Pantoprazolo Eg 40 Mg Compresse Gastroresistenti
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

PANTOPRAZOLO EG 40 MG COMPRESSE GASTRORESISTENTI


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Ogni compressa gastroresistente contiene:

40 mg di pantoprazolo (equivalente a 45,1 mg di pantoprazolo sodico sesquidrato).

Eccipiente: 76,85 mg maltitolo (vedere paragrafo 4.4)

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Compressa gastroresistente

Compressa ovale di colore giallo.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

- Ulcere duodenali

- Ulcere gastriche

- Esofagite da reflusso di grado moderato e grave

- Trattamento a lungo termine della sindrome di Zollinger-Ellison ed altri disturbi associati ad ipersecrezione patologica di acido gastrico.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Dosaggio raccomandato

Adulti ed adolescenti a partire dai 12 anni di età

Esofagite da reflusso di grado moderato e grave:

Per l’esofagite da reflusso la dose consigliata è una compressa gastroresistente di PANTOPRAZOLO EG 40 mg al giorno.

In casi individuali, soprattutto nei pazienti che non hanno risposto ad altri trattamenti, la dose può essere raddoppiata (quindi aumentata a due compresse gastroresistenti di PANTOPRAZOLO EG 40 mg al giorno).

Adulti

Ulcere gastriche e duodenali:

Per le ulcere duodenali/gastriche la dose è pari a una compressa gastroresistente di PANTOPRAZOLO EG 40 mg al giorno.

In casi individuali, soprattutto nei pazienti che non hanno risposto ad altri trattamenti, la dose può essere raddoppiata (quindi aumentata a due compresse gastroresistenti di PANTOPRAZOLO EG 40 mg al giorno).

Sindrome di Zollinger-Ellison:

Il trattamento a lungo termine della sindrome di Zolliger-Ellison e di altre condizioni ipersecretorie prevede una dose iniziale di 80 mg/die (2 compresse gastroresistenti di PANTOPRAZOLO EG 40 mg). Dopodiché il dosaggio può essere aumentato o diminuito individualmente servendosi delle misurazioni della secrezioni acide gastriche come guida. Con dosaggi superiori a 80 mg/die, la dose deve essere suddivisa in due somministrazioni giornaliere. Un aumento temporaneo del dosaggio oltre 160 mg di pantoprazolo è possibile, ma non deve essere mantenuto più a lungo di quanto necessario per ottenere un adeguato controllo dell’acidità gastrica. La durata del trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison e di altre condizioni ipersecretorie non è limitata e deve essere adattata alle esigenze cliniche.

Pazienti con ridotta funzionalità epatica:

Nei pazienti con grave compromissione della funzionalità epatica la dose deve essere ridotta ad una compressa (40 mg di pantoprazolo) da somministrare a giorni alterni.

Pazienti con compromissione della funzionalità renale:

Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

Pazienti anziani:

Nei pazienti anziani non si dovrà superare la dose giornaliera di 40 mg di pantoprazolo.

Bambini di età inferiore ai 12 anni:

PANTOPRAZOLO EG 40 mg non è raccomandato per l’uso nei bambini di età inferiore ai 12 anni a causa di dati insufficienti in questo gruppo d’età.

Istruzioni generali:

Le compresse gastroresistenti di PANTOPRAZOLO EG 40 mg non devono essere masticate o frantumate. Devono essere ingerite intere con dell’acqua.

Le ulcere duodenali si risolvono generalmente entro due settimane. Se un trattamento di due settimane non è sufficiente, la guarigione si verifica nella quasi totalità dei casi, dopo altre 2 settimane di terapia.

La durata richiesta per il trattamento di ulcere gastriche ed esofagite da reflusso è in genere di 4 settimane. Se tale periodo non è sufficiente, la guarigione si otterrà normalmente, prolungando la terapia per ulteriori 4 settimane.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

PANTOPRAZOLO EG 40 mg non deve essere usato nella terapia di associazione per l’eradicazione di Helicobacter pylori in pazienti con grave disfunzione epatica: non vi è infatti esperienza clinica relativamente all’efficacia e alla sicurezza d’impiego della terapia di associazione in questi pazienti.

Ipersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o dei farmaci usati in associazione.

PANTOPRAZOLO EG 40 mg, come gli altri inibitori della pompa protonica, non deve essere co-somministrato con atazanavir (vedere paragrafo 4.5, Interazioni).


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Nei pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison o altri disturbi ipersecretori che richiedono trattamenti a lungo termine, il pantoprazolo – come nel caso di tutti gli altri farmaci inibitori della secrezione acida, può ridurre l’assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) a causa della ipocloridria o dell’acloridria. Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione nel caso si manifestino sintomi clinici associati.

In presenza di sintomi premonitori (ad es. significativo calo ponderale non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi, anemia o melena) e nel caso in cui si sospetti o sia diagnosticata un'ulcera gastrica, è necessario escluderne la natura maligna poiché il trattamento con pantoprazolo può alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi.

Se i sintomi persistono per oltre 4 settimane nonostante un adeguato trattamento si consideri la necessità di effettuare ulteriori accertamenti.

Nei pazienti con grave compromissione epatica è necessario adattare il dosaggio (vedere paragrafo 4.2).

Nei pazienti con grave compromissione epatica è necessario eseguire un controllo regolare degli enzimi epatici durante il trattamento, soprattutto nel caso di trattamenti a lungo termine. L'aumento di questi enzimi impone l’interruzione del trattamento.

La diminuita acidità gastrica, dovuta a qualsiasi ragione - inclusi gli inibitori della pompa-protonica - aumenta la conta gastrica dei batteri normalmente presenti nel tratto gastro-intestinale. Il trattamento con farmaci che riducono l'acidità comporta un modesto aumento del rischio di infezioni gastrointestinali, come Salmonella e Campylobacter.

A tutt’oggi non vi sono esperienze con il trattamento dei bambini al di sotto dei 12 anni d’età.

Questo medicinale contiene maltitolo.

I pazienti con rari disturbi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono prendere questo medicinale.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

PANTOPRAZOLO EG 40 mg può ridurre l’assorbimento di farmaci la cui biodisponibilità è pH-dipendente (ad es. ketoconazolo o itraconazolo).

È stato dimostrato che la co-somministrazione di atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg con omeprazolo (40 mg una volta al giorno) o atazanavir 400 mg con lansoprazolo (60 mg in dose singola) in volontari sani ha determinato una riduzione sostanziale della biodisponibilità di atazanavir. L’assorbimento dell’atazanavir dipende dal pH. Per questa ragione gli inibitori della pompa protonica, compreso il pantoprazolo, non devono essere co-somministrati con atazanavir (vedere paragrafo 4.3).

Il principio attivo di PANTOPRAZOLO EG 40 mg viene metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del citocromo P450. Non possono essere escluse interazioni con altri medicinali o sostanze metabolizzate attraverso lo stesso sistema enzimatico. Tuttavia non si sono osservate interazioni clinicamente significative in seguito a test specifici su alcuni di questi farmaci o sostanze. Sono stati eseguiti test su carbamazepina, caffeina, diazepam, diclofenac, digossina, etanolo, glibenclamide, metoprololo, naprossene, nifedipina, fenitoina, piroxicam, teofillina e un contraccettivo orale.

Anche se nell’ambito di studi clinici di farmacocinetica non sono state osservate interazioni tra pantoprazolo e fenprocumone o warfarin, dopo la commercializzazione sono stati segnalati pochi casi isolati di modificazioni del tempo di protrombina/INR durante il trattamento concomitante con queste sostanze. Il monitoraggio del tempo di protrombina/INR viene pertanto raccomandato nei pazienti in trattamento con anticoagulanti cumarinici dopo l'inizio, la conclusione o durante l'impiego irregolare di pantoprazolo.

Inoltre non si sono evidenziate interazioni con antiacidi somministrati contemporaneamente.

Nell'ambito di studi di interazione cinetica negli umani, il pantoprazolo è stato somministrato in associazione a determinati antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina). Non sono state osservate interazioni clinicamente significative.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Gravidanza

L’esperienza clinica nelle donne in gravidanza è limitata. Negli studi sulla riproduzione animale sono stati osservati segni di leggera fetotossicità (vedere paragrafo 5.3).

La prescrizione alle donne in gravidanza deve avvenire con cautela.

Allattamento

Non si hanno dati sull'escrezione del pantoprazolo nel latte umano. Durante l'allattamento le compresse di PANTOPRAZOLO EG 40 mg devono essere usate solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio potenziale per il feto o per il bambino.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

PANTOPRAZOLO EG 40 mg non ha effetti sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

La comparsa di alcuni effetti collaterali come capogiri e visione offuscata può però compromettere la capacità di reazione del paziente che può non essere in grado di mettersi alla guida di veicoli e di operare su macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Si usa la seguente convenzione di frequenza per valutare gli effetti indesiderati:

  Comune (da ≥1/100 a <1/10) Non comune (da ≥ 1/1.000 a <1/100) Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000) Molto raro (<1/10.000, non noti (non possono essere valutati sulla base dei dati disponibili))
Patologie del sistema emolinfopoietico       Leucopenia; trombocitopenia
Patologie del sistema immunitario       Reazioni anafialttiche, incluso lo shock anafilattico
Disturbi psichiatrici     Depressione, allucinazioni, disorientamento e confusione, soprattutto in pazienti predisposti come pure aggravamento di questi sintomi se pre-esistenti.  
Patologie del sistema nervoso Cefalea Capogiri; disturbi della vista (visione offuscata)    
Patologie gastrointestinali Disturbi all’addome superiore; diarrea; stipsi; flatulenza Nausea/vomito Secchezza delle fauci  
Patologie epatobiliari       Grave danno epatocellulare fino ad ittero con o senza insufficienza epatica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Reazioni allergiche come prurito e rash cutaneo   Orticaria; angioedema, gravi reazioni cutanee come Sindrome di Stevens-Johnson; eritema multiforme, sindrome di Lyell; reazioni di fotosensibilità
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo     Artralgia Mialgia
Patologie renali e uriarie       Nefrite interstiziale
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella       Ginecomastia
Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione       Eritema periferico
Esami diagnostici       Aumento degli enzimi epatici (transaminasi, gamma GT); aumento dei trigliceridi; aumento della temperatura corporea; ipersodiemia negli anziani

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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Non sono noti sintomi da sovradosaggio nell'uomo.

Dosi fino a 240 mg sono state somministrate per via endovenosa in due minuti e sono state ben tollerate.

In caso di sovradosaggio con segni clinici di intossicazione valgono le regole generali per il trattamento delle intossicazioni.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: Inibitori della pompa protonica

Codice ATC: A02B C02

Il pantoprazolo è un derivato benzimidazolico che inibisce la secrezione di acido gastrico con azione specifica sulle pompe protoniche delle cellule parietali.

Il pantoprazolo viene convertito nella sua forma attiva nei canalicoli acidi delle cellule parietali, ove inibisce l'enzima H+,K+ -ATPasi, cioè lo stadio finale della produzione di acido cloridrico nello stomaco. Tale inibizione è dose-dipendente ed interessa la secrezione acida sia basale che stimolata. Nella maggior parte dei pazienti, la sintomatologia si risolve in due settimane. Analogamente ad altri inibitori della pompa protonica e ad inibitori del recettore H2, il trattamento con pantoprazolo determina una riduzione dell'acidità a livello gastrico e conseguentemente un aumento di gastrina, proporzionale alla riduzione dell'acidità. L'incremento di gastrina è reversibile. Poiché il pantoprazolo si lega all'enzima in posizione distale rispetto al recettore cellulare, questa sostanza può agire sulla secrezione di acido cloridrico indipendentemente dalla stimolazione di altre sostanze (acetilcolina, istamina, gastrina). L'effetto è lo stesso dopo somministrazione del prodotto sia per via orale che endovenosa.

I valori di gastrinemia a digiuno aumentano durante il trattamento con pantoprazolo. In trattamenti a breve termine, nella maggioranza dei casi, i valori non superano i limiti superiori della norma. Durante trattamenti a lungo termine i livelli di gastrinemia, nella maggior parte dei casi, raddoppiano. Un eccessivo aumento, tuttavia, si verifica solo in casi isolati. Di conseguenza, durante il trattamento a lungo termine, in una minoranza di casi, si osserva nello stomaco un aumento, da lieve a moderato, del numero di cellule endocrine specifiche (ECL) (iperplasia da semplice ad adenomatoide). Tuttavia, in base agli studi sinora eseguiti (vedere paragrafo 5.3) la formazione di precursori carcinoidi (iperplasia atipica) o di carcinoidi gastrici può essere esclusa per gli umani.

Sulla base degli studi nell'animale, non si può escludere un’influenza dei trattamenti con pantoprazolo a lungo termine - superiori ad un anno - sui parametri endocrini della tiroide e degli enzimi epatici.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Il pantoprazolo viene assorbito rapidamente e si ottengono concentrazioni plasmatiche massimali già dopo una singola dose orale di 40 mg. Le concentrazioni sieriche massime sono in media 2-3 g/ml e vengono raggiunte 2,5 ore dopo la somministrazione; tali valori rimangono costanti anche dopo somministrazioni ripetute. Il volume di distribuzione è di circa 0,15 l/kg e la clearance intorno a 0,1 l/h/kg. L'emivita della fase terminale è di circa 1 ora. Si sono osservati alcuni casi di rallentata eliminazione del farmaco. A causa della specifica attività del pantoprazolo nelle cellule parietali, l'emivita di eliminazione non si correla con la durata d'azione (inibizione della secrezione acida) che è molto superiore.

Le caratteristiche farmacocinetiche non si modificano dopo somministrazione singola o ripetuta. Nell'intervallo di dosi tra 10 e 80 mg, le cinetiche di pantoprazolo sono virtualmente lineari dopo somministrazione sia orale che endovenosa.

Il legame del pantoprazolo alle proteine sieriche è di circa il 98%. Il pantoprazolo viene metabolizzato quasi esclusivamente a livello epatico. L'eliminazione renale rappresenta la principale via di escrezione (circa 80%) dei suoi metaboliti; il rimanente viene escreto con le feci. Il principale metabolita, sia nel siero sia nelle urine, è il desmetilpantoprazolo, sotto forma di sulfoconiugato. L'emivita del metabolita principale (circa 1,5 h) non è molto più elevata di quella di pantoprazolo.

Biodisponibilità

Il pantoprazolo è completamente assorbito dopo somministrazione orale. La biodisponibilità assoluta della compressa è circa il 77%. L’ assunzione concomitante di cibo o di antiacidi non influenza l’AUC, la massima concentrazione sierica e, quindi, la biodisponibilità. La contemporanea assunzione di cibo potrebbe far ritardare il suo assorbimento di 2 ore o più.

Speciali gruppi di pazienti

Non si richiede una riduzione del dosaggio quando il pantoprazolo viene somministrato a pazienti con ridotta funzionalità renale (compresi pazienti in dialisi). L'emivita del pantoprazolo è breve come si osserva nei soggetti sani. Il pantoprazolo è scarsamente dializzabile. Sebbene l'emivita del principale metabolita sia moderatamente aumentata (2-3 h), l'escrezione è nondimeno rapida e dunque non si verifica accumulo.

Nei pazienti con cirrosi epatica (classe A e B secondo Child), l'emivita si prolunga da 7 a 9 ore ed i valori di AUC sono di 5-7 volte maggiori. Le concentrazioni sieriche massimali del farmaco sono solo modestamente aumentate di 1,5 volte rispetto ai soggetti sani.

Un leggero aumento dei valori di AUC e Cmax che si osserva nei soggetti anziani rispetto al gruppo dei soggetti più giovani è anch'esso clinicamente non rilevante.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute e di genotossicità.

Negli studi di carcinogenesi a 2 anni nel ratto sono stati evidenziati tumori neuroendocrini. Inoltre nella parte superiore dello stomaco dei ratti sono stati riscontrati papillomi a cellule squamose. Il meccanismo con cui i derivati benzimidazolici inducono la formazione di carcinoidi gastrici è stato accuratamente studiato, portando alla conclusione che si tratti di una reazione secondaria allo spiccato aumento della gastrinemia che si verifica nel ratto nel corso del trattamento cronico.

In studi a 2 anni si è osservato un aumento del numero di alterazioni neoplastiche a livello epatico nei ratti e nel topo femmina, interpretato come dovuto alla elevata metabolizzazione di pantoprazolo nel fegato.

Un leggero aumento di alterazioni neoplastiche della tiroide è stato osservato nel gruppo di ratti trattati con la dose più alta (200 mg/kg). L'insorgenza di tali neoplasie è associata alle modificazioni, indotte da pantoprazolo, nel catabolismo della tiroxina a livello epatico nel ratto. Poiché la dose terapeutica per l'uomo è bassa, non sono da attendersi effetti secondari alle ghiandole tiroidee.

Gli studi effettuati non hanno dimostrato alcuna influenza negativa sulla fertilità né effetti teratogeni. Dosi giornaliere superiori a 5 mg/kg hanno causato un ritardo nello sviluppo dello scheletro nei ratti. Il passaggio transplacentare, studiato nel ratto, aumenta con il progredire della gestazione. Di conseguenza, la concentrazione fetale di pantoprazolo aumenta subito prima della nascita.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Nucleo della compressa

Maltitolo (E 965)

Crospovidone tipo B

Carmellosa sodica

Sodio carbonato anidro (E 500)

Calcio stearato

Rivestimento della compressa

Alcool polivinilico

Talco (E 553b)

Titanio diossido (E 171)

Macrogol 3350

Lecitina di soia (E 322)

Ferro ossido giallo (E 172)

Sodio carbonato anidro (E 500)

Acido metacrilico- etile acrilato copolimero (1:1)

Trietile citrato (E 1505)


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non applicabile


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

36 mesi.

Dopo la prima apertura del flacone il medicinale deve essere utilizzato entro tre mesi.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Blister Al-Al

Flaconi in HDPE con tappo in PP ed essiccante.

Confezioni:

126, 154, 196 compresse

AT: 14, 28 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

BE: 28, 56 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

DE: 15, 30, 60, 100 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

DK: 7, 14, 28, 56 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

EE: 28 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

ES: 28, 500 (500 = confezione ospedaliera) compresse gastroresistenti (confezioni blister)

FI: 14, 28, 56, 100 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

FR: 14, 28, 50 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

IE: 28 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

IT: 14 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

LT: 28 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

LU: 28, 56 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

LV: 28 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

NL: 15, 30, 50 (50 = confezione ospedaliera) compresse gastroresistenti (confezioni blister)

PL: 14, 28 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

PT: 14, 28, 56 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

SE: 7, 14, 28, 56 compresse gastroresistenti (confezioni blister)

126, 154, 196 compresse

(RMS DE/tutti CMS eccetto ES) 100 compresse gastroresistenti (flacone HDPE).

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Nessuna istruzione particolare.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

EG S.p.A., Via D. Scarlatti, 31 – 20124 Milano


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 7 cpr AIC n. 038440133/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 14 cpr AIC n. 038440145/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 15 cpr AIC n. 038440158/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 28 cpr AIC n. 038440160/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 30 cpr AIC n. 038440172/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 50 cpr AIC n. 038440246/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 50 cpr (conf. osp.) AIC n. 038440184/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 56 cpr AIC n. 038440196/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 60 cpr AIC n. 038440208/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 100 cpr AIC n. 038440210/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 500 cpr (conf. osp.) AIC n. 038440222/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 100 cpr (Hdpe) AIC n. 038440234/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 126 cpr AIC n. 038440261/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 126 cpr (Hdpe) AIC n. 038440285/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 154 cpr AIC n. 038440309/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 154 cpr (Hdpe) AIC n. 038440335/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 196 cpr AIC n. 038440362/M

PANTOPRAZOLO EG 40 mg compresse gastroresistenti, 196 cpr (Hdpe) AIC n. 038440374/M


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

8 Luglio 2009


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

Giugno 2009