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ROCURONIO SANDOZ
Ogni ml di soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione contiene 10 mg di rocuronio bromuro.
Ogni flaconcino da 5 ml contiene 50 mg di rocuronio bromuro.
Ogni flaconcino da 10 ml contiene 100 mg di rocuronio bromuro.
Eccipiente/i: contiene 0,07 mmol di sodio (1,6 mg) per ml.
Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
Soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione.
Soluzione trasparente, da incolore a giallo/arancio (pH circa 4).
Il rocuronio bromuro è indicato come coadiuvante all’anestesia generale per agevolare l’intubazione tracheale durante l’introduzione di routine e in sequenza rapida, per procurare il rilassamento della muscolatura scheletrica durante gli interventi chirurgici.
È inoltre indicato come coadiuvante nelle unità di terapia intensiva (UTI), (per esempio per agevolare l’intubazione) per usi a breve termine.
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Dosaggio
Come per gli altri agenti bloccanti neuromuscolari, il dosaggio del rocuronio bromuro deve essere stabilito su base individuale per ogni paziente. In fase di determinazione del dosaggio devono essere prese in considerazione il tipo di anestesia, la durata prevista dell’intervento chirurgico, il metodo di sedazione, la durata prevista della ventilazione meccanica, la possibile interazione con altri farmaci che vengono somministrati in modo concomitante e le condizioni del paziente. Per la valutazione del blocco neuromuscolare e il ripristino delle funzioni muscolari si raccomanda l’uso di routine di un’adeguata tecnica di monitoraggio della funzionalità neuromuscolare.
Gli anestetici inalatori potenziano gli effetti del blocco neuromuscolare del rocuronio bromuro. Tuttavia questa interazione diventa clinicamente rilevante nel corso dell’anestesia, quando le sostanze anestetiche hanno raggiunto le concentrazioni tissutali necessarie a questa interazione; pertanto, nelle procedure chirurgiche effettuate con anestetici inalatori e che durano oltre un’ora, l’aggiustamento del dosaggio del rocuronio bromuro deve essere effettuato somministrando dosi di mantenimento inferiori a intervalli meno frequenti o utilizzando velocità di infusione più basse (vedere paragrafo 4.5).
Negli adulti le raccomandazioni di dosaggio descritte di seguito possono essere usate come guida per l’intubazione tracheale e per il miorilassamento nel corso di interventi chirurgici di durata da breve a lunga e per l’utilizzo nelle unità di terapia intensiva.
Procedure chirurgiche
Intubazione tracheale
La dose normale di rocuronio bromuro per intubazione nel corso di un’anestesia di routine è pari a 0,6 mg/kg, in seguito alla somministrazione della quale, entro 60 secondi in quasi tutti i pazienti, si ottengono adeguate condizioni di intubazione. Allo scopo di promuovere le condizioni di intubazione tracheale nel corso dell’induzione di anestesia in sequenza rapida si raccomanda una dose di 1,0 mg/kg di rocuronio bromuro, in seguito alla somministrazione della quale, entro 60 secondi in quasi tutti i pazienti, si ottengono adeguate condizioni di intubazione.
Dose di mantenimento
La dose di mantenimento raccomandata di rocuronio bromuro è pari a 0,15 mg/kg. In caso di anestesia inalatoria a lungo termine la dose di rocuronio bromuro deve essere ridotta a 0.075-0,1 mg/kg. Le dosi di mantenimento devono essere somministrate quando il valore di recupero della risposta neuromuscolare dopo stimolazione ha raggiunto il 25% del valore di controllo, oppure quando sono presenti da 2 a 3 risposte dopo un treno di quattro impulsi (train-of-four - TOF).
Infusione continua
Quando il rocuronio bromuro viene somministrato mediante infusione continua, si raccomanda di somministrare una dose di carico pari a 0,6 mg/kg di peso corporeo e, ai primi segni di recupero dal blocco neuromuscolare, di iniziare la somministrazione per infusione. La velocità di infusione deve essere corretta in modo da mantenere il valore di recupero della risposta neuromuscolare al 10% del valore di controllo, oppure da 1 a 2 risposte dopo un treno di quattro impulsi (train-of-four - TOF). Negli adulti sottoposti ad anestesia endovenosa la velocità di infusione necessaria a mantenere il blocco neuromuscolare a questi livelli varia da 0,3 a 0,6 mg/kg per ora, mentre nel caso di anestesia inalatoria, varia da 0,3 a 0,4 mg/kg per ora. È fondamentale monitorare continuamente il blocco neuromuscolare, poiché la velocità di infusione richiesta varia da paziente a paziente e dipende dal tipo di anestesia utilizzato.
Pazienti in gravidanza
Nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo si raccomanda di utilizzare solo una dose di 0,6 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo, poiché in questo gruppo di pazienti il dosaggio di 1,0 mg/kg non è stato studiato.
L’inversione del blocco neuromuscolare indotto da agenti bloccanti neuromuscolari può essere inibito o reso insoddisfacente nelle pazienti trattate con sali di magnesio per tossiemia gravidica, poiché i sali di magnesio rafforzano il blocco neuromuscolare. Pertanto in queste pazienti il dosaggio del rocuronio deve essere ridotto e aggiustato in funzione della risposta alla contrazione muscolare.
Popolazione pediatrica
Nei neonati (28 giorni-23 mesi), nei bambini (2-11 anni) e negli adolescenti (12-17 anni) i dosaggi di intubazione raccomandati nel corso di anestesia di routine e i dosaggi di mantenimento sono simili a quelli per gli adulti. Per quanto riguarda l’infusione continua nella popolazione pediatrica, a eccezione dei bambini, per i quali potrebbero essere necessari velocità più elevate, le velocità di infusione sono le stesse usate per gli adulti.
Per i bambini si raccomandano le stesse velocità iniziali di infusione degli adulti, che dovranno essere aggiustate in modo da mantenere nel corso dell’intervento il valore di recupero della risposta neuromuscolare al 10% del valore di controllo, oppure da 1 a 2 risposte dopo un treno di quattro stimolazioni (train-of-four - TOF).
L’esperienza con rocuronio bromuro nell’induzione in sequenza rapida nei pazienti pediatrici è limitata. Pertanto il rocuronio bromuro non è raccomandato per agevolare le condizioni di intubazione tracheale nel corso di induzione in sequenza rapida.
Non sono disponibili dati che sostengano raccomandazioni per l’uso di rocuronio bromuro nei neonati (0-1 mese).
Pazienti anziani e pazienti con malattia epatica e/o del tratto biliare e/o con insufficienza renale
La dose di intubazione standard per gli anziani e per i pazienti con malattia epatica e/o del tratto biliare e/o con insufficienza renale durante anestesia di routine è pari a 0,6 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo. Nel caso di induzione di anestesia in sequenza rapida nei pazienti per i quali è prevista una durata d’azione prolungata, è possibile considerare la somministrazione di una dose di rocuronio bromuro pari a 0,6 mg/kg, ma potrebbe essere impossibile stabilire le condizioni adeguate per l’intubazione fino a 90 secondi dopo la somministrazione. Indipendentemente dalla tecnica anestetica utilizzata, la dose di mantenimento raccomandata per questi pazienti è pari a 0,075-0,1 mg/kg di rocuronio bromuro e la velocità di infusione raccomandata è pari a 0,3-0,4 mg/kg di rocuronio bromuro per ora (vedere anche Infusione continua).
Pazienti obesi e in sovrappeso
Quando il rocuronio bromuro viene utilizzato nei pazienti in sovrappeso od obesi (definiti come pazienti con un peso corporeo superiore del 30% o più al peso corporeo ideale), i dosaggi devono essere ridotti prendendo in considerazione una massa corporea magra.
Procedure in terapia intensiva
Intubazione tracheale
Per l’intubazione tracheale devono essere utilizzate le stesse dosi descritte sopra nelle Procedure chirurgiche.
Somministrazione
Il rocuronio bromuro viene somministrato per via endovenosa non diluito sotto forma di iniezione in bolo oppure diluito sotto forma di infusione continua.
La soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione deve essere ispezionata visivamente prima dell’uso. La soluzione deve essere utilizzata solo se è limpida e priva di particelle.
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Il rocuronio bromuro deve essere somministrato solo da medici esperti nell’uso di agenti bloccanti neuromuscolari, e solo quando sono disponibili, per un uso immediato, apparecchiature per la ventilazione controllata, per l’insufflazione di ossigeno e per l’intubazione tracheale.
Poiché il rocuronio bromuro provoca una paralisi dei muscoli respiratori, per i pazienti trattati con questo medicinale è essenziale l’adozione di un supporto ventilatorio fino al ripristino di un’adeguata respirazione spontanea. È importante prevedere possibili difficoltà di intubazione, in particolare quando il rocuronio bromuro viene usato come parte di una tecnica di induzione in rapida sequenza.
In seguito alla somministrazione di agenti bloccanti neuromuscolari possono verificarsi reazioni anafilattiche e devono quindi essere sempre adottate precauzioni per il trattamento di eventuali reazioni di questo tipo, in particolare nel caso di precedenti reazioni anafilattiche agli agenti bloccanti neuromuscolari. Devono inoltre essere adottate precauzioni speciali, poiché in seguito all’uso di agenti bloccanti neuromuscolari sono state riportate reazioni allergiche crociate.
Livelli di dosaggio di rocuronio bromuro superiori a 0,9 mg/kg potrebbero determinare un aumento della frequenza cardiaca. Questo effetto potrebbe agire in opposizione alla bradicardia prodotta da altri agenti anestetici o da stimolazione vagale.
In generale, in seguito a un impiego a lungo termine di miorilassanti nei reparti di terapia intensiva, sono state osservate paralisi prolungata e/o debolezza della muscolatura scheletrica. Al fine di prevenire un possibile prolungamento del blocco neuromuscolare e/o un sovradosaggio, si raccomanda vivamente di monitorare la trasmissione neuromuscolare nell’intero corso di utilizzo dei rilassanti muscolari. Inoltre, i pazienti devono ricevere un’analgesia e una sedazione adeguate. Oltre a questo, i dosaggi dei miorilassanti devono essere aggiustati fino a raggiungere gli effetti ottimali nei singoli pazienti da parte di (o sotto la supervisione di) medici esperti, che abbiano familiarità con i loro meccanismi di azione e con le opportune tecniche di monitoraggio neuromuscolare.
Dopo l’uso a lungo termine nelle UTI di miorilassanti non depolarizzanti, soprattutto se combinati con corticosteroidi, è stata riportata miopatia.
Poiché il rocuronio bromuro viene sempre utilizzato con altri agenti, e poiché è possibile che durante l’anestesia si verifichi ipertermia maligna, anche in assenza di noti agenti scatenati l’ipertermia, prima dell’inizio di un qualsiasi tipo di anestesia i medici devono essere in grado di riconoscere i primi segni e di effettuare la diagnosi di conferma e il trattamento dell’ipertermia maligna. Nel corso di studi su animali, il rocuronio bromuro non si è rivelato un fattore di attivazione di ipertermia maligna.
Le seguenti condizioni possono influenzare la farmacocinetica e/o la farmacodinamica del rocuronio bromuro:
Malattia epatica e/o del tratto biliare e insufficienza renale
Poiché il rocuronio bromuro viene escreto nelle urine e nella bile, questo prodotto medicinale deve essere usato con cautela nei pazienti con malattia epatica e/o delle vie biliari e/o insufficienza renale clinicamente significative. In questi gruppi di pazienti è stato osservato un prolungamento dell’azione del rocuronio bromuro con dosi pari a 0,6 mg/kg.
Tempo di circolazione prolungato
Una lenta insorgenza d’azione potrebbe contribuire a disturbi associati a un tempo di circolazione prolungato, come malattie cardiovascolari, vecchiaia e stato edematoso, provocando in tal modo un aumento del volume di distribuzione.
Malattie neuromuscolari
Come altri agenti bloccanti neuromuscolari, il rocuronio bromuro deve essere utilizzato con estrema cautela nei pazienti con una malattia neuromuscolare o in seguito a poliomielite, poiché in questi casi la risposta agli agenti bloccanti neuromuscolari potrebbe essere alterata in modo notevole. L’entità e la direzione di questa alterazione può variare in modo considerevole. Nei pazienti con miastenia grave o con sindrome miastenica (sindrome di Lambert-Eaton), piccole dosi di rocuronio bromuro potrebbero esercitare effetti notevoli e il rocuronio bromuro deve essere aggiustato in funzione della risposta.
Ipotermia
Nel caso in cui la procedura chirurgica si svolga in condizioni ipotermiche, l’effetto di blocco neuromuscolare del rocuronio bromuro risulta aumentato e la sua durata viene prolungata.
Obesità
Come altri agenti bloccanti neuromuscolari, nei pazienti obesi, quando le dosi somministrate vengono calcolate sulla base del peso corporeo effettivo, il rocuronio bromuro potrebbe mostrare un prolungamento della durata e del recupero spontaneo.
Ustioni
I pazienti con ustioni sviluppano notoriamente resistenza ai bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti. Si raccomanda un aggiustamento del dosaggio in funzione della risposta.
Disturbi che potrebbero aumentare gli effetti del rocuronio bromuro
Ipopotassiemia (per esempio dopo forte vomito , diarrea e terapia diuretica), ipermagnesemia, ipocalcemia (in seguito a trasfusioni massicce), ipoproteinemia, disidratazione, acidosi, ipercapnia, cachessia.
Laddove possibile, devono pertanto essere corretti gravi disturbi elettrolitici, alterazioni del pH sanguigno o disidratazione.
Avvertenze speciali relative agli eccipienti
Questo prodotto medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino (vedere paragrafo 2) e, ai dosaggi raccomandati, può essere considerato essenzialmente “privo di sodio”.
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I seguenti principi attivi hanno dimostrato di influenzare l’entità e/o la durata d’azione degli agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti.
Aumento dell’effetto:
• anestetici alogenati volatili,
• dosi elevate di: tiopentale, metoesital, chetamina, fentanil, gammaidrossibutirato, etomidato e propofol,
• altri agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti,
• precedente somministrazione di suxametonio,
• altri prodotti medicinali:
- antibiotici: aminoglicosidi, lincosamidi, per esempio lincomicina e clindamicina, antibiotici polipeptidi, antibiotici acilamino-penicillinici, tetraciclina, dosi elevate di metronidazolo,
- diuretici, tiamina, agenti MAO-inibitori, chinidina, protamina, agenti bloccanti adrenergici, sali di magnesio, agenti bloccanti dei canali del calcio e sali di litio.
Diminuzione dell’effetto:
• neostigmina, edrofonio, piridostigmina, derivati dell’aminopiridina,
• precedente somministrazione cronica di corticosteroidi, fenitoina o carbamazepina,
• noradrenalina, azatioprina (solo effetto limitato e transitorio), teofillina, cloruro di calcio, cloruro di potassio.
Gravidanza
Non esistono dati relativi all’uso del rocuronio bromuro durante la gravidanza nell’uomo, che consentano di valutare i potenziali danni per il feto. Nel corso di studi sugli animali non sono state osservate né embriotossicità né teratogenicità che potessero essere attribuite al trattamento con il rocuronio bromuro. Tuttavia, gli studi sugli animali sono insufficienti per quanto riguarda gli effetti sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3). Il rocuronio bromuro deve essere somministrato alle donne in gravidanza soltanto quando assolutamente necessario e quando il medico decide che i benefici superano i rischi.
L’uso del rocuronio bromuro durante il parto cesareo a dosi pari a 0,6 mg/kg di peso corporeo non influenza il punteggio di Apgar, il tono muscolare o l’adattamento cardiorespiratorio fetale. Da un campione di sangue del cordone ombelicale è evidente che si verifica solo un limitato trasferimento placentare di rocuronio bromuro, il quale non determina l’osservazione clinica di alcun effetto negativo per il neonato.
Nota: dosaggi pari a 1,0 mg/kg di rocuronio bromuro sono stati valutati nel corso di induzione di anestesia in sequenza rapida, ma non nelle pazienti con taglio cesareo.
Allattamento
Non è noto se il rocuronio bromuro venga escreto nel latte materno. Gli studi sugli animali hanno mostrato escrezione di rocuronio bromuro in quantità insignificanti nel latte materno. Altri farmaci di questa classe mostrano scarsa escrezione nel latte materno e un basso riassorbimento da parte del lattante.
La decisione relativa alla continuazione/sospensione dell’allattamento al seno deve essere presa tenendo conto dei benefici dell’allattamento al seno e dei potenziali rischi per il lattante.
Il rocuronio bromuro esercita una considerevole influenza sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari. Si raccomanda di evitare l’uso di un macchinario potenzialmente pericoloso o la guida di un’automobile nelle 24 ore successive al pieno recupero dall’azione bloccante neuromuscolare di rocuronio bromuro.
La frequenza delle reazioni avverse elencate sotto viene definita sulla base della seguente convenzione:
molto comuni (≥1/10); comuni (da ≥1/100 a <1/10); non comuni (da ≥1/1000 a <1/100); rari (da ≥1/10.000 a <1/1000); molto rari (<1/10.000).
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni anafilattiche
Sebbene molto rare , sono state segnalate gravi reazioni anafilattiche agli agenti bloccanti neuromuscolari, ivi compreso il rocuronio. In alcuni casi queste reazioni si sono rivelate fatali. A causa della possibile gravità di queste reazioni, si deve sempre supporre che possano verificarsi e occorre adottare pertanto le precauzioni necessarie.
Rilascio di istamina e reazioni istaminoidi
Poiché gli agenti bloccanti neuromuscolari sono noti per essere in grado di indurre rilascio di istamina a livello sia locale sia sistemico, durante la somministrazione di questi prodotti medicinali deve essere sempre tenuta in considerazione la possibile comparsa di prurito e di reazioni eritematose nella sede di iniezione e/o di reazioni istaminoidi (anafilattoidi) generalizzate, come broncospasmo e alterazioni cardiovascolari, per esempio ipotensione e tachicardia. Nei pazienti che ricevevano rocuronio bromuro sono stati riportati molto raramente eruzione cutanea, esantema, orticaria, broncospasmo e ipotensione.
Nel corso di studi clinici, in seguito alla somministrazione rapida in bolo di 0,3-0,9 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo, è stato osservato solo un leggero aumento dei livelli plasmatici medi di istamina.
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Prolungamento del blocco neuromuscolare
Nei pazienti che ricevevano rocuronio bromuro è stato riportato molto raramente un prolungamento del blocco neuromuscolare (vedere paragrafo 4.4).
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Reazioni locali nella sede di iniezione
Durante induzione di anestesia in rapida sequenza, è stato riportato dolore all’atto dell’iniezione, specialmente quando il paziente non aveva ancora perso conoscenza completamente, e in particolare quando è stato usato propofol come agente di induzione. Nel corso di studi clinici il dolore all’atto dell’iniezione è stato osservato nel 16% ( molto comune ) dei pazienti che erano stati sottoposti a induzione di anestesia in sequenza rapida con propofol e in meno dello 0,5% ( non comune ) dei pazienti che erano stati sottoposti a induzione di anestesia in sequenza rapida con fentanil e tiopental.
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In caso di sovradosaggio e di prolungamento del blocco neuromuscolare, il paziente deve continuare a ricevere supporto ventilatorio e sedazione. Al momento di avviare il recupero spontaneo, deve essere somministrato in dosi sufficienti un inibitore dell’acetilcolinesterasi (per esempio neostigmina, edrofonio, piridostigmina). Qualora la somministrazione di un agente inibitore dell’acetilcolinesterasi non riesca a annullare gli effetti neuromuscolari di rocuronio bromuro, la ventilazione deve essere continuata fino al ripristino della respirazione spontanea. Il dosaggio ripetuto di un inibitore dell’acetilcolinesterasi può essere pericoloso.
Nel corso degli studi sugli animali, una grave depressione della funzionalità cardiovascolare, che alla fine determina il collasso cardiaco, non si è verificata fino a quando non è stata somministrata una dose cumulativa pari a 750 x ED90 (135 mg/kg).
Categoria farmacoterapeutica: miorilassanti, agenti che agiscono in modo periferico; altri composti di ammonio quaternario.
Codice ATC: M03A C09
Il rocuronio bromuro è un agente bloccante neuromuscolare non depolarizzante ad azione intermedia e rapida latenza, che possiede tutte le azioni farmacologiche caratteristiche di questa classe di principi attivi (curariformi). Esso agisce tramite competizione con i recettori colinergici nicotinici situati sulla placca motrice.
Questa azione viene antagonizzata dagli inibitori dell’acetilcolinesterasi, come neostigmina, edrofonio e piridostigmina.
La ED90 (dose necessaria a produrre il 90% del blocco alla risposta stimolatoria del pollice dopo stimolazione del nervo ulnare) durante anestesia bilanciata è pari a circa 0,3 mg/kg di peso corporeo.
Entro 60 secondi dalla somministrazione endovenosa di una dose di 0,6 mg/kg di peso corporeo (2 x ED90 in anestesia bilanciata) si possono ottenere adeguate condizioni di intubazione in quasi tutti i pazienti, nell’80% dei quali le condizioni di intubazione sono state classificate eccellenti; entro 2 minuti viene stabilita una paralisi muscolare generale adatta a ogni tipo di intervento chirurgico. La durata clinica (durata fino al recupero spontaneo del 25% del valore di controllo) con questa dose è di 30-40 minuti. La durata totale (tempo fino al recupero spontaneo del 90% del valore di controllo) è di 50 minuti. Per una dose di rocuronio bromuro in bolo pari a 0,6 mg/kg di peso corporeo, il valore medio dell’indice di recupero (recovery index), ovvero del tempo di recupero spontaneo dal 25% al 75% del valore di controllo, è di circa 14 minuti.
Con dosaggi inferiori, pari a 0,3-0,45 mg/kg di peso corporeo (1-1½ x ED90), il tempo di latenza è più lento e la durata di azione più breve (13-26 minuti). In seguito alla somministrazione di 0,45 mg/kg di peso corporeo, dopo 90 secondi si verificano condizioni di intubazione accettabili.
Durante induzione di anestesia in sequenza rapida sotto anestesia con propofol o fentanil/tiopental, in seguito alla somministrazione di una dose di rocuronio bromuro pari a 1,0 mg/kg, entro 60 secondi vengono raggiunte adeguate condizioni di intubazione rispettivamente nel 93% e nel 96% dei pazienti. Il 70% di queste condizioni viene valutato come eccellente. La durata clinica con questa dose si avvicina a 1 ora, momento in cui il blocco neuromuscolare può essere invertito in sicurezza. Durante induzione in sequenza rapida con propofol o fentanil/tiopental, in seguito alla somministrazione di una dose di rocuronio bromuro pari a 0,6 mg/kg, entro 60 secondi vengono raggiunte adeguate condizioni di intubazione rispettivamente nell’81% e nel 75% dei pazienti.
Con dosi superiori a 1,0 mg/kg le condizioni di intubazione non miglioreranno in modo apprezzabile; la durata di azione sarà tuttavia prolungata. Non sono state studiate dosi superiori a 4 x ED90.
Sotto anestesia con enflurano ed isoflurano la durata di azione di dosi di mantenimento pari a 0,15 mg/kg di peso corporeo potrebbe essere in qualche modo più lunga (circa 20 minuti) nei pazienti anziani e nei pazienti con malattia epatica o renale rispetto ai pazienti senza compromissione della funzionalità degli organi escretori sotto anestesia endovenosa (circa 13 minuti). Ai dosaggi raccomandati non sono stati osservati effetti di accumulo (aumento progressivo della durata di azione) in seguito alla somministrazione di dosi di mantenimento ripetute.
Nei pazienti per i quali è prevista chirurgia cardiovascolare, durante il tempo di latenza di un blocco massimo in seguito alla somministrazione di 0,6-0,9 mg/kg di rocuronio bromuro le alterazioni cardiovascolari più comuni sono un aumento lieve e clinicamente insignificante della frequenza cardiaca (fino al 9%) e un aumento della pressione arteriosa media rispetto ai valori di controllo (fino al 16%).
Terapia intensiva
L’uso di rocuronio nelle unità di terapia intensiva è stato studiato nel corso di due studi clinici ”in aperto”. Un totale di 95 pazienti adulti sono stati trattati con una dose iniziale di 0,6 mg rocuronio bromuro per kg di peso corporeo, seguita da un’infusione continua di 0,2-0,5 mg/kg/ora durante la prima ora di somministrazione non appena la risposta neuromuscolare aveva recuperato fino il 10% del valore di controllo o non appena erano presenti da 1 a 2 risposte dopo un treno di quattro stimolazioni (train-of-four - TOF). I dosaggi sono stati aggiustati individualmente. Nelle ore seguenti le dosi sono state diminuite mantenendo il controllo regolare della stimolazione TOF. È stata investigata la somministrazione per un periodo di tempo fino a 7 giorni.
È stato raggiunto un adeguato blocco neuromuscolare, ma sono stati osservati sia un’elevata variabilità dei ratei di infusione oraria tra i pazienti sia un prolungamento del tempo di recupero dal blocco neuromuscolare.
Il tempo necessario a recuperare un rapporto TOF di 0,7 non è significativamente correlato alla durata totale dell’infusione di rocuronio. Dopo un’infusione continua per 20 ore o più, il tempo medio (intervallo) tra il ritorno a T2 del TOF e il recupero del rapporto TOF di 0,7 è variato tra 0,8 e 12,5 ore nei pazienti senza insufficienza multipla d’organo e tra 1,2 e 25,5 ore nei pazienti con insufficienza multipla d’organo.
La somministrazione di inibitori dell’acetilcolinesterasi, come neostigmina, piridostigmina o edrofonio, antagonizza l’azione di rocuronio bromuro.
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In seguito a somministrazione endovenosa di una singola dose in bolo di rocuronio bromuro, il decorso del tempo di concentrazione plasmatica si verifica in tre fasi esponenziali. Negli adulti normali l’emivita di eliminazione media (95% CI) è pari a 73 (66-80) minuti, il volume (apparente) di distribuzione in condizioni di stato stazionario è pari a 203 (193-214) ml/kg e la clearance plasmatica è pari a 3,7 (3,5-3,9) ml/kg/minuto.
La clearance plasmatica nei pazienti anziani e nei pazienti con disfunzione renale è ridotta rispetto ai pazienti più giovani con funzionalità renale normale. Nei pazienti con malattia epatica l’emivita di eliminazione media risulta prolungata di 30 minuti e la clearance plasmatica media è ridotta di 1 ml/kg/minuto (vedere anche paragrafo 4.2).
Nei neonati (3-12 mesi) il volume di distribuzione apparente per kg di peso corporeo è più elevato rispetto ai bambini di età superiore (1-8 anni) e agli adulti. Rispetto agli adulti e ai bambini di età inferiore ai 3 anni, nei bambini di età compresa tra 3-8 anni la clearance per kg di peso corporeo è superiore e l’emivita di eliminazione è di circa 20 minuti più breve.
Il rocuronio bromuro viene escreto nelle urine e nella bile. L’escrezione nelle urine si avvicina al 40% entro 12-24 ore. In seguito all’iniezione di una dose di rocuronio bromuro radiomarcato, l’escrezione della sostanza radiomarcata corrisponde in media al 47% nelle urine e al 43% nelle feci dopo 9 giorni. Circa il 50% viene rinvenuto sotto forma di precursore. Nel plasma non viene rilevato alcun metabolita.
Tossicità acuta
Nel corso di studi di tossicità acuta il rocuronio bromuro è stato somministrato per via endovenosa a gatti e cani rispettivamente fino a dosaggi pari a 350 x ED90 e 750 x ED90. Quest’ultimo dosaggio è stato somministrato in 4 dosi consecutive a intervalli di 30 minuti (9, 18, 36 e 72 mg/kg) e ha determinato la morte per collasso cardiaco.
Tossicità subacuta
Nel corso di studi di tossicità subacuta il rocuronio bromuro è stato somministrato per via endovenosa a gatti e cani rispettivamente fino a dosaggi pari a 37 x ED90 e 60 x ED90 due volte alla settimana per un periodo di 4 settimane. In tre dei sette cani che avevano ricevuto il dosaggio di 60 x ED90 (10,8 mg/kg) si è verificata mortalità imprevista. Non è stato possibile stabilire la causa della morte, ma si ritiene essere connessa alle interazioni tra il trattamento con il rocuronio bromuro e le procedure sperimentali e/o la strumentazione e l’anestesia.
Tossicità cronica
Non sono stati effettuati studi di tossicità cronica con rocuronio bromuro.
Mutagenesi e carcinogenesi
Studi di mutagenesi effettuati in vitro e in vivo non hanno rivelato alcun potenziale mutageno di rocuronio bromuro.
Non sono stati effettuati studi di carcinogenesi con rocuronio bromuro.
Tossicità riproduttiva
Studi sui ratti, effettuati mediante somministrazione di rocuronio bromuro durante l’organogenesi utilizzando dosi endovenose sub-farmacologiche, non hanno rivelato alcun effetto letale per l’embrione né alterazioni teratologiche né soppressione della crescita fetale.
Sodio acetato triidrato
Sodio cloruro
Acido acetico glaciale
Sodio idrossido (per la regolazione del pH)
Acqua per preparazioni iniettabili.
Per il rocuronio bromuro è stata documentata incompatibilità fisica quando il prodotto medicinale viene aggiunto a soluzioni contenenti i seguenti medicinali: amfotericina, amoxicillina, azatioprina, cefazolina, cloxacillina, desametasone, diazepam, enoximone, eritromicina, famotidina, furosemide, idrocortisone sodio succinato, insulina, intralipid, metoesital, metilprednisolone, prednisolone sodio succinato, tiopental, trimetoprim e vancomicina.
Questo prodotto medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali a eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
Se il rocuronio bromuro viene somministrato attraverso la stessa linea di infusione utilizzata anche per altri prodotti medicinali, è importante che questa linea di infusione venga lavata in modo adeguato (per esempio con una soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml [0,9%]) tra la somministrazione di rocuronio bromuro e quella di prodotti medicinali per i quali è stata dimostrata incompatibilità con il rocuronio bromuro, oppure per i quali la compatibilità con il rocuronio bromuro non è stata stabilita.
18 mesi.
Validità in uso del prodotto medicinale non diluito
Dopo la prima foratura del tappo in gomma (fino a un massimo di 10 forature), la stabilità chimica, fisica e microbiologica è stata dimostrata per 30 giorni, se il prodotto medicinale viene conservato in condizioni refrigerate (2-8°C). Se il prodotto medicinale non viene usato immediatamente, i tempi di conservazione in uso e le condizioni precedenti l’uso sono responsabilità dell’utilizzatore.
Validità in uso del prodotto medicinale diluito
La stabilità chimica e fisica del prodotto medicinale in uso è stata dimostrata per 24 ore a temperature inferiore a 25°C. Da un punto di vista microbiologico il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se il prodotto medicinale non viene usato immediatamente, i tempi di conservazione in uso e le condizioni precedenti l’uso sono responsabilità dell’utilizzatore e normalmente non superano le 24 ore a 2-8°C, a meno che la diluizione non sia stata effettuata in condizioni asettiche controllate e convalidate.
Conservare in frigorifero (2-8°C).
Per la conservazione dopo la prima apertura e la conservazione del prodotto medicinale diluito vedere paragrafo 6.3.
Flaconcino da 5 ml in vetro trasparente di tipo I, contenente 5 ml di soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione, chiuso con un tappo in gomma in clorobutile e un sigillo in alluminio con chiusura flip-off grigia.
Dimensione delle confezioni: 1, 10, 12 e 60 flaconcini.
Flaconcino da 10 ml in vetro trasparente di tipo I, contenente 10 ml di soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione, chiuso con un tappo in gomma in clorobutile e un sigillo in alluminio con chiusura flip-off grigia.
Dimensione delle confezioni: 1, 10, 12 e 20 flaconcini.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Istruzioni per la diluizione (per infusione endovenosa)
Rocuronio Sandoz può essere diluito con i seguenti diluenti sterili (per concentrazioni nominali pari a 0,5 e 2 mg/ml la compatibilità con rocuronio bromuro è stata dimostrata):
• sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%)
• glucosio 50 mg/ml (5%)
• glucosio 50 mg/ml (5%) in sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%)
• acqua per preparazioni iniettabili
• soluzione di Ringer lattato.
Le soluzioni diluite si intendono esclusivamente per uso singolo.
Le eventuali quantità di prodotto non utilizzato o i materiali di scarto devono essere smaltiti in conformità locali alla normativa locale vigente.
Sandoz S.p.A.
Largo U. Boccioni, 1
21040 Origgio (VA)
AIC n. 038998011/M - 10 mg/ml soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino in vetro da 5 ml
AIC n. 038998023/M - 10 mg/ml soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione 10 flaconcini in vetro da 5 ml
AIC n. 038998035/M - 10 mg/ml soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione 12 flaconcini in vetro da 5 ml
AIC n. 038998047/M - 10 mg/ml soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione 60 flaconcini in vetro da 5 ml
AIC n. 038998050/M - 10 mg/ml soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino in vetro da 10 ml
AIC n. 038998062/M - 10 mg/ml soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione 10 flaconcini in vetro da 10 ml
AIC n. 038998074/M - 10 mg/ml soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione 12 flaconcini in vetro da 10 ml
AIC n. 038998086/M - 10 mg/ml soluzione iniettabile/concentrato per soluzione per infusione 20 flaconcini in vetro da 10 ml
16 Luglio 2009
Giugno 2009