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PROXIL capsule
Ogni capsula contiene:
PRINCIPIO ATTIVO
Proglumetacina (dimaleato) mg 150
Capsule.
Terapia della infiammazione, del dolore e delle limitazioni funzionali.
In reumatologia: artrite reumatoide (artrite cronica primaria), spondilite anchilopoietica, osteoartrosi a varia localizzazione (colonna vertebrale, cervicale, lombare, bacino, anca, ginocchio, spalla, ecc.) e disturbi conseguenti (lombalgie, sciatalgie, ernia discale, radicoliti, ecc.), reumatismo articolare acuto, artropatie dismetaboliche (gotta), infiammazioni reumatiche extra-articolari (tendiniti, borsiti, sinoviti, tenosinoviti, periartrite scapolo omerale, torcicollo, nevralgie e nevriti, fibromiositi).
In traumatologia: strappi muscolari, contusioni, lussazioni, distorsioni, fratture, artropatie post-operatorie, chirurgia ortopedica.
In ginecologia: annessiti.
In flebologia: flebiti, tromboflebiti.
In otorinolaringoiatria: otiti, mastoiditi, sinusiti, rinofaringiti, tonsilliti.
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La posologia media consigliata per adulti, da adattare alla gravità ed alla risposta terapeutica del singolo caso, è la seguente.
Terapia d'attacco: 2-3 capsule da 150 mg al dì, secondo prescrizione medica.
Terapia di mantenimento: 1-2 capsule da 150 mg al dì, oppure 1 capsula al mattino secondo prescrizione medica.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere sezione 4.4).
Malgrado la tollerabilità gastrica, la somministrazione per via orale del farmaco è controindicata, per ragioni precauzionali, in pazienti affetti da ulcera gastroduodenale in fase attiva.
Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Severa insufficienza cardiaca.
Ipersensibilità individuale accertata verso il farmaco.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere sezione 4.2 e i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari).
L'attuale mancanza di dati clinici nell'impiego della Proglumetacina (dimaleato) in pediatria ne sconsiglia l'uso in tale età.
Particolari cautele devono essere adottate nel trattamento di pazienti con funzionalità cardiaca, epatica o renale fortemente ridotta. In tali pazienti è opportuno ricorrere al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio, specie in caso di trattamenti prolungati. Essendosi rilevate alterazioni oculari nel corso di studi in animali con FANS, si raccomanda, prolungandosi la terapia, di effettuare periodici controlli oftalmologici.
L'uso di PROXIL deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi inibitori selettivi della COX-2.
Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi sezione 4.2).
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali,sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera , soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi sezione 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e sezione 4.5).
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti piastrinici come l'aspirina ( vedi sezione 4.5).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Brufen il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poichè tali condizioni possono essere esacerbate (vedi sezione 4.8- effetti indesiderati).
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedi 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Brufen deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari
Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per proglumetacina.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con proglumetacina soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).
La sostanza può indurre manifestazioni neurotossiche a dosi superiori a quelle consigliate nei pazienti con insufficienza renale e nei pazienti con disturbi del sistema nervoso centrale.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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La Proglumetacina (dimaleato) non ha mostrato alcuna prova di interazione con gli anticoagulanti orali o con agenti ipoglicemizzanti orali. Tuttavia è opportuno somministrarla con cautela nei pazienti in trattamento con questi farmaci. La contemporanea somministrazione di litio e FANS provoca aumenti dei livelli plasmatici di litio.
L'uso di PROXIL, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
La somministrazione di PROXIL dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste inditerazionidevono essere considerate in pazienti che assumono PROXIL in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante.
Non essendo disponibili dati clinici sull'impiego della Proglumetacina (dimaleato) in gravidanza e nel corso dell'allattamento, se ne sconsiglia l'impiego in tali condizioni.
L'inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5 %. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre
il feto a :
tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio
Nessuno.
Negli studi clinici effettuati, la Proglumetacina (dimaleato) è stata generalmente ben tollerata. Gli effetti indesiderati, quando si verificano, sono di solito indometacina simili, ma con ridotta severità e più bassa incidenza.
Gastrointestinali: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.
Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione 4.4).
Dopo somministrazione di PROXIL sono stati riportati: nausea, vomito diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative , esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi sezione 4.4 - Speciali avvertenze e precauzioni d'impiego).
Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus) (vedere Sezione 4.4).
Reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens- Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente).
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Vedi avvertenze.
Il meccanismo d'azione della sostanza consiste nella inibizione delle ciclossidasi e quindi della biosintesi delle prostaglandine. Inibisce inoltre la formazione di altri mediatori dell'infiammazione (bradichinine, ecc.). Per questo suo meccanismo d'azione la Proglumetacina (dimaleato) svolge un'azione antiinfiammatoria, che si può mettere in evidenza su diversi modelli di infiammazione, per esempio su quelli acuti con carragenina nel ratto, su quelli subacuti come quelli da "cotton pellets" nel ratto e su quelli cronico-immunitari, come l'artrite da adiuvante di Lewis nel ratto. Tali azioni si possono osservare con dosi orali di 3-70 mg/kg a seconda delle diverse condizioni sperimentali. L'edema da carragenina della zampa di ratto è stato inoltre ridotto da somministrazione topica di 500 mg/animale di PROXIL pomata. La Proglumetacina (dimaleato) ha un'azione analgesica a 9 mg/kg per via orale (modello di Randall e Selitto nel ratto) e a 10 mg/kg per via orale nel topo. La Proglumetacina (dimaleato) infine ha un'azione antipiretica, che si può mettere in evidenza per es. con 10 mg/kg orali nel ratto. La Proglumetacina (dimaleato) è praticamente priva di altri effetti farmacologici, per es. sul sistema nervoso centrale, neurovegetativo ecc. Risultati particolarmente interessanti si sono ottenuti studiando le attività gastro-lesive, intestino-lesive e cartilagine-lesive della Proglumetacina (dimaleato). Probabilmente in virtù del mascheramento chimico dell'acetossile del nucleo indolico, noto per la sua isto-lesività, e per la presenza nella molecola della Proglumetacina (dimaleato) di una componente citoprotettiva gastrica, gli effetti gastro e intestino-lesivi della Proglumetacina (dimaleato) risultano pressoché nulli, o comunque molto inferiori a quelli provocati da altri agenti antiinfiammatori comunemente usati.
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La Proglumetacina (dimaleato) dopo somministrazione orale è assorbita come tale dal tratto gastroenterico.
Nell'organismo avviene un processo di biotrasformazione. I metaboliti più importanti della Proglumetacina (dimaleato) sono l'acido 1-(p-cloro-benzoil)-2-metil-5-metossi-indol- 3-acetico e derivati, la N-benzoil-N',N'-di-n-propil-DL-isoglutamina e derivati, l'etanol- propanol-piperazina e derivati. Dopo la somministrazione orale singola di Proglumetacina (dimaleato), i metaboliti attivi raggiungono i picchi plasmatici massimi dopo 3-5 ore e scompaiono dal plasma dopo 12-24 ore. La Proglumetacina (dimaleato) non si lega alle proteine plasmatiche. Dopo somministrazione orale di Proglumetacina (dimaleato) radiomarcata, il 20-30% della radioattività viene ritrovata nelle urine delle 48 ore succesive alla somministrazione, e il 70-80% della radioattività si riscontra nelle feci delle 72 ore successive alla somministrazione. È dimostrato un circolo entero-epato-enterico della Proglumetacina (dimaleato) e dei suoi metaboliti. Trattamenti ripetuti nell'uomo non provocano un accumulo della Proglumetacina (dimaleato) o dei suoi derivati nel sangue.
Per somministrazione acuta: DL50 Topo CF1 - orale 268 mg/kg, DL50 Ratto SD - orale 426 mg/kg. DL50 Ratto SD - sottocute 362 mg/kg. DL50 Ratto SD - topica 5 g di pomata su 1/3 della cute del dorso non hanno determinato tossicità sistemica né topica.
Per somministrazioni ripetute: Ratti SD 6 mesi; somministrazioni orali quotidiane di 5, 20, 40 mg/kg. Sono state tollerate bene le dosi fino a 20 mg/kg. Le dosi di 40 mg/kg hanno provocato mortalità dovuta a lesioni del tratto gastroenterico. Cane Beagle 6 mesi:
Somministrazione orale quotidiana di 10, 20 e 30 mg/kg. Sono state tollerate bene le dosi di 10 e 20 mg/kg. Leggera diminuzione di peso corporeo con 30 mg/kg.
Coniglio 3 mesi: Trattamento topico su 25 cm² di cute del dorso depilata, 500 mg/kg/die. Nessuna alterazione a livello sistemico e/o cutaneo.
Tossicità sulla funzione riproduttiva:
Embriotossicità (teratogenesi): Nel ratto SD 5 e 20 mg/kg per via orale sono prive di tossicità. Nel coniglio N.Z. 6 e 24 mg/kg per via orale sono state prive di tossicità.
Fertilità: Nel ratto SD 10, 20 e 30 mg/kg per via orale, somministrate per 60 giorni prima dell'accoppiamento ai maschi e per 14 giorni prima dell'accoppiamento alle femmine, non hanno avuto effetti negativi sulla fertilità, studiata per due generazioni successive. Tossicità peri e post-natale: Nel ratto SD (per via orale) 1.0, 3.0, 10, 20 e 30 mg/kg/die. Le dosi fino a 10 mg/kg/die non hanno influenzato i parametri peri e post-natali. Le dosi superiori hanno provocato un ritardo del parto, probabilmente dovuto all'inibizione della produzione di prostaglandine, stimolo fisiologico per l'induzione del parto. La somministrazione di FANS a ratte gravide ha determinato la restrizione del dotto arterioso fetale.
Prove di mutagenesi:
Il test di Ames su Salmonella typhimurium TA 1535, TA 1538, TA 98 e TA 100, senza e con attivazione metabolica e fino a concentrazioni di 30 mg/piastra è risultato negativo. La conversione genetica su Saccharomyces cerevisiae D4 senza e con attivazione metabolica e fino a concentrazioni di 3,2 mg/kg, è risultata negativa. L' "Host mediated effect" su Salmonella typhimurium TA 100 intraperitoneo, in topi trattati con dosi orali di 200 e 400 mg/kg, è risultato negativo. Il saggio sul micronucleo secondo Schmid, in topi maschi e femmine trattati con dosi orali di 200 e 400 mg/kg è risultato negativo.
Attività carcinogenetica:
È da escludersi, perché la Proglumetacina (dimaleato) non ha analogie chimiche con agenti conosciuti cancerogeni o co-cancerogeni. Le prove di mutagenesi, inoltre, sono state negative. Infine nelle prove di tossicità cronica nel ratto e nel cane non si sono osservate lesioni necroscopiche o istologiche, né attività biochimiche sospette.
Lattosio, Magnesio stearato, Talco. Componenti della capsula di gelatina dura: Gelatina pura, Eritrosina (E 127), Ossido di ferro giallo (E 172), Titanio biossido (E 171)
Non sono note incompatibilità chimiche.
5 anni.
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Nessuna.
Astuccio da 20 capsule da 150 mg
Astuccio da 50 capsule da 150 mg
Nessuna in particolare.
ROTTAPHARM S.p.A. - Galleria Unione, 5 - 20122 Milano
20 capsule da 150 mg codice A.I.C. 024116030
50 capsule da 150 mg codice A.I.C. 024116042
Prima commercializzazione: Gennaio 1987 / Maggio 2000
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