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Pegintron 50 microgrammi polvere e solvente per soluzione iniettabile
Ogni flaconcino di Pegintron, polvere per soluzione iniettabile contiene 50 microgrammi di peginterferone alfa-2b misurati su base proteica.
Ogni flaconcino fornisce 50 microgrammi/0,5 ml di peginterferone alfa-2b quando ricostituito come raccomandato.
Il principio attivo è un coniugato covalente dell´interferone alfa-2b* ricombinante con monometossi polietilen glicole.
L´attività di questo prodotto non può essere confrontata con altre proteine della stessa classe terapeutica pegilate o non pegilate.
Per ulteriori informazioni, vedere paragrafo 5.1.
*prodotto per tecnologia rDNA da colonie di E.coli alberganti un plasmide ibrido geneticamente modificato comprendente un gene per interferone alfa-2b derivato da leucociti umani Per gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Polvere e solvente per soluzione iniettabile Polvere bianca.
Solvente trasparente ed incolore.
Pegintron è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da epatite cronica C che abbiano elevati valori di transaminasi senza scompenso epatico e che siano positivi per HCV-RNA sierico o anti-HCV (vedere paragrafo 4.4).
In questa indicazione l´utilizzo ottimale di Pegintron è in combinazione con la ribavirina.
Questa associazione è indicata in pazienti mai trattati in precedenza e in pazienti che abbiano precedentemente risposto (con normalizzazione delle ALT al termine del trattamento) alla monoterapia con interferone alfa ma che abbiano successivamente recidivato.
L´interferone in monoterapia, incluso Pegintron, è indicato principalmente in caso di intolleranza o controindicazioni alla ribavirina.
Quando Pegintron è utilizzato in associazione con ribavirina va fatto riferimento anche al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) di ribavirina.
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Il trattamento con Pegintron deve essere iniziato e monitorato
solo
da un medico
esperto nel trattamento di
pazienti
affetti da
epatite C. Dose da somministrarePegintron deve essere somministrato come iniezione
sottocutanea una volta alla
settimana.
La dose
da somministrare dipende se
Pegintron è usato
in associazione a ribavirina o
come monoterapia.Terapia di associazionePegintron 1,5
microgrammi/kg/settimana in associazione a ribavirina capsule. La dose
di 1,5 g/kg di Pegintron da usarsi in associazione a ribavirina può essere erogata
in base alle
categorie di peso con le confezioni di penne/flaconi come indicato nella Tabella
1-
Ribavirina capsuleva assunta oralmente ogni giorno in
due dosi separate durante i pasti (mattino e sera). Tabella 1 – Dose per la terapia di combinazione
Peso corporeo(kg) |
Pegintron |
Ribavirina capsule |
Confezione di flacone/penna(g/0,5 ml) |
Somministrare
una volta alla
settimana(ml) |
Dose totale
giornaliera(mg) |
Numero di capsule(200 mg) |
< 40 |
50 |
0,5 |
800 |
4a |
40-50 |
80 |
0,4 |
800 |
4a |
51-64 |
80 |
0,5 |
800 |
4a |
65-75 |
100 |
0,5 |
1-000 |
5b |
76-85 |
120 |
0,5 |
1-000 |
5b |
> 85 |
150 |
0,5 |
1-200 |
6c |
a:
2
al mattino,
2 alla
sera
b: 2
al mattino, 3 alla sera
c:
3
al mattino,
3 alla
sera Durata del trattamentoPredittività della risposta virologica sostenuta: I pazienti infetti con il virus genotipo 1 che non ottengono una risposta virologica alla settimana 12, hanno una scarsissima probabilità di ottenere una risposta virologica sostenuta (vedere anche paragrafo 5-1). Genotipo 1: Per i pazienti che hanno mostrato una risposta virologica alla settimana 12, il trattamento deve essere continuato per un periodo di altri nove mesi (quindi.
per
un totale
di48 settimane). Genotipi 2 e 3: Si raccomanda di trattare tutti i pazienti per 24 settimane. Genotipo 4: In generale, i pazienti infetti con genotipo 4 sono considerati più difficili da trattaree gli scarsi dati degli studi (n="6"6) indicano che sono compatibili con la posologia indicata per il
genotipo 1- Pegintron in
monoterapiaIn
monoterapia il regime
posologico di
Pegintron è di 0,5 o 1,0 microgrammi/kg/settimana.
La più piccola
confezione disponibile in flacone o penna è 50 g/0,5 ml; quindi per i pazienti a cui sono statiprescritti 0,5 g/kg/settimana, le dosi devono essere aggiustate in base al volume come indicato nellaTabella
2- Per la dose di 1,0 g/kg, possono essere fatti analoghi aggiustamenti o possono essere usate
presentazioni alternate di flaconi come indicato nella Tabella
2- Tabella 2- Dosi in monoterapia
|
0,5 g/kg |
1,0
g/kg |
Peso corporeo(kg) |
Confezione di flacone/penna(g/0,5 ml) |
Somministrare
una volta alla
settimana(ml) |
Confezione di flacone/penna(g/0,5 ml) |
Somministrare
una volta alla
settimana(ml) |
30-35 |
50* |
0,15 |
50 |
0,3 |
36-45 |
50* |
0,2 |
50 |
0,4 |
3
46-56 |
50* |
0,25 |
50 |
0,5 |
57-72 |
50 |
0,3 |
80 |
0,4 |
73-88 |
50 |
0,4 |
80 |
0,5 |
89-106 |
50 |
0,5 |
100 |
0,5 |
> 106** |
80 |
0.4 |
120 |
0,5 |
*
Occorre usare il flacone. La minima erogazione della penna è 0,3 ml.** Per
pazienti > 120 kg utilizzare il flacone da 80 g/0,5 ml |
Durata del
trattamentoPer i pazienti che hanno evidenziato una risposta
virologica alla dodicesima settimana, il trattamento deve
essere
continuato
per un
periodo di almento altri tre mesi
(quindi, un
totale di sei mesi).
La decisione di prolungare la terapia per un anno
deve essere basata su fattori
prognostici
(es.
età > 40 anni,
sessomaschile,
fibrosi
periportale). Aggiustamento posologico per tutti i pazientiSe durante il trattamento con Pegintron
in monoterapia o in
associazione con
ribavirina insorgono
gravi
reazioni
avverse o anormalità dei
valori di
laboratorio, modificare, come
necessario, i
dosaggi di
ciascun prodotto fino a risoluzione delle reazioni
avverse.
Poichè l´aderenza alla
terapia può essere importante peril
suo
esito, la dose da assumere deve essere più
vicina possibile a
quella standard raccomandata.
Nel corsodegli
studi clinici
sono state
sviluppate delle linee guida per l´aggiustamento
posologico. Linee guida per la riduzione della dose nella terapia di associazione *
I pazienti
la
cui dose
di
ribavirina è
ridotta
a 600 mg
al
giorno
assumeranno
una
capsula
da 200
mg
al mattino
e due
capsule da 200
mg alla sera.**
Limite
superiore del valore
normale La riduzione della dose di Pegintron può essere realizzata sia riducendo della metà il volume prescritto
sia utilizzando una confezione a dosaggio più basso come indicato nella Tabella 2b. Tabella 2b – Riduzione della dose di Pegintron per la terapia di associazione4
Peso corporeo(kg) |
Dose ridotta da ottenere (g) |
Confezione di flacone/penna(g/0,5 ml) |
Somministrare
una
volta
alla settimana(ml) |
Quantità
erogata(g) |
<
40 |
25 |
50* |
0,25 |
25 |
40-50 |
32 |
50 |
0,3 |
30 |
51-64 |
40 |
50 |
0,4 |
40 |
65-75 |
50 |
50 |
0,5 |
50 |
76-85 |
60 |
80 |
0,4 |
64 |
>
85 |
75 |
100 |
0,4 |
80 |
* Occorre usare il flacone. La minima erogazione
della penna è 0,3 ml. |
Linee guida per la riduzione della dose in monoterapia Le linee guida per l´aggiustamento della dose per i pazienti trattati con Pegintron in monoterapia sono
indicate nella Tabella 3a.
Tabella
3a
Linee guida per
l´aggiustamento
posologico
di
Pegintron
in
monoterapia |
Valori
di
laboratorio |
Ridurre
la
dose
di
Pegintron della
metà
se: |
Sospendere
la
terapia
conPegintron
se: |
Neutrofili |
< 0,75 x
109/l |
< 0,5 x
109/l |
Piastrine |
< 50 x
109/l |
< 25 x
109/l |
La riduzione della dose per i pazienti trattati con 0,5 g/kg di Pegintron in monoterapia deve essererealizzata riducendo della metà il volume prescritto.
Se necessario, deve essere usato il flacone da50 g/0,5 ml, in quanto la penna
può erogare solo un volume minimo di 0,3 ml. Per i pazienti trattati con 1,0 g/kg di Pegintron in monoterapia, la
riduzione
della dose
può essere
realizzata riducendo il volume prescritto della metà o utilizzando una confezione a più basso dosaggio
come indicato nella Tabella 3b.
Tabella 3b – Riduzione della dose di Pegintron per il regime posologico di 1,0
g/kg
in monoterapia |
Peso corporeo(kg) |
Dose ridotta da ottenere (g) |
Confezione di flacone/penna(g/0,5 ml) |
Somministrare
una
volta
alla settimana(ml) |
Quantità
erogata(g) |
30-35 |
15 |
50* |
0,15 |
15 |
36-45 |
20 |
50* |
0,20 |
20 |
46-56 |
25 |
50* |
0,25 |
25 |
57-72 |
32 |
50 |
0,3 |
30 |
73-89 |
40 |
50 |
0,4 |
40 |
90-106 |
50 |
50 |
0,5 |
50 |
> 106 |
60 |
80 |
0,4 |
64 |
* Occorre usare il flacone.
La minima erogazione
della penna è 0,3 ml.
Uso in particolari tipi di pazienti Uso
in pazienti con funzionalità renale alterata: La clearance di Pegintron risulta ridotta nei pazienti con
funzionalità renale significativamente alterata.
Pazienti con clearance della
creatinina 50 ml/minuto non devono essere trattati con
Pegintron
(vedere paragrafo 5-2).
Si raccomanda di controllare attentamente i pazienti con funzionalità renale alterata di grado moderato e se necessario di ridurre la dose settimanale di Pegintron. Uso
in pazienti con funzionalità epatica alterata: La sicurezza e l´efficacia di
Pegintron non è stata
valutata in pazienti con
funzionalità epatica gravemente alterata, pertanto Pegintron non deve essere
utilizzato in questi pazienti. Uso in pazienti
anziani
(età 65 anni): Non sembrano esserci effetti correlati all´età sulla farmacocinetica di Pegintron.
I risultati ottenuti in pazienti
anziani trattati
con una dose singola di Pegintron suggeriscono che non sia necessario un aggiustamento posologico di
Pegintron a causa dell´età (vedere paragrafo 5-2). Uso in pazienti con meno di 18 anni di età: L´uso di Pegintron non è raccomandato nei bambini e nei ragazzi di età inferiore a
18 anni poiché
non esiste esperienza clinica in questo gruppo di pazienti.
- Ipersensibilità al principio attivo o a un qualsiasi interferone o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- Uso in donne in gravidanza;
- Uso in donne in allattamento;
- Una anamnesi positiva di grave malattia cardiaca pre-esistente, inclusa malattia cardiaca instabile o non controllata nei sei mesi precedenti (vedere paragrafo 4.4);
- Condizioni cliniche gravi e debilitanti che includono pazienti con insufficienza cronica renale o clearance della creatinina
< 50 ml/minuto;
- Epatite autoimmune o anamnesi positiva di malattia autoimmune;
- Disfunzione epatica grave o cirrosi scompensata del fegato;
- Patologia tiroidea pre-esistente in mancanza di un suo controllo con la terapia convenzionale;
- Epilessia e/o funzionalità del sistema nervoso centrale (SNC) compromessa.
Non vi sono dati relativi all´utilizzo di Pegintron in associazione con ribavirina in pazienti che hanno recidivato dopo trattamento con interferone alfa + ribavirina. Tutti i pazienti con epatite cronica C inclusi negli studi clinici, venivano sottoposti a biopsia epatica
prima dell'inclusione ma, in alcuni casi (ad esempio pazienti con genotipo 2 e 3), il trattamento è attuabile senza conferma istologica.
Le correnti linee guida per il trattamento devono essere consultate al fine di stabilire se una
biopsia epatica è necessaria prima di iniziare la terapia. Ipersensibilità acuta: Raramente sono state osservate reazioni di ipersensibilità acuta (quali orticaria, angioedema, broncocostrizione, anafilassi) durante la terapia con interferone alfa-2b.
Qualora si sviluppasse tale reazione durante la terapia con Pegintron, interrompere immediatamente il trattamento ed istituire una adeguata terapia medica.
Rash cutanei transitori non necessitano dell´interruzione del trattamento. Sistema cardiovascolare: Come con interferone alfa-2b, i pazienti con anamnesi positiva di scompenso cardiaco congestizio, infarto miocardico e/o con aritmie pregresse o in atto, trattati con Pegintron devono essere attentamente controllati.
Nei pazienti con pre-esistenti anormalità cardiache si raccomandano controlli elettrocardiografici prima e nel corso del trattamento.
Le aritmie cardiache (per lo più sopraventricolari), di
solito rispondono alla terapia convenzionale ma possono richiedere
l´interruzione
della
terapia
con Pegintron. Sintomatologia psichiatrica e Sistema Nervoso Centrale
(SNC): Se un trattamento con interferone
alfa-2b viene giudicato necessario in pazienti con presenza o storia di grave condizione
psichiatrica,
esso deve essere iniziato solo dopo che sia stata assicurata un´appropriata e personalizzata gestione
terapeutica e diagnostica della situazione psichiatrica.
Con interferone alfa sono stati osservati altri effetti sul SNC che includevano comportamento aggressivo (talvolta rivolto verso gli altri), confusione e alterazioni dello stato mentale.
Qualora i pazienti sviluppassero problemi psichiatrici o del SNC,
inclusa la depressione clinicamente accertata, si raccomanda uno stretto controllo del paziente a causa
della potenziale gravità di questi effetti indesiderati.
Se i sintomi persistono o peggiorano, interrompere il trattamento con Pegintron.Effetti di maggiore significatività, quali ottundimento e coma, compresi casi di encefalopatia, sono
stati osservati in alcuni pazienti, solitamente anziani, trattati a dosi più alte per indicazioni
oncologiche.
Mentre questi effetti sono generalmente reversibili, in alcuni pazienti la completa
risoluzione ha richiesto fino a tre settimane.
Molto raramente, si sono verificate convulsioni con alti dosaggi di interferone alfa. Funzionalità epatica: Come nel caso di tutti gli interferoni, sospendere il trattamento con Pegintron in pazienti che sviluppano un prolungamento dei marcatori della coagulazione che può essere indicativo di scompenso della funzionalità epatica. Febbre: La comparsa di febbre può essere correlata alla sindrome di tipo influenzale molto spesso
osservata
durante la
terapia con l´interferone; in presenza di febbre
persistente
devono essere
escluse
altre cause. Idratazione: I
pazienti in trattamento con Pegintron devono essere mantenuti in buone condizioni di idratazione, essendosi osservati alcuni casi di ipotensione
dovuta a
deplezione di liquidi in alcuni
pazienti trattati con interferoni alfa.
Può essere necessario l´apporto sostitutivo di liquidi. Alterazioni polmonari: Infiltrati polmonari, polmonite interstiziale e polmonite, occasionalmente con
esito fatale, sono stati osservati raramente in pazienti trattati con interferone alfa.
Ogni paziente
che sviluppi febbre, tosse, dispnea o altri sintomi respiratori, deve essere sottoposto ad una radiografia
del
torace.
Se la radiografia del torace evidenzia infiltrati polmonari o se si osserva evidenza di alterazione
della funzionalità polmonare, il paziente deve essere monitorato strettamente e, se necessario,
interrompere l´assunzione di interferone alfa.
L´immediata interruzione della somministrazione di
interferone alfa e il trattamento con corticosteroidi sembra essere correlato alla risoluzione degli eventi avversi polmonari. Malattie autoimmuni: Nel corso del trattamento con alfa interferoni è stata segnalata la possibilitàdello sviluppo di auto-anticorpi e patologie autoimmuni.
Pazienti predisposti allo sviluppo di patologie
auto-immuni possono essere esposti ad un rischio più elevato.
Pazienti con segni o sintomi compatibili
con patologie auto-immuni devono essere valutati attentamente e deve essere rivalutato il rischio-
beneficio di continuare la terapia con interferone (vedere anche paragrafo
4-4 Alterazioni tiroidee e paragrafo 4-8). Alterazioni oculari: Disturbi oftalmici, inclusi emorragie retiniche, macule visive e
ostruzioniarteriose o venose retiniche sono stati raramente osservati dopo trattamento con interferoni alfa (vedere
paragrafo 4-8).
Tutti i pazienti dovrebbero essere sottoposti a visita oculistica di base.
Ogni paziente che segnali sintomi a
livello oculare, inclusa diminuzione
dell'acuità
visiva o del campo visivo, deve essere sottoposto ad una pronta e completa visita oculistica.
Si raccomandano periodiche visite oculistiche
durante
la terapia
con Pegintron, in particolare nei pazienti con patologie che
possono essere associate a retinopatia, come diabete mellito o ipertensione.
Nei pazienti che sviluppano
peggioramento o nuovi disturbi oftalmici, dovrebbe
essere considerata l'interruzione del trattamento
con Pegintron. Alterazioni tiroidee: In rari casi, pazienti trattati con interferone alfa per epatite cronica C, hanno manifestato alterazioni tiroidee di tipo sia ipo- che ipertiroideo.
Se nel corso della terapia il paziente
manifesta sintomi compatibili con la possibile disfunzione tiroidea, si devono verificare i livelli dell´ormone stimolante la
tiroide (TSH).
In presenza
di disfunzione tiroidea, il trattamento con
Pegintron può essere continuato se i livelli di TSH possono essere mantenuti entro i limiti dei valori normali con adeguata terapia. Disturbi metabolici: Sono stati osservati casi di ipertrigliceridemia e di aggravamento di
ipertrigliceridemia, talvolta di grave entità.
Pertanto è raccomandato il monitoraggio dei livelli di lipidi. Coinfezione HCV/HIVI pazienti coinfettati con HIV e che ricevono una terapia anti-retrovirale molto attiva (HAART)
presentano un aumentato rischio di sviluppo di acidosi lattica.
Occorre
usare cautela
quando si
aggiungono Pegintron e ribavirina alla terapia HAART (vedere RCP di ribavirina).I pazienti coinfettati con cirrosi avanzata sottoposti a terapia HAART posono presentare un maggior
rischio di scompenso epatico e morte.
L´aggiunta
di un trattamento con interferone alfa da solo o in associazione a
ribavirina
può aumentare
il rischio in questa tipologia
di pazienti. Pazienti che ricevono trapianto d´organo: La tollerabilità e l´efficacia di Pegintron da solo o in combinazione con ribavirina per il trattamento dell´epatite C in pazienti che abbiano ricevuto un trapianto di fegato o di altri organi non sono state studiate.
Dati preliminari indicano che la terapia con
interferone alfa può essere associata ad un incremento percentuale del rigetto di rene trapiantato.
E´ stato inoltre osservato il rigetto di fegato trapiantato. Altro: A causa di segnalazioni riguardo l´esacerbazione di psoriasi pre-esistente e di sarcoidosi con
interferone alfa, l´impiego di Pegintron nei pazienti con psoriasi o con sarcoidosi è consigliato solo se il beneficio potenziale
ne
giustifica il potenziale rischio. Esami di laboratorio: Prima dell´inizio della terapia devono essere effettuati in tutti i pazienti gli esami ematologici ed ematochimici standard ed un test di funzionalità tiroidea.
I valori basali accettabili che possono essere considerati come una linea guida prima dell´inizio della terapia con
Pegintron sono:
|
Piastrine |
100.000/mm3 |
|
Neutrofili |
1-500/mm3 |
|
Livelli
di
TSH |
nei
limiti
normali |
Le valutazioni di laboratorio devono essere eseguite alle settimane 2 e 4 di trattamento e in seguito periodicamente, se clinicamente indicato. Informazioni importanti su alcuni eccipienti di Pegintron:Questo prodotto medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per 0,7 ml, quindi, può essere
considerato "privo di sodio".
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I risultati di uno studio esplorativo a dosaggi ripetuti in cui venivano determinati i substrati del P450 in pazienti con epatite cronica C trattati con Pegintron una volta alla settimana (1,5 g/kg) per 4 settimane hanno dimostrato un aumento dell´attività di CYP2D6 e CYP2C8/9.
Non è stata osservata alcuna modifica nell´attività di CYP1A2, CYP3A4 o N-acetiltransferasi.
Opportune precauzioni devono essere prese quando si somministra peginterferone alfa-2b insieme a farmaci metabolizzati da CYP2D6 e CYP2C8/9, in particolare quelli con ristretto indice terapeutico, come warfarin, fenitoina (CYP2C9) e flecainide (CYP2D6).
Questi riscontri possono essere parzialmente correlati a un´aumentata capacità metabolica derivata da 8 una ridotta infiammazione epatica in pazienti sottoposti a trattamento con Pegintron.
Si raccomanda cautela quando viene iniziato il trattamento per epatite cronica con Pegintron in pazienti trattati con medicinali con un ristretto indice terapeutico e sensibili a lievi disturbi metabolici del fegato.
In uno studio di farmacocinetica a dose multipla, non sono state riscontrate interazioni farmacocinetiche fra Pegintron e ribavirina.
Non vi sono dati adeguati provenienti dall´uso dell´interferone alfa2.b in donne in gravidanza.
Interferone alfa-2b si è dimostrato induttore di aborto nei primati.
Anche Pegintron potrebbe causare questo effetto.
Pegintron è controindicato in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).
L´uso di Pegintron è raccomandato a donne fertili solo se durante la terapia utilizzano un efficace metodo contraccettivo.
Allattamento:
Non è noto se i componenti del farmaco vengano escreti nel latte materno.
A causa delle potenziali reazioni avverse nei bambini allattati al seno, l´allattamento deve essere interrotto prima dell´inizio del trattamento.
Terapia di associazione con ribavirina:
La Ribavirina causa gravi anomalie congenite se somministrato durante la gravidanza.
Le donne in età fertile devono fare uso di un contraccettivo efficace durante il trattamento e fino a 4 mesi dopo il trattamento (vedere paragrafo 5.3 e i rispettivi testi informativi delle specialità medicinali contenenti ribavirina).
E´ necessario informare i pazienti che manifestano spossatezza, sonnolenza o stato di confusione durante il trattamento con Pegintron, di evitare la guida o l´uso di macchinari.
La sicurezza
di Pegintron è stata
valutata
in due studi clinici: uno con Pegintron in monoterapia e
uno
con Pegintron in associazione con ribavirina.
In entrambi i casi i pazienti sono stati trattati per un anno. La Tabella 4 descrive i regimi posologici e l´esposizione dei pazienti al farmaco in studi clinici condotti in pazienti trattati per un anno e mai esposti in precedenza ad interferone (pazienti naïve).
A causa di una significativa sovrapposizione degli eventi avversi riportati con Pegintron in monoterapia, i pazienti sono stati raggruppati nella Tabella 5 che mostra il profilo di eventi avversi riportati per tutti i gruppi in trattamento monoterapico.
Tabella 4
Regime
posologico ed esposizione
dei pazienti al farmaco |
Trattamento |
Regime posologico |
Numero di
pazienti
trattati per un
anno |
Pegintron +ribavirina |
Pegintron (1,5 microgrammi/kg/settimana) + ribavirina(> 10,6 mg/kg/die) |
188 |
Interferone
alfa-2b + ribavirina |
Interferone alfa-2b (3 MUI tre volte a settimana) + ribavirina(1-000/1-200 mg/die) |
505 |
Pegintron in
monoterapia |
Pegintron (0,5 microgrammi/kg/settimana) |
315 |
Pegintron (1,0 microgrammi/kg/settimana) |
297 |
Pegintron (1,5 microgrammi/kg/settimana) |
304 |
Tabella 5
Eventi avversi riportati molto comunemente negli studi clinici> 10 %
dei pazienti in trattamento con Pegintron + ribavirinaMolto comune (> 1/10) |
|
Pegintron +ribavirina |
Interferone
alfa-2b + ribavirina |
Pegintron in monoterapia |
Infezioni e infestazioniInfezioni viraliAlterazioni del metabolismo e della nutrizionePerdita di pesoDisturbi psichiatrici
Depressione
Irritabilità InsonniaAnsia
Riduzione della
concentrazioneInstabilità emotivaAlterazioni del sistema nervosoCefaleaSecchezza delle fauci
Alterazioni dell´apparato
respiratorio, del torace e del mediastinoFaringiteTosseDispneaAlterazioni dell´apparato
gastrointestinaleNauseaAnoressiaDiarreaDolore addominaleVomitoAlterazioni della cute e del tessuto
sottocutaneoAlopeciaPruritoSecchezza
cutaneaRashAlterazioni dell´apparato
muscoloscheletrico e tessuto
connettivoMialgiaArtralgiaDolore muscoloscheletrico
Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazioneInfiammazione a livello del sitodi iniezioneReazioni a livello del sito di
iniezioneAffaticamento
Tremori FebbreSintomi di tipo influenzaleAsteniaVertigini |
10 % 30 % 34 %32 %37 %14 % 18 %11 % 58 %10 % 10 %14 %26 % 43 %35 %20 %12 %16 % 45 %27 %23 %21 % 49 %31 %15 % 20 % 54 %56 %42 %39 %21 %28 %17 % |
5 % 19 % 32 %34 %41 %14 % 21 %10 % 57 %8 % 7 %11 %22 % 31 %26 %13 %9 %10 % 32 %27 %21 %21 % 49 %26 %11 % 17 % 36 %59 %40 %32 %23 %17 %16 % |
4.5 % 8.18 % 26 %19 %16-19 %8 % 9.10 %5 % 57-63 %4.8 % 3 %4 %5 % 20-23 %10.25 %14-17 %11 %4.7 % 20-34 %7.9 %6.9 %5.7 % 46-60 %23-28 %11.13 % 39-44 % 7.9 %43 %33-43 %29-43 %18-25 %12.14 %7.12 % |
Tabella 6
Eventi avversi riportati comunemente negli studi clinici (in pazienti trattati conPegintron + ribavirina o Pegintron in monoterapia)
Comune (> 1/100, < 1/10) |
Apparato |
5-10 % |
1-< 5 % |
Infezioni e infestazioni |
|
otite media, infezioni fungine e batteriche, herpes simplex |
Alterazioni del
sangue e sistema linfatico |
anemia, leucopenia |
trombocitopenia,
linfoadenopatia |
Alterazioni del
sistema
endocrino |
ipotiroidismo |
ipertiroidismo |
Alterazioni del metabolismo e della nutrizione |
|
iperuricemia, ipercalcemia, sete |
Disturbi psichiatrici |
agitazione,
nervosismo |
comportamento aggressivo, sonnolenza,
disturbi del comportamento, apatia, aumento dell´appetito, disturbi delsonno,
sogni
insoliti, diminuzione della libido |
Alterazioni del
sistema
nervoso |
parestesia, aumento
della traspirazione |
ipoestesia, iperestesia, ipertonia, confusione, tremore, vertigini, emicrania, atassia,
nevralgia |
Disturbi oculari |
|
visione confusa, congiuntivite, disturbi
alle ghiandole lacrimali, dolore agli occhi |
Alterazioni cardiache |
|
tachicardia, palpitazioni |
Alterazioni del
sistema
vascolare |
|
ipotensione, ipertensione, sincope, vampate
di calore |
Alterazioni dell´apparato
uditivo e vestibolare |
|
tinnito, compromissione/perdita
dell'udito |
Alterazioni dell´apparato
respiratorio, del torace e del
mediastino |
|
tosse
non
produttiva, rinite, sinusite,
bronchite, disturbi respiratori, congestione
nasale, rinorrea, disfonia,
epistassi |
Alterazioni dell´apparato
gastrointestinale |
dispepsia |
costipazione, alterazione del gusto,
perdita di feci, stomatite, stomatite
ulcerativa,
sanguinamento gengivale,
glossite, flatulenza, emorroidi, reflusso
gastroesofageo, gengivite,
disidratazione |
Alterazioni del
sistema
epatobiliare |
|
epatomegalia, iperbilirubinemia |
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo |
|
rash
eritematoso,
eczema,
reazioni di
fotosensibilità,
rash
maculopapulare,
alterazione
del tessuto
pilifero,
acne, dermatite,
foruncolosi,
problemi
alle unghie,
psoriasi,
orticaria,
eritema,
edema
facciale o periferico |
Alterazioni dell´apparato
muscoloscheletrico e tessuto
connettivo |
|
artrite |
Alterazioni renali e delle vie urinarie |
|
minzione
frequente,
anomalie urinarie |
Disordini del sistema
riproduttivo e
della
mammella |
disordini
mestruali,
menorragia |
disturbi ovarici,
disturbi vaginali,
disfunzioni sessuali (non specificate), impotenza, dolore al seno, amenorrea,
prostatite |
Disordini generali e alterazioni |
dolore
all´ipocondrio |
dolore a livello del sito di iniezione |
La maggior parte dei casi di neutropenia e trombocitopenia sono stati di grado lieve
(grado 1 o 2 della scala WHO).
Si sono verificati alcuni casi di neutropenia di maggiore gravità in pazienti trattati con le
dosi raccomandate di Pegintron in associazione con ribavirina (grado 3 della scala WHO: 39 su 186 [21 %]; e grado 4 della scala WHO: 13 su 186 [7 %]). In uno studio clinico, circa l´1,2 % dei pazienti trattati con Pegintron o con interferone alfa-2b in associazione alla
ribavirina, hanno riportato, durante
il trattamento, eventi psichiatrici che li hanno
messi in pericolo di vita.
Questi eventi comprendevano pensieri suicidi e messa in atto degli stessi (vedere paragrafo 4-4).
Psicosi e allucinazioni sono state riportate raramente dopo l´immissione in commercio. Raramente (> 1/10-000,
< 1/1-000) o molto raramente (< 1/10-000) con interferone alfa-2b,
compreso Pegintron, sono stati riportati eventi che comprendono:Alterazioni del sistema immunitario:molto raramente: sarcoidosi o sua esacerbazioneAlterazioni del sistema endocrino:raramente:
diabeteAlterazioni del sistema nervoso:raramente: perdita
di coscienza, neuropatia
perifericamolto raramente: ischemia cerebrovascolare, emorragia cerebrovascolare, encefalopatiaAlterazioni cardiache:raramente: aritmiamolto raramente: ischemia cardiaca, infarto del miocardioAlterazioni dell´apparato respiratorio, del torace e del mediastino:molto raramente: polmonite interstiziale
Alterazioni dell´apparato gastrointestinale:
raramente: pancreatitemolto raramente: colite ulcerosa ed ischemicaAlterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo:molto raramente: eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson, necrolisi tossica epidermica, necrosi a livello del sito dell´iniezioneAlterazioni dell´apparato muscoloscheletrico e tessuto connettivo:raramente: rabdomiolisi, miositeAlterazioni renali e delle vie urinarie:raramente: insufficienza renale e danno renale Gli eventi avversi cardiovascolari, per lo più aritmie,
sono apparsi per lo più correlati con preesistente
patologia cardiovascolare e precedente terapia con agenti cardiotossici (vedere paragrafo
4-4).
�ˆ stata riportata raramente cardiomiopatia, che può essere reversibile dopo interruzione di interferone alfa, in
pazienti senza precedenti esperienze
di patologia cardiaca. Molto raramente interferone alfa-2b o Pegintron utilizzati da soli o in combinazione con ribavirina
possono essere correlati con anemia aplastica. Disturbi oftalmici che sono stati raramente osservati con interferoni alfa includono retinopatie (incluso
edema maculare), emorragie retiniche, ostruzioni
arteriose o venose
retiniche, macule visive, diminuzione dell'acuità visiva o del campo visivo, nevrite ottica e papilledema (vedere paragrafo 4-4).E´ stata riportata con interferoni alfa
una gran varietà di patologie autoimmuni e disturbi immuno-
mediati, tra cui disturbi tiroidei, lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide (nuova o aggravata),
porpora trombocitopenica idiopatica e trombotica, vasculite, neuropatie comprendenti mononeuropatie (vedere anche paragrafo 4-4 Malattie autoimmuni).
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Negli studi clinici sono stati riportati casi di sovradosaggio accidentale a dosi mai superiori al doppio della dose prescritta.
Non ci sono state reazioni gravi.
Gli effetti indesiderati si sono risolti durante il trattamento con Pegintron che non è stato interrotto.
Categoria farmacoterapeutica: Sostanze ad azione immunostimolanti, Citochine e immunomodulatori,
Inteferoni, Peginterferone
alfa-2b, codice ATC: L03A B10. Interferone alfa-2b ricombinante è coniugato tramite un legame covalente con monometossi polietilen glicole con un valore di sostituzione medio di 1 mole di polimero/mole di proteina.
La massa
molecolare media è circa 31-300 daltons dei quali la frazione proteica ne costituisce
approssimativamente 19-300. Interferone alfa-2bStudi condotti sia in vitro che in vivo
suggeriscono che l´attività biologica di Pegintron è dovuta alla
molecola di interferone alfa-2b. Gli interferoni esercitano le loro attività cellulari legandosi a specifici recettori di membrana situati sulla superficie cellulare.
La dimostrazione di specie-specificità è stata ottenuta in studi relativi ad altri
interferoni.
Tuttavia alcune specie di scimmie, es.
le scimmie Rhesus, sono sensibili alla stimolazione
farmacodinamica dovuta ad esposizione ad interferoni umani di tipo 1. Una volta legatosi alla membrana cellulare, l'interferone innesca una
complessa sequenza
di eventi
intracellulari che includono l'induzione di alcuni enzimi.
Si ritiene che tale processo sia, almeno in parte, responsabile delle varie risposte cellulari all'interferone, inclusa l´inibizione
della replicazione
virale nelle cellule infettate dal virus, la soppressione della proliferazione cellulare e alcune attività
immunomodulanti quali l´aumento dell´attività fagocitaria dei macrofagi e l´aumento della citotossicità specifica dei linfociti per le cellule bersaglio.
Ciascuna o tutte queste attività possono contribuire agli effetti terapeutici dell´interferone. L´interferone alfa-2b ricombinante inibisce anche la replicazione virale in vivo e in vitro.
Sebbene
l´esatto meccanismo di azione antivirale esercitato dall'interferone alfa-2b ricombinante sia sconosciuto, sembra attuarsi mediante l´alterazione del metabolismo della cellula ospite.
Attraverso tale azione, la replicazione virale viene inibita o, se si verifica, dà origine a virioni incapaci di lasciare la cellula. PegintronLa farmacodinamica
di Pegintron è stata
valutata
in uno studio condotto in volontari sani
trattati con dose singola crescente, stimando le variazioni della temperatura orale, le concentrazioni delle proteine
effettrici come la neopterina sierica e la 2´5´-oligoadenilato sintetasi (2´5´-OAS) e anche la conta
leucocitaria e dei neutrofili.
Nei soggetti trattati con Pegintron è stato riscontrato un lieve incremento
dose-correlato della temperatura corporea.
Dopo la somministrazione di dosi singole di Pegintron comprese tra 0,25 e 2,0 microgrammi/kg/settimana la concentrazione di
neopterina sierica è
aumentata in modo correlato alla dose.
Alla fine della settimana 4 la conta dei neutrofili e la conta leucocitaria si sono ridotte in modo correlato con la
dose di Pegintron. Studi clinici condotti con PegintronSono stati condotti due studi clinici
pivotal, uno
(C/I97-010) con Pegintron in monoterapia; l´altro (C/I98-580) con Pegintron in associazione con ribavirina.
I pazienti eleggibili per questi studi erano affetti da epatite cronica C confermata da un test di PCR positivo (> 30 UI/ml), una biopsia epatica consistente con diagnosi istologica di epatite cronica, assenza di altre cause di epatite cronica e livelli sierici di ALT anormali. Nello studio riguardante Pegintron in monoterapia (0,5, 1,0 o 1,5 microgrammi/kg/settimana) un totale di 916 pazienti con epatite cronica C mai trattata in precedenza è stato trattato per un anno con un periodo di follow-up di sei mesi.
Inoltre, 303 pazienti hanno ricevuto come farmaco di confronto
interferone alfa-2b (3 milioni di Unità Internazionali [MUI] tre volte a settimana).
Questi studi hanno dimostrato la superiorità di Pegintron rispetto a interferone alfa-2b (Tabella 7). Nello studio riguardante Pegintron in associazione, 1-530 pazienti mai trattati in precedenza (naïve)sono stati trattati con uno dei seguenti regimi posologici di combinazione: Pegintron (1,5 microgrammi/kg/settimana) + ribavirina (800 mg/die), (n = 511). Pegintron (1,5 microgrammi/kg/settimana per un mese seguito da0,5 microgrammi/kg/settimana per
11 mesi) +
ribavirina
(1-000/1-200 mg/die), (n = 514). Interferone alfa-2b (3 MUI tre volte a settimana) + ribavirina (1-000/1-200 mg/die), (n = 505). Questo studio ha dimostrato che l´associazione di Pegintron (1,5 microgrammi/kg/settimana) e ribavirina è più efficace della combinazione di interferone alfa-2b e ribavirina in modo clinicamente
significativo (Tabella 7), in particolare in pazienti
infettati di
Genotipo 1 (Tabella 8).
La risposta
sostenuta è stata valutata in base al grado di risposta sei mesi dopo l´interruzione del trattamento. Il tipo di genotipo HCV e la carica virale al basale sono fattori prognostici che influenzano il grado di
risposta.
Tuttavia, i gradi di risposta in questo studio sono risultati essere dipendenti anche dalla dose di ribavirina somministrata
in combinazione
con Pegintron o con interferone alfa-2b.
In quei pazienti
che hanno ricevuto > 10,6 mg/kg di ribavirina (dose da 800 mg in un tipico paziente di 75 kg), non tenendo in considerazione
il genotipo o la carica virale, i gradi di risposta sono stati significamente più elevati nei pazienti che hanno ricevuto 10,6 mg/kg di ribavirina
(Tabella
8), e i gradi di risposta nei pazienti che hanno ricevuto > 13,2 mg/kg di ribavirina sono stati ancora più alti.
Tabella 7
Risposta
virologica sostenuta
(%
pazienti HCV negativi) |
|
Pegintron in monoterapia |
Pegintron + ribavirina |
Regime di trattamento Numero di pazienti |
P 1,5 |
P 1,0 |
P 0,5 |
I |
P 1,5/R |
P 0,5/R |
I/R |
304 |
297 |
315 |
303 |
511 |
514 |
505 |
Risposta alla fine
del trattamento Risposta sostenuta |
49 % 23 %* |
41 % 25 % |
33 % 18 % |
24 % 12 % |
65 % 54 %** |
56 % 47 % |
54 % 47 % |
P
1,5 Pegintron
1,5 microgrammi/kgP
1,0 Pegintron
1,0 microgrammi/kgP
0,5 Pegintron
0,5 microgrammi/kgI Interferone
alfa-2b 3 MUIP
1,5/R
Pegintron
(1,5 microgrammi/kg) + ribavirina
(800
mg)P
0,5/R
Pegintron
(da
1,5 a 0,5
microgrammi/kg)
+ ribavirina
(1-000/1-200 mg)
I/R Interferone
alfa-2b (3 MUI) + ribavirina (1-000/1-200 mg)* p
< 0,001
P 1,5
vs.
I**
p =
0,0143 P 1,5/R vs.
I/R
Tabella 8
Gradi di risposta sostenuta con Pegintron + ribavirin(a seconda
della
dose di ribavirina, del genotipo e della carica virale) |
Genotipo HCV |
Dose diRebetol(mg/kg) |
P 1,5/R |
P 0,5/R |
I/R |
Tutti i genotipi |
Tutti 10,6> 10,6 |
54 %50 %61 % |
47 %41 %48 % |
47 %27 %47 % |
Genotipo 1 |
Tutti |
42 % |
34 % |
33 % |
|
10,6> 10,6 |
38 %48 % |
25 %34 % |
20 %34 % |
Genotipo 1
600.000 UI/ml |
Tutti 10,6> 10,6 |
73 %74 %71 % |
51 %25 %52 % |
45 %33 %45 % |
Genotipo 1> 600.000 UI/ml |
Tutti 10,6> 10,6 |
30 %27 %37 % |
27 %25 %27 % |
29 %17 %29 % |
Genotipo 2/3 |
Tutti 10,6> 10,6 |
82 %79 %88 % |
80 %73 %80 % |
79 %50 %80 % |
P
1,5/R
Pegintron
(1,5 microgrammmi/kg)
+ ribavirina (800 mg)P
0,5/R
Pegintron
(da
1,5 a 0,5
microgrammi/kg)
+ ribavirina
(1-000/1-200 mg)
I/R Interferone
alfa-2b (3 MIU) + ribavirina (1-000/1-200 mg) Nello studio di Pegintron in monoterapia, la qualità della vita è stata generalmente meno influenzata da
0,5 microgrammi/kg di Pegintron rispetto sia alla
dose di 1,0 microgrammi/kg di Pegintron
somministrato una volta alla settimana che alla dose di interferone alfa-2b 3
MUI somministrata
tre volte alla settimana. In uno studio separato, 224 pazienti con genotipo 2 o 3 hanno ricevuto
Pegintron, 1,5 microgrammi/kg
sottocute, una volta alla settimana, in
associazione con ribavirina 800 mg – 1-400 mg per os per 6 mesi (in
base al peso corporeo, solo tre
pazienti di peso >105 kg hanno ricevuto la
dose di 1-400 mg che
non e´
stata ancora validata)
(Tabella
9).
Il 24% aveva fibrosi a ponte o cirrosi (Knodell
3/4). Tabella 9- Risposta virologica alla fine del trattamento, Risposta virologica sostenuta e Ricaduta in base
al genotipo HCV e
alla carica virale*
|
Pegintron 1,5 g/kg una volta la settimana più
Rebetol
800-1-400 mg/die |
Risposta alla fine del trattamento |
Risposta
virologica sostenuta |
Ricaduta |
Tutti i soggetti |
94 % (211/224) |
81 % (182/224) |
12 %(27/224) |
HCV 2
600.000 UI/ml> 600.000 UI/ml |
100 %
(42/42)100 %
(20/20)100 %
(22/22) |
93 % (39/42)95 % (19/20)91 % (20/22) |
7 %
(3/42)5 %
(1/20)9 %
(2/22) |
HCV 3
600,000 UI/ml> 600,000 UI/ml |
93 % (169/182) 93 % (92/99)93 % (77/83) |
79 % (143/182) 86 % (85/99)70 % (58/83) |
14 %(24/166)8 %
(7/91)23 %
(17/75) |
*
Tutti
i
soggetti
con
HCV-RNA
non
rilevabile
alla
visita
di
follow-up
della
settimana
12
e
senza
riscontri
alla
visita
di
follow-up
della
settimana
24, sono
stati
considerati
pazienti
con
una
risposta
sostenuta.
Tutti
i
soggetti
mancanti
di
dati
durante e dopo
la settimana 12 di follow-up,
sono
stati considerati non-responder
alla settimana 24 di follow-up. La durata del
trattamento di 6 mesi in questo
studio è stata meglio tollerata della
durata del trattamento di un anno nello
studio registrativo di
associazione; per interruzione dello
studio 5 %
vs.
14 %, per
modificazione della dose 18 % vs.
49 %, rispettivamente. Predittività della risposta virologica sostenutaLa risposta virologica alla dodicesima settimana, definita come un decremento della carica virale di 2 - log o livelli non rilevabili di HCV RNA, si è dimostrata predittiva di una risposta sostenuta (Tabella 10). Tabella 10 Predittività della risposta sostenuta in base alla risposta virologica alla 12 a settimana e al genotipo*
Trattamento |
Genotipo |
Risposta virologica alla 12 a settimana |
Risposta sostenuta |
Valore predittivo
negativo |
Pegintron 1,5+ribavirina(> 10,6 mg/kg)48 settimane di trattamento |
1 |
Sì 75 % (82/110) |
71 % (58/82) |
---- |
No 25 %(28/110) |
0 %
(0/28) |
100 % |
Pegintron 1,5+ribavirina800 – 1-400 mg24 settimane di trattamento |
2 e 3 |
Sì 99 % (213/215) |
83 % (177/213 |
---- |
No 1 % (2/215) |
50 % (1/2) |
50 % |
*si
riferisce a pazienti
con
dati disponibili
alla
settimana 12 Il valore predittivo negativo di risposta sostenuta in pazienti trattati con Pegintron in monoterapia è stato del 98 %.
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Pegintron è un ben caratterizzato derivato polietilene glicole modificato ("pegilato") dell'interferone alfa-2b ed è soprattutto costituito da specie monopegilate.
L'emivita plasmatica di Pegintron è prolungata rispetto a quella dell'interferone alfa-2b non pegilato.
Pegintron tende a depigilarsi a interferone alfa-2b libero e l'attività biologica degli isomeri pegilati è qualitativamente simile, ma più debole di quella dell'interferone alfa-2b libero.
Dopo somministrazione sottocutanea, le concentrazioni sieriche massime si verificano 15.44 ore dopo la somministrazione e sono sostenute fino a 48.72 ore.
I valori di Cmax e AUC per Pegintron aumentano in modo correlato alla dose.
Il volume apparente di distribuzione medio è di 0,99 l/kg.
A seguito di somministrazione multipla si verifica un accumulo di interferoni immunoreattivi.
Si verifica tuttavia solo un modesto incremento dell'attività biologica misurata tramite prove biologiche.
L´emivita media (DS) di eliminazione di Pegintron è di circa 40 ore (13,3 ore), con una clearance apparente di 22,0 ml/h·kg.
I meccanismi coinvolti nella clearance degli interferoni nell´uomo non sono ancora stati completamente chiariti.
Tuttavia l´eliminazione renale può influire in misura minore (circa per il 30 %) sulla clearance apparente di Pegintron.
Funzionalità renale:
La clearance renale sembra influire per il 30 % sulla clearance totale di Pegintron.
In uno studio di dose singola (1,0 microgrammi/kg) condotto in pazienti con funzionalità renale compromessa, Cmax, AUC ed emivita aumentavano in relazione al grado di compromissione renale.
Sulla base di questi dati non si raccomanda alcuna modificazione della dose, sulla base della clearance della creatinina.
Tuttavia a causa della variabilità intrasoggettiva della farmacocinetica dell´interferone, si raccomanda di controllare strettamente i pazienti durante il trattamento con Pegintron (vedere paragrafo 4.2).
Pazienti con disfunzione renale grave o clearance della creatinina
< 50 ml/min non devono essere trattati con Pegintron.
Funzionalità epatica:
L´attività farmacocinetica di Pegintron non è stata valutata in pazienti con grave disfunzione epatica.
17 Pazienti anziani di età 65 anni:
La farmacocinetica di una dose singola somministrata per via sottocutanea di 1,0 microgrammi/kg di Pegintron non è modificata dall´età.
I dati suggeriscono che non è necessario un aggiustamento posologico di Pegintron a causa dell´età.
Pazienti con meno di 18 anni di età:
Specifiche valutazioni farmacocinetiche non sono state condotte in questi pazienti.
Pegintron è indicato per il trattamento di pazienti di almeno 18 anni di età con epatite cronica C.
Fattori neutralizzanti l'interferone:
Prove per la ricerca di fattori neutralizzanti l'interferone sono state effettuate su campioni di siero di pazienti trattati con Pegintron in studi clinici.
I fattori neutralizzanti l'interferone sono anticorpi che neutralizzano l'attività antivirale dell'interferone.
L'incidenza clinica dei fattori neutralizzanti è dell'1,1 % nei pazienti trattati con Pegintron alla dose di 0,5 microgrammi/kg.
Pegintron:
Gli eventi avversi che non sono stati osservati negli studi clinici, non sono stati riscontrati nemmeno negli studi di tossicità condotti nella scimmia.
Questi studi sono stati limitati a quattro settimane a causa della comparsa di anticorpi anti-interferone nella maggior parte delle scimmie.
Non sono stati condotti studi sulla riproduzione con Pegintron.
L´interferone alfa-2b esercita effetti abortivi nei primati.
�ˆ probabile che anche Pegintron causi questi effetti.
Gli effetti sulla fertilità non sono stati stabiliti.
Non è noto se i componenti di questa specialità medicinale vengano escreti nel latte degli animali da esperimento o umano (vedere paragrafo 4.6 per importanti informazioni sulla gravidanza e l´allattamento nell´uomo).
Pegintron non ha mostrato potenziale genotossico.
La relativa non tossicità del monometossi-polietilen glicole (mPEG), che viene liberato da Pegintron dal metabolismo in vivo, è stata dimostrata in studi preclinici di tossicità acuta e subcronica condotti in roditori e scimmie, in studi standard di sviluppo embrio-fetale e in studi di mutagenicità in vitro.
Pegintron più ribavirina:
Quando usato in associazione con ribavirina, Pegintron non determina alcun effetto non precedentemente rilevato con ciascuna sostanza attiva.
La principale variazione correlata al trattamento è stata una anemia reversibile, da lieve a moderata, di gravità maggiore di quella prodotta da ciascuna sostanza singolarmente.
Polvere per soluzione iniettabile:
Sodio fosfato dibasico anidro, Sodio fosfato monobasico diidrato, Saccarosio, Polisorbato 80.
Solvente per uso parenterale:
Acqua per preparazioni iniettabili.
Questo medicinale deve essere ricostituito solo con il solvente fornito (vedere paragrafo 6.6).
In assenza di studi di incompatibilità, il medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti.
3 anni 18 Dopo ricostituzione:
- La stabilità chimica e fisica durante l´uso è stata accertata per 24 ore a temperature comprese tra 2°C e 8°C.
- Da un punto di vista microbiologico il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.
Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione durante e prima dell´uso sono responsabilità dell´utilizzatore e normalmente non dovrebbero superare le 24 ore a temperature comprese tra 2°C e 8°C.
Conservare in frigorifero (2C – 8C).
La polvere è contenuta in un flaconcino da 2 ml, in vetro di tipo I, con un tappo di gomma butilica in una ghiera asportabile di alluminio con una capsula di chiusura in polipropilene.
Il solvente è contenuto in una fiala da 2 ml in vetro di tipo I.
Pegintron 50 microgrammi è fornito come:
- 1 flaconcino di polvere per soluzione iniettabile e 1 fiala di solvente per uso parenterale;
- 1 flaconcino di polvere per soluzione iniettabile, 1 fiala di solvente per uso parenterale, 1 siringa per iniezione, 2 aghi per iniezione e 1 tampone detergente;
- 4 flaconcini di polvere per soluzione iniettabile e 4 fiale di solvente per uso parenterale;
- 4 flaconcini di polvere per soluzione iniettabile, 4 fiale di solvente per uso parenterale, 4 siringhe per iniezione, 8 aghi per iniezione e 4 tamponi detergenti;
- 6 flaconcini di polvere per soluzione iniettabile e 6 fiale di solvente per uso parenterale.
- 12 flaconcini di polvere per soluzione iniettabile, 12 fiale di solvente per uso parenterale, 12 siringhe per iniezione, 24 aghi per iniezione e 12 tamponi detergenti.
E´ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Pegintron è fornito come polvere di peginterferone alfa-2b al dosaggio di 50 microgrammi per uso singolo.
Il contenuto di ogni flaconcino deve essere ricostituito con 0,7 ml di acqua per preparazioni iniettabili per permettere il prelievo della quantità da somministrare di 0,5 ml di soluzione ricostituita.
Una piccola quantità di soluzione viene perduta durante la preparazione, la misurazione e l´iniezione di Pegintron.
Pertanto, ciascun flaconcino contiene una quantità in eccesso di solvente e di polvere, per assicurare l´iniezione in 0,5 ml della dose raccomandata di Pegintron soluzione alla concentrazione di 50 microgrammi/0,5 ml.
Utilizzando una siringa per iniezione ed un ago per iniezione sterili, iniettare 0,7 ml di acqua per preparazioni iniettabili nel flaconcino di Pegintron.
Agitare delicatamente per facilitare la dissoluzione della polvere.
La dose appropriata deve essere prelevata ed iniettata con una siringa sterilizzata.
Una lista completa di istruzioni viene fornita in allegato al foglietto illustrativo.
Come per tutti i medicinali per uso parenterale, controllare visivamente la soluzione ricostituita prima della somministrazione.
La soluzione ricostituita deve essere trasparente ed incolore.
Non usare in presenza di scolorimento o particelle.
Eliminare tutto il prodotto non utilizzato.
SP Europe 73, rue de Stalle B-1180 Bruxelles Belgio 19
EU/1/00/131/001 EU/1/00/131/002 EU/1/00/131/003 EU/1/00/131/004 EU/1/00/131/005 EU/1/00/131/026
Data della prima autorizzazione:
25 maggio 2000 Data dell´ultimo rinnovo: