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RELENZA
Ciascuna quantità di polvere per inalazione predosata (un alveolo) contiene 5 mg di zanamivir.
Ciascuna inalazione erogata (la quantità rilasciata dall’inalatore del DISKHALER), contiene 4.0 mg di zanamivir.
Per gli eccipienti, vedi sezione 6.1.
Polvere per inalazione predosata
Relenza è indicato per il trattamento dell’influenza, sostenuta sia da virus di tipo A che di tipo B, negli adulti e adolescenti di età uguale o maggiore di 12 anni, che manifestano i sintomi tipici dell’influenza in presenza di influenza circolante nella comunità.
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Il trattamento deve iniziare il più presto possibile, entro 48 ore dopo l’insorgenza dei sintomi.
Relenza va somministrato per via inalatoria orale utilizzando l’apposito inalatore “Diskhaler” fornito con la confezione. Per ogni inalazione deve essere usato un alveolo.
La dose raccomandata di Relenza è di 2 inalazioni (2 x 5 mg) due volte al giorno per 5 giorni, per un totale di 20 mg al giorno di dose inalata.
I farmaci somministrati per inalazione, ad esempio i medicinali per la cura dell’asma, devono essere inalati prima della somministrazione di Relenza (vedi sezione 4.4).
Pazienti con compromissione renale o epatica: non viene richiesta alcuna modifica della posologia (Vedi sezione 5.2).
Pazienti anziani : non viene richiesta alcuna modifica della posologia (Vedi sezione 5.2).
Ipersensibilità verso qualsiasi componente della preparazione (vedi Informazioni farmaceutiche 6.1 Elenco degli eccipienti).
A causa del limitato numero di pazienti con asma grave o con altre malattie respiratorie croniche, pazienti con malattie croniche instabili o pazienti immunocompromessi (vedi sezione 5.1) che sono stati trattati, non è stato possibile dimostrare l'efficacia e la sicurezza di Relenza in questi gruppi.
Nei pazienti anziani di età ≥ ai 65 anni l’efficacia di zanamivir non è stata stabilita (vedi sezione 5.1).
Sono stati riportati casi molto rari di pazienti in trattamento con Relenza che hanno avuto broncospasmo e/o peggioramento anche acuto e/o grave della funzione respiratoria.
Alcuni di questi pazienti non avevano precedenti di malattie respiratorie. I pazienti che manifestano tali reazioni devono sospendere Relenza ed immediatamente richiedere il consiglio del medico.
A causa della limitata esperienza, i pazienti con asma grave richiedono un'attenta valutazione del rischio in relazione al beneficio atteso e Relenza non deve essere somministrato senza che siano disponibili un attento controllo medico e adeguati strumenti clinici in caso di broncocostrizione. Nei pazienti con asma persistente e grave broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) la gestione della malattia di base deve essere ottimizzata durante la terapia con Relenza.
Nel caso zanamivir sia considerato appropriato per pazienti con asma o broncopneumopatia cronica ostruttiva, il paziente deve essere informato del potenziale rischio di broncospasmo con Relenza e deve avere a disposizione un broncodilatatore a rapida insorgenza di azione.
I pazienti in terapia di mantenimento con broncodilatatori devono essere avvertiti di usare il loro broncodilatatore prima di assumere Relenza (vedi sezione 4.2).
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Zanamivir non si lega alle proteine plasmatiche e non è metabolizzato o modificato a livello epatico.
Sono improbabili interazioni clinicamente significative con altri farmaci.
Zanamivir, somministrato per 28 giorni, non riduce la risposta immunitaria protettiva al vaccino dell’influenza.
Gravidanza:
Non è stata stabilita la sicurezza dell’impiego di Relenza durante la gravidanza.
Nei ratti e nei conigli, zanamivir ha dimostrato di attraversare la placenta. Alti dosaggi di zanamivir non erano associati con malformazioni nei ratti e nei conigli e sono state riportate solo alterazioni minori. Il rischio potenziale per l’uomo è sconosciuto.
Relenza non deve essere somministrato in gravidanza a meno che il beneficio atteso per la madre non superi ogni possibile rischio per il feto.
Allattamento:
Nel ratto è stato dimostrato che zanamivir viene secreto nel latte. Tuttavia non si hanno informazioni sulla secrezione nel latte materno umano.
Non si raccomanda l’uso di zanamivir nelle madri che allattano al seno.
Non noti.
Sono stati riportati rari casi di pazienti con pre-esistenti malattie respiratorie (asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva ) e casi molto rari di pazienti senza una pre-esistente malattia respiratoria in cui si è manifestato broncospasmo acuto e/o grave peggioramento della funzione respiratoria dopo l'uso di Relenza (vedi sezione 4.4).
Gli eventi avversi considerati almeno possibilmente correlati al trattamento sono elencati di seguito per tipo di organo e parte del corpo e per frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come molto comune (>1/10), comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1000, <1/100), raro (>1/10.000, < 1/1000), molto raro (<1/10.000).
Disturbi del sistema immunitario:
Molto raro: reazione di tipo allergico comprendente edema facciale e orofaringeo.
Disturbi respiratori, toracici e mediastinici:
Molto raro: broncospasmo, dispnea, senso di restringimento o costrizione della gola
Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo:
Molto raro: rash, orticaria.
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Un sovradosaggio accidentale è improbabile a causa delle limitazioni fisiche imposte dalla somministrazione inalatoria, e della scarsa biodisponibilità orale (2-3%) di zanamivir. Sono state somministrate per inalazione orale (mediante un nebulizzatore) dosi di zanamivir fino a 64 mg/die (circa 3 volte la dose massima giornaliera raccomandata) senza che si siano manifestati effetti avversi. Inoltre, l’esposizione sistemica mediante somministrazione endovenosa fino a 1.200 mg /die per 5 giorni, non ha mostrato effetti avversi.
Codice ATC: J05AH01
Meccanismo d’azione:
Zanamivir è un inibitore selettivo della neuroaminidasi, proteina enzimatica di superficie presente nelle membrane virali del virus dell’influenza.
L’inibizione della neuroaminidasi avviene in vitro a concentrazioni molto basse di zanamivir (inibizione del 50% a 0,64nM - 7,9nM, sia contro il ceppo virale A e B).
La neuroaminidasi virale favorisce il rilascio di nuove particelle virali neo sintetizzate, dalle cellule infettate, e può facilitare l’accesso del virus attraverso il muco verso la superficie delle cellule epiteliali, per permettere l’infezione virale di altre cellule.
L’inibizione di questo enzima sia in vivo che in vitro, limita la replicazione del virus di tipo A e di tipo B, e comprende tutti i sottotipi di neuroaminidasi conosciuti del virus dell’influenza A.
L’attività di zanamivir avviene a livello extracellulare. Zanamivir riduce la propagazione dei virus dell’influenza A e B attraverso l’inibizione del rilascio di virioni infettivi dell’influenza dalle cellule epiteliali del tratto respiratorio. La replicazione del virus è limitata all’epitelio superficiale del tratto respiratorio.
L’efficacia di una somministrazione locale di zanamivir nel tratto respiratorio, è stata confermata negli studi clinici. Al momento non sono stati riscontrati virus dotati di ridotta sensibilità a zanamivir nei campioni ottenuti pre e post trattamento da pazienti negli studi clinici.
Esperienza clinica:
Relenza allevia i sintomi dell’influenza e riduce la loro durata mediana di 1,5 giorni (range 0,25 - 2,5 giorni) come viene specificato nella tabella di seguito.
L’efficacia di Relenza è stata dimostrata nei soggetti altrimenti sani se il trattamento è iniziato entro 48 ore dall’insorgenza dei sintomi.
Non è stato documentato un beneficio nei pazienti affetti da influenza senza febbre (< 37,8°C). Sono stati condotti cinque studi multicentrici di Fase III randomizzati, controllati con placebo a gruppi paralleli (NAIB3001, NAIA3002, NAIB3002, NAI30008 e NAI30012) con zanamivir per il trattamento dell’influenza A e B acquisita naturalmente. Lo studio NAI30008 ha arruolato solo pazienti con asma (n=399), BPCO (n=87), o asma e BPCO (n=32) e lo studio NAI30012 ha reclutato solo pazienti anziani (≥65 anni) (n=358). La popolazione arruolata di questi cinque studi, comprendeva 2471 pazienti dei quali 1266 hanno ricevuto 10 mg di zanamivir due volte al giorno per inalazione orale. Il principale parametro di valutazione dell’efficacia era identico per tutti e cinque gli studi di Fase III, ad esempio il tempo di attenuazione dei segni e dei sintomi clinicamente significativi dell’influenza. L’attenuazione era definita come assenza di febbre, es. temperatura < 37,8°C e assenza di sensazione soggettiva di febbre (espresso come normale/assente in NAI30012) e assenza o presenza solo in forma lieve (espresso come normale/assente in NAI30012) dei sintomi correlati (cefalea, mialgia, tosse, mal di gola) per un periodo di almeno 24 ore consecutive.
Confronto del tempo mediano (giorni) di attenuazione dei sintomi dell’influenza:
Popolazione positiva all’influenza
Studio | Placebo | Zanamivir 10 mg inalati due volte al giorno | Differenza in Giorni | (95% CI) valore di p |
NAIB3001 | n=160 6.0 | n=161 4.5 | 1.5 | (0.5, 2.5) 0.004 |
NAIA3002 | n =257 6.0 | n=312 5.0 | 1.0 | (0.0, 1.5) 0.078 |
NAIB3002 | n =141 7.5 | n=136 5.0 | 2.5 | (1.0, 4.0) <0.001 |
Analisi combinata di NAIB3001, NAIA3002, NAIB3002 | n =558 6.5 | n=609 5.0 | 1.5 | (1.0, 2.0) <0.001 |
Studio asma /BPCO NAI30008 | n =153 7.0 | n=160 5.5 | 1.5 | (0.5, 3.25) <0.009 |
Studio negli anziani NAI30012* | n =114 7.5 | n=120 7.25 | 0.25 | (-2.0 a 3.25) 0.609 |
Il tempo mediano di attenuazione dei sintomi dell’influenza nei pazienti anziani (≥ ai 65 anni) non era ridotto in maniera significativa.
Nella popolazione arruolata la differenza nel tempo di attenuazione dei sintomi è stata 1.0 giorno (95% CI: da 0,5 a 1,5) nell’analisi combinata degli studi NAIB3001, NAIA3002, NAIB3002, 1.0 giorno (95% CI: da 0 a 2) nello studio NAI30008 e 1.0 giorno (95% CI: da 1.0 a 3.0) nello studio NAI30012.
In un’analisi combinata di pazienti con influenza B (n=163) che includeva 79 pazienti trattati con zanamivir, si è osservato un beneficio del trattamento di 2 giorni (95% CI: da 0,5 a 3,50).
In un’analisi complessiva dei tre studi di Fase III nei soggetti positivi all’influenza, per la maggior parte adulti sani, l’incidenza delle complicanze è stata di 152/558 (27%) nei soggetti che ricevevano placebo e di 119/609 (20%) nei soggetti che ricevevano zanamivir (rischio relativo 0,73; 95% CI da 0,59 a 0,90, p=0,004). Nello studio NAI30008 che arruolava pazienti con asma e BPCO, l’incidenza delle complicanze è stata di 56/153 (37%) nei soggetti positivi all’influenza che ricevevano placebo e di 52/160 (33%) nei soggetti positivi all’influenza che ricevevano zanamivir (rischio relativo 0,89; 95% CI da 0,65 a 1,21, p=0,520). Nello studio NAI30012 con pazienti anziani arruolati l’incidenza di complicazioni è risultata pari a 46 pazienti su 114 (40%) positivi all’influenza trattati con placebo e 39 pazienti su 120 (33%) positivi all’influenza trattati con zanamivir (rischio relativo 0.80, 95% CI: 0.57 a 1.13, p=0.256).
In uno studio controllato con placebo, in pazienti con asma di entità prevalentemente lieve/moderata e/o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), non è stata evidenziata alcuna differenza clinicamente significativa tra zanamivir e placebo nel volume espiratorio forzato in un secondo (FEV1) o nel picco di flusso espiratorio (PEFR), misurati durante e dopo la fine del trattamento.
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Assorbimento: studi di farmacocinetica nell’uomo hanno dimostrato che la biodisponibilità totale del farmaco è bassa [la media (min-max) è del 2% (1%-5%)]. Studi simili di zanamivir inalato per via orale indicano che circa 10-20% della dose è assorbita a livello sistemico con un picco della concentrazione sierica entro 1-2 ore.
Lo scarso assorbimento del farmaco risulta in una bassa concentrazione sistemica di zanamivir dopo inalazione orale.
Non si evidenzia alcuna modifica nella cinetica dopo dosi ripetute per somministrazione per inalazione orale.
Distribuzione: dopo inalazione orale, zanamivir si deposita in maniera estesa ad alte concentrazioni nel tratto respiratorio portando in questo modo il farmaco nel sito dell’infezione dell’influenza. Dopo somministrazione di una singola dose di 10 mg, le concentrazioni di zanamivir sono state misurate nell’ espettorato indotto. Le concentrazioni di zanamivir di 337 (range 58-1593) e 52 (range 17-286) volte sopra la mediana della neuroaminidasi virale IC50 venivano misurate a 12 ore e 24 ore rispettivamente.
L’alta concentrazione di zanamivir nel tratto respiratorio provoca una rapida inibizione della neuroaminidasi virale. Il maggior sito diretto di deposizione è quello orofaringeo (media 78%) da dove zanamivir viene rapidamente eliminato verso il tratto gastrointestinale. La quantità depositata precocemente nei polmoni varia tra l’8 e il 21%.
Metabolismo: è stato dimostrato che zanamivir viene escreto a livello renale come farmaco immodificato e non viene metabolizzato. Studi in vitro hanno dimostrato che zanamivir non induce l’attività di una serie di isoenzimi substrati per il citocromo P450 (CYP1A/2, A6, 2C9, 2C18, 2D6; 2E1, 3A4) nei microsomi epatici umani e non induce l’espressione del citocromo P450 nei ratti, suggerendo che siano improbabili interazione a livello metabolico con altri farmaci in vivo.
Eliminazione: l’emivita sierica di zanamivir in seguito a somministrazione per inalazione orale, è compresa in un intervallo tra 2,6 e 5,05 ore. Esso viene interamente escreto immodificato nelle urine. Il valore totale di clearance è compreso fra 2,5 e 10,9 L/ora come calcolato approssimativamente sulla base della clearance renale. L’eliminazione renale viene completata entro 24 ore.
Pazienti con compromissione renale: circa il 10-20% della dose inalata di zanamivir viene assorbita. Nel gruppo di pazienti con compromissione renale grave arruolati nello studio di somministrazione singola endovenosa, i soggetti sono stati sottoposti a prelievo dopo una dose endovenosa di 2 mg, equivalente a 2 - 4 volte l’esposizione attesa dopo l’inalazione.
Usando un normale dosaggio (10 mg due volte al giorno) l’esposizione prevista al quinto giorno è 40 volte inferiore di quella tollerata in soggetti sani dopo ripetute somministrazioni endovenose.
Considerata l’importanza delle concentrazioni locali, la bassa esposizione sistemica e la precedente tollerabilità dimostrata da esposizioni molto più elevate, non si ritiene necessario alcun aggiustamento della dose.
Pazienti con compromissione epatica: zanamivir non viene metabolizzato, pertanto non è richiesto alcun aggiustamento della posologia in pazienti con compromissione epatica.
Pazienti anziani: alla dose terapeutica di 20 mg al giorno, la biodisponibilità è bassa (10-20%) e per questo non vi è una significativa esposizione a livello sistemico del paziente a zanamivir. E’ improbabile che qualsiasi alterazione dei parametri farmacocinetici che si possa verificare con l’età, abbia un’implicazione clinica e pertanto, non è richiesta alcuna modificazione della posologia.
Studi generali di tossicità non hanno dimostrato alcuna tossicità significativa di zanamivir.
Zanamivir non si è dimostrato genotossico e non è stato rilevato alcun segno clinicamente significativo in studi di cancerogenesi a lungo termine nel ratto e nel topo.
Lattosio monoidrato (contenente proteine del latte).
Non pertinente.
5 anni.
Il blister circolare di Relenza, chiamato Rotadisk, non deve essere conservato a temperatura superiore a 30oC.
Relenza polvere per inalazione è confezionato in blister circolari laminati in alluminio (Rotadisk) muniti di quattro alveoli regolarmente distanziati tra loro. Il Diskhaler, inalatore in materiale plastico azionato dall’inspirazione, viene impiegato per la somministrazione delle dosi (il contenuto di due alveoli costituisce una dose) dei blister circolari ed è fornito nella confezione.
La confezione consiste di 1 o 5 Rotadisk (4 alveoli in ogni Rotadisk) e un Diskhaler.
Relenza polvere per inalazione è confezionato in blister circolari laminati in alluminio (Rotadisk) muniti di quattro alveoli regolarmente distanziati tra loro. Il Diskhaler, inalatore in materiale plastico azionato dall’inspirazione, viene impiegato per la somministrazione delle dosi (il contenuto di due alveoli costituisce una dose) dei blister circolari ed è fornito nella confezione.
La confezione consiste di 1 o 5 Rotadisk (4 alveoli in ogni Rotadisk) e un Diskhaler. L’inalatore (Diskhaler) è caricato con un blister circolare (Rotadisk) contenente la polvere inalatoria contenuta nei singoli alveoli. Questi alveoli vengono perforati con l’uso dell’inalatore e, mediante una profonda inspirazione, la polvere può venire inalata attraverso il boccaglio nel tratto respiratorio. Nella confezione sono contenute le istruzioni per l’uso.
GlaxoSmithKline S.p.A. - Via Fleming, 2 Verona
1 Rotadisk da 4 alveoli da 5 mg per alveolo A.I.C.: 034497014/M
5 Rotadisk da 4 alveoli da 5 mg per alveolo A.I.C.: 034497026/M
19/10/1999
01/03/2005