Ranidex
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

RANIDEX


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

RANIDEX Compresse  300  mg

Una compressa rivestita contiene

Principio attivo : Ranitidina cloridrato mg 334,8   (pari a Ranitidina base mg 300,0)


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Compresse rivestite, divisibili, per uso orale


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, incluse  quelle associate al trattamento con farmaci  antinfiammatori non steroidei, ulcera recidivante, ulcera  post-operatoria, esofagite da reflusso, sindrome di  Zollinger-Ellison. La ranitidina è anche indicata  in quelle condizioni come la gastrite o la duodenite  quando associate a ipersecrezione acida.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

La dose giornaliera raccomandata è di 300 mg :  150 mg alla mattina e 150 mg alla sera.

Nei pazienti con ulcera gastrica o duodenale possono  essere somministrati 300 mg, in un’unica  somministrazione, alla sera prima di coricarsi. Inoltre  nelle seguenti situazioni : pazienti portatori di ulcere  di grandi dimensioni e / o forti fumatori e  nell’esofagite peptica severa, può essere  utile aumentare la posologia fino a 600 mg al giorno,  ritornando appena possibile allo schema posologico  standard e sotto diretto controllo del medico. Nella  profilassi dell’emorragia da ulcera da stress in  pazienti gravi o dell’emorragia ricorrente in  pazienti affetti da ulcera peptica sanguinante, i  pazienti in corso di terapia con ranitidina per via  parenterale considerati ancora a rischio, non appena  riprende l’alimentazione per bocca, possono essere  trattati con Ranidex 300 mg una volta al giorno.

Ulcera duodenale, ulcera gastrica, ulcera recidivante,   ulcera post-operatoria

La dose giornaliera raccomandata di 300 mg per un  periodo di 4 settimane è in grado di guarire la  maggior parte delle ulcere. Se necessario il trattamento  può essere prolungato fino a 6-8 settimane. In  caso di ulcere conseguenti a trattamento con farmaci  antinfiammatori non steroidei (FANS) e / o nel caso fosse  necessaria la prosecuzione della terapia con tali  farmaci, il dosaggio raccomandato è di 300 mg per  8 settimane. Può essere necessario protrarre il  trattamento fino a 12 settimane. In caso di pazienti  portatori di ulcere di grandi dimensioni e / o forti  fumatori, può essere maggiormente utile la  somministrazione di 300 mg due volte al giorno. Nei  pazienti in cui, dopo la risposta positiva alla terapia  a breve termine, è desiderabile mantenere  l’effetto sulla secrezione gastrica, particolarmente  in quelli con tendenza a recidive degli episodi  ulcerosi, può essere adottata una terapia di  mantenimento di mezza compressa alla sera. Nei pazienti  già in trattamento con 600 mg al giorno,  può essere utile iniziare la terapia di  mantenimento con una posologia di 300 mg alla sera per  un periodo di 8-12 settimane. Il fumo è  associato ad una più elevata incidenza della  recidiva dell’ulcera. Pertanto si deve consigliare  ai pazienti fumatori di abbandonare tale abitudine;  qualora ciò non avvenga, la dose di mantenimento  è di 300 mg / die. La terapia di mantenimento  (300 mg alla sera per via orale) deve essere prescritta  dal medico ed eseguita sotto il suo controllo.

Esofagite da reflusso

La dose giornaliera raccomandata nella malattia da  reflusso esofageo è di 300 mg / die, suddivisa in  due somministrazioni, mezza compressa al mattino, mezza  compressa alla sera, per un periodo di 8 settimane.  Nell’esofagite peptica moderata-severa, la posologia  può essere aumentata a 600 mg / die, suddivisa in  due - quattro somministrazioni, fino a 12 settimane, sotto  il diretto controllo del medico, ritornando appena  possibile alla posologia standard di 300 mg.

Sindrome di Zollinger-Ellison

La dose giornaliera iniziale è di 450 mg,  mezza compressa tre volte al giorno, aumentabile se  necessario a 600-900 mg al giorno.

Emorragie del tratto gastro-intestinale superiore

Il trattamento orale è di 300 mg al giorno.

Ulcera da stress

Nella prevenzione e trattamento delle ulcere da  stress, in pazienti gravi, la dose giornaliera è  di 300 mg.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità individuale accertata verso i  componenti del prodotto.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Prima di iniziare la terapia con ranitidina  nell’ulcera gastrica, deve essere esclusa la sua  possibile natura maligna, poiché è stato  riscontrato che il trattamento con un antagonista  H2-istaminico allevia i sintomi associati al carcinoma  dello stomaco e ne ritarda perciò la diagnosi.  Specialmente in caso di trattamenti prolungati ed in  pazienti, particolarmente se anziani, in terapia con  FANS, deve essere esercitato un controllo medico rigoroso  sugli effetti terapeutici e su eventuali effetti  collaterali riscontrati. Recidive della sintomatologia  obiettiva e soggettiva, possono verificarsi dopo la  sospensione dell’assunzione del farmaco. La durata  della somministrazione (4-8 settimane) deve essere  stabilita dal medico tenendo presente che di solito i  sintomi scompaiono prima che si sia avuta cicatrizzazione  dell’ulcera. La ranitidina viene eliminata  dall’organismo per via renale, pertanto, non deve  essere usata nei pazienti con severa riduzione della  funzionalità renale (clearance della creatinina  minore di 50 ml / min). Cautela deve essere usata nei  pazienti con disturbi della funzionalità epatica;  la somministrazione di ranitidina, come tutti gli  inibitori degli H2 recettori, favorisce lo sviluppo  batterico intragastrico per diminuzione  dell’acidità gastrica

Secondo rare segnalazioni la ranitidina potrebbe  favorire il verificarsi di attacchi acuti di porfiria.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Gli H2-antagonisti si fissano sul citocromo P450 e  riducono il flusso sanguigno epatico; tuttavia non sono  state evidenziate interazioni negative tra la ranitidina  ed altri farmaci; in particolare la ranitidina non  potenzia l’azione di warfarin, indometacina,  diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo, teofillina.  L’assorbimento della ranitidina può risultare  diminuito se vengono somministrate contemporaneamente alte  dosi (2 g) di sucralfato, idrossido di magnesio o di  alluminio. Questo effetto non si verifica se tali  sostanze vengono somministrate dopo un intervallo di 2  ore.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

La ranitidina attraversa la barriera placentare e si  trova nel latte materno, pertanto, non va somministrata  durante la gravidanza e l’allattamento, se non nei  casi, a giudizio e sotto il diretto controllo del  medico, di assoluta necessità.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Qualora, durante la terapia, si notassero stordimento,  sonnolenza, vertigini, evitare di guidare o di operare  sulle macchine o comunque svolgere attività che  richiedano pronta vigilanza.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

I seguenti effetti collaterali sono stati segnalati  nel corso degli studi clinici o della terapia abituale  di pazienti trattati con ranitidina. In molti di questi  casi non è stata definita la correlazione con la  terapia.

-Sistema nervoso centrale : rari casi di malessere,  vertigine, cefalea a volte severa, sonnolenza ed  insonnia. Specie nei pazienti gravemente ammalati, negli  anziani e nei nefropatici, possono verificarsi sporadici  casi reversibili di confusione mentale, allucinazioni,  depressione ed agitazione. In tali evenienze occorre  sospendere la somministrazione.

Risultano alcune segnalazioni di offuscamento  reversibile della vista, attribuibili ad alterazioni  dell’accomodazione.

-Apparato cardiovascolare : come con gli altri  H2-antagonisti, ci sono stati rari casi di bradicardia,  tachicardia, palpitazioni, extrasistole, blocco  atrio-ventricolare e stato di shock.

-Apparato ematopoietico e fegato : in alcuni pazienti  sono stati rilevati mutamenti reversibili nella conta  delle cellule ematiche (leucopenia, trombocitopenia). Rari  casi di agranulocitosi o pancitopenia talvolta  accompagnata da ipoplasia o aplasia midollare.  Segnalazioni occasionali di epatite reversibile   (epatocellulare, colestatica o mista), con o senza  ittero; variazioni transitorie della creatinina plasmatica  e dei testi di funzionalità epatica. Questi ultimi  valori di solito ritornano nella norma durante la  continuazione del trattamento, in caso contrario occorre  sospendere la somministrazione.

-Apparato endocrino : possono verificarsi, seppure  raramente, disturbi della sfera sessuale (impotenza e  alterazioni della libido) e ginecomastia.

-Apparato gastrointestinale : costipazione, diarrea,  nausea, vomito, dolori addominali. Raramente è  stata segnalata pancreatite acuta.

-Apparato muscolo-scheletrico : rare segnalazioni di  dolori muscolari ed artralgie.

-Reazioni di ipersensibilità : shock anafilattico,  orticaria, rash cutaneo, inclusi rari casi indicativi di  eritema multiforme lieve, dermatite bollosa, eczemi, edema  angioneurotico, febbre, broncospasmo, eosinofilia, dolore  toracico e rarissimi casi di alopecia.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

In caso di sovradosaggio ricorrere alle abituali  misure per rimuovere il materiale non assorbito dal  tratto gastrointestinale e, se necessario, si può  ricorrere all’emodialisi per eliminare la ranitidina  dal plasma. Tenere sotto osservazione il paziente e  praticare una terapia di supporto.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Gli studi sperimentali eseguiti hanno dimostrato che  la ranitidina è un potente e selettivo antagonista  competitivo dell’istamina a livello dei recettori  H2. La ranitidina presenta un’affinità  particolarmente elevata verso i recettori H2-gastrici e  risulta particolarmente potente nell’inibire  l’ipersecrezione gastrica indotta da tutta una serie  di secretagoghi nel ratto e nel cane. Ciò appare  di particolare rilevanza poiché la sostanza in  esame ha nella sua struttura un anello furanico invece  dell’anello imidazolico ritenuto finora essenziale  per l’attività H2-bloccante. Inoltre  l’inibizione della secrezione acida gastrica non  è causata da una riduzione dell’irrorazione  ematica della mucosa gastrica, anzi il rapporto tra  flusso sanguigno della mucosa e secrezione acida aumenta  durante l’inibizione della secrezione.

La sostanza in esame ha dimostrato una notevole  efficacia antiulcera sia gastrica che duodenale nei  numerosi modelli sperimentali con cui è stata  valutata.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Due, tre ore dopo la somministrazione, per via orale,  di 150 mg di ranitidina, si ottengono picchi emetici  di 440-545 ng / ml. L’emivita di eliminazione  è di circa 2,5 ore. L’assorbimento della  ranitidina non è significativamente compromesso  dalla concomitante somministrazione di cibo. La principale  via di escrezione è rappresentata dalle urine   (filtrazione glomerulare e secrezione tubulare). La  clearance renale è pari a circa 410 ml / min.   Gli studi condotti somministrando, per via orale,  ranitidina marcata C-14, nel ratto e nel cane,  consentono di affermare che :

-la ranitidina è un farmaco bene assorbito nel  ratto e nel cane;

-viene completamente eliminata tramite le urine e la  bile;

-viene escreta in gran parte come tale, mentre  un’aliquota minore viene metabolizzata conducendo  all’N-ossido, al sulfossido e al demetilderivato.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Gli studi di tossicità acuta e cronica sono  stati condotti su topi, ratti, conigli, cani sia per  via orale che parenterale, senza dimostrare alcun tipo  di rischio tossicologico. In particolare nella  tossicità acuta, nel topo e nel ratto, la DL50  per somministrazione endovenosa è di 75 mg / kg,  mentre per via orale dosi fino a 1000 mg / kg non si  sono dimostrate letali.

Nella tossicità cronica, dosi molto elevate di  ranitidina (fino a 2000 mg / kg / die) somministrate a  topi per tutto il periodo della loro vita, e dosi  fino a 450 mg / kg / die per periodi fino ad un anno,  somministrate nei cani, non hanno dimostrato alcun segno  di tossicità sui vari organi ed apparati  studiati.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Compresse rivestite divisibili : cellulosa  microcristallina; idrossipropilmetilcellulosa; titanio  biossido; magnesio stearato.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Nessuna


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

Scadenza della confezione integra, correttamente  conservata : 36 mesi  (tre anni)


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Non sono necessarie particolari condizioni di  conservazione


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Astuccio di cartone litografato contenente 10  compresse rivestite divisibili in blister di Al-PVC   opaco.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Premere sul blister per far uscire la compressa   rivestita divisibile; nei casi in cui è prevista  la somministrazione di mezza compressa, procedere alla  suddivisione utilizzando il taglio centrale presente sulla  compressa divisibile.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Officina Farmaceutica Fiorentina (O.F.F.) srl

Quartiere Varignano, 12/13/14  -  55049  Viareggio    (LU)


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Ranidex 10 compresse  300 mg  -  AIC N.   028525018


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

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