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POTASSIO FOSFATO SALF
10 ml contengono: potassio fosfato monobasico 0.30 g; : potassio fosfato bibasico 1.55 g (alcool benzilico 0.09g) acqua per preparazioni iniettabili q.b.[mEq/10ml: (K+) 20; (fosfati come HPO4 - ) 20] – pH: fra 7.0 e 7.8
Concentrato per soluzione per infusione sterile privo di endotossine batteriche ovvero apirogeno.
Nel trattamento del deficit di fosfati per mancata assunzione orale e dei deficit di potassio quando la reintegrazione per via orale non possibile. Terapia aggiuntiva nelle ipercalcenìmie di qualsiasi origine, secondarie o non iperparatiroidismo.
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Per via endovenosa: diluire prima della somministrazione: mortale se infuso non diluito. La dose è dipendente dall’età, peso e condizioni cliniche del paziente tenendo in considerazione che il fabbisogno giornaliero ordinario di potassio è nell’adulto di circa 40-80 mEq e nel bambino di 2-3 mEq/Kg e la dose totale per l’adulto non deve eccedere i 200 mEq al giorno. In condizioni di urgenza, valori di potassiemia inferiori o uguali a 2 mEq /L con modificazioni elettrocardiografiche e paralisi muscolare, non superare la velocità di infusione di 40 mEq/ora, sotto monitoraggio elettrocardiografico e non superare la dose di 400 mEq nelle 24 ore. Infusioni troppo rapide possono causare dolore locale e la velocità di infusione deve essere aggiustata in base alla tolleranza.
È controindicato in condizioni in cui è presente ritenzione di potassio e di fosfati o in presenza di ipercalcemie
Soluzione concentrata da non iniettare come tale, ma solo dopo opportuna diluizione con soluzione di glucosio al 5% o soluzione fisiologica o altre soluzioni di largo volume purchè compatibili. La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. Serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l’eventuale residuo non può essere utilizzato. L’infusione di fosfati può provocare ipocalcemia. La somministrazione deve essere guidata attraverso ECG seriati; la potassiemia non è indicativa delle concentrazioni di potassio cellulari. Utilizzare con cautela in cardiopatici specie se digitalizzati, nelle insufficienze renali, nelle insufficienze surrenaliche, in soggetti con paralisi periodica familiare e miotonia congenita, nelle prime fasi post operatorie.
Monitorare il bilancio dei fluidi, gli elettroliti: in gravidanza somministrare solo in grado di effettiva necessità. Nei bambini la sicurezza e l’efficacia non sono state determinate. Se presente l’alcool benzilico, il prodotto non deve essere somministrato a bambini al di sotto dei due anni.
Somministrare solo a funzionalità renale integra e ad una velocità di perfusione non superiore a 10 mEq potassio /ora. Il prodotto può essere assunto senza rischio da parte dei soggetti affetti da celiachia.
Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
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Si rimanda il medico utilizzatore alla letteratura scientifica
Somministrare solo in caso di effettiva necessità. Si rimanda il medico utilizzatore alla letteratura scientifica
Si rimanda il medico utilizzatore alla letteratura scientifica
L’intossicazione da fosfati determina tetania ipocalcemica. Disturbi gastrointestinali, disturbi neuromuscolari, parestesie, paralisi flaccide, debolezza, confusione mentale; a carico dell’apparato cardiovascolare: ipotensione aritmie disturbi della conduzione, scomparsa dell’onda P, allargamento del QRS e arresto cardiaco. Risposte febbrili, infezioni nella sede di iniezione, trombosi venose o flebiti, stravaso e ipervolemia. In caso di reazione avversa, interrompere la somministrazione e conservare la parte non somministrata per eventuali esami.
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Si rimanda il medico utilizzatore alla letteratura scientifica.
Reintegratore di potassio e di fosfati. ATC: B05XA06
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Acqua per preparazioni iniettabili;
alcool benzilico (solo nei flaconi da 30 ml)
Si rimanda il medico utilizzatore alla letteratura scientifica.
3 anni.
In contenitori ermeticamente chiusi. Non congelare. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. Non usare oltre tale data.
Fiale vetro flaconi di vetro con tappo in elastomero e ghiera di alluminio.
Smaltimento medicinale e rifiuti derivanti
Non disperdere nell’ambiente. Il contenitore vuoto del farmaco è da considerare rifiuto sanitario assimilato a rifiuto urbano purché privo di deflussore, ago, tracce visibili di sangue o altri liquidi biologici, residui di sostanze pericolose dal punto di vista chimico, biologico e fisico, e non proveniente da reparti d’isolamento infettivo. Solamente in queste condizioni, il contenitore può essere destinato direttamente al recupero. In caso di contaminazione biologica, il contenitore deve essere considerato rifiuto sanitario a rischio infettivo.
E’ da considerare invece rifiuto sanitario che richiede particolari modalità di smaltimento il farmaco scaduto o inutilizzabile, il contenitore del farmaco contenente ancora abbondanti tracce del prodotto.
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S.A.L.F. SPA LABORATORIO FARMACOLOGICO– Via Marconi, 2 - Cenate Sotto (BG) - Tel. 035 - 940097
Flacone 30 ml A.I.C. 032590010 Conf. Osp. 50 flaconi
5 fiale 10 ml A.I.C. 030692115
100 fiale 10 ml A.I.C. 030692127
17/12/2003
17/11/2005