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Omeprazolo Mylan Generics Italia 40 mg polvere per soluzione per
infusione.
Ogni flaconcino di polvere contiene 42,5 mg di omeprazolo sodico pari
a 40 mg di omeprazolo.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Polvere per soluzione per infusione.
Polvere liofilizzata bianca.
Trattamento gastrico antisecretivo in pazienti gravemente malati in
cui la terapia orale sia inappropriata e affetti da:
- Ulcera gastrica benigna o duodenale
- Sindrome di Zollinger-Ellison.
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Dose (solo per adulti)
Trattamento di pazienti in cui la terapia orale è inappropriata, ad es.
in pazienti gravemente malati con esofagite da reflusso, ulcera duodenale
o ulcera gastrica:
Omeprazolo Mylan Generics Italia 40 mg somministrato per infusione
endovenosa una volta al giorno è raccomandato per trattamenti fino a 5
giorni. L'infusione e.v. produce un'immediata riduzione dell'acidità
gastrica e una sua diminuzione media di circa il 90% nell'arco di 24 ore.
Sindrome di Zollinger-Ellison
L'esperienza clinica nella sindrome di Zollinger-Ellison è limitata (vedere
paragrafo 5.1). Si raccomanda una dose iniziale di 60 mg per infusione
endovenosa. Può essere necessaria una dose giornaliera più elevata, che deve
essere determinata su base individuale. Se è maggiore di 60 mg/die, la dose
giornaliera deve essere suddivisa in due somministrazioni.
Somministrazione
Omeprazolo Mylan Generics Italia polvere per soluzione per infusione è solo per
somministrazione endovenosa e non deve essere usato per nessuna altra via di
somministrazione. Omeprazolo Mylan Generics Italia polvere per soluzione per
infusione deve essere dissolto esclusivamente o in 100 ml di soluzione
fisiologica per infusione o in 100 ml di soluzione al 5% di destrosio per
infusione. Non devono essere usate altre soluzioni per infusione e.v. (vedere
paragrafo 6.6).
Da un punto di vista microbiologico, il medicinale deve essere utilizzato
immediatamente dopo la ricostituzione (cioè entro 3 ore). Ogni quantità residua
deve essere eliminata. La durata della somministrazione deve essere di 20-30
minuti.
Per una dose di 20 mg si deve usare metà della soluzione ricostituita e la parte
inutilizzata deve essere eliminata.
Uso negli anziani
Non è necessario un aggiustamento della dose.
Uso nei bambini
L'esperienza nell'uso dei bambini è limitata. Omeprazolo Mylan Generics Italia
non deve essere usato nei bambini minori di 1 anno in quanto non ci sono dati
disponibili a riguardo.
Le raccomandazioni posologiche sono le seguenti.
Età | Peso | Dose |
≥1 anno | 10-20 kg |
10 mg una volta al giorno.
Se necessario la dose può essere aumentata a 20 mg una volta al
giorno. |
≥2 anni | P>20 kg | 20 mg una volta al giorno.
Se necessario la dose può essere aumentata a 40 mg una volta al giorno. |
Compromissione delle funzionalità renale
Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione
renale.
Compromissione della funzionalità epatica
Poiché l'emivita è aumentata nei pazienti con compromissione della
funzionalità epatica, la dose richiede un aggiustamento e può essere sufficiente
una dose giornaliera di 10 - 20 mg.
- Ipersensibilità nota all'omeprazolo o a uno qualsiasi degli eccipienti
della formulazione.
- Omeprazolo Mylan Generics Italia non deve essere somministrato con
l'atazanavir a causa di un'importante riduzione dell'esposizione
all'atazanavir (vedere paragrafo 4.5).
Nei pazienti con ulcera peptica, se necessario si deve determinare
l'eventuale presenza di Helicobacter pylori. Nei pazienti positivi
all'Helicobacter pylori, quando possibile, deve essere effettuata
l'eliminazione del batterio tramite la terapia di eradicazione. Quando si
sospetta un'ulcera gastrica, prima del trattamento con omeprazolo deve essere
esclusa la possibilità di una forma maligna, perché tale trattamento può
alleviare i sintomi ritardando la diagnosi.
La diagnosi di esofagite da reflusso deve essere confermata per via
endoscopica.
La diminuzione dell'acidità gastrica, quale che ne sia la causa, inclusi gli
inibitori della pompa protonica, aumenta la conta gastrica dei batteri
normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con medicinali
antiacidi causa un rischio leggermente aumentato di infezioni gastrointestinali,
quali Salmonella e Campylobacter.
Durante il trattamento con associazioni si deve usare cautela nei pazienti
con disfunzioni epatiche o renali (per le restrizioni relative alla dose, vedere
il paragrafo 4.2).
Omeprazolo Mylan Generics Italia non deve essere usato nei neonati e nei
bambini con meno di 1 anno (vedere paragrafo 4.2).
Con l'uso di forme iniettabili di omeprazolo sono state segnalate cecità e
sordità, pertanto nei pazienti gravemente malati si raccomanda il monitoraggio
della vista e dell'udito.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmole di sodio (23 mg) per dose, in
pratica può essere considerato "privo di sodio".
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Studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti. Effetti
dell'omeprazolo sulla farmacocinetica di altri farmaci.
Farmaci con pH dipendente dall'assorbimento
-Atazanavir : la co-somministrazione di omeprazolo (40 mg/die) e atazanavir 300
mg/ritonavir 100 mg a volontari sani, ha causato una sostanziale riduzione
dell´esposizione all´atazanavir (riduzione di circa il 75% di AUC, Cmax e Cmin).
L´aumento della dose dell´atazanavir a 400 mg non ha compensato l´impatto dell´omeprazolo
sull´esposizione all´atazanavir. Pertanto gli inibitori della pompa protonica,
incluso l´omeprazolo, non devono essere somministrati con l´atazanavir. Anche se
non sono state studiate, altre dosi giornaliere di omeprazolo possono produrre
simili effetti e pertanto anche la cosomministrazione di altre dosi di
omeprazolo è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
-Ketoconazolo e itraconazolo : l´assorbimento del ketoconazolo e dell´itraconazolo
dal tratto gastrointestinale viene aumentato dalla presenza di acido gastrico.
La somministrazione di omeprazolo può dare luogo a concentrazioni
sub-terapeutiche di ketoconazolo e itraconazolo e l´associazione deve
essere evitata.
-Digossina: il trattamento contemporaneo con omeprazolo e digossina in soggetti
sani, porta a un aumento del 10% della biodisponibilità della digossina. Si
suppone che tale aumento non abbia conseguenze cliniche nella maggior parte dei
pazienti, tuttavia si deve usare cautela negli anziani.
Farmaci metabolizzati dal CYP2C19 e CYP2C9 (inclusi warfarin e fenitoina)
Poiché l'omeprazolo viene metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del
citocromo P 450, esso può inibire gli isoenzimi CYP2C19 e CYP2C9 che possono
causare aumenti delle concentrazioni plasmatiche degli altri farmaci
metabolizzati da questi enzimi. Questo è stato osservato per il diazepam (e
anche per altre benzodiazepine come il triazolam e il flurazepam), la fenitoina
e il warfarin. Si raccomanda il monitoraggio periodico dei pazienti trattati con
warfarin o fenitoina; quando si inizia o si sospende il trattamento con omeprazolo può
essere necessario un aggiustamento della dose del warfarin o della fenitoina.
Altri medicinali che possono essere influenzati sono l'esobarbital, il
citalopram, l'imipramina, la clomipramina, ecc.
Disulfiram:
l'omeprazolo può inibire il metabolismo epatico del disulfiram.
Sono stati segnalati alcuni casi di rigidità muscolare che possono essere
correlati.
Ciclosporina:
vi sono dati contraddittori sull'interazione tra l'omeprazolo e
la ciclosporina. Pertanto i livelli plasmatici della ciclosporina devono essere
monitorati nei pazienti trattati con omeprazolo, perché è possibile un aumento
dei livelli di ciclosporina.
Tacrolimus:
benché siano stati riportati dati discordanti, la co-somministrazione di omeprazolo e tacrolimus può aumentare i li velli sierici
del tacrolimus, pertanto l'associazione deve essere usata con cautela.
Claritromicina:
le concentrazioni plasmatiche di omeprazolo e claritromicina
aumentano durante la loro co-somministrazione.
Vitamina B12:
l'omeprazolo può ridurre l'assorbimento orale della vitamina
B12. Questo deve essere tenuto in considerazione nei pazienti con bassi valori
basali SPosti a trattamento a lungo termine con omeprazolo.
Erba di S. Giovanni:
a causa di un'interazione potenzialmente significativa
da un punto di vista clinico, l'erba di S. Giovanni non deve essere usata in
associazione con l'omeprazolo.
Altri medicinali e alcool:
non vi è evidenza di interazioni fra omeprazolo e
caffeina, propranololo, teofillina, metoprololo, lidocaina, chinidina,
fenacetina, estradiolo, amoxicillina, budesonide, diclofenac, metronidazolo,
naprossene, piroxicam o antiacidi. L'assorbimento dell'omeprazolo non è
influenzato dall'alcool.
Voriconazolo:
il voriconazolo aumenta la Cmax e l'AUCt dell'omeprazolo
rispettivamente del 116% e del 280%. Quando si inizia la terapia con il
voriconazolo in pazienti già in trattamento con omeprazolo, si raccomanda di
dimezzare la dose dell'omeprazolo. Anche il metabolismo di altri inibitori della
pompa protonica che sono substrati del CYP2C19, può essere inibito dal
voriconazolo.
L'esperienza sull'uso di omeprazolo in donne gravide è limitata.
L'esperienza finora acquisita non indica un aumento di rischio di
malformazioni congenite o di altri eventi avversi a seguito dell'uso di
omeprazolo in gravidanza o sul feto. Studi su animali non indicano effetti
dannosi diretti o indiretti relativi alla riproduzione. Omeprazolo Mylan
Generics Italia 40 mg polvere per soluzione per infusione deve essere
prescritto durante la gravidanza solo se strettamente necessario.
L'omeprazolo viene escreto nel latte materno. La decisione se
continuare/sospendere l'allattamento o se continuare/sospendere la terapia con
Omeprazolo Mylan Generics Italia 40 mg polvere per soluzione per infusione deve
essere presa tenendo conto del beneficio dell'allattamento al seno per il
bambino e del beneficio della terapia per la madre.
Non sono stati condotti studi sulla capacità di guidare o usare macchinari.
Tuttavia, a parte gli effetti collaterali che riguardano il SNC o le capacità
visive (vedere paragrafo 4.8), non sono attesi effetti sulla capacità di guidare
veicoli come conseguenza dell'assunzione dell'omeprazolo.
Vengono utilizzate le seguenti definizioni di frequenze:
Molto comune
(≥1/10)
Comune (≥1/100, <1/10)
Non comune (≥1/1.000, <1/100)
Raro (≥1/10.000, <1/1.000)
Molto raro (<1/10.000),
non nota (la frequenza non può essere stimata sulla
base dei dati disponibili)
Patologie gastrointestinali:
-Comune: diarrea, stitichezza, dolore
addominale, nausea/vomito, flatulenza
-Non comune: disturbi del gusto
-Raro:
secchezza delle fauci, stomatite e candidiasi gastrointestinale, colorazione
bruno nerastra della lingua e pancreatite.
Patologie del sistema nervoso:
-Comune: cefalea, capogiri, sonnolenza,
insonnia, vertigini
-Non comune: parestesia
-Raro: confusione mentale
reversibile, agitazione, aggressività, depressione ed allucinazioni, particolarmente in pazienti gravemente malati.
Patologie endocrine:
-Raro: ginecomastia.
Patologie del sistema emolinfopoietico:
-Rari: leucopenia, trombocitopenia,
agranulocitosi, pancitopenia ed anemia emolitica.
Patologie epatobiliari:
-Non comune: aumento degli enzimi epatici
-Raro:
encefalopatia in pazienti con pre-esistente grave insufficienza epatica, epatite
con o senza ittero, insufficienza epatica.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
-Raro:
artralgia, debolezza muscolare e mialgia.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
-Non comune: eruzione
cutanea e/o prurito, orticaria
-Raro: fotosensibilità, eritema multiforme,
sindrome di Stevens-Johnson, sindrome di Lyell, alopecia
Altri:
-Non comune: malessere
-Raro: reazioni da ipersensibilità come angioedema, febbre broncospasmo, nefrite interstiziale, shock anafilattico, sudorazione aumentata, edema periferico,
disturbi visivi, disturbi del gusto ed iponatriemia.
Sono stati riportati casi isolati di compromissione visiva irreversibile in
pazienti in condizioni critiche trattati con l'omeprazolo, particolarmente ad
alte dosi, tuttavia non è stata stabilita una relazione causale.
La sicurezza dell'omeprazolo è stata valutata in un totale di 310 bambini con
età da 0 a 16 anni con malattie acido-correlate. Si dispone di dati limitati di
sicurezza a lungo termine relativi a 46 bambini che hanno ricevuto una terapia
di mantenimento con omeprazolo di durata fino a 749 giorni, durante uno studio
clinico nell'esofagite erosiva grave. Il profilo degli eventi avversi è in
genere lo stesso che negli adulti sia nel trattamento a breve termine, sia in
quello a lungo termine. Non vi sono dati a lungo termine relativi agli effetti
del trattamento con omeprazolo sulla pubertà e lo sviluppo.
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Dosi fino a 200 mg/die e 520 mg in 3 giorni (via EV) non hanno causato
effetti indesiderati. A parte il trattamento sintomatico, in caso di
sovradosaggio non possono essere fornite specifiche raccomandazioni
terapeutiche.
Categoria farmacoterapeutica: inibitore della pompa acida.
Codice ATC: A02BC01.
L'omeprazolo riduce la secrezione acida gastrica. Esso è un inibitore
specifico della pompa protonica a livello della cellula parietale gastrica.
L'omeprazolo agisce rapidamente e promuove un controllo reversibile
dell'inibizione della secrezione acida gastrica con una sola somministrazione
giornaliera. La somministrazione endovenosa di omeprazolo causa un'immediata
riduzione dell'acidità gastrica e una diminuzione media in 24 ore di circa il
90% nei pazienti con ulcera duodenale. Una dose singola di 40 mg EV ha un
effetto sull'acidità gastrica in un periodo di 24 ore simile a quello di dosi
ripetute di 20 mg una volta al giorno. Una dose maggiore di 60 mg EV due volte
al giorno, è stata usata in uno studio clinico in pazienti con sindrome di
Zollinger-Ellison.
Sede e meccanismo di azione
L'omeprazolo è una base debole ed è concentrato e
convertito nella forma attiva nell'ambiente fortemente acido dei canalicoli
intracellulari all'interno della cellula parietale, dove inibisce la H+, K+
-ATPasi - la pompa protonica. Questa azione sull'ultima tappa del processo di
formazione dell'acido cloridrico è dose-dipendente e provoca un'inibizione
efficace della secrezione acida, sia di quella basale, sia di quella promossa
indipendentemente dallo stimolo. Tutti gli effetti farmacodinamici osservati
sono dovuti all'attività dell'omeprazolo sulla secrezione acida. Non è stata
osservata tachifilassi durante il trattamento con omeprazolo.
Dati in pediatria
In uno studio non controllato in bambini (da 1 a 16 anni)
con grave esofagite da reflusso, l'omeprazolo a dosi da 0,7 a 1,4 mg/kg ha
migliorato il grado di esofagite nel 90% dei casi ed ha significativamente
ridotto i sintomi da reflusso. In uno studio in singolo cieco, bambini di 0-24
mesi con malattia da reflusso gastro-esofageo, sono stati trattati con 0,5, 1,0
o 1,5 mg/kg di omeprazolo. La frequenza degli episodi di vomito/rigurgito è
diminuita del 50% dopo 8 settimane di trattamento, indipendentemente dalla dose.
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Distribuzione
II volume di distribuzione nell'organismo è relativamente
piccolo (0,3 L/kg) e corrisponde a quello del liquido extracellulare. Circa il
95% dell'omeprazolo si lega alle proteine plasmatiche.
Metabolismo ed eliminazione
L'omeprazolo è completamente metabolizzato dal
CYP2C19, principalmente a livello epatico. Dopo somministrazione endovenosa di
40 mg di omeprazolo per 5 giorni, la biodisponibilità assoluta misurata aumenta
di circa il 50%; questo può essere spiegato dalla diminuzione della clearance
epatica dovuta alla saturazione dell'enzima CYP2C19. Nel plasma si trovano il
solfone, il solfuro e l'idrossi-omeprazolo . Questi metaboliti non hanno un
effetto significativo sulla secrezione acida. Circa il 20% della dose
somministrata viene escreta nelle feci ed il rimanente 80% viene escreta nelle
urine in forma di metaboliti. I due maggiori metaboliti urinari sono
l'idrossi-omeprazolo e il corrispondente acido carbossilico. L'emivita
plasmatica è di circa 40 minuti e la clearance plasmatica totale è di 0,3 - 0,6
l/min.
Relazione tra concentrazione plasmatica ed effetto
L'omeprazolo si accumula
come base debole nell'ambiente acido del sistema del canale intracellulare delle
cellule parietali. In questo ambiente acido l'omeprazolo viene protonato e
convertito in sostanza attiva, l'omeprazolo sulfonamide. La sostanza attiva si
lega, con legame covalente, alla pompa protonica gastrica (H+,K+-ATPasi) sulla
superficie secretiva delle cellule parietali gastriche e ne inibisce l'attività.
Pertanto la durata dell'inibizione della secrezione acida è sostanzialmente più
lunga del periodo in cui l'omeprazolo-base è presente nel plasma. Il grado di
inibizione della secrezione acida è direttamente correlato all'area sotto la
curva della concentrazione plasmatica-tempo (AUC) ma non alla concentrazione
plasmatica ad un dato tempo.
Popolazioni di pazienti particolari
Anziani
Negli anziani la biodisponibilità dell'omeprazolo è leggermente aumentata e
la velocità di eliminazione è leggermente diminuita. I valori individuali,
comunque, sono quasi uguali a quelli di giovani volontari sani e non vi sono
indicazioni che la tollerabilità in pazienti anziani, trattati con dosi normali,
sia ridotta.
Bambini
Trattando pazienti pediatrici a partire dall'età di 2 anni con le dosi
raccomandate, le concentrazioni plasmatiche che ne risultano sono simili a
quelle degli adulti. Durante il trattamento di bambini a partire dall'età di 1
anno con le dosi raccomandate, sono state ottenute concentrazioni comparabili a
quelle degli adulti. In bambini minori di 6 mesi la clearance dell'omeprazolo è
bassa a causa delle scarsa capacità di metabolizzare l'omeprazolo.
Pazienti con compromissione della funzione renale
In pazienti con compromissione renale, la cinetica dell'omeprazolo è molto
simile a quella dei soggetti sani, ma poiché l'eliminazione renale è la via
escretoria più importante per l'omeprazolo metabolizzato, la velocità di
eliminazione risulta ridotta in modo proporzionale alla riduzione della
funzionalità renale. Con la somministrazione di omeprazolo una volta al giorno,
l'accumulo può essere evitato.
Pazienti con compromissione della funzionalità epatica
Nei pazienti con malattie epatiche croniche la clearance dell'omeprazolo è
ridotta e l'emivita plasmatica può aumentare fino a circa 3 ore. In tal caso la
biodisponibilità può aumentare del 90%. L'omeprazolo somministrato ad un
dosaggio di 20 mg/die per 4 settimane è stato ben tollerato e non si è osservato
accumulo di omeprazolo o dei suoi metaboliti. Metabolizzatori lenti del CYP2C19
In una piccola percentuale di pazienti (metabolizzatori lenti del CYP2C19) con
geni codificatori per un enzima CYP2C19 non funzionale, è stata osservata una
ridotta eliminazione dell'omeprazolo. In questi casi l'emivita terminale di
eliminazione può essere circa 3 volte più lunga rispetto ai valori normali e
l'area sotto curva della concentrazione-tempo del plasma (AUC) può aumentare
fino a 10 volte.
I dati preclinici non rivelano particolari rischi per l'uomo sulla base di
studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute,
genotossicità, potenziale carcinogeno e tossicità riproduttiva.
Nel corso di sperimentazioni effettuate su ratti, trattati per tutta la vita
con omeprazolo o SPosti a resezione del fondo dello stomaco, sono stati
rilevati iperplasia delle cellule gastriche ECL e carcinoidi. Tali modifiche
sono il risultato di una elevata ipergastrinemia secondaria alla inibizione
acida.
In studi di mutagenesi (in vitro ed in vivo) non sono emersi risultati di
rilevanza clinica.
Disodio edetato, sodio idrossido.
In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere
miscelato con altri prodotti medicinali.
Prima dell'apertura: 2 anni.
Dopo la ricostituzione:
La stabilità fisica e chimica al fine dell'utilizzo
sono state dimostrate per 12 ore dopo la ricostituzione in soluzione di sodio
cloruro 0,9% e per 6 ore dopo la ricostituzione in glucosio al 5% a 25°C.
Tuttavia, da un punto di vista microbiologico, il medicinale deve essere usato
immediatamente dopo la ricostituzione.
Conservare nella confezione originale per prottegerlo dalla luce.
Questo
medicinale non richiede alcuna particolare temperatura per la conservazione.
Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito, vedere
paragrafo 6.3.
Polvere in flaconcini da 10 ml (tipo I, vetro incolore) con tappo
(bromobutilico) e capsula a strappo (alluminio).
Scatola da 5 flaconcini.
Preparazione dell'infusione
La soluzione va ricostituita miscelando il contenuto del flacone con 100 ml
di soluzione di sodio cloruro 0,9% o in 100 ml di soluzione di glucosio 5%. La
soluzione è stabile per 6 ore se ricostituita con glucosio 5% e per 12 ore se
ricostituita con sodio cloruro 0,9%.
Dopo la ricostituzione, la soluzione non deve essere miscelata o
co-somministrata durante la stessa infusione con qualsiasi altra soluzione per
infusione EV o con qualsiasi altro medicinale.
1 Aspirare con una siringa 5 ml di soluzione di sodio cloruro 0,9% o di
glucosio 5%.
2 Aggiungere la soluzione al contenuto del flacone e miscelare fino a
quando la polvere si sia sciolta completamente.
3 Aspirare nuovamente la soluzione nella siringa.
4 Trasferire questa soluzione nel flacone o nella sacca da infusione.
5 Ripetere i passaggi da 1 a 4 per essere sicuri che tutto il prodotto sia
stato trasferito dal flacone alla sacca da infusione.
Metodo alternativo
1 Usando un dispositivo di trasferimento, connettere un'estremità alla
membrana d'iniezione della sacca da infusione e connettere l'altra uscita al
flacone contenente la polvere.
2 Sciogliere la polvere pompando la soluzione avanti ed indietro dalla
sacca da infusione al flacone.
3 Assicurarsi che la polvere si sia sciolta completamente e sia stata
trasferita nella sacca. Disconnettere il flacone vuoto ed il dispositivo per
trasferimento, dalla sacca da infusione.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati dal medicinale devono
essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Mylan S.p.A. Via Vittor Pisani 20 20124 Milano
039193014/M - " 40 mg polvere per soluzione per infusione" 5 flaconcini
in vetro da 40 mg
Novembre 2009