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NOVORAPID PENFILL
Insulina aspart* 100 U/ml * prodotta da Saccharomyces cerevisiae con la tecnologia del DNA ricombinante.
Un’unità di insulina aspart corrisponde a 6 nmol, 0,035 mg di insulina aspart anidra senza aggiunta di sale.
Per gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Soluzione iniettabile.
Soluzione chiara, incolore, acquosa.
Trattamento del diabete mellito.
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NovoRapid inizia ad agire più rapidamente e ha una durata di azione più breve rispetto all’insulina umana solubile. Dal momento che inizia ad agire più rapidamente, NovoRapid deve essere somministrato immediatamente prima del pasto. Quando necessario, NovoRapid può essere somministrato subito dopo il pasto.
La dose di NovoRapid varia da paziente a paziente e deve essere determinata dal medico in base al fabbisogno del paziente. In genere deve essere utilizzata in associazione con l’insulina ad azione intermedia o prolungata, somministrata almeno una volta al giorno.
Il fabbisogno individuale di insulina negli adulti e nei bambini è compreso in genere tra 0,5 e 1,0 U/kg/giorno. In una terapia associata ai pasti il 50–70% di questo fabbisogno può essere fornito da NovoRapid e il resto dall’insulina ad azione intermedia o prolungata. NovoRapid viene somministrato per via sottocutanea nella parete addominale, nella coscia, nella regione deltoidea o nel gluteo. Ruotare le sedi di iniezione all’interno della stessa regione. Quando viene iniettata per via sottocutanea nella parete addominale, la soluzione inizierà ad agire entro 10–20 minuti dall’iniezione. L’effetto massimo si riscontra tra 1 e 3 ore dopo l’iniezione. La durata dell’azione è compresa tra le 3 e le 5 ore. Come per tutte le insuline, la durata dell’azione varia in base alla dose, alla sede di iniezione, al flusso ematico, alla temperatura e al livello di attività fisica. Come per tutte le insuline, la somministrazione per via sottocutanea nella parete addominale assicura un assorbimento più rapido rispetto alle altre sedi di iniezione. Tuttavia, viene conservata la maggiore rapidità con cui inizia ad agire rispetto all’insulina umana solubile indipendentemente dalla sede di iniezione.
Se necessario, NovoRapid può anche essere somministrato per via endovenosa (vedere paragrafo 6.6) da personale sanitario.
NovoRapid può essere usato per Infusione Continua Sottocutanea di Insulina (CSII) con microinfusori adatti all’infusione di insulina. La CSII deve essere praticata nella parete addominale. Il sito di infusione deve essere ruotato.
Quando NovoRapid è usato con i microinfusori per l’insulina non deve essere miscelato con nessuna altra insulina.
I pazienti che praticano CSII devono ricevere istruzioni complete sull’uso dei microinfusori e sull’uso corretto del serbatoio e del tubo per il microinfusore (vedere paragrafo 6.6). Il set per l’infusione (tubo e cannula) deve essere cambiato seguendo le istruzioni allegate al set di infusione. I pazienti che assumono NovoRapid per CSII devono avere a disposizione un’altra confezione di insulina da usare nel caso di guasti a carico del microinfusore.
L’insufficienza renale o epatica può ridurre il fabbisogno di insulina. Non sono stati condotti studi su bambini di età inferiore ai 2 anni.
NovoRapid può essere somministrato ai bambini al posto dell'insulina solubile umana quando una rapida azione dell’insulina può essere di beneficio.Ad esempio per iniezioni in prossimità dei pasti.
Ipoglicemia.
Ipersensibilità all’insulina aspart o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Una posologia inadeguata o l’interruzione del trattamento, specialmente nei diabetici insulinodipendenti, può portare ad iperglicemia e a chetoacidosi diabetica, condizioni potenzialmente letali.
I pazienti che hanno riscontrato un notevole miglioramento del controllo della glicemia, ad esempio con il trattamento insulinico intensivo, devono essere informati che potrebbero andare incontro ad un cambiamento nella capacità di avvertire i sintomi premonitori dell’ipoglicemia.
Una conseguenza delle proprietà farmacodinamiche degli analoghi dell'insulina ad azione rapida è che in caso di ipoglicemia, questa si potrebbe presentare più precocemente dopo l'iniezione rispetto all'insulina umana solubile.
NovoRapid deve essere somministrato nella immediata vicinanza di un pasto. In presenza di malattie o di trattamenti farmacologici concomitanti che rallentano l’assorbimento del cibo, bisogna tenere in debita considerazione la rapidità con la quale il farmaco agisce.
Le malattie concomitanti, specialmente le infezioni, aumentano in genere il fabbisogno di insulina del paziente.
Quando i pazienti cambiano il tipo di insulina utilizzata i sintomi iniziali della ipoglicemia possono cambiare o essere meno pronunciati rispetto a quelli accusati durante il trattamento precedente.
Il cambiamento del tipo o della marca di insulina deve essere effettuato sotto stretto controllo medico.
I cambiamenti di concentrazione, marca, tipo, specie (animale, umana, analogo dell’insulina umana) e/o metodo di produzione possono implicare la modifica del dosaggio. Nei pazienti che assumono NovoRapid potrebbe verificarsi la necessità di aumentare il numero di iniezioni giornaliere o di modificare il dosaggio rispetto a quello adottato con le insuline da loro precedentemente usate. Se è necessario effettuare modifiche, il dosaggio potrà essere adeguato con la prima dose o durante le prime settimane o i primi mesi.
L’omissione di un pasto o un’imprevista attività fisica intensa può portare all’ipoglicemia.
Aggiustamenti posologici possono rendersi necessari se i pazienti aumentano l’attività fisica o variano la loro dieta abituale. L’attività fisica eseguita immediatamente dopo il pasto può aumentare il rischio di ipoglicemia.
NovoRapid contiene metacresolo che in rari casi può causare reazioni allergiche.
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Numerosi farmaci sono noti influenzare il metabolismo del glucosio.
Le seguenti sostanze possono ridurre il fabbisogno di insulina: gli ipoglicemizzanti orali, l’octreotide, gli inibitori delle monoamminoossidasi (IMAO), gli agenti bloccanti beta-adrenergici non selettivi, gli inibitori degli enzimi convertitori dell’angiotensina (ACEinibitori), i salicilati, l’alcool, gli steroidi anabolizzanti e sulfonamidi.
Le seguenti sostanze possono aumentare il fabbisogno di insulina: i contraccettivi orali, le tiazidi, i glucocorticoidi, gli ormoni tiroidei, i farmaci simpaticomimetici e il danazolo.
Gli agenti beta-bloccanti possono mascherare i sintomi dell’ipoglicemia.
L’alcool può intensificare e prolungare l’effetto ipoglicemizzante dell’insulina.
Vi è una limitata esperienza clinica con NovoRapid durante la gravidanza.
Studi condotti sulla riproduzione animale non hanno evidenziato alcuna differenza tra NovoRapid e l’insulina umana per quanto riguarda l’embriotossicità e gli effetti teratogeni.
Si raccomanda di intensificare un controllo della glicemia ed un attento monitoraggio delle donne diabetiche sia durante la gravidanza che durante la sua pianificazione. Il fabbisogno di insulina in genere diminuisce nel primo trimestre e aumenta successivamente nel secondo e terzo trimestre.
Non esistono limitazioni per la terapia con NovoRapid durante l’allattamento. La terapia a base di insulina nella donna che allatta non implica rischi per il bambino. Tuttavia, potrebbe essere necessario modificare il dosaggio di NovoRapid.
Le capacità di concentrazione e di reazione del paziente possono ridursi a seguito di ipoglicemia.
Questo fatto può costituire un rischio in situazioni dove tali capacità sono di particolare importanza (per esempio guidare un autoveicolo o utilizzare macchinari).
I pazienti devono essere informati di prendere le necessarie precauzioni per evitare la comparsa di una ipoglicemia mentre stanno guidando. Ciò è particolarmente importante per coloro i quali hanno una ridotta o assente consapevolezza dei sintomi premonitori dell’ipoglicemia o hanno frequenti episodi di ipoglicemia. In queste circostanze dovrebbe essere sconsigliata la guida.
Le reazioni avverse al farmaco osservate nei pazienti che usano NovoRapid sono per lo più dosedipendenti e dovute all’effetto farmacologico dell’insulina. Come per altri prodotti insulinici, l’ipoglicemia in generale è l’effetto indesiderato più frequente. Essa può sopraggiungere se la dose di insulina è troppo alta in relazione al fabbisogno insulinico. L’ipoglicemia grave può determinare perdita di coscienza e/o convulsioni e produrre un deficit transitorio o permanente della funzione cerebrale o persino il decesso.
Durante le sperimentazioni cliniche e la commercializzazione la frequenza varia con la popolazione dei pazienti e gli schemi di dosaggio pertanto non può essere presentata nessuna frequenza specifica.
Durante le sperimentazioni cliniche il numero totale di ipoglicemie non differisce tra i pazienti trattati con insulina aspart e quelli con insulina umana.
Le frequenze delle reazioni avverse al farmaco evidenziate dagli studi clinici che, ad una valutazione complessiva sono state considerate come correlate all’insulina aspart, sono indicate di seguito.
Le frequenze sono definite: non comuni (>1/1.000,<1/100) e rare (>1/10.000, <1/1.000). Casi isolati sporadici sono presentati come molto rari (<1/10,000).
Alterazioni del sistema immunitario :
Non comuni: orticaria, rash, eruzioni
Molto rare: risposte anafilattiche
Reazioni di ipersensibilità generalizzata possono includere: rash cutaneo generalizzato, prurito, sudorazione, disturbi gastrointestinali, edema angioneurotico, difficoltà nella respirazione, palpitazioni e ipotensione. Le reazioni di ipersensibilità generalizzata sono potenzialmente a rischio di vita.
Alterazioni del sistema nervoso :
Rara: neuropatia periferica
Un rapido miglioramento nel controllo della glicemia può essere associato ad una condizione nota come neuropatia acuta dolorosa che di norma ha carattere transitorio.
Disturbi oculari :
Non comune: anomalia della rifrazione
All'inizio della terapia con insulina possono verificarsi anomalie di rifrazione. Questi sintomi sono in genere a carattere transitorio
Non comune: retinopatia diabetica
Un miglioramento a lungo termine del controllo della glicemia diminuisce il rischio di progressione della retinopatia diabetica. Tuttavia, l’intensificarsi della terapia insulinica con un brusco aumento del controllo glicemico può essere associato ad un peggioramento della retinopatia diabetica.
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo :
Non comune: lipodistrofia
La lipodistrofia si può verificare nel sito di iniezione per non aver ruotato il sito di iniezione all’interno della stessa area.
Non comune: ipersensibilità locale
Durante il trattamento con insulina possono verificarsi reazioni di ipersensibilità locale (arrossamento, gonfiore e prurito nel sito di iniezione). Queste reazioni di solito sono transitorie e normalmente scompaiono proseguendo il trattamento.
Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione :
Non comune: edema
All'inizio della terapia con insulina può verificarsi edema. Questo sintomo è in genere a carattere transitorio.
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Non è possibile definire uno specifico livello di sovradosaggio per l’insulina, tuttavia l'ipoglicemia può svilupparsi in fasi sequenziali se sono state somministrate dosi troppo elevate rispetto al fabbisogno del paziente:
Gli episodi ipoglicemici lievi possono essere trattati mediante somministrazione orale di glucosio o prodotti zuccherati. Si raccomanda pertanto ai pazienti diabetici di portare sempre con sé prodotti zuccherati.
Gli episodi ipoglicemici gravi, in cui il paziente perde conoscenza, possono essere trattati con glucagone (da 0,5 a 1 mg) somministrato per via intramuscolare o sottocutanea da una persona esperta oppure mediante glucosio somministrato per via endovenosa da un medico.
Somministrare anche il glucosio per via endovenosa se il paziente non reagisce al glucagone entro 10–15 minuti. Quando il paziente riprende conoscenza, si raccomanda la somministrazione di carboidrati orali per evitare le recidive.
Categoria farmaco-terapeutica: insuline e analoghi ad azione rapida. Codice ATC: A10AB05.
L’effetto di riduzione del livello ematico di glucosio proprio dell’insulina si verifica quando le molecole legandosi ai recettori dell’insulina sulle cellule muscolari e adipose favoriscono la captazione del glucosio e contemporaneamente inibiscono la produzione di glucosio proveniente dal fegato.
NovoRapid presenta una rapidità di azione maggiore rispetto all’insulina umana solubile e determina una concentrazione minore di glucosio, in base a valutazioni effettuate nelle prime quattro ore dopo i pasti. NovoRapid ha una durata di azione più breve rispetto all’insulina umana solubile dopo l’iniezione sottocutanea.
Quando viene iniettato per via sottocutanea, NovoRapid inizierà ad agire da 10 a 20 minuti dall’iniezione. L’effetto massimo si riscontra tra 1 e 3 ore dopo l’iniezione. La durata dell’azione è compresa tra le 3 e le 5 ore.
Adulti: Sperimentazioni cliniche effettuate su pazienti affetti da diabete di tipo 1 hanno dimostrato un più basso livello ematico di glucosio dopo i pasti con NovoRapid rispetto all’insulina umana solubile. In due sperimentazioni a lungo termine open-label effettuate rispettivamente su 1070 e 884 pazienti affetti da diabete di tipo 1, NovoRapid ha mostrato una diminuzione dell’emoglobina glicosilata di una percentuale dello 0,12 [95% C.I. 0,03; 0,22] e dello 0,15 [95% C.I. 0,05; 0,26] rispetto all'insulina umana: si tratta di una differenza di significato clinico dubbio.
Bambini e adolescenti: Sono stati effettuati uno studio clinico che ha confrontato l’insulina umana solubile pre-prandiale con l’insulina aspart post-prandiale in bambini piccoli (20 pazienti dai 2 a meno di 6 anni, studiati per 12 settimane tra i quali quattro avevano meno di 4 anni) ed uno studio farmacodinamico/farmacocinetico a singola dose in bambini (6-12 anni) e adolescenti (13-17 anni). Il profilo farmacodinamico dell’insulina aspart nei bambini è risultato simile a quello osservato negli adulti.
Sperimentazioni cliniche condotte su pazienti affetti da diabete tipo 1 hanno dimostrato un minore rischio di ipoglicemia notturna con insulina aspart rispetto all'insulina umana. Il rischio di ipoglicemia diurna non aumenta in modo significativo.
L’insulina aspart a parità di concentrazione (molarità) è equipotente all’insulina umana solubile.
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In NovoRapid la sostituzione dell'aminoacido prolina con l’acido aspartico in posizione B28 riduce la tendenza a formare esameri come accade invece con l’insulina umana solubile. NovoRapid viene pertanto assorbito più rapidamente dallo strato sottocutaneo rispetto all’insulina umana solubile.
Il tempo di massima concentrazione è, in media, pari alla metà di quello dell’insulina umana solubile.
In media, nei pazienti diabetici di tipo 1, la massima concentrazione plasmatica di 492±256 pmol/l è stata raggiunta 40 (intervallo interquartile: 30–40) minuti dopo la somministrazione per via sottocutanea di una dose di 0,15 U/kg di peso corporeo. Il ritorno dell’insulina alla concentrazione basale è avvenuta circa 4 o 6 ore dopo la somministrazione della dose. La velocità di assorbimento è stata leggermente inferiore nei pazienti diabetici di tipo 2, con conseguente abbassamento della Cmax (352±240 pmol/l) e ritardo nel tmax (60 (intervallo interquartile: 50–90) minuti). La variabilità intraindividuale nel tempo di massima concentrazione è significativamente inferiore con NovoRapid rispetto all’insulina umana solubile, mentre la variabilità intra-individuale nella Cmax con NovoRapid è maggiore.
Non sono stati condotti studi sulle proprietà farmacocinetiche di NovoRapid in soggetti anziani o pazienti con insufficienza renale o epatica.
Bambini e adolescenti.Le proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche di NovoRapid sono state studiate in bambini (6-12 anni) ed adolescenti (13-17 anni) con diabete di tipo I. L’insulina aspart è stata rapidamente assorbita in entrambi i gruppi di età con una tmax simile a quella degli adulti.
Tuttavia, i gruppi di età hanno mostrato una diversa Cmax, sottolineando l’importanza della individualizzazione del dosaggio di NovoRapid.
Nei test in vitro, compresi il legame alle sedi dei recettori dell’insulina e IGF-1 e gli effetti sulla crescita delle cellule, il comportamento dell’insulina aspart è stato molto simile a quello dell’insulina umana. Gli studi dimostrano, inoltre, che la dissociazione del legame al recettore dell’insulina aspart è equivalente a quella dell’insulina umana. Gli studi sulla tossicità acuta con l’insulina aspart a un mese e a 12 mesi, non hanno fornito dati di rilevanza clinica sulla tossicità.
Glicerolo
Fenolo
Metacresolo
Cloruro di zinco
Fosfato bisodico diidrato
Cloruro di sodio
Acido cloridrico e/o Idrossido di sodio (aggiustamento del pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
Le sostanze aggiunte all'insulina possono provocare la sua degradazione, ad es. se il farmaco contiene tioli o solfiti.
30 mesi
Dopo l’apertura è possibile utilizzare la confezione per 4 settimane.
Conservare in frigorifero ( 2°C – 8°C). Non congelare.
Tenere il contenitore nell’imballaggio esterno per tenerlo al riparo dalla luce.
NovoRapid Penfill in uso o trasportati come scorta: non conservare in frigorifero. Non conservare a temperatura superiore ai 30°C
Cartuccia in vetro (Tipo I) contenente 3 ml di soluzione, con uno stantuffo (gomma di bromobutile) e chiusa con un disco (gomma di bromobutile/poliisoprene).
Confezione da 5 o 10 cartucce.
NovoRapid Penfill deve essere utilizzato solo in combinazione con prodotti compatibili in modo che il Penfill possa funzionare in modo sicuro ed efficace.
Deve essere usato da una sola persona. Il contenitore non può essere riempito nuovamente.
NovoRapid Penfill è stato concepito per essere utilizzato con dispositivi di somministrazione di insulina NovoNordisk ed aghi NovoFine.
NovoRapid può essere utilizzato in microinfusori (CSII) come descritto nelparagrafo 4.2. I tubi, la cui superficie interna è composta da polietilene o poliolefina sono stati valutati e trovati compatibili con l’uso dei microinfusori.
Via endovenosa: i sistemi di infusione con NovoRapid 100U/ml alle concentrazioni di insulina aspart da 0.05 U/ml a 1.0 U/ml nelle soluzioni di infusione composti da 0.9% di cloruro di sodio, 5% di destrosio o 10% di destrosio con 40 mmol/l di cloruro di potassio nelle sacche di infusione in polipropilene, sono stabili a temperatura ambiente per 24 ore.
Benchè stabile per tutto il tempo, una certa quota di insulina sarà inizialmente adsorbita dal materiale della sacca di infusione. Il monitoraggio della glicemia è necessario durante l’infusione dell’insulina.
NovoRapid non deve essere usato se non appare chiaro ed incolore.
Novo Nordisk A/S
Novo Allè
DK-2880 Bagsværd
Danimarca
EU/1/99/119/003
EU/1/99/119/006
A.I.C. N. 034498030
Data della prima autorizzazione: 7 settembre 1999
Data dell’ultimo rinnovo: 7 settembre 2004
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