Rasilez Hct 150 12,5
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina.

Rasilez HCT 150 mg/12,5 mg compresse rivestite con film

02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina.

Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di aliskiren (come emifumarato) e 12,5 mg di idroclorotiazide. Eccipienti: Ogni compressa contiene 25 mg di lattosio monoidrato e 24,5 mg di amido di frumento. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina.

Compressa rivestita con film

Compressa rivestita con film di colore bianco, biconvessa, ovaloide con impresso "LCI" su un lato e "NVR" sull'altro.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina.

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina.

Trattamento dell'ipertensione essenziale negli adulti.

Rasilez HCT è indicato nei pazienti nei quali la pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con aliskiren o idroclorotiazide in monoterapia.

Rasilez HCT è indicato come terapia sostitutiva nei pazienti adeguatamente controllati con aliskiren e idroclorotiazide, somministrati in concomitanza, allo stesso dosaggio dell'associazione.


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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina.

La dose raccomandata di Rasilez HCT è una compressa una volta al giorno. Rasilez HCT deve essere assunto con un pasto leggero una volta al giorno, preferibilmente ogni giorno alla stessa ora. Non si deve assumere succo di pompelmo insieme con Rasilez HCT.

L'effetto antipertensivo si manifesta ampiamente entro 1 settimana e il massimo effetto si osserva in genere entro 4 settimane.

Posologia in pazienti non adeguatamente controllati con aliskiren o idroclorotiazide in monoterapia Si raccomanda di individuare la dose efficace di ciascuno dei due componenti prima di passare alla associazione fissa. Quando clinicamente appropriato, si può considerare il passaggio diretto dalla monoterapia alla associazione fissa.

Rasilez HCT 150 mg /12,5 mg può essere somministrato ai pazienti nei quali non viene raggiunto un adeguato controllo pressorio con 150 mg di aliskiren o 12,5 mg di idroclorotiazide in monoterapia.

Se dopo 2-4 settimane di terapia il controllo pressorio non viene raggiunto, la dose può essere aumentata fino ad un massimo di Rasilez HCT 300 mg/25 mg al giorno. Il dosaggio deve essere personalizzato e aggiustato in funzione della risposta clinica del paziente.

Posologia come terapia sostitutiva Per praticità, i pazienti trattati con aliskiren e idroclorotiazide mediante compresse separate possono passare a una compressa di Rasilez HCT associazione fissa contenente la stessa dose dei principi attivi.

Insufficienza renale Non è richiesto un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). La presenza dell'idroclorotiazide rende l'uso di Rasilez HCT controindicato nei pazienti con grave insufficienza renale (velocità di filtrazione glomerulare (GFR) < 30 ml/min/1,73 m2) (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).

Insufficienza epatica I tiazidici devono essere utilizzati con cautela nei pazienti con funzionalità epatica compromessa. Nei pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata non è richiesto un aggiustamento della dose iniziale (vedere paragrafo 5.2). La presenza dell'idroclorotiazide rende l'uso di Rasilez HCT controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Pazienti anziani (oltre 65 anni) Non è richiesto un aggiustamento del dosaggio iniziale negli anziani.

Pazienti pediatrici Rasilez HCT non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti al di sotto di 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia (vedere paragrafo 5.2).

04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina.

�ˆ’ Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafo 6.1), o ad

altri derivati della sulfonamide. �ˆ’ Storia di angioedema con aliskiren. �ˆ’ Secondo e terzo trimestre di gravidanza, allattamento (vedere paragrafo 4.6). �ˆ’ Grave insufficienza renale (GFR < 30 ml/min/1,73 m2). �ˆ’ Ipokaliemia refrattaria, ipercalcemia. �ˆ’ Grave insufficienza epatica. �ˆ’ L'uso concomitante di aliskiren e di ciclosporina, un inibitore potente della glicoproteina-P (P

gp), e di altri potenti inibitori della P-gp (ad es. chinidina, verapamil) è controindicato (vedere paragrafo 4.5).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina.

Insufficienza cardiaca Aliskiren deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia grave (classe funzionale III-IV secondo New York Heart Association (NYHA)). Rasilez HCT deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca a causa di dati limitati sulla sicurezza e sull'efficacia.

Angioedema Come con altre sostanze che agiscono sul sistema renina-angiotensina, nei pazienti trattati con aliskiren è stato riportato angioedema. Nel caso di insorgenza di angioedema, Rasilez HCT deve essere prontamente interrotto e si deve instaurare una terapia appropriata nonchè il monitoraggio fino a risoluzione completa e permanente dei segni e sintomi insorti. Nel caso ci sia il coinvolgimento della lingua, della glottide o della laringe, si deve somministrare adrenalina. Inoltre devono essere adottate le misure necessarie per assicurare la pervietà delle vie respiratorie del paziente.

Ipovolemia intravascolare Nei pazienti con ipovolemia e/o deplezione di sodio causate da elevati dosaggi di diuretici, dieta con restrizione di sale, diarrea o vomito si può verificare ipotensione sintomatica. Queste condizioni devono essere corrette prima di iniziare la somministrazione di Rasilez HCT.

Squilibrio elettrolitico Come per tutti i pazienti in trattamento con diuretici, il controllo periodico degli elettrolitici sierici deve essere effettuato ad intervalli appropriati. I tiazidici, inclusa l'idroclorotiazide, possono causare uno squilibrio idrico o elettrolitico (comprese ipokaliemia, iponatremia e alcalosi ipocloremica). Segni indicativi di squilibrio idrico o elettrolitico sono secchezza delle fauci, sete, astenia, letargia, sonnolenza, irrequietezza, dolore muscolare o crampi, affaticamento muscolare, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali quali nausea o vomito (vedere paragrafo 4.8).

Sebbene con l'uso di diuretici tiazidici si possa sviluppare ipokaliemia, la terapia concomitante con aliskiren può ridurre l'ipokaliemia indotta dal diuretico. Il rischio di ipokaliemia è maggiore nei pazienti con cirrosi epatica, nei pazienti caratterizzati da abbondante diuresi, nei pazienti con un apporto non adeguato di elettroliti per via orale e nei pazienti in trattamento concomitante con corticosteroidi o ormone adenocorticotropo (ACTH) (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).

Viceversa, a causa dell'aliskiren contenuto in Rasilez HCT, può verificarsi iperkaliemia. Anche se con Rasilez HCT non è stata documentata iperkaliemia clinicamente significativa, i fattori di rischio per lo sviluppo di iperkaliemia includono insufficienza renale e/o insufficienza cardiaca e diabete mellito. Si raccomanda un adeguato monitoraggio del potassio sierico nei pazienti a rischio. Si raccomanda cautela con la somministrazione concomitante di Rasilez HCT e di diuretici risparmiatori di potassio, di integratori di potassio o di sostitutivi del sale contenenti potassio (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).

Non c'è evidenza che Rasilez HCT riduca o prevenga l'iponatremia indotta dal diuretico. La deficienza di cloruro è in genere lieve e di solito non richiede trattamento.

I tiazidici possono ridurre l'escrezione urinaria del calcio e, in assenza di disturbi noti del metabolismo del calcio, causare un aumento intermittente e lieve del calcio sierico. Una marcata ipercalcemia può essere indicativa di iperparatiroidismo latente. La somministrazione dei tiazidici deve essere sospesa prima di effettuare i test di funzionalità paratiroidea.

I tiazidici hanno mostrato di aumentare l'escrezione urinaria del magnesio determinando ipomagnesemia (vedere anche paragrafo 4.5).

Insufficienza renale e trapianto di rene Quando Rasilez HCT è usato nei pazienti con funzionalità renale compromessa, si raccomanda un controllo periodico dei livelli sierici di potassio, creatinina e acido urico. Non vi è esperienza in merito alla somministrazione di Rasilez HCT in pazienti sottoposti di recente a trapianto di rene. Non è necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti con funzionalità renale compromessa con valori di GFR �‰� 30 ml/min/1,73 m2. Tuttavia, nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (GFR �‰� 30 ml/min/1,73 m2 ma < 60 ml/min/1,73 m2), Rasilez HCT deve essere somministrato con cautela.

Come con altre sostanze che agiscono sul sistema renina-angiotensina, si deve prestare cautela quando aliskiren è somministrato in presenza di condizioni che predispongono a disfunzione renale come ipovolemia (ad es. causata da emorragia, diarrea grave o prolungata, vomito prolungato, ecc.), malattia cardiaca, malattia epatica o renale. In pazienti a rischio trattati con aliskiren nell'esperienza postmarketing è stata segnalata insufficienza renale acuta, reversibile con l'interruzione del trattamento. Nel caso di insorgenza di qualsiasi segno di insufficienza renale, si deve prontamente interrompere il trattamento con aliskiren.

Insufficienza epatica I tiazidici devono essere usati con cautela nei pazienti con funzionalità epatica compromessa o con malattia epatica progressiva, poichè alterazioni minori del bilancio idrico e elettrolitico possono causare coma epatico.

Non vi è esperienza clinica con Rasilez HCT nei pazienti con insufficienza epatica.

Inibitori moderati della P-gp La somministrazione concomitante di aliskiren 300 mg e di ketoconazolo 200 mg ha portato ad un aumento del 76% dell'AUC di aliskiren ma ci si può attendere che gli inibitori della P-gp come ketoconazolo aumentino le concentrazioni tissutali più di quelle plasmatiche. Pertanto si deve prestare cautela quando aliskiren è somministrato con inibitori moderati della P-gp come ketoconazolo (vedere paragrafo 4.5).

Stenosi della valvola aortica e mitrale, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva Come per altri vasodilatatori, si consiglia particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi aortica e mitralica o da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.

Stenosi dell'arteria renale e ipertensione renovascolare Non sono disponibili dati da studi clinici controllati sull'uso di Rasilez HCT in pazienti con stenosi unilaterale o bilaterale dell'arteria renale o stenosi di rene unico. Tuttavia, come con altre sostanze che agiscono sul sistema renina-angiotensina, esiste un aumento del rischio di insufficienza renale quando pazienti con stenosi dell'arteria renale vengono trattati con aliskiren. Pertanto si deve prestare cautela in questi pazienti. Nel caso di insorgenza di insufficienza renale, il trattamento deve essere interrotto.

Effetti sul metabolismo e sull'apparato endocrino La terapia con i tiazidici può compromettere la tolleranza al glucosio. Nei pazienti diabetici può essere richiesto un aggiustamento posologico dell'insulina o degli ipoglicemizzanti orali. Durante la terapia con i tiazidici può manifestarsi il diabete mellito latente. Ad oggi non sono disponibili dati da studi clinici specificamente disegnati per valutare la sicurezza di Rasilez HCT in pazienti diabetici.

Alla terapia con i diuretici tiazidici è stato associato un incremento dei livelli di colesterolo e di trigliceridi. In alcuni pazienti trattati con i tiazidici possono verificarsi iperuricemia o manifestazioni gottose.

Generale In caso di diarrea grave e persistente, la terapia con Rasilez HCT deve essere interrotta.

Come con qualsiasi agente antipertensivo, un'eccessiva riduzione della pressione arteriosa nei pazienti con cardiopatia ischemica o patologia cardiovascolare ischemica potrebbe causare infarto del miocardio o ictus.

Reazioni di ipersensibilità alla idroclorotiazide possono verificarsi in pazienti con o senza precedente anamnesi di allergia o di asma bronchiale, ma è più probabile che si verifichino in pazienti con tale anamnesi. Con l'uso dei diuretici tiazidici è stata riportata esacerbazione o attivazione di lupus eritematoso sistemico.

Eccipienti Rasilez HCT contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Rasilez HCT contiene amido di frumento. Questo medicinale può essere dato a persone affette da malattia celiaca. Le persone con allergia al frumento (diversa dalla malattia celiaca) non devono prendere questo medicinale.

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04.5 Interazioni - Inizio Pagina.

Medicinali che influenzano i livelli del potassio: L'effetto dell'idroclorotiazide di deplezione del potassio è attenuato dall'effetto risparmiatore di potassio di aliskiren. Tuttavia questo effetto dell'idroclorotiazide sul potassio sierico potrebbe essere potenziato da altri medicinali associati alla perdita di potassio e all'ipokaliemia (ad es. altri diuretici kaliuretici, lassativi, amfotericina, carbenoxolone, penicillina G sodica, corticosteroidi, ACTH, derivati dell'acido salicilico). Al contrario, in base all'esperienza di utilizzo di altri medicinali che influenzano il sistema reninaangiotensina (RAS), l'uso contemporaneo di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio o altri medicinali che possono aumentare i livelli sierici di potassio (ad es. eparina sodica) può portare ad aumenti del potassio sierico. Si raccomanda un monitoraggio adeguato del potassio sierico nei pazienti a rischio (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

Medicinali influenzati dalle alterazioni di potassio sierico: Si raccomanda il monitoraggio periodico del potassio sierico quando Rasilez HCT è somministrato con medicinali influenzati dalle alterazioni del potassio sierico (ad es. glucosidi della digitale, antiaritmici).

Altri agenti antipertensivi: L'effetto antipertensivo di Rasilez HCT può essere aumentato con l'uso concomitante di altri agenti antipertensivi.

Informazioni addizionali sulle interazioni di aliskiren Aliskiren non ha interazioni note clinicamente rilevanti con i medicinali comunemente usati per trattare l'ipertensione o il diabete.

Le sostanze esaminate negli studi di farmacocinetica clinica con aliskiren comprendono acenocumarolo, atenololo, celecoxib, fenofibrato, pioglitazone, allopurinolo, isosorbide-5mononitrato, irbesartan, digossina, ramipril, valsartan, metformina, amlodipina, atorvastatina, cimetidina e idroclorotiazide. Non sono state riscontrate interazioni clinicamente rilevanti. Di conseguenza non è necessario un aggiustamento della dose di aliskiren o dei medicinali somministrati in concomitanza.

Interazioni con la P-gp: Dagli studi preclinici è risultato che la MDR1/Mdr1a/1b (P-gp) è il principale sistema di efflusso coinvolto nell'assorbimento intestinale e nell'escrezione biliare di aliskiren. Induttori della P-gp (ad es. erba di San Giovanni, rifampicina) potrebbero quindi diminuire la biodisponibilità di aliskiren. Anche se per aliskiren non è stato studiato questo aspetto, è noto che la Pgp controlla anche l'assorbimento tissutale di una varietà di substrati e gli inibitori della P-gp possono aumentare i rapporti di concentrazione dal tessuto al plasma. Pertanto i livelli tissutali possono essere aumentati dagli inibitori della P-gp in misura maggiore dei livelli plasmatici. Il potenziale di interazioni farmacologiche a livello del sito della P-gp dipende probabilmente dal grado di inibizione di questo trasportatore.

Inibitori potenti della P-gp: Uno studio di interazione a dose singola condotto in volontari sani ha dimostrato che la ciclosporina (200 e 600 mg) aumenta la Cmax di aliskiren 75 mg di circa 2,5 volte e l'AUC di circa 5 volte. L'aumento può essere superiore alle dosi più alte di aliskiren. Pertanto è controindicato l'uso concomitante di aliskiren e di inibitori potenti della P-gp (vedere paragrafo 4.3).

Inibitori moderati della P-gp: La somministrazione contemporanea di ketoconazolo (200 mg) e aliskiren (300 mg) ha portato ad un aumento dell'80% dei livelli plasmatici di aliskiren (AUC e Cmax). Studi preclinici indicano che la somministrazione contemporanea di aliskiren e ketoconazolo aumenta l'assorbimento gastrointestinale di aliskiren e ne diminuisce l'escrezione biliare. La variazione nei livelli plasmatici di aliskiren in presenza di ketoconazolo è da attendersi nell'intervallo che si raggiungerebbe se la dose di aliskiren fosse raddoppiata; dosi di aliskiren sino a 600 mg, ovvero due volte la massima dose terapeutica raccomandata, sono risultate ben tollerate negli studi clinici controllati. Inoltre, ci si può attendere che gli inibitori della P-gp aumentino le concentrazioni tissutali più di quelle plasmatiche. Pertanto si deve prestare attenzione quando aliskiren è somministrato con ketoconazolo o altri inibitori moderati della P-gp (itraconazolo, claritromicina, telitromicina, eritromicina, amiodarone).

Substrati della P-gp o inibitori deboli: Non si sono osservate interazioni rilevanti con atenololo, digossina, amlodipina o cimetidina. In caso di somministrazione contemporanea di atorvastatina (80 mg), l'AUC e Cmax di aliskiren (300 mg) allo stato stazionario sono aumentati del 50%.

Succo di pompelmo: Per la mancanza di dati non è possibile escludere una potenziale interazione tra il succo di pompelmo e aliskiren. Non si deve assumere succo di pompelmo insieme con Rasilez HCT.

Furosemide: Quando aliskiren è stato somministrato contemporaneamente a furosemide, l'AUC e la Cmax della furosemide si sono ridotte rispettivamente del 28% e del 49%. Si raccomanda pertanto di controllare gli effetti quando si inizia e si aggiusta la terapia con furosemide per evitarne un possibile sottoutilizzo in situazioni cliniche di sovraccarico di volume.

Medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS): Come con altre sostanze che agiscono sul sistema renina-angiotensina, i FANS possono ridurre l'effetto antipertensivo di aliskiren. In alcuni pazienti con funzionalità renale compromessa (pazienti disidratati o pazienti anziani) la somministrazione concomitante di aliskiren e FANS può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, che di solito è reversibile. Pertanto la combinazione di aliskiren con un FANS richiede cautela, in particolare nei pazienti anziani.

Warfarin: L'effetto di aliskiren sulla farmacocinetica di warfarin non è stato valutato.

Interazioni con il cibo: E' stato dimostrato che pasti ad alto contenuto lipidico riducono sostanzialmente l'assorbimento di aliskiren.

Informazioni additionali sulle interazioni di idroclorotiazide Quando somministrati in concomitanza, i seguenti medicinali possono interagire con i diuretici tiazidici:

Litio: La clearance renale del litio è ridotta dai tiazidici, pertanto il rischio di tossicità da litio può essere aumentato dall'idroclorotiazide. La co-somministrazione di litio e di idroclorotiazide non è raccomandata. Se tale combinazione si rendesse necessaria, si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio durante l'uso concomitante dei due medicinali.

Alcool: Può manifestarsi un potenziamento dell'ipotensione ortostatica.

Medicinali antidiabetici (agenti orali e insuline): Può essere richiesto un aggiustamento del dosaggio del medicinale antidiabetico (vedere paragrafo 4.4).

Colestiramina e resine a base di colestipolo: L'assorbimento di idroclorotiazide risulta alterato in presenza di resine a scambio anionico.

Glicosidi della digitale: Ipokaliemia o ipomagnesemia indotte dai tiazidici favoriscono l'insorgenza di aritmie indotte dalla digitale (vedere paragrafo 4.4).

FANS: In alcuni pazienti la somministrazione di un FANS può ridurre l'effetto diuretico, natriuretico e antipertensivo dei diuretici tiazidici.

Amine pressorie (ad es. noradrenalina): L'effetto delle amine pressorie può essere ridotto.

Medicinali per il trattamento della gotta: Può essere necessario un aggiustamento posologico dei medicinali per il trattamento della gotta in quanto l'idroclorotiazide può innalzare i livelli sierici di acido urico. Può essere necessario un aumento della dose di probenecid o di sulfinpirazone. La somministrazione concomitante di diuretici tiazidici può aumentare l'incidenza delle reazioni di ipersensibilità all'allopurinolo.

Sali di calcio: I diuretici tiazidici possono aumentare i livelli sierici di calcio in quanto ne riducono l'escrezione. Qualora debba essere prescritta un'integrazione di calcio o medicinali risparmiatori di calcio (ad es. terapia con vitamina D), i livelli sierici di calcio devono essere monitorati e il dosaggio del calcio aggiustato di conseguenza.

Derivati del curaro (ad es. tubocurarina): L'effetto dei miorilassanti non depolarizzanti può essere potenziato dall'idroclorotiazide.

Altre interazioni: L'effetto iperglicemico dei beta-bloccanti e del diazossido può essere incrementato dai tiazidici. Gli agenti anticolinergici (ad es. atropina, biperiden) possono aumentare la biodisponibilità dei diuretici tiazidici riducendo la motilità gastrointestinale e la velocità di svuotamento dello stomaco. I tiazidici possono aumentare il rischio di effetti avversi causati da amantadina. I tiazidici possono ridurre l'escrezione renale di medicinali citotossici (ad es. ciclofosfamide, metotrexato) e potenziarne l'effetto mielosoppressivo.

04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina.

Gravidanza Non vi sono dati riguardanti l'uso di aliskiren in donne in gravidanza. Aliskiren non è risultato teratogeno nel ratto o nel coniglio (vedere paragrafo 5.3). Altre sostanze che agiscono direttamente sul RAS sono state associate a gravi malformazioni fetali e morte neonatale quando usate durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza.

L'esposizione prolungata ai tiazidici durante il terzo trimestre di gravidanza può ridurre il volume plasmatico materno e il flusso di sangue utero-placentale, che può causare ischemia feto-placentare e ritardo nella crescita. Inoltre a seguito di esposizione nel periodo pre-parto sono stati riportati rari casi di ipoglicemia e di trombocitopenia in neonati.

Non sono stati condotti studi clinici specifici con questa combinazione, pertanto Rasilez HCT non deve essere usato durante il primo trimestre di gravidanza o in donne che pianificano una gravidanza ed è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Il passaggio ad un opportuno trattamento alternativo deve essere attuato prima di una gravidanza pianificata. Se nel corso della terapia viene accertata una gravidanza, l'uso di Rasilez HCT deve essere interrotto non appena possibile.

Allattamento Rasilez HCT è controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3). Non è noto se aliskiren venga escreto nel latte umano. Nel ratto è stato osservato che aliskiren viene escreto nel latte. I tiazidici vengono escreti nel latte umano e possono inibire la produzione del latte. A causa delle proprietà della sulfonamide, possono causare effetti biologici avversi compreso ipokaliemia, emolisi (difetto di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD)) e ipersensibilità.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina.

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. E' improbabile che Rasilez HCT influenzi la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Quando si guidano veicoli o si utilizzano macchinari si deve tuttavia considerare che con qualunque terapia antipertensiva possono occasionalmente verificarsi capogiri o sonnolenza.

04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina.

Associazione aliskiren/idroclorotiazide La sicurezza di Rasilez HCT è stata valutata in 9 studi clinici con più di 3.900 pazienti, compresi oltre 700 pazienti trattati per oltre 6 mesi e 190 pazienti trattati per oltre 1 anno. L'incidenza di reazioni avverse non è stata associata con il sesso, l'età, l'indice di massa corporea, la razza o l'etnia. Il trattamento con Rasilez HCT ha determinato un'incidenza complessiva di reazioni avverse simile al placebo con dosaggi fino a 300 mg/25 mg. Le reazioni avverse sono state generalmente di natura lieve e transitoria ed hanno richiesto solo poco frequentemente la sospensione della terapia. La più comune reazione avversa al medicinale è la diarrea.

La frequenza delle reazioni avverse di seguito elencate è definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (�‰� 1/10); comune (�‰� 1/100, < 1/10); non comune (�‰� 1/1.000, < 1/100); raro (�‰� 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Patologie gastrointestinali

Comune: Diarrea

Diarrea: Per aliskiren la diarrea è una reazione avversa al farmaco dipendente dalla dose. In studi clinici controllati, nei pazienti trattati con Rasilez HCT l'incidenza di diarrea è stata del 1,3% rispetto al 1,4% nei pazienti trattati con aliskiren o al 1,9% nei pazienti trattati con idroclorotiazide.

Potassio sierico: In un ampio studio clinico controllato verso placebo, gli effetti opposti di aliskiren (150 mg o 300 mg) e idroclorotiazide (12,5 mg o 25 mg) sul potassio sierico si sono quasi bilanciati in molti pazienti. In altri pazienti, può predominare l'uno o l'altro effetto. Nei pazienti a rischio si devono effettuare ad intervalli appropriati determinazioni periodiche del potassio sierico per evidenziare un possibile squilibrio elettrolitico (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).

Informazioni addizionali sui singoli componenti Le reazioni avverse precedentemente riportate con uno dei singoli componenti possono insorgere con Rasilez HCT anche se non sono state osservate negli studi clinici.

Aliskiren

Il trattamento con Aliskiren fino a 300 mg ha determinato un'incidenza complessiva di reazioni avverse simile al placebo. Le reazioni avverse sono state generalmente di natura lieve e transitoria ed hanno richiesto solo poco frequentemente la sospensione della terapia. La più comune reazione avversa al medicinale è la diarrea.

Le reazioni avverse al farmaco, note per aliskiren, sono presentate nella tabella sottostante utilizzando la stessa convenzione descritta in precedenza per la combinazione fissa.

Patologie gastrointestinali

Comune: Diarrea

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non comune: Rash Raro: Angioedema Nell'ambito di studi clinici controllati, l'angioedema si è verificato raramente durante il trattamento con aliskiren, con un'incidenza paragonabile al trattamento con placebo o idroclorotiazide. Sono stati riportati casi di angioedema anche nell'esperienza post-marketing (frequenza non nota). Nel caso di qualsiasi manifestazione che possa suggerire una reazione allergica i pazienti devono interrompere il trattamento e contattare il medico (vedere paragrafo 4.4).

L'incidenza della tosse è risultata simile nei pazienti trattati con placebo (0,6%) e aliskiren (0,9%).

Emoglobina ed ematocrito: sono state osservate lievi diminuzioni di emoglobina ed ematocrito (diminuzioni medie rispettivamente di circa 0,05 mmol/l e 0,16 volume percentuale). Nessun paziente ha sospeso la terapia a causa della comparsa di anemia. Questo effetto è stato osservato anche con altre sostanze che agiscono sul RAS, come gli ACEI e gli antagonisti dei recettori dell'angiotensina.

Potassio sierico: nei pazienti con ipertensione essenziale trattati con aliskiren da solo gli aumenti del potassio sierico sono stati trascurabili e poco frequenti (0,9% rispetto a 0,6% con placebo). Tuttavia, in uno studio in cui aliskiren è stato usato in associazione con un ACEI in una popolazione diabetica, gli aumenti del potassio sierico sono risultati più frequenti (5,5%). Come con qualsiasi sostanza che agisce sul RAS, nei pazienti con diabete mellito, nefropatia o insufficienza cardiaca è pertanto indicato il controllo routinario degli elettroliti e della funzionalità renale.

Nell'esperienza post-marketing, sono stati segnalati disfunzione renale e casi di insufficienza renale acuta in pazienti a rischio (vedere paragrafo 4.4).

Idroclorotiazide

Gli eventi avversi (indipendentemente dalla relazione con il medicinale) riportati con l'uso di idroclorotiazide in monoterapia comprendono:

Patologie del sistema emolinfopoietico

Non nota: Anemia aplastica, depressione midollare, neutropenia/agranulocitosi,
anemia emolitica, leucopenia, trombocitopenia
Disturbi psichiatrici
Non nota: Depressione, disturbi del sonno

Patologie del sistema nervoso

Non nota: Irrequietezza, sensazione di testa vuota (come prima di svenire), vertigini, parestesia, capogiro

Patologie dell'occhio

Non nota: Visione offuscata transitoria, xantopsia

Patologie cardiache

Non nota: Aritmie cardiache

Patologie vascolari

Non nota: Ipotensione posturale

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Non nota: Distress respiratorio (compresa polmonite ed edema polmonare)

Patologie gastrointestinali

Non nota: Pancreatite, anoressia, diarrea, stipsi, irritazione gastrica, sialadenite, perdita dell'appetito

Patologie epatobiliari

Non nota: Ittero (ittero colestatico intraepatico)

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non nota: Reazioni anafilattiche, necrolisi epidermica tossica, vasculite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea), reazioni simili a lupus eritematoso cutaneo, riattivazione del lupus eritematoso cutaneo, reazioni di fotosensibilità, rash, orticaria

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Non nota: Debolezza, spasmo muscolare

Patologie renali e urinarie

Non nota: Nefrite interstiziale, disfunzione renale

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Non nota: Febbre

Esami diagnostici

Non nota: Squilibrio elettrolitico, comprese ipokaliemia e iponatremia (vedere paragrafo 4.4), iperuricemia, glicosuria, iperglicemia, aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi

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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina.

Non sono disponibili informazioni sul trattamento del sovradosaggio con Rasilez HCT. La manifestazione più probabile di un sovradosaggio dovrebbe essere l'ipotensione, correlata all'effetto antipertensivo di aliskiren.

Il sovradosaggio con idroclorotiazide è associato a deplezione di elettroliti (ipokaliemia, ipocloremia, iponatremia) e a disidratazione causata da eccessiva diuresi. I segni e sintomi di sovradosaggio più comuni sono nausea e sonnolenza. L'ipokaliemia può indurre spasmi muscolari e/o accentuare aritmie cardiache associate all'uso concomitante di glicosidi della digitale o di certi medicinali antiaritmici. Nel caso si verifichi ipotensione sintomatica, si deve iniziare un trattamento di supporto.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina.

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina.

Categoria farmacoterapeutica: Inibitore della renina (aliskiren) in associazione con diuretici (idroclorotiazide), codice ATC: C09XA52

Rasilez HCT è l'associazione di due composti antipertensivi per controllare la pressione arteriosa in pazienti con ipertensione essenziale: Aliskiren appartiene alla classe degli inibitori diretti della renina e idroclorotiazide a quella dei diuretici tiazidici. L'associazione di questi principi attivi con meccanismi d'azione complementari esercita un effetto antipertensivo additivo, riducendo la pressione arteriosa in maggior misura rispetto a ogni singolo principio attivo usato in monoterapia.

Aliskiren Aliskiren è un potente e selettivo inibitore diretto della renina umana, non-peptidico e attivo per via orale.

Mediante l'inibizione dell'enzima renina, aliskiren inibisce il sistema renina-angiotensina (RAS) nel punto di attivazione, bloccando la conversione dell'angiotensinogeno ad angiotensina I e riducendo i livelli di angiotensina I e angiotensina II. Mentre altri agenti che inibiscono il RAS (inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACEI) e antagonisti del recettore dell'angiotensina II (ARB)) provocano un aumento compensatorio dell'attività della renina plasmatica (PRA), nei pazienti ipertesi il trattamento con aliskiren riduce la PRA del 50-80% circa. Riduzioni simili sono state riscontrate quando aliskiren è stato associato ad altri agenti antipertensivi. Le implicazioni cliniche degli effetti sulla PRA non sono al momento note.

Nei pazienti ipertesi, la somministrazione di aliskiren a dosi di 150 mg e 300 mg una volta al giorno induce riduzioni dose-dipendenti della pressione arteriosa sia sistolica sia diastolica, che vengono mantenute nell'intero intervallo di 24 ore tra le dosi (mantenendo il beneficio nelle prime ore del mattino), con un rapporto medio picco-valle per la risposta diastolica che per la dose di 300 mg arriva fino al 98%. L'85-90% dell'effetto antipertensivo massimo è stato osservato dopo 2 settimane. L'effetto antipertensivo si è mantenuto nel trattamento a lungo termine (12 mesi), ed è risultato indipendente da età, sesso, indice di massa corporea ed etnia.

Nei pazienti trattati nell'ambito di studi clinici controllati non è stata evidenziata ipotensione da prima dose né alcun effetto sulla frequenza cardiaca. Con la sospensione del trattamento la pressione arteriosa è tornata gradualmente ai livelli basali nell'arco di parecchie settimane, senza evidenza di effetti rebound per la pressione arteriosa o la PRA.

In uno studio della durata di 6 mesi su 599 pazienti con ipertensione arteriosa, diabete mellito di tipo 2 e nefropatia, in tutti quelli in trattamento con losartan 100 mg e con terapia antipertensiva ottimale di base, l'aggiunta di aliskiren 300 mg ha portato ad una riduzione del 20% rispetto al placebo del rapporto albumina:creatinina urinaria (UACR), cioè da 58 mg/mmol a 46 mg/mmol. La proporzione di pazienti che aveva avuto una riduzione di almeno il 50% dell'UACR alla fine dello studio rispetto al basale è risultata rispettivamente del 24,7% e del 12,5% per aliskiren e per il placebo. Non è stabilita la rilevanza clinica di una riduzione dell'UACR in assenza di un effetto sulla pressione. Aliskiren non ha avuto influenza sulla concentrazione sierica della creatinina ma è stato associato ad un incremento della frequenza (4,2% vs 1,9% per il placebo) di concentrazione sierica del potassio (�‰� 6,0 mmol/l), anche se ciò non è risultato statisticamente significativo.

In uno studio della durata di 3 mesi su 302 pazienti con insufficienza cardiaca stabile di grado lieve, tutti quelli che erano in trattamento con la terapia standard per l'insufficienza cardiaca stabile, avevano ben tollerato l'aggiunta di aliskiren 150 mg. I livelli di peptide natriuretico di tipo B (BNP) erano risultati ridotti del 25% nel braccio di trattamento aliskiren rispetto al placebo. Non è noto comunque il significato clinico di questa riduzione.

Sono disponibili studi sulla terapia in associazione di aliskiren con il diuretico idroclorotiazide, con l'ACEI ramipril, con il calcioantagonista amlodipina, con l'ARB valsartan e con il beta bloccante atenololo. Queste associazioni sono state efficaci e ben tollerate.

Idroclorotiazide Il sito d'azione dei diuretici tiazidici è prevalentemente nel tubulo renale contorto distale. E' stata osservata la presenza di un recettore ad alta affinità nella corteccia renale che è risultato il sito di legame primario per l'azione dei diuretici tiazidici e l'inibizione del trasporto di NaCl nel tubulo contorto distale. Il meccanismo d'azione dei tiazidici si attua attraverso l'inibizione del trasporto di Na+ Cl-, per competizione con il sito del Cl-, alterando quindi il meccanismo di riassorbimento degli elettroliti: aumentando direttamente l'escrezione del sodio e del cloro in quantità equivalenti ed indirettamente riducendo il volume plasmatico mediante questa azione diuretica, con un conseguente aumento dell'attività della renina plasmatica, della secrezione dell'aldosterone e della perdita del potassio urinario ed una diminuzione del potassio sierico.

Aliskiren/idroclorotiazide Negli studi clinici sono stati trattati con Rasilez HCT una volta al giorno più di 3.900 pazienti ipertesi.

Nei pazienti ipertesi la somministrazione di Rasilez HCT una volta al giorno ha determinato riduzioni dose-dipendenti della pressione arteriosa sia sistolica che diastolica, che si sono mantenute nell'intero intervallo di 24 ore tra le dosi. L'effetto antipertensivo si manifesta ampiamente entro 1 settimana e il massimo effetto è di solito osservato entro 4 settimane. L'effetto antipertensivo si è mantenuto nel corso del trattamento a lungo termine ed è risultato indipendente dall'età, sesso, indice di massa corporea ed etnia. L'effetto antipertensivo dopo una dose singola dell'associazione persiste per 24 ore. Dopo l'interruzione del trattamento con aliskiren (aliskiren in monoterapia o con idroclorotiazide), la pressione arteriosa ritorna gradualmente ai valori precedenti al trattamento (3-4 settimane) senza alcuna evidenza di effetto rebound.

Rasilez HCT è stato studiato nell'ambito di uno studio clinico controllato verso placebo che ha incluso

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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina.

Aliskiren

Assorbimento

In seguito all'assorbimento per via orale, la concentrazione plasmatica di picco di aliskiren è raggiunta dopo 1-3 ore. La biodisponibilità assoluta di aliskiren è del 2-3% circa. Pasti con alto contenuto lipidico riducono la Cmax dell'85% e l'AUC del 70%. In seguito a somministrazione singola giornaliera, le concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario sono raggiunte entro 5-7 giorni ed i livelli allo stato stazionario sono circa 2 volte superiori rispetto alla dose iniziale.

Distribuzione

In seguito a somministrazione per via endovenosa, il volume medio di distribuzione allo stato stazionario è di circa 135 litri, suggerendo che aliskiren si distribuisce ampiamente nello spazio extravascolare. Il legame di Aliskiren alle proteine plasmatiche è moderato (47-51%) e indipendente dalla concentrazione.

Metabolismo ed eliminazione

L'emivita media è di circa 40 ore (range 34-41 ore). Aliskiren viene eliminato principalmente come composto immodificato nelle feci (recupero della dose orale radioattiva = 91%). Viene metabolizzato circa l'1,4% della dose orale complessiva. L'enzima responsabile del metabolismo è il CYP3A4. In seguito a somministrazione per via orale, lo 0,6% circa della dose si ritrova nell'urina. Dopo somministrazione endovenosa, la clearance plasmatica media è circa 9 l/h.

Linearità

L'esposizione ad aliskiren aumenta poco più che in proporzione all'aumento della dose. Dopo somministrazione di una dose singola nell'intervallo di dosaggio compreso tra 75 e 600 mg, il raddoppio della dose risulta in un aumento di ~2,3 volte dell'AUC e 2,6 volte della Cmax. I meccanismi responsabili della deviazione dalla proporzionalità della dose non sono stati identificati. Un meccanismo possibile è la saturazione dei trasportatori a livello del sito di assorbimento o della clearance epatobiliare.

Idroclorotiazide

Assorbimento

Dopo somministrazione per via orale l'idroclorotiazide viene rapidamente assorbita (tmax circa 2 ore) con caratteristiche di assorbimento simili sia per la sospensione che per le compresse. Dopo somministrazione orale, la biodisponibilità assoluta dell'idroclorotiazide è del 60-80%. E' stato segnalato che la somministrazione contemporanea con il cibo può aumentare o diminuire la disponibilità sistemica dell'idroclorotiazide, rispetto ai soggetti a digiuno. L'entità di questi effetti è minima e riveste una limitata importanza clinica.

Distribuzione

Il volume di distribuzione apparente è 4-8 l/kg. L'idroclorotiazide circolante è legata alle proteine sieriche (40-70%), prevalentemente all'albumina sierica. L'idroclorotiazide si accumula anche negli eritrociti in quantità circa 3 volte superiori ai livelli plasmatici.

Metabolismo ed eliminazione

Dopo somministrazione orale > 95% della dose assorbita viene escreta come composto inalterato nelle urine. Le cinetiche di distribuzione e di eliminazione sono di solito descritte mediante una funzione di decadimento biesponenziale, con un'emivita terminale di 6-15 h.

Linearità

L'aumento dell'AUC medio è risultato lineare e proporzionale alla dose nell'ambito dell'intervallo terapeutico. Non ci sono modifiche della cinetica di idroclorotiazide dopo dosi ripetute e l'accumulo è minimo quando somministrata una volta al giorno.

Aliskiren/idroclorotiazide Dopo somministrazione orale delle compresse di Rasilez HCT, la concentrazione plasmatica di picco è raggiunta in media entro 1 ora per aliskiren e 2,5 ore per idroclorotiazide.

La percentuale e l'estensione dell'assorbimento di Rasilez HCT sono equivalenti alla biodisponibilità di aliskiren e di idroclorotiazide somministrati come singola monoterapia. Si sono osservati effetti del cibo paragonabili per Rasilez HCT e per le singole monoterapie.

Caratteristiche dei pazienti Rasilez HCT, somministrato una volta al giorno, è un efficace trattamento antipertensivo in pazienti adulti, indipendentemente dal sesso, età, indice di massa corporea ed etnia.

La farmacocinetica di aliskiren e di idroclorotiazide non è risultata modificata in modo significativo nei pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. Di conseguenza non è richiesto alcun aggiustamento della dose iniziale di Rasilez HCT nei pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. Non sono disponibili dati su pazienti con insufficienza epatica severa trattati con Rasilez HCT. Tuttavia, per la presenza dell'idroclorotiazide, Rasilez HCT è controindicato nei pazienti con insufficienza epatica severa (vedere paragrafo 4.3).

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (vedere paragrafi 4.4 e 4.2). Per Rasilez HCT non sono disponibili dati in pazienti con insufficienza renale severa (GFR < 30 ml/min/1,73 m2). Tuttavia, come è prevedibile per un composto che si elimina quasi esclusivamente per via renale, la funzionalità renale ha un marcato effetto sulla cinetica dell'idroclorotiazide. Pertanto Rasilez HCT è controindicato nei pazienti con insufficienza renale severa (GFR < 30 ml/min/1,73 m2) (vedere paragrafo 4.3).

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose iniziale di Rasilez HCT nei pazienti anziani.

Non sono disponibili dati di farmacocinetica nella popolazione pediatrica.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina.

Studi di Safety Pharmacology con aliskiren non hanno rivelato alcun effetto avverso sulle funzioni nervose centrali, respiratorie o cardiovascolari. I risultati degli studi di tossicità a dosi ripetute negli animali sono consistenti con il noto potenziale di irritazione locale o l'effetto farmacologico atteso di aliskiren. Non è stato riscontrato potenziale carcinogeno per aliskiren in uno studio di 2 anni nel ratto e in uno studio di 6 mesi nel topo transgenico. Un adenoma del colon e un adenocarcinoma del cieco riscontrati nel ratto alla dose di 1.500 mg/kg/die non sono risultati statisticamente significativi. Aliskiren si è dimostrato privo di qualsiasi potenziale mutageno, di tossicità embriofetale o di teratogenicità. Nel ratto non sono stati influenzati la fertilità, lo sviluppo pre-natale e quello postnatale.

Le valutazioni precliniche per supportare la somministrazione di idroclorotiazide nell'uomo comprendono saggi di genotossicità in vitro e studi di tossicità riproduttiva e di carcinogenicità nei roditori. Per l'idroclorotiazide sono disponibili approfonditi dati clinici che sono riportati nei relativi paragrafi.

Le evidenze osservate negli studi di tossicità a 2 e a 13 settimane sono risultate consistenti con quelle osservate in precedenza per aliskiren o idroclorotiazide in monoterapia. Non sono state osservate nuove evidenze inattese rilevanti per l'uso nell'uomo. Nello studio di tossicità a 13 settimane nel ratto si è osservato un aumento della vacuolazione cellulare della zona glomerulosa nella ghiandola surrenale. L'evidenza è stata osservata in animali trattati con idroclorotiazide ma non negli animali in trattamento con solo aliskiren o con il veicolo. Non vi sono prove di un potenziamento di questa evidenza con l'associazione fissa di aliskiren/idroclorotiazide in quanto risulta apparire solo con un grado minimo di gravità in tutti gli animali.

06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina.

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina.

Nucleo della compressa: Cellulosa microcristallina Crospovidone Lattosio monoidrato Amido di frumento Povidone Magnesio stearato Silice colloidale anidra Talco

Rivestimento: Talco Ipromellosa Macrogol Titanio diossido (E171)

06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina.

Non pertinente.

06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina.

24 mesi

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina.

Non conservare a temperatura superiore ai 30°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità.

06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina.

Blisters di PA/Alu/PVC - Alu: Confezioni singole contenenti 7, 14, 28, 30, 50 o 56 compresse. Confezioni multiple contenenti 90, 98 o 280 compresse.

Blisters di PVC/policlorotrifluoroetilene (PCTFE) - Alu: Confezioni singole contenenti 7, 14, 28, 30, 50, 56, 90 o 98 compresse. Confezioni singole (blister divisibile per dose unitaria) contenenti 56 x 1 compresse. Confezioni multiple contenenti 280 compresse. Confezioni multiple (blister divisibile per dose unitaria) contenenti 98 x 1 compresse.

�ˆ possibile che non tutte le confezioni o i dosaggi siano commercializzati.

06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina.

08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina.

09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina.

10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina.