Rhophylac 300 Mcg
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

RHOPHYLAC 300 mcg


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Immunoglobulina umana anti-D

2 ml di soluzione iniettabile in siringa pre-riempita contengono 1500 UI (300 mcg ) di immunoglobulina umana anti-D corrispondenti ad una concentrazione di 750 UI (150 mcg )/ml

Il prodotto contiene un massimo di 30 mg/ml di proteine plasmatiche umane, di cui 10 mg/ml sono costituiti da albumina umana come stabilizzante. Almeno il 95% delle altre proteine plasmatiche è costituito da IgG. Rhophylac non contiene più di 5 mcg /ml di IgA.

Per l’elenco completo degli eccipienti,vedere paragrafo 6.1


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Soluzione iniettabile in siringa pre-riempita.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Prevenzione della immunizzazione Rh(D) in donne Rh(D)-negative:

Gravidanza e parto di un feto/neonato Rh(D)-positivo

Aborto/minaccia di aborto, gravidanza ectopica o mola idatiforme.

Emorragia transplacentare conseguente ad una emorragia ante-parto, ad una amniocentesi, ad una biopsia dei villi coriali o a procedure ostetriche di manipolazione, come ad esempio la versione cefalica esterna, o ad un trauma addominale.

Trattamento di soggetti Rh(D) negativi dopo trasfusioni incompatibili di sangue Rh(D) positivi od altri prodotti contenenti eritrociti.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Posologia

Lo schema posologico seguente viene raccomandato sulla base degli studi clinici condotti con Rhophylac; tuttavia, occorre tenere in considerazione le linee guida professionali per l’impiego delle IgG anti-D nei vari Stati Membri dell’UE.

Prevenzione della immunizzazione Rh(D) in donne Rh(D)-negative:

Profilassi ante-parto: la dose raccomandata è una dose singola pari a 300 mcg (1500 UI) somministrata per via endovenosa od intramuscolare alla 28° – 30° settimana di gravidanza.

Profilassi post-parto: per somministrazione endovenosa, si ritiene che 200 mcg (1000 UI) siano una dose sufficiente, mentre vengono raccomandati da 200 (1000 UI) a 300 mcg (1500 UI) per somministrazione intramuscolare. Rhophylac deve essere somministrato prima possibile entro 72 ore dal parto. La dose post-parto deve essere somministrata anche quando sia stata effettuata una profilassi ante-parto. Se si sospetta una emorragia materno-fetale massiva [maggiore di 4 ml (0.7-0.8% delle donne )], ad esempio in caso di anemia fetale o di morte fetale intrauterina, deve essere determinata la sua entità con metodi appropriati, ad esempio il test di Kleihauer-Betke, e devono essere somministrate ulteriori dosi di anti-D come indicato (20 mcg /100 UI per ciascun ml di emazie fetali).

Profilassi delle complicazioni della gravidanza:

Interventi ed incidenti che avvengono fino alla 12° settimana di gravidanza: devono essere somministrati 200 mcg (1000 UI) per via endovenosa od intramuscolare non appena possibile e comunque non oltre le 72 ore dall'evento che rappresenta rischio emorragico;

Interventi ed incidenti che avvengono dopo la 12° settimana di gravidanza: devono essere somministrati non meno di 200 mcg (1000 UI) per via endovenosa od intramuscolare non appena possibile e comunque non oltre le 72 ore dall'evento che rappresenta rischio emorragico;

Biopsia dei villi coriali: devono essere somministrati 200 mcg (1000 UI) per via endovenosa od intramuscolare non appena possibile e comunque non oltre le 72 ore dall'evento che rappresenta rischio emorragico.

Trasfusioni incompatibili:

La dose raccomandata è di 20 mcg (100 UI) di immunoglobulina anti-D ogni 2 ml di sangue Rh(D)-positivo trasfuso od ogni 1 ml di concentrato eritrocitario. Si raccomanda la somministrazione per via endovenosa. Se viene impiegata la via intramuscolare, occorre somministrare dosi elevate per un periodo di diversi giorni. In caso di trasfusioni incompatibili più ampie, è sufficiente una dose massima di 3000 mcg , indipendentemente dal fatto che il volume di trasfusione sia maggiore di 300 ml di sangue Rh(D)-positivo.

Modo di somministrazione:

Rhophylac può essere somministrato sia per iniezione endovenosa che per iniezione intramuscolare. In caso di malattie emorragiche ove sia controindicata la iniezione intramuscolare, Rhophylac deve essere somministrato per via endovenosa. Se sono richieste dosi totali elevate (>5 ml) da somministrarsi per via intramuscolare, è consigliabile la somministrazione di dosi divise in differenti siti di iniezione.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità ad uno qualsiasi dei componenti.

La via intramuscolare è controindicata in soggetti con trombocitopenia grave o altri disordini dell'emostasi.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Nel caso di uso post-partum, l'immunoglobulina anti-D è riservata alla somministrazione materna. Essa non deve essere iniettata al neonato.

Il prodotto non deve essere usato in soggetti Rh(D) positivi.

Le pazienti devono essere attentamente osservate per almeno 20 minuti dalla somministrazione.

Se insorgono sintomi di reazioni allergiche o di tipo anafilattico, la somministrazione deve essere immediatamente interrotta.

Possono determinarsi risposte allergiche alla immunoglobulina anti-D. I pazienti devono essere informati circa i sintomi precoci di tali reazioni di ipersensibilità, che comprendono orticaria, orticaria generalizzata, senso di oppressione al torace, difficoltà respiratorie, ipotensione ed anafilassi. Il trattamento richiesto dipende dalla natura e dalla severità dell'evento avverso. In caso di shock, devono essere osservati gli standard medici per il trattamento dello shock.

Rhophylac contiene una concentrazione di IgA al di sotto del limite analitico di 5 mcg /ml. Il prodotto, tuttavia, può contenere tracce di IgA. Sebbene l’immunoglobulina anti-D sia stata impiegata con successo per il trattamento di pazienti selezionati carenti di IgA, i soggetti con deficit di IgA sono a rischio per sviluppare anticorpi IgA e possono andare incontro a reazioni anafilattiche dopo somministrazione di componenti del sangue contenenti IgA. Pertanto, il medico deve attentamente valutare il beneficio del trattamento con Rhophylac verso i rischi potenziali di reazioni di ipersensibilità.

Informazioni sulla sicurezza nei confronti di agenti trasmissibili:

Provvedimenti standard per prevenire infezioni che risultino dall’uso di medicinali derivati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, il controllo delle singole donazioni e dei pool di plasma per la presenza di specifici marcatori di infezione e l’adozione di fasi di produzione efficaci per l’inattivazione / la rimozione dei virus. Ciò nonostante, quando vengono somministrati medicinali derivati da sangue o plasma umano, non può essere totalmente esclusa la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Ciò vale anche per virus sconosciuti o emergenti e per altri patogeni.

I provvedimenti adottati sono considerati efficaci nei confronti di virus capsulati come HIV, HBV e HCV. Tali provvedimenti possono essere di valore limitato nei confronti di virus non capsulati come HAV o parvovirus B19.

Esiste una rassicurante esperienza clinica in merito alla non trasmissione dell’epatite A o del parvovirus B 19 con la somministrazione di immunoglobuline e si ritiene anche che il contenuto anticorpale rappresenti un importante contributo alla sicurezza contro i virus.

Si raccomanda in modo particolare che, ogni qual volta si somministra Rhophylac, si registrino sia il nome del paziente stesso che il numero di lotto del prodotto, in modo da stabilire un collegamento fra il nome del paziente e il numero del lotto.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Le interazioni di Rhophylac con altri medicinali non sono state studiate. Pertanto, le informazioni contenute in questo paragrafo derivano dalla letteratura scientifica e dalle linee guida attuali.

L'immunizzazione attiva con vaccini contenenti virus vivi (ad esempio, morbillo, parotite, rosolia o varicella) deve essere differita di almeno 3 mesi dall'ultima somministrazione di immunoglobulina anti-D, in quanto può essere compromessa l'efficacia del vaccino con virus vivo. Se vi è necessità di somministrare l’immunoglobulina anti-D entro 2-4 settimane da una vaccinazione con virus vivo, l’efficacia di tale vaccinazione potrebbe essere compromessa.

Dopo l'iniezione di immunoglobulina, il transitorio aumento di vari anticorpi trasferiti passivamente nel sangue delle pazienti può causare un risultato falso positivo nei test sierologici per gli anticorpi anti-emazie, ad esempio il test di Coomb nel neonato.

Rhophylacpuò anche contenere anticorpi ad altri antigeni Rh, ad esempio anticorpi anti-Rh(C), che possono essere rilevati con metodi sierologici sensibili dopo la somministrazione del prodotto.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Questo medicinale viene usato in gravidanza.

Non sono stati segnalati eventi avversi correlabili con il farmaco in neonati di 432 pazienti che hanno ricevuto una somministrazione di Rhophylac prima del parto.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Quando le immunoglobuline anti-D vengono somministrate per via intramuscolare, possono essere osservati dolore locale ed iperestesia al sito di iniezione.

Occasionalmente, possono insorgere febbre, malessere, cefalea, reazioni cutanee e brividi. In rari casi sono stati segnalati nausea, vomito, ipotensione, tachicardia, e reazioni allergiche o di tipo anafilattico, inclusi dispnea e shock, anche in pazienti che non avevano mostrato alcun segno di ipersensibilità ad una precedente somministrazione.

Vedere il paragrafo 4.4 per quanto riguarda la sicurezza nei confronti di agenti trasmissibili.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Non sono disponibili dati riguardo il sovradosaggio. I pazienti che hanno ricevuto una trasfusione di sangue incompatibile ed a cui sono state somministrate dosi molto elevate di immunoglobulina anti-D devono essere attentamente monitorati sia dal punto di vista clinico che da quello dei parametri biologici per il rischio di reazioni emolitiche. In altri individui Rh(D) negativi, un sovradosaggio non dovrebbe causare effetti indesiderati più frequenti o più gravi rispetto a quelli osservabili dopo una dose normale.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: Immunoglobuline e sieri immuni: immunoglobulina anti-D.

Codice ATC: J06BB01

Rhophylac contiene anticorpi IgG specifici contro l'antigene Rh(D) degli eritrociti umani.

Durante la gravidanza, ed in particolare al momento del parto, le emazie fetali possono penetrare nella circolazione materna. Quando la madre è Rh(D)-negativa ed il feto Rh(D)-positivo, la madre può venire immunizzata all'antigene Rh(D) e può quindi produrre anticorpi anti-Rh(D) che attraversano la placenta e causano una malattia emolitica neonatale. L'immunizzazione passiva con gammaglobuline anti-D, se somministrate in quantità appropriate e ad un momento sufficientemente precoce dopo l'esposizione alle emazie fetali Rh(D)-positive, previene, nel 99% dei casi, l’immunizzazione Rh(D).

Il meccanismo d'azione attraverso il quale l'immunoglobulina anti-D sopprime l'immunizzazione alle emazie Rh(D)-positive non è noto. Tale soppressione può essere correlata alla clearance eritrocitaria dalla circolazione sistemica prima che esse raggiungano siti immunocompetenti, o potrebbe essere dovuta a meccanismi più complessi che coinvolgono il riconoscimento dell'antigene estraneo e la presentazione dell'antigene da parte delle cellule appropriate ai siti appropriati, in presenza o in assenza di anticorpo.

In volontari sani di sesso maschile Rh(D)-negativi, la somministrazione di 200 mcg (1000 UI) di Rhophylac sia per via endovenosa che intramuscolare, dopo 48 ore dalla iniezione di 5 ml di emazie Rh(D)-positive, ha determinato entro 24 ore una clearance delle emazie Rh(D)-positive quasi completa. Mentre la somministrazione endovenosa di Rhophylac ha determinato una scomparsa istantanea delle emazie Rh(D)-positive, la loro eliminazione dopo somministrazione del prodotto per via intramuscolare è stata ritardata, in quanto le IgG anti-D devono prima essere assorbite dal sito di iniezione. In media, il 70% delle emazie iniettate erano state eliminate dopo 2 ore dalla somministrazione endovenosa di Rhophylac. Dopo somministrazione intramuscolare, un simile grado di clearance delle emazie veniva misurato dopo 12 ore.

Inoltre, l’efficacia, la sicurezza ed il profilo farmacocinetico di Rhophylac sono supportati dai risultati di tre studi clinici condotti in pazienti. Rhophylac 200 mcg (1000 UI) è stato somministrato post-partum in 139 pazienti. Rhophylac 300 mcg (1500 UI) è stato somministrato sia prima che dopo il parto in 446 ed in 256 pazienti, rispettivamente. Nessuno dei soggetti arruolati in questi studi ha sviluppato anticorpi contro l’antigene Rh(D).

Non sono stati eseguiti studi clinici con Rhophylac a dosi inferiori a 200 mcg (1000 UI).


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Concentrazioni anticorpali misurabili vengono rilevate dopo circa 4 ore dalla somministrazione intramuscolare. I livelli sierici di picco si osservano normalmente dopo 5 giorni dalla somministrazione. Dopo somministrazione endovenosa, vengono immediatamente ottenute concentrazioni misurabili di anticorpi.

L’emivita media nella circolazione di donne in gravidanza con normali livelli di IgG è stata di 17 giorni.

Le IgG ed i complessi IgG vengono degradati dalle cellule del sistema reticoloendoteliale.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Non vi sono dati preclinici rilevanti per l’immunoglobulina anti-D. Le prove di tossicità per dose ripetuta e di tossicità embrio-fetale non sono state condotte né sono praticabili, data l'induzione di, e l'interferenza con anticorpi. Non è stato studiato il potenziale mutageno delle immunoglobuline.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Albumina umana.

glicina.

sodio cloruro.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

In assenza di studi di compatibilità questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

3 anni.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare in frigorifero (2°C - 8°C. Non congelare.

Tenere la siringa (blister originale) nell’imballaggio esterna per tenerla al riparo dalla luce.

Conservare fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Siringa di vetro (Tipo I) pre-riempita con 2 ml di soluzione iniettabile ( 1500 UI anti D- IgG).

Confezione: 1 blister contenente 1 siringa pre-riempita e 1 ago per iniezione.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Rhophylac deve essere portato a temperatura ambiente o a temperatura corporea prima dell’uso.

La soluzione deve presentarsi limpida o solo lievemente opalescente.

Non usare soluzioni torbide o che mostrano depositi.

Rhophylac è monouso (una siringa – un paziente).

Il prodotto non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità ai requisiti di legge locali.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

ZLB Behring GmbH

Emil-von-Behring-Str. 76

D-35041 Marburg

Germania

Distribuito da:

ZLB Behring S.p.A.

P.le S. Türr, 5

20149 Milano


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

036161026/M 1 Siringa pre-riempita da 300 mcg / 2 ml


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

05/11/2004


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

01/03/2007