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PROSTAVASIN
PROSTAVASIN 20 mcg polvere per soluzione per infusione
1 fiala contiene :
Principio attivo
Alprostadil α-ciclodestrina composto di inclusione 666,7 mcg
pari ad alprostadil 20,0 mcg
PROSTAVASIN 40 mcg polvere per soluzione per infusione
1 fiala contiene :
Principio attivo
Alprostadil α-ciclodestrina composto di inclusione 1333,4 mcg
pari ad alprostadil 40,0 mcg
PROSTAVASIN 60 mcg polvere per soluzione per infusione
1 fiala contiene:
Principio attivo
Alprostadil α-ciclodestrina composto di inclusione 2000,0 mcg
Pari ad alprostadil 60,0 mcg
PROSTAVASIN 60 mcg polvere per soluzione per infusione
1 flaconcino contiene:
Principio attivo
Alprostadil α-ciclodestrina composto di inclusione 2000,0 mcg
Pari ad alprostadil 60,0 mcg
Per gli eccipienti vd 6.1
Polvere per soluzione per infusione in fiale e flaconcini, previa solubilizzazione in fisiologica salina per uso endovenoso o endoarterioso.
Trattamento della tromboangioite obliterante (morbo di Bürger) in stadio avanzato con ischemia critica degli arti inferiori, quando non è indicato un intervento di rivascolarizzazione.
Trattamento delle arteriopatie obliteranti di grado severo con ischemia critica degli arti inferiori quando non è indicato un intervento di rivascolarizzazione.
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L’esperienza clinica acquisita con il composto di inclusione alprostadil a-ciclodestrina ha mostrato che il prodotto può essere usato sia per infusione endovenosa che per infusione endoarteriosa con risultati sovrapponibili in termini di efficacia terapeutica.
Non somministrare il prodotto se non opportunamente diluito (50 - 250 ml).
Somministrazione endovenosa
Quando nel paziente da trattare non vi sono particolari problemi di carico idrico, Prostavasin può essere somministrato per infusione lenta, con una normale fleboclisi, senza necessità di usare una pompa da infusione.
Sciogliere il contenuto di 2 fiale di Prostavasin 20 mcg o di 1 fiala di Prostavasin 40 mcg in 250 ml di soluzione fisiologica salina ed infondere e.v. la soluzione ottenuta in due ore. Questa dose va somministrata due volte al giorno. In alternativa è possibile anche infondere 3 fiale di Prostavasin 20 mcg o 1 fiala/flaconcino 60 mcg in 250 ml di soluzione fisiologica salina una volta al giorno in 2 o 3 ore.
Nei pazienti con diminuita funzionalità renale può essere opportuno iniziare il trattamento con una dose ridotta di Prostavasin (ad esempio una fiala da 20 mcg e.v. in due ore due volte al giorno) per passare al dosaggio pieno indicato sopra nel giro di due o tre giorni.
Quando nel paziente da trattare vi sono problemi di carico idrico (vedere “Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego”), questi dosaggi dovrebbero essere somministrati in un volume ridotto (fino ad un minimo di 50 ml) di soluzione fisiologica salina.
Quando la velocità di infusione che ne deriva è inferiore a 50 ml/ora, è consigliabile l’uso di una pompa da infusione per garantire l’esattezza del dosaggio.
N.B.
In alternativa alla soluzione fisiologica salina, a giudizio del medico curante, possono essere usate soluzione glucosata o di levulosio.
Somministrazione endoarteriosa
Sciogliere il contenuto di una fiala di Prostavasin 20 mcg in 50 ml di soluzione fisiologica salina.
Sulla base delle attuali conoscenze si può seguire il seguente schema posologico:
come dose iniziale somministrare con l’aiuto di una pompa da infusione mezza fiala di Prostavasin 20 mcg (corrispondente a 10 mcg di alprostadil) in 60-120 minuti.
Se necessario (in modo particolare se sono presenti lesioni necrotiche) e se la dose iniziale è stata ben tollerata, aumentare il dosaggio ad una fiala di Prostavasin 20 mcg , ugualmente somministrata in 60-120 minuti.
Questo dosaggio viene somministrato una volta al giorno.
Se l’infusione endoarteriosa deve essere praticata attraverso un catetere a permanenza, si raccomanda, in base alla tollerabilità del prodotto e alla gravità della condizione clinica del paziente, un dosaggio di 0,1 - 0,6 ng/Kg/min. somministrati tramite pompa da infusione in 12 ore (questo dosaggio è mediamente equivalente a 1/4 - 1 fiala e mezzo di Prostavasin 20 mcg ).
DURATA DELLA TERAPIA
Il periodo di trattamento non deve superare le 4 settimane.
Dopo 3 settimane di trattamento occorre tuttavia decidere, sulla base della condizione clinica, se continuare la terapia rappresenta un beneficio per il paziente.
Se non c’è stata risposta terapeutica, si consiglia l’interruzione del trattamento.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Gravidanza ed allattamento.
Scompenso cardiaco congestizio acuto o cronico (NYHA II - IV), sospetta congestione polmonare, infarto miocardico entro gli ultimi 6 mesi, coronaropatie ed aritmie cardiache gravi, valvulopatie (es. stenosi aortica e mitralica). Stati di ipotensione severa o di grave ipertensione arteriosa.
Broncopneumopatia cronica ostruttiva grave. Infiltrati polmonari diffusi.
Emorragie in atto e condizioni di aumentato rischio emorragico (es. ulcera peptica florida o pazienti traumatizzati).
Epatopatie acute o epatopatie croniche in fase di scompenso.
L’impiego del prodotto non può essere considerato un’alternativa terapeutica nei casi che richiedano una urgente amputazione (es.: gangrena infetta) che non deve essere rinviata.
Particolare attenzione va posta nel trattamento di pazienti coronaropatici, cardiopatici con precedenti di scompenso cardiaco o in condizioni di aumentato rischio per lo sviluppo di insufficienza cardiaca, pazienti con edemi periferici o diminuita funzionalità renale (creatininemia > 1.5 mg/dl). In questi pazienti è opportuna una attenta sorveglianza delle funzioni cardiocircolatorie su base clinica e, se necessario, si deve attuare un appropriato monitoraggio, con controllo del peso corporeo, dell’equilibrio idroelettrolitico, della funzionalità renale e ripetuti esami ecocardiografici.
A giudizio del medico occorrerà inoltre stabilire l’opportunità di ridurre l’apporto idrosalino giornaliero globale, diminuendo se necessario anche il volume per l’infusione di Prostavasin fino ad un minimo di 50 ml/die. Prostavasinva inoltre somministrato con cautela nei soggetti ipotesi o portatori di patologie nelle quali una possibile diminuzione pressoria potrebbe fare precipitare la condizione clinica del paziente.
Nei soggetti trattati è possibile l’insorgenza di ipotensione ortostatica.
Non ingerire ed evitare il contatto con la cute dove può verificarsi eritema indolore persistente. In caso di contatto accidentale lavare immediatamente con abbondante acqua o soluzione salina.
Il medicinale contiene lattosio quindi non è adatto per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.
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Prostavasin può potenziare l’effetto ipotensivo di farmaci antiipertensivi, vasodilatatori ed antischemici-antianginosi. L’effetto antiaggregante piastrinico di Prostavasin può inoltre potenziare l’azione dei farmaci antiaggreganti piastrinici ed anticoagulanti, con possibile aumento di rischio emorragico.
Nella soluzione pronta per l’uso non aggiungere altri farmaci.
Prostavasin non deve essere somministrato durante la gravidanza o l’allattamento.
Come per altri farmaci con effetti sulla funzione cardiovascolare, la capacità di guidare e di usare macchinari può essere compromessa.
Durante la somministrazione endoarteriosa possono verificarsi con una certa frequenza, dolore, eritema ed edema nell’arto sede di infusione.
Una sintomatologia di questo tipo si verifica solo occasionalmente a seguito di infusione endovenosa; può invece verificarsi nella vena sede di infusione una reazione locale consistente in arrossamento, edema e dolore in corrispondenza del punto di infusione.
Queste reazioni, che sono dipendenti dal farmaco o causate direttamente dalla puntura, regrediscono con il riposizionamento dell’ago o del catetere, la riduzione della dose, o la sospensione dell’infusione.
Indipendentemente dalla via di somministrazione endoarteriosa o endovenosa, sono state osservate cefalea, flush al volto, reazioni gastrointestinali quali diarrea, nausea e vomito, dolori addominali, sensazioni di calore, astenia e parestesie.
Sono stati inoltre osservati dopo trattamento endoarterioso ed endovenoso casi di ipotensione acuta, tachicardia, aritmie extrasistoliche, sintomi anginosi, dispnea, asma, elevazione delle transaminasi, leucopenia o leucocitosi, artralgie, stati confusionali, agitazione o sedazione, convulsioni di origine cerebrale, ipertermia, sudorazione, brividi, febbre, reazioni allergiche (anafilattiche o anafilattoidi), variazioni della proteina C reattiva, trombocitopenia.
Queste manifestazioni sono regredite con la sospensione del trattamento.
In casi isolati sono state osservate esostosi reversibili delle ossa tubolari lunghe (solo con trattamenti protratti per più di quattro settimane), scompenso cardiaco globale o edema polmonare acuto.
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In caso di sovradosaggio sono possibili effetti collaterali dovuti all’azione farmacologica dell’alprostadil (grave cefalea, arrossamenti cutanei generalizzati, spiccati sintomi gastrointestinali, variazione della pressione e della frequenza cardiaca). Queste situazioni richiedono la sospensione della terapia e l’istituzione di terapia sintomatica.
Categoria farmacoterapeutica: Altri preparati cardiaci; Codice ATC: C01EA01
Il potenziale terapeutico del Prostavasin nei processi aterosclerotici è dovuto alle sue dimostrate attività farmacologiche quali :
aumento dell’irrorazione sanguigna ed in particolare nella microcircolazione;
miglioramento del flusso ematico con modificazione della deformabilità eritrocitaria;
inibizione della attivazione ed aggregazione piastrinica;
incremento dell’attività fibrinolitica;
inibizione della attivazione dei leucociti.
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Dopo ricostituzione, l’alprostadil (PGE1) si dissocia dal complesso di inclusione alfaciclodestrina; la distribuzione di entrambi i composti avviene in modo indipendente dopo la somministrazione. Nei volontari sani, le concentrazioni plasmatiche medie di PGE1 dosate durante e dopo 2 ore di infusione endovenosa con placebo, variano da 1 a 2 pg/ml.
Durante infusione endovenosa di 2 ore con 60 mcg di alprostadil, le concentrazioni plasmatiche di PGE1 aumentano rapidamente fino ad un plateau di circa 7pg/ml; alla fine dell’infusione di Prostavasin le concentrazioni plasmatiche di PGE1 ritornano entro pochi minuti al valore basale.
L’aumento plasmatico di PGE1 è proporzionale alla dose somministrata (velocità di infusione 30 mcg/2h, 60 mcg/2h, 120 mcg/2h). Approssimativamente il 90% di PGE1 trovato nel plasma è legato alle proteine.
Metabolismo
L’ossidazione enzimatica del gruppo idrossi C15 e la riduzione del doppio legame C 13, 14 producono i metaboliti primari 15-keto-PGE1, PGE0 (13, 14-diidro PGE1) e 15 keto PGE0. Solamente la PGEo ed il 15-keto PGE0 sono stati rilevati nel plasma umano.
A differenza dei metaboliti 15-keto, che sono meno attivi farmacologicamente del composto progenitore, la PGE0 è simile a PGE1 in efficacia e in più aspetti.
Nei volontari sani, le concentrazioni plasmatiche medie di PGE0 misurate durante e dopo un’infusione endovenosa di 2 ore con placebo sono di 1 pg/ml. Durante un’infusione endovenosa di due ore con 60 mcg di alprostadil sono state osservate concentrazioni plasmatiche di PGE0 di circa 13 pg/ml.
Escrezione
Dopo ulteriore degradazione dei metaboliti primari dovuta a Beta e Omega ossidazione, vengono eliminati parecchi metaboliti polari, soprattutto nelle urine (88%) e nelle feci (12%) in 72 ore e l’eliminazione totale è essenzialmente completa (92%) entro 24 ore dopo la somministrazione. Nessuna PGE1 invariata è stata trovata nelle urine e non vi è evidenza di ritenzione tissutale di PGE1 o dei suoi metaboliti.
Tossicità acuta: nel topo e nel ratto per via e.v., i.p., s.c. la DL50, espressa come PGE1, varia da 20 a 29 mg/kg; per os è circa 200 mg/kg; nel cane e.v. è di circa 15 mg/kg.
Tossicità subacuta e cronica: nel cane non si sono avute manifestazioni tossiche fino a 360 mcg/kg/die somministrati per infusione endoarteriosa per 30 giorni; nel ratto la dose massima tossica è di 50 mcg/kg/die, somministrata i.p. per 6 mesi.
Tollerabilità locale: l’applicazione sulla pelle del coniglio di soluzioni contenenti 1 mg/ml è stata ben tollerata; l’iniezione retrosternale nel coniglio di soluzioni da 0,625 a 5 mg/ml ha dato luogo a fenomeni locali infiammatori risoltisi entro 7 giorni.
Antigenicità : non sono stati rilevati fenomeni di sensibilizzazione nel topo cavia.
Teratogenesi e fertilità nel ratto e coniglio: non sono stati messi in evidenza danni fetali o all’attività riproduttiva.
Lattosio anidro
Non sono note.
PROSTAVASIN 20 mcg Polvere per soluzione per infusione 1 fiala: 4 anni
PROSTAVASIN 40 mcg Polvere per soluzione per infusione 1 fiala: 2 anni
PROSTAVASIN 60 mcg Polvere per soluzione per infusione 1 flaconcino: 3 anni
PROSTAVASIN 60 mcg Polvere per soluzione per infusione 1 fiala: 4 anni
Conservare a temperatura non superiore a 25°C al riparo dalla luce.
Fiale di vetro neutro incolore tipo I.
Confezione di 1 fiala da 20, 40 e 60 mcg .
Flaconcino di vetro neutro incolore di tipo I con tappo di bromobutilcaucciù.
Confezione di 1 flaconcino da 60 mcg .
La soluzione per l'infusione deve essere preparata immediatamente prima dell'uso e deve essere comunque utilizzata entro 24 ore.
Le fiale ed il flaconcino contengono una polvere bianca liofilizzata che forma uno strato compatto sul fondo. Lo strato può mostrare incrinature e frantumarsi leggermente.
Nel caso di danno alle fiale o al flaconcino, il contenuto secco diventa umido e viscoso e si riduce di volume. In questo caso Prostavasin non deve essere utilizzato.
La polvere si scioglie immediatamente dopo aggiunta di soluzione fisiologica. Inizialmente la soluzione può sembrare leggermente torbida a causa della presenza di bolle. Queste scompariranno velocemente e la soluzione diverrà limpida.
SCHWARZ PHARMA AG, Alfred Nobel Strasse 10, D-40789 Monheim, Germany.
Prostavasin 20 mcg polvere per soluzione per infusione
AIC n. 027584010
Prostavasin 40 mcg polvere per soluzione per infusione
AIC n.027584022
Prostavasin 60 mcg polvere per soluzione per infusione, 1 fiala
AIC n. 027584046
Prostavasin 60 mcg polvere per soluzione per infusione, 1 flaconcino
AIC n. 027584034
01.03.1993 per Prostavasin 20 mcg polvere per soluzione per infusione/
Agosto 2007
30.08.2000 per Prostavasin 40 mcg e 60 mcg polvere per soluzione per infusione/Agosto 2007
17 Gennaio 2009