Octaplas Soluzione Per Infusione
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

OCTAPLAS SOLUZIONE PER INFUSIONE


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Principio attivo: proteine plasmatiche umane 45 – 70 mg/ml .

Per gli eccipienti, vedere 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Soluzione per infusione.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Le indicazioni di OCTAPLAS sono identiche a quelle del plasma fresco congelato (PFC):

deficit combinati di fattori della coagulazione come coagulopatie dovuta a grave insufficienza epatica o trasfusioni massive;

deficit isolati di fattori della coagulazione, in caso di non disponibilità del concentrato dello specifico fattore;

terapia sostitutiva nel deficit di fattori della coagulazione, in situazioni di emergenza quando non è possibile una diagnosi di laboratorio specifica o quando non sia disponibile il concentrato di uno specifico fattore della coagulazione come ad esempio il fattore V o fattore XI,.

Risoluzione dell’attività fibrinolitica e rapida risoluzione dell’effetto degli anticoagulanti orali (tipo cumarina o indanedione) quando l’azione della vitamina K è insufficiente per riduzione della funzionalità epatica o in situazioni di emergenza;

Porpora Trombotica Trombocitopenica (PTT), in genenre in associazione a plasmaferesi;

in procedure di plasmaferesi intensive, OCTAPLAS dovrebbe essere utilizzato esclusivamente per correggere anomalie coagulative durante le emorragie gravi.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Il dosaggio dipende dalla situazione clinica e individuale e dalle patologie di base, ma 12-15 ml di OCTAPLAS/Kg di peso corporeo (per un incremento dei livelli del fattore di coagulazione del plasma del paziente di circa il 25%) rappresentano una dose di attacco generalmente accettata.

È importante monitorare la risposta, sia dal punto di vista clinico sia mediante misurazioni del tempo di protrombina (TP), tempo di tromboplastina parziale (TPP), e/o il dosaggio di specifici fattori della coagulazione.

Dosaggio per deficit di fattori della coagulazione:

Un effetto emostatico adeguato in emorragie di grado lieve e moderato o chirurgia minore in pazienti con deficit di fattori della coagulazione si ottiene normalmente dopo infusione di 5-20 ml di OCTAPLAS/Kg di peso corporeo (per un incremento del fattore carente del 10-33%).

Nel caso di emorragie gravi o chirurgia maggiore, è necessario consultare un esperto ematologo.

Dosaggio per PTT ed emorragie in procedure intensive di plasmaferesi:

In pazienti con PTT l’intero volume plasmatico dovrebbe essere sostituito con OCTAPLAS.

In caso di emorragie gravi durante procedure intensive di plasmaferesi è necessario consultare un esperto ematologo.

Modo di somministrazione:

La somministrazione di OCTAPLAS deve essere basata sulla compatibilità di gruppo ABO. In casi di emergenza, OCTAPLAS gruppo AB può essere considerato come plasma universale, in quanto può essere donato a tutti i pazienti.

OCTAPLAS deve essere somministrato per infusione endovenosa dopo lo scongelamento, come descritto nel paragrafo 6.6., utilizzando un set per infusione con filtro. È necessario operare in asepsi per tutta la durata dell’infusione.

A causa del rischio di tossicità del citrato, la velocità di infusione non deve superare le 0,020-0,025 mmoli di citrato/Kg di peso corporeo/minuto, equivalente a ± 1ml OCTAPLAS/Kg del peso corporeo/minuto. Gli effetti tossici del citrato possono essere ridotti al minimo somministrando calcio gluconato in un’altra vena.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Le controindicazioni di OCTAPLAS sono identiche a quelle del PFC.

Deficit di IgA con presenza documentata di anticorpi anti-IgA.

Deficit severo di proteina S.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

OCTAPLAS deve essere utilizzato con cautela nelle seguenti condizioni:

deficit di IgA

allergia alle proteine plasmatiche

precedenti reazioni note a PFC

scompenso cardiaco latente o manifesto

edema polmonare

OCTAPLAS deve essere utilizzato con attenzione nei pazienti con rischio di complicazioni trombotiche a causa di un potenziale aumento del rischio di trombo embolia venosa conseguente a riduzione di attività della proteina S relativa ad OCTAPLAS comparata con il plasma fresco congelato di un singolo donatore.

OCTAPLAS non deve essere utilizzato come plasma expander in pazienti in cui non sia stata documentata alcuna carenza di fattori della coagulazione.

OCTAPLAS non deve essere usato in caso di emorragia causata da malattia di von Willebrand (vWD) o altri deficit coagulativi quando siano disponibili i concentrati degli specifici fattori.

OCTAPLAS non deve essere usato per correggere l’iperfibrinolisi da deficit dell’inibitore della plasmina, alpha2 antiplasmina, poiché la diluizione con plasma S/D trattato (che contiene bassi livelli di alpha2 antiplasmina) potrebbe pertanto ridurre i livelli di alpha 2 antiplasmina.

Speciale attenzione deve essere riservata ai sintomi di una tendenza ad una emorraggia eccessiva nei pazienti che potrebbero richiedere una trasfusione massiva, come ad esempio nel trapianto dio fegato o in altre condizioni con disturbi complessi dell’emostasi.

Quando si somministrano prodotti medicinali preparati da plasma o sangue umano, non si può totalmente escludere il rischio di malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi. Ciò si applica anche a patogeni di origine al momento ignota.

Per ridurre il rischio di trasmissione di agenti infettivi è tuttavia ridotto da:

Selezione dei donatori attraverso la anamnesi e selezione di ciascuna donazione e del pool plasmatici per i tre maggiori virus patogeni HIV, HCV, HBV.

Test per ciascun pool di plasma del genoma HCV

Procedure di inattivazione/rimozione incluse nel processo di produzione, che sono stati validati da modelli virali e sono considerate efficaci per HIV, HBV ed HCV

Le procedure di in attivazione/rimozione virale possono avere un valore limitato contro virus ad envelope non lipidico come per l’ HAV ed il Parvo Virus B19. Infatti la trasmissione del Parvo Virus B19 è stata riportata dopo l’uso di plasma S/D trattato, nonostante la presenza di anticorpi neutralizzanti.

Il Parvo Virus B19 può gravemente infettare le donne gravide siero negative o individui immuno compromessi o pazientio con aumentato turn-over delle emazia, pertanto OCTAPLAS in questi casi dovrebbe essere somministrato solo se strettamente necessario.

Un massimo di 1520 donazioni singole sono utilizzate per la produzione di OCTAPLAS.

OCTAPLAS è prodotto da plasma contenente un livello minimo di anticorpi specifici neutralizzanti l’HAV. Un possibile rischio infettivo da virus privi di envelope dovrebbe essere valutato rispetto ai benefici dell’inattivazione, di virus ad envelope Per quei pazienti che ricevono regolarmente prodotti derivato da sangue o plasma umano si dovrebbero prendere in considerazione appropriate vaccinazioni (per esempio contro HAV ed HBV).

lipidico come ad esempio l’ HIV, HBV, HCV, mediante il trattamento S/D.

Per quei pazienti che ricevono regolarmente prodotti derivati da sangue o plasma umano si dovrebbero prendere in considerazione appropriate vaccinazioni (per esempio contro HAV ed HBV).

La somministrazione di OCTAPLAS deve essere basata sulla compatibilità di gruppo ABO. In casi di emergenza, OCTAPLAS gruppo AB può essere considerato come plasma universale, dato che può essere somministrato a ciascun paziente.

I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per almeno 20 minuti dopo la somministrazione.

In caso di shock o reazione anafilattica, l’infusione deve essere interrotta immediatamente. Il paziente dovrebbe essere trattato seguendo le linee guida per la terapia dello shock (vedere 4.8).

I dati sull’uso di OCTAPLAS nei nati prematuri sono molto limitati, pertanto, il prodotto dovrebbe essere somministrato soltanto se i benefici sono chiaramente evidenti rispetto ai potenziali rischi.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Durante gli studi clinici, OCTAPLAS è stato somministrato in associazione con vari medicamenti, e non sono state identificate interazioni.

Le incompatibilità sono identiche a quelle per il PFC:

OCTAPLAS non deve essere miscelato con altri farmaci dato per la possibilità di inattivazione o precipitazione. Il prodotto può essere mescolato con globuli rossi e piastrine;

per evitare la formazione di coaguli, soluzioni contenenti calcio non devono essere somministrate tramite la stessa linea;

sono sconosciute interazioni con altri farmaci.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

La sicurezza di utilizzo di OCTAPLAS in gravidanza non è stata stabilita in studi clinici controllati. Il prodotto dovrebbe pertanto essere somministrato in gravidanza o durante l’allattamento soltanto se chiaramente indicato.

Per il potenziale rischio di trasmissione di parvovirus B19, vedere 4.4.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Dopo un’infusione ambulatoriale con OCTAPLAS, il paziente dovrebbe essere tenuto a riposo per un’ora.

Non ci sono indicazioni del fatto che OCTAPLAS possa alterare la capacità di guidare veicoli o usare macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Nel corso di studi clinici effettuati con OCTAPLAS sono stati riportati i seguenti effetti collaterali:

manifestazioni cutanee (rash, rash eritematosi e orticaria)

sensazione di freddo/brividi con o senza febbre

febbre isolata

nausea con o senza vomito

edema locale

manifestazioni polmonari

ipocalcemia

reazioni anafilattoidi

Le reazioni avverse sotto elencate sono notoriamente associate alla somministrazione di PFC e possono perciò verificarsi anche con OCTAPLAS:

sono comuni reazioni allergiche acute lievi (ad esempio orticaria, febbre, brividi, nausea, vomito, dolore addominale o dorso-lombare) per ipersensibilità alle proteine infuse (>1/100);

sono rare reazioni allergiche acute gravi (anafilattiche o anafilattoidi, caratterizzate per esempio da arrossamento cutaneo, ipotensione, dolore sottosternale, broncospasmo, dispnea, e collasso cardio-respiratorio) dovute ad ipersensiblità alle proteine infuse o ad anticorpi anti-IgA (<1/1000);

velocità di infusione elevate possono causare effetti cardiovascolari come risultato della tossicità dei citrati (caduta del livello plasmatico del calcio ionizzato) specialmente in pazienti con disordini della funzione epatica;

sintomi attribuibili a tossicità dei citrati (come affaticamento, parestesie, tremori e ipocalcemia), sono meno comuni nel corso di procedure di plasmaferesi (1/100 – 1/1000);

raramente (<1/1000) l’incompatibilità tra anticorpi presenti nel PFC e antigeni eritrocitari del ricevente può risultare in reazioni emolitiche trasfusionali di tipo immediato o ritardato; perciò la somministrazione di OCTAPLAS deve essere basata sulla compatibilità di gruppo ABO.;

raramente (<1/1000) possono essere presenti anticorpi anti-leucociti ad elevata attività i quali, a seguito dell’aggregazione leucocitaria nei vasi polmonari, possono provocare un danno polmonare acuto, una sindrome nota come malattia polmonare acuta da trasfusione caratterizzata da brividi, febbre, tosse non produttiva e dispnea.

raramente (<1/1000) possono essere presenti specifici anticorpi anti-piastrine ad elevata attività che possono indurre una porpora passiva post-trasfusionale (PTP) caratterizzata da dispnea, rash, febbre, porpora generalizzata e trombocitopenia marcata.

Poiché OCTAPLAS non contiene cellule intere (emazie, leucociti e piastrine); il rischio di immunizzazione è ridotto.;

l’infusione di OCTAPLAS può dare origine ad anticorpi anti-fattori della coagulazione.

Misure di emergenza per reazioni avverse

In base al tipo e alla gravità delle reazioni avverse, l’infusione può essere interrotta e si devono applicare appropriate misure di rianimazione, come definito dalle linee guida generali per la terapia dello shock:

sintomi clinici misure di emergenza
   
sintomi soggettivi (nausea, etc.) ridurre la velocità di infusione o interrompere la somministrazione fino a risoluzione
segni cutanei (rossore, orticaria, etc.) interrompere l’infusione; somministrare antistaminici
tachicardia, moderata riduzione della pressione arteriosa (sistolica inferiore a 90 mm Hg) interrompere l’infusione; glucocorticoidi e.v.
dispnea, shock interrompere l’infusione; somministrare adrenalina 0,1-0,5 mg s.c. o i.m., alte dosi di glucocorticoidi e.v., ossigeno, volume expander; eventualmente aumentare la diuresi con furosemide in caso di normovolemia; controllare l’equilibrio acido-base ed elettrolitico, correggerli se necessario
shock normovolemico persistente somministrare dopamina fino ad un massimo di 10 mcg/kg/min, eventualmente in associazione con noradrenalina
arresto cardiaco o respiratorio rianimazione

Le linee guida sotto riportate si applicano alle reazioni avverse specificamente associate ad OCTAPLAS:
sintomi clinici misure di emergenza
tossicità da citrati (caduta livello plasmatico calcio ionizzato) ridurre la velocità di infusione o interrompere l’infusione fino a risoluzione, somministrare calcio gluconato 10% e.v. alla dose di 10 ml/l di OCTAPLAS infuso
reazione emolitica da trasfusione interrompere l’infusione; aumentare la diuresi (mantenere il flusso urinario sopra i 100 ml/ora negli adulti per almeno 18-24 ore) somministrando per via endovenosa elettroliti e mannitolo (per esempio mannitolo al 15% 125 ml/ora) o furosemide, sodio bicarbonato, dialisi in caso di anuria; se del caso, provvedere al trattamento sintomatico dello shock

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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Dosaggi o velocità di infusione elevati possono indurre ipervolemia, edema polmonare e/o scompenso cardiaco.

Elevate velocità di infusione possono causare effetti cardiovascolari come risultato della tossicità dei citrati (caduta nel livello plasmatico del calcio ionizzato), specialmente in pazienti con disturbi della funzionalità epatica.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: Succedanei del sangue e frazioni proteiche plasmatiche.

Codice ATC: B05AA

OCTAPLAS possiede le stesse proprietà cliniche del PFC. Dopo il trattamento SD e la successiva rimozione dei reagenti, il contenuto e la distribuzione di proteine plasmatiche in OCTAPLAS restano a livelli paragonabili a quelli del PFC, cioè 45 - 70 mg/ml.

I valori di attività coagulante sono vicini ai valori corrispondenti del PFC umano normale e ogni fattore è presente alla concentrazione minima di 0,5 UI/ml.

Comunque, come risultato del trattamento SD e della purificazione, il contenuto in lipidi e lipoproteine è ridotto. Ciò non ha alcun riflesso sulle indicazioni di OCTAPLAS.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

OCTAPLAS ha proprietà farmacocinetiche simili a quelle del PFC.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

L’inattivazione virale è ottenuta con metodo SD, utilizzando Tri(N-Butyl)fosfato 1% (TNBP) e Octoxynol (Triton X-100) 1%. Tali reagenti sono rimossi durante il processo di purificazione.

La concentrazioni massime di TNBP e Octoxynol (Triton X-100) nel prodotto finito sono rispettivamente 2 mcg/ml e 5 mcg/ml.

Studi farmacologici e tossicologici sull’animale indicano che questi livelli residui non dovrebbero comportare conseguenze cliniche per le indicazioni e ai dosaggi specificati.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

-Sodio citrato diidrato

-Sodio diidrogeno fosfato

-Glicina

-TNBP

-Triton X-100


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

OCTAPLAS non deve essere mescolato con altri farmaci in quanto si possono verificare inattivazione e precipitazione.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

La validità di OCTAPLAS è 4 anni se conservato a ≤-18°C e protetto dalla luce.

Una volta aperta la sacca, il prodotto deve essere usato immediatamente


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Il prodotto congelato dovrebbe essere conservato e trasportato alle condizioni di temperatura sopra menzionate (vedere 6.3).


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

OCTAPLAS è contenuto in sacche per trasfusione di PVC plastificate sterili apirogene avvolte da un involucro in poliamide/polietilene.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

OCTAPLAS deve essere trasportato e conservato a ≤-18°C

Non usare dopo la data di scadenza indicate sull’etichetta.

Scongelare mantenendo l’involucro esterno in acqua con buona circolazione a + 30°C - +37°C. E’ importante fare in modo che l’acqua non contamini il sito di apertura della sacca. La temperatura dell’acqua non deve mai superare i 37°C e non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 30°C. Far raggiungere al contenuto della sacca una temperatura di circa 37°C prima di infondere.

La temperatura di OCTAPLAS non deve essere superiore a 37°C. Lo scongelamento non dovrebbe richiedere più di 30 minuti.

Rimuovere l’involucro esterno e controllare che la sacca non presenti perdite o rotture.

Non agitare.

Non usare soluzioni torbide o che presentano depositi.

Dopo lo scongelamento OCTAPLAS puo essere conservato sino a 8 ore a +4°C o sino a 4 ore a temperatura ambiente (+20-25°C) prima dell’uso.

OCTAPLAS scongelato non deve essere ricongelato. Il prodotto non utilizzato deve essere eliminato.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

OCTAPHARMA PHARMAZEUTIKA PRODUKTIONGES. m.b.H. – Oberlaaerstr. 235 – A – 1100 Vienna – Austria.


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

OCTAPLAS soluzione per infusione - sacca 200 ml AIC n° 034540017


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

Aprile 2000


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

Luglio 2005