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OCTALBIN
Albumina umana
La soluzione contiene 200 mg/ml di proteine di cui almeno il 96% è albumina umana.
100 ml di soluzione contengono 20 g di albumina umana.
L’albumina 200 mg/ml è una soluzione iperoncotica.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Soluzione per infusione limpida o lievemente opalescente.
Ripristino e mantenimento del volume di sangue in circolo laddove sia stato dimostrato un deficit di volume e sia indicato l’uso di un colloide.
La scelta dell’albumina piuttosto che di un colloide artificiale dipende dalla situazione clinica del singolo paziente, e deve avvenire sulla base di raccomandazioni ufficiali.
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La concentrazione della preparazione a base di albumina, la dose e la velocità di infusione devono essere regolate in base alle esigenze di ogni singolo paziente.
Posologia
La dose necessaria dipende dal peso del paziente, dalla gravità del trauma o della malattia, dalla entità delle perdite di fluidi e proteine. Per determinare la dose necessaria occorre attuare misure di adeguatezza del volume circolante piuttosto che dei livelli di albumina plasmatici.
Se deve essere somministrata albumina umana, è necessario eseguire un regolare monitoraggio del quadro emodinamico, che può includere:
· pressione arteriosa e battito cardiaco
· pressione venosa centrale
· pressione di incuneamento nell’arteria polmonare
· produzione di urina
· elettroliti
· ematocrito/emoglobina
Questo prodotto può essere somministrato ai neonati prematuri e ai pazienti in dialisi.
Modo di somministrazione
L’albumina umana può essere somministrata direttamente per via endovenosa.
La velocità di infusione deve essere adattata sulla base delle condizioni individuali e delle indicazioni.
Nella plasmaferesi la velocità di infusione può essere più elevata e deve essere regolata in base alla velocità di rimozione.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Nel caso si verifichino reazioni allergiche o di tipo anafilattico, si deve interrompere immediatamente l’infusione e deve essere istituito un appropriato trattamento. In caso di shock, deve essere seguito il trattamento medico standard in caso di shock.
L’albumina deve essere utilizzata con cautela nel caso in cui l’ipervolemia e le sue conseguenze o l’emodiluizione possono rappresentare un particolare rischio per il paziente. Esempi di tali condizioni sono:
· Insufficienza cardiaca scompensata
· Ipertensione
· Varici esofagee
· Edema polmonare
· Diatesi emorragica
· Anemia grave
· Anuria renale e post-renale
L’effetto colloido-osmotico dell’albumina umana 200 mg/ml è all’incirca quattro volte quella del plasma. Pertanto, quando si somministra albumina concentrata, si deve usare cautela per garantire al paziente un’adeguata idratazione. I pazienti devono essere attentamente monitorati per evitare un sovraccarico circolatorio e una iperidratazione.
Le soluzioni di albumina umana al 20-25% presentano una concentrazione di elettroliti relativamente bassa rispetto a quella delle soluzioni di albumina umana al 4-5%. Pertanto, in caso di somministrazione di albumina, è necessario monitorare lo stato elettrolitico del paziente (vedere paragrafo 4.2) e devono essere adottate le opportune precauzioni per ristabilire o mantenere un adeguato equilibrio elettrolitico.
Le soluzioni di albumina non devono essere diluite con acqua per preparazioni iniettabili, in quanto potrebbero causare una emolisi nei riceventi.
Se devono essere ripristinati volumi relativamente più elevati, sono necessari controlli della coagulazione e dell’ematocrito. Deve inoltre essere assicurata una adeguata sostituzione degli altri componenti ematici (fattori della coagulazione, elettroliti, piastrine ed eritrociti).
Se la dose e la velocità di infusione non sono adeguate alla situazione circolatoria del paziente, può verificarsi ipervolemia. L’infusione deve essere immediatamente interrotta ai primi segni clinici di sovraccarico cardiovascolare (cefalea, dispnea, congestione della vena giugulare), di aumento della pressione arteriosa, della pressione venosa centrale e di edema polmonare.
Le misure standard per prevenire infezioni dovute all’uso di medicinali a base di sangue o plasma di origine umana includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per la ricerca di specifici marker di infezione, nonché l’inclusione di efficaci fasi produttive per l’inattivazione/la rimozione virale. Ciononostante, con la somministrazione di medicinali preparati a partire da sangue o plasma di origine umana, non è possibile escludere totalmente la possibilità di trasmettere agenti infettivi. Ciò vale anche per i virus sconosciuti, o emergenti, e per altri patogeni.
Non sono stati riportati casi di trasmissione virale con l’albumina prodotta in base a metodi di produzione predefiniti, in accordo alle specifiche della Farmacopea Europea.
È fortemente raccomandabile, nell’interesse dei pazienti, che ogni volta che Octalbin viene loro somministrato, siano registrati il nome ed il numero di lotto del prodotto al fine di mantenere un link tra il paziente e il lotto di Octalbin che gli è stato somministrato.
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Non è nota alcuna interazione specifica tra l’albumina umana e altri farmaci.
La sicurezza d’uso di Octalbin in gravidanza non è stata valutata in studi clinici controllati.
L'esperienza clinica con albumina sembra indicare l’assenza di effetti indesiderati dell’albumina sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato.
Non sono stati condotti studi sulla riproduzione negli animali con Octalbin.
Comunque, l’albumina umana è un componente normalmente presente nel sangue umano.
Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare veicoli o sull’uso di macchinari.
Le reazioni avverse connesse all’uso di Octalbin sono rare. Tali reazioni si risolvono di norma rapidamente riducendo la velocità di infusione o interrompendo l’infusione stessa. Nel caso si verifichino reazioni gravi, l’infusione deve essere immediatamente interrotta e deve essere istituito un appropriato trattamento medico.
Durante la fase di commercializzazione di Octalbin sono state osservate le seguenti reazioni avverse:
La frequenza è definita come: molto comune (>1/10), comune (>1/100; <1/10), non comune (>1/1000, <1/100), rara (>1/10.000, <1/1000), molto rara: (<1/10.000), compresi i casi isolati.
Classe sistemica organica | Rari | Molto rari |
Disturbi del sistema immunitario | Reazione anafilattica | shock anafilattico |
Disturbi psichiatrici | | stato confusionale |
Patologie del sistema nervoso | | mal di testa |
Patologie cardiache | | tachicardia, bradicardia |
Patologie vascolari | ipotensione | Ipertensione, arrossamento |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | dispnea |
Patologie gastrointestinali | | nausea |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | orticaria, edema angioneurotico, rash eritematoso, aumento della sudorazione |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | febbre, brividi |
Per informazioni sulla sicurezza virale vedere paragrafo 4.4.
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Il sovradosaggio e una velocità di infusione troppo elevata possono indurre ipervolemia.
Interrompere immediatamente l’infusione ai primi sintomi clinici di sovraccarico circolatorio (cefalea, dispnea, congestione della vena giugulare) o di aumento della pressione arteriosa, della pressione venosa centrale o di edema polmonare, e monitorare attentamente i parametri emodinamici del paziente.
Categoria farmacoterapeutica: Succedanei del sangue e frazioni proteiche plasmatiche, codice ATC:
B05AA01.
L’albumina umana rappresenta quantitativamente più della metà delle proteine totali plasmatiche e circa il 10% della attività di sintesi proteica del fegato.
Dati fisico-chimici.
L’albumina umana al 200 mg/ml ha un corrispondente effetto iperoncotico.
Le funzioni fisiologiche più importanti dell’albumina sono determinate dal suo contributo alla pressione oncotica del sangue ed alla sua funzione di trasporto. L’albumina stabilizza il volume di sangue circolante e ha funzione di trasporto di ormoni, enzimi, farmaci e tossine.
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In condizioni normali il pool di albumina scambiabile totale è di 4-5 g/kg di peso corporeo, di cui il 40-45% è presente nello spazio intravascolare ed il 55-60% in quello extravascolare. In condizioni particolari quali gravi ustioni o shock settico, l’aumentata permeabilità capillare causa l’alterazione della cinetica dell’albumina e si può pertanto verificare una sua anomala distribuzione.
In condizioni normali l’emivita dell’albumina è di circa 19 giorni. L’equilibrio tra la sintesi ed il catabolismo è normalmente mantenuto mediante una regolazione a feed-back. L’eliminazione avviene per la maggior parte in sede intracellulare ad opera delle proteasi lisosomiali.
Nei soggetti sani, meno del 10% dell’albumina infusa abbandona lo spazio intravascolare durante le prime due ore successive all’infusione. L'effetto sul volume plasmatico varia in maniera considerevole da individuo a individuo. In alcuni pazienti il volume plasmatico può rimanere aumentato per qualche ora. Tuttavia, nei pazienti con patologie critiche, l’albumina può uscire dallo spazio vascolare in quantità elevate ad una velocità imprevedibile.
L’albumina umana è un normale costituente del plasma umano, e agisce come l’albumina endogena.
Negli animali, il controllo della tossicità dopo somministrazione singola ha scarsa rilevanza e non permette la determinazione della dose tossica e della dose letale, né di stabilire un rapporto dose-effetto. Il test di tossicità a dosi ripetute non è praticabile a causa della formazione di anticorpi verso le proteine eterologhe nei modelli animali.
Ad oggi l’albumina umana non risulta associata a tossicità embrio-fetale, né a potenziale oncogenico o mutageno.
Nei modelli animali non sono stati descritti sintomi di tossicità acuta.
N-acetil-DL-triptofano
Acido caprilico
Acqua per preparazioni iniettabili
Elettroliti
Sodio 142,5 – 157,5 mmol
Potassio massimo 2,0 mmol
La soluzione di albumina umana non deve essere miscelata con altri farmaci, sangue intero o concentrato di emazie.
3 anni.
Non conservare o trasportare a temperatura superiore a +25 °C.
Conservare i flaconi nella confezione originale per proteggerli dalla luce.
Non congelare.
- 50 ml di soluzione per infusione in flacone (vetro di tipo II) provvisto di tappo (gomma di bromobutile). Confezione da 1 unità.
- 100 ml di soluzione per infusione in flacone (vetro di tipo II) provvisto di tappo (gomma di bromobutile). Confezione da 1 unità.
Il prodotto può essere somministrato direttamente per via endovenosa.
L’albumina in soluzione non deve essere diluita con acqua per preparazioni iniettabili, perché questo potrebbe causare una emolisi nei riceventi.
In caso di somministrazione di grandi volumi, si raccomanda di scaldare l’albumina umana a temperatura ambiente prima dell’infusione.
La soluzione deve essere limpida o lievemente opalescente. Non usare soluzioni torbide o con depositi. Questo può indicare che la proteina è instabile o che la soluzione è stata contaminata.
Una volta che il contenitore della soluzione è stato aperto, il contenuto deve essere usato immediatamente.
Il prodotto non utilizzato deve essere smaltito come previsto dai regolamenti locali.
OCTAPHARMA Limited
The Zenith Building
26 Spring Gardens
Manchester
M2 1AB
United Kingdom
Rappresentante Legale:
OCTAPHARMA Italy S.p.A.
Via Cisanello 145
56100 Pisa
"200 MG/ML" SOLUZIONE PER INFUSIONE" 1 FLACONE DI VETRO DA 50 ML – A.I.C. n. 038747034
"200 MG/ML" SOLUZIONE PER INFUSIONE" 1 FLACONE DI VETRO DA 100 ML – A.I.C. n. 038747046
Marzo 2009
Marzo 2009