti adulti senza compromissione epatica con HIT di tipo II deve essere di 2 mcg /kg/min, da somministrare per infusione continua (vedere Modo di somministrazione). Prima della somministrazione di Novastan, è necessario interrompere la terapia con eparina e si deve determinare il valore iniziale di aPTT.

Raccomandazioni standard

Monitoraggio:

In generale, la terapia con Novastan si controlla attraverso il tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT).

I test sugli effetti anticoagulanti (incluso l’aPTT) raggiungono i livelli dello stato stazionario tipicamente entro 1,5-3 ore dalla somministrazione di Novastan.

Il target dell’intervallo allo stato stazionario per l’aPTT è di 1,5‑3,0 volte il valore iniziale, ma con un eccesso di non oltre100 secondi.

Può essere necessario adattare il dosaggio per ottenere l’aPTT desiderato (vedere Modifiche del dosaggio). 

L’aPTT deve essere controllato due ore dopo l’inizio dell’infusione allo scopo di controllare che il suo valore rientri nell’intervallo terapeutico desiderato. Successivamente, l’aPTT deve essere controllato almeno una volta al giorno.

Modifiche del dosaggio:

Dopo la somministrazione della dose iniziale di Novastan, il dosaggio può essere adattato in base al decorso clinico del paziente fino a quando l’aPTT allo stato stazionario non rientri nell’intervallo terapeutico desiderato (da 1,5 a 3,0 volte il valore iniziale con un eccesso non oltre 100 secondi). In caso di un aumento dell’aPTT (superiore a 3 volte quello iniziale o a 100 secondi) è necessario sospendere l’infusione fino a quando l’aPTT non rientri entro un valore desiderato compreso fra 1,5 e 3 volte quello iniziale (tipicamente entro 2 ore dalla sospensione dell’infusione) e quindi riprendere l’infusione ad una velocità pari alla metà di quella usata precedentemente. Controllare nuovamente l’aPTT dopo 2 ore.

La dose massima consigliata è di 10 mcg /kg/min.  La durata massima consigliata per il trattamento è di 14 giorni, sebbene esista una limitata esperienza clinica relativamente a somministrazione del prodotto per tempi più lunghi (vedere paragrafo 5.1).

Raccomandazioni d’uso per pazienti per i quali sia stato programmato il passaggio ad una terapia con anticoagulanti orali.

L’uso di anticoagulanti orali (di tipo cumarinico) deve essere ritardato fino alla effettiva risoluzione della trombocitopenia (piastrine>100 x 109/l) onde evitare una trombosi microvascolare associata alla cumarina e cancrena venosa a carico degli arti. Si deve iniziare con la dose di mantenimento prevista, escludendo un dosaggio di carico.

Test per il tempo di protrombina (TP) tipo Quick Test per il tempo di protrombina (TP) tipo Owren
In un test per la determinazione del TP tipo rapido occorre considerare le raccomandazioni indicate qui di seguito: la somministrazione contemporanea di Novastan e di anticoagulanti orali di tipo cumarinico produce un effetto combinato sull'INR quando viene utilizzato il test per il TP tipo rapido. L'INR dipende sia dalla dose di Novastan sia dall’Indice di Sensibilità Internazionale (ISI) del reagente tromboplastinico utilizzato. In generale, con dosi di Novastan fino a 2 mcg /kg/min, Novastan deve essere sospeso quando l’INR arriva a 4 con la terapia combinata. Quando viene utilizzato un test per la determinazione del TP tipo Owren, il campione di plasma viene diluito in maniera considerevole prima dell'analisi. Considerare le raccomandazioni indicate qui di seguito: i test in vitro indicano che non esiste alcun effetto clinicamente significativo sul valore dell'INR a una concentrazione plasmatica specifica che parte da una dose di circa 2 mcg /kg/min. Tuttavia, concentrazioni di Novastan più elevate potrebbero portare a un incremento dei valori dell'INR. Il valore target per l'INR in corso di somministrazione contemporanea deve essere uguale a quello raccomandato per il solo anticoagulante orale, cioè 2-3.

Sia per il test TP tipo Quick sia per il tipo Owren:

La somministrazione contemporanea di Novastan e anticoagulanti orali (di tipo cumarinico) è raccomandata per un minimo di 5 giorni.   Durante la somministrazione contemporanea di Novastan e anticoagulanti orali, misurare quotidianamente l'INR. In corso di somministrazione contemporanea il valore target per l'INR deve trovarsi all'interno dell'intervallo terapeutico in base al tipo di test utilizzato (vedi sopra) per almeno 2 giorni prima della sospensione del Novastan.

La misurazione dell’INR deve essere ripetuta ogni 4-6 ore dopo la sospensione del Novastan. Se l’INR ripetuto risulta inferiore all’intervallo terapeutico desiderato, l’infusione con Novastan deve essere ripresa e la procedura deve essere ripetuta ogni giorno fino a quando non sia raggiunto l’intervallo terapeutico desiderato per gli anticoagulanti somministrati da soli.

Per dosaggi superiori a 2 mcg /kg/min, la relazione fra INR con anticoagulanti orali da soli o con anticoagulanti orali associati a terapia con Novastan è meno prevedibile. Con tali dosi, il dosaggio di Novastan deve essere temporaneamente ridotto fino a 2 mcg /kg/min per rendere maggiormente prevedibile l’INR con anticoagulanti orali da soli (vedere sopra). L’INR con Novastan e anticoagulanti orali in associazione deve essere misurato da 4 a 6 ore dopo la diminuzione della dose di Novastan.

Pazienti anziani

Le raccomandazioni standard relative al dosaggio iniziale per l’uso in soggetti adulti si applicano anche ai pazienti anziani.

Compromissione renale

Le raccomandazioni standard relative al dosaggio iniziale per l’uso in soggetti adulti si applicano anche ai pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

Per i pazienti con compromissione epatica di grado moderato (Child Pugh Classe B), si raccomanda un dosaggio iniziale di 0,5 microgrammì/kg/min (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 5.2). L’aPTT deve essere strettamente controllato e la dose deve essere adattata secondo le indicazioni cliniche. L’uso di Novastan è controindicato nei pazienti con funzione epatica gravemente compromessa.

Bambini ed adolescenti (<18 anni di età)

L’uso nei bambini non è raccomandato. La sicurezza e l’efficacia di Novastan non sono state definite per i pazienti di età inferiore a 18 anni.

Modo di somministrazione

Novastan si presenta sotto forma di un concentrato (250 mg/2,5 ml) da diluire 1:100 prima dell’infusione, per ottenere una concentrazione finale di 1 mg/ml (vedere paragrafo 6.6). 

Le velocità standard d’infusione per la dose iniziale consigliata di 2 mcg /kg/min. (1 mg/ml concentrazione finale) sono le seguenti:

Peso corporeo (kg) Velocità d’infusione (ml/hr)
50 6
60 7
70 8
80 10
90 11
100 12
110 13
120 14
130 16
140 17

04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Novastan è controindicato nei pazienti che presentano emorragie non controllate. Il suo uso è controindicato in caso di ipersensibilità all’argatroban o ad uno qualsiasi degli eccipienti ed in presenza di insufficienza epatica grave.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Novastan provoca una generale tendenza ad aumento delle emorragie. Una inspiegabile diminuzione dei valori dell’ematocrito, della pressione del sangue o qualsiasi altro sintomo senza causa apparente deve fare pensare ad un episodio emorragico.

Novastan deve essere usato con estrema cautela nelle malattie e nelle altre circostanze in cui vi sia un rischio maggiore di emorragia, quali il trattamento dell’ipertensione grave; la retinopatia diabetica; il periodo immediatamente successivo ad una puntura lombare; l’anestesia spinale; gli interventi di chirurgia maggiore, specialmente a cervello, midollo spinale o occhi; gli stati ematologici associati ad una maggiore tendenza alle emorragie quali malattie del sangue congenite o acquisite e lesioni dell’apparato gastrointestinale come le ulcere.

Anticoagulanti parenterali: prima della somministrazione di Novastan, è necessario sospendere tutti gli anticoagulanti con somministrazione parenterale. In caso di inizio di terapia con Novastan dopo la sospensione di una terapia con eparina, è necessario lasciare trascorrere un tempo sufficiente per consentire l’abbassamento del valore di aPTT prima di intraprendere la terapia con Novastan(circa 1-2 ore).

Compromissione epatica: è necessaria particolare prudenza nel somministrare Novastan a pazienti con malattie epatiche, iniziando da una dose più bassa e aumentandola con attenzione fino al raggiungimento del livello di anticoagulazione desiderato (vedere paragrafo 4.2). Inoltre, al termine dell’infusione con Novastan  nel paziente con compromissione epatica, potranno essere necessarie più di 4 ore per una completa reversione degli effetti anticoagulanti a causa della diminuita clearance dell’argatroban.

Indagini di laboratorio: si consiglia la determinazione dei valori dell’aPTT per controllare l’infusione. Sebbene altri test di coagulazione nel plasma, fra cui il tempo di protrombina (TP, espresso come Rapporto Normalizzato Internazionale (INR)), il tempo di coagulazione attivato (ACT) ed il tempo di trombina (TT) siano influenzati dalla somministrazione di Novastan, gli intervalli terapeutici per tali esami non sono stati definiti. Inoltre, anche le concentrazioni plasmatiche dell’argatroban si correlano bene con gli effetti anticoagulanti. L’uso contemporaneo di Novastan ed anticoagulanti orali potrebbe tradursi in un allungamento del TP (INR) oltre a quello prodotto dagli anticoagulanti da soli. Vedere paragrafo 4.2 per altre modalità di controllo della terapia con Novastan e anticoagulanti orali in associazione.

Etanolo: Novastan contiene etanolo. Un paziente con un peso di 70 kg che riceve la dose massima quotidiana raccomandata (10 mcg /kg/min) riceverà una dose di circa 4g di etanolo al giorno.

Questo prodotto medicinale contiene sorbitolo. I pazienti con una rara intolleranza ereditaria al fruttosio non devono utilizzare questo medicinale.

Non esiste un antidoto specifico per Novastan.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

L’uso contemporaneo di agenti antipiastrinici, trombolitici ed altri anticoagulanti può fare aumentare il rischio di emorragie.

Anticoagulanti orali: le interazioni farmacocinetiche fra Novastan e warfarin (singola dose orale da 7,5 mg) non sono state dimostrate. Tuttavia, l’uso contemporaneo di Novastan e warfarin (dose orale iniziale di 5-7,5 mg seguita da una dose orale di 2,5-6 mg/die per 6-10 giorni) si traduce in un aumento del valore del Rapporto Normalizzato Internazionale (INR). Vedere paragrafo 4.2 per le istruzioni relative al passaggio da Novastan ad una terapia con anticoagulanti orali.

Trombolitici, antipiastrinici ed altri agenti: la sicurezza e l’efficacia di Novastan in associazione a trombolitici non sono state stabilite.

Non sono stati valutati i rischi derivanti da interazioni con l’argatroban. È necessario essere prudenti quando si introducono contemporaneamente altri medicinali.

Poiché Novastan contiene etanolo, non si può escludere un’interazione con metronidazolo o con disulfiram.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso dell’argatroban in donne in gravidanza. L’effetto dell’argatroban sulla funzione riproduttiva è stato parzialmente studiato in studi su animali poiché per ragioni tecniche si è raggiunta sun’esposizione sistemica limitata (vedere il paragrafo 5.3 per i risultati degli studi condotti sugli animali). L’aumentato rischio di emorragia con Novastan può rappresentare un rischio della terapia durante la gravidanza. Novastan contiene etanolo. Un paziente con un peso di 70 kg che riceve la dose massima quotidiana raccomandata (10 mcg/kg/min) riceverà una dose di circa 4 g di etanolo al giorno. Novastan deve essere utilizzato durante la gravidanza soltanto in caso di evidente necessità.

Non sono disponibili informazioni relative al passaggio dell’argatroban nel latte materno. Gli studi condotti sugli animali utilizzando argatroban radiomarcato hanno dimostrato che la radioattività raggiunge valori più elevati nel latte che nel sangue materno.  Si sconsiglia l’allattamento al seno durante il trattamento.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Teoricamente la presenza dell’etanolo nella formulazione del prodotto (1g per flaconcino) può pregiudicare la capacità del paziente di guidare o di utilizzare macchinari. Tuttavia, è improbabile che ciò possa essere clinicamente rilevante in pazienti trattati con Novastan


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Come è prevedibile, considerate le proprietà farmacologiche del prodotto, le principali reazioni indesiderate sono costituite dalle complicazioni emorragiche. Nelle sperimentazioni cliniche condotte su pazienti con HIT di tipo II trattati con Novastan, l’incidenza di emorragie maggiori era di 31/568 (5,5%) e delle emorragie minori era di 221/568 (38,9%). L’incidenza di emorragie maggiori era di quasi tre volte superiore nei pazienti in cui il livello di aPTT era superiore di oltre tre volte quello iniziale rispetto ai pazienti nei quali il valore dell’aPTT rientrava nell’intervallo terapeutico. La dose del Novastan deve essere adattata al fine di raggiungere un livello target di aPTT pari a 1,5‑3,0 volte quello iniziale con un eccesso non superiore a 100 secondi (vedere paragrafo 4.2).

L’incidenza di effetti indesiderati nelle sperimentazioni cliniche (568 pazienti con HIT di tipo II) possibilmente correlati al trattamento con Novastan è presentata di seguito.

Classificazione sistemica organica Comune (≥1/100, ≤1/10) Non comune (≥1/1000, ≤1/100)
Infezioni e infestazioni   Infezioni, infezioni delle vie urinarie
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia Disturbi della coagulazione, trombocitopenia, leucopenia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Anoressia, ipoglicemia, iponatriemia
Disturbi psichiatrici   Stato confusionale
Patologie del sistema nervoso   Vertigini, cefalea, sincope, ictus, ipotonia, disturbi del linguaggio
Patologie dell'occhio   Disturbi della vista
Patologie dell'orecchio e del labirinto   Sordità
Patologie cardiache   Fibrillazione atriale, tachicardia, arresto cardiaco, infarto del miocardio, aritmia sopraventricolare, effusione pericardica, tachicardia ventricolare, ipertensione, ipotensione
Patologie vascolari Trombosi venosa profonda, emorragie trombosi, flebite, tromboflebite, tromboflebite superficiale della gamba, shock, ischemia periferica, embolia periferica
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Ipossia, embolia polmonare, dispnea, emorragia polmonare, effusione pleurica, singhiozzo
Patologie gastrointestinali Nausea Vomito, stipsi, diarrea, gastrite, emorragia gastrointestinale, melena, disfagia, disturbi a carico della lingua
Patologie epatobiliari   Anomalie della funzione epatica, iperbilirubinemia, insufficienza epatica, epatomegalia, ittero
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Porpora Rash cutaneo, aumentata sudorazione dermatite bollosa, alopecia, disturbi cutanei, orticaria
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Debolezza muscolare, mialgia
Patologie renali e urinarie   Ematuria, insufficienza renale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Piressia, dolore, affaticamento, reazioni nel sito di applicazione, reazioni nel sito di somministrazione, edema periferico
Esami diagnostici   Diminuzione dei valori della protrombina e del fattore di coagulazione, aumento del tempo di coagulazione, dei valori dell’aspartato aminotransferasi, dell’alanina aminotransferasi, della fosfatasi alcalina ematica e della lattato deidrogenasi ematica
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Secrezione dalla ferita

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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Un effetto anticoagulante eccessivo, in presenza o meno di emorragia, può essere controllato interrompendo la somministrazione di Novastan  oppure diminuendo la sua velocità d’infusione. Negli studi clinici i parametri relativi all’attività anticoagulante generalmente ritornano a valori normali dopo 2-4 ore dalla sospensione del prodotto. La reversione dell’effetto anticoagulante può avvenire più lentamente nei pazienti con compromissione epatica.

Non è disponibile alcun antidoto specifico per Novastan. In caso di emorragia pericolosa per la vita del soggetto e per la quale si sospettino livelli plasmatici eccessivi di argatroban, Novastan   deve essere sospeso immediatamente e si devono eseguire l’aPTT e gli altri esami per la coagulazione. Al paziente deve essere applicata una terapia sintomatica e di supporto.

Le singole dosi endovenose di argatroban letali per topi, ratti, conigli e cani sono state di 200, 124, 150 e 200 mg/kg rispettivamente. I sintomi di tossicità acuta sono stati la perdita dei riflessi, tremori, convulsioni cloniche, paralisi degli arti posteriori e coma.

Ciascuna flaconcino contiene 1g di etanolo


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: antitrombotici , inibitori diretti della trombina.

Codice ATC: B01AE03.

L’argatroban, un derivato sintetico della L-arginina, è un inibitore diretto della trombina (peso molecolare 526,65) che si lega reversibilmente alla trombina. L’argatroban esplica il suo effetto anticoagulante indipendentemente dall’antitrombina III ed inibisce la formazione della fibrina, l’attivazione dei fattori di coagulazione V, VIII e XIII, l’attivazione della proteina C e l’aggregazione piastrinica.

L’argatroban ha un’alta selettività per la trombina: i valori della costante d’inibizione (Ki) osservati negli studi in vitro con tripeptidi sintetici sono risultati compresi in un intervallo da 5 a 39 nM. 

L’argatroban è capace di inibire l’azione della trombina sia libera sia legata. Esso non interagisce con gli anticorpi indotti dall’eparina. In pazienti che avevano ricevuto dosi multiple di argatroban non è risultata alcuna evidenza di formazione di anticorpi contro tale sostanza.

Le prove d’efficacia del Novastan nell’HIT di tipo II derivano da due studi nei quali sono stati trattati con Novastan complessivamente 568 pazienti adulti . La durata media del trattamento è stata di 6 giorni con un massimo di 14 giorni. Nel primo studio prospettico, è stato osservato un significativo miglioramento nell’esito composito dopo 37 giorni (decesso, amputazione, nuova trombosi) nel gruppo trattato con Novastan rispetto ai controlli storici. La riduzione dell’incidenza dell’endpoint primario era notevole fra i sottogruppi di pazienti con HIT di tipo II senza complicazioni di tipo tromboembolico (25,6 vs 38,8%) e HIT di tipo II con complicazioni di tipo tromboembolico (43,8 vs 56,5%).

La diminuzione dell’incidenza dei singoli esiti per i pazienti con HIT di tipo II rispettivamente con e senza complicazioni tromboemboliche è stata la seguente: mortalità (16,9 vs 21,8%) e (18,1 vs 28,3%), amputazione (1,9 vs 2,0%) e (11,1 vs 8,7%), nuove trombosi (6,9 vs 15,0%) e (14,6 vs 19,6%).

Nel secondo studio di follow-on è stato osservato un miglioramento simile nel gruppo trattato con Novastan rispetto ai controlli storici.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

I livelli allo stato stazionario sia dell’argatroban che degli effetti dell’anticoagulante si raggiungono tipicamente entro 1-3 ore e vengono mantenuti fino alla fine dell’infusione o all’aggiustamento  della dose. Le concentrazioni plasmatiche dell’argatroban allo stato stazionario   aumentano proporzionalmente alla dose (per dosi d’infusione fino a 40 mcg /kg/min in soggetti sani) e si correlano bene con gli effetti dell’anticoagulante allo stato stazionario. Per dosi d’infusione fino a 40 mcg /kg/min, l'argatroban fa aumentare, in maniera dose-dipendente, il tempo parziale di protrombina attivata (aPTT), il tempo di coagulazione attivato (ACT), Rapporto Internazionale Normalizzato (INR) ed il tempo di trombina (TT) in volontari sani ed in pazienti con malattie cardiache.

Distribuzione

L’argatroban si distribuisce principalmente nel liquido extracellulare. Il volume di distribuzione (Vdb) era di 391 ± 155 ml/kg (media ± DS). Nella specie umana, l’argatroban si lega per il 54% alle proteine del siero, legandosi all’albumina e all’ a1‑ glicoproteina acida in misura del 20% e del 34%, rispettivamente.

Metabolismo

Il metabolismo dell’argatroban non è ancora stato delineato completamente. I metaboliti che sono stati identificati (M‑1, M‑2 e M‑3) si formano per idrossilazione ed aromatizzazione dell’anello 3‑metiltetraidrochinolinico a livello del fegato. La formazione dei metaboliti è catalizzata in vitro da parte degli enzimi del citocromo P450 CYP3A4/5, ma non è questa la principale via di eliminazione in vivo. Il metabolita principale (M1) esplica un effetto antitrombinico che risulta essere 40 volte più debole rispetto a quello dell’argatroban. I metaboliti M‑1, M‑2 e M‑3 sono stati rilevati nelle urine, mentre l’M-1 è stato rilevato nel plasma e nelle feci.

Non avviene alcuna interconversione dei diastereoisomeri 21-(R) e 21-(S). Il rapporto fra i diastereoisomeri non viene alterato dal metabolismo o dalla compromissione epatica e rimane costante a 65:35 (±2%).

Eliminazione

Al termine dell’infusione, la concentrazione dell’argatroban diminuisce rapidamente. L’emivita apparente di eliminazione terminale (media ± DS) è di 52 ± 16 min. La clearance (media ± DS) era di 5,2 ± 1,3 ml/kg/min.

L’argatroban viene eliminato principalmente attraverso le feci, presumibilmente per secrezione biliare. Dopo infusione endovenosa di argatroban radiomarcato con 14C il 21,8 ± 5,8% della dose è stata eliminata nelle urine ed il 65,4 ± 7,1% nelle feci.

Popolazioni speciali

Pazienti anziani: la clearance è il 15%circa inferiore rispetto ai soggetti più giovani. Non è necessario alcun adattamento del dosaggio correlato all’età.

Compromissione renale: rispetto ai pazienti con funzione renale normale (clearance della creatinina ≥ 80ml/min) che presentavano un’emivita terminale pari a 47±22 min, i pazienti con funzione renale gravemente compromessa (clearance della creatinina ≤ 29ml/min) hanno presentato un prolungamento soltanto lieve di tale valore (65±35 min). Non è necessario alcun adattamento del dosaggio iniziale per quanto riguarda la funzione renale. 

Compromissione epatica: nei pazienti con compromissione epatica (punteggio Child Pugh da 7 a 11) la clearance è risultata del 26% rispetto a quella di volontari sani. Nei pazienti con compromissione epatica di grado moderato è necessaria una iniziale riduzione del dosaggio. Novastan è controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologia e genotossicità. Gli studi sulla tossicità con infusioni endovenose continue e gli studi sulla tossicità riproduttiva usando iniezioni quotidiane tramite boli endovenosi hanno raggiunto soltanto un’esposizione sistemica limitata all’argatroban (2 volte l’esposizione osservata per la specie umana). Sebbene tali studi non suggeriscano alcun rischio particolare per la specie umana, il loro valore è limitato a causa della bassa esposizione sistemica raggiunta.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Sorbitolo (E 420i), etanolo anidro, acqua per uso iniettabile.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Novastan non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli indicati nel paragrafo 6.6.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

3 anni.

Soluzione diluita: è stata dimostrata la stabilità chimica e fisica fino a 14 giorni dopo apertura sia a 25°C che tra 2 e 8°C , in soluzione per infusione con cloruro di sodio 0,9% (9 mg/ml ) o con glucosio 50 mg/ml (5%), o in soluzione per infusione endovenosa contenente sodio lattato (soluzione di Hartmann) (vedere paragrafo 6.6).

Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Nel caso che il prodotto non venga utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione e le condizioni prima dell’uso sono responsabilità dell’utilizzatore e normalmente non devono superare le 24 ore ad una temperatura di 2 °C – 8°C, a meno che la ricostituzione/diluizione non sia stata realizzata in condizioni asettiche controllate e validate.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare il flaconcino nell’astuccio. Sensibile alla luce. Le soluzioni diluite non devono essere esposte alla luce solare diretta.

Non congelare.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Flaconcino in vetro trasparente di tipo I,sigillato con un tappo di gomma clorobutilica rivestita di teflon ed un sigillo di alluminio “crimp-seal” ed un tappo di polipropilene di tipo “flip-off”. Ciascun flaconcino contiene 2,5 ml di concentrato per soluzione per infusione.

I flaconcini sono confezionati in astucci di cartone da 1 o 6 flaconcini. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Novastan deve essere diluito in una soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) per infusione, in una soluzione di glucosio 50 mg/ml (5%) per infusione, oppure in una preparazione per infusione endovenosa contenente sodio lattato (soluzione di Hartmann) fino ad una concentrazione finale di 1 mg/ml. Se la soluzione appare opaca, oppure se si nota del precipitato insoluto, il flaconcino deve essere smaltito.

Ogni flaconcino da 2,5 ml deve essere diluito 1:100 in 250 ml di diluente.Il flaconcino è soltanto per uso singolo. Usare 250 mg (2,5 ml) per 250 ml di diluente o 500 mg (5 ml) per 500 ml di diluente.La soluzione così costituita deve essere miscelata capovolgendo ripetutamente la sacca o la bottiglia per un minuto. La soluzione diluita deve avere un aspetto limpido e praticamente non deve presentare particelle sospese visibili. Dopo la preparazione, la soluzione può mostrare una leggera opacità transitoria dovuta alla formazione di microprecipitati che peraltro si dissolvono rapidamente con la miscelatura. Il pH della soluzione endovenosa preparata secondo le istruzioni è di 3,2-7,5.

Misure per proteggere dalla luce, quali l’uso di pellicola protettiva per le linee ad uso endovenoso non sono necessarie. Non sono state osservate perdite significative della potenza del prodotto dopo erogazione simulata della soluzione attraverso tubi per uso endovenoso.

Eventuale prodotto non utilizzato o materiale di scarto deve essere smaltito secondo le normative locali vigenti.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Mitsubishi Pharma Europe Ltd, Jupiter House, Triton Court, 14 Finsbury Square, Londra EC2A 1BR, Regno Unito.


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

1 flaconcino - 037482015

6 flaconcini - 037482027


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

2004-10-15


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

MARZO 2008