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ORAQIX
1 g contiene 25 mg di lidocaina e 25 mg di prilocaina.
Per gli eccipienti vedere il paragrafo 6.1
Gel periodontale. Gel trasparente, incolore.
Oraqix è indicato negli adulti per l’anestesia locale nelle tasche periodontali per le procedure diagnostiche e terapeutiche, come l’esplorazione, l’ablazione del tartaro e/o levigatura delle radici.
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Adulti, inclusi gli anziani
In media, una cartuccia (1,7 g) o meno di Oraqix è sufficiente per un quadrante della dentizione. La dose massima consigliata di Oraqix in una seduta di trattamento è di cinque cartucce, cioè 8,5 g di gel contenente 212,5 mg di lidocaina base e 212,5 mg di prilocaina base.
Riempire le tasche periodontali con Oraqix utilizzando una siringa dentale o il Dispenser Oraqix™ e l’applicatore a punta smussata incluso nella confezione, fino a quando il gel diventa visibile nel margine gengivale. Attendere 30 secondi prima di iniziare il trattamento (un tempo di attesa più lungo non potenzia l’anestesia). La durata dell’anestesia, valutata sondando le profondità delle tasche, è di circa 20 minuti. Se l’effetto dell’anestesia inizia a scomparire, riapplicare Oraqix secondo le esigenze.
Se è richiesta un’ulteriore anestesia locale in associazione con Oraqix, vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto specifico di ciascun anestetico addizionale. Dato che gli effetti tossici sistemici sono additivi (vedere paragrafo 4.5 e 4.9), è sconsigliato somministrare qualsiasi ulteriore anestetico locale nella stessa seduta di trattamento, se la quantità di Oraqix somministrata corrisponde alla massima dose consigliata di cinque cartucce.
Durante la somministrazione, Oraqix deve essere liquido. Se ha formato un gel, deve essere riposto in frigorifero fino a quando diventa nuovamente liquido. La bolla d’aria visibile nella cartuccia si deve spostare se la cartuccia viene inclinata.
L’uso di Oraqix nei bambini e adolescenti non è stato valutato e pertanto il suo uso è controindicato in pazienti di età inferiore ai 18 anni.
Modo di somministrazione
Uso periodontale. Oraqix non deve essere iniettato.
Oraqix è controindicato in pazienti che hanno avuto episodi di ipersensibilità alla lidocaina, prilocaina, agli anestetici locali di tipo amidico o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Oraqix è controindicato in pazienti affetti da metaemoglobinemia congenita o idiopatica.
Oraqix è controindicato in pazienti affetti da porfiria ricorrente.
Oraqix non deve essere iniettato.
Oraqix deve essere usato con cautela nei pazienti con grave compromissione della funzionalità renale o epatica. Con il trattamento a breve termine è improbabile che la lidocaina, la prilocaina o i rispettivi metaboliti si accumulino in modo significativo.
Oraqix deve essere utilizzato con cautela anche nei pazienti con grave compromissione della propagazione dell’impulso e della conduzione cardiaca (ad esempio blocco atrioventricolare di grado II e III, pronunciata bradicardia). Allo stesso modo, deve essere usato con cautela nei pazienti che sono in remissione da porfiria o che sono portatori asintomatici di geni mutati responsabili dello sviluppo della porfiria.
I pazienti con carenza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi o metaemoglobinemia congenita o idiopatica sono più suscettibili a metaemoglobinemia farmaco-indotta (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche). L’uso di Oraqix nei bambini e negli adolescenti non è stato valutato. Sono stati riferiti casi isolati di metaemoglobinemia nei bambini utilizzando l’associazione di lidocaina e prilocaina in altri prodotti medicinali.
Si deve prestare attenzione per evitare che Oraqix venga a contatto con gli occhi, perché può provocare irritazione oculare. Inoltre la perdita di riflessi protettivi può provocare irritazione corneale e potenziale abrasione. Se si verifica il contatto con gli occhi, sciacquare immediatamente gli occhi con acqua o con una soluzione di cloruro di sodio e proteggerli fino a quando ritorna la sensibilità.
Quando si utilizza Oraqix, informare il paziente che il suo uso può essere accompagnato dal blocco dell’intera sensibilità dell’area trattata e che, se diffuso inavvertitamente, può indurre l’intorpidimento della mucosa orale. Si deve prestare attenzione per evitare che l’eccesso di Oraqix gel si diffonda alla mucosa orofaringea. Il paziente deve evitare traumi involontari all’area trattata, esposizione a temperature calde o fredde estreme e deve astenersi dal mangiare e bere fino a quando non è ritornata la completa sensibilità.
Oraqix non deve essere applicato a lesioni ulcerose o durante infezioni acute del cavo orale.
Le persone che applicano o rimuovono il gel devono accertarsi di evitare il contatto per prevenire lo sviluppo di ipersensibilità.
Questo prodotto contiene un principio attivo che può interferire con i test antidoping per le sostanze illecite in atleti di entrambi i sessi che praticano attività sportiva. Può renderli falsamente positivi.
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Oraqix, cioè lidocaina e prilocaina, deve essere utilizzato con cautela in associazione ad anestesia dentale per iniezione, ad altri anestetici o ad agenti strutturalmente correlati agli anestetici locali di tipo amidico, ad esempio antiaritmici come mexiletina, poiché gli effetti tossici di questi medicinali sono additivi (vedere paragrafo 4.2 e 4.9).
Data la bassa esposizione sistemica e la breve durata dell’applicazione di Oraqix, sembrano improbabili interazioni metaboliche farmaco-farmaco clinicamente significative con lidocaina o prilocaina.
La metaemoglobinemia può essere accentuata in pazienti che già assumono farmaci che inducono la patologia, ad es. sulfonamidi.
Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso di Oraqix in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali sono insufficienti per quanto riguarda gli effetti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto e sullo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3). La lidocaina e la prilocaina attraversano la placenta e possono essere assorbite dai tessuti fetali. Il rischio potenziale per l’uomo è sconosciuto. Oraqix non deve essere utilizzato in gravidanza se non strettamente necessario.
La lidocaina, e con ogni probabilità, la prilocaina sono escrete nel latte materno in piccole quantità. Tuttavia è improbabile che gli effetti vengano osservati nel bambino in seguito al trattamento con Oraqix. Per questo l’allattamento al seno può essere continuato in seguito al trattamento.
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.
Non può essere attribuita nessuna reazione avversa a Oraqix in modo specifico. Gli eventi avversi più frequenti in tutti gli studi clinici sono state reazioni locali nel cavo orale. La frequenza e il tipo di reazioni sono risultati molto simili per Oraqix e per il placebo. Dei pazienti esposti a Oraqix e al placebo, il 15% ha riportato eventi avversi di lieve intensità. Per entrambi i gruppi, il 4% ha riportato eventi avversi di intensità moderata.
Le reazioni locali riportate, come infiammazione, ulcerazione, irritazione e rossore, rappresentano un esempio dei sintomi normalmente riscontrati dopo l’ablazione del tartaro e la levigatura delle radici. Sintomi simili possono essere anche associati alla patologia periodontale.
Tabella 1. Riassunto delle reazioni avverse
Comuni (>1/100 - <1/10) | Patologie del sistema nervoso | Mal di testa |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede� di somministrazione¹ | Dolore locale, infiammazione, intorpidimento, ulcera, irritazione, rossore, reazione |
| Patologie gastrointestinali | Alterazione del gusto² |
Non comuni (>1/1.000 - <1/100) | Patologie del sistema nervoso | Capogiri |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede� di somministrazione¹ | Anestesia locale, pulsazione, vesciche, edema, bruciore |
| Patologie gastrointestinali | Nausea |
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¹ per esempio sintomi del cavo orale
² comprende casi di gusto sgradevole o amaro che dura per un massimo di 4 ore dopo la somministrazione di Oraqix
Metaemoglobinemia: la prilocaina può causare livelli elevati di metaemoglobina (vedere ulteriori informazioni nei paragrafi 4.4 e 5.2) causando cianosi. Non è stata riportata metaemoglobinemia durante gli studi clinici con Oraqix.
In casi rari gli anestetici locali sono stati associati a reazioni allergiche (nei casi più gravi a shock anafilattico). Durante gli studi clinici con Oraqix non sono state riportate reazioni allergiche.
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È improbabile che Oraqix usato da solo e nelle modalità consigliate raggiunga livelli plasmatici tossici (>5 mg/L). Comunque se vengono somministrati contemporaneamente altri anestetici locali per potenziare l’anestesia, gli effetti risultano additivi e possono provocare un sovradosaggio con reazioni tossiche sistemiche.
Nei casi in cui dovessero svilupparsi sintomi di tossicità sistemica, si prevede che i segni siano di natura simile a quelli conseguenti alla somministrazione di anestetici locali per altre vie, per es. infiltrazione e anestesia da blocco nervoso. La tossicità dell’anestetico locale si manifesta attraverso sintomi di eccitazione del sistema nervoso e, in casi gravi, con depressione del sistema nervoso centrale e cardiovascolare.
I sintomi gravi sul sistema nervoso centrale (convulsioni, depressione SNC) o sintomi cardiovascolari devono essere trattati in modo sintomatico attraverso la somministrazione, ad esempio, di farmaci anticonvulsivanti, supporto respiratorio e/o rianimazione cardiovascolare, secondo le esigenze.
La prilocaina a dosi elevate può provocare aumento dei livelli di metaemoglobina, in particolare in associazione con altri agenti metaemoglobina- inducenti. La metaemoglobinemia clinicamente significativa deve essere trattata con un’iniezione endovenosa lenta di blu di metilene. I pazienti che mostrano segni di tossicità devono essere tenuti sotto osservazione per diverse ore dopo il trattamento d’emergenza.
Categoria farmacoterapeutica: Anestetici, locali, amidi, associazioni
Codice ATC: N01BB20.
La lidocaina e la prilocaina appartengono alla classe degli anestetici locali amidici che producono un blocco locale degli impulsi nervosi attraverso l’inibizione dei canali voltaggio-dipendenti del sodio sulla membrana della fibra nervosa. Gli anestetici locali producono un effetto sul letto microvascolare, che può provocare pallore o rossore transitorio.
Oraqix viene applicato direttamente nelle tasche periodontali per ottenere un’anestesia localizzata. L’insorgenza dell’anestesia locale dopo l’applicazione di Oraqix nelle tasche sottogengivali è rapida, circa 30 secondi, e non sembra che un tempo di attesa più lungo potenzi l’anestesia. La durata media dell’anestesia, valutata esplorando le profondità delle tasche, è di 20 minuti.
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La prilocaina base e la lidocaina base sono entrambe amino-amidi relativamente idrofili.
Assorbimento: La lidocaina e la prilocaina sono assorbite dalle membrane della mucosa orale in uguale misura. Si calcola che la biodisponibilità sistemica dopo la dose consigliata più alta, 8,5 g, sia 20-40 % (intervallo di confidenza del 95%) per entrambi i farmaci. Se ingerito, la biodisponibilità prevista del gel è bassa, perché sia la lidocaina che la prilocaina mostrano una sostanziale eliminazione epatica di primo passaggio. La Tmax media di entrambi i farmaci è di 30 minuti, dopo la somministrazione di una singola dose e 200 minuti dopo una dose cumulativa di 8,5 g di Oraqix, somministrati in applicazioni ripetute nel corso di 3 ore.
Distribuzione: La lidocaina e la prilocaina hanno un grado intermedio di legame plasmatico, principalmente all’α1- glicoproteina acida, con un legame alla proteina del 70% e del 40% rispettivamente. La concentrazione plasmatica della lidocaina è maggiore di quella della prilocaina, con valori di Cmax medi di 0,17 e 0,08 mg/L rispettivamente dopo applicazione singola di 0,9-3,5 g, e di 0,28 e 0,11 mg/L dopo una dose cumulativa di 8,5 g di Oraqix somministrata in applicazioni ripetute nel corso di 3 ore.
Biotrasformazione: La lidocaina viene metabolizzata principalmente nel fegato e ha un alto rapporto di estrazione epatica (0,65). La prilocaina ha un’alta clearance oltre il normale flusso sanguigno epatico, che suggerisce un elevato metabolismo extraepatico.
Il metabolismo principale della lidocaina avviene attraverso la N-dealchilazione in monoetilglicinexilidide (MEGX) e glicinexilidide (GX), che viene mediato principalmente dal CYP3A4. Questi vengono idrolizzati in 2,6‑xilidina, che è convertita in 4-idrossi-2,6-xilidina, il principale metabolita urinario nell’uomo. Il MEGX ha un’attività antiaritmica e convulsivante simile a quella della lidocaina e il GX produce un debole effetto antiaritmico ma non ha attività convulsivante.
La prilocaina viene scissa sul legame ammidico in o-toluidina, che viene ulteriormente convertita in 4- e 6-idrossitoluidina. La formazione di metaemoglobina durante il trattamento con prilocaina è correlata alla concentrazione plasmatica di o-toluidina e dei suoi metaboliti. Comunque, anche dopo la dose massima consigliata di 8,5 g di Oraqix, le concentrazioni plasmatiche individuali massime di metaemoglobina sono risultate entro il range normale (<2% di emoglobina).
Eliminazione: La lidocaina e la prilocaina hanno clearance medie plasmatiche complessive di 0,95 L/min e di 2,37 L/min rispettivamente. L’emivita finale di entrambi i farmaci dopo somministrazione endovenosa è 1,6 ore. Dopo l’applicazione di Oraqix, l’emivita finale media della lidocaina è 3,6 ore e della prilocania 2,8 ore, il che indica un’eliminazione dipendente dall’assorbimento.
Linearità: L’aumento della Cmax sia della lidocaina che della prilocaina è proporzionale alla dose, mentre alla dose massima consigliata l’aumento è meno che proporzionale.
Pediatria: La farmacocinetica di Oraqix non è stata studiata nei bambini.
Pazienti geriatrici: Non si hanno dati sui livelli plasmatici di lidocaina e di prilocaina dopo l’applicazione di Oraqix in questi pazienti. Comunque, i dati sulla crema EMLA (miscela eutectica di lidocaina e prilocaina), utilizzata sulla pelle intatta, non indicano livelli plasmatici superiori nei pazienti geriatrici rispetto a quelli non geriatrici.
Popolazioni speciali: È noto che la lidocaina e la prilocaina e i relativi metaboliti vengono escreti attraverso i reni e che i metaboliti possono accumularsi nei pazienti con funzionalità renale compromessa. A causa dell’elevato metabolismo epatico, la farmacocinetica della lidocaina e della prilocaina dipende dalla funzionalità epatica. L’emivita della lidocaina può risultare almeno raddoppiata nei pazienti la cui funzionalità epatica è compromessa.
Tossicologia della riproduzione
Lidocaina: Non sono stati osservati effetti teratogeni negli studi sullo sviluppo embrionale/fetale in cui ratti o conigli sono stati trattati durante il periodo di organogenesi. è stata osservata embriotossicità nei conigli, a dosi tossiche per la madre. Nei ratti, è stata osservata una minore sopravvivenza dei cuccioli per le femmine trattate durante la tarda gravidanza e l’allattamento, ad una dose tossica per la madre e che ha influito sulla durata della gestazione.
Prilocaina: Gli studi sulla prilocaina sono incompleti.
Lidocaina e prilocaina:Non è stato osservato nessun effetto sullo sviluppo embrionale /fetale in uno studio in cui la lidocaina e la prilocaina sono state somministrate in associazione, durante l’organogenesi.
Poiché in questi studi non sono disponibili dati per l’esposizione sistemica in ratti e in conigli, non è possibile eseguire un confronto con l’esposizione nell’uomo.
Genotossicità e cancerogenicità
Lidocaina: I test di genotossicità della lidocaina sono risultati negativi. Tuttavia, i test della genotossicità con 2,6-xilidina hanno indicato un potenziale genotossico in vitro di questo metabolita della lidocaina. In uno studio sulla cancerogenicità nel ratto con esposizione sia in utero che per tutta la vita postnatale alla 2,6-xilidina, sono stati osservati tumori nella cavità nasale, sottocutanei ed epatici.
Prilocaina: I test di genotossicità della prilocaina sono risultati negativi. Tuttavia i test di genotossicità con o-toluidina hanno indicato un potenziale genotossico in vitro di questo metabolita della prilocaina. In studi di cancerogenicità sul topo e sul ratto lungo tutta la vita, e in uno studio limitato sul criceto, l’o-toluidina ha indotto tumori in vari organi.
Negli studi animali sono state necessarie dosi elevate di 2,6-xilidina o di o-toluidina per indurre tumori. Non si conosce la rilevanza clinica della cancerogenicità di questi metaboliti della lidocaina e della prilocaina osservata in seguito ad un uso intermittente per anestesia locale. È sconsigliato l’uso frequente di dosi elevate di lidocaina e/o prilocaina.
Non sono disponibili altri dati rilevanti sulla sicurezza preclinica per la valutazione della sicurezza, oltre a quelli già presi in considerazione negli altri paragrafi del riassunto delle caratteristiche del prodotto.
Polossamero 188 purificato
Polossamero 407 purificato
Acido cloridrico diluito per regolare il pH
Acqua purificata
Non pertinente
3 anni
Non congelare.
Cartuccia di vetro di tipo I con tappo di gomma bromobutilica (stantuffo) e coperchio combinato fabbricato in alluminio con una membrana di gomma bromobutilica. Una cartuccia contiene 1,7 g di gel.
Dimensioni della confezione: 20 cartucce singole. Per ciascuna cartuccia sarà fornito un applicatore dentale monouso in acciaio inossidabile con un perno di polipropilene o politene ad alta densità.
Oraqix è un fluido a temperatura ambiente e un gel elastico alla temperatura delle tasche periodontali. La cartuccia di vetro e l’applicatore a punta smussata vengono inseriti nelle siringhe dentali standard con filettature metriche o nel Dispenser Oraqix.
A temperature inferiori a +5°C può verificarsi opacità. Questa scompare quando la sostanza è riscaldata a temperatura ambiente. Non usare scaldacartucce con questo prodotto medicinale.
Le cartucce e l’applicatore a punta smussata sono esclusivamente monouso. Gettare via il gel periodontale eventualmente inutilizzato.
DENTSPLY ITALIA Srl
Via A. Cavaglieri, 26
00173 Roma
Italia
AIC n. 037590015
23/10/2007
10/2007