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PAMIDRONATO DISODICO I.B.P.
PHARMA
- Inizio Pagina Pamidronato disodico I.B.P.
Pharma 15 mg/5 ml soluzione per infusione Un flacone da 5 ml contiene Principio attivo :
Pamidronato disodico mg 15 (3 mg/ml) Pamidronato disodico I.B.P.
Pharma 30 mg/10 ml soluzione per infusione Un flacone da 10 ml contiene Principio attivo :
Pamidronato disodico mg 30 (3 mg/ml) Pamidronato disodico I.B.P.
Pharma 60 mg/10 ml soluzione per infusione Un flacone da 10 ml contiene Principio attivo :
Pamidronato disodico mg 60 (6 mg/ml) Pamidronato disodico I.B.P.
Pharma 90 mg/10 ml soluzione per infusione Un flacone da 10 ml contiene Principio attivo :
Pamidronato disodico mg 90 (9 mg/ml) Per gli eccipienti v.
par.6.1
Soluzione per infusione
- Metastasi ossee prevalentemente litiche e mieloma multiplo.
- Osteolisi neoplastica con ipercalcemia
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Pamidronato
disodico non deve mai essere somministrata
in bolo ma diluito in una soluzione
perinfusione priva di calcio
(es.
Sodio cloruro 0.9%), infusa
lentamente. La velocità di infusione
non deve mai
superare i 60 mg/ora (1
mg/min)
e la concentrazione di Pamidronato
disodico nella soluzione di infusione
non deve essere superiore a 90
mg/250
ml.
Normalmente
una dose di 90 mg dovrebbe essere somministrata
mediante infusione di 250
ml di soluzione per
infusione
della durata
di 2 ore.
Tuttavia nei
pazienti affetti
da
mieloma
multiplo e in quelli con ipercalcemia
neoplastica, si raccomanda
di non superare la dose di 90 mg
somministratain 500
ml per 4 ore. Nei pazienti
con accertate
o sospette disfunzioni renali (mieloma multiplo o ipercalcemia
neoplastica), si raccomanda di non superare la velocità
di infusione di 20 mg/h. Allo scopo
di ridurre
al minimo
le reazioni nel sito di infusione, la cannula
deve essere inserita con cura in una vena
relativamente grande. Adulti e anzianiMetastasi
ossee prevalentemente
litiche La dose di Pamidronato
disodico raccomandata per il trattamento
delle metastasi
ossee e nelmieloma
multiplo
è di 90 mg somministrati
in singola
infusione ogni 4 settimane.
Nei pazienti con
metastasi ossee sottoposti a chemioterapia
ad intervalli di 3 settimane, anche
Pamidronato
disodico, alla dose di 90 mg, può
essere somministrato
ogni 3 settimane. Osteolisi
neoplastica con
ipercalcemia Prima o durante il
trattamento con Pamidronato
disodico,
si raccomanda
di reidratare il paziente conuna soluzione salina. La dose totale di Pamidronato
disodico da utilizzare in corso di trattamento
dipende dai livelli iniziali di
calcemia
del paziente.
La seguente tabella riporta indicazioni
derivate da dati clinici su valori
di calcemia non corretti; il
medesimo
intervallo di dosi può esserre utilizzato per valori di calcemia
corretti
in base alle
proteine sieriche o
all'albumina
in pazienti
reidratati:
Calcemia iniziale |
Dose totale
consigliata |
(mmol/L) |
(mg%) |
(mg) |
fino a 3,0 |
fino a 12,0 |
15-30 |
3,0-3,5 |
12,0-14,0 |
30-60 |
3,5-4,0 |
14,0-16,0 |
60-90 |
> 4,0 |
> 16,0 |
90 |
La dose totale di Pamidronato
disodico può essere somministrata sia
in infusione singola sia ininfusione
multipla per
2-4 giorni
consecutivi.
La
massima
dose per ciclo di terapia è di 90
mg sia per la somministrazione
iniziale sia
per quelle
ripetute.Una significativa diminuzione
della calcemia viene
generalmente
osservata dopo 24-48 ore dalla somministrazione di Pamidronato
sodico e la normalizzazione
viene generalmente raggiunta entro3.7
giorni.
Se la normocalcemia
non viene raggiunta in questo periodo
di tempo, può
essere somministrata un'ulteriore
dose. La durata della risposta può variare
da paziente a paziente ed il trattamento
può essere ripetuto qualora ricorra
ipercalcemia. L'esperienza
clinica raggiunta fino ad oggi suggerisce
che il Pamidronato
sodico può diminuire
di efficacia all'aumentare
dei trattamenti.Insufficienza renale Gli studi di farmacocinetica
indicano che non è necessario alcun
aggiustamento della dose nei pazienti
con insifficienza renale di qualsiasi
grado.
A titolo precauzionale
tuttavia,
fino a che non sarà acquistata ulteriore esperienza
clinica si raccomanda di non superare
la velocità massima
di infusione di 20 mg/ora. Bambini Non esistono
esperienze cliniche relative all´uso
di Pamidronato
disodico nei bambini.
Ipersensibilità al principio attivo o uno qualsiasi degli eccipienti o ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Gravidanza e allattamento (v.
par.
4.6).
Età pediatrica (v.
par.
4.2).
Avvertenze Pamidronato disodico non deve essere somministrato in bolo poichè alte concentrazioni locali possono produrre reazioni in sede di infusione.
Pamidronato disodico deve essere diluito e somministrato per infusione endovenosa lenta (vedo par.
4.2).
Si consiglia di non somministrare Pamidronato Disodico soluzione iniettabile contemporaneamente ad altri bifosfonati poichè il loro effetto combinato non è ancora stato studiato.
In alcuni pazienti affetti da tumori associati a ipercalcemia, le alterazioni elettrolitiche, conseguenti anche al trattamento, possono precipitare crisi convulsive.
Precauzioni Dopo l'inizio della terapia con Pamidronato disodico devono essere attentamente monitorati gli elettroliti sierici, il calcio ed i fosfati.
I pazienti che hanno subito interventi chirurgici alla tiroide possono essere particolarmente suscettibili a sviluppare ipocalcemia conseguente ad ipoparatiroidismo.
I pazienti che ricevono frequenti infusioni di Pamidronato disodico per periodi di tempo prolungati, specialmente se con pregresse malattie renali o predisposizione all'insufficienza renale (es.
pazienti con mieloma multiplo e/o ipercalcemia neoplastica), devono essere sottoposti a periodici controlli dei parametri routinari clinici e di laboratorio relativi alla funzionalità renale; è stato infatti segnalato un deterioramento della funzionalità renale (inclusa l'insufficienza renale) in seguito a trattamento a lungo termine con Pamidronato disodico nei pazienti con mieloma multiplo.
Tuttavia in questi pazienti si era già instaurata una progressione della malattia di base e/o erano già presenti complicazioni concomitanti e pertanto non è stata dimostrata una relazione causale con Pamidronato disodico.
Poche informazioni sono state raccolte sull´uso del Pamidronato disodico in pazienti emodializzati.
Nei pazienti con malattie cardiache, (insufficienza ventricolare sinistra o insufficienza cardiaca congestizia) un ulteriore carico salino può peggiorare il quadro clinico cosi come la potenziale iperpiressia (sintomi similinfluenzali).
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Pamidronato disodico è stato somministrato in concomitanza con i più comuni farmaci antitumorali senza interazioni.
Somministrando Pamidronato disodico in combinazione con calcitonina in pazienti con ipercalcemia grave è stato osservato un positivo effetto sinergico risultante in una più rapida diminuzione della calcemia.
PoichĂ© il Pamidronato disodico si lega al tessuto osseo, pùò interferire con esami scintigrafici.
Non è disponibile sufficiente documentazione clinica riguardo all´uso del Pamidronato disodico durante la gravidanza, pertanto non dovrebbe essere somministrato alle donne in stato interessante se non in casi di grave ipercalcemia.
Uno studio su ratti durante la lattazione ha dimostrato che il Pamidronato disodico passa nel latte.
Le madri trattate con Pamidronato disodico quindi non dovrebbero allattare al seno.
I pazienti devono essere avvisati che, anche se in casi rari, dopo l´infusione di Pamidronato disodico possono insorgere sonnolenza o letargia.
Le reazioni avverse con Pamidronato disodico sono solitamente modeste e transitorie.
Le reazioni più comuni sono di ipocalcemia sintomatica e febbre (aumento della temperatura corporea di 1.
2°C), che si manifesta generalmente entro 48 ore dall'infusione.
La febbre si risolve generalmente in modo spontaneo e non richiede alcun trattamento.
L'ipocalcemia asintomatica è rara.
Stima della frequenza:
frequente >10%, occasionale >1.10%, rara >0.001.1%, casi isolati <0.001% In particolare sono stati ossertvati I seguenti effetti collaterali:
.
Effetti collsaterali generali Frequenti:
febbre e sintomi simil-influenzali, talvolta accompagnati da malessere, brividi, fatica e vampate.
Reazioni locali Occasionali:
reazioni in sede di infusione:
dolore, arrossamento, gonfiore, indurimento, flebite, tromboflebite.
Apparato muscolo-scheletrico Occasionali:
dolori ossei transitori, artralgia, mialgia, dolori generalizzati.
Rari:
crampi muscolari.
Apparato gastroenterico Occasionali:
nausea, vomito.
Rari:
anoressia, dolori addominali, diarrea, stipsi, dispepsia.
In casi isolati è stata segnalata gastrite.
Sistema nervoso centrale Occasionali:
mal di testa.
Rari:
ipocalcemia sintomatica (parestesie, tetania), agitazione, confusione, sonnolenza, insonnia, capogiri, letargia.
In casi isolati:
convulsioni, allucinazioni visive.
Sangue Occasionali:
linfocitopenia.
Rari:
anemia, leucopenia.
In casi isolati:
trombocitopenia.
Apparato cardiovascolare Rari:
ipotensione, ipertensione.
In casi isolati:
insufficienza ventricolare sinistra (dispnea, edema polmonare) insufficienza cardiaca congestizia (edema) da carico di liquidi.
Apparato renale In casi isolati:
ematuria, insufficienza renale acuta, deterioramento delle condizioni renali preesistenti.
Cute e annessi Rari:
rash, prurito.
Sensi In casi isolati congiuntivite, uveite (irite, iridociclite) sclerite, episclerite, xantopsia.
Altri In casi isolati:
riattivazione dell´erpes simplex o zoster.
Variazioni dei parametri biochimici Frequenti:
ipocalcemia, ipofosfatemia.
Occasionali:
ipomagnesemia.
Rari:
iperkaliemia, ipokaliemia, ipernatriemia.
In casi isolati:
alterazioni dei parametri di funzionalità epatica, aumento della creatinemia e della azotemia.
Molti di questi effetti indesiderati possono essere tuttavia ascrivibili alla malattia di base e non per tutti è provata una correlazione con la terapia con Pamidronato disodico.
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I pazienti che hanno ricevuto dosi più alte di quelle raccomandate devono essere attentamente monitorati.
Nell´eventualità si manifesti ipocalcemia con parastesie, tetania ed ipotensione, si può intervenire somministrando un'infusione di calcio gluconato.
M05BA08 Bifosfonati.
Inibitori del riassorbimento osseo.
II Pamidronato disodico è un potente inibitore del riassorbimento osseo mediato dagli osteoclasti.Il farmaco si lega fortemente ai cristalli di idrossiapatite ed inibisce la formazione e la dissoluzione di questi cristalli in vitro.
In vivo l'inibizione del riassorbimento osseo da parte degli osteoclasti è almeno in parte dovuto al legame del farmaco alla parte mineralizzata dello scheletro.
Il Pamidronato disodico inibisce l'accesso dei precursori osteoclastici all'osso e la loro successiva trasformazione in osteoclasti maturi e con attività di riassorbimento.
Tuttavia, l'effetto antiriassorbitivo locale e diretto del bifosfonato sull´osso, sembra essere il meccanismo d'azione predominante sia in vitro che in vivo.
Studi sperimentali hanno dimostrato che il pamidronato disodico inibisce l'osteolisi tumorale quando venga somministrato prima o al momento dell'inoculazione o trapianto delle cellule tumorali.
Le modificazioni biochimiche che riflettono l'effetto inibitorio del Pamidronato disodico sull´osteolisi tumorale e specificamente sull´ipercalcemia neoplastica sono caratterizzate da una diminuzione della calcemia e in secondo luogo da una diminuzione dell´escrezione urinaria di calcio, fosfato ed idrossiprolina.
L' ipercalcemia può provocare una contrazione del volume plasmatico e di conseguenza una diminuzione della velocità di filtrazione glomerulare; quest'ultima può causare un aumento della creatinina sierica.
Controllando l'ipercalcemia, Pamidronato disodico migliora la velocità di filtrazione glomerulare e diminuisce i livelli di creatininemia nella maggior parte dei pazienti.
Gli studi clinici nei pazienti con metastasi ossee prevalentemente litiche o con mieloma multiplo hanno dimostrato che Pamidronato disodico previene o ritarda le complicanze del sistema scheletrico (ipercalcernia, fratture patologioche, compromissioni midollari, necessità di radioterapia, chirurgia ortopedica) e diminuisce il dolore osseo permettendo una riduzione nell´uso di analgesici.
Quando usato in associazione con terapie antitumorali standard, Pamidronato disodico porta ad un ritardo nella progressione delle metastasi ossee.
Inoltre nelle metastasi ossee osteolitiche refrattarie alle terapie ormonali o citotossiche si può manifestare stabilizzazione della malattia o sclerosi.
La remissione clinica e biochimica della malattia è stata dimostrata mediante scintigrafia ossea, diminuzione dell´idrossiprolina e della fosfatasi alcalina e miglioramento dei sintomi.
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Caratteristiche generali Il pamidronato ha una forte affinità per i tessuti calcificati; non si osserva eliminazione totale dal corpo nel corso di studi sperimentaki.
I tessuti calcificati vengono pertanto considerati luoghi di eliminazione apparente.
Assorbimento II Pamidronato disodico viene somministrato per infusione e l'assorbimento viene considerato per definizione completo al termine dell'infusione.
Distribuzione Le concentrazioni plasmatiche di Pamidronato crescono rapidamente dopo l'inizio dell'infusione e decrescono dopo la sua sospensione.
L' emivita apparente nel plasma è di circa 0,8 ore.
Le concentrazioni allo steady-state apparente vengono raggiunte con infusioni della durata di più di 2.3 ore o più.
Il picco delle concentrazioni plasmatiche di Pamidronato, di circa 10 nmol/ml, viene raggiunto dopo infusione endovenosa di 60 mg somministrato per 1 ora.
Questa percentuale di Pamidronato viene trattenuta nel corpo, sia nell´animale che nell´uomo, dopo ciascuna infusione.
Pertanto, l'accumulo di Pamidronato nell'osso non è limitato ma dipende solamente dalla dose totale cumulativa somministrata.
La percentuale di Pamidronato circolante legata alle proteine plasmatiche è relativamente bassa (circa 54%) e cresce quando le concentrazioni di calcio sono patologicamente elevate.
Eliminazione Il Pamidronato non sembra essere eliminato mediante biotrasformazione.
Dopo infusione endovenosa viene escreta nelle urine, entro 72 ore, una percentuale variabile tra il 20 e il 55% della dose somministrata di farmaco, in forma immodificata.
La rimanente frazione della dose viene considerata trattenuta dal corpo dopo ciascuna somministrazione.
La percentuale di dose trattenuta dal corpo è indipendente sia dalla dose (15.180 mg) che dalla velocità di infusione (1,25.60 mg/h).
L'eliminazione di pamidronato nelle urine è bioesponenziale, con emivita apparente urinaria di Pamidronato possono essere osservate 2 cinetiche con emivita apparente di circa 1,6 e 27 ore rispettivamente.
La clearance totale apparente è di circa 180 ml/min, e la clearance renale apparente è di circa 54 ml/min.
La clearance renale del pamidronato tende a correlarsi alla clearance della creatinina.
La clearance epatica e metabolica del Pamidronato è insignificante; l´eventuale insufficienza epatica non influenza pertanto la farmacocinetica di Pamidronato disodico.
Il farmaco pertanto ha scarsa potenzialità ad interagire con altri tarmaci sia a livello metabolico sia a livello di legame proteico.
L'AUC plasrnatica media è approssimativamente raddoppiata in pazienti con insufficienza renale severa (clearance della creatinina
<30 ml/min).
L' escrezione urinaria diminuisce con la diminuzione della clearance della creatinina, sebbene la quantità totale escreta nelle urine non sia molto influenzata dalla funzionalità renale.
Pertanto la ritenzione di Pamidronato è simile nei pazienti con o senza insufficienza renale e un aggiustamento del dosaggio non è necessario in questi pazienti quando vengano utilizzate le dosi consigliate.
La tossicità del pamidronato è caratterizzata da un effetto diretto (citotossico) sugli organi con notevole afflusso sanguigno, specialmente i reni.
Il composto non è mutageno e non sembra avere potenziale cancerogeno.
Da sperimentazione su animali il Pamidronato non ha dimostrato nessun potenziale teratogeno nessuna interferenza nella riproduttività o fertilità.
Nei ratti la ridotta velocità di sopravvivenza dei neonati è da attribuire probabilmente alla diminuzione dei livelli sierici di calcio della madre.
Nei ratti in stato di gestazione si è osservato che il Pamidronato disodico attraversa la placenta e si accumula nello scheletro del feto.
Mannitolo, acido fosforico, acqua per preparazioni iniettabili.
Pamidronato disodico non deve essere aggiunto a soluzioni per infusione contenenti calcio poichĂ© può formare cationi bivalenti complessi.
2 anni
Nessuna particolare precauzione.
Flacone di vetro trasparente di tipo I con tappo in gomma bromobutilica e capsula di chiusura di alluminio flip-off.
Confezione da 4 flaconi 15 mg/5 ml; Confezione da 2 flaconi 30 mg/10 ml; Confezione da 1 flacone 60 mg/10 ml; Confezione da 1 flacone 90 mg/10 ml;
Prima della somministrazione, la soluzione deve essere diluita con una soluzione per infusione (soluzione allo 0,9% di cloruro di sodio o 5% di glucosio) che non contenga calcio.
Istituto Biochimico pavese Pharma SpA - viale Certosa 10 - 27100 Pavia Concessionario per la vendita Segix Italia Srl – via del Mare 36 – 00040 Pomezia (ROMA)
Pamidronato disodico I.B.P.
Pharma 15 mg/5 ml soluzione per infusione – 4 flaconi AIC 035744010/G Pamidronato disodico I.B.P.
Pharma 30 mg/10 ml soluzione per infusione – 2 flaconi AIC 035744022/G Pamidronato disodico I.B.P.
Pharma 60 mg/10 ml soluzione per infusione – 1 flacone AIC 035744034/G Pamidronato disodico I.B.P.
Pharma 90 mg/10 ml soluzione per infusione – 1 flacone AIC 035744046/G
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Giugno 2004
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